Parliamo di sport invernali

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nino58
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Re: Parliamo di sport invernali

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Stessa sfrontatezza di sua madre (sfrontatezza in senso positivo).
Qualcuno si ricorda di come s'incazzò la Ninna dopo che gli sfuggì la vittoria nei mondiali dell'82 (mi pare) dopo che era in testa alla fine della prima manche ?
Federica ha la stessa rabbia interiore ma mi sembra più solida.
Farà sempre e solo il gigante ?


Von Rock ? Nein, danke.
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eliacodogno
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Re: Parliamo di sport invernali

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nino58 ha scritto:Stessa sfrontatezza di sua madre (sfrontatezza in senso positivo).
Qualcuno si ricorda di come s'incazzò la Ninna dopo che gli sfuggì la vittoria nei mondiali dell'82 (mi pare) dopo che era in testa alla fine della prima manche ?
Federica ha la stessa rabbia interiore ma mi sembra più solida.
Farà sempre e solo il gigante ?
Presto per dirlo, la ragazza ha appena 20 anni. In questa stagione (la seconda in cui fa CDM in modo costante) ha anche provato lo slalom ma partendo con pettorali altissimi e piste devastate, non è mai riuscita a qualificarsi. Mi pare che di recente sia andata a punti in supergigante, non so come se la cavi in discesa. Fra l'altro c'è un posto libero per lo slalom iridato di sabato, un'occasione per fare esperienza e scalare le liste di partenza in questa specialità.


Se il tuo modo di lavorare è questo qui, compragli un casco a Sgarbozza e fallo fare a lui il Giro, perché io non lo faccio più (P.S.)

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eliacodogno
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Re: Parliamo di sport invernali

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Oggi slalom gigante maschile: Svindal Richard Schoerghofer
I nostri Blardone (pettorale 7), Simoncelli (12), Moelgg (10), Borsotti (28) sono chiamati al riscatto dopo una stagione opaca, speriamo...


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eliacodogno
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Re: Parliamo di sport invernali

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Vince l'americano Ligety su Richard e Schoerghofer. Da dimenticare la prova degli azzurri, con Blardone e Borsotti addirittura fuori dai 30 dopo la prima manche...


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Winter
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Re: Parliamo di sport invernali

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eliacodogno ha scritto:
nino58 ha scritto:Stessa sfrontatezza di sua madre (sfrontatezza in senso positivo).
Qualcuno si ricorda di come s'incazzò la Ninna dopo che gli sfuggì la vittoria nei mondiali dell'82 (mi pare) dopo che era in testa alla fine della prima manche ?
Federica ha la stessa rabbia interiore ma mi sembra più solida.
Farà sempre e solo il gigante ?
Presto per dirlo, la ragazza ha appena 20 anni. In questa stagione (la seconda in cui fa CDM in modo costante) ha anche provato lo slalom ma partendo con pettorali altissimi e piste devastate, non è mai riuscita a qualificarsi. Mi pare che di recente sia andata a punti in supergigante, non so come se la cavi in discesa. Fra l'altro c'è un posto libero per lo slalom iridato di sabato, un'occasione per fare esperienza e scalare le liste di partenza in questa specialità.
Prima del Gigante aveva fatto una scommessa con Ravetto , se vinceva l'oro gli avrebbe fatto correre anche lo slalom..
é arrivata seconda.. chissa se basta?


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Seb
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Sì, è bastato. Lei stessa oggi ha confermato che farà anche lo slalom ;)


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eliacodogno
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Re: Parliamo di sport invernali

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Per oggi dico: Schild Riesch Zahrobska


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tetzuo
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Re: Parliamo di sport invernali

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eliacodogno ha scritto:Per oggi dico: Schild Riesch Zahrobska
domina la schield su zettel e pietilae holmner, classifica degna di un mondiale con la bellissima maze 4 e l'idolo di casa riesch 5, sest manuela moellg a parimerito con la poutiainen.

Domni ci sarà la gara maschile indubbiamente, la gara più incerta e forse di livello più alto di tutto il mondiale (mancheranno solo i due infortunati austriaci Raich e Hirscher), a giocarsi le medaglie: Kostelic, Grange, Razzoli, Myrhe, Neureuther, Hargin, Moellg, Matt, Janik, Pranger, Herbst, Biggmark, Missilier, Deville


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eliacodogno
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Re: Parliamo di sport invernali

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Ultima giornata di gare a Garmisch. Nello slalom di oggi sul podio vedo Grange Moelgg Kostelic.
In generale speriamo in una buona prova degli azzurri a chiusura di un grandissimo mondiale.


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Morris

Re: Parliamo di sport invernali

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Dopo la prima manche il primo azzurro è Manfred Moelgg che ha chiuso al secondo posto. In testa, con 22 centesimi di vantaggio, il francese Jean-Baptiste Grange (51”30). Terzo, è lo svedese Andre Myhrer a 57 centesimi. Lo svedese Mattias Hargin 4° è a 97 centesimi, ed il favorito di molti, il croato Ivica Kostelic è a 1”02. Giuliano Razzoli è attualmente 11°, con il tempo di 52”77, a 1"47 dalla testa. Christian Deville è 15° a 1”81. La pista non tiene. Temperatura alta. C’è da credere ad una 2a manche piena di sorprese e sconvolgimenti.


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eliacodogno
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Re: Parliamo di sport invernali

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Manfred Moelgg conquista il bronzo nello slalom, dietro al francese Grange e allo svedese Byggmark. Per l'Italia è la sesta medaglia di questo mondiale, che ci riporta ai fasti di Sierra Nevada e Sestriere, lontani quasi 15 anni. :D


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Slegar
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Re: Parliamo di sport invernali

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eliacodogno ha scritto:Manfred Moelgg conquista il bronzo nello slalom, dietro al francese Grange e allo svedese Byggmark. Per l'Italia è la sesta medaglia di questo mondiale, che ci riporta ai fasti di Sierra Nevada e Sestriere, lontani quasi 15 anni. :D
Per l'Italia è stato un eccellente mondiale con molti segnali positivi ma qualche altro negativo.
Premetto che non ho seguito molto le gare di questi campionati del mondo. Con il segno più ci metto:
Christof Innerhofer: e grazie tante si dirà; con tre medaglie conquistate è stato la star di questi campionati assieme all'austriaca Elisabeth Görgl. Questi risultati sono il concretizzarsi di quello che aveva già dimostrato nella stagione 2008/2009, anno in cui vinse la discesa a Bormio ed ottenne 9 piazzamenti nella top10 in coppa del mondo; a suo favore gioca la relativa giovane età per le discipline praticate (26 anni, praticamente un lattante per Discesa Libera e SuperG) per cui, a meno di gravi infortuni che possano influire negativamente la carriera, può essere un protagonista ad alto livello per i prossimi 10 anni.
Le giovani leve: sugli scudi non solo la medaglia d'argento Federica Brignone (un'autentica fuoriclasse: può rinverdire i fasti di Deborah Compagnoni - anno 1990) ma anche Elena Curtoni (6ª in SuperG - anno 1991) e Dominik Paris (20° in Discesa Libera ma 2° a Chamonix nella stessa disciplina - anno 1989). Il futuro dello sci alpino italiano poggia su basi solide.
La vecchia guardia: Manfred Möllg è stato bravo ieri a sfruttare l'eccellente pettorale che il sorteggio gli ha riservato e la medaglia di bronzo è più che meritata. I due "cugini terribili" sono stati strepitosi a dimostrazione che con la classe e con la testa si riescono a ribaltare le situazioni più sfavorevoli; Denise Karbon ha sfiorato il podio in Slalom Gigante con un numero di pettorale che la penalizzava e solamente una condizione atletica approssimativa non gli ha permesso di salire sul podio. Una Karbon in condizioni "normali" avrebbe probabilmente vinto il titolo. Peter Fill porta ancora le conseguenze del terribile incidente in allenamento dell'estate 2009 e pur con una situazione familiare difficile è riuscito a vincere la medaglia di bronzo in supercombinata.

Con il segno meno ci metto:
La squadra di Slalom Gigante maschile: è dal 1996 con Alberto Tomba che l'Italia non conquista in questa specialità, che si può definire l'università dello sci alpino, nessuna medaglia a mondiali ed olimpiadi. Da anni l'Italia è tra le squadre più forti nella specialità e puntuali arrivano le controprestazioni negli appuntamenti che contano.


Preservare lo spirito di quel tempo, in cui credevamo nell'unità e allo stesso tempo nella diversità

Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, unico medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
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Slegar
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Re: Parliamo di sport invernali

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Giovedì iniziano i Campionati del Mondo di sci nordico ad Oslo-Holmenkollen nella "location" più importante per questo sport; per la quinta volta, dopo i Giochi Olimpici invernali del 1952 ed i Campionati Mondiali del 1930, 1966 e del 1982, le nevi della collina di Oslo tornano ad ospitare una manifestazione di altissimo livello. Spero che questi siano delle belle giornate di sport e le premesse ci sono tutte.

L'evento clou sarà la gara di salto individuale dal trampolino grande (HS 134 m.); alle olimpiadi del 1952 all'evento assistettero oltre 140.000 spettatori:

Immagine
Fonte: Olympics.org

Per questa occasione, con un intervento strepitoso, è stato rifatto nuovamente il trampolino e la photogallery qui sotto dice più di qualsiasi parola:
http://www.oslo2011.no/en/holmenkollen/ ... _new_hill/

L'altro evento importantissimo sarà la staffetta maschile 4x10 km di sci di fondo. La gara del 1982 resterà negli annali per l'incredibile epilogo (avevo postato il video già nel vecchio forum):
http://www.nrk.no/video/da_bra_brakk_st ... 0Br%C3%A5/

Una annotazione storica. L'edizione dei Campionati del 1966 fu caratterizzata dai risultati ottenuti da due norvegesi che dominarono nello sci di fondo e nel salto e che sono ritratti nella foto sotto:

Immagine
Fonte: oslo2011.no

A sinistra Gjermund Eggen che vinse il titolo nella 15 km, nella 50 km e nella staffetta 4x10 km assieme a Odd Martinsen, Harald Grønningen e Ole Ellefsæter. A destra Bjørn Wirkola, il più grande saltatore norvegese di tutti i tempi, che vinse entrambe le gare di salto con gli sci (trampolino normale e trampolino grande).

