Letteratura: cosa leggete? vi piace?

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Gimbatbu
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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?

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bicycleran ha scritto: martedì 23 agosto 2022, 12:18 Nel senso che potrebbe essere di tuo gradimento.
(Non era un insulto riferito al titolo del libro, a scanso di equivoci) :cincin:
:D Anzi il titolo è volutamente ironico. Il protagonista è quello che ha più qualità di tutti.


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bicycleran
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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?

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Dimenticavo che a giugno ho letto Tomas Nevinson, l'ultimo libro di Javier Marias; il solito grande romanzo. "Solito" in tutti i sensi: ormai il madrileno si ripete, ha abbracciato una sorta di serialità, con spin-off e personaggi che ritornano, in una personale rivisitazione del genere spy. Comunque averne; almeno, io ne voglio ancora.


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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?

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bicycleran ha scritto: martedì 23 agosto 2022, 9:36

Avevo anche lasciato l'ultimo Strega, Spatriati, poiché poco interessante (classica storia di formazione ed emigrazione dal sud, scritta senza guizzi), ma poi mi è rimasta la curiosità di conoscere il prosieguo delle vicenda e l'ho concluso.
..che son finiti a Praia e la domenica a tifare i gobbi?

:lol:

Scherzo naturlich......

Io ho letto di un fiato Tokio Ueno Station di Yu Miri.
Chi vi ha trovato un romanzo denuncia sulla società giapponese.
Boh.
Direi qualcosa di molto più importante.
Una riflessione sul tempo e sulla morte, profonda e delicata.
Consigliovi.


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nemecsek. ha scritto: martedì 23 agosto 2022, 14:35

Io ho letto di un fiato Tokio Ueno Station di Yu Miri.
Chi vi ha trovato un romanzo denuncia sulla società giapponese.
Boh.
A ben pensarci se Yu fosse nata a Lima o a Montevideo poteva uscirci un romanzo frignone.
Giorni fa una persona mi disse: I proattivi vivono bene ovunque.
Io penso che i proattivi vivano con dignità propria quantomeno.
Poi dice che uno si butta sul Giappone.


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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?

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Prima di Musil, dato che ho ascoiltato Barbero sulla battaglia di Stalingrado, mi è venuto un desiderio irrefrenabile di saperne di più e accolgo il consiglio di leggere "Vita e destino" di Vasilij Grossman, dato che poi a me gli scrittori "russi" piacciono, specie questo che penso sia un romanzo storico. :) P.S. Poi lui è ebreo-ucraino, credo, più che russo. :)



Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
i barbieri il lunedì :bll:

"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.

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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?

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:bici:
lemond ha scritto: giovedì 25 agosto 2022, 9:40 Prima di Musil, dato che ho ascoiltato Barbero sulla battaglia di Stalingrado, mi è venuto un desiderio irrefrenabile di saperne di più e accolgo il consiglio di leggere "Vita e destino" di Vasilij Grossman, dato che poi a me gli scrittori "russi" piacciono, specie questo che penso sia un romanzo storico. :) P.S. Poi lui è ebreo-ucraino, credo, più che russo. :)

Vita e destino CAPOLAVORO TOTALE, una meraviglia.

Purtroppo o lo si legge di corsa oppure occorre di armarsi di taccuino per tenere le fila dei personaggi. Il manoscritto fu graziato dal censore che non lo distrusse, e eventualmente arrivò ad ovest, ma l'autore non ebbe modo di compiere il lavoro di rilettura e redazione, quindi armarsi di carta e penna e pazienza.

Il libro è meraviglioso, e non lo rileggo da un po' - fammi sapere che ne pensi


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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?

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Farollo senz'altro. :cincin:


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Maìno della Spinetta ha scritto: giovedì 25 agosto 2022, 9:45 :bici:
lemond ha scritto: giovedì 25 agosto 2022, 9:40 Prima di Musil, dato che ho ascoiltato Barbero sulla battaglia di Stalingrado, mi è venuto un desiderio irrefrenabile di saperne di più e accolgo il consiglio di leggere "Vita e destino" di Vasilij Grossman, dato che poi a me gli scrittori "russi" piacciono, specie questo che penso sia un romanzo storico. :) P.S. Poi lui è ebreo-ucraino, credo, più che russo. :)

Vita e destino CAPOLAVORO TOTALE, una meraviglia.

Purtroppo o lo si legge di corsa oppure occorre di armarsi di taccuino per tenere le fila dei personaggi. Il manoscritto fu graziato dal censore che non lo distrusse, e eventualmente arrivò ad ovest, ma l'autore non ebbe modo di compiere il lavoro di rilettura e redazione, quindi armarsi di carta e penna e pazienza.

Il libro è meraviglioso, e non lo rileggo da un po' - fammi sapere che ne pensi
Straquoto! Libro eccezionale, colmo di pagine straordinarie. Su tutte, due in particolare: l' incontro tra l' austera signora ucraina e il soldato tedesco e il cammino verso il momento fatale degli ebrei deportati. Poesia pura.


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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?

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Maìno della Spinetta ha scritto: giovedì 25 agosto 2022, 9:45 Purtroppo o lo si legge di corsa oppure occorre di armarsi di taccuino per tenere le fila dei personaggi. Il manoscritto fu graziato dal censore che non lo distrusse, e eventualmente arrivò ad ovest, ma l'autore non ebbe modo di compiere il lavoro di rilettura e redazione, quindi armarsi di carta e penna e pazienza.
Il libro è meraviglioso, e non lo rileggo da un po' - fammi sapere che ne pensi
È proprio come dici, occorre leggerlo in poche puntate, altrimenti non si sa chi sono più tizio e caio. Poi si passa da una situazione a un'altra, senza suture. Il libro scorre facile e quindi dovrei finirlo fra una decina di giorni, spero. :)
P.S. Interessante il ritratto dei sottoposti dell'allora nuovo "piccolo padre". :)


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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?

