Mai sentito nemmeno dire, per il resto rispetto pochissimi, però tollero quasi tutti e mi manca tanto ad es. il Prince, con il quale il divertimento era assicurato.matteo.conz ha scritto: ↑domenica 12 aprile 2020, 13:25 Ora lemond mi banna: qualcuno legge One piece? A volte mi vergogno a dirlo perchè mi perculano ma secondo me è geniale ed il messaggio di fondo è un inno alla diversità e alla tolleranza.
Letteratura: cosa leggete? vi piace?
Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?
Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
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"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.
"io non mi sento italiano, ma per la lingua ... lo sono."
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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?
Mai sentiti anche per me. consiglio a tutti di rileggere Guerra e pace considerando che il lockdown dovrebbe durare fino a maggio il tempo c'è. E' un libro portentoso (ma qualsiasi aggettivo assoluto andrebbe bene) di un' attualità sconcertante pur trattando avvenimenti di due secoli fa. Tra i famosi 5 libri da salvare un posto gli spetta di diritto, ci potrei mettere vicino un Dostoewskij a piacere, Viaggio al termine della notte, Don Chishotte e l' Iliade, ovviamente a mio giudizio.lemond ha scritto: ↑domenica 12 aprile 2020, 15:24Mai sentito nemmeno dire, per il resto rispetto pochissimi, però tollero quasi tutti e mi manca tanto ad es. il Prince, con il quale il divertimento era assicurato.matteo.conz ha scritto: ↑domenica 12 aprile 2020, 13:25 Ora lemond mi banna: qualcuno legge One piece? A volte mi vergogno a dirlo perchè mi perculano ma secondo me è geniale ed il messaggio di fondo è un inno alla diversità e alla tolleranza.
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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?
Ma il manga (o quello che è)? Guardavo il cartone quando facevo le medie.matteo.conz ha scritto: ↑domenica 12 aprile 2020, 13:25 Ora lemond mi banna: qualcuno legge One piece? A volte mi vergogno a dirlo perchè mi perculano ma secondo me è geniale ed il messaggio di fondo è un inno alla diversità e alla tolleranza.
Ma visto che sarai appassionato secondo te da quelle parti del mondo perché si usa tantissimo quel genere anche nelle storie per adulti (che poi arrivando in Italia vengono necessariamente edulcorate per il pubblico di bambini che le guarda)?
Se il tuo modo di lavorare è questo qui, compragli un casco a Sgarbozza e fallo fare a lui il Giro, perché io non lo faccio più (P.S.)
'Idea del Forum' per me non vuol dire assolutamente niente. (H.F.)
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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?
Il cartone in Italia è tagliato e doppiato per bambini ma il manga è eccezionale. Ha un livello di lettura per ragazzi con fan service ed uno per adulti. Siamo al capitolo 977 in 23 anni. Ora Sensei è un genio ed ha continuato a migliorare ed ora che siamo nella saga di wano (il Giappone) mi rendo conto che aveva lasciato cliffanger da più di 10 anni per arrivare a questo punto. Parla di politica mondiale, razzismo, diversità, tecnologia, malavita, mitologia, filosofia, sogni... è davvero un capolavoro geniale.eliacodogno ha scritto: ↑lunedì 13 aprile 2020, 8:39Ma il manga (o quello che è)? Guardavo il cartone quando facevo le medie.matteo.conz ha scritto: ↑domenica 12 aprile 2020, 13:25 Ora lemond mi banna: qualcuno legge One piece? A volte mi vergogno a dirlo perchè mi perculano ma secondo me è geniale ed il messaggio di fondo è un inno alla diversità e alla tolleranza.
Ma visto che sarai appassionato secondo te da quelle parti del mondo perché si usa tantissimo quel genere anche nelle storie per adulti (che poi arrivando in Italia vengono necessariamente edulcorate per il pubblico di bambini che le guarda)?
Un altro cartone che adoro è berserk che è un drone per adulti che tocca vette altissime di contenuti alti ed immagini forti ed artistiche. Se sei interessato te lo linko se lo trovo: sono 30 episodi più 3 che sono l'antefatto. Se guardi il primo non ti stacchi più.
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C'è sempre una soluzione semplice ad un problema complesso. Ed è quella sbagliata. A. Einstein
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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?
Umberto Eco racconta Victor Hugo
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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?
In molti lo ripiangiamo! Pazzo scatenato e divertente... sarà ancora a fare la bella vita in Cina?lemond ha scritto: ↑domenica 12 aprile 2020, 15:24Mai sentito nemmeno dire, per il resto rispetto pochissimi, però tollero quasi tutti e mi manca tanto ad es. il Prince, con il quale il divertimento era assicurato.matteo.conz ha scritto: ↑domenica 12 aprile 2020, 13:25 Ora lemond mi banna: qualcuno legge One piece? A volte mi vergogno a dirlo perchè mi perculano ma secondo me è geniale ed il messaggio di fondo è un inno alla diversità e alla tolleranza.
