Bignamino di musica classica per i quattro - almeno spero - gatti interessati

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Cthulhu
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Bignamino di musica classica per i quattro - almeno spero - gatti interessati

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Sto rimettendo in ordine gli scaffali della mia memoria facendomi un ripasso - dal gregoriano ad oggi - della cd musica colta occidentale ( il termine musica classica in realtà si riferisce a un periodo molto più ristretto ). Ho riascoltato e riletto cose che non ricordavo, ne ho ascoltate altre che mi erano sfuggite, ho cercato insomma di ricollegare i fili.
Poi mi sono detto: perché non pubblicare qualcosa on line ? Anche se nessuno lo legge almeno serve a me come riferimento...
Chiarisco subito agli eventualmente interessati che sarà una cosa parecchio lunga, sono 1000 anni di musica e io posterò solo quando ne avrò tempo e voglia. Anche perché voglio che sia una cosa abbastanza precisa e non mi va di saltare compositori ed eventi importanti.
Ovviamente non sono mica il compianto Massimo Mila, non sono assolutamente in grado di scrivere una storia della musica, quindi attingerò sfacciatamente al copia e incolla da wiki e altre fonti - grassettando il tutto, mica voglio sembrare più bravo di quello che sono - , oltre che a ricorrere direttamente ai link quando si parla di armonia che è una cosa assai complicata.
Di solito nei bignamini musicali si tende a tirare un po' via su tutto il periodo precedente a Bach, considerato troppo arcaico e troppo distante dal gusto moderno. Per me invece il rinascimento musicale, la musica del XV e XVI secolo ( gli stili musicali sono sempre un po' in ritardo sugli analoghi nelle altre arti, il barocco musicale arriva fino a metà del XVIII secolo ) è una delle vette assolute dell'arte occidentale e i maestri dell'epoca meritano la stessa venerazione che godono gli altri grandi artisti rinascimentali. Il problema è che ad un orecchio non allenato molta della musica pre-barocca può sembrare simile: in fin dei conti il grosso era musica contrappuntistica da chiesa. Vi assicuro che in realtà le differenze sono enormi - molto maggiori di quella tra due gruppi rock scelti a caso - e cercherò nel mio piccolo di spiegarle.
Sto preparando per iniziare qualcosa sulle basi: canto gregoriano, canzoni di corte , Ars Antiqua.
Ovviamente qualsiasi integrazione ,precisazione o anche solo domanda è ben accetta.


Cthulhu
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Re: Bignamino di musica classica per i quattro - almeno spero - gatti interessati

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Le radici della musica colta occidentale sono fondamentalmente tre: il canto gregoriano, le chansons dei trovatori, trovieri e minnesanger e la musica del popolo. Di quest'ultima abbiamo però solo tracce nella forma di citazioni da parte di compositori di rango sociale più elevato; l'etnomusicologia non esisteva e nessuno si prendeva la briga di trascrivere i balli dei contadini.
A proposito di trascrizioni è bene fare subito una precisazione: fino alla fine del primo millennio non esiste nessun modo affidabile per trasporre su carta un componimento musicale, l'unica cosa che si faceva era inserire dei segni nel testo per significare che in quel punto il cantante doveva salire o scendere con la voce. Cosa magari utile per chi già conosce il pezzo ma inutile per chiunque altro. Solo con l'avvento di modi di trascrizione più efficienti nasce la vera storia della musica, che finalmente può essere studiata e riprodotta.
Sulla notazione musicale invito a leggere su wikipedia inglese, visto che la versione italiana è alquanto lacunosa sul punto
https://en.wikipedia.org/wiki/Musical_notation
Va anche detto che all'inizio le uniche cose che venivano trascritte erano le melodie per la voce, i ritmi e gli eventuali accompagnamenti musicali erano lasciati agli interpreti. Questo per dire che le interpretazioni moderne di molte composizioni fino al XIV secolo vanno prese cum grano salis , è difficile dire dove finisce l'autore e dove comincia l'esecutore. Più o meno sono come quadri antichi danneggiati e pesantemente restaurati.
Ovviamente la musica dell'epoca è modale ( per chi avesse bisogno di approfondimento ecco il link, purtroppo ancora una volta in inglese https://en.wikipedia.org/wiki/Mode_(music) ); essendo musica principalmente vocale e non esistendo il diapason la notazione non da un altezza standard per le note ma solo quella relativa, i cantanti aggiustavano l'altezza della nota fondamentale a loro piacimento, cosa impossibile da fare se si usassero strumenti musicali intonati in maniera precisa.

Il canto gregoriano nasce nel medioevo ispirandosi ( pare ) alla musica romana antica, a quella bizantina e a quella gallicana.
E' un canto liturgico, solitamente interpretato da un coro di voci maschili, da un solista chiamato cantore (cantor) o spesso dallo stesso celebrante con la partecipazione di tutta l'assemblea liturgica ed è finalizzato a sostenere il testo liturgico in latino.
Deve essere cantato a cappella, cioè senza accompagnamento strumentale, poiché ogni armonizzazione, anche se discreta, altera la struttura di questa armonizzazione

Il testo, le frasi, le parole ed eventualmente le sillabe, possono essere cantate in vari modi. La più semplice è la recitazione sullo stesso tono, che è chiamata "sillabica" poiché ogni sillaba viene cantata su un unico tono. Allo stesso modo, i canti semplici sono spesso sillabici con solo pochi casi in cui due o più note vengono cantate su una sillaba. I canti "neumatici" sono più abbelliti e le legature, un gruppo connesso di note, scritte come un unico neuma composto, abbondano nel testo. I canti melismatici sono i canti più elaborati in cui melodie elaborate vengono cantate su vocali lunghe sostenute come nell'Alleluia, che vanno da cinque o sei note per sillaba a oltre sessanta nei melismi più prolissI


Chiacchierato fin troppo, ora spazio alla musica: ho scelto due registrazioni dei mitici monaci di Solesmes: altri hanno voci più pure, più angeliche, ma loro sembrano cantare da un punto più vicino a Dio che gli angeli stessi.
più breve per farsi un idea
più lungo, only the brave

I trovatori, trovieri o Minnesanger che dir si voglia erano poeti spesso di elevata estrazione sociale che componevano o più spesso adattavano le musiche ( modali e monodiche ovviamente ) per le proprie chansons.
Per chi vuole approfondire:https://it.wikipedia.org/wiki/Trovatore
Io mi limito a postare qualche esempio
Guillaume IX duca d'Aquitania, il primo di cui si abbia notizia : Farai un vers pos mi sonelh

Bernart de Ventadorn: Can vei la lauzeta

Raimbaut de Vaqueiras: Kalenda Maya

A l'entrada del temps clar (anonymous occitain, XII century)

Walther von der Vogelweide : Nu alrest lebe ich mir werde ( alias Plastinalied )

L'Ars Antique la prossima volta


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Brakko
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Re: Bignamino di musica classica per i quattro - almeno spero - gatti interessati

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Grazie!
Spero che tu possa trovare il tempo e la voglia per postare spesso. Sono contributi apprezzatissimi.
Da un tuo post, più di due anni fa, è partita la mia voglia di approfondire un po' la storia della musica, portandomi (fra altre cose) ad ascoltare regolarmente il podcast di Lezioni di musica su Radio Rai3, che consiglio a tutti.

PS. Avevo pensato di leggere la storia della musica di Mila, ma avevo letto recensioni contrastanti. Lo trovi un libro consigliabile anche a una persona profana degli aspetti tecnici della musica?


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kraus
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Re: Bignamino di musica classica per i quattro - almeno spero - gatti interessati

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Ottima iniziativa, anch'io sono un appassionato di classica :) Avanti così!


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nemecsek.
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Re: Bignamino di musica classica per i quattro - almeno spero - gatti interessati

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Brakko ha scritto: lunedì 14 marzo 2022, 20:48 Grazie!
Spero che tu possa trovare il tempo e la voglia per postare spesso. Sono contributi apprezzatissimi.
miaooooo

grazie cuth

:)


PIU' MANGANELLI

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Cthulhu
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Re: Bignamino di musica classica per i quattro - almeno spero - gatti interessati

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Brakko ha scritto: lunedì 14 marzo 2022, 20:48 Grazie!
Spero che tu possa trovare il tempo e la voglia per postare spesso. Sono contributi apprezzatissimi.
Da un tuo post, più di due anni fa, è partita la mia voglia di approfondire un po' la storia della musica, portandomi (fra altre cose) ad ascoltare regolarmente il podcast di Lezioni di musica su Radio Rai3, che consiglio a tutti.