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Estratto, quasi per intiero del capitolo 24 (seconda parte) del romanzo di Vasilij Grossman "Vita e destino"

Buona parte dei viventi non si cura di definire il "bene". In che cosa consiste? A chi lo si fa? Esiste un bene comune, applicabile a ogni uomo, a ogni razza, a ogni circostanza? Oppure il mio bene è il tuo male e il bene del mio popolo il male del tuo? È eterno, il bene, immutabile, o forse quello che ieri era bene oggi diventa vizio e il male di ieri è il bene di oggi?
Il giorno del Giudizio si avvicina e la riflessione sul bene e il male non impegna soltanto filosofi e predicatori, ma gli uomini tutti, istruiti e ignoranti.
Nei millenni passati l'idea del bene ha fatto qualche passo avanti? È o non è un concetto valido per ogni uomo, e "non c'è greco e non c'è giudeo", come dicevano gli apostoli? E non ci sono classi, né nazioni, né Stati? O forse il concetto è ancora più ampio e si estende anche agli animali, agli alberi e al muschio, è ampio quanto lo volevano il Buddha e i suoi discepoli? Quel Buddha che per cogliere la vita tramite il bene e l'amore, arrivò a negarla.
Nel corso dei millenni le teorie dei maestri dell'etica e della filosofia hanno portato a una limitazione del concetto di bene.
L'idea cristiana, lontana cinque secoli dalla buddhista, restrinse il mondo dei viventi a cui applicare il concetto di bene. Che non riguardava tutti gli esseri, ma soltanto gli umani.
Il bene dei primi cristiani, il bene degli uomini tutti venne sostituito dal bene dei soli cristiani, a cui si affiancava il bene dei musulmani e il bene degli ebrei.
Passarono i secoli, e il bene dei cristiani si scisse nel bene dei cattolici e dei protestanti, e nel bene degli ortodossi. E dal bene degli ortodossi nacque il bene dei vecchi e dei nuovi credenti.
Poi è toccato al bene dei ricchi e a quello dei poveri e infine al bene dei gialli, dei neri, dei bianchi.
E così, scissione dopo scissione, sono nati il bene di una setta, di una razza o di una classe; e quanti si trovavano oltre la linea chiusa del cerchio, non ne erano parte.
E gli uomini si avvidero che molto sangue era stato versato per quel bene piccolo piccolo, che buono non era, e in nome della sua battaglia contro ciò che riteneva male.
Un tale concetto di bene si rivela talvolta un flagello, un male peggiore del male stesso.
Un bene siffatto non è che una buccia vuota da cui è caduto, perdendosi, il seme più sacro. Chi lo renderà alla gente?
Che cos'è dunque il bene? Una volta si diceva: il bene è il disegno e l'azione che ne deriva, la quale conduce alla vittoria e alla forza dell'umanità, di una famiglia, di una nazione, di uno Stato, di una classe, di una fede religiosa.
Anche coloro che porseguono il proprio bene personale cercano di ammantarlo di universalità e dichiarano: "il mio bene coincide con il bene di tutti, il mio bene non serve a me soltanto, ma a ogni altro uomo. E facendo il mio bene, mi metto al servizio dell'umanità intiera.
In tal modo il bene che ha perso universalità - il bene di una setta, di una classe, di una nazione e di uno Stato - si veste di un'universalità mendace, per giustificare la propria battaglia contro ciò che esso considera male.
Persino il sangue versato da Erode non fu versato in nome del male, ma di ciò che per Erode era bene. Perché la nuova forza che era nata, minacciava di morte lui, la sua famiglia, i suoi amici e favoriti, il suo regno, il suo esercito.
E tuttavia non era nato il male, bensì il cristianesimo. Mai l'umanità aveva sentito dire: "Non giudicate se non volete essere giudicati. Perché col giudizio con cui giudicate sarete giudicati e con la misura con la quale misurate sarete misurati... Amate i vostri nemici, fate del bene a coloro che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi maltrattano. Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge e questi i Profeti."
Che cosa ha portato agli uomini questa parola di pace e i amore? (nota mia, ma lo è veramente o è solo flatus voci?)
L'iconoclastia biazantina, le torture dell'Inquisizione, la lotta alle eresie in Francia, in Italia, nelle Fiandre e in Germania, quella fra cattolici e protestanti, la crudeltà degli ordini monastici, Nikon contro Avvakum, secoli di persecuzioni che hanno soffocato la scienza e la libertà, lo sterminio per mano cristiana delle tribù pagane della Tasmania, intieri villaggi africani dati alle fiamme. È costato sofferenze maggiori dei misfatti di criminali e briganti malvagi per "natura"...
Questo è stato il destino tremendo e irrazionale della dottrina più umana dell'umanità, (nota mia: "caveat") che non ha saputo sottrarsi al destino comune e si è divisa nei tanti gironi del bene personale, del bene piccolo.
Un'esistenza crudele istilla il bene nei cuori dei grandi uomini, i quali lo restituiscono alla vita, bramosi di cambiarla a immagine del bene che hanno dentro di sé. Tuttavia non sono i gironi della vita che mutano, a immagine e somiglianza dell'idea del bene; è l'idea del bene che affonda nella palude della vita e si scinde, smarrendo la propria universalità e servendo il momento, anziché spalmare la vita a propria - splendida ma incorporea - immagine.
La mente umana crede che la vita sia una lotta del bene contro il male, ma così non è. Chi vuole il bene dell'umanità non è in grado di arginare il male.
Occorrono nuove idee per scavare un nuovo alveo, per spostare gli scogli, per distruggere la roccia e abbattere le foreste; è necessario sognare un bene comune, perché le grandi acque scorrano in amicizia. Se il mare potesse pensare, ogni tempesta genererebbe l'idea e il sogno della felicità e, frangendosi contro gli scogli, ogni onda penserebbe di sacrificarsi per il bene delle acque tutte del mare, senza accorgersi di essere stata semplicemnente sollevata dal vento, come mille altre prima e dopo di lei. (nota mia, riferimento al non libero arbitrio e alla freccia di Spinoza)
Molti libri sono stati scritti su come combattere il male, su cosa sia il male e cosa il bene.
Ma resta inconfutabile un cruccio: là dove si leva l'alba del bene eterno, che mai sarà vinto dal male - quel male, anch'esso eterno, che mai trionferà sul bene -, là muoiono vecchi e bambini e scorre il sangue. E dinanzi al male della vita, non solo gli uomini, ma anche Dio è impotente.
...
Ho visto la forza incrollabile dell'idea del bene sociale, che è nata nel mio paese. L'ò vista nel periodo della collettivizzazione forzata e nel Trentasette. Ho visto uccidere nel nome di un ideale bello e umano come quello cristiano. Ho visto le campagne morire di fame e i figli dei contadini che morivano fra le nevi della Siberia; ho visto le tradotte che da Mosca, Leningrado e altre città della Russia portavano in Siberia centinaia di migliaia di uomini e donne, i nemici della grande, luminosa idea del bene sociale. Era un'idea bella e grande e ha ucciso senza pietà, ha rovinato le vite di molti, ha separato le mogli dai mariti, i figli dai padri.
Ora sul mondo incombe il grande orrore del nazismo tedesco. L'aria è impregnata della grida e dei lamenti dei giustiziati. Nero è il cielo e il sole si è spento nel fumo dei forni crematori.
Ma anche questi crimini - inauditi non solo per l'Universo, ma anche per gli uomini di questa Terra - sono compiuti in nome del bene.
... il bene forse alberga nel mondo silenzioso degli alberi? No! L'ò vista muoversi la foresta, lò vista contendere senza pietà un palmo di terra all'erba e agli arbusti. Miliardi di semi volanti, crescendo, uccidono l'erba e soffocano un cespuglio amico e milioni di germogli combattono gli uni conro gli altri. Solo chi sopravvive va a formare, in un'adunanza di forti, la coltre del giovane bosco bramoso di luce. E abeti e faggi vegetano nella penombra della reclusione sotto la coltre delle piante eliofile.
Anche per loro tuttavia verrà il momento di avvizzire e allora gli abeti massicci si apriranno un varco verso la luce e metteranno a morte l'ontano e la betulla.
Così vive il bosco, nell'eterna lotta di tutti contro tutti. ... Che la vita sia davvero il male?
Il bene non è nella natura, non è nelle prediche di apostoli e profeti, né nelle teorie di grandi sociologi o capi di Stato e neppure nell'etica dei filosofi... La gente comune ha nel cuore l'amore per gli esseri viventi, ama la vita e ne ha cura in modo naturale e spontaneo, è felice del calore della propria caso dopo una giornata di lavoro e non accende roghi e falò sulle piazze. ... È la bontà dell'uomo per l'altro uomo, una bontà senza testimoni, piccola, senza grandi teorie. La bontà illogica, potremmo chiamarla. La bontà degli uomini al di là del bene religioso o sociale. (Nota mia, è l'idiota di Epicuro e di Dostoevskij)
...
E questa bontà sciocca è quanto di meglio c'è nell'uomo, è ciò che lo può contraddistinguere, è l'altezza a cui lo spirito umano si eleva. La vita non è il male, ci dice.
È una bontà senza voce, senza senso. Istintiva, cieca, Ha cominciato a offuscarsi quando il cristianesimo l'à vestita della dottrina dei padri della Chiesa e il seme è diventato vuota scorza. Essa è forte, finché è muta, inconsapevole, finché non diventa mercanzia dei predicatori, finché il suo oro non viene coniato in monete di saggezza. La bontà è semplice, come la vita. Persino Cristo e il suo insegnamento le hanno tolto forza, perché la sua forza è nel silenzio del cuore umano.
Tuttavia, avendo dubitato del bene umano, sono costretto a dubitare anche della bontà. È troppo debole, e me ne dolgo! A che serve, se non è contagiosa? La bontà è forte finché è priva di forza, appena la si vuol trasformare in forza, la bontà si perde, scolora, si offusca, svanisce.
E dunque, siccome non credo più di trovare il bene in Dio e nella natura, ho smesso di credere anche alla bontà.
Eppure quanto più si estendono le tenebre del nazismo, tanto più constato che gli uomini restano - imperterriti - uomini, persino sul ciglio di una fossa sanguinante o sulla soglia di una camera a gas.
...
La storia degli uomini non è dunque la lotta del bene che cerca di sconfiggere il male. La storia dell'uomo è la lotta del grande male che cerca di macinare il piccolo seme dell'umanità. Ma se anche in momenti come questi l'uomo serba qualcosa di buono, il male è destinato a soccombere.