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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?
Secondo te è "bella vita" vendere il Tavernello?matteo.conz ha scritto: ↑martedì 14 aprile 2020, 7:49In molti lo ripiangiamo! Pazzo scatenato e divertente... sarà ancora a fare la bella vita in Cina?lemond ha scritto: ↑domenica 12 aprile 2020, 15:24Mai sentito nemmeno dire, per il resto rispetto pochissimi, però tollero quasi tutti e mi manca tanto ad es. il Prince, con il quale il divertimento era assicurato.matteo.conz ha scritto: ↑domenica 12 aprile 2020, 13:25 Ora lemond mi banna: qualcuno legge One piece? A volte mi vergogno a dirlo perchè mi perculano ma secondo me è geniale ed il messaggio di fondo è un inno alla diversità e alla tolleranza.
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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?
Non faceva l'avvocato?
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C'è sempre una soluzione semplice ad un problema complesso. Ed è quella sbagliata. A. Einstein
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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?
Solo delle cause perse!
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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?
PoliCult | Maurizio Ferraris rilegge I Promessi Sposi in dialogo con Sergio Pace
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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?
Barigazzi, c’è forse da dire, non aveva tantissima voglia di sapere cosa voleva dire, per Mancino, far lo scrittore.
Lui che, quando glielo chiedevano, ne parlava sempre benissimo, pubblicamente, del suo mestiere, lo scrittore, dentro di sé, nelle sue viscere, se così si può dire, dopo vent’anni che lo faceva, cominciava un po’ a montargli su per una braga, il suo mestiere, far lo scrittore.
E gli era montato talmente tanto, su per una braga, che, da un anno e mezzo, aveva cominciato a fare un altro mestiere: si era messo a fare il giornalista sportivo.
Anche se non lo sapeva quasi nessuno.
Scriveva sotto pseudonimo, si faceva chiamare Ivan Piri, e nessuno, o quasi nessuno, sapeva chi fosse.
E, con altri sei giornalisti, e con l’aiuto di pochissimi tecnici, tipografi e corrieri, facevano un quotidiano sportivo che usciva solo il giorno dopo le sconfitte della Ju****us e che si intitolava Che dispiacere.
Che dispiacere
Paolo Nori, Salani, 2020
Lui che, quando glielo chiedevano, ne parlava sempre benissimo, pubblicamente, del suo mestiere, lo scrittore, dentro di sé, nelle sue viscere, se così si può dire, dopo vent’anni che lo faceva, cominciava un po’ a montargli su per una braga, il suo mestiere, far lo scrittore.
E gli era montato talmente tanto, su per una braga, che, da un anno e mezzo, aveva cominciato a fare un altro mestiere: si era messo a fare il giornalista sportivo.
Anche se non lo sapeva quasi nessuno.
Scriveva sotto pseudonimo, si faceva chiamare Ivan Piri, e nessuno, o quasi nessuno, sapeva chi fosse.
E, con altri sei giornalisti, e con l’aiuto di pochissimi tecnici, tipografi e corrieri, facevano un quotidiano sportivo che usciva solo il giorno dopo le sconfitte della Ju****us e che si intitolava Che dispiacere.
Che dispiacere
Paolo Nori, Salani, 2020
Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?
quale miglio giorno per raccontare la genesi di "che dispiacere"?
«Tieni per il Bologna?» gli aveva chiesto Susanna.
«No, tengo per il Parma» aveva detto Bernardo, «ma mi piace anche il Bologna nel senso che mi piace quando perde».
«Ah» aveva detto Susanna, «anch’io, tengo per il Torino, ma quando perde la J**e son quasi più contenta di quando vince il Torino. Mi sembra che, quando perde la J**e, in Champions League, per esempio, i giornali sportivi siano sempre troppo corti, ne vorrei sapere di più».
Bernardo aveva alzato la testa e aveva
detto: «Sai cosa potremmo fare?»
A quel tavolo della lounge del Circolo dei lettori al Salone del Libro di Torino era nato Che dispiacere, quel quotidiano sportivo che usciva solo il giorno dopo la sconfitta della Ju****us.
A loro era sembrata un’idea bellissima.
Avevano pensato anche a un sottotitolo: Vincere non è importante. È l’unica cosa che conta. Che era un po’ il motto della Ju****us e, secondo loro, ci stava benissimo, lì, nella prima pagina del loro giornale, il giorno dopo una sconfitta della Ju****us.
Il primo numero di Che dispiacere era uscito nell’agosto del 2017, dopo la finale della Supercoppa italiana, Lazio-Ju****us 3 a 2.
Con Susanna (Iris Toranti) e Barigazzi (Ivan Piri) collaboravano sei giornalisti,
quattro maschi e due femmine, che scrivevano anche loro sotto pseudonimo e si facevano chiamare Ivan Dali, Ivan Geli, Ivan Taggi, Igor Miti (i maschi), Iris Parmi, e Ines Perti (le femmine).
E nessuno, o quasi nessuno, sapeva chi fossero.
Nella prima stagione (2017/2018) di Che dispiacere erano usciti sei numeri (oltre al primo: Barcellona-Ju****us 3 a 0, il 12 settembre, Ju****us-Lazio 1 a 2, il 14 ottobre, Sampdoria-Ju****us 3 a 2, il 19 novembre, Ju****us-Real Madrid 0 a 3, il 3 aprile, e Real Madrid-Ju****us 1 a 3, l’11 aprile), e erano andati tutti bene, a parte l’ultimo, che era andato benissimo.
Solo di quel numero, avevano venduto quasi mezzo milione di copie.
Era un numero strano, perché la J**e in
realtà aveva vinto, 3 a 1, a Madrid, ma non aveva passato il turno, quindi aveva perso, a causa di un rigore (dubbio) allo scadere.
E il portiere della Ju****us, Gianluigi Buffon, da Carrara, aveva aiutato la diffusione di Che dispiacere prima facendosi espellere per proteste e poi facendo un discorso poco comprensibile, nel dopopartita, in cui si mischiavano le patatine, i fruttini e i bidoni della spazzatura.
Era un discorso che aveva dato origine, nella redazione di Che dispiacere, a varie interpretazioni che erano molto piaciute ai lettori, che avevano partecipato anche a un concorso che si intitolava ‘Cosa voleva dire, in realtà, Gianluigi Buffon da Carrara?’
La stagione successiva (2018/2019), fino a quel 30 gennaio era uscito solo un
numero, di Che dispiacere, l’8 novembre del 2018, conseguenza della sconfitta, a Torino, il 7 novembre del 2018, contro il Manchester United, nei gironi di Champions League (molto sfortunata, la Ju****us, in quella partita, un palo di Khedira e una traversa di Dybala, e i due gol degli avversari negli ultimi quattro minuti, e l’allenatore del Manchester, un portoghese che si chiama José, che alla fine della partita entra in campo e fa vedere l’orecchio come per dire ‘Perché non fischiate ancora?’, una gran bella partita, nell’ottica di Che dispiacere, e, fino a allora, l’unica partita persa dalla Ju****us nella stagione…
Paolo Nori, Che dispiacere, Salani, 2020
«Tieni per il Bologna?» gli aveva chiesto Susanna.
«No, tengo per il Parma» aveva detto Bernardo, «ma mi piace anche il Bologna nel senso che mi piace quando perde».
«Ah» aveva detto Susanna, «anch’io, tengo per il Torino, ma quando perde la J**e son quasi più contenta di quando vince il Torino. Mi sembra che, quando perde la J**e, in Champions League, per esempio, i giornali sportivi siano sempre troppo corti, ne vorrei sapere di più».
Bernardo aveva alzato la testa e aveva
detto: «Sai cosa potremmo fare?»
A quel tavolo della lounge del Circolo dei lettori al Salone del Libro di Torino era nato Che dispiacere, quel quotidiano sportivo che usciva solo il giorno dopo la sconfitta della Ju****us.
A loro era sembrata un’idea bellissima.
Avevano pensato anche a un sottotitolo: Vincere non è importante. È l’unica cosa che conta. Che era un po’ il motto della Ju****us e, secondo loro, ci stava benissimo, lì, nella prima pagina del loro giornale, il giorno dopo una sconfitta della Ju****us.
Il primo numero di Che dispiacere era uscito nell’agosto del 2017, dopo la finale della Supercoppa italiana, Lazio-Ju****us 3 a 2.
Con Susanna (Iris Toranti) e Barigazzi (Ivan Piri) collaboravano sei giornalisti,
quattro maschi e due femmine, che scrivevano anche loro sotto pseudonimo e si facevano chiamare Ivan Dali, Ivan Geli, Ivan Taggi, Igor Miti (i maschi), Iris Parmi, e Ines Perti (le femmine).
E nessuno, o quasi nessuno, sapeva chi fossero.
Nella prima stagione (2017/2018) di Che dispiacere erano usciti sei numeri (oltre al primo: Barcellona-Ju****us 3 a 0, il 12 settembre, Ju****us-Lazio 1 a 2, il 14 ottobre, Sampdoria-Ju****us 3 a 2, il 19 novembre, Ju****us-Real Madrid 0 a 3, il 3 aprile, e Real Madrid-Ju****us 1 a 3, l’11 aprile), e erano andati tutti bene, a parte l’ultimo, che era andato benissimo.
Solo di quel numero, avevano venduto quasi mezzo milione di copie.
Era un numero strano, perché la J**e in
realtà aveva vinto, 3 a 1, a Madrid, ma non aveva passato il turno, quindi aveva perso, a causa di un rigore (dubbio) allo scadere.
E il portiere della Ju****us, Gianluigi Buffon, da Carrara, aveva aiutato la diffusione di Che dispiacere prima facendosi espellere per proteste e poi facendo un discorso poco comprensibile, nel dopopartita, in cui si mischiavano le patatine, i fruttini e i bidoni della spazzatura.
Era un discorso che aveva dato origine, nella redazione di Che dispiacere, a varie interpretazioni che erano molto piaciute ai lettori, che avevano partecipato anche a un concorso che si intitolava ‘Cosa voleva dire, in realtà, Gianluigi Buffon da Carrara?’
La stagione successiva (2018/2019), fino a quel 30 gennaio era uscito solo un
numero, di Che dispiacere, l’8 novembre del 2018, conseguenza della sconfitta, a Torino, il 7 novembre del 2018, contro il Manchester United, nei gironi di Champions League (molto sfortunata, la Ju****us, in quella partita, un palo di Khedira e una traversa di Dybala, e i due gol degli avversari negli ultimi quattro minuti, e l’allenatore del Manchester, un portoghese che si chiama José, che alla fine della partita entra in campo e fa vedere l’orecchio come per dire ‘Perché non fischiate ancora?’, una gran bella partita, nell’ottica di Che dispiacere, e, fino a allora, l’unica partita persa dalla Ju****us nella stagione…
Paolo Nori, Che dispiacere, Salani, 2020
Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?
Fantastico.nemecsek. ha scritto: ↑mercoledì 8 luglio 2020, 12:29 quale miglio giorno per raccontare la genesi di "che dispiacere"?
«Tieni per il Bologna?» gli aveva chiesto Susanna.
«No, tengo per il Parma» aveva detto Bernardo, «ma mi piace anche il Bologna nel senso che mi piace quando perde».
«Ah» aveva detto Susanna, «anch’io, tengo per il Torino, ma quando perde la J**e son quasi più contenta di quando vince il Torino. Mi sembra che, quando perde la J**e, in Champions League, per esempio, i giornali sportivi siano sempre troppo corti, ne vorrei sapere di più».
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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?
Purtroppo, però la sconfitta di ieri non è un "gran dispiacere", perché rappresenta in definitiva un altro passo verso il nono scudetto consecutivo!
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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?
Per chi non vuole leggerlo, può sfruttare il riassunto molto bello (s.m.) di A. Baricco. Solo una chiosa: non ha spiegato (e non so se capito) l'ultima parola detta da Cyrano.
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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?
Il mio nome è rosso, bello, barocco, godibile, giallo quanto basta.
Le otto montagne di Cognetti: piatto, scorrevole, terribilmente vicino all'autobiografico per un cittadino che andava in val d'Ayas come me. Estivo.
Mencarelli, Tutto chiede salvezza. Siamo in alto... Letteratura vera, va letto.
Saggi, come purtroppo da tempo, troppi:
L'ospite e il nemico, di Raffaele Simone: interessante, direi fondamentale di questi tempi, manca però una riflessione seria sugli USA. Grave dato quanto hanno contribuito all'immaginario in tema di immigrazione. Ma da leggere.
Il filo infinito, di Rumiz. Che delusione, poteva essere tantissimo, invece è impressionante, fastidiosa, l'ignoranza che palesa in materia.
Guerre di religione, di Alberto Leoni. Come sempre prosa vivace, più una serie di storie e ritratti che un vero saggio storico.
Prosperità senza Crescita, di Tim Jackson. Mah... A volte mi chiedo come si possa affrontare un tema del genere senza dare un occhio alla psicologia e alla scoperta dell'io.
Le otto montagne di Cognetti: piatto, scorrevole, terribilmente vicino all'autobiografico per un cittadino che andava in val d'Ayas come me. Estivo.
Mencarelli, Tutto chiede salvezza. Siamo in alto... Letteratura vera, va letto.
Saggi, come purtroppo da tempo, troppi:
L'ospite e il nemico, di Raffaele Simone: interessante, direi fondamentale di questi tempi, manca però una riflessione seria sugli USA. Grave dato quanto hanno contribuito all'immaginario in tema di immigrazione. Ma da leggere.
Il filo infinito, di Rumiz. Che delusione, poteva essere tantissimo, invece è impressionante, fastidiosa, l'ignoranza che palesa in materia.
Guerre di religione, di Alberto Leoni. Come sempre prosa vivace, più una serie di storie e ritratti che un vero saggio storico.
Prosperità senza Crescita, di Tim Jackson. Mah... A volte mi chiedo come si possa affrontare un tema del genere senza dare un occhio alla psicologia e alla scoperta dell'io.
“Our interest’s on the dangerous edge of things.
The honest thief, the tender murderer, the superstitious atheist”.
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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?
Io uccido, di Faletti.
Scimmiotta i thriller americani, linguaggio stereotipato, sembra di sentire dialoghi di film brutti, con il classico serial killer intelligente e sadico (hai detto Seven?). Mah... parodistico. Non lo consiglierei.
Scimmiotta i thriller americani, linguaggio stereotipato, sembra di sentire dialoghi di film brutti, con il classico serial killer intelligente e sadico (hai detto Seven?). Mah... parodistico. Non lo consiglierei.
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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?
I personaggi televisivi di Faletti avevano uno spessore letterario ben maggiore ( e lo dico seriamente, perchè erano apprezzabilissimi ) dei suoi libri e dei testi delle sue canzoni.Maìno della Spinetta ha scritto: ↑martedì 14 luglio 2020, 23:00 Io uccido, di Faletti.
Scimmiotta i thriller americani, linguaggio stereotipato, sembra di sentire dialoghi di film brutti, con il classico serial killer intelligente e sadico (hai detto Seven?). Mah... parodistico. Non lo consiglierei.
Ognuno deve fare quello che sa fare bene.
Poi, certo, si possono esplorare nuovi territori, ma in genere quello che ti è riuscito bene difficilmente lo ripeti in altri ambiti.
A meno che ti chiami Pasolini, che al mondo del cinema era (tecnicamente parlando) estraneo ma che lì seppe firmare capolavori.
Von Rock ? Nein, danke.
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?
Ma chi se ne intende (il mio concittadino con il nome irricordabile) dice di no.
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"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.
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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?
de gustibus ...
Von Rock ? Nein, danke.
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?
A. Baricco: consigli di lettura del 1994 (I puntata)
https://www.raiplay.it/video/2017/04/Pi ... 934e3.html
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Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?
Il cinema da adito ai pareri più disparati e Pasolini divideva prima di girare i film annunciati. Al netto di operazioni discutibili, in primis i cicli più famosi conclusi con il terribile Salò per me abbastanza disgustoso, bellissimi e commoventi i primi ( Accattone, Mamma Roma e il fenomenale La ricotta apologo contenuto nella pellicola ad episodi ROGOPAG ). Senz' altro più coerente il Pasolini scrittore e saggista, eccellente, profetico e lucidissimo quando analizza fatti ed accadimenti contemporanei.
Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?
Anche per me "La ricotta", ma anche Decameron e, soprattutto, Il Vangelo secondo Matteo, che solo un ateo poteva interpretare con quella sensibilità.Gimbatbu ha scritto: ↑sabato 18 luglio 2020, 10:28Il cinema da adito ai pareri più disparati e Pasolini divideva prima di girare i film annunciati. Al netto di operazioni discutibili, in primis i cicli più famosi conclusi con il terribile Salò per me abbastanza disgustoso, bellissimi e commoventi i primi ( Accattone, Mamma Roma e il fenomenale La ricotta apologo contenuto nella pellicola ad episodi ROGOPAG ). Senz' altro più coerente il Pasolini scrittore e saggista, eccellente, profetico e lucidissimo quando analizza fatti ed accadimenti contemporanei.
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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?
È vero ho dimenticato il film sul Vangelo con attori assolutamente credibili nonostante la maggior parte non fossero professionisti ( potrei sbagliarmi, ma Maria almeno nella parte finale era interpretata dalla madre di Pasolini medesimo). Sicuramente il Decameron fu il migliore della cosiddetta trilogia della vita, evitabile I racconti di Canterbury, discutibile Il fiore delle mille e una notte e comunque è vero, pur non padroneggiando al meglio il mezzo cinematografico, aveva tanto da dire a differenza di tante pellicole ben confezionate, ma prive di contenuto.nino58 ha scritto: ↑sabato 18 luglio 2020, 14:39Anche per me "La ricotta", ma anche Decameron e, soprattutto, Il Vangelo secondo Matteo, che solo un ateo poteva interpretare con quella sensibilità.Gimbatbu ha scritto: ↑sabato 18 luglio 2020, 10:28Il cinema da adito ai pareri più disparati e Pasolini divideva prima di girare i film annunciati. Al netto di operazioni discutibili, in primis i cicli più famosi conclusi con il terribile Salò per me abbastanza disgustoso, bellissimi e commoventi i primi ( Accattone, Mamma Roma e il fenomenale La ricotta apologo contenuto nella pellicola ad episodi ROGOPAG ). Senz' altro più coerente il Pasolini scrittore e saggista, eccellente, profetico e lucidissimo quando analizza fatti ed accadimenti contemporanei.
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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?
In tema ciclistico ho appena letto Omicidio al Tour de France, giallo ambientato al Tour 2015 (almeno così si direbbe dal percorso). Non l'avevo mai sentito e l'ho "fregato" a mio nonno prima di partire per le ferie
Lettura da ombrellone ma secondo me piacevole. L'autore per non essere dell'ambiente (credo) si dimostra anche sul pezzo rispetto ad alcuni aspetti tecnici e alle dinamiche del gruppo a mio avviso.
Lettura da ombrellone ma secondo me piacevole. L'autore per non essere dell'ambiente (credo) si dimostra anche sul pezzo rispetto ad alcuni aspetti tecnici e alle dinamiche del gruppo a mio avviso.
Se il tuo modo di lavorare è questo qui, compragli un casco a Sgarbozza e fallo fare a lui il Giro, perché io non lo faccio più (P.S.)
'Idea del Forum' per me non vuol dire assolutamente niente. (H.F.)
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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?
Alessandro Baricco, Premio "La storia in un romanzo"
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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?
Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?
Ermanno mi sembra più un umorista che uno che racconta storie, ma cercherò di conoscerlo meglio.nemecsek. ha scritto: ↑martedì 28 luglio 2020, 21:01Carissimo Carlo, ti rimando qui.
viewtopic.php?f=3&t=476&p=618987&hilit= ... ni#p618987
P.S. Per quel che leggo, mi piace. a me interessa più l'argomento e quanto al modo, l'importante, è vero; non devono esserci "frasi fatte".
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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?
Sì, anche dopo aver ascoltato resto dell'idea che sia più che altro un umorista , però vorrei sapere una cosa, dato che ha partecipato alla scrittura del film "La voce della luna" e ne parla. Sostiene che Cecchi Gori ci ha guadagnato molto a spese della Rai, ma mi domando: "Si può avere profitto da un film che sarà stato visto (se la memoria non mi inganna) da una decina di persone?
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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?
Uno diceva di essere il migliore amico di Michael Jackson. Lo aveva conosciuto quando Michael Jackson aveva dovuto rifare il bagno nella sua casa di Parigi e si era rivolto alla Manutencoop. La Manutencoop aveva mandato lui, che era il fontaniere di fiducia, e così lui era partito per Parigi con i suoi attrezzi da fontaniere e un sacchetto di tortellini, perché non si sa mai cosa trovi da mangiare quando sei in giro. La casa di Michael Jackson era piena di cose meravigliose che Michael Jackson gli aveva fatto vedere; poi Michael Jackson gli aveva chiesto di trasformare il gabinetto in modo che venisse su dal pavimento, premendo un tasto, solo nel momento del bisogno poi, finito il bisogno, premendo un altro tasto tornasse giù e sparisse sotto le piastrelle. A un certo punto si era fatta l’ora di mangiare, e lui aveva tirato fuori i suoi tortellini da cuocere; Michael Jackson aveva il suo mangiare speciale, ma quando aveva visto i tortellini gli aveva chiesto di fare cambio e gli erano piaciuti da matti. A quel punto era nata l’amicizia e così, entrati in confidenza, avevano cominciato a chiacchierare. Poi lui si era messo a cantare e a suonare, così, tanto per passare il tempo, e Michael Jackson era rimasto così colpito che gli aveva chiesto per favore di insegnargli a cantare e a suonare, perché – aveva detto – era molto meno bravo di lui.
Repertorio dei matti della città di Bologna, autori vari, curatore Paolo Nori, Marcos y Marcos, 2015
Repertorio dei matti della città di Bologna, autori vari, curatore Paolo Nori, Marcos y Marcos, 2015
Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?
E visitiamo il quartiere dove è ambientato Delitto e castigo, e vediamo la casa dove affittava una soffitta Raskol’nikov, il protagonista che, come si sa, uccide una vecchia usuraia con una scure e, se riusciamo a entrare, vediamo le scritte che degli studenti russi hanno graffitato sul muro: «Rasol’nikov, c’è un’altra vecchia da andare a trovare, la nostra insegnante di letteratura russa, si chiama Anna Fëdorovna, abitata in via Dekabristov, al 7, appartamento 18, terzo piano scala B, non le piaci, vacci a parlare, e non dimenticarti la scure».
[In In viaggio. Russia 2020, Editoriale Giorgio Mondadori, racconto Gogol’ Maps]
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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?
Uno diceva che anche le fontane avevano il diritto di riposarsi, ogni tanto.
Koz’ma Prutkov, dal Repertorio dei matti della letteratura russa, questa settimana dovremmo sapere la data d’uscita.
Koz’ma Prutkov, dal Repertorio dei matti della letteratura russa, questa settimana dovremmo sapere la data d’uscita.
Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?
Io mi domando se a qualcuno piace ancora leggere su carta il Grande dizionario della lingua italiana Salvatore Battaglia, perché ho provato a venderlo e per mesi ho trovato solo imbroglioni che volevano approfittare della mia carta di credito (che non ho). Purtroppo quei 24 volumi nella nuova abitazione non so dove metterli e quindi ... che fare?
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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?
Non so La voce della luna, ma so per certo che gli eredi di Sergio Leone ad ogni passaggio sulle rete nazionali di un film paterno, euro più euro meno, ne incassano all' incirca 400.000. (restituisco il brindisi dell' altro topic purtroppo io non becco niente dai leoncini...)lemond ha scritto: ↑mercoledì 29 luglio 2020, 12:58
Sì, anche dopo aver ascoltato resto dell'idea che sia più che altro un umorista , però vorrei sapere una cosa, dato che ha partecipato alla scrittura del film "La voce della luna" e ne parla. Sostiene che Cecchi Gori ci ha guadagnato molto a spese della Rai, ma mi domando: "Si può avere profitto da un film che sarà stato visto (se la memoria non mi inganna) da una decina di persone?
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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?
@nemecsek: quel libro deve essere una figata. Ho abitato 2 anni a Bologna proprio in una zona di matti e non mi sono mai divertito tanto.
Sto leggendo Il cavaliere insonne di Manuel Scorza che mi ha regalato mio padre. Parla della difesa dell'identità e le lotte degli indigeni in Perù. Consigliato.
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Ultima modifica di matteo.conz il giovedì 15 ottobre 2020, 8:37, modificato 1 volta in totale.
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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?
Devono essere belli tosti due anni a Bolognamatteo.conz ha scritto: ↑giovedì 15 ottobre 2020, 8:12 @nemecsek: quel libro deve essere una figata. Ho abitato 2 anni a Bologna proprio in una zona di matti e non mi sono mai divertito tanto.
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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?
Si, sopratutto se abiti a 300 metri dal Livello57 dove fanno rave anche di lunedì sera. Poi un anno sabbatico ad Amsterdam mi ha fatto realizzare che che non solo non mi sarei laureato ma probabilmente ci rimanevo pure sotto, così son tornato e e ho finito l'università a Padova.chinaski89 ha scritto: ↑giovedì 15 ottobre 2020, 8:33Devono essere belli tosti due anni a Bolognamatteo.conz ha scritto: ↑giovedì 15 ottobre 2020, 8:12 @nemecsek: quel libro deve essere una figata. Ho abitato 2 anni a Bologna proprio in una zona di matti e non mi sono mai divertito tanto.
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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?
Godibilissima pentalogia, ma dovresti cominciare la lettura da Rulli eccmatteo.conz ha scritto: ↑giovedì 15 ottobre 2020, 8:12 @nemecsek: quel libro deve essere una figata. Ho abitato 2 anni a Bologna proprio in una zona di matti e non mi sono mai divertito tanto.
Sto leggendo Il cavaliere insonne di Manuel Scorza che mi ha regalato mio padre. Parla della difesa dell'identità e le lotte degli indigeni in Perù. Consigliato.
Pure a me piaciono i sudamericani, come me piaciono i bambini e i cani; a piccole dosi, e che non abitino sopra il mio appartamento...
Vediamo se scopri l'evento tragico che lega Scorza al vecchio Jodo...
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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?
Nel disastro aereo in cui morì Scorza, mori pure la moglie o amante di Jodorowsky...
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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?
La madre di Brontis...matteo.conz ha scritto: ↑venerdì 16 ottobre 2020, 10:59 Nel disastro aereo in cui morì Scorza, mori pure la moglie o amante di Jodorowsky...
Nell'incidente aereo morirono pure alcuni intellettuali marxisti (all'epoca esistevano ancora) diretti ad un convegno a Bogotà.
Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?
Buongiorno, io mi chiamo Paolo Nori, sono di Parma, scrivo dei libri, e mi piace anche leggerli, ad alta voce, e stasera, come sapete, mi han chiesto di leggere l’inizio di un libro che non l’ho scritto io, l’ha scritto Alan Bennet, La sovrana lettrice, si intitola, che è la regina d’Inghilterra, Elisabetta, che è la protagonista del libro e è anche la protagonista di molte altre cose, in Inghilterra, per esempio la sua faccia è uno dei simboli più conosciuti della simbologia dei Sex Pistols, con una spilla da balia che le attraversa il labbro e le svastiche negli occhi, un simbolo ideato da Jamie Reid che doveva esser qui oggi a parlarne, dopo la lettura della Sovrana lettrice, con Marco Pierini, invece non è potuto venire, come vi dirà Marco, che ci sarà lui poi dopo a parlare, ma prima io leggo La sovrana lettrice, e prima di legger La sovrana lettrice mi han chiesto di fare un brevissimo discorso sulla Regina d’Inghilterra che sarà proprio brevissimo perché, come potete immaginare, io della Regina d’Inghilterra non ne so niente.
Io l’unica cosa che vorrei dire è che in Italia, una come la Regina d’Inghilterra, a parte il papa, che però quello lì non è neanche in Italia è un’altra cosa, ma a parte lui una come la Regina d’Inghilterra, non c’è mica, mi è venuto da pensare, l’unica figura che ci si avvicina è il presidente della repubblica, solo che poi, chi sarà stato il presidente della repubblica quando è salita al trono la regina Elisabetta, mi sono chiesto, Giuseppe Saragat?, mi sono risposto, solo che sono andato a vedere, la regina Elisabetta è salita al trono nel 1952, non era presidente Saragat, era presidente Luigi Einaudi, e dopo di lui prima di arrivare a Giuseppe Saragat ci son voluti anche Giovanni Gronchi e Antonio Segni.
Be’, ecco, io, ho provato a pensare se un cantante italiano contemporaneo, un punk, non so, Joe Squillo, avesse fatto una canzone dedicata a Giovanni Gronchi, o a Giuseppe Saragat, o a Antonio Segni, o a Luigi Einaudi, e se un disegnatore italiano contemporaneo, non so, Forattini, avesse preso una foto di Giuseppe Saragat, ci avesse messo la spilla da balia nel labbro e gli avesse disegnato due svastiche negli occhi, noi, a guardarlo, cosa avremmo pensato?
Io non avrei riconosciuto né Einaudi, né Gronchi, né Segni, né Saragat, e come me tanti altri credo, che Einaudi, per dire, son pochi, secondo me, quelli che conoscono più Luigi Einaudi di suo figlio Giulio, forse l’unico è un oste qui di Modena che si chiama Ermes che quando il noto pittore Giuliano della Casa gli ha portato a pranzo Giulio Einaudi, quando poi gli ha chiesto «Èt vist, Ermes, chi to portè?», lui Ermes deve aver risposto, «O vist, at m’è portè al fiol dal president», scusate io lo dico in parmigiano ma credo che ci capiamo, tra parmigiano e modenese, come l’italiano e lo spagnolo.
No, io di quei presidenti lì, di Saragat, per esempio, l’unica cosa che so è che si diceva che era uno che gli piaceva bere, me l’ha detto mia mamma e me lo diceva con un tono come per dire Poverino.
Di Segni, per esempio, anche di Segni io l’unica cosa che so è anche quella una cosa che mi ha raccontato mia mamma che mi ha raccontato che una volta, a Parma, quando era presidente della repubblica Segni c’era un comunista di Parma che gli piaceva molto l’Unione Sovietica diceva che in Unione Sovietica te entravi in un negozio dicevi «Kruščëv», e ti davan da mangiare senza bisogno di pagare, e un italiano lì a Parma che l’Unione Sovietica si vede non gli piaceva gli aveva risposto gli aveva detto «E va be’, ma che discorsi, anche in Italia, te entri in un negozio dici Segni!, e ti dan da mangiare senza bisogno di pagare», ma son cose così, cioè son cose, come fai, non son cose sulle quali costruire delle canzoni, non so, adesso qui siamo a Modena, se l’Equipe 84 avesse fatto una canzone, Dio salvi Giuseppe Saragat, che canzone sarebbe stata?, non suona bene, fin dal titolo, non suona bene, e non solo a Modena, a Parma, per dire, che la conosco meglio, anche se a Parma però, è una cosa, un po’ complicata, perché io, Parma, c’è questa idea che Parma sia una città con una grande inclinazione musicale, «Una sinistra inclinazione musicale», scrive Bruno Barilli dentro un suