Parliamo di Atletica

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drake
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Re: Parliamo di Atletica

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Un gran bel Faniel nella prima ora

Anche troppo bel, esagerato, per me scoppia entro la mezza e si ritira entro i 30


drake
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Re: Parliamo di Atletica

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Fantastico Faniel
Solo Korir e Al Aaraby meglio di lui

Quasi 25 anni dopo Baldini e quarto italiano a completarla sotto le 2h10' (dopo Baldini, Bordin, Leone)


Gimbatbu
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Re: Parliamo di Atletica

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drake ha scritto: domenica 7 novembre 2021, 17:20 Fantastico Faniel
Solo Korir e Al Aaraby meglio di lui

Quasi 25 anni dopo Baldini e quarto italiano a completarla sotto le 2h10' (dopo Baldini, Bordin, Leone)
Road lo aveva detto che ai Giochi avrebbe potuto sorprendere in positivo. Il motore c' è.


drake
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Re: Parliamo di Atletica

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Gimbatbu ha scritto: domenica 7 novembre 2021, 17:35
drake ha scritto: domenica 7 novembre 2021, 17:20 Fantastico Faniel
Solo Korir e Al Aaraby meglio di lui

Quasi 25 anni dopo Baldini e quarto italiano a completarla sotto le 2h10' (dopo Baldini, Bordin, Leone)
Road lo aveva detto che ai Giochi avrebbe potuto sorprendere in positivo. Il motore c' è.
C'è anche una bella faccia di tolla-coraggio-incoscienza a giudicare dalla sfacciataggine nei primi 25km :) Bene così :)


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Road Runner
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Re: Parliamo di Atletica

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Mannaggia a me che ho aperto il forum!! Rientrato ora dalla mulata domenicale, mi avete spoilerato la Maratona di New York!!
Me la sono registrata su Raisport 2, ora me la guardo integrale. A dopo per i commenti!


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Road Runner
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Re: Parliamo di Atletica

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Finita di vedere la gara. Condotta abbastanza scriteriata di Faniel e del Marocchino: dopo i primi 5 chilometri corsi a 3'07" si sono sparati 25 (venticinque chilometri!!), a 3'00" al chilometro, per poi chiudere (Faniel) gli ultimi 12,195 km. a 3'11"9 .
La condotta di gara ideale è ovviamente quella del ritmo costante; ci può stare qualche piccola oscillazione per motivi tattici, ma non 25 chilometri!!.
Sono del parere che con un ritmo regolare sarebbe arrivato a ridosso di Korir, e probabilmente avrebbe vinto il Marocchino.


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Seb
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Re: Parliamo di Atletica

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Non sapendo dove metterlo, lo faccio qui. Domenica Adam Yates ha corso la maratona di Barcellona in 2h58'43", non mi pare male considerando che un mese fa era sul podio al Lombardia


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Road Runner
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Re: Parliamo di Atletica

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P.s.: tutti i tempi di domenica vanno anche ovviamente "pesati" al netto delle scarpe con la piastra al carbonio (ormai usate da tutti), che
ne ridimensionano ampiamente il valore.
Ribadisco che il vero fuoriclasse degli ultimi 150 anni rimane Abebe Bikika, 2h.15' a Roma a piedi nudi sull'appia antica, 2h.12 a Tokyo 4 anni dopo
con un paio di scarpe che erano poco più che delle ciabatte.
Con le scarpe di adesso farebbe facile 1h.56'.
E che non salti fuori ora il rompicoglioni di turno a dire ..e ma bisogna vedere se si sarebbe adattato alle nuove scarpe,
..e ma era abituato a piedi nudi, eccc... 2h.15 sull'appia antica, a piedi nudi. Provare e poi parlare.


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Gattorantolo
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Re: Parliamo di Atletica

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Ok, ma ai tempi le misurazioni dei percorsi le facevano un pò ad occhio rispetto ad oggi…


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Slegar
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Re: Parliamo di Atletica

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Road Runner ha scritto: venerdì 12 novembre 2021, 5:28
Ribadisco che il vero fuoriclasse degli ultimi 150 anni rimane Abebe Bikika, 2h.15' a Roma a piedi nudi sull'appia antica, 2h.12 a Tokyo 4 anni dopo
con un paio di scarpe che erano poco più che delle ciabatte.
Che a riproporla adesso arriverebbe immediatamente Salvato a bloccarla.
Gattorantolo ha scritto: venerdì 12 novembre 2021, 10:31 Ok, ma ai tempi le misurazioni dei percorsi le facevano un pò ad occhio rispetto ad oggi…
Ma che dici? I sistemi di misurazione dei percorsi di maratona e delle gare su strada in generale, eseguiti in maniera precisa, sono gli stessi di adesso: ruota metrica stradale.


fair play? No, Grazie!
Gimbatbu
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Re: Parliamo di Atletica