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Ci ha lasciati il mio scrittore preferito. Profonda tristezza. :(
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bicycleran ha scritto: domenica 11 settembre 2022, 18:02 Ci ha lasciati il mio scrittore preferito. Profonda tristezza. :(
https://www.repubblica.it/cultura/2022/ ... 7-P1-S8-T1
Dopo Luis Sepulveda e Giulio Giorello si è preso anche lui.


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Mi dispiace tantissimo. Se ne va un grandissimo. Tutti belli i suoi libri. Il mio preferito Domani nella battaglia pensa a me. Capolavoro.


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nino58 ha scritto: domenica 11 settembre 2022, 18:29
bicycleran ha scritto: domenica 11 settembre 2022, 18:02 Ci ha lasciati il mio scrittore preferito. Profonda tristezza. :(
https://www.repubblica.it/cultura/2022/ ... 7-P1-S8-T1
Dopo Luis Sepulveda e Giulio Giorello si è preso anche lui.
Luis Sepulveda, per lo meno di nome lo conoscevo, Giorello lo ammiravo assai, anche se non credo che abbia scritto anche romanzi (o mi sbaglio?) Javier Marias non sapevo che fosse esistito; l'unico scrittore spagnolo che ho letto, penso sia Ildefonso Falcones ed è il genere che mi piace.


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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?

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lemond ha scritto: lunedì 12 settembre 2022, 9:20 Javier Marias non sapevo che fosse esistito;
Carlo , se ne è parlato mesi fa su queste pagine.


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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?

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nemecsek. ha scritto: giovedì 15 settembre 2022, 23:09
lemond ha scritto: lunedì 12 settembre 2022, 9:20 Javier Marias non sapevo che fosse esistito;
Carlo , se ne è parlato mesi fa su queste pagine.
O non ho letto o me sono (più probabile) dimenticato. La memoria è forse il peggior difetto psicoficico che possiedo. :)


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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?

Messaggio da leggere da Trullo »

Sono capitato in questo topic per caso, un paio di giorni fa, quando ho visto Nemecsek nominare Natsuo Kirino in un post ciclistico
E niente, solo per dire che leggere è una delle attività che preferisco, e quindi mi sono letto tutto il topic ed eccomi a condividere i miei gusti e interessi come lettore.

Prima di tutto leggo prevalentemente narrativa, ma occasionalmente anche poesie, teatro e saggistica.

Il mio genere preferito è il giallo e in particolare il giallo classico. Ho letto tutto di Conan Doyle, Christie e Van Dine, e molto di Carr, Queen e i vari autori classici. In particolare il mio giallo preferito è La rossa mano destra di Joel Townsley Rogers. Nei gialli contemporanei difficilmente ho trovato quel tipo di emozioni, ma ci sono eccezioni, per esempio sto amando molto i romanzi di Galbraith (che poi è uno pseudonimo della Rowling) con Cormoran Strike e Robin Ellacott protagonisti
RIspetto al noir amo Scerbanenco, la Highsmith e fra i contemporanei Higashino e la Kirino che ha nominato Nemecsek (ho letto pochi mesi fa Una storia crudele, e poco prima avevo letto Le quattro casalinghe di Tokyo)

Amo il fantay in particolare Harry Potter (letto da adulto pochissimi anni fa, di una profondità che lo fa essere non solo un'opera per ragazzi) e Il signore degli anelli, rispetto alla fantascienza da giovane avevo letto quasi tutto Asimov, mentre ora negli ultimissimi mesi sto leggendo un tipo di fantascienza diversa, più introspettiva e filosofica. VI cito tre capolavori che ho letto negli ultimi mesi: Solaris di Lem (che qualcuno di voi ha menzionato nel topic), L'invenzione di Morel di Bioy Casares e Ubik di Dick. Poi adoro Stephen King, e rispetto al genere horror/ghost story ho scoperto una grandissima autrice contemporanea che è Laura Purcell. Di lei ho letto Gli amici silenziosi e soprattutto Il filo avvelenato, quest'ultimo è forse il romanzo più coinvolgente che abbia letto negli ultimi mesi

Sui classici sono carente per l'ottocento, mi mancano i romanzieri russi e ho letto poco anche di inglesi e francesi, in particolare ho apprezzato Madame Bovary e I miserabili. Sul novecento amo autori come Sciascia, Buzzati (Il deserto dei tartari, geniale), Amado, Garcia Marquez (ho amato moltissimo, come molti della mia generazione, Cent'anni di solitudine), Calvino, Eco (bellissimo Il nome della rosa, ma come detto da altri ancor più bello Il pendolo). Un piccolo gioiellino che ho letto da poco è American Psycho, come il Pendolo che ho citato prima un romanzo profetico, scritto trent'anni fa e più ma sembra scritto ieri.

Fra i nostri contemporanei , anche se non ho letto tutto di loro e anzi ho letto solo poche cose (come avrete capito, sono più uno che assaggia da tanti autori che uno che approfondisce alcuni autori in particolare) citerei Murakami, Saramago, Ishiguro, Auster e DeLillo. E fra quelli più leggeri ma comunque profondi menzionerei Benni e Pennac.

La mia lettura in corso è costituita da Dio di illusioni, di Donna Tartt, della quale avevo letto Il Cardellino (bello ma non un capolavoro), se vi interessa quando lo finisco vi condivido le mie impressioni.


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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?

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Trullo ha scritto:
La mia lettura in corso è costituita da Dio di illusioni, di Donna Tartt, della quale avevo letto Il Cardellino (bello ma non un capolavoro), se vi interessa quando lo finisco vi condivido le mie impressioni.
Questo topic è stato creato proprio per scambiarci impressioni :cincin: Mi piace questo tuo saltare da un genere all' altro, è indice di versatilità e curiosità positiva, io, anche per questioni anagrafiche, per esempio i fantasy non riesco proprio a leggerli, probabilmente è una mascherata forma di snobismo, sbagliato ovviamente. Sui gialli che invece sono tra i miei libri preferiti trovo anch'io che i classici, obbedendo alle regole basilari del genere, sono migliori. Mi è capitato di leggere gialli moderni dove il colpevole entrava in scena a 50 pagine dalla fine. Agatha avrebbe fatto all' autore un cazziatone epocale.


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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?

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Trullo ha scritto: giovedì 22 settembre 2022, 22:16
La mia lettura in corso è costituita da Dio di illusioni, di Donna Tartt, della quale avevo letto Il Cardellino (bello ma non un capolavoro), se vi interessa quando lo finisco vi condivido le mie impressioni.
Interessa assolutamente. Il cardellino volevo leggerlo anch'io.


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Sono a pagina 693 di 1464 de L'uomo senza qualità. È durissima. :?


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bicycleran ha scritto: sabato 24 settembre 2022, 12:58 Sono a pagina 693 di 1464 de L'uomo senza qualità. È durissima. :?
E allora io lascio perdere e mi limito alle poche qualià di M. Connelly. :)


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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?

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lemond ha scritto: domenica 25 settembre 2022, 8:28
bicycleran ha scritto: sabato 24 settembre 2022, 12:58 Sono a pagina 693 di 1464 de L'uomo senza qualità. È durissima. :?
E allora io lascio perdere e mi limito alle poche qualià di M. Connelly. :)
lemond che ci facevi sveglio così presto? :D


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bicycleran ha scritto: domenica 25 settembre 2022, 9:01
lemond ha scritto: domenica 25 settembre 2022, 8:28
bicycleran ha scritto: sabato 24 settembre 2022, 12:58 Sono a pagina 693 di 1464 de L'uomo senza qualità. È durissima. :?
E allora io lascio perdere e mi limito alle poche qualià di M. Connelly. :)
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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?