Ultima annotazione che speriamo sia beneaugurante per i colori italiani: nella staffetta del 1966, dietro alla Norvegia ed alla Finlandia di Eero Mäntyranta, la medaglia di bronzo fu conquistata dall'Italia con la formazione composta da Giulio de Florian, Franco Nones, Gianfranco Stella ed il compianto Franco Manfroi. Al quarto posto si classificò la Svezia ed al quinto l'URSS.


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Slegar
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Pietro Piller Cottrer (1)

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Si avvicinano i Campionati Mondiali di sci nordico che si disputeranno nel "tempio" di Oslo-Holmenkollen e colgo l'occasione per rendere omaggio al più forte, a mio giudizio, fondista italiano di tutti tempi (per ora :) ): Pietro Piller Cottrer che chiuderà la propria carriera ad alto livello nella nazione dove ebbe inizio la sua notorietà. Nato nel 1974 debutta ventunenne, nel dicembre del 1994, in Coppa del mondo nella sua Sappada. La sua è la generazione di Giorgio Di Centa, Cristian Zorzi, Agostino Filippa, Cristian Saracco, Fabio Giacomel ed altri meno famosi ma che nelle categorie giovanili, soprattutto gli ultimi tre, ottennero migliori risultati del sappadino. Gli eccellenti risultati ottenuti in Continental Cup ed in altre gare FIS gli permettono la convocazione alle gare di coppa di Lathi e la successiva convocazione ai Campionati Mondiali di Thunder Bay in Canada (dove Silvio Fauner vinse il titolo nella 50 km). Parteciperà, assieme a Silvio Fauner e Marco Albarello, alla 30 km a tecnica classica vinta dal kazako Smirnov davanti al norvegese Dæhlie ed al russo Prokourorov.

Nella stagione successiva ottenne degli eccellenti risultati in Continental Cup ed in gare FIS e fece qualche comparsa, senza risultati significativi, in Coppa del Mondo.

1997-2000: la ribalta, la delusione e l'oblio

La stagione 1996/97 fu quella della consacrazione di Pietro Piller Cottrer a livello internazionale. Iniziò la stagione con un 8° posto a Kiruna in Svezia in una 10 km a tecnica libera; il prosieguo della stagione, però, non fu all'altezza dell'esordio ed i risultati ricalcarono quelli della stagione precedente. L'ottavo posto in Coppa del Mondo ottenuto ad Hakuba in Giappone e la necessità di far fare esperienza alle giovani leve dopo i fasti di Lillehammer gli consentirono di essere convocato per i campionati del Mondo che si sarebbero svolti di li a poco a Trondheim in Norvegia. L'eccellente stato di forma gli permise di essere selezionato per la 30 km a tecnica libera ed in questa gara ottenne il primo risultato clamoroso della sua carriera; da perfetto sconosciuto ottenne il 4° posto dietro al russo Prokourorov e ai norvegesi Dæhlie e Alsgaard. Dopo questo risultato venne inserito nella formazione che disputò la staffetta (in terza frazione il suo "marchio di fabbrica") assieme a Di Centa, Fauner e Valbusa e fu decisivo per la conquista della medaglia di bronzo.

Immagine
Fonte: pietropiller.com

I risultati di Trondheim convinsero la Fischer, casa fornitrice dei suoi sci, a puntare sull'atleta ed i risultati non tardarono a vedersi. Nell'ultimo appuntamento di Coppa del Mondo Pietro Piller Cottrer, grazie anche a dei materiali super, entrò nella storia di questo sport dalla porta principale vincendo la 50 km in tecnica libera di Holmenkollen (la collina di Oslo) primo e finora unico atleta italiano a vincere quella gara (mai vinta ad esempio da due grandissimi di questo sport quali Sixten Jernberg e Bjørn Dæhlie). Questa vittoria, probabilmente la più importante della sua carriera, segnerà in negativo gli anni successivi della sua carriera; l'atleta era sicuramente forte ma nella direzione agonistica della squadra italiana di sci fondo non si tenne conto di un fattore che quel giorno fu determinante per la vittoria: la superiorità del materiale tecnico. Quel giorno in seconda posizione si classificò un altro sciatore coetaneo di Piller Cottrer, il norvegese Tor Arne Hetland, che si imporrà all'attenzione internazionale negli anni successivi nelle sprint e nelle distanza brevi.

Immagine
Fonte: pietropiller.com

Il successo di Holmenkollen lo mise, con un anno di anticipo, tra i favoriti della 50 km in tecnica libera ai Giochi Olimpici di Nagano del 1998 e i responsabili, con una scelta scellerata, decisero di imperniare la stagione di Piller Cottrer su quell'unico appuntamento centellinandone le gare. Quell'anno partecipò a poche gare con risultati modesti ma nella 30 km a tecnica libera di Ramsau in Austria, ultimo appuntamento prima dei giochi olimpici, conquistò una 4ª posizione dietro ad Alsgaard, Fauner e Botvinov che lo ringalluzzì non poco nel morale.

In Giappone, per preservarlo in vista della 50 km, non fu schierato in nessuna altra gara. La gara, nell'ultimo giorno del programma ollimpico, partì sotto i migliori auspici; il sorteggio fu particolarmente fortunato in quanto prima di Piller Cottrer partiva un altro italiano (Mi sembra Pozzi. La gara, a differenza di adesso con partenza in linea, era a cronometro con partenze ogni 30" e quindi molto più difficile di adesso). La strategia di gara era facilitata in quanto Pozzi partì piano e si fece raggiungere quasi subito da Piller Cottrer; da quel momento Piller Cottrer si mise dietro al compagno di nazionale che doveva fargli l'andatura per almeno 30 km. I primi intertempi mostrarono che Piller Cottrer era in linea per giocarsi la vittoria finale ma ad un quarto di gara circa successe il patatrac: in una difficile curva a destra in discesa Piller Cottrer cadde e si impigliò nelle reti e perse un bel po' di tempo prima di rimettersi in moto. La smania di recuperare il tempo perso e l'accumulo improvviso di tensione lo svutarono rapidamente di ogni energia; si riprese verso il finale di gara e terminò la competizione, giusto per dare un senso alla sua presenza in Giappone, in 16ª posizione a 7'30" dal vincitore Bjørn Dæhlie.

La delusione fu grandissima e per il resto della stagione i risultati furono deludenti. La stagione successiva non andò meglio e sembrava che per Pietro Piller Cottrer la carriera ad alto livello si fosse impigliata in quelle reti giapponesi e che da li non volesse più ripartire; il fondo venne toccato con la mancata convocazione ai Campionati Mondiali che si disputarono in Austria a Ramsau. La stagione 1999/2000 continuò sulla falsariga della precedente e iniziarono ad addensarsi i primi dubbi sulla reale consistenza di Pietro Piller Cottrer come atleta di alto livello ma a febbraio ci fu la svolta della sua carriera che gli permise di gettare le basi dei suoi futuri successi. Nella prova di coppa del mondo di Trondheim, dove tre anni prima era salito alla ribalta internazionale, come un fulmine a ciel sereno conquistò la 3ª posizione in una 10 km a tecnica libera dietro il finlandese Mika Myllylä ed al nuovo fuoriclasse, lo svedese Per Elofsson. Il risultato fu confermato a Falun in una 15km a tecnica libera dietro allo spagnolo Johann Mühlegg ed al finlandese Jari Isometsä. Pochi giorni dopo riuscì addirittura a conquistare l'8ª posizione in una gara sprint a Lathi in Finlandia.

Per Pietro Piller Cottrer, dopo aver lungamente rincorso la chimera delle lunghe distanze, si aprì la possibilità di ottenere dei risultati di rilievo nelle distanze più brevi che ne segnarono definitivamente, in maniera positiva, il prosieguo della carriera ad alto livello.

2001-2003: la risalita

La stagione 2000/2001 si aprì sulla falsariga delle stagioni precedenti, anche per determinate scelte tecniche della direzione agonistica che puntava esclusivamente ai grandi appuntamenti, che in quell'anno erano i Campionati del Mondo che si svolsero a Lathi in Finlandia. Prima delle gare finlandesi Piller Cottrer ottenne come migliori risultati in coppa del mondo un 4° posto ad Engelberg (Svizzera) in una sprint a tecnica classica, un 6° posto in una 15 km sempre a tecnica classica ed un 9° posto in una sprint a tecnica libera; questi due risultati li ottenne nella gare preolimpiche di Soldier Hollow, negli Stati Uniti, dove l'anno successivo si sarebbero svolti i Giochi Olimpici Invernali di Salt Lake City. Per Pietro Piller Cottrer c'era una differenza sostanziale rispetto alle scorse stagioni: stava emergendo all'interno della squadra italiana, in maniera prepotente, la stella di Cristian Zorzi. Non era più lui il pilastro su cui ricostruire le fortune dello sci di fondo italiano ma il trentino Zorzi; questo gli permise di prepararsi a quei mondiali con la serenità di non dover dimostrare di essere il più forte per forza di cose.

Prendendo spunto da quanto ho scritto precedentemente, apro un piccola parentesi polemica nei confronti nei confronti della dirigenza della squadra nazionale di sci di fondo italiana di quegli anni. Per anni si è sempre pensato che Pietro Piller Cottrer fosse fortissimo solamente in tecnica libera e sulle lunghe distanze paragonandolo ai suoi conterranei Silvio Fauner e Maurilio De Zolt (foto sotto partendo da sinistra). Così facendo si è limitato moltissimo il potenziale del sappadino in quegli anni; il cambio di direzione tecnica ed agonistica, avvenuta dopo le olimpiadi del 2002, ha spazzato via questo equivoco ed i successivi risultati lo dimostreranno.

Immagine
Fonte: pietropiller.com

Ai Campionati del Mondo di Lathi Piller Cottrer venne schierato nella 10+10 km pursuit, nella staffetta 4x10 km e nella 50 km a tecnica libera. Quell'edizione dei campionati del mondo fu "marchiata a fuoco" dallo scandalo doping che travolse la squadra di casa, quella finlandese, per cui i risultati delle prime due gare a cui Piller Cottrer partecipò sono validi soltanto per la statistica in quanto la condotta di gara degli atleti finlandesi, che si comportatrono come degli autentici ammazzatutto, influì pesantemente sui risultati altrui. Per la cronaca nella 10+10 Piller Cottrer si classificò in 9ª posizione, dietro all'altro italiano Valbusa, e si piazzò in una deludentissima 6ª posizione con la staffetta 4x10 km.