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Road Runner ha scritto: venerdì 12 novembre 2021, 5:28 P.s.: tutti i tempi di domenica vanno anche ovviamente "pesati" al netto delle scarpe con la piastra al carbonio (ormai usate da tutti), che
ne ridimensionano ampiamente il valore.
Ribadisco che il vero fuoriclasse degli ultimi 150 anni rimane Abebe Bikika, 2h.15' a Roma a piedi nudi sull'appia antica, 2h.12 a Tokyo 4 anni dopo
con un paio di scarpe che erano poco più che delle ciabatte.
Con le scarpe di adesso farebbe facile 1h.56'.
E che non salti fuori ora il rompicoglioni di turno a dire ..e ma bisogna vedere se si sarebbe adattato alle nuove scarpe,
..e ma era abituato a piedi nudi, eccc... 2h.15 sull'appia antica, a piedi nudi. Provare e poi parlare.
Nessuno potrebbe fare una maratona a piedi nudi sui quei livelli tantomeno sull' Appia Antica. Mi dirai che tra i piedi nudi di Bikila, che aveva corso così tutta la vita, e le ciabatte di Tokyo la differenza non era molta. Sicuramente la sua resistenza organica era mostruosa, i filmati mostrano che appena tagliato il traguardo a Tokio si mise a fare esercizi ginnici in grande scioltezza.


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Gattorantolo
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Re: Parliamo di Atletica

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Seb ha scritto: martedì 9 novembre 2021, 13:38 Non sapendo dove metterlo, lo faccio qui. Domenica Adam Yates ha corso la maratona di Barcellona in 2h58'43", non mi pare male considerando che un mese fa era sul podio al Lombardia
Correre per variare un pó l’allenamento ok, ma correre una maratona, oltretutto una gara, non credo faccia proprio del bene per un ciclista di quel livello. La maratona ti massasca le articolazioni. Una 10 km ok, una mezza ci potrebbe anche stare ma una maratona, secondo me, in questo periodo di “riposo” per i ciclisti pro, proprio no. :no:


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nemecsek.
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Re: Parliamo di Atletica

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Gattorantolo ha scritto: venerdì 12 novembre 2021, 12:13 Non sapendo dove metterlo, lo faccio qui. Domenica Adam Yates ha corso la maratona di Barcellona in 2h58'43", non mi pare male considerando che un mese fa era sul podio al Lombardia
boh

Cassano Cassani cinquantenne ha corso Pisa in (a memoria) qualcosa come 2h50', senza lunghi che lo annoiavano :D

Tre ore a N.Y. per l'innominabile texano
per il massimo esperto vivente di ciclismo, che fino a poco tempo fa scriveva su queste pagine, era un tempo da mezzasega, infatti ci aveva imbastito su l'ennesimo teorema dei poteri forti :diavoletto:

Basso a Venezia mi diede quaranta minuti
vabuò, credo arrivasse da tutti i suoi problemi di salute


PIU' MANGANELLI

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drake
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Re: Parliamo di Atletica

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Tecuceanu da oggi, finalmente, può gareggiare per l'Italia


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Road Runner
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Re: Parliamo di Atletica

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Gattorantolo ha scritto: venerdì 12 novembre 2021, 10:31 Ok, ma ai tempi le misurazioni dei percorsi le facevano un pò ad occhio rispetto ad oggi…
Guarda che negli anni '60 / '70 qua in Italia avevamo dei "precisini" che andavano di notte a rimisurare i percorsi, e se saltava
fuori un errore di due (2!) metri su una Maratona, buttavano in piedi di quei casini e gli facevano un culo quadro!


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Walter_White
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Re: Parliamo di Atletica

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Per restare in tema di ciclisti che corrono, oggi Dumoulin ha corso una 10km in 32'38" :sherlock:



FCC 2019/20: rit.
FCC 2018/19: 1°; Superprestige; Gran Combinata
FCC 2017/18: 3°; Trofeo dei titoli; Campionato Europeo Donne Elite, Campionato del Mondo Donne Elite, ROTY
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Gattorantolo
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Re: Parliamo di Atletica

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È giå un bel viaggiare :clap:


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pietro
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Re: Parliamo di Atletica

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:fischio:


pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
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cassius
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Re: Parliamo di Atletica

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Apro il sito della FIDAL per vedere cosa fa la mia conterranea Anna Arnaudo nel cross e scopro che:
- Meucci scende per la prima volta sotto le 2h10' in maratona
https://www.fidal.it/content/Siviglia-M ... -25/138433
- cadono due record italiani indoor, i 1000 m femminili e i 1500 m maschili
https://www.fidal.it/content/Sabbatini- ... ano/138412
- e Jacobs stampa un altro tempone sui 60 m indoor
https://www.fidal.it/content/Vince-semp ... vin/138375
- poi, se proprio vogliamo, la Bellò stampa un 2'02"12 sugli 800 indoor, terza italiana di sempre dietro a Cusma e una certa Gabriella Dorio
https://www.fidal.it/content/Padova-gli ... -12/138423

Dopo anni di amarezze questa atletica italiana si sta risollevando...


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simociclo
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Re: Parliamo di Atletica

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cassius ha scritto: domenica 20 febbraio 2022, 14:20 Apro il sito della FIDAL per vedere cosa fa la mia conterranea Anna Arnaudo nel cross e scopro che:
- Meucci scende per la prima volta sotto le 2h10' in maratona
https://www.fidal.it/content/Siviglia-M ... -25/138433
- cadono due record italiani indoor, i 1000 m femminili e i 1500 m maschili
https://www.fidal.it/content/Sabbatini- ... ano/138412
- e Jacobs stampa un altro tempone sui 60 m indoor
https://www.fidal.it/content/Vince-semp ... vin/138375
- poi, se proprio vogliamo, la Bellò stampa un 2'02"12 sugli 800 indoor, terza italiana di sempre dietro a Cusma e una certa Gabriella Dorio
https://www.fidal.it/content/Padova-gli ... -12/138423

Dopo anni di amarezze questa atletica italiana si sta risollevando...

la cosa più sconvolgente però - a mio avviso - è che con un 2h 09 e 25 arrivi sedicesimo alla maratona di Siviglia (che con tutto il rispetto, non è ne Londra ne New York)

Ormai il livello delle maratone è elevatissimo, devi abbassare i tempi di altri 3 minuti se vuoi essere nell'elite, e nemmeno nella primissima fascia.


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cassius
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Re: Parliamo di Atletica

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simociclo ha scritto: domenica 20 febbraio 2022, 14:39 la cosa più sconvolgente però - a mio avviso - è che con un 2h 09 e 25 arrivi sedicesimo alla maratona di Siviglia (che con tutto il rispetto, non è ne Londra ne New York)

Ormai il livello delle maratone è elevatissimo, devi abbassare i tempi di altri 3 minuti se vuoi essere nell'elite, e nemmeno nella primissima fascia.
Sì, è pazzesco.
Non so se funge il link diretto ma se guardi qui
https://worldathletics.org/records/all- ... 2022-02-20
è la lista dei PERSONALI di ciascun atleta (quindi esclude tempi ad esso vicini, "stampati" dallo stesso atleta)

Quando Baldini vinse le Olimpiadi, il record del mondo ce l'aveva Paul Tergat (2h4'55" nel 2003).
Davanti a Paul Tergat, in neanche 20 anni, sono passati 66 atleti.
5 anni dopo Haile Gebreselassie scese sotto i 2h04' (2h3'59" nel 2008 a Berlino), ma già 22 atleti hanno fatto meglio.

Baldini, cioè un signore che ha vinto l'oro olimpico 18 anni fa, mica 80, più due bronzi mondiali, quindi mica è stata na botta di culo e...355°!!!
2h7'22" recentemente superato (2020) da Faniel di 3 secondi

Per dire, il record mondiale sui 5000 m è stato aggiornato sì nel 2020 (Joshua Cheptegei, 12'25") ma dietro resistono il 12'37" di Bekele (2004), il 12'39"36 di Gebrselassie (1998) e il 12'39"74 di Komen (1997), tutti record mondiali a loro tempo.


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simociclo
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Re: Parliamo di Atletica

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si verissimo, la maratona sembra proprio entrata in un'altra era, pazzesco


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Bitossi
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Re: Parliamo di Atletica

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Mi son preso la briga di filtrare i dati: davanti a Faniel ci sono 175 (!!! :o ) kenyani e 100 Etiopi (scarsoni! :diavoletto: ). Più ovviamente vari altri africani: il continente nel complesso ha 304 record personali all-time migliori del record italiano. :(
Mi pare non ci sia partita, e che la Maratona sia anche un caso unico: basta andare nei 10000 e si nota che il record italiano di Crippa è "solo" il 109 tempo all-time.
Domanda non peregrina: ma tutti 'sti kenyani ed etiopi fanno/facevano solo la maratona? :dubbio:
Problema di impianti, immagino; certo che a logica ce ne dovrebbero/potrebbero essere altrettanti (magari in parte gli stessi) almeno in teoria in grado di fare meglio di 27' sui 10000. O no? :dubbio:


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Cthulhu
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Re: Parliamo di Atletica

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Bitossi ha scritto: domenica 20 febbraio 2022, 17:25 Mi son preso la briga di filtrare i dati: davanti a Faniel ci sono 175 (!!! :o ) kenyani e 100 Etiopi (scarsoni! :diavoletto: ). Più ovviamente vari altri africani: il continente nel complesso ha 304 record personali all-time migliori del record italiano. :(
Mi pare non ci sia partita, e che la Maratona sia anche un caso unico: basta andare nei 10000 e si nota che il record italiano di Crippa è "solo" il 109 tempo all-time.
Domanda non peregrina: ma tutti 'sti kenyani ed etiopi fanno/facevano solo la maratona? :dubbio:
Problema di impianti, immagino; certo che a logica ce ne dovrebbero/potrebbero essere altrettanti (magari in parte gli stessi) almeno in teoria in grado di fare meglio di 27' sui 10000. O no? :dubbio:
Le maratone sono moltissime e scegliendo bene, tra ingaggi e premi ci campi se sei abbastanza bravo anche senza essere un campione,
Per campare facendo i 10000 devi essere tra i primissimi al mondo


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simociclo
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Re: Parliamo di Atletica

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Cthulhu ha scritto: domenica 20 febbraio 2022, 21:59
Bitossi ha scritto: domenica 20 febbraio 2022, 17:25 Mi son preso la briga di filtrare i dati: davanti a Faniel ci sono 175 (!!! :o ) kenyani e 100 Etiopi (scarsoni! :diavoletto: ). Più ovviamente vari altri africani: il continente nel complesso ha 304 record personali all-time migliori del record italiano. :(
Mi pare non ci sia partita, e che la Maratona sia anche un caso unico: basta andare nei 10000 e si nota che il record italiano di Crippa è "solo" il 109 tempo all-time.
Domanda non peregrina: ma tutti 'sti kenyani ed etiopi fanno/facevano solo la maratona? :dubbio:
Problema di impianti, immagino; certo che a logica ce ne dovrebbero/potrebbero essere altrettanti (magari in parte gli stessi) almeno in teoria in grado di fare meglio di 27' sui 10000. O no? :dubbio:
Le maratone sono moltissime e scegliendo bene, tra ingaggi e premi ci campi se sei abbastanza bravo anche senza essere un campione,
Per campare facendo i 10000 devi essere tra i primissimi al mondo
Esatto. maratone e corse su strada (e anche campestri) sono tante e danno premi e alla fine, se corri per campare (e per molti è proprio "campare" loro e anche la famiglia) scegli quelle.


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Re: Parliamo di Atletica

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Si ma di maratone, se vuoi farle bene, ne fai 2 all'anno...di certo non sbanchi il lunario con 2 gare...


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Re: Parliamo di Atletica

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simociclo ha scritto: domenica 20 febbraio 2022, 16:00 si verissimo, la maratona sembra proprio entrata in un'altra era, pazzesco
Road runner spiegava che con le nuove scarpe i benefici sono notevolissimi, immagino sia per quello che i tempi scendono per tanti atleti.


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Re: Parliamo di Atletica

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Cthulhu ha scritto: domenica 20 febbraio 2022, 21:59
Bitossi ha scritto: domenica 20 febbraio 2022, 17:25 Mi son preso la briga di filtrare i dati: davanti a Faniel ci sono 175 (!!! :o ) kenyani e 100 Etiopi (scarsoni! :diavoletto: ). Più ovviamente vari altri africani: il continente nel complesso ha 304 record personali all-time migliori del record italiano. :(
Mi pare non ci sia partita, e che la Maratona sia anche un caso unico: basta andare nei 10000 e si nota che il record italiano di Crippa è "solo" il 109 tempo all-time.
Domanda non peregrina: ma tutti 'sti kenyani ed etiopi fanno/facevano solo la maratona? :dubbio:
Problema di impianti, immagino; certo che a logica ce ne dovrebbero/potrebbero essere altrettanti (magari in parte gli stessi) almeno in teoria in grado di fare meglio di 27' sui 10000. O no? :dubbio:
Le maratone sono moltissime e scegliendo bene, tra ingaggi e premi ci campi se sei abbastanza bravo anche senza essere un campione,
Per campare facendo i 10000 devi essere tra i primissimi al mondo
Io però pensavo a qualcosa di più tecnico, per la cui comprensione magari possono aiutarci gli atleti "veri" del forum: le specialità della corsa, quando le distanze salgono, hanno una progressione abbastanza strana. Le più lunghe "ufficiali" (olimpiche) sono appunto i 10000 e la Maratona. Due impegni con proporzione di distanza 1:4,2 e di durata vicina ad 1:5.
Non mi pare che in altri sport che impegnano le doti di fondo si assista a tanta sproporzione. Nello sci di fondo abbiamo 30/50 km, nel ciclismo abbiamo tappe da 100 km, che poi sono un'eccezione, ma di certo non ne abbiamo (più) da 500 km. Nelle gare in linea le differenze sono ancora minori, ecc. Per questo, di solito, le distanze nel ciclismo non sono un fattore decisivo, quanto invece la conformazione altimetrica delle prove. Da un certo punto di vista anche nello sci di fondo, a parte la recente introduzione delle sprint, dove comunque emergono spesso anche i fondisti-fondisti di prima fascia.
Allora, che conclusioni possiamo trarre dai dati all-time della Maratona, oltre a quelli già detti? Forse che i corridori degli altipiani, già "crack" a partire dal mezzofondo, diventano praticamente imbattibili nello specifico esercizio della Maratona? Si tratta della "loro" gara, che più "loro" non si può? :D
E bastano i conosciuti vantaggi arrecati delle fibre muscolari geneticamente diverse, e dall'abitudine all'altura, a spiegare tanta sproporzione numerica nei praticanti di successo? ;)


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Re: Parliamo di Atletica

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L' ha già detto Road in precedenza, basta guardare le gambe dei corridori africani, una diversa attitudine alla corsa prolungata rispetto ai bianchi. Nel nuoto è l'opposto, atleti di colore pochissimi e pressoché tutti nelle gare veloci.


cassius
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Re: Parliamo di Atletica

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galliano ha scritto: lunedì 21 febbraio 2022, 0:32 Road runner spiegava che con le nuove scarpe i benefici sono notevolissimi, immagino sia per quello che i tempi scendono per tanti atleti.
No, dai, le scarpe non danno tutto sto aiuto. È come la storia che con i gel fai 200 km e con le bici di oggi guadagni chissà quanto di VAM.

La preparazione è migliorata un casino soprattutto a quelle latitudini dove già si sommano tre fattori:
1) predisposizione naturale
2) il fatto che fanno tanto lavoro fisico fin da bambini
3) il fatto che hanno capito che con la corsa, raggiungendo un certo livello (che per loro è...robetta), in Europa ci campi.

Punto 2, credo in tanti sappiano di Haile Gebrselassie che faceva 20 km al giorno da ragazzino per andare a scuola. E ovviamente, cosa fare per levarseli in fretta?
Punto 3, le nostre società sportive ingaggiano un sacco di keniani da 29' sui 10mila, che in Kenia probabilmente è quasi roba da tapascioni ma con cui qui ci vinci dei bei soldini.