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bicycleran ha scritto: sabato 24 settembre 2022, 12:58 Sono a pagina 693 di 1464 de L'uomo senza qualità. È durissima. :?
Hai già superato abbondantemente il limite raggiunto dal 90% di coloro che hanno tentato di leggere questo libro.


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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?

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Passo a un genere di letteratura che ormai non mi piace più da anni: mi intrigava da ragazzo, ma poi ho smesso. In ogni modo questa poesia di Iosif Aleksandrovič Brodskij, tradotta e letta da Barbero, mi sembra gradevole e può far comprendere l'Unione sovietica e il resto del mondo. ;)


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Ho finito "Il Faraone d'Olanda" il quinto romanzo che leggo di Kader Abdolah, autore che - come già scritto anche in questo thread - adoro.

IE la prima opera che non parla direttamente di Iran (o Persia), ma i riferimenti autobiografici si sprecano e rimangono il tema della diaspora , delle radici , del ritorno e soprattutto quello della memoria .

Non è a livello dei suoi capolavori ma rimane un bel libro, ricco di un inaspettato humor che accompagna i due protagonisti, un egittologo olandese molto famoso e il suo amico egiziano, ex operaio ora in pensione. 

Entrambi anziani, sentono arrivare la loro fine e iniziano a perdere la memoria. Trattenendone gli ultimi brandelli concepiscono un piano folle per riportare un reperto in Egitto (una tomba della regina Merneith, per anni custodita in una cantina e decorata nel tempo), scontrandosi con chi pensa siano solo due vecchi ormai rimbambiti e con chi ci vorrebbe guadagnare dei soldi. Le pagine in cui Abdolah racconta come i due amici si aiutano a vicenda a ricordare avvenimenti passati sono bellissime.

"Del resto qual è la verità quando la memoria ci tradisce? E conta di più la realtà o una fantasia che dia luce e scopo ai nostri giorni?"

In sintesi, non il libro con cui iniziare a leggere questo fantastico cantastorie, ma merita.


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simociclo ha scritto: domenica 25 settembre 2022, 20:25 Ho finito "Il Faraone d'Olanda" il quinto romanzo che leggo di Kader Abdolah, autore che - come già scritto anche in questo thread - adoro.

IE la prima opera che non parla direttamente di Iran (o Persia), ma i riferimenti autobiografici si sprecano e rimangono il tema della diaspora , delle radici , del ritorno e soprattutto quello della memoria .

Non è a livello dei suoi capolavori ma rimane un bel libro, ricco di un inaspettato humor che accompagna i due protagonisti, un egittologo olandese molto famoso e il suo amico egiziano, ex operaio ora in pensione. 

Entrambi anziani, sentono arrivare la loro fine e iniziano a perdere la memoria. Trattenendone gli ultimi brandelli concepiscono un piano folle per riportare un reperto in Egitto (una tomba della regina Merneith, per anni custodita in una cantina e decorata nel tempo), scontrandosi con chi pensa siano solo due vecchi ormai rimbambiti e con chi ci vorrebbe guadagnare dei soldi. Le pagine in cui Abdolah racconta come i due amici si aiutano a vicenda a ricordare avvenimenti passati sono bellissime.

"Del resto qual è la verità quando la memoria ci tradisce? E conta di più la realtà o una fantasia che dia luce e scopo ai nostri giorni?"

In sintesi, non il libro con cui iniziare a leggere questo fantastico cantastorie, ma merita.
Quali sono i suoi capolavori secondo te? In tanti mi hanno parlato bene di Scrittura cuneiforme e La casa della moschea.


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bicycleran ha scritto: domenica 25 settembre 2022, 21:40
simociclo ha scritto: domenica 25 settembre 2022, 20:25 Ho finito "Il Faraone d'Olanda" il quinto romanzo che leggo di Kader Abdolah, autore che - come già scritto anche in questo thread - adoro.

IE la prima opera che non parla direttamente di Iran (o Persia), ma i riferimenti autobiografici si sprecano e rimangono il tema della diaspora , delle radici , del ritorno e soprattutto quello della memoria .

Non è a livello dei suoi capolavori ma rimane un bel libro, ricco di un inaspettato humor che accompagna i due protagonisti, un egittologo olandese molto famoso e il suo amico egiziano, ex operaio ora in pensione. 

Entrambi anziani, sentono arrivare la loro fine e iniziano a perdere la memoria. Trattenendone gli ultimi brandelli concepiscono un piano folle per riportare un reperto in Egitto (una tomba della regina Merneith, per anni custodita in una cantina e decorata nel tempo), scontrandosi con chi pensa siano solo due vecchi ormai rimbambiti e con chi ci vorrebbe guadagnare dei soldi. Le pagine in cui Abdolah racconta come i due amici si aiutano a vicenda a ricordare avvenimenti passati sono bellissime.

"Del resto qual è la verità quando la memoria ci tradisce? E conta di più la realtà o una fantasia che dia luce e scopo ai nostri giorni?"

In sintesi, non il libro con cui iniziare a leggere questo fantastico cantastorie, ma merita.
Quali sono i suoi capolavori secondo te? In tanti mi hanno parlato bene di Scrittura cuneiforme e La casa della moschea.

I due che citi sono considerati i suoi capolavori e io li ho amati entrambi; se non hai letto nulla di lui ti consiglio di iniziare la "la casa della moschea" che è un sunto dei temi che tratta. In sintesi è una saga famigliare che vive dentro la storia dell'Iran dallo Scià all'avvento di Khomeini (e ai suoi primi anni).
Leggiti - se non la conosci -anche la biografia di Abdolah perchè aiuta a capire alcuni passaggi del libro.
La scrittura cuneiforme è per certi versi un'opera di un livello letterario ancora superiore (e parte da un'idea per me meravigliosa, ovvero il fatto che il padre del protagonista, sordomuto e analfabeta, ha tenuoto per tutta la vita un diario con una scrittura tutta sua che il figlio deve decifrare) ma i continui riferimenti ad opere - spesso poesie - persiane l'hanno reso un po' più ostico.
Personalmente ho amato molto anche "Il Sentiero delle Babbucce Gialle" che richiama molto "la casa della moschea". L'altro che ho letto è "Il re", interessante per viaggiare un po' nella Persia dell'Ottocento, ma obbiettivamente qualche gradino sotto gli altri come romanzo.