PS. Avevo pensato di leggere la storia della musica di Mila, ma avevo letto recensioni contrastanti. Lo trovi un libro consigliabile anche a una persona profana degli aspetti tecnici della musica?
Mila è una pietra miliare ma è un po' "passato", molto imbevuto di cultura crociana. Inoltre ovviamente non poteva conoscere tutto quello che è stato scoperto ( ed è tanto ) dopo la sua morte.
Purtroppo non conosco storie della musica molto più recenti: la migliore ( ma anche quella ha 60 anni ) rimane forse " Storia della musica in occidente" di Donald Grout. Sennò la relativamente più recente Storia della musica della Einaudi scritta da Baroni,Fubini e altri.
Comunque se mi chiedi due testi sulla musica classica da leggere assolutamente, anche se non sono storie della musica , ti rispondo con "il resto è rumore" di Alex Ross, irrinunciabile per il 900 e un romanzo: il Doctor Faustus di Thomas Mann dove le lezioni di composizione del professor Kretzschmar che il protagonista Adrian segue sono le più belle pagine di musicologia mai scritte ( ci si innamora delle ultime sonate per piano di Beethoven anche senza ascoltarle ).


Cthulhu
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Re: Bignamino di musica classica per i quattro - almeno spero - gatti interessati

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Vabbè, visti gli apprezzamenti almeno finisco la parte noiosa, quella degli inizi che musicalmente ha un'importanza quasi solo storica.
Per la musica che fa godere le orecchie bisogna aspettare la prossima puntata.
Prima di passare alla nascita della polifonia ( il vero vaso di Pandora musicale ) qualche altro esempio importante di musica monodica.
Innanzitutto il Ludus Danielis, dramma liturgico in latino del 1140 circa di cui ci è pervenuta anche la notazione musicale: ovviamente delle semplici note sopra il testo lasciano molta,molta libertà agli interpreti.
Un estratto per darsi un'idea

qui completo

Poi le Cantigas di Santa Maria composte ( o commissionate ) dal re Alfonso X di Leon e Castiglia detto "il Savio"

Un estratto dal Laudario di Cortona con le prime liriche cantate in italiano

un po' di rappresentanza femminile che ce ne sarà poca in seguito ( la musica classica è, per motivi storici, una roba da maschi bianchi, inutile raccontarsi novelle )
Qualcosa della famosa Santa Hildegard von Bingen, personaggio poliedrico ( https://it.wikipedia.org/wiki/Ildegarda_di_Bingen )

poi la celebre trobairitz ( trovatore donna ) Comtessa de Dia


Passiamo alla polifonia. All'inizio c'era l'organum, Organum (pl. organa) è una tecnica di canto sviluppata nel Medioevo, ed è una forma primitiva di musica polifonica. Nelle sue prime fasi, l'organum coinvolgeva due sole voci: una melodia gregoriana, sovrapposta a se stessa in versione spostata di un intervallo consonante, di solito Una quarta o quinta giusta. In questi casi spesso la composizione cominciava e finiva con un unisono, mantenendo la trasposizione solo nel corpus centrale. Originariamente l'organum era improvvisato; mentre un cantore eseguiva la melodia scritta (la cosiddetta vox principalis), un altro ad orecchio forniva la seconda melodia trasposta (la vox organalis). In un secondo tempo i compositori cominciarono a sovrapporre parti che non erano più semplici trasposizioni: così nacque la polifonia in senso autentico
I primi compositori ad usare la polifonia sono i maestri della scuola di Notre Dame di Parigi:
Leonin o Leoninus ( 1150 - 1200 circa ) , forse la stessa persona che ha dato il nome aii versi leonini, cioè con una rima in mezzo al verso.
Pare sia l'inventore della notazione modale, in soldoni il primo a scrivere la lunghezza delle note (https://it.wikipedia.org/wiki/Notazione_modale )
Questo,a due voci, è forse il primo esempio di polifonia che ci è giunto.

Notare gli abbellimenti nella voce superiore, derivanti dalla pratica gregoriana del melisma
Poi il suo successore Perotin o Perotinus ( nato nel 1200 circa ) con un seminale organum a quattro voci

Infine Adam de la Halle ( 1237-1288) autore del prima dramma comico in lingua francese. Le Jeu de Robin et Marion

La prima culla della musica europea è sicuramente in Francia
Come si può notare sono tutti esempi di musica modale, che alle nostre orecchie da l'idea di vago, non definito ed aperto, cosa che accresce molto il fascino di queste semplici composizioni.
Con questo chiudo il capitolo sulla cd Ars Antiqua.
Nel prossimo ( non subito ) si parlerà dell'Ars Nova e del primo vero grande compositore dell'occidente, più o meno il Giotto della musica


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kraus
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Re: Bignamino di musica classica per i quattro - almeno spero - gatti interessati

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Cthulhu ha scritto: lunedì 14 marzo 2022, 22:59
Qualcosa della famosa Santa Hildegard von Bingen, personaggio poliedrico ( https://it.wikipedia.org/wiki/Ildegarda_di_Bingen )

Merita l'acquisto la Hildegard Edition, non solo per il valore musicale, ma anche perché è un bellissimo oggetto:
Immagine

A differenza della musica rilassante di Santa Ildegarda, il "Viderunt Omnes" di Perotinus ha un effetto straniante, quasi ipnotico.


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Maìno della Spinetta
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Re: Bignamino di musica classica per i quattro - almeno spero - gatti interessati

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Bellissimo thread.

Segnalo tre cose che amo, provenienti dal centro Italia:










“Our interest’s on the dangerous edge of things.
The honest thief, the tender murderer, the superstitious atheist”.
Cthulhu
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Re: Bignamino di musica classica per i quattro - almeno spero - gatti interessati

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Maìno della Spinetta ha scritto: martedì 15 marzo 2022, 3:05 Bellissimo thread.

Segnalo tre cose che amo, provenienti dal centro Italia:








il pezzo di Fresu è sulla falsariga di Officium di Jan Garbarek e la Hilliard Ensemble, la modalità della musica medioevale va abbastanza d'accordo con le armonie jazz.
Molto interessanti i due pezzi monodici, con l'avvertenza che tutta la parte strumentale è un'aggiunta odierna e che Jacopone da Todi ha ( forse ) scritto le parole dello Stabat Mater ma non era un musicista.


Cthulhu
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Re: Bignamino di musica classica per i quattro - almeno spero - gatti interessati

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Nel 1320 circa apparve una collezione di scritti di teoria musicale di Phillippe de Vitry ( 1291-1361 ) grande amico di Petrarca che lo considerava il più grande poeta e filosofo francese, sotto il titolo Ars Nova. Nello stesso periodo anche Johannes de Muris scrisse un trattato Ars novae musicae
In quei saggi de Vitry e de Muris espongono le basi teoriche della " nuova tecnica musicale" in opposizione alla " tecnica antica"
Innanzitutto la notazione musicale diviene molto più accurata. Anche se sono ancora tutte solo parti vocali
Si cominciano a porre all'inizio del brano le chiavi e i modi.
Viene aggiunta la maxima o duplex longa come valore superiore alla longa; poi, come valori inferiori, la semibrevis e la minima;
La brevis diventa l'unità di misura di una pulsazione musicale;
Nuova concezione del tempo che veniva diviso in maniera ternaria ( perfectum ) o binaria ( imperfectum ) . Il semicerchio che tutt'ora indica i 4/4 è quello che indicava il tempo imperfetto con prolazione imperfetta ( vi faccio grazia dei tecnicismi, alla fine vuol dire che la misura è composta da 4 minime )
Vengono elaborate tecniche contrappuntistiche incredibilmente complesse come l'hoquetus, detta anche tecnica "a singhiozzo": una voce tace quando l'altra canta e viceversa, il canone cancrizzante (o retrogrado) in cui una voce canta la melodia dell'altra voce partendo dalla fine (all'indietro) e soprattutto il mottetto isoritmico
In un mottetto isoritmico, la voce di tenor ripete più volte la medesima sequenza di valori ritmici: ogni ripetizione è detta talea. L'isoritmia differisce dalla mera applicazione ripetitiva di uno stesso modo ritmico sia per la lunghezza e complessità della talea, sia per la coesistenza indipendente di moduli melodici (detti colores). Negli esempi più semplici, a ogni ripetizione della talea corrisponde esattamente un (diverso) color, oppure la lunghezza delle taleae è un sottomultiplo intero di quella del color (per cui l'inizio di ogni color coincide esattamente con l'inizio di una talea); ma si danno casi in cui taleae e colores, nella stessa voce, hanno lunghezze indipendenti e quindi si sovrappongono in modo non banale. Esistono mottetti (per lo più politestuali) in cui tutte le voci sono isoritmiche (mottetti panisoritmici), indipendentemente l'una dall'altra e con taleae e colores di lunghezze diverse, il che determina una struttura di grande complessità.
La struttura formale delle composizioni isoritmiche è in genere ulteriormente arricchita dall'uso di proporzioni, cioè aumentazioni o diminuzioni dei valori ritmici delle taleae(secondo rapporti fissi, tipicamente 2:1, 3:1, 3:2 o i rispettivi inversi) dopo un certo numero di ripetizioni


Insomma l'esplosione della polifonia, qualcosa che ha nelle arti la stessa importanza della scoperta della prospettiva.
Prima di passare ai compositori e agli esempi una mia considerazione:
cercando i video su Youtube ho notato che la maggior parte di quelli che apprezzano la musica medioevale e poi rinascimentale sono persone molto religiose che l'ascoltano per avere un'esperienza "mistica" e che sono convinti che i compositori dell'epoca fossero dei santi uomini ispirati solo dall'amore di Dio. Per carità, è un'interpretazione sostenibile anche se non c'è bisogno di essere credenti per apprezzare certe cose.
Faccio solo notare che tutto dipende dai punti di vista: ecco cosa diceva una bolla di Giovanni XXII del 1322:
"Alcuni discepoli di una nuova scuola impegnando tutta la loro attenzione a misurare il tempo, cercano con nuove note di esprimere arie inventate solo da loro, a scapito degli antichi campi che essi sostituiscono con altri composti di brevi e semibrevi e di note quasi inafferrabili. Essi interrompono le melodie, le rendono effeminate con l'uso del discanto, le riempiono a volte di triple e di volgari mottetti, in modo da giungere spesso a disprezzare i principi fondamentali dell'Antifonario e del Graduale, ignorando i fondamenti stessi su cui costruire, confondendo i toni senza conoscerli. La moltitudine delle loro note cancella i semplici ed equilibrati ragionamenti per mezzo dei quali nel canto piano si distinguono le note una dall'altra. Essi corrono e non si riposano mai, inebriano le orecchie e non curano gli animi; essi imitano con gesti ciò che suonano, cosicché si dimentica la devozione che si cercava e viene mostrata la rilassatezza che doveva essere evitata". Insomma, secondo il papa la liturgia era per i musicisti solo un pretesto per fare musica complicata.
Passando ai compositori, del già citato de Vitry non rimane molto, ma questi due intricati mottetti isoritmici sono abbastanza per rimpiangere la perdita

e questo che per me è il più bello di tutti

Un altro compositore importante, un po' più tardo, è Johannes Ciconia ( 1370-1412), il primo maestro fiammingo, qui con un pezzo intricatissimo di natura profana come andavano di moda a fine XIV secolo

Un po' più semplice e "italianizzante" questo

Questa forma di manierismo del periodo viene spesso chiamata ars subtilior, tecnica sottilissima.
Le composizioni dell'ars subtilior erano raffinate, complesse, difficili da cantare e probabilmente eseguite da gruppi ristretti di iniziati ed intenditori. C'è chi sostiene che fino al XX secolo la musica non ha più raggiunto una ritmica altrettanto complessa e raffinata. Anche se molto è formalismo e voglia di stupire.
Non c'è miglior esempio di formalismo e di voglia di stupire di Baude Cordier ( 1364- dopo il 1400 ) che componeva su un pentagramma circolare

splendida l'animazione
o a forma di cuore

Oltre che in Francia l'ars nova ebbe un certo sviluppo anche in Italia dove venivano spesso invitati presso corti e cattedrali molti musicisti del nord.
E già all'epoca è possibile vedere la differenza tra la complessità e la profondità nordica e la cantabilità e la " dulcedo" italiane; l'ars nova italiana è molto più semplice contrappuntisticamente e più "danzereccia", il massimo esponente è sicuramente il fiorentino Francesco Landini ( 1325-1397 ), organista ceco della chiesa di San Lorenzo
dove un orecchio esperto può notare che vengono usate le quinte parallele, in seguito assolutamente tabù fino all'impressionismo

E il primo grande compositore della storia ?
La prossima puntata...


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matteo.conz
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Re: Bignamino di musica classica per i quattro - almeno spero - gatti interessati

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Super 3d...con calma, al momento giusto, ascolterò qualcosa


Mondiale 2019: 1 matteo.conz 53 :champion:
Svalorizzando gli altri non ti rendi superiore.
C'è sempre una soluzione semplice ad un problema complesso. Ed è quella sbagliata. A. Einstein
Cthulhu
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Re: Bignamino di musica classica per i quattro - almeno spero - gatti interessati

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Il più grande compositore del XIV secolo è senza dubbio Guillaume de Machaut ( 1300-1377)
Poeta e musicista celebratissimo in vita , conteso dai potenti - è stato tra gli altri al servizio di Giovanni di Boemia e di Carlo V il saggio - e osannato dai suoi pari, ammiratissimo da Chaucer, per esempio.
Come spesso accade ai grandi è stato sia l'ultimo rappresentante di un mondo morente ( la tradizione dei musicisti-poeti trovadorici con la loro esaltazione dell'amor cortese ) che il primo araldo di un mondo nuovo ( la grande polifonia ).
Della sua produzione per la prima volta nella storia della musica, ci è rimasto moltissimo, forse quasi tutto, visto che, pioneristico anche in questo, era lui stesso a curarsi che le sue opere fossero ben pubblicate.
Anche se la sua fama attuale è data soprattutto dal fatto di essere stato il primo ad aver composto una messa completa porto al suo massimo sviluppo praticamente tutte le forme musicali del tempo,e cioè:
le tre formes fixes tradizionali - schemi poetici tradotti in forme musicali. In modo specifico, queste forme erano la ballade, il rondeau e il virelai, tutte costituite da un modello complesso di ripetizione di versi e da un ritornello, con contenuto musicale in due sezioni principali - ai quali va aggiunto il più antico lai
i mottetti, sia sacri che profani come usava all'epoca, le cui caratteristiche principali sono
l'autonomia ritmico-melodica delle parti in cui ciascuna voce (generalmente tre) procede con un'identità musicale propria. Il tenor, spesso di derivazione gregoriana nei mottetti liturgici, è a valori larghi: il duplum appare più agile e mosso e il triplum propone un andamento fiorito e melismatico
la Politestualità. I testi delle voci sono spesso differenti e talvolta utilizzano lingue differenti. tanto da rendere incomprensibile il messaggio linguistico.
la complessità contrappuntistica soprattutto nella versione isoritmica ( vedi il post precedenti ) prediletta da Machaut.
Nella scrittura a due, a tre o a quattro voci, la linea melodica di Machaut appare sempre molto originale, formata in genere da una serie di piccoli gruppi di note dall'andamento quasi angoloso, squisitamente gotico. Sottoposti di continuo a variazioni attraverso una ritmica sottile, raffinata, gli elementi che la compongono danno luogo, nella sovrapposizione delle parti, a strutture musicali estremamente complesse, paragonabili, talvolta, a quelle della moderna musica dodecafonica e seriale.

Al di là degli aspetti tecnici, dalle sue opere promana un grande fascino poetico. Non il calore, il sensuale abbandono avvertibili nella musica dell'ars nova italiana, ma una più discreta intimità sentimentale, fatta di mezze tinte, di sfumature, di misura: caratteri che appaiono congeniali, fin da questo momento, alla musica francese
.
Bando alle ciance ( " scrivere di musica è come danzare sull'architettura" ) e passiamo alle cose importanti
Nel post precedente parlavo di Hoquetus

di canoni cancrizzanti ( notare il titolo..)

e di mottetti isoritmici

aggiungo due celebri virelais



Il suo vero capolavoro resta la Missa de Notre Dame, come già detto la prima messa mai composta da un solo compositore .
Rispetto alle masse successive non è basata su un singolo tema e anche la forma è eterogenea, in gran 'parte isoritmica con l'esclusione del Gloria ei parte del Credo.
Ma resta una pietra miliare della storia della musica

Se a qualcuno sono piaciuti gli assaggi qui ci sono tutti i mottetti

La prossima volta si cambia secolo


Cthulhu
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Re: Bignamino di musica classica per i quattro - almeno spero - gatti interessati

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Impossibile riuscire ad essere completi.
Ad esempio non ho parlato degli strumenti, comunque non importantissimi in una musica fondamentalmente vocale.
Qui c'è un link per chi vuole approfondire
http://www.uciimtorino.it/europa/strum_ ... ratter.htm


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kraus
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Re: Bignamino di musica classica per i quattro - almeno spero - gatti interessati

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Ricordo la prima volta che ho ascoltato la Missa de Notre Dame: mi aspettavo qualcosa di molto difficile e invece, da ascoltatore e appassionato in particolare della musica settecentesca e quasi digiuno del periodo medievale, l'ho trovata agevole e coinvolgentissima. Con il "Viderunt Omnes" di Perotinus, per contro, a un certo punto avevo dovuto interrompere l'ascolto perché dava quasi alla testa.

Con questi ascolti, di fatto, mi preparo all'ascolto di questa raccolta che mi è stata regalata di recente:

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Un appuntino al titolo: secondo me siamo più di quattro gatti, se è vero che almeno un 10% delle persone s'interessa di classica ;)


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Re: Bignamino di musica classica per i quattro - almeno spero - gatti interessati

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kraus ha scritto: domenica 20 marzo 2022, 11:02 Ricordo la prima volta che ho ascoltato la Missa de Notre Dame: mi aspettavo qualcosa di molto difficile e invece, da ascoltatore e appassionato in particolare della musica settecentesca e quasi digiuno del periodo medievale, l'ho trovata agevole e coinvolgentissima. Con il "Viderunt Omnes" di Perotinus, per contro, a un certo punto avevo dovuto interrompere l'ascolto perché dava quasi alla testa.