Kenia e compagnia hanno centinaia di atleti/e che fanno le cose che in Italia fanno 5 atleti/e. In Kenia mi pare ci siano 500 atleti ogni anno sotto le 2h20' in maratona.
Da una base così riesci a pescare chi te la fa in 2h05'. Anche perché magari quel 2h16' te lo fa uno che lavora, ha una famiglia, corre tecnicamente male, si allena a caso.

In Italia, e il nostro forumista Belluschi Jr. ci ha fatto la tesi di laurea, in 30 anni i podisti di un certo livello (es. sotto i 30' sui 10mila) si sono ridotti drammaticamente dagli anni 80-primi 90 a oggi. Si è ridotta la base e si corre con meno aspirazioni.
Ma me lo dicono anche diversi podisti anziani (io corricchio a livelli infimi), che 30 anni fa con un 32' sui 10mila eri sí un buon amatore ma non eri certo autorizzato a tirartela. Oggi con 32' sui 10mila certe gare provinciali le vinci. Tra gli uomini, intendo.
E mi ricordo i commenti sconsolati a un cross regionale 15 anni fa (in cui mi giocai il penultimo posto 😂), in cui juniores e master sopra i 45 correvano insieme e tipo 3,4 o 5 master arrivarono davanti al primo junior. Mi dicevano "sta roba qua 10 anni fa sarebbe stata inconcepibile".

Infine, sul perché tanti keniani siano maratoneti, facciano la maratona: nessuno "nasce" maratoneta, solo chi inizia a correre a 30 anni lo fa e va a fare il tapascione sopra le 3h.
Come maratoneta puoi "costruirti" di più, cioè il sacrificio può compensare doti che Madre Natura non ti ha dato.
I nostri maratoneti di 20 anni fa che facevano tempi intorno alle 2h10' e ci hanno vinto medaglie almeno europee, è tutta gente che ha debuttato in maratona a 25 anni dopo aver visto che con il loro 28'30" sui 10mila ci avrebbero combinato poco. Baldini compreso.
E anche Yeman Crippa (26 anni) pare stia già meditando di passare a quella distanza (e domenica prox fa una mezza a Napoli) perché cmq vale una top10 mondiale sui 10mila e quindi chissà, un 2h06' potrebbe tirarlo fuori e con quei tempi ti ci togli già delle signore soddisfazioni.


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Road Runner
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Re: Parliamo di Atletica

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Bravo Cassius, confermo quasi tutto ciò che hai scritto.

Confermo anche però che le Nike Vaporfly aiutano parecchio. Io le sto usando da un anno e mezzo tutti i giorni, anche quando vado a 4'50" in scarico. Danno due tipi di vantaggio:
1) circa 5" a chilometro (ho i dati cardio e cronometrici di giri abituali e non ci sono dubbi, piuttosto di più ma non meno, anche se è l'aspetto che mi interessa meno perché in questo periodo non ho velleità agonistiche)
2) ed è l'aspetto che più mi interessa, hanno un comfort di corsa assurdo, morbidezza assoluta ed annullamento del "colpo" dell'impatto del piede al suolo, e ciò è importantissimo nella salvaguardia di tendini articolazioni e anche muscoli.
Con queste scarpe la corsa è diventata un altro sport, da non credere.


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chinaski89
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Re: Parliamo di Atletica

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Ha ragione Road Runner, la nuova tecnologia di suole ha cambiato tutto, chiunque corra a qualsiasi livello potrà confermare. I 5" al Km di cui parla ci sono (secondo me anche di più) e soprattutto si nota una differenza assurda a livello di microtraumi e salvaguardia di tendini e articolazioni. Poi ok tutti i discorsi, ma le scarpe la differenza la fanno eccome


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chinaski89
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Gimbatbu ha scritto: lunedì 21 febbraio 2022, 6:06 L' ha già detto Road in precedenza, basta guardare le gambe dei corridori africani, una diversa attitudine alla corsa prolungata rispetto ai bianchi. Nel nuoto è l'opposto, atleti di colore pochissimi e pressoché tutti nelle gare veloci.
Tutto ok, ma sul nuoto ci sono anche meno piscine in Africa penso. Qui chiunque fa corsi da bambino, se vedi che sei bravo hai mille possibilità di sceglierlo come sport. In Africa penso molto molto meno per cui non sono statistiche attendibili. Sarebbe come dire che ci sono più piloti romagnoli piuttosto che siberiani


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chinaski89 ha scritto: mercoledì 23 febbraio 2022, 9:47
Gimbatbu ha scritto: lunedì 21 febbraio 2022, 6:06 L' ha già detto Road in precedenza, basta guardare le gambe dei corridori africani, una diversa attitudine alla corsa prolungata rispetto ai bianchi. Nel nuoto è l'opposto, atleti di colore pochissimi e pressoché tutti nelle gare veloci.
Tutto ok, ma sul nuoto ci sono anche meno piscine in Africa penso. Qui chiunque fa corsi da bambino, se vedi che sei bravo hai mille possibilità di sceglierlo come sport. In Africa penso molto molto meno per cui non sono statistiche attendibili. Sarebbe come dire che ci sono più piloti romagnoli piuttosto che siberiani
Non ci sono neanche negli Usa nuotatori di colore forti, tranne qualche rarissimo velocista. Mi spiegarono che è una questione di percentuale di grasso corporeo che penalizza il galleggiamento di quelli che ne hanno geneticamente meno.