La gara della 50 km si svolse in un clima surreale. Dopo le gare delle staffette la squadra finlandese venne falcidiata dallo scandalo doping e quella domenica allo stadio di Lathi, in una giornata di freddo terribile, non c'erano spettatori se non qualche straniero che era in possesso del biglietto e che probabilmente, vista la difficoltà di comprensione della lingua finlandese, non aveva ben capito cosa era successo. Quel giorno Piller Cottrer non godeva i favori del pronostico, perché i favoriti erano altri primo fra tutti l'ispanico-alemanno Johann Mülegg e lo svedese Per Elofsson. Mülegg partì fortissimo e già dai primi passaggi intermedi (ricordo che era una gara con partenza a cronometro ogni 30" e non i linea come adesso) balzò subito al comando della gara con distacchi notevoli sugli inseguitori; l'unico che riuscì a contenere il distacco fu proprio Piller Cottrer. Fino oltre il 40° chilometro l'italiano rimase in scia a Mülegg poi, a causa delle condizioni ambietali estreme, entrò in una crisi profonda. Fino a pochi chilometri dall'arrivo era ancora in lotta per il podio ma il finale di gara fu tremendo; si classificò in 8ª posizione a 4'30" da Mülegg e un metro oltre la linea d'arrivo stramazzò nella neve senza alcuna forza residua.

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Fonte: pietropiller.com

Quello che poteva essere il colpo definitivo alle aspirazioni di Piller Cottrer si trasformò invece nella conferma che il 1997 non era stato un fuoco di paglia; il prosieguo della stagione proseguì con due podi ed un 7° posto conquistati in coppa del mondo.

Per la stagione successiva, 2001/2002, Piller Cottrer puntò tutto sulle Olimpiadi che si dovevano svolgere a Salt Lake City. La stagione fu anonima fino all'appuntamento olimpico, ad esclusione di un 8° posto a Brusson in Coppa del Mondo. Nella 30 km a tecnica libera con partenza in linea, gara di apertura del programma olimpico per lo sci di fondo maschile, Piller Cottrer conquistò la 4ª posizione nella gara vinta dall'austriaco Cristian Hoffman, dopo la squalifica per doping dell'ispanico-alemanno Johann Mülegg ma pagò il vano tentativo di inseguimento al tedesco, partito subito a spron battuto, assieme all'altro austriaco Mikhail Botvinov, poi medaglia d'argento, al norvegese Ole Einar Björndalen ed allo svedese per Elofsson.

Nelle gare successive conquistò un eccellente 6° posto nella 10+10 km rimpiangendo il fatto di aver concluso la prima parte di gara a tecnica classica in 23ª Posizione a 59" da Johann Mülegg, successivamente squalificato, ma si rifece nella staffetta dove riuscì, nella "sua" terza frazione, a recuperare un distacco di 30" al norvegese Kristen Skjeldal e permise a Cristian Zorzi di giocarsi la medaglia d'oro con Thomas Alsgaard.

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Fonte: pietropiller.com

Il resto della stagione proseguì su alti livelli per Pietro Piller Cottrer e a conferma del ritorno su alti livelli di rendimento ci fu il 3° posto nella 50 km di Oslo-Holmenkollen dietro al duo norvegese Thomas Alsgaard (al centro nella foto) e Kristen Skjeldal (a sinistra).

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Fonte: pietropiller.com

La stagione successiva, a livello gestionale, fu la prosecuzione di quella precedente in quanto l'appuntamento principale della stagione erano i Campionati del Mondo in programma in Val di Fiemme; questo comportò lo slittamento di un anno del cambio di direzione tecnica in preparazione delle Olimpiadi di Torino 2006 e per un anno si continuò con la stessa impostazione della squadra e gli stessi errori. A farne le spese quell'anno fu Cristian Zorzi. La stagione iniziò bene per Piller Cottrer con eccellenti risultati nelle tappe nordiche di inizio stagione.

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Fonte: pietropiller.com

Le aspettative per i campionati del mondo che si dovevano svolgere in casa erano elevate ma, su una pista che in realtà è sempre stata "matrigna" per gli italiani, le delusioni furono grandissime. Piller Cottrer si classificò 9° nella 10+10 km mista, 10° con la staffetta 4x10 (dopo una disgraziata prima frazione di Fabio Maj) e 14° nella 50 km a tecnica libera nella gara vinta dal ceco Martin Koukal (che fece la gara della vita pescando il jolly andando al traino di Fulvio Valbusa che per 3/4 di gara fu in testa; la gara era con partenza a cronometro ogni 30") davanti agli svedesi Anders Södergren e Jörgen Brink.

(Fine prima parte)


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Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
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Re: Parliamo di sport invernali

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Slegar ha scritto:Giovedì iniziano i Campionati del Mondo di sci nordico ad Oslo-Holmenkollen nella "location" più importante per questo sport; per la quinta volta, dopo i Giochi Olimpici invernali del 1952 ed i Campionati Mondiali del 1930, 1966 e del 1982, le nevi della collina di Oslo tornano ad ospitare una manifestazione di altissimo livello. Spero che questi siano delle belle giornate di sport e le premesse ci sono tutte.

L'evento clou sarà la gara di salto individuale dal trampolino grande (HS 134 m.); alle olimpiadi del 1952 all'evento assistettero oltre 140.000 spettatori:

Immagine
Fonte: Olympics.org

Per questa occasione, con un intervento strepitoso, è stato rifatto nuovamente il trampolino e la photogallery qui sotto dice più di qualsiasi parola:
http://www.oslo2011.no/en/holmenkollen/ ... _new_hill/

L'altro evento importantissimo sarà la staffetta maschile 4x10 km di sci di fondo. La gara del 1982 resterà negli annali per l'incredibile epilogo (avevo postato il video già nel vecchio forum):
http://www.nrk.no/video/da_bra_brakk_st ... 0Br%C3%A5/

Una annotazione storica. L'edizione dei Campionati del 1966 fu caratterizzata dai risultati ottenuti da due norvegesi che dominarono nello sci di fondo e nel salto e che sono ritratti nella foto sotto:

Immagine
Fonte: oslo2011.no

A sinistra Gjermund Eggen che vinse il titolo nella 15 km, nella 50 km e nella staffetta 4x10 km assieme a Odd Martinsen, Harald Grønningen e Ole Ellefsæter. A destra Bjørn Wirkola, il più grande saltatore norvegese di tutti i tempi, che vinse entrambe le gare di salto con gli sci (trampolino normale e trampolino grande).

Ultima annotazione che speriamo sia beneaugurante per i colori italiani: nella staffetta del 1966, dietro alla Norvegia ed alla Finlandia di Eero Mäntyranta, la medaglia di bronzo fu conquistata dall'Italia con la formazione composta da Giulio de Florian, Franco Nones, Gianfranco Stella ed il compianto Franco Manfroi. Al quarto posto si classificò la Svezia ed al quinto l'URSS.

Bravo Slegar!!! :D
Un thread che stai illuminando con zoom straordinari!
E qui sopra, chi mi ricordi! Il mitico Bjørn Wirkola, il mio saltatore preferito, uno che saltava più in là di tutti: 160 metri nel '69 se non ricordo male. Uno che d'estate giocava a calcio, come punta, nel Rosenborg (la squadra migliore di Norvegia) e con la quale giocò pure la Coppa Campioni nel '73! Un mito!

E poi quel quartetto formidabile e dimenticato. Il passo spinta di De Florian (era il mio idolo), uno dei più belli che abbia mai visto, il grande Nones che fece la gara della vita a Grenoble '68, nella 30 km, conquistando l'oro. E poi come dimenticare, ritornando a quei tempi, quel Marcello De Dorigo, il più talentuoso e forte di tutti i nostri fondisti, che si congelò i piedi nel 1964 (gli amputarono 6 dita), lasciandoci tutti per giorni nell'angoscia! Ero un vispo bambino di nove anni, ma a quasi mezzo secolo di distanza, ricordo quei momenti meglio di ieri. Con De Dorigo, forse la medaglia del '66, sarebbe stata più pregiata....

Continua Slegar!!!


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Re: Parliamo di sport invernali

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Morris, ti ringrazio dei complimenti.

Quella nazionale italiana, come hai detto tu, è stata frettolosamente dimenticata e la vittoria olimpica di Lillehammer del 1994 è anche merito della federazione che negli anni '80 decise di rinverdire quei fasti e non lasciare andare alla deriva il settore sci di fondo dopo il periodo terribile degli anni '70.

Per dare il giusto valore di quella medaglia bisogna ricordare che dal dopoguerra in poi lo sci di fondo maschile era una questione riservata esclusivamente (in rigoroso ordine alfabetico) a Finlandia, Norvegia, Svezia ed Unione Sovietica (dal 1954) che occupavano stabilmente i podi e le prime 10 posizioni delle gare individuali. Per le altre nazioni, con in prima linea le nazioni alpine e centroeuropee in generale, come in una classifica speciale di un giro ciclistico si gareggiava per il 5° posto in staffetta ed un piazzamento nei 10 nelle gare individuali e le lotte erano accanite. Il 5° posto di migliori degli "altri", grazie all'onda lunga delle olimpiadi di Cortina del 1956, era costantemente appannaggio dell'Italia dai mondiali di Falun del 1954. Angelo Genuin, papà di Magda la forte fondista che sarà impegnata in questi giorni ai mondiali, faceva parte del giro della nazionale di quegli anni e per spiegare il senso di quelle sfide tra centroeuropei, durante una chiaccherata, lo riassunse così: "Penultimi ma davanti agli Svizzeri".

Quella medaglia di bronzo fu storica, perché per la prima volta un paese alpino entrò nel "feudo" dei nordici in una prova di staffetta dopo che quattro anni prima, ai mondiali di Zakopane in Polonia, Giulio De Florian fece lo stesso in una prova individuale vincendo la medaglia di bronzo nella 30 km. Con quei risultati l'Italia dimostrò agli altri paesi centroeuropei che i nordici (comprendendo l'URRS) non erano imbattibili. E gli altri paesi impararono in fretta.

Due anni dopo, come hai ricordato, Franco Nones vinse il titolo olimpico ad Autrans sempre nella 30 km confermando il 6° posto che ottenne sempre nella stessa gara ai mondiali di Oslo. In quella stessa gara al 5° posto si piazzò Giulio De Florian che quell'anno concluse la carriera. Quel giorno Nones fece la gara della vita ma fino ad un certo punto; era tra quelli che potevano giocarsi una posizione ai vertici della classifica ed ebbe, come tutti gli italiani, un vantaggio tecnico non indifferente. Il grande favorito era il finlandese Eero Mäntyranta ma, come molti finnici, la tattica e la tecnologia non facevano parte del sua bagaglio visto che per lui la sciolinatura degli sci era un optional. Quel giorno le condizioni della neve erano complicate e Mäntyranta per levarsi ogni dubbio non sciolinò; invece, in esclusiva per gli italiani, spuntò una sciolina, prodotta da una una ditta mia conterranea ed ancora in commercio sotto varie forme, che si rivelò perfetta per quelle condizioni di neve e che mise le ali agli sci di Nones e degli altri.

Per quanto riguarda la presenza di Marcello De Dorigo nella staffetta del 1966 non so dirti se il risultato poteva cambiare. In quegli anni non ero ancora nato ma mio padre anni dopo, attraverso fonti di prima mano, mi raccontò quello che gli successe e fu fortunato a sopravvivere.

Non sapevo della carriera calcistica di alto livello di Bjørn Wirkola, un saltatore che di diritto va inserito nei migliori cinque di ogni tempo (gli altri quattro, per me, sono in ordine cronologico l'austriaco Sepp Bradl, il tedesco dell'est Helmuth Recknagel, il finlandese Matti Nykänen ed il tedesco "ossi" Jens Weissflog). Per misurare la grandezza di Wirkola bisogna dire che in sei anni, dal 1965 al 1970, vinse per tre edizioni consecutive la Vierschanzentournee (1967/1968/1969 record di vittorie consecutive imbattuto) due volte arrivò secondo (1965/1970) ed una volta terzo (1966) a cui aggiunse le vittorie di Holmenkollen nel 1966 e nel 1967; inoltre nel 1972 vinse l'ultima gara della tournée a cui partecipò. Non ottenne mai nessun alloro olimpico; il suo migliore risultato fu il 4° posto nella prova del trampolino normale alle olimpiadi di Grenoble del 1968 dietro al cecoslovacco Jiri Raska ed agli austriaci Reinhold Bachler e Baldur Preiml.


Preservare lo spirito di quel tempo, in cui credevamo nell'unità e allo stesso tempo nella diversità

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Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, unico medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
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tetzuo
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Slegar ha scritto:
Con il segno meno ci metto:
La squadra di Slalom Gigante maschile: è dal 1996 con Alberto Tomba che l'Italia non conquista in questa specialità, che si può definire l'università dello sci alpino, nessuna medaglia a mondiali ed olimpiadi. Da anni l'Italia è tra le squadre più forti nella specialità e puntuali arrivano le controprestazioni negli appuntamenti che contano
.
c'è da dire che a differenza degli scorsi anni quest'anno la squadra azzurra di gigante ha avuto un sacco di problemi, di materiali e di conseguenza grandissimi problemi di scorrevolezza e di conduzione dello sci, in più mettiamoci che blardone e simoncelli, non sono mai stati dei talenti cristallini, ma solo con il lavoro e con una serie di situazioni favorevoli, hanno potuto mettersi in luce con brillanti prestazioni in questi anni, poi per loro l'età comincia pure a farsi sentire, il vero problema è che se in SL con razzoli, moellg, gross, deville (e occhio a pangrazzi) abbiamo un ottimo presente futuro, idem nella velocità con i tre moschettieri altotesini ben spalleggiati dai giovani paris/marsaglia, in gigante, spariti i 3 nomi noti (moellg blardone simoncelli) la situazione è davvero tragica, Borsotti deve crescere, Gufler e Ploner (che giovani non sono) si sono mangiati la possibilità quest'anno di entrare nel quartetto, vista la difficoltà dei nostri big, con una stagione semi disastrosa, che ha fatto passare i progressi di questi anni, sotto la voce ''casualità'', Schieppati è rovinato dagli infortuni, e purtroppo all'orizzonte non si vedono grossi nomi per il gigante, mentre la squadra francese (storica nostra rivale ritenendo svizzeri e austriaci di un altro pianeta) ci ha doppiati con alcuni nomi importantissimi (Richard Fanara e occhio al ritorno in gigante di grange)


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Slegar
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Domani iniziano i Campionati Mondiali di Sci nordico ad Oslo-Holmenkollen con la sprint individuale a tecnica libera. La giornata di domani potrà essere esaltante per l'Italia in una edizione che si prospetta avara di allori per lo sci nordico italiano. Arianna Follis difende il titolo conquistato due anni fa a Liberec in Rep. Ceca e deve essere inserita tra il novero delle favorite per la vittoria finale. Tra gli uomini Federico Pellegrino, anno 1990 al suo primo anno da senior, ha tutte le carte in regola per puntare al bersaglio grosso: è al top della condizione, i risultati sono in crescita ed ha la sfrontatezza di chi non teme nessuno. Solo Emil Joensson sembra superiore a tutti.

A differenza di molte gare di Coppa del Mondo l'arrivo di Holmenkollen è in discesa e lascia spazio ai recuperi per cui la gare si decideranno all'ultimo centimetro.

Attenzione a Federico Pellegrino; l'Italia potrebbe aver già trovato il campione del futuro. Non è fortissimo solamente allo sprint ma si difende anche nelle distanze brevi. Quest'anno è diventato campione italiano di staffetta 4x10 km con le Fiamme Oro; ovviamente era l'ultimo frazionista ed ha uccellato gente del calibro di Fulvio Scola e Giorgio Di Centa. Difficilmente Fauner quest'anno avrà il fegato di schierarlo in staffetta, ed i campionati italiani non sono quelli mondiali, ma per il futuro l'Italia potrà avere un asso nella manica da giocare come non ne ha mai avuti.

Ultima annotazione sulle convocazioni: è stata lasciata a casa Antonella Confortola, che poteva essere una pedina preziosa per la 30 km a tecnica libera, per fare spazio al combinatista Samuel Costa, che probabilmente non prenderà mai il via.


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tetzuo
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Re: Parliamo di sport invernali

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bellissimi post quelli di slegar sullo sci nordico

a questo punto vorrei farti una domanda, visto come è andata la stagione, i mattatori saranno probabilmente Kowalczic Bjorgen tra le donne e Cologna Northug tra gli uomini?


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eliacodogno
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La squadra italiana di gigante è calata tremendamente nell'ultima stagione (e nello scorso decennio abbiamo avuto a lungo il contingente più ampio in questa specialità); non credo che sia solo una questione anagrafica, altrimenti non si spiegherebbe il periodo straordinario di Richard, classe 1979 proprio come i nostri Blardone e Simoncelli. Sicuramente manca la generazione fra i maturi (30enni) e i giovanissimi; gli stessi Ploner e Gufler sono coetanei di Simoncelli e Blardone, mentre il ventisettenne Florian Eisath si è un po' perso per strada... Tuttavia i giovanissimi non mancano e fra non molto potrebbero affacciarsi in CDM in modo dirompente: parlo di Borsotti, Peraudo, Casse, Fantino e molti altri che stanno raccogliendo grossi risultati in Coppa Europa.
Ultima annotazione sullo slalom gigante come disciplina: si è detto che i nostri per praticarla con profitto avrebbero dovuto cimentarsi anche nella velocità, mentre i francesi stanno dominando, correndo solo fra le porte larghe, proprio come hanno sempre fatto i nostri. Questo aspetto mi porta anche a dire che la cattiva salute del movimento azzurro in questa specialità è un fatto circoscritto, che non intacca l'ottimo stato in cui versa lo sci azzurro, rinfrancato dalle 6 medaglie di questo mondiale, mentre gli altri, anche per circostanze avverse hanno raccolto pochino (e mi riferisco anche alle corazzate Austria e Svizzera).


Se il tuo modo di lavorare è questo qui, compragli un casco a Sgarbozza e fallo fare a lui il Giro, perché io non lo faccio più (P.S.)

'Idea del Forum' per me non vuol dire assolutamente niente. (H.F.)
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Re: Parliamo di sport invernali

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vediamo un po' gara per gara:

SCI DI FONDO

SPRINT TL DONNE: qui sono quattro a mio avviso le atlete che si giocano la vittoria, Bjoergen, Kalla, Randall e Follis che vinse nel 2009 ma vedo la norvegese leggermente favorita sulle altre, un gradino sotto Falla, Fabjan, l'altra azzurra Genuin e Majdic che potrebbero pagare nel caso delle prime tre il susseguirsi dei turni su un tracciato che dovrebbe essere molto duro e la quarta la scarsa attitudine alla tecnica libera anche se di sprint a skating ne ha già vinte in passato, poi oltre a tutte queste ci sono outsider come Kowalczyk, Muranen, Falk, Fessel e qualche altra
SPRINT TL UOMINI: questa è la gara più aperta dei mondiali, basta una caduta o anche solo andare largo in una curva per compromettere tutto, lo svedese Joensson e il russo Petukhov hanno forse qualcosa in più degli altri ma dovranno guardarsi dai norvegesi con in primis Hattestad e Northug, qualche chance ce l'ha anche il nostro Pellegrino e direi anche Renato Pasini, attenzione anche agli altri russi e magari ad Harvey, Cologna e agli altri svedesi
7,5+7,5 KM TC+TL DONNE: ovvero il cosiddetto doppio inseguimento, termine che aborrisco, sulla carta Bjoergen dovrebbe dominare e la sola Kowalczyk provare a contrastarla, per il terzo posto potrebbe essere avvantaggiata Johaug rispetto a una Steira che quest'anno non ha potuto allenarsi in alternato ed è indietro in quella tecnica, a una Follis per cui 15 km sono tantini, a Saarinen e Longa che faticheranno in tecnica libera e a una Kalla che al contrario avrà problemi in tecnica classica, la sorpresa potrebbe essere l'altra svedese Haag che si è già imposta in una gara analoga, sui 5+5 km, in questa stagione
15+15 KM UOMINI: salvo rarissime eccezioni questa gara si è sempre risolta in volata e questo vuol dire Northug favorito con Cologna ed Hellner suoi principali avversari, attenzione anche ad Angerer che è in buono stato di forma, a Legkov che in salita su un tracciato comunque duro può fare la differenza e anche al nostro Di Centa per cui vale il discorso del russo, outsider Piller Cottrer, Gaillard, Teichmann, Kershaw per cui forse 30 km sono troppi e Vylegzhanin che sembra in calo di forma
10 KM TC DONNE: anche qui Bjoergen favoritissima con Kowalczyk a tentare di batterla e Saarinen che potrebbe avere la meglio sulla polacca, la quarta forza sembra essere Johaug che vista la durezza del tracciato può essere avvantaggiata sulla finlandese e la quinta forza la nostra Longa argento in questa gara a Liberec, quasi nulle le chances di podio per tutte le altre
15 KM TC UOMINI: qui la gara è più aperta ma il favorito sembra essere lo svedese Rickardsson che è stato il più costante in questa stagione in questo tipo di gare e ha dominato di recente a Drammen, a contrastarlo saranno i norvegesi Sundby e Roenning, più di Northug, lo svizzero Cologna e il ceco Bauer che era dominante due anni fa in queste gare, tutti gli altri sembrano un gradino sotto con il già citato Vylegzhanin che eventualmente può inserirsi
STAFFETTA SPRINT TC DONNE: dipende molto da chi gareggia, se ci sarà Bjoergen la Norvegia diventa la favorita chiunque sia la sua compagna, la Finlandia con Saarinen e Lahteenmaki le contenderebbe l'oro ma sembra che Saarinen non disputerà questa gara e allora rientrano in gioco la Svezia ma anche l'Italia nel caso schierasse Longa e Follis, bronzo a Liberec in questo format
STAFFETTA SPRINT TC UOMINI: qui non c'è molto da dire, Norvegia favorita con Hattestad chiunque sia il suo compagno e Svezia e Russia a giocarsi le altre medaglie con un eventuale inserimento della Germania, tutte le altre sono tagliate fuori
STAFFETTA 4x5 KM DONNE: la Norvegia ha l'oro in tasca e l'Italia si giocherà l'argento con Finlandia e Svezia anche se le scandinave sembrano leggermente favorite, il nostro problema è la prima frazione, dove verranno schierate Genuin o una De Martin però in calo di forma nelle ultime gare, perchè poi Longa, Rupil e Follis sono all'altezza delle migliori; eventualmente potrebbe rientare in gioco la Germania se schiererà la biathleta Goessner ma le altre tedesche non sembrano in gran forma al momento
STAFFETTA 4x10 KM UOMINI: anche questa gara è piuttosto aperta ma Norvegia, Svezia e Russia hanno qualcosa in più delle altre, favorita però è la prima che può contare sull'irresistibile spunto finale di Northug e allora le altre due dovranno guadagnare terreno prima, un Rickardsson con questo stato di forma può provare a staccare il norvegese che avrà di fronte nella sua frazione anche se parliamo di atleti di altissimo livello come Roenning e Sundby. Qualche piccola chance per l'Italia se riuscisse a rimanere vicina alle prime in alternato dove Di Centa ha fatto bene quest'anno, l'incognita paradossalmente è più a skating dove Clara e Moriggl sono in ottimo stato di forma mentre proprio Piller Cottrer ha avuto una stagione difficile e al momento non lo schiererei
30 KM TL MASS START DONNE: anche qui Bjoergen è la favorita e dovrà vedersela con Kowalczyk, che l'ha battuta a Vancouver anche se in alternato, Johaug e Steira, queste quattro atlete dovrebbero fare il vuoto su gente come Kalla e Follis che soffre un po' la distanza, outisder Haag, Roponen e perchè no la nostra Rupil che dovrebbe essere molto adatta sia ai 30 km che al tracciato duro
50 KM TL MASS START UOMINI: il favorito è ancora una volta Northug che ha dimostrato l'anno scorso nella stessa gara di poter vincere non solo in volata, qui gente come Hellner e Cologna potrebbe soffrire la distanza e allora rientrano in gioco atleti come i soliti Legkov e Vyleghznanin, già 2° a Liberec, i francesi Manificat e Vittoz, il tedesco Reichelt, il canadese Babikov, perchè no ancora Rickardsson al di là della tecnica non amica e tutti e quattro i nostri che dovrebbero gradire le condizioni, vale a dire Di Centa, Piller Cottrer, Clara e Moriggl


SALTO CON GLI SCI

HS100 (trampolino piccolo): qui i favoriti sono in ordine sparso Morgenstern, Ammann, Malysz e Hilde e forse è proprio quest'ultimo che alla luce dello stato di forma recente può avere qualcosa in più degli altri, da non dimenticare comunque Schlierenzauer che anche se non adatto al trampolino è comunque in formissima, il campione uscente Loitzl, l'altro austriaco Kofler, il tedesco Freund e l'altro polacco Stoch già vincitore due volte in stagione
GARA A SQUADRE HS100: l'Austria non avrà problemi a portare a casa la medaglia d'oro, per il secondo posto se la giocheranno Norvegia, Germania e Finlandia con Giappone e Polonia possibili outsider, le altre sembrano tagliate fuori
HS134 (trampolino grande): i nomi restano gli stessi del trampolino piccolo ma darei qualche chance in più a Schlierenzauer, Ammann e in seconda battuta Kofler, in caso di vento da sotto rientra in gioco anche il norvegese Evensen che a Vikersund ha fatto sfracelli insieme proprio a Schlierenzauer
GARA A SQUADRE HS134: ancora Austria uber alles e Norvegia e Finlandia che hanno forse qualche piccola chance in più rispetto al trampolino piccolo, comunque poco cambia


COMBINATA NORDICA

GUNDERSEN HS100/10 KM: il trampolino piccolo avvantaggia gli atleti forti sugli sci a cominciare dall'austriaco Gottwald per andare ai norvegesi Kokslien e Moan e perchè no al nostro Pittin che però ha avuto grossi problemi nel salto in questa stagione, il favorito comunque rimane Lamy Chappuis che può in ogni modo fare la differenza dal trampolino. Attenzione anche agli statunitensi Demong e Lodwick che sono soliti preparare al meglio i grandi appuntamenti e come outsider troviamo Stecher che era in testa alla coppa del mondo prima di farsi male a gennaio, l'altro austriaco Kreiner, i tedeschi e il veterano Manninen alle ultime apparizioni della sua carriera; purtroppo il nostro Runggaldier che ha fatto benissimo in CDM ha avuto problemi a un ginocchio di recente e non è al top
GARA A SQUADRE HS100/4x5 KM: questo tipo di gara avvantaggia le nazioni forti nel fondo, in tal senso Austria e Norvegia potrebbero avere qualcosa in più delle altre con la Germania che non ha stelle vere e proprie ma ha un quartetto molto solido e sembra favorita per il bronzo rispetto alla Francia con il Giappone possibile outsider
GUNDERSEN HS134/10 KM: qui Lamy Chappuis è nettamente favorito e gli avversari sono comunque sostanzialmente gli stessi che sul trampolino piccolo, qualche chance in più ce l'ha il tedesco Frenzel capace di fare la differenza specie in caso di vento da sotto e poi molto forte in volata nel fondo anche se non così performante nell'arco degli interi 10 km
GARA A SQUADRE HS134/4x5 KM: non solo Lamy Chappuis ma anche gli altri francesi saltano meglio sul trampolino grande che sul piccolo, in tal senso i transalpini potrebbero contendere l'oro ad Austria e Norvegia e anche la Germania ha qualche chance in più


Winter
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Re: Parliamo di sport invernali

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eliacodogno ha scritto:La squadra italiana di gigante è calata tremendamente nell'ultima stagione (e nello scorso decennio abbiamo avuto a lungo il contingente più ampio in questa specialità); non credo che sia solo una questione anagrafica, altrimenti non si spiegherebbe il periodo straordinario di Richard, classe 1979 proprio come i nostri Blardone e Simoncelli. Sicuramente manca la generazione fra i maturi (30enni) e i giovanissimi; gli stessi Ploner e Gufler sono coetanei di Simoncelli e Blardone, mentre il ventisettenne Florian Eisath si è un po' perso per strada... Tuttavia i giovanissimi non mancano e fra non molto potrebbero affacciarsi in CDM in modo dirompente: parlo di Borsotti, Peraudo, Casse, Fantino e molti altri che stanno raccogliendo grossi risultati in Coppa Europa.
Ultima annotazione sullo slalom gigante come disciplina: si è detto che i nostri per praticarla con profitto avrebbero dovuto cimentarsi anche nella velocità, mentre i francesi stanno dominando, correndo solo fra le porte larghe, proprio come hanno sempre fatto i nostri. Questo aspetto mi porta anche a dire che la cattiva salute del movimento azzurro in questa specialità è un fatto circoscritto, che non intacca l'ottimo stato in cui versa lo sci azzurro, rinfrancato dalle 6 medaglie di questo mondiale, mentre gli altri, anche per circostanze avverse hanno raccolto pochino (e mi riferisco anche alle corazzate Austria e Svizzera).
Be l'Austria cosi' pochino non mi pare proprio , visto che è nettamente in testa al medagliere
Se intendi tra gli uomini ti do ragione ma tra le donne tranne il gigante han vinto tutti i titoli possibili
Negli uomini è in atto un ricambio generazionale e la marea d'infortuni ha fatto il resto
Diverso il discorso svizzero , gli atleti ci sono pero' non tutti gli anni sono uguali


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Slegar ha scritto:Domani iniziano i Campionati Mondiali di Sci nordico ad Oslo-Holmenkollen con la sprint individuale a tecnica libera. La giornata di domani potrà essere esaltante per l'Italia in una edizione che si prospetta avara di allori per lo sci nordico italiano. Arianna Follis difende il titolo conquistato due anni fa a Liberec in Rep. Ceca e deve essere inserita tra il novero delle favorite per la vittoria finale. Tra gli uomini Federico Pellegrino, anno 1990 al suo primo anno da senior, ha tutte le carte in regola per puntare al bersaglio grosso: è al top della condizione, i risultati sono in crescita ed ha la sfrontatezza di chi non teme nessuno. Solo Emil Joensson sembra superiore a tutti.
Entrambi valdostani 8-)


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Winter ha scritto:Be l'Austria cosi' pochino non mi pare proprio , visto che è nettamente in testa al medagliere
Se intendi tra gli uomini ti do ragione ma tra le donne tranne il gigante han vinto tutti i titoli possibili
Negli uomini è in atto un ricambio generazionale e la marea d'infortuni ha fatto il resto
Diverso il discorso svizzero , gli atleti ci sono pero' non tutti gli anni sono uguali
Certo, Winter, mi riferivo agli uomini, certo è che l'Austria ha perso almeno 3 atleti forti nelle discipline tecniche in circostanze sfortunate e talvolta assurde. Comunque tra gli uomini manca da 8 anni il titolo iridato in DH, e questa per gli austriaci è una mezza tragedia (lo era stata anche nel 2009, quando in generale era andata meglio...)

La Svizzera ha raccolto poco, ma non vive una situazione facile: ha piazzato a ridosso del podio la giovane Gut, mentre l'esperto Cuche ha fallito ancora (con grande sfortuna) l'assalto all'oro iridato in discesa. Per il resto, oltre a Janka a mezzo servizio (speriamo che risolva i suoi problemi), è mancato del tutto Zurbriggen e Berthod è l'ombra di se stesso.


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Re: Parliamo di sport invernali

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HOTDOG ha scritto:vediamo un po' gara per gara:

..........
Bella analisi HOTDOG. Bisogna dire che per lo sci di fondo quest'anno molti hanno giocato a nascondersi, per cui i risultati di Coppa del Mondo fin qui ottenuti vanno presi con le molle. Nella sprint femminile tra le favorite inserirei anche la svedese Ida Ingemarsdotter mentre tra gli uomini metterei più in su nei pronostici il canadese Alex Harvey (figlio di Pierre Harvey vincitore della 50 km di Holmenkollen nel 1988) il russo Nikolay Morilov, lo statunitense Andrew Newell e lo svedese Markus Hellner uno che in questa edizione dei mondiali potrà dare molti dispiaceri ai norvegesi.

Intanto questi mondiali si aprono con una, per me, triste notizia. Causa influenza e malanni al ginocchio non parteciperà a nessuna gara e porrà fine alla sua carriera il più grande interprete della tecnica classica dell'ultimo decennio, l'estone Andrus Veerpalu (che ho avuto il piacere di conoscere personalmente).
http://www.oslo2011.no/Veerpalu+ends+hi ... wlrI2v.ips

Non potrà quindi difendere il titolo mondiale conquistato due anni fa a Liberec nella 15 km a Tecnica classica; nella stessa garà è stato campione olimpico a Salt Lake City nel 2002 e Torino 2006 oltre che campione mondiale nella 30 km a Lathi 2001 e vice campione olimpico nella 50 km a Salt lake City 2002 e vicecampione mondiale nella stessa distanza nel 1999 a Ramsau.

Ecco l'immagine del suo ultimo trionfo:

Immagine
Fonte: nimg.sulekha.com

La foto sotto può far capire la differenza e la bellezza del gesto atletico di Veerpalu nella 50 km di Coppa del Mondo a Trondheim nel 2009: Nr 11: Tobias Angerer (GER), Nr 25: Alex Harvey (CAN), Nr 6: Petter Northug (NOR), Nr 13: Andrus Veerpalu (EST)
Immagine
Fonte: flickr.com


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Re: Parliamo di sport invernali

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si qualificano per le semifinali follis tra le donne e pellegrino tra gli uomini

ot

forzainter ma sei valdostano?


fine ot


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Re: Parliamo di sport invernali

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pethukov, uno dei favoriti per la sprint resta fuori a sorpresa, apparsi brillanti invece northug e cologna

tra le donne bjorgen e follis sono apparse molto brillanti, ma per la nostra atleta sarà difficilissimo ripetere l'oro di due anni fa


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Re: Parliamo di sport invernali

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tetzuo ha scritto:pethukov, uno dei favoriti per la sprint resta fuori a sorpresa, apparsi brillanti invece northug e cologna

tra le donne bjorgen e follis sono apparse molto brillanti, ma per la nostra atleta sarà difficilissimo ripetere l'oro di due anni fa
Ripescata per la finale Arianna Follis, caduta in semifinale :D


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eliacodogno ha scritto:
tetzuo ha scritto:pethukov, uno dei favoriti per la sprint resta fuori a sorpresa, apparsi brillanti invece northug e cologna

tra le donne bjorgen e follis sono apparse molto brillanti, ma per la nostra atleta sarà difficilissimo ripetere l'oro di due anni fa
Ripescata per la finale Arianna Follis, caduta in semifinale :D
ha fatt una cosa incredibile la follis , passa come ripescata, ma con il terzo miglior tempo, in una batteria dove sono andate fortissimo, complimenti davvero, a questo punto le prime 3 della sua semifinale (Bjorgen Majic Follis) sono le favoritissime


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niente da fare per pellegrino invece che si dovrà accontengtare della finale B, ma era in una batteria DIFFICILISSIMA, con northug, hattestad, modin, kummel e cologna (che rimane fuori per capire la difficoltà di questa semefinale)


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Re: Parliamo di sport invernali

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Bjoergen Follis Majdic, le tre grandi favorite sul podio, grandissima arianna con questo argento, ma che forte che è la marit!!!!


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eliacodogno
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Re: Parliamo di sport invernali

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Argento Follis, che bella gara! :D


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tetzuo
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Re: Parliamo di sport invernali

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è vero le finali B non esistono più :mrgreen:

però marit ha sempre il suo fascino


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Slegar
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Re: Parliamo di sport invernali

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Prima medaglia italiana conquistata ieri da Arianna Follis nella sprint individuale a tecnica libera con un gran numero in semifinale dopo la caduta in salita.

Immagine
Photo: Stian Broch/ http://www.stianbroch.com
....... mentre tra gli uomini metterei più in su nei pronostici .......... e lo svedese Markus Hellner uno che in questa edizione dei mondiali potrà dare molti dispiaceri ai norvegesi.
.... ed il primo dispiacere l'ha già dato alla prima occasione capitatagli.

La vittoria di Hellner, per come è maturata, ed il gran recupero della Follis in semifinale sono stati favoriti anche dalle caratteristiche "bastarde" del tracciato. A dispetto di valori di omologazione distanti dai limiti massimi consentiti il percorso di gara era complicato, perché alla fine della salita più lunga e più impegnativa, dove è caduta la Follis, non c'era una discesa significativa che permetteva il recupero dallo sforzo sostenuto. Perciò chi aveva ancora benzina alla fine della salita poteva provare l'allungo decisivo (come Hellner) o provare il recupero (come la Follis). Si spiega così anche il comportamento di Petter Northug sulla salita principale: saliva (relativamente) piano per non rimanere in riserva al termine della salita ed avere energie per lo sprint. Ieri Markus Hellner ha fatto un numero da cineteca; ha fatto l'andatura in salita ed ha avuto la forza di "strappare" al termine della stessa. Il vantaggio preso è riuscito a portarselo fino al traguardo. Il profilo della sprint (gara maschile. per la gara femminile è più breve nella prima discesa e salita) è il seguente:

Immagine
Fonte: oslo2011.no

Per capire il significato del grafico questi sono i valori di riferimento massimi per l'omologazione dei tracciati a livello internazionale:
Course length (lunghezza del tracciato): 1.800 m
Differenza di quota tra il punto più alto e quello più basso (HD): 50 m
Diffrenza di quota massima per ogni singola salita (MC): 30 m
Dislivello totale (TC): 60 m
A: salite principali
B: salite brevi
C: salite ripide
u.t. (k): tratti pianeggianti (non pianura, quindi con dislivelli non significativi)
Desc.: tratti di discesa

Arianna Follis è caduta ai 600 m circa del percorso.

Edit: il tracciato della sprint è il tratto finale di tutti i tracciati previsti per questi campionati mondiali, per cui per chi avrà forza e volontà di attaccare, e magari non è veloce allo sprint, il percorso dà la possibiltà di fare la differenza (es. Lukas Bauer, Pietro Piller Cottrer e, perché no, Thomas Moriggl da sempre un mio pallino).

Ultima annotazione di "stile": come per i mondiali del 1982 anche per l'edizione di quest'anno ogni atleta della squadra norvegese ha la tuta personalizzata con il proprio nome scritto in corrispondenza della parte sinistra del bacino.


Preservare lo spirito di quel tempo, in cui credevamo nell'unità e allo stesso tempo nella diversità

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eliacodogno
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Re: Parliamo di sport invernali

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Altro argento azzurro ai mondiali di sci nordico; stavolta nel salto ad opera di Elena Runggaldier! Non seguo il salto di solito ma credo che si tratti della prima medaglia iridata italiana in questa specialità :D


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Slegar
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Re: Parliamo di sport invernali

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eliacodogno ha scritto:Altro argento azzurro ai mondiali di sci nordico; stavolta nel salto ad opera di Elena Runggaldier! Non seguo il salto di solito ma credo che si tratti della prima medaglia iridata italiana in questa specialità :D
..... e anche olimpica; prima di oggi il migliore risultato era stato il 4° posto di Ivan Lunardi nel trampolino normale ai mondiali di Falun del 1993.

Mi auto quoto per correggere una inesattezza scritta in un post precedente sulla formazione italiana del 1966.
Slegar ha scritto:Morris, ti ringrazio dei complimenti.

Quella nazionale italiana, come hai detto tu, è stata frettolosamente dimenticata e la vittoria olimpica di Lillehammer del 1994 è anche merito della federazione che negli anni '80 decise di rinverdire quei fasti e non lasciare andare alla deriva il settore sci di fondo dopo il periodo terribile degli anni '70.

Per dare il giusto valore di quella medaglia bisogna ricordare che dal dopoguerra in poi lo sci di fondo maschile era una questione riservata esclusivamente (in rigoroso ordine alfabetico) a Finlandia, Norvegia, Svezia ed Unione Sovietica (dal 1954) che occupavano stabilmente i podi e le prime 10 posizioni delle gare individuali. Per le altre nazioni, con in prima linea le nazioni alpine e centroeuropee in generale, come in una classifica speciale di un giro ciclistico si gareggiava per il 5° posto in staffetta ed un piazzamento nei 10 nelle gare individuali e le lotte erano accanite. .......

Quella medaglia di bronzo fu storica, perché per la prima volta un paese alpino entrò nel "feudo" dei nordici in una prova di staffetta dopo che quattro anni prima, ai mondiali di Zakopane in Polonia, Giulio De Florian fece lo stesso in una prova individuale vincendo la medaglia di bronzo nella 30 km. Con quei risultati l'Italia dimostrò agli altri paesi centroeuropei che i nordici (comprendendo l'URRS) non erano imbattibili. E gli altri paesi impararono in fretta.
Fu la prima volta ma dal dopoguerra; già negli anni trenta l'Italia, unico paese non nordico e senza l'Unione Sovietica, aveva già conquistato della medaglie mondiali. Ai mondiali di Chamonix del 1937 la formazione composta da Giulio Gerardi, Aristide Compagnoni, Silvio Confortola e Vincenzo Demetz conquistò la medaglia di bronzo nella staffetta 4x10 km dietro alla Norvegia ed alla Finlandia ma davanti alla Svezia; in quella stessa edizione dei Campionati Mondiali Vincenzo Demetz vinse la medaglia di bronzo nella 50 km dietro ai finlandesi Pekka Niemi e Klaes Karppinen. Nei mondiali di Zakopane del 1939 Aristide Compagnoni, Severino Compagnoni, Goffredo Baur e Alberto Jammeron doppiarono il risultato di due anni prima vincendo la medaglia di bronzo dietro alle Finlandia ed alla Svezia ma davanti alla Norvegia. Una parte di quei fenomenali atleti riuscì a proseguire l'attività anche dopo la seconda guerra mondiale; ai Giochi Olimpici di St.Moritz del 1948 Silvio Confortola e Severino Compagnoni, assieme a Vincenzo Perruchon e Rizzieri Rodeghiero, conquistarono il 6° posto nella staffetta 4 x10 km.


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Re: Parliamo di sport invernali

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Il primo fine settimana dei mondiali di sci nordico se n'è già andato e qualche considerazione si può già fare in ordine sparso.

L'Austria può fare pokerissimo nelle gare di salto con gli sci: è già arrivata a 3 vittorie su 3; l'unico "pericolo" (se possiamo chiamarlo così) è rappresentato dalla gara individuale dal trampolino grande anche se Kofler, Morgenstern e Schlierenzauer sono tra i favoriti per la vittoria. Thomas Morgenstern, che dopo aver vinto la Tournée dei Quattro trampolini aveva "rifiatato" in questo ultimo mese e mezzo (ciò non gli ha impedito di conquistare matematicamente la Coppa del Mondo), si è presentato con una forma ed una determinazione degna di un grande campione; la gara dal trampolino grande di giovedì pomeriggio, condizioni meteo permettendo, sarà una sfida ai massimi livelli tra lui, i connazionali Gregor Schlierenzauer e Andreas Kofler, lo svizzero Simon Amman, il polacco Adam Malysz ed i padroni di casa Tom Hilde, Johan Remen Evensen e Anders Bardal.

Nello sci di fondo un'altra atleta che può vincere tutto è Marit Bjørgen, che si è presentata a questi campionati mondiali in una forma fisica smagliante; la prova più difficile sarà la 30 km a tecnica libera, che concluderà il programma femminile, in cui Justyna Kowalczyk parte favorita per due motivi: è più resistente allo sforzo fisico prolungato e non ha il gap tecnico rispetto alla norvegese come nella tecnica classica.

Sempre nello sci di fondo per l'Italia questa rassegna mondiale con molta probabilità sarà molto cupa; l'unica possibilità di lottare per una medaglia sarà nella staffetta femminile 4x5 km dove le atlete azzurre possono giocarsela alla pari con Svezia, Russia, Finlandia e Germania per la conquista della medaglia d'argento (quella d'oro sembra è già prenotata dalla Norvegia). Oggi nella 10 km femminile a tecnica classica l'Italia schiererà solamente due atlete. Questo è un brutto segno che non fa altro che dimostrare i passi indietro che ha compiuto il movimento nazionale in questa tecnica.

Combinata nordica: pessima prova della squadra nella prova dal trampolino normale nella staffetta di oggi (ultimi dietro l'Estonia). Continuano i problemi al salto per Alessandro Pittin (come per il resto della stagione).


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Pietro Piller Cottrer (2)

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2004-2005: i primi trionfi

Con la stagione 2003/2004 si apre una nuova fase per lo sci di fondo italiano con il definitivo cambio della direzione tecnica in vista dell'appuntamento olimpico di Torino 2006. L'apertura stagionale di Coppa del mondo per Piller Cottrer avviene con il botto: prima vittoria in carriera nella 15 km a tecnica libera a Beitostolen, nella "sua" Norvegia, in quella che sarà la "sua" gara che gli darà le maggiori gioie sportive ma anche la più grande delusione della sua carriera.

Immagine
Fonte: pietropiller.com

La stagione proseguirà su alti livelli; alla vittoria di Beitostolen Piller Cottrer aggiungerà un 2° posto a Falun i due quinti posti nella 50 km di Holmenkollen (in una gara trionfale per i fondisti italiani con Valbusa al 2° posto, Di Centa al 4° e Santus all'8° posto) e nelle finali di Pragelato (nel fine settimana che consegno la Coppa del mondo femminile a Gabriella Paruzzi davanti ad una giovanissima Marit Bjørgen), il sesto posto a Ramsau e gli ottavi posti di Kuusamo e Dobbiaco.

A fine stagione si classificherà al 10° posto finale della classifica di Coppa del Mondo di distanza pur con notevoli limiti tecnici e scarsi risultati ottenuti nelle gare a tecnica classica. Con questo risultato si pose un obbiettivo ambizioso da raggiungere negli anni successivi: vincere la coppa del mondo di distanza.

La stagione successiva è molto importante per lo sci di fondo italiano per due motivi: sono in programma i campionati Mondiali di Oberstdorf ma soprattutto è il periodo decisivo per preparare l'appuntamento olimpico dell'anno successivo.

La stagione inizia in maniera abbastanza anonima e solamente nelle staffette Piller Cottrer ottiene dei risultati di rilievo. Per il sappadino l'attenzione è concentrata sui mondiali tedeschi che si svolgeranno a febbraio e sopratutto su quella che è diventata la sua gara: i 15 km a tecnica libera con partenza a cronometro. Per quella gara, sulla carta, i favoriti sono altri; i tedeschi, che giocano in casa, che schierano un quartetto con Angerer, Filbrich, Sommerfeldt e Teichmann il francese Vittoz, gli svedesi Fredriksson e Södergren, il norvegese Hofstad e l'italiano Valbusa. Piller Cottrer parte subito fortissimo e fin dal primo rilevamento intermedio si porta in testa alla classifica; il risultato finale sarà trionfale per lo sci di fondo italiano: doppietta azzurra con Pietro Piller Cottrer vincitore davanti a Fulvio Valbusa ed ai due norvegesi Tore Ruud Hofstad e Lars Berger (il biathleta che due anni dopo ....)

Immagine
Fonte: pietropiller.com

Per la staffetta l'Italia partirà con i favori del pronostico ma una disgraziata seconda frazione di Fulvio Valbusa relegherà la squadra italiana nella quarta posizione finale con strascichi polemici che saranno smorzati solamente l'anno successivo.

Il resto della stagione per Pietro Piller Cottrer non riserverà altri risultati di rilievo.


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Winter
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Re: Parliamo di sport invernali

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tetzuo ha scritto:si qualificano per le semifinali follis tra le donne e pellegrino tra gli uomini

ot

forzainter ma sei valdostano?
fine ot
Oui

Ho appena sentito che la Bjorgen non corre la staffetta sprint , niente grande slam
Le speranze per le nostre aumentano


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tetzuo
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Re: Parliamo di sport invernali

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Winter ha scritto:
tetzuo ha scritto:si qualificano per le semifinali follis tra le donne e pellegrino tra gli uomini

ot

forzainter ma sei valdostano?
fine ot
Oui

Ho appena sentito che la Bjorgen non corre la staffetta sprint , niente grande slam
Le speranze per le nostre aumentano
se nn c'è la marit per davvero, non vedo come possa la finlandia perdere l'oro vista la 10 t.c femminile, ma anche gli uomini nella gara ''tradizionale'' sulla 15, i finalndesi sono tornati a ''volare'' come ai tempi d'oro di Myllila, Kirvesniemi e Isometsa.

Noi per l'argento ce la possiam giocare con svezia e norvegia, possibili outsider credo le canadesi

tra gli uomini con Pasini e Frasnelli, sarà un impresa finire tra i primi 6, con finlandia, svezia, norvegia, germania, francia, nettamente superiori, poii certamente vedremo le altre nazioni chi schiereranno tenendo conto che poi ci saranno le staffette, le gare probabilmente più importanti del programma

a proposito di staffetta, visti anche i risultati oggi semi disastrosi dell squadra azzurra credo che d'obbligo sarà schierare Checchi al lancio Di Centa in seconda e i due in skating clara e piller cottrer. Come detto in questi giorni a noi manca la punta, il velocista, quello che finalizza il lavoro di tre frazioni, come una volta Fauner e poi Zorzi, per pellegrini è un po' presto, a meno che non facciano follie. Peccato perchè il quartetto sarebbe estremamente competitivo in una lotta per il titolo con Norvegia e Russia favoritissime, e un lotto abbastanza numeroso che si giocherà il bronzo, tra la Svezia che dopo il titolo di Hellner è scomparsa e cerc rivincite, la sorprendente Finalndia, fortissima in tecnica classica, l'Italia, l'inossidabile Germania (anche se angerer e teichmann non sono sembrati dei mostri), la sempre presente Francia, adesso molto pericolosa con il forte Magnificat in classica, peccato che la crescita di altri atleti corrisponda col calo del grande Vittoz, la giovane svizzera (apparsa molto in calo però in queste prime gare)

Tra le donne, la norvegia rischia di essere strafavorita anche qui, anche se svezia e finlandia non lasceranno nulla al caso, le svedesi sono apparse un po' in ombra, ma i nomi di classe ci sono (kalla, Haag), le finlandesi stanno ritrovando la gamba giusta. Noi abbiamo una delle migliori staffette dai tempi di di centa paruzzi valbusa belmondo, che non è poco, anzi, ma le condizioni incerte di silvia rupil, seconda frazionista, lasciano in allarme la squadra, la staffetta dovrebbe comunque essere : Longa, Rupil, Genuin, Follis.