Con questi ascolti, di fatto, mi preparo all'ascolto di questa raccolta che mi è stata regalata di recente:

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Un appuntino al titolo: secondo me siamo più di quattro gatti, se è vero che almeno un 10% delle persone s'interessa di classica ;)
Mi hai bruciato un mucchio di esempi. :)
Selezione ECCEZIONALE.
Comunque è vero che c'è una rinascita di interesse.
Prima pagava quell'immagine da rito borghese e quell'aurea da "corazzata Potemkin" che si portava dietro. Oggi non ci sono più gerarchie, si ascolta di tutto e se uno ama veramente la musica è difficile evitare la classica.


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kraus
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Re: Bignamino di musica classica per i quattro - almeno spero - gatti interessati

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Cthulhu ha scritto: domenica 20 marzo 2022, 20:06
Mi hai bruciato un mucchio di esempi. :)
Selezione ECCEZIONALE.
Comunque è vero che c'è una rinascita di interesse.
Prima pagava quell'immagine da rito borghese e quell'aurea da "corazzata Potemkin" che si portava dietro. Oggi non ci sono più gerarchie, si ascolta di tutto e se uno ama veramente la musica è difficile evitare la classica.
:cincin:


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Re: Bignamino di musica classica per i quattro - almeno spero - gatti interessati

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I primi 100 anni e oltre della musica rinascimentale ( che per convenzione comprende il XIV e il XV secolo ) sono dominati dalla scuola fiamminga o franco-fiamminga che dir si voglia, cioè da musicisti che provengono da una zona che in buona parte si sovrappone a quella dove corrono le classiche del nord. Tutte le chiese più importanti da quelle parti avevano dei cori di pueri cantores ai quali veniva insegnata non solo il canto ma anche la teoria e la tecnica compositiva. Praticamente dei conservatori ante litteram che poi spandevano musicisti in tutta Europa. La gran parte dei musicisti più importanti dell'epoca ha lavorato anche in Italia e, assorbendo le suggestioni della musica popolare locale, sono stati loro a porre le basi dello stile italiano che poi trionferà nel secolo successivo.
Comunque da un punto di vista strettamente musicale la vera innovazione viene dall'Inghilterra dove nasce la Contenance angloise, uno stile di composizione molto armonioso basato sulle armonie di III e di VI ( che nel medioevo erano trattate come dissonanze, solo gli intervalli perfetti erano trattati come consonanze: IV,V e VIII ) che verrò adottato da tutti. E' il primo seme verso l'abbandono del sistema modale ancora in vigore a favore di quello tonale ( scale minori e minori della stessa tonalità distano tra loro appunto una terza o una sesta ),
Altre caratteristiche della musica del XIV secolo sono
Tessitura polifonica più ricca, con quattro o più parti melodiche indipendenti eseguite simultaneamente.
Linee melodiche nella trama musicale che tendono a convergere ( prima di usavano melodie diverse nelle varie voci ,ora si tende ad usare uno stesso tema, ovviamente sfalsato e variato )Ciò è possibile a causa di un'estensione vocale notevolmente aumentata: nel Medioevo, l'estensione ristretta rendeva necessari frequenti incroci, richiedendo così un maggiore contrasto tra loro per distinguere le diverse parti
Armonia che pone una maggiore attenzione al flusso regolare della musica e alla progressione degli accordi.
Lo sviluppo della polifonia incoraggia l'uso di ensemble più grandi e la creazione di nuovi strumenti in grado di coprire l'intero range sonoro.
La musica esce dall'infanzia e per la prima volta produce opere di straordinario livello apprezzabili anche oggi,
Non si può poi tacere dell'enorme cambiamento dato dalla invenzione della stampa; finalmente gli spartiti venivano prodotti in gran numero e avevano una circolazione universale, cosa che aumentò notevolmente la circolazione delle idee, il numero dei dilettanti appassionati disposto ad acquistarli e il gruzzolo dei compositori.
I compositori dell'epoca avevano lo stesso status e godevano della stessa stima dei loro coevi artisti in campo figurativo o architettonico ma oggi sono infinitamente meno famosi. Del resto a guardare un quadro ci si mette meno che ad ascoltare una messa cantata. E ci si deve sforzare di meno.

Si diceva dell'Inghilterra che in realtà, fino al blackout di oltre due secoli successivi alla morte di Purcell, era uno dei centri di innovazione musicale più importanti.
Comincio con una curiosità.
il mottetto isoritmico con la sua complessità e anche meccanicità viene gradualmente abbandonato, non prima che un certo Pycard, compositore di cui non si ha nulla più che un certo numero di spartiti scrivesse quello che è il più complicato mai scoperto.
La relazione ritmica tra le parti superiore e inferiore cambia con il progredire della musica. Ogni semiminima nella parte inferiore equivale a 4½ semiminime nelle parti superiori, creando un rapporto irregolare di 4:9 che fa perdere la sincronizzazione delle parti. La parte inferiore poi si contrae costantemente in una serie di proporzioni pitagoriche (12:9:8:6) finché le parti non tornano in allineamento


Ovviamente certe relazioni non sono assolutamente discernibili all'ascolto ( io non ho capito tanto bene nemmeno a leggerlo..), quello che si sente è che il ritmo si sfalsa continuamente e stop. Sono sottigliezze da iniziati che leggono lo spartito più che ascoltare la musica. Cosa che collega il rinascimento alla musica post dodecafonica del dopo guerra: anche lì ci sono architetture sonore che si leggono sulla carta ma all'ascolto sfuggono completamente.
Il creatore o almeno il divulgatore dello stile inglese è John Dunstaple o Dunstable ( c.1390-1453 )
I suoi spartiti influirono su tutta la scuola fiamminga.



L'"ingentilimento" rispetto all'epoca di Vitry e Machaut è evidente
Anche se in realtà la composizione inglese più influente è una messa anonima, detta Messa Caput, nota non solo per l'uso delcantus firmus ma anche oer essere la prima con la linea di basso espressamente composta.
Qui due estratti



Passando ai fiamminghi, i primi maestri sono
Gilles Binchois ( c 1400-1460) che semplifica molto il gioco polifonico in favore della cantabilità
Due canzoni molto suggestive


e soprattutto Guillaume Dufay ( 1397-1474) , forse il primo grande compositore senza se e senza ma della storia.Il cammino verso un contrappunto più armonioso e trasparente con lui è compiuto
Ha passato una buona parte della sua vita in Italia dove è stato al servizio di vari casati
Tra le sue opere la più famosa è questa, composta per l'inaugurazione ( 25 marzo 1436 )della cupola del Brunelleschi del Duomo di Firenze

fondamentali anche le due messe


a questo punto due parole sul cantus firmus: le messe cd cicliche venivano composte sulla base di una melodia pre esistente che veniva di solito eseguita su note molte lunghe. Non necessariamente le melodie scelte dovevno essere religiose, queste due di Dufay sono le prime su canti profani
Dufay era un eccellente compositore di musica profana
Ultima modifica di Cthulhu il lunedì 21 marzo 2022, 0:01, modificato 2 volte in totale.


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kraus
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Re: Bignamino di musica classica per i quattro - almeno spero - gatti interessati

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Per l'ascoltatore di musica tonale, si avverte abbastanza bene il graduale avvicinamento dalla modalità alla tonalità (anche se, più che di avvicinamento, si dovrebbe parlare di semplificazione). Ho dato un'occhiata al mio inventario dei CD e delle composizioni, scoprendo che degli autori quattrocenteschi qui trattati ho solo qualcosa di Dufay (per lo più mottetti isoritmici, oltre alla ballata Resvellies vous e alla Messa "Ecce ancilla Domini"), indi per cui conosco ben poco il periodo e dovrei approfondirlo.

Avrei un altro "consiglio per gli acquisti", ma per il momento resterà nel cursore, in attesa del prossimo capitolo :)


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Re: Bignamino di musica classica per i quattro - almeno spero - gatti interessati

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Sarebbe bello trovare il tempo per leggere il topic, che si preannuncia interessantissimo.
Grazie Cthulhu!


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kraus
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Re: Bignamino di musica classica per i quattro - almeno spero - gatti interessati

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Un esempio moderno (ma che dico moderno, contemporaneo) di musica modale:



Cosa vi ricorda? Attribuito erroneamente a Machaut, questo gustoso rondò in istile rinascimentale è in realtà una creazione di Antonino Riccardo Luciani. Una sorta di operazione "à la Sardelli" (direttore d'orchestra che compone brani in stile vivaldiano).


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cauz.
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Re: Bignamino di musica classica per i quattro - almeno spero - gatti interessati

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thread clamoroso, cthulhu. :clap:

al momento l'ho solo "sfogliato" ma mi riprometto di tornarci appena posso e approfondire.
se li ritrovo vi incollo anche un po' dei miei appunti presi a un corso di storia della musica qualche anno fa, prima devo trovare il tempo per localizzarli.

stavo intervenendo per consigliare "il resto è rumore", ma vedo che l'hai già segnalato. libro fondamentale. :)

intanto grazie mille.