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Gimbatbu ha scritto: mercoledì 23 febbraio 2022, 10:31
chinaski89 ha scritto: mercoledì 23 febbraio 2022, 9:47
Gimbatbu ha scritto: lunedì 21 febbraio 2022, 6:06 L' ha già detto Road in precedenza, basta guardare le gambe dei corridori africani, una diversa attitudine alla corsa prolungata rispetto ai bianchi. Nel nuoto è l'opposto, atleti di colore pochissimi e pressoché tutti nelle gare veloci.
Tutto ok, ma sul nuoto ci sono anche meno piscine in Africa penso. Qui chiunque fa corsi da bambino, se vedi che sei bravo hai mille possibilità di sceglierlo come sport. In Africa penso molto molto meno per cui non sono statistiche attendibili. Sarebbe come dire che ci sono più piloti romagnoli piuttosto che siberiani
Non ci sono neanche negli Usa nuotatori di colore forti, tranne qualche rarissimo velocista. Mi spiegarono che è una questione di percentuale di grasso corporeo che penalizza il galleggiamento di quelli che ne hanno geneticamente meno.
Conosco questa teoria, può darsi sia così. Anzi più che probabile, però a logica quelli portati per sforzi medio/lunghi dovrebbero essere geneticamente diversi da quelli portati per lo sforzo breve e intenso. E in uno dei due casi essere più adatti anche al nuoto. Quindi inciderà anche l'assenza di infrastrutture credo.


Cthulhu
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Re: Parliamo di Atletica

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In USA solo l'1% dei nuotatori tesserati è di colore.
Se le proporzioni sono queste fanno pure troppo.
Poi questi discorsi sulle differenze " razziali" sono da prendere con le pinze, perché sono un vaso di Pandora .
Se c'è una differenza genetica che spiega la scarsa abilità dei neri nel nuoto, perché non ce ne può essere una che giustifica il fatto che ce ne siano pochi tra gli scienziati o i manager ? Come hanno una scarsa galleggiabilità possono avere una scarsa intelligenza.
C'è una correlazione strettissima tra reddito e quoziente intellettivo ( lasciando da parte tutte le problematiche - grandi - che ha il concetto e il calcolo del QI ). Il QI medio africano ad esempio è bassissimo e in Italia quello del sud è significativamente più basso di quello del nord.
La spiegazione più ovvia è che è le condizioni economiche e di vita influiscono sullo sviluppo mentale, ma se sdoganiamo le differenze genetiche e razziali è facile poter sostenere il contrario, come molti psicologi anglosassoni già fanno ( vedi ad esempio il famigerato "The Bell Curve: Intelligence and Class Structure in American Life" di Richard Hermstein e Charles Murray che in realtà sarebbe un libro metodologicamente ben costruito e scientificamente valido sulla correlazione intelligenza-ricchezza, con il solo trucchetto di decidere a priori che è l'intelligenza che condiziona il reddito e non il contrario ).
Vogliamo proprio dare quest'arma in mano ai suprematisti e ai Salvini ?


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Road Runner
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Re: Parliamo di Atletica

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La differenza, nel campo della corsa, non è genetica, ma morfologica. Keniani, Etiopi, Ugandesi, ecc... hanno le gambe completamente diverse dalle nostre. Io ci ho corso in gara un sacco di volte (un anno, alla partenza del Gran Prix della Valle di Blenio, e Gattorantolo sa di cosa sto parlando, avevo alla mia destra Paul Tergat, e alla mia sinistra Haile Gebreseilasie...!), e mi ha sempre incuriosito la cosa: nella parte inferiore non hanno praticamente muscoli (non hanno ad esempio il muscolo del polpaccio). A vederli fanno anche una certa impressione. La prima volta che capita una gara internazionale dalle tue parti devi andare ad osservarli, ma da fermo, perché mentre corrono non si nota. Non potrai che darmi ragione.


Cthulhu
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Road Runner ha scritto: mercoledì 23 febbraio 2022, 20:04 La differenza, nel campo della corsa, non è genetica, ma morfologica. Keniani, Etiopi, Ugandesi, ecc... hanno le gambe completamente diverse dalle nostre. Io ci ho corso in gara un sacco di volte (un anno, alla partenza del Gran Prix della Valle di Blenio, e Gattorantolo sa di cosa sto parlando, avevo alla mia destra Paul Tergat, e alla mia sinistra Haile Gebreseilasie...!), e mi ha sempre incuriosito la cosa: nella parte inferiore non hanno praticamente muscoli (non hanno ad esempio il muscolo del polpaccio). A vederli fanno anche una certa impressione. La prima volta che capita una gara internazionale dalle tue parti devi andare ad osservarli, ma da fermo, perché mentre corrono non si nota. Non potrai che darmi ragione.
Non succede solo nei corridori, generalmente i neri hanno i muscoli del polpaccio più piccoli e più allungati
Non mi sembra un motivo sufficiente per andare così più forte.
Sono stato in Etiopia ( con il risultato di un anno di problemi di stomaco :x ) e ho visto frotte di ragazzini che si facevano km per andare a scuola sull'altipiano, spesso di corsa.
Magari conta più dei polpacci.
I canadesi dominano l'Hockey su ghiaccio per qualche caratteristica genetica o perché ci giocano tutti ?


Gimbatbu
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Re: Parliamo di Atletica

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Il più grande nuotatore di tutti i tempi non è stato né Mark Spitz né Michael Phelps bensì in tedesco dell' Est di nome Roland Matthes. Da piccolo odiava l' acqua e tra pianti e strilli si accorsero che non riuscivi ad affondarlo neanche tenendogli la testa sott' acqua. Avrebbe potuto frantumare i primati di ogni stile, ma aveva la caratteristica, deleteria in ogni sportivo e ancora di più nella robotica Germania Est dell' epoca, di non allenarsi che il minimo sindacale . Ciò nonostante vinse una fracca di ori tra olimpiadi e campionati vari portando il limite del dorso più basso come tempo del contemporaneo record a delfino! Beh nonostante avesse un fisico filiforme, anche se alto due metri, che poteva ricordare un maratoneta etiope che di potenziamento proprio non se ne parlava, aveva una massa grassa assolutamente sproporzionata alla magrezza del suo fisico. Non era questione di piscine o suprematisti. Era fatto così.


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Gimbatbu ha scritto: mercoledì 23 febbraio 2022, 23:42 tedesco dell' Est di nome Roland Matthes. Avrebbe potuto frantumare i primati di ogni stile, ma aveva la caratteristica, di non allenarsi che il minimo sindacale .Era fatto così.
Nato a Sassuolenburgo.
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Gimbatbu ha scritto: mercoledì 23 febbraio 2022, 23:42 Il più grande nuotatore di tutti i tempi non è stato né Mark Spitz né Michael Phelps bensì in tedesco dell' Est di nome Roland Matthes. Da piccolo odiava l' acqua e tra pianti e strilli si accorsero che non riuscivi ad affondarlo neanche tenendogli la testa sott' acqua. Avrebbe potuto frantumare i primati di ogni stile, ma aveva la caratteristica, deleteria in ogni sportivo e ancora di più nella robotica Germania Est dell' epoca, di non allenarsi che il minimo sindacale . Ciò nonostante vinse una fracca di ori tra olimpiadi e campionati vari portando il limite del dorso più basso come tempo del contemporaneo record a delfino! Beh nonostante avesse un fisico filiforme, anche se alto due metri, che poteva ricordare un maratoneta etiope che di potenziamento proprio non se ne parlava, aveva una massa grassa assolutamente sproporzionata alla magrezza del suo fisico. Non era questione di piscine o suprematisti. Era fatto così.
Detto sugero? Specialità preferita il dorso? Perché uno così me lo ricordo. :)


Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
i barbieri il lunedì :bll:

"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.

"io non mi sento italiano, ma per la lingua ... lo sono." :)
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lemond ha scritto: giovedì 24 febbraio 2022, 7:55
Gimbatbu ha scritto: mercoledì 23 febbraio 2022, 23:42 Il più grande nuotatore di tutti i tempi non è stato né Mark Spitz né Michael Phelps bensì in tedesco dell' Est di nome Roland Matthes. Da piccolo odiava l' acqua e tra pianti e strilli si accorsero che non riuscivi ad affondarlo neanche tenendogli la testa sott' acqua. Avrebbe potuto frantumare i primati di ogni stile, ma aveva la caratteristica, deleteria in ogni sportivo e ancora di più nella robotica Germania Est dell' epoca, di non allenarsi che il minimo sindacale . Ciò nonostante vinse una fracca di ori tra olimpiadi e campionati vari portando il limite del dorso più basso come tempo del contemporaneo record a delfino! Beh nonostante avesse un fisico filiforme, anche se alto due metri, che poteva ricordare un maratoneta etiope che di potenziamento proprio non se ne parlava, aveva una massa grassa assolutamente sproporzionata alla magrezza del suo fisico. Non era questione di piscine o suprematisti. Era fatto così.
Detto sugero? Specialità preferita il dorso? Perché uno così me lo ricordo. :)
Proprio lui, un personaggio abbastanza fuori dagli schemi per quello che era permesso all' epoca. Ad un campionato europeo si presentò al via della finale dei 200 farfalla che non erano la sua specialità, ma almeno in Europa era nettamente favorito. Poiché in finale era giunto anche un suo compagno di squadra che era un po' il Tano Belloni del nuoto e di conseguenza vinceva molto raramente, Roland non trovò di meglio che partire un secondo dopo per consentire la vittoria al compagno. Erano tempi in cui un record mondiale valeva un premio in denaro ed un' onorificenza e lui che aveva un cronometro nelle gambe e nel cervello lo migliorò decimo dopo decimo una trentina di volte. Alla fine gli stregoni che presiedevano allo sport teutonico-orientale benedirono l' unione con l' altra nuotatrice fenomeno Kornelia Ender. Forse equinamente parlando si attendevano un figlio/a pesce. Invece il matrimonio durò pochi anni e non diede seguito con talenti come i genitori.


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Re: Parliamo di Atletica

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Gimbatbu ha scritto: giovedì 24 febbraio 2022, 8:15 Forse equinamente parlando si attendevano un figlio/a pesce.
A proposito, ma Varenne è sempre produttivo e, se sì, quante monte farà all'anno? :dubbio:


Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
i barbieri il lunedì :bll:

"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.

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Re: Parliamo di Atletica

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lemond ha scritto: giovedì 24 febbraio 2022, 9:07
Gimbatbu ha scritto: giovedì 24 febbraio 2022, 8:15 Forse equinamente parlando si attendevano un figlio/a pesce.
A proposito, ma Varenne è sempre produttivo e, se sì, quante monte farà all'anno? :dubbio:
Non lo so, ha 27 anni che per un cavallo sono un' età ragguardevole. So però che adesso si può usare l' inseminazione artificiale anche con seme congelato, quindi continuerà a sfornare campioni chissà per quanto tempo ( e ad arricchire il suo proprietario...).


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Re: Parliamo di Atletica

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Il più grande di sempre è sempre un discorso che non vale niente, ma di sicuro Lochte potenzialmente era più forte di Phelps. Solo che per le classifiche all time contano le vittorie ed anche allenarsi, essere più sul pezzo fa parte del pacchetto dei più grandi. Il più grande di sempre se ha senso questa definizione è Phelps ovviamente.


Winter
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Re: Parliamo di Atletica

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Gimbatbu ha scritto: mercoledì 23 febbraio 2022, 23:42 Il più grande nuotatore di tutti i tempi non è stato né Mark Spitz né Michael Phelps bensì in tedesco dell' Est di nome Roland Matthes. Da piccolo odiava l' acqua e tra pianti e strilli si accorsero che non riuscivi ad affondarlo neanche tenendogli la testa sott' acqua. Avrebbe potuto frantumare i primati di ogni stile, ma aveva la caratteristica, deleteria in ogni sportivo e ancora di più nella robotica Germania Est dell' epoca, di non allenarsi che il minimo sindacale . Ciò nonostante vinse una fracca di ori tra olimpiadi e campionati vari portando il limite del dorso più basso come tempo del contemporaneo record a delfino! Beh nonostante avesse un fisico filiforme, anche se alto due metri, che poteva ricordare un maratoneta etiope che di potenziamento proprio non se ne parlava, aveva una massa grassa assolutamente sproporzionata alla magrezza del suo fisico. Non era questione di piscine o suprematisti. Era fatto così.
Non credo che nella ddr uno si potesse allenare quando voleva..
Se non seguivi le loro regole (e i loro allenamenti..) ti mettevano fuori (che fossi campione europeo o mondiale o olimpico)
Non si facevano problemi
Non vinceva l atleta ma il sistema


Gimbatbu
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Re: Parliamo di Atletica

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Winter ha scritto: giovedì 24 febbraio 2022, 12:29
Gimbatbu ha scritto: mercoledì 23 febbraio 2022, 23:42 Il più grande nuotatore di tutti i tempi non è stato né Mark Spitz né Michael Phelps bensì in tedesco dell' Est di nome Roland Matthes. Da piccolo odiava l' acqua e tra pianti e strilli si accorsero che non riuscivi ad affondarlo neanche tenendogli la testa sott' acqua. Avrebbe potuto frantumare i primati di ogni stile, ma aveva la caratteristica, deleteria in ogni sportivo e ancora di più nella robotica Germania Est dell' epoca, di non allenarsi che il minimo sindacale . Ciò nonostante vinse una fracca di ori tra olimpiadi e campionati vari portando il limite del dorso più basso come tempo del contemporaneo record a delfino! Beh nonostante avesse un fisico filiforme, anche se alto due metri, che poteva ricordare un maratoneta etiope che di potenziamento proprio non se ne parlava, aveva una massa grassa assolutamente sproporzionata alla magrezza del suo fisico. Non era questione di piscine o suprematisti. Era fatto così.
Non credo che nella ddr uno si potesse allenare quando voleva..
Se non seguivi le loro regole (e i loro allenamenti..) ti mettevano fuori (che fossi campione europeo o mondiale o olimpico)
Non si facevano problemi
Non vinceva l atleta ma il sistema
Ovviamente questo è quello che dicono le biografie, però che lui fosse poco omologato è anche dimostrato dal fatto che non fu minimamente toccato dallo scandalo doping dopo la caduta del muro perché non aveva mai fatto parte di gruppi sportivi militari e si era sempre allenato in un piccolo club con lo stesso tecnico. Lo sopportavano perché vinceva sempre, mi pare 6 o 7 anni imbattuto.


cassius
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Re: Parliamo di Atletica

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La guerra in Ucraina entra anche in questo thread con Massimo Magnani, ex maratoneta e ora organizzatore di gare, che si trovava nel Paese per organizzare la prima maratona di Kiev che era prevista a settembre.
È tornato a casa ma il viaggio è stato avventuroso.
https://www.runnersworld.it/massimo-mag ... tica-11426


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Road Runner
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Non ci posso credere.....

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Non ci posso credere.... Ditemi che non è vero....!!
Su Correre Scarpe, supplemento semestrale della rivista Correre, il Professor Luca De Ponti, che è il maggior luminare
al mondo di problemi legati allo sport (chirurgo di ginocchia, tendini e piedi), ad una domanda su cosa ne pensasse delle scarpe
col plateau in carbonio, risponde che senza dubbio danno un grande vantaggio, ma è al corrente di atleti
di elite che pur avendo un 42 di piede, usano scarpe misura 46/47, stringate a dovere, per allungare e aumentare l'effetto leva del plateau,
ottenendone un vantaggio "ancora più enorme"!!! Tipo le lame che usava Pistorius!


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Beppugrillo
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Re: Parliamo di Atletica

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Avrei agevolmente scommesso contro il ritorno di Jacobs ad alti livelli dopo l'exploit di Tokyo, invece non ci ho capito una mazza :clap:


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