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Re: Parliamo di sport invernali

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che disastro pittin anche oggi


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Re: Parliamo di sport invernali

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L'assenza di Marit Bjørgen è fondamentale per recuperare lo sforzo profuso nella 10 km a tecnica classica; nella gara di lunedì la norvegese, per conquistare la vittoria a scapito della polacca Kowalczyk, è andata ben oltre i suoi limiti fisici. La presenza nella gara di oggi della Bjørgen rischiava di compromettere le proprie prestazioni sia nella staffetta 4x5 di domani che nella 30 km a tecnica libera di sabato dove è sfavorita rispetto alla Kowalczyk; inoltre non è detto che Marit Bjørgen oggi fosse stata competitiva per la vittoria dopo lo sforzo sostenuto nella 10 km a tecnica classica.

Vorrei fare un passo indietro sulla 10 km a tecnica classica. Questa gara, vissuta sul duello Bjørgen vs. Kowalczyk, finora è stata la competizione di maggiore livello tecnico e spettacolare fin qui disputata in questa edizione dei mondiali norvegesi e sicuramente occuperà un posto importante nella storia dello sci nordico. La polacca Kowalczyk, rispetto a Marit Bjørgen, nella tecnica classica ha dei limiti tecnici e di postura che la rendono meno scorrevole sullo sci; a questi limiti Justyna Kowalczyk pone rimedio con una maggiore forza nella parte superiore del corpo. Le differenze tecniche si sono mostrate nella diversa preparazione degli sci sia nella 7,5+7,5 km che nella 10 km; Justyna Kowalczyk ha privilegiato lo scorrimento e lo si vedeva nell'affrontare le salite "aggrappata" ai bastoncini mentre Marit Bjørgen ha privilegiato la tenuta in salita a scapito della velocità come confermato da Marianna Longa nelle interviste del dopo gara. Indubbiamente per Justyna Kowalczyk questo ha determinato un maggior dispendio energetico nei primi 3/4 di gara e Marit Bjørgen ha avuto a disposizione un po' più di benzina a fine gara. Il recupero prodigioso effettuato dalla norvegese (12" nel finale di gara) sicuramente si è avuto negli ultimi 1.200 m in cui Marit Bjørgen ha potuto contare su di una eccellente tenuta dei suoi sci, sul "pungolo" di Marianna Longa (a cui la norvegese deve un pezzettino della sua medaglia) e su una forza di volontà che le ha fatto superare tutti i suoi limiti fisici raggiunti fino a l'altro ieri; d'altro canto Justyna Kowalczyk si è trovata ad affrontare il finale di gara con sci dalla scarsa tenuta (ha dovuto aprire gli sci in più di qualche occasione nelle salite finali e questo ha inciso notevolmente sulla velocità di gara) e da sola.

Per le gare di oggi oltre alle squadre solite bisogna tenere d'occhio, nella gara femminile, la Slovenia di Petra Majdic (se Katja Visnar riuscirà a tenere le code delle migliori) e gli Stati Uniti di Kikkan Randall (stesso discorso per Sadie Bjornssen); c'è da rilevare la "strana" composizione della squadra italiana con Arianna Follis al lancio e Marianna Longa come seconda frazionista. Nella gara maschile, con la Norvegia di Petter Northug jr. e Ola Vigen Hatteatad grandi favoriti, attenzione anche al Canada di Devon Kershaw e Alex Harvey, all'Estonia di Peeter Kummel e Kein Einaste ed agli USA di Torin Toos ed Andrew Newell.


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Re: Parliamo di sport invernali

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tetzuo ha scritto:che disastro pittin anche oggi
E' da questa estate che salta male; ormai è da sperare in un cambio di trend per la prossima stagione.


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Re: Parliamo di sport invernali

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Sorpresissimissima nella sprint a squadre maschile: il Canada di Devon Kershaw e Alex Harvey vince davanti ai favoritissimi norvegesi (con Petter Northug jr. che sta pagando il tribolato inizio di stagione) ed ai russi. Quarto porto per la coppia tedesca composta dall'esperto Jens Filbrich e dal giovane Tim Tscharnke (sentiremo parlare molto in futuro di questo atleta):

Immagine
Foto: Stian Broch

Dopo ventitre anni il figlio d'arte Alex Harvey trionfa dove aveva vinto suo padre Pierre, nel 1988. Quello fu l'ultimo anno in cui il canadese corse ad alto livello e concluse la carriera con una doppietta da favola: vittoria a Falun nella 30 km e ad Holmenkollen nella 50 km. La foto sotto ritrae Pierre Harvey ai giochi olimpici di Calgary 1988:

Immagine
Fonte: espaces.ca

La gara, come quella femminie, è stata condizionata da una neve (meglio chiamarla neve-misto-brina) tipicamente nordica e molto particolare dove gli sci (il tipo non la preparazione) hanno fatto la differenza. Chi ha po' di occhio vedrà nella foto sotto che Alex Harvey ha corso con un paio di sci di una decina d'anni fa:

Immagine
Foto: Stian Broch

Per le foto di rito invece ecco i modelli del prossimo anno della stessa marca:

Immagine
Foto: Stian Broch

Per l'Italia giornata in chiaroscuro. La coppia Follis-Longa di più non poteva fare con la valdaostana Follis che probabilmente è in calando di condizione (probabile motivo per cui è stata schierata in prima frazione quella di solito riservata alla più debole). Nella gara maschile è stato abbastanza avvilente, per me, vedere gli italiani navigare nelle ultime posizioni e farsi staccare in una gara in tecnica classica da nazioni come Canada, Germania, Francia e Kazakhstan.

Per domani la formazione italiana della staffetta femminile 4x5 sarà composta, in ordine di frazione, da: Longa, Confortola, Rupil e Follis con la trentina Confortola che prende il posto di Magda Genuin infortunata per uno stiramento al polpaccio. Formazione tutta d'attacco.


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Re: Parliamo di sport invernali

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Domani, nel pomeriggio, sarà il gran giorno della gara di salto individuale dal trampolino grande, il simbolo della rinnovata Holmenkollen:

Immagine
Fonte: oslo2011.no

Le qualificazioni di oggi sono state posticipate alle 15:30 di domani pomeriggio causa nebbia. Per domani pomeriggio il cielo si dovrebbe schiarire e dovrebbe spuntare il sole, il grande assente di questa edizione dei campionati mondiali. Sperem .....

Grandi favoriti i soliti nomi: gli austriaci Morgenstern, Schlierenzauer e Kofler, lo svizzero Amman, il polacco Malysz ed i norvegesi Hilde, Evensen e Bardal. Qualche chance si deve concedere anche al tedesco Severin Freund, all'austriaco Martin Koch ed al polacco Kamil Stoch.


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Re: Parliamo di sport invernali

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sto guardando la gara inaugurale del mondiale di biathlon in russia, una specialità stupenda, peccato parecchio snobbata dai media italiani, ma che meriterebbe di essere sullo stesso piano se non dell'alpino, almeno del fondo, la gara inaugurale è la staffetta mista dove l'italia al primo cambio ha giovato di una splendida frazione da parte di michela ponza che cambia in terza posizione dietro norvegia e slovacchi, un 5° 6° posto srebbe un risultato davvero ottimo, visto che norvegia svezia e germania sembrano inarrivabili


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Re: Parliamo di sport invernali

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grande neuner in seconda frazione che con un 10/10 è un tempo stratosferico sugli sci, cambia al primo posto, adesso ci saranno le due frazioni maschili, con l'Italia che resta alla finestra, grzie al 10/10 di Haller (peccato malissimo sugli sci) e che approfittando della giornata potrebbero sognare un bronzo


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Re: Parliamo di sport invernali

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male de lorenzi nella serie in piedi, al cambio Germania, Norvegia, Svezia, Finlandia, Francia, , Italia, che si fa scvalcare da svezi e francia e perde qualcosa anche da finlandia scvlcando la bielorussia, servirà una frazione mostruosa di HOfer in ultima, ma la svezia con bergman è favorita adesso per il bronzo


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Re: Parliamo di sport invernali

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splendida gara la staffetta mix, il biathlon uno sport incredibilmente crudele e spettacolare anche dal punto di vista televisivo, Oro alla norvegia di uno scatenato Boe in quarta frazione, argento alla favorita germania, con un greis in ultima frazione in grande difficoltà, per il bronzo, tra la svezia e la francia la spunta quest'ultima con una prova in piedi allo sparo, di martin fourcade, strepitoso, quinta un'ottima Italia, prima delle nazioni umane


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Re: Parliamo di sport invernali

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nella prova di staffetta femminile del mondiale di sci nordico, oro 'alla favoritissima norvegia, che precede al traguardo nettamente Svezia e Finlandia, quarta l'Italia che corre per 3 frazioni su quattro ai livelli della norvegia (con longa che in prima frazione strappa il tempo migliore e silvia rupil autrice di una rimonta belmondiana), ma che butta all'aria una possibile medaglia (anche d'argento visto l'altalena di prestazioni in gara di finalndesi e svedesi), con una disastrosa confortola in classico che perde un minuto dalle migliori dopo essere partita in testa. Peccato. Adesso restano gare difficilissime con la staffetta maschila e le due lunghe mass start, pòer la verità sarà difficle a sto punto portare a casa qualòche medaglia, più probabile buoni piazzamenti dal 4° all' 8° posto


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