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Re: Bignamino di musica classica per i quattro - almeno spero - gatti interessati

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Dovrei riprendermi il covid per riuscire a seguire anche questo thread, dopo il quiz letterario :D

Veramente senza parole Cthulhu :ole:
Anche solo per il fatto di aver avuto la voglia di iniziare un thread di questa portata, all'interno di un contenitore considerato oramai obsoleto (a detta di molti) come un forum :clap:


Cthulhu
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Re: Bignamino di musica classica per i quattro - almeno spero - gatti interessati

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kraus ha scritto: lunedì 21 marzo 2022, 20:38 Un esempio moderno (ma che dico moderno, contemporaneo) di musica modale:



Cosa vi ricorda? Attribuito erroneamente a Machaut, questo gustoso rondò in istile rinascimentale è in realtà una creazione di Antonino Riccardo Luciani. Una sorta di operazione "à la Sardelli" (direttore d'orchestra che compone brani in stile vivaldiano).
Già dal titolo è un chiaro omaggio a Machault.


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Bitossi
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Re: Bignamino di musica classica per i quattro - almeno spero - gatti interessati

Messaggio da leggere da Bitossi »

kraus ha scritto: lunedì 21 marzo 2022, 20:38 Un esempio moderno (ma che dico moderno, contemporaneo) di musica modale:

Cosa vi ricorda? Attribuito erroneamente a Machaut, questo gustoso rondò in istile rinascimentale è in realtà una creazione di Antonino Riccardo Luciani. Una sorta di operazione "à la Sardelli" (direttore d'orchestra che compone brani in stile vivaldiano).
Intendevi quale programma televisivo ci ricorda? :dubbio:

In ogni caso, mi unisco ai complimenti a Cthu per il superbo thread; mi rammarico solo di non aver molto tempo in questi giorni, ma come altri penso che un lato positivo di un forum sia la possibilità di “conservare” per lungo tempo argomenti interessanti, al contrario dell’effimerità di altre forme considerate più moderne. ;)

Sempre per quando si avrà più tempo libero, anticipo una sorta di sondaggio: interesserebbe qualcosa di simile sulla storia ed i grandi interpreti del jazz, ovviamente con molti esempi audiovisivi, come in questo thread? :cincin:


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kraus
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Re: Bignamino di musica classica per i quattro - almeno spero - gatti interessati

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Bitossi ha scritto: venerdì 25 marzo 2022, 18:32
kraus ha scritto: lunedì 21 marzo 2022, 20:38 Un esempio moderno (ma che dico moderno, contemporaneo) di musica modale:

Cosa vi ricorda? Attribuito erroneamente a Machaut, questo gustoso rondò in istile rinascimentale è in realtà una creazione di Antonino Riccardo Luciani. Una sorta di operazione "à la Sardelli" (direttore d'orchestra che compone brani in stile vivaldiano).
Intendevi quale programma televisivo ci ricorda? :dubbio:
Yes, quella sigla me la ricordo perché da piccolo l'ho sentita una cifra di volte


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Re: Bignamino di musica classica per i quattro - almeno spero - gatti interessati

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Johannes Ockeghem (ca1410 -1497) con la sua lunghissima e gloriosa carriera ( è stato cappellano reale per tre re di Francia ) è stato uno dei più importanti compositori di tutto il rinascimento.
Il suo stile è caratterizzato da un'enfasi su linee di basso complesse ed espressive. Con una maggior enfasi sul basso, oltre ad aprire nuove possibilità strutturali per i compositori rinascimentali, si compie un altro passo verso una visione accordale dell'armonia. Si sviluppa con lui anche una più netta tendenza a costruire cadenze più precise per concludere le frasi ( soprattutto la cadenza plagale, diciamo da fa a do su una scala di do, praticamente quella degli amen alla fine delle messe )
Oggi è meglio conosciuto per le sue messe e la sua capacità di integrare forme su larga scala in modi che erano senza precedenti ( e hanno pochi successori )
La sua suprema maestria tecnica è ben dimostrata da alcuni esempi:
la Missa Prolationum

tutta costruita su canoni mensurali ( le voci ripropongono la stessa melodie ma con valori ritmici diversi )
quella cuiusvis tonis che può essere suonata su quattro modi diversi, e uno può immaginarsi la difficoltà di rendere coerenti ramificazioni polifoniche come queste con note di altezza relativa diversa.

lo stesso procedimento lo usa per una cosa più semplice come quest chanson,qui in versione su due modi diversi, la differenza è evidente.


Celebre anche il suo Requiem, uno dei primi composti

qui insieme alla messa mi-mi, un altro highlights.
Gli veniva attribuito anche un monumentale canone a 36 voci che è forse la sua composizione più famosa,ma la paternità non è certa ( all'epoca non esisteva la SIAE e per vendere partiture non era raro millantare il nome dell'autore )
Un pezzo impressionante, chiunque l'abbia scritto, la strettezza della tessitura che crea risonanze e la ovvia semplificazione armonica necessaria per tenere insieme tutte quelle voci da quasi un effetto da minimalismo americano anni 60...

Comunque sia chiaro: la maestria tecnica del nostro non va a scapito dell'espressività, tutt'altro.

Oltre a Ockeghem, altri fondamentali maestri franco-fiamminghi dell'epoca sono:

Jacob Obrecht ( ca1457 - 1505 ), attivo per anni in Italia e morto di peste a Ferrara, forse il primo compositore a cercare sistematicamente una struttura formale unificata e una pianificazione cadenzale a lungo raggio nel corso di opere estese, andando oltre il semplice elemento unificante del cantus firmus. Sì è detto che Obrecht sarebbe stato molto più felice qualche secolo dopo scrivendo sinfonie..,
Nonostante la sua modernità formale, il suo disinteresse per il testo cantato e l'estrema astrazione dei suoi "giochi" contrappuntistici lo rende da certi punti molto più medievale dei suoi coevi e spiega ( insieme a un caratterino particolare...) il suo scarso successo in vita.

Qui un paio di esempi, cominciando con la sua ultima messa, forse la più famosa

poi forse la più monumentale, con una sezione a sette voci

concludo con questo splendido mottetto scritto per la morte di suo padre


Altro compositore di grande interesse è Pierre de la Rue ( ca 1452 - 1518 ),la caratteristica che lo differenzia dagli altri è la tendenza a variare le melodie quando vengono riproposte, anche qui anticipando il trattamento tematico di opere ben più tarde.
Per il resto de la Rue è uno dei primi della nuova scuola di fine secolo, che da molta più importanza al testo che va compreso e "dipinto" musicalmente, allontanandosi dall'astrazione sonora pura di Machault e dei membri dell'arte subtilior.
Qui il suo bellissimo e cupo Requiem,

e l'intricata missa l'homme armè ( le altre parti sul tubo le dovete cercare )

de la RUE era anche un grande compositore di musica profana, qui un paio di esempi
un pezzo in fiammingo

e un lamento per la morte del pappagallo di Margherita d'Austria...

Altri musicisti importanti dell'epoca sono
Heinrich Isaac ( ca 1450 - 1517 ) neerlandese, al servizio di Massimiliano d'Asburgo,
poi fiorentino di adozione, amico di Lorenzo il Magnifico, compose questo lamento per la sua morte

le due sue opere più celebri sono la canzone Innsbruck, Ich muss dich lassen ( scritta per commentare la tristezza dell'imperatore Massimiliano nel lasciare la casa in montagna ) poi trasformata in un corale luterano usato anche da Bach e Brahms

e il mottetto Virgo Prudentissima con un testo che chiede la benedizione degli angeli sull'imperatore.

Cito anche Antoine Brumel ( ca 1460 - 1512 ) pure lui attivo in Italia, noto soprattutto per questa monumentale messa a 12 voci che sembra già costruita per accordi con secoli di anticipo

molto bella questa lamentazione

Altri musicisti che cito en passant ma comunque interessanti sono
Antoine Busnois, Alexander Agricola, Loyset Compere, Jean Mouton, anche il poeta e viaggiatore tirolese Oswald von Wolkenstein della prima metà del 400.

Ho lasciato volutamente fuori da questa rassegna il più importante di tutti, un vero gigante della musica, forse il meno conosciuto tra i più grandi artisti dell' occidente.
A lui penserò prossimamente...


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Re: Bignamino di musica classica per i quattro - almeno spero - gatti interessati

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Bitossi ha scritto: venerdì 25 marzo 2022, 18:32
kraus ha scritto: lunedì 21 marzo 2022, 20:38 Un esempio moderno (ma che dico moderno, contemporaneo) di musica modale:

Cosa vi ricorda? Attribuito erroneamente a Machaut, questo gustoso rondò in istile rinascimentale è in realtà una creazione di Antonino Riccardo Luciani. Una sorta di operazione "à la Sardelli" (direttore d'orchestra che compone brani in stile vivaldiano).
Intendevi quale programma televisivo ci ricorda? :dubbio:

In ogni caso, mi unisco ai complimenti a Cthu per il superbo thread; mi rammarico solo di non aver molto tempo in questi giorni, ma come altri penso che un lato positivo di un forum sia la possibilità di “conservare” per lungo tempo argomenti interessanti, al contrario dell’effimerità di altre forme considerate più moderne. ;)

Sempre per quando si avrà più tempo libero, anticipo una sorta di sondaggio: interesserebbe qualcosa di simile sulla storia ed i grandi interpreti del jazz, ovviamente con molti esempi audiovisivi, come in questo thread? :cincin:
a me si, che dopo la classica c'ho da risistemare anche quella discografia e sono meno esperto..


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kraus
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Re: Bignamino di musica classica per i quattro - almeno spero - gatti interessati

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Avvolgente il Deo Gratias, di chiunque sia. Tratto peraltro da un disco coi fiocchi, a partire dalla spettacolosa copertina:

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Non ne spolvero (cit. da Frassica) il contenuto, ma tutto il disco merita alla grande...


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Re: Bignamino di musica classica per i quattro - almeno spero - gatti interessati

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kraus ha scritto: domenica 27 marzo 2022, 15:22 Avvolgente il Deo Gratias, di chiunque sia. Tratto peraltro da un disco coi fiocchi, a partire dalla spettacolosa copertina:

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Non ne spolvero (cit. da Frassica) il contenuto, ma tutto il disco merita alla grande...
Spem in alium... :cuore:


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Re: Bignamino di musica classica per i quattro - almeno spero - gatti interessati

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Josquin Desprez ( ca 1450-1521 ) nato vicino a Mons ha speso buona parte delle sua lunga carriera in Italia, a Milano, Ferrara e Roma e la sua musica è una sintesi tra lo stile fiammingo e quello popolare italiano. La tendenza all' omofonia e le frasi brevi della musica italiana dovevano essere bilanciate con lo stile nordico più melismatico e contrappuntistico, e di conseguenza Josquin perfezionò una tecnica compositiva basata sul contrappunto attorno a brevi motivi e frasi ad incastro. A differenza dei suoi predecessori le varie voci mantengono lo stesso materiale di base, pur inserito in una struttura di variazioni canoniche assai complesso.
Tutto questo serve a porre la musica sempre più al servizio del testo. Ciò è stato ottenuto con trame e declamazioni più pulite( una nota una sillaba ), evitando i melismi e con le voci che pur cantando note diverse pronunciano le stesse sillabe, con l'imitazione a coppie tra le voci, in modo tale che la trama sia divisa in duetti a canone che si scambiano il materiale , ma anche usando tecniche di "pittura di parole" ( scale ascendenti per significare gioia, discendenti per il dolore e la disperazione, etc )che sarebbero diventate un punto fermo nella successiva scuola madrigalistica.
Ma a parte gli aspetti formali, quello che fa di Josquin uno dei più grandi musicisti mai esistiti - degno di stare a fianco dei vari Bach, Mozart, Beethoven - è la meravigliosa potenza della sua musica, nello stesso tempo dolcissima e drammatica, sublimemente astratta ( è sempre un fiammingo ) e umanamente emozionante.
Dovessi dare consigli di ascolto direi: tutto quello che ha composto ( sono un die hard fan, non so se si nota :D ) ma inizierei dai suoi mottetti, degli autentici monumenti dell'arte europea di sempre




tra le sue messe l' ultima da lui composta è un tour de force straordinario con un impressionante sezione omofonica nel Credo

questa, costruita come una bonaria presa in giro di un nobile italiano che diceva sempre " Lascia fare me " quindi La Sol Fa Re Mi.

e per finire ( la lista, non le messe di Josquin da ascoltare ) questa, basata dalla difficilissima tecnica del canone mensurale già usata da Ockeghem' nella Missa prolationum

A proposito di Ockeghem ( suo maestro, ) meravigliosa questa deplorazione sulla sua morte con la prima parte imitando lo stile del maestro e la seconda con il suo stile, riconoscendo il suo debito. il testo fra l'altro dice " vestite i vostri abiti a lutto, Josquin, Perchon, Brumel, Compere , e piangete grandi lacrime di dolore, il vostro buon padre è morto". il più toccante omaggio funebre mai messo in musica

Un musicista così grande non poteva non dare grande prova nella musica secolare e popolare
famosissime all'epoca

su un tizio che non ha soldi per pagare una prostituta ( non erano tutto Agnus Dei e Sanctus, all'epoca..)
e questa, anche se la certezza che sia la sua non è assoluta

Concludo con un consiglio agli eventuali ascoltatori.
Josquin non si può ascoltare facendo altro e lasciandolo in sottofondo, come Bach richiede concentrazione assoluta, altrimenti si raschia solo la superfice.
Prossimamente si cambia secolo e anche luogo, perché il centro della vita musicale passa dalle Fiandre all' Italia


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Re: Bignamino di musica classica per i quattro - almeno spero - gatti interessati

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mi sono riletto e sta frase qui Ciò è stato ottenuto con trame e declamazioni più pulite( una nota una sillaba ), evitando i melismi e con le voci che pur cantando note diverse pronunciano le stesse sillabe, con l'imitazione a coppie tra le voci, in modo tale che la trama sia divisa in duetti a canone che si scambiano il materiale , ma anche usando tecniche di "pittura di parole" ( scale ascendenti per significare gioia, discendenti per il dolore e la disperazione, etc )che sarebbero diventate un punto fermo nella successiva scuola madrigalistica. fa proprio schifo, spero si capisca quello che volevo dire :oops:


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Re: Bignamino di musica classica per i quattro - almeno spero - gatti interessati

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Per approfondire ammodino il periodo:

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Re: Bignamino di musica classica per i quattro - almeno spero - gatti interessati

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kraus ha scritto: giovedì 31 marzo 2022, 17:53 Per approfondire ammodino il periodo:

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Questa raccolta ( più del XVI secolo ) in particolare mi manca, anche se molte interpretazioni le ho sentite su altri dischi, ma provvederò.
Hilliard Ensemble è meravigliosa, anche se la loro estrema dolcezza a volte fa quasi venire i nervi
L'ultima volta che ho ascoltato Palestrina interpretato da loro ( dolcezza su dolcezza ) alla fine per reazione ho dovuto mettere" too drunk to fuck " dei Dead Kennedys.
Meno male che uso le cuffie, sennò mi prendevano per matto...


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Re: Bignamino di musica classica per i quattro - almeno spero - gatti interessati

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Cthulhu ha scritto: giovedì 31 marzo 2022, 21:43
kraus ha scritto: giovedì 31 marzo 2022, 17:53 Per approfondire ammodino il periodo:

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Questa raccolta ( più del XVI secolo ) in particolare mi manca, anche se molte interpretazioni le ho sentite su altri dischi, ma provvederò.
Hilliard Ensemble è meravigliosa, anche se la loro estrema dolcezza a volte fa quasi venire i nervi
L'ultima volta che ho ascoltato Palestrina interpretato da loro ( dolcezza su dolcezza ) alla fine per reazione ho dovuto mettere" too drunk to fuck " dei Dead Kennedys.
Meno male che uso le cuffie, sennò mi prendevano per matto...
Ho avuto fortuna perché la raccolta in questione mi è stata regalata (normalmente amici e parenti, conoscendo la mia passione trentennale e inesausta per il '700, sanno che di quel secolo ho quasi tutto e, di conseguenza, mi donano musica di due secoli prima o due secoli dopo, evitando così il rischio di doppioni)...

In genere il mio gruppo di alleggerimento dopo ascolti impegnativi è quello degli Elio e le storie tese, che peraltro con la classica ha numerosi punti di contatto:



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Re: Bignamino di musica classica per i quattro - almeno spero - gatti interessati

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Elio è sempre molto divertente, anche se fa solo finta di dirigere: se i musicisti guardassero lui andrebbero nel pallone dopo due battute


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Re: Bignamino di musica classica per i quattro - almeno spero - gatti interessati

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Il XVI secolo è un periodo di grandi trasformazioni che porterà poi al barocco.
Continua l'avvicinamento alla tonalità come la intendiamo noi e comincia a prendere importanza la musica strumentale che nel periodo precedente era relegata a puro accompagnamento e non veniva nemmeno scritta.
Fondamentale è l'opera teorica di Gioseffo Zarlino ( 1517-1590 ), l'inventore della moderna teoria armonica. Con lui l'armonia diventa praticamente una branca della matematica come, ahimé, sa chiunque ha provato ad addentrarcisi .
Zarlino è il primo a dividere la scala in dodici semitoni, a stabilire la supremazia dei modi ionico ed eolico in pratica maggiore e minore, e a teorizzare l' importanza della triade ( successione di due intervalli di terza, gli accordi come li conosciamo noi ).
Chiaramente non è lui che era un compositore non particolarmente dotato ad avere inventato tutto questo, ha solo teorizzato le tendenze in atto.
Il XVI secolo è un periodo di semplificazione contrappuntistica, le complicatissime astrazioni fiamminghe, già in qualche modo " umanizzate " da Josquin, lasciano spazio ad una polifonia più leggera e più immediatamente comprensibile, anche per l'influsso della controriforma che porta ad una maggior austerità della musica da chiesa, che comunque rimane la più importante del periodo. Gradatamente questo porta ad una maggior importanza della voce superiore che diventa solista e che, per la prima volta, acquista una sua individualità ben distinta rispetto alle altre. E può esprimere in maniera più diretta le emozioni ( " gli affetti " ) , cosa che prima era delegato all'astratto gioco polifonico.
Diciamo una italianizzazione della musica. Già nel secolo precedente quasi tutti i più grandi ( fiamminghi ) avevano lavorato in Italia e assorbito la cultura locale, ora sono proprio i compositori italiani a guidare il cambiamento. Anche se non in maniera esclusiva.
Detto questo, e per me è la parte più faticosa perché non mi piace parlare di teoria ( ed è pure difficile essere esaustivi a meno di scrivere un vero e proprio trattato) passiamo ai musicisti e alle varie scuole del secolo.
In Italia in particolare si possono ravvisare tre tendenze principali, quella più legata alla Roma della controriforma, quindi musica sacra vocale che, secondo i dettami del concilio di Trento, non deve più essere un astratto esercizio contrappuntistico ( del resto se leggete qualche post sopra potete vedere, nelle parole di Giovanni XXII qual era l'opinione della chiesa sull'argomento ) che distrae dalla celebrazione liturgica ma un qualcosa al servizio della stessa. la leggenda della Missa Papae Marcelli di Giovanni Pierluigi da Palestrina ( 1525-1594) che salva la polifonia dimostrando ai cardinali e al papa che si può comporre musica di quel tipo mantenendo intelligibili il testo sacro è appunto una leggenda, ma è indubbio che nei suoi lavori abbia sempre tenuto conto - lui romano - dei desiderata ecclesiastici.
Palestrina è un maestro supremo del contrappunto , la sua capacita di mantenere consonanti le varie voci - le dissonanze sono solo funzionali, praticamente solo sul levare e sempre subito risolte sul successivo battere - ha creato un vero alone di leggenda intorno a lui.
Nel passato la sua reputazione era pari a quella di Bach, anche se in seguito è - relativamente - un po' calata. La sua maestria è indubbia, la sua musica è un coro di angeli , una nuvola sonora meravigliosa ( potremmo definirlo il più grande musicista ambient e new age di sempre ) ma la mancanza assoluta di dramma e di tensione, la sua scelta di evitare intervalli ampi e di mantenere sempre la linea melodica assolutamente fluida lo rende meno adatto alle orecchie moderne: come ho già detto dopo aver ascoltato le sue opere ho bisogno del punk più trucido come compensazione...
La già citata Missae Papae Marcelli esemplifica quanto detto

sembra di stare in paradiso...
tra le altre ( ne ha composte 105...) cito questa, notevole 'perché indulge nelle dissonanze ( soprattutto alla fine del Credo ) più di quanto si concedesse di solito

quest'altra breve ma intensa

per concludere questa molto amata da Bach che ne fece una trascrizione parziale


tra le altre sue opere questo magistrale ciclo basato sul Cantico dei Cantici

chiudo con un suo madrigale ( ne parlerò in seguito) che dimostra come anche la sua musica profana sembrasse una messa o un mottetto

tra gli allievi di Palestrina cito Gregorio Allegri ( 1582- 1652 ) Il cui celeberrimo Miserere, anche se composto in epoca protobarocca è ancora rinascimentale

Per oggi basta così...


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Re: Bignamino di musica classica per i quattro - almeno spero - gatti interessati

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di musica classica non ne so niente ma qualcosa ascolto e queste mi piacciono. Non mi piace il Barocco proprio no



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Re: Bignamino di musica classica per i quattro - almeno spero - gatti interessati

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Ecco, stranamente trovo più complicato ascoltare Palestrina che non i precedenti (o almeno alcuni dei precedenti) autori trattati. Spettacoloso, in compenso, il Miserere allegriano.

Pausa-caffè* con uno dei miei compositori preferiti (che - per strano che possa sembrare - apprezzo più del padre). Forse perché ho un debole maledetto per lo Sturm und Drang:



* Proprio l'ideale, dopo cena :D

Carl Philipp, per dirla con Elio, avrà avuto pure tanti problemi, ma di sicuro non quello del ritmo:



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kraus
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Re: Bignamino di musica classica per i quattro - almeno spero - gatti interessati

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E il genio continua...



Quattro tempi (come nel caso di un Brahms qualunque, ma ca. un secolo prima di lui ndr) con temi non privi di spirito che saltano da un movimento all'altro e spuntano e tornano quando meno te l'aspetti.

Uroboricamente e anche per giustizia e rispetto nei confronti di Brahms, chiudo la maxipausa-caffé-e-cappuccino con questo meraviglioso pezzo che chiama in causa anche un altro colosso musicale:



L'ampio stacco temporale tra i due autori s'avverte fin dall'avvio della prima variazione, in cui si percepisce già tutto lo scontro fra due immense personalità.


Cthulhu
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Re: Bignamino di musica classica per i quattro - almeno spero - gatti interessati

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C.P.E. di sicuro non merita la fama da Axel Merckx, Jordi Cruijff o Gianmarco Tognazzi che si è ritrovato :D


Cthulhu
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Re: Bignamino di musica classica per i quattro - almeno spero - gatti interessati

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L’altro gigante della polifonia vocale del 1500 è sicuramente il fiammingo Orlande de Lassus( ca 1530-1594) spesso italianizzato in Orlando di Lasso, visto che ha passato buona parte della sua carriera in Italia ( Milano, Roma, Firenze, Napoli, Sicilia, Mantova, girava parecchio…).
In qualche modo l’opposto di Palestrina, mentre l’italiano non si muoveva da Roma e si dedicava quasi esclusivamente alla musica religiosa il belga era cosmopolita, lavorava in tutta Europa ( era celeberrimo e in gran domanda ) e si dedicava a tutti i generi di musica vocale dell’epoca. Sottolineo vocale perché i compositori di cui ho parlato finora non hanno lasciato musica strumentale che invece - ne parlerò in un prossimo post - cominciava a prendere piede.
Anche se grandissimo contrappuntista forse gli manca la apollinea levigatezza di Palestrina, ma compensa con una maggior varietà sia di genere che armonica ed emozionale che lo rende forse più adatto alle orecchie moderne.
Nella sua sterminata produzione ( oltre 2000 composizioni in latino, italiano, francese e tedesco ) forse i punti più alti sono i mottetti, ecco i link a due raccolte
Prophetiae Sibyllarum, con cromatismi così audaci da sembrare novecenteschi.



e Psalmi Davidis Pœnitentiales, ordinate da Carlo IX di Francia come espiazione per il massacro di San Bartolomeo

si lo so, sono due ore e passa ma posso isolare questa meraviglia

Le sue messe sono un po’ più convenzionali anche se di altissimo livello, per curiosità cito questa basata su una canzone quasi pornografica ( Entre vous filles de quinze ans…)

gli altri movimenti li trovate comodamente
Grandissima importanza ha anche la sua musica profana:
celeberrima all’epoca, cantata in traduzione anche da un personaggio dell’ Enrico IV di Shakespeare

Interessantissimo questo esperimento sull’eco e sul gioco tra due cori spazialmente separati ( ispirato alla scuola veneziana di cui parlerò prossimamente )


Tomás Luis de Victoria ( 1548-1611), prete cattolico attivo a Roma, viene spesso citato insieme a Palestrina e Lassus come il terzo membro della trinità dei grandi compositori del tardo rinascimento.
la sua musica è meno elaborata contrappuntisticamente rispetto a quella degli altri, preferendo linee semplici e trame omofoniche, ma includendo contrasti intensi e sorprendenti. La sua scrittura melodica e l'uso della dissonanza sono più liberi di quelli di Palestrina; usa spesso intervalli proibiti all’epoca, come seste maggiori ascendenti o quarte diminuite. Usa spesso la cd pittura della parola ( ne ho parlato in altri post ) di derivazione madrigalistica. E, a differenza degli altri, non disdegna l’uso degli strumenti. Molto più proto-barocco degli altri
Nella sua produzione esclusivamente sacra i capolavori riconosciuti sono soprattutto questo serenissimo Requiem

e le Tenebrae Responsories, un racconto della Passione dove è straordinaria la profonda e diretta interpretazione del testo ottenuta con mezzi apparentemente semplici


Due pezzi splendidi ma forse non troppo rappresentativi del suo stile, spesso assai più brillante e gioioso come in questi due mottetti



L’ultimo compositore di cui voglio parlare oggi è Nicolas Gombert ( 1490-1556) , straordinario contrappuntista della generazione precedente che, a differenza dei suoi contemporanei che avevano iniziato a lavorare su un linguaggio più animato e armonicamente orientato,si mantenne interamente nel dominio del contr,appunto rigoroso di derivazione josquiniana - e in effetti sembrava tenere in scarsa considerazione i nuovi sviluppi musicali dell'epoca. Forse da un punto di vista compositivo il più complicato dei musicisti finora citati, con imitazioni strettissime, sincopi e frasi musicali meno precisamente scandite che portano a un flusso sonoro più “liquido” .
Celebre è la sua serie di otto Magnificat in ognuno dei modi ecclesiastici, scritta per ottenere ( pare con successo ) il perdono di Carlo V che lo aveva mandato a remare nelle galere dopo che era stato beccato a far sesso con un ragazzino del coro.
Qui il primo tono


e il quarto

Chiudo con il cromaticissimo mottetto scritto in morte di Josquin

e l’altrettanto splendida chanson


Decisamente Gombert è la più piacevole scoperta che ho fatto nella mia ulteriore esplorazione della musica rinascimentale, lo conoscevo superficialmente, non sapevo fosse così straordinario.

Finita la parte musica religiosa vocale, le prossime puntate saranno su:

musica inglese del 500
scuola veneziana di San Marco
madrigali
nascita dell’opera.

C’ho parecchio da fare, speriamo di arrivare ai giorni nostri prima di andare in pensione
( ma il mio obiettivo è di finirla entro l’anno )


Cthulhu
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Re: Bignamino di musica classica per i quattro - almeno spero - gatti interessati

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Cthulhu ha scritto: giovedì 21 aprile 2022, 16:21 C.P.E. di sicuro non merita la fama da Axel Merckx, Jordi Cruijff o Gianmarco Tognazzi che si è ritrovato :D
E comunque sempre gloria a Giovannino Sebastiano, che nei ritagli di tempo rimasti dalla composizione dei più grandi capolavori musicali di sempre ha trovato modo di fare 20 figli, di cui due geni ( Carl Philipp e Wilhelm Friedemann ) e uno comunque storicamente importantissimo ( Johann Christian )
Non contento era pure un podista che si mangiava Roadrunner e Nemecek a colazione, si fece 400 km a piedi per andare a trovare Telemann...
Diciamo una personcina vitale


herbie
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Re: Bignamino di musica classica per i quattro - almeno spero - gatti interessati

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Cthulhu ha scritto: giovedì 21 aprile 2022, 16:39
Cthulhu ha scritto: giovedì 21 aprile 2022, 16:21 C.P.E. di sicuro non merita la fama da Axel Merckx, Jordi Cruijff o Gianmarco Tognazzi che si è ritrovato :D
E comunque sempre gloria a Giovannino Sebastiano, che nei ritagli di tempo rimasti dalla composizione dei più grandi capolavori musicali di sempre ha trovato modo di fare 20 figli, di cui due geni ( Carl Philipp e Wilhelm Friedemann ) e uno comunque storicamente importantissimo ( Johann Christian )
Non contento era pure un podista che si mangiava Roadrunner e Nemecek a colazione, si fece 400 km a piedi per andare a trovare Telemann...
Diciamo una personcina vitale
per quanto riguarda i figli di Bach ho sempre pensato fosse una specie di leggenda... :o
la moglie era una santa.

grazie per tutti i pezzi che pubblicate.


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kraus
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Re: Bignamino di musica classica per i quattro - almeno spero - gatti interessati

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Cthulhu ha scritto: giovedì 21 aprile 2022, 16:39
Cthulhu ha scritto: giovedì 21 aprile 2022, 16:21 C.P.E. di sicuro non merita la fama da Axel Merckx, Jordi Cruijff o Gianmarco Tognazzi che si è ritrovato :D
E comunque sempre gloria a Giovannino Sebastiano, che nei ritagli di tempo rimasti dalla composizione dei più grandi capolavori musicali di sempre ha trovato modo di fare 20 figli, di cui due geni ( Carl Philipp e Wilhelm Friedemann ) e uno comunque storicamente importantissimo ( Johann Christian )
Non contento era pure un podista che si mangiava Roadrunner e Nemecek a colazione, si fece 400 km a piedi per andare a trovare Telemann...
Diciamo una personcina vitale
Johann Sebastian Bach: compositore di figli, padre di musica :D (parafrasando una frase di Sheridan a proposito del tenore O'Kelly, uno degli amici di Mozart)

Johann Christian, invece, è stato un po' il compositore da centri commerciali del '700 (o meglio: lo sarebbe stato se nel '700 fossero esistiti i centri commerciali): operista molto alla moda e piacevolissimo sinfonista, è stato un vero e proprio simbolo dello stile galante e della musica d'intrattenimento. Agevoliamo il filmato:



Il caso di Wilhelm Friedemann è più complesso: tanto dissipato quanto sfortunato, è stato il figlio più promettente di Johann Sebastian, mantenendosi in parte all'altezza delle aspettative. Il suo carattere debole, le sue decisioni malaccorte e i conseguenti rovesci in carriera lo rendono uno dei personaggi più controversi del periodo classico, ma in molti casi la sua musica lo riscatta ai nostri occhi e soprattutto alle nostre orecchie:



La meravigliosa Polonaise in do minore, secondo di dodici pezzi per tastiera, è una delle sue gemme più fulgide:



Bis, più che meritato. Ascortàteve l'Adagio, che è oro puro:



Cthulhu
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Re: Bignamino di musica classica per i quattro - almeno spero - gatti interessati

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herbie ha scritto: giovedì 21 aprile 2022, 19:00
Cthulhu ha scritto: giovedì 21 aprile 2022, 16:39
Cthulhu ha scritto: giovedì 21 aprile 2022, 16:21 C.P.E. di sicuro non merita la fama da Axel Merckx, Jordi Cruijff o Gianmarco Tognazzi che si è ritrovato :D
E comunque sempre gloria a Giovannino Sebastiano, che nei ritagli di tempo rimasti dalla composizione dei più grandi capolavori musicali di sempre ha trovato modo di fare 20 figli, di cui due geni ( Carl Philipp e Wilhelm Friedemann ) e uno comunque storicamente importantissimo ( Johann Christian )
Non contento era pure un podista che si mangiava Roadrunner e Nemecek a colazione, si fece 400 km a piedi per andare a trovare Telemann...
Diciamo una personcina vitale
per quanto riguarda i figli di Bach ho sempre pensato fosse una specie di leggenda... :o
la moglie era una santa.

grazie per tutti i pezzi che pubblicate.
le due mogli, 7 con la prima e 13 con la seconda.
Evidentemente anche se luterano su certe cose la pensava come i cattolici


Ovviamente non tutti sono sopravvissuti, solo nove, una volta si era fortunati se ne campava uno su due.


Cthulhu
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Re: Bignamino di musica classica per i quattro - almeno spero - gatti interessati

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Kraus ( in onore di Joseph Martin, il Mozart svedese ? o magari Alfredo,se sei un melomane ) , ti chiedo già da ora il permesso di copiare il tuo ultimo post quando arriverò al 700.
W.F. sarebbe un soggetto straordinario per un romanzo o un film.
In realtà un film l'hanno pure fatto in passato prendendosi parecchie libertà


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kraus
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Re: Bignamino di musica classica per i quattro - almeno spero - gatti interessati

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Cthulhu ha scritto: venerdì 22 aprile 2022, 1:10 Kraus ( in onore di Joseph Martin, il Mozart svedese ? o magari Alfredo,se sei un melomane ) , ti chiedo già da ora il permesso di copiare il tuo ultimo post quando arriverò al 700.
Certamente, nessun problema ;)

Kraus, ti dirò, è un nomignolo casuale, che ho adottato prima ancora di conoscere la musica (ottima, tra l'altro) di Joseph Martin... Sarà perché mi piace molto la lingua tedesca :cincin:


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kraus ha scritto: venerdì 22 aprile 2022, 12:16
Cthulhu ha scritto: venerdì 22 aprile 2022, 1:10 Kraus ( in onore di Joseph Martin, il Mozart svedese ? o magari Alfredo,se sei un melomane ) , ti chiedo già da ora il permesso di copiare il tuo ultimo post quando arriverò al 700.
Certamente, nessun problema ;)

Kraus, ti dirò, è un nomignolo casuale, che ho adottato prima ancora di conoscere la musica (ottima, tra l'altro) di Joseph Martin... Sarà perché mi piace molto la lingua tedesca :cincin:
immagino tu abbia i capelli ricci, allora...


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Cthulhu ha scritto: venerdì 22 aprile 2022, 16:51
kraus ha scritto: venerdì 22 aprile 2022, 12:16
Cthulhu ha scritto: venerdì 22 aprile 2022, 1:10 Kraus ( in onore di Joseph Martin, il Mozart svedese ? o magari Alfredo,se sei un melomane ) , ti chiedo già da ora il permesso di copiare il tuo ultimo post quando arriverò al 700.
Certamente, nessun problema ;)

Kraus, ti dirò, è un nomignolo casuale, che ho adottato prima ancora di conoscere la musica (ottima, tra l'altro) di Joseph Martin... Sarà perché mi piace molto la lingua tedesca :cincin:
immagino tu abbia i capelli ricci, allora...
Un po' :D Ma più che crespi, direi molto arruffati e abbondanti, 'na cosa tipo Napo Orso Capo...

L'ascolto del momento:



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