Se deciderei di leggere questo autore mi piacerebbe sapere cosa ne pensi :) , è bello confrontarsi con altri amanti della letteratura


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simociclo ha scritto: domenica 25 settembre 2022, 22:02
La scrittura cuneiforme è per certi versi un'opera di un livello letterario ancora superiore (e parte da un'idea per me meravigliosa, ovvero il fatto che il padre del protagonista, sordomuto e analfabeta, ha tenuoto per tutta la vita un diario con una scrittura tutta sua che il figlio deve decifrare) ma i continui riferimenti ad opere - spesso poesie - persiane l'hanno reso un po' più ostico.
Pane per i miei denti!
Di solo sono scettico verso la letteratura della diaspora, ma di questo autore mi hanno parlato bene tanti veri "persofili", per cui lo leggerò senz'altro.
Grazie!


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bicycleran ha scritto: domenica 25 settembre 2022, 22:23
simociclo ha scritto: domenica 25 settembre 2022, 22:02
La scrittura cuneiforme è per certi versi un'opera di un livello letterario ancora superiore (e parte da un'idea per me meravigliosa, ovvero il fatto che il padre del protagonista, sordomuto e analfabeta, ha tenuoto per tutta la vita un diario con una scrittura tutta sua che il figlio deve decifrare) ma i continui riferimenti ad opere - spesso poesie - persiane l'hanno reso un po' più ostico.
Pane per i miei denti!
Di solo sono scettico verso la letteratura della diaspora, ma di questo autore mi hanno parlato bene tanti veri "persofili", per cui lo leggerò senz'altro.
Grazie!
Mi incuriosisce questo; posso chiederti come mai? :)


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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?

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Perché ti devono sempre fare lo spiegone sulla storia Iran (o di un altro paese analogo) e ci mettono tutti gli ingredienti per la facile indignazione del lettore occidentale.
Esempio preclaro: Leggere Lolita a Teheran.


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bicycleran ha scritto: domenica 25 settembre 2022, 23:07 Perché ti devono sempre fare lo spiegone sulla storia Iran (o di un altro paese analogo) e ci mettono tutti gli ingredienti per la facile indignazione del lettore occidentale.
Esempio preclaro: Leggere Lolita a Teheran.
ok, chiaro. non ho letto il libro da te citato ma non mi sembra che con Abdolah tu corra questo rischio :)


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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?

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bicycleran ha scritto: domenica 25 settembre 2022, 23:07 Perché ti devono sempre fare lo spiegone sulla storia Iran (o di un altro paese analogo) e ci mettono tutti gli ingredienti per la facile indignazione del lettore occidentale.
Esempio preclaro: Leggere Lolita a Teheran.
Quello della Nafisi può essere anche a volte didascalico, ma non è un brutto libro, quando non rompe le palle con i commenti sui libri occidentali scrive delle pagine eccellenti. Il capitolo susseguente alla morte di Komheini è un capolavoro.


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Trullo
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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?

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Come anticipato, due parole su Dio di illusioni, di Donna Tartt

Tempo fa avevo letto e apprezzato Il cardellino, di Donna Tartt, pur non ritenendolo un capolavoro. Definizione invece che mi sento di utilizzare per questo suo romanzo di esordio, del 1992
Esteriormente appare come un romanzo di formazione ma anche come un noir, ma in realtà può essere considerato, semplicemente, un romanzo sul male. Male che può annidarsi ovunque, anche in un ambiente che sembra ideale: una piccola università di élite, un piccolo gruppo di studenti ricchi, di estrazione sociale elevata, fisicamente in salute, giovani e belli e che hanno la possibilità di dedicarsi, come materia di studio, alle proprie passioni. Eppure, il Male è in mezzo a loro.

Non voglio raccontarvi troppo della trama (che peraltro potete facilmente trovare su wikipedia o goodreads), per non rovinarvi la lettura. Mi limito quindi a descrivervi la situazione iniziale e a fare qualche osservazione.
La narrazione è in prima persona con il punto di vista di Richard Papin, il meno brillante e il più comune del piccolo gruppo, e l’ultimo a unirsi a esso: una precisa scelta narrativa per favorire l’immedesimazione del lettore (non a caso è anche il personaggio che viene meno descritto e caratterizzato) e si apre dal punto di massima tensione: il ritrovamento del cadavere di uno di loro. Poi, come in un lungo flashback, assistiamo alla storia di Richard, a differenza degli altri socialmente più comune, appartenendo a una famiglia della middle class californiana. Famiglia con la quale non ha un bel rapporto, tanto da scegliere l’università e il percorso accademico più distante da essa: studiare lingue antiche in una piccola università del New England.

Qui si trova attratto da un piccolo gruppo di studenti e dal loro carismatico insegnante Julian. Fra gli studenti spicca il fascino intellettuale di Henry, un vero e proprio genio delle lingue, dato che ne parla diverse fra antiche e moderne, con un approccio distaccato che a me ha ricordato molto il personaggio di Sherlock Holmes (significativo il passo in cui ignora, o finge di farlo, lo sbarco sulla luna. Attenzione, non ne nega come fanno alcuni l’autenticità, ma si comporta come se non ne avesse mai sentito parlare. Analogamente a Holmes quando si meraviglia come se la sentisse nominare per la prima volta della teoria secondo cui la terra ruota intorno al sole)
A poco a poco Richard entra nelle dinamiche di questo gruppo già affiatato, ma non tutto è come appare…

Il resto lo lascio scoprire a voi, se avrete voglia di leggerlo.


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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?

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"Ne craignez point, Monsieur, le Pasolinisme."
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"Io non compro libri di Pasolini, me li faccio da me."
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“Nel futuro ognuno sarà Pasolini nel mondo per 15 minuti”
Warhol

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Non so chi sia Achille Mago, ma potrebbe impiegare meglio il suo tempo.


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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?

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Egli scrive dalle periferie dell'Impero.
Che per me hanno lo stesso esotismo della Persia, oggi Iran.



https://www.facebook.com/AchilleMagico


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nemecsek. ha scritto: martedì 27 settembre 2022, 22:08 Egli scrive dalle periferie dell'Impero.
Che per me hanno lo stesso esotismo della Persia, oggi Iran.



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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?

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Nobel a Annie Ernaux, autrice piuttosto nota, con tanti estimatori anche in Italia.
Io ho letto solo Gli anni. E' stata una lettura piacevole ma non così memorabile.


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bicycleran ha scritto: giovedì 6 ottobre 2022, 14:09 Nobel a Annie Ernaux, autrice piuttosto nota, con tanti estimatori anche in Italia.
Io ho letto solo Gli anni. E' stata una lettura piacevole ma non così memorabile.

Se il Nobel deve essere il meglio sono d' accordo con te, se lo rapportiamo alle scelte degli ultimi anni tutto sommato c'è stato di peggio. I francesi si sa hanno un credito particolare in letteratura, il più delle volte meritato, anche se ai migliori, Proust e Celine, non gliel'hanno dato!


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Gimbatbu ha scritto: giovedì 6 ottobre 2022, 16:17
bicycleran ha scritto: giovedì 6 ottobre 2022, 14:09 Nobel a Annie Ernaux, autrice piuttosto nota, con tanti estimatori anche in Italia.
Io ho letto solo Gli anni. E' stata una lettura piacevole ma non così memorabile.

Se il Nobel deve essere il meglio sono d' accordo con te, se lo rapportiamo alle scelte degli ultimi anni tutto sommato c'è stato di peggio. I francesi si sa hanno un credito particolare in letteratura, il più delle volte meritato, anche se ai migliori, Proust e Celine, non gliel'hanno dato!
Tra i francesi premiati di recente è più interessante Modiano, forse.
Poi ci sono parti del mondo quasi del tutto inesplorate, anche perché poco tradotte. Possibile che abbia vinto solo uno scrittore di lingua araba?


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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?

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Quasi a pagina 1.000 de L'uomo senza qualità, l'ho messo in pausa e ho iniziato La casa della moschea, che tra un mese sarà il tema di un gruppo di lettura. Per il momento non mi dispiace; gli inevitabili spiegoni che tanto mi infastidiscono sono ben minimizzati. Certo, non ha la complessa raffinatezza della scrittura di Musil, ma spero che l'andamento sia più scorrevole e appassionante.


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bicycleran ha scritto: sabato 15 ottobre 2022, 9:12 Quasi a pagina 1.000 de L'uomo senza qualità, l'ho messo in pausa e ho iniziato La casa della moschea, che tra un mese sarà il tema di un gruppo di lettura. Per il momento non mi dispiace; gli inevitabili spiegoni che tanto mi infastidiscono sono ben minimizzati. Certo, non ha la complessa raffinatezza della scrittura di Musil, ma spero che l'andamento sia più scorrevole e appassionante.

Mi farà piacere leggere un tuo commento a quest'opera (da me particolarlmente amata) quando l'avrai terminata :)


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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?

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Ho finito da pochi giorni Il seggio vacante

Questo è forse il romanzo meno popolare e meno di successo della Rowling
Escludendo le storie specificamente per bambini, come Il maialino di Natale o L’Ickabog, le sue due saghe sono pietre miliari dei rispettivi generi. Su Harry Potter non c’è bisogno di dire nulla, e la saga di Cormoran e Robin è peculiare nel genere per unire la solidità dell’enigma (e la descrizione della cattiveria dell’assassino) tipica dei classici con elementi stilistici e narrativi di tipo contemporaneo (in particolare la presenza di una trama orizzontale di tipo sentimentale, che viola le regole d Van Dine ma invece lo avvicina alla serialità che contraddistingue la produzione odierna)
Il seggio vacante invece è molto bello ma è “solo” un romanzo di narrativa non di genere, drammatico a sfondo sociale, come ce ne sono tanti sia di autori italiani sia di inglesi (e di tante altre parti del mondo naturalmente)

Tuttavia, è un romanzo bellissimo, che secondo me merita di essere letto
Descrive la vita di una piccola cittadina dell’Ovest dell’Inghilterra, in qualche parte dell’interno, a sud di Birmingham e a nord di Bristol. Una cittadina come tante, con il pendolarismo verso il vicino capoluogo, e con un quartiere popolare proprio al confine fra le due città, che la deindustrializzazione con la chiusura di una grande acciaieria dove lavoravano molti suoi abitanti ha spinto al degrado e al proliferare delle dipendenze, su tutti quella da eroina.
La storia si apre con la morte per cause naturali di uno dei consiglieri comunali di questa cittadina, ed è quasi tutta basata sulle elezioni supplettive per sostituirlo.
Veniamo così a conoscenza con una serie di personaggi, dal medico di famiglia al preside, dalla psicologa scolastica all’assistente sociale, oltre che con la generazione degli adolescenti, spesso figli dei personaggi adulti che seguiamo. Colpisce in particolare la figura della ribelle Kristal, figlia di una ragazza madre tossicodipendente che si sta disintossicando perché teme di perdere sia Kristal sia l’altro figlio, di soli tre anni che frequenta l’asilo.

Droga, bullismo, disturbi mentali di varia natura fra cui la paranoia, politica, dinamiche familiari, amicizia, scoperta del sesso da parte degli adolescenti sono solo alcuni dei temi toccati.
Queste cose sono descritte con la consueta efficacia da parte dell’autrice, riuscendo a darci un quadro psicologico sensato e compiuto di tutti i numerosi personaggi che ci presenta e facendoceli sembrare vivi (e spesso ricordando persone che abbiamo conosciuto davvero), e come sempre gestendo bene il passaggio da parti leggere e divertenti a momenti drammatici, fino ad arrivare a un finale nel quale ho faticato a trattenere le lacrime

La prossima lettura, iniziata ieri, è Nel segno della pecora, di Murakami


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Leggerò il libro della Rowling, mi incuriosisce. :cincin:


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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?

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Ci sono dei libri che ci colpiscono nell’anima, per il loro essere originali, profondi, visionari. Potrei citare Cecità, American Psycho, Trilogia della città di K. Nel segno della pecora, di Murakami, è stato sicuramente uno di questi.
Un paio di anni fa avevo letto il ben più famoso Dance, dance, dance. Alcuni riferimenti al misterioso personaggio dell’Uomo Pecora mi avevano incuriosito, e scambiando informazioni fra lettori avevamo scoperto che appunto questo Nel segno della pecora costituiva una sorta di prequel di Dance, Dance, Dance.
Ora che l’ho letto posso dire che, pur avendo amato Dance, Dance, Dance, ho preferito questo. Non è un libro per tutti i lettori, anzi. Se amate solo storie completamente realistiche, vi consiglio tranquillamente di non leggerlo. Ma se invece amate un pizzico di irrealtà, sia come strumento per fare satira sia come semplice elemento che permette di gustare il piacere della lettura. è il libro che stavate cercando.
Non vi svelo nulla della trama per non perdere il piacere di scoprirla leggendo, come ho fatto io, vi consiglio solo di leggerlo con calma, assaporando ogni frase senza farvi prendere dalla smania di sapere “come va a finire”.
Ci sono pochi personaggi, e nessuno di essi viene chiamato per nome. Volendo, possiamo trovare un significato, un’interpretazione a ognuno di essi, come ho fatto io durante e alla fine della lettura. Ma la bellezza di questo libro non si ferma qui, visto che abbiamo una quantità incredibile di spunti di riflessione sui temi più vari, che siano di natura sociale, politica o esistenziale. Alzi la mano chi non ha riconosciuto nel “Boss” un personaggio molto famoso della storia recente del nostro paese. Ma merita di essere letto anche solo per la bellezza di tante immagini e descrizioni, semplici ed efficaci e talvolta anche umoristiche nella loro poeticità.
Si ha quasi l’impressione che questo romanzo giovanile ci restituisca la vera anima dell’autore, ancora grezza e dalla quale emerge prepotentemente la carica innovativa (sia nello stile sia nel contenuto) e visionaria, anima che nei romanzi successivi, più popolari, appare più alleggerita, annacquata, per venire incontro ai gusti di un pubblico più vasto.
Da quando ho letto questo libro non riesco più a guardare una pecora come la guardavo prima


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simociclo ha scritto: domenica 16 ottobre 2022, 14:07
bicycleran ha scritto: sabato 15 ottobre 2022, 9:12 Quasi a pagina 1.000 de L'uomo senza qualità, l'ho messo in pausa e ho iniziato La casa della moschea, che tra un mese sarà il tema di un gruppo di lettura. Per il momento non mi dispiace; gli inevitabili spiegoni che tanto mi infastidiscono sono ben minimizzati. Certo, non ha la complessa raffinatezza della scrittura di Musil, ma spero che l'andamento sia più scorrevole e appassionante.

Mi farà piacere leggere un tuo commento a quest'opera (da me particolarlmente amata) quando l'avrai terminata :)
Bel romanzo storico, se così si può dire per eventi di 40 anni fa. Tanta passione nel raccontare, senza che il nattatore metta il becco con le sue considerazioni, come invece fanno tanti, troppi scrittori che se la tirano (e Musil in ciò ha qualche colpa).
Momenti davvero intensi con Aga Jan (personaggio memorabile) che fa da scudo umano all mullah Ahmad processato in piazza, o quando cerca una sepoltura per il figlio, o nel confronto tra l'inquisitore Ghalghal e il militante di sinistra Javad. Ma anche le due nonnine sono proprio tenere.
Si inceppa po' quando la Storia accelera, e l'autore vuole per forza includere tutti gi eventi importanti che accadono in Iran negli anni successivi al '78, compresi quelli non necessari come la crisi degli ostaggi americani. Ma si riprende presto e conclude con una splendida ultima parte.


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bicycleran ha scritto: venerdì 4 novembre 2022, 10:15
simociclo ha scritto: domenica 16 ottobre 2022, 14:07
bicycleran ha scritto: sabato 15 ottobre 2022, 9:12 Quasi a pagina 1.000 de L'uomo senza qualità, l'ho messo in pausa e ho iniziato La casa della moschea, che tra un mese sarà il tema di un gruppo di lettura. Per il momento non mi dispiace; gli inevitabili spiegoni che tanto mi infastidiscono sono ben minimizzati. Certo, non ha la complessa raffinatezza della scrittura di Musil, ma spero che l'andamento sia più scorrevole e appassionante.

Mi farà piacere leggere un tuo commento a quest'opera (da me particolarlmente amata) quando l'avrai terminata :)
Bel romanzo storico, se così si può dire per eventi di 40 anni fa. Tanta passione nel raccontare, senza che il nattatore metta il becco con le sue considerazioni, come invece fanno tanti, troppi scrittori che se la tirano (e Musil in ciò ha qualche colpa).
Momenti davvero intensi con Aga Jan (personaggio memorabile) che fa da scudo umano all mullah Ahmad processato in piazza, o quando cerca una sepoltura per il figlio, o nel confronto tra l'inquisitore Ghalghal e il militante di sinistra Javad. Ma anche le due nonnine sono proprio tenere.
Si inceppa po' quando la Storia accelera, e l'autore vuole per forza includere tutti gi eventi importanti che accadono in Iran negli anni successivi al '78, compresi quelli non necessari come la crisi degli ostaggi americani. Ma si riprende presto e conclude con una splendida ultima parte.
Grazie per la tua recensione, in cui tra l'altro mi ritrovo molto! Leggerai altro di Abdolah?


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bicycleran
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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?

Messaggio da leggere da bicycleran »

Direi di sì. :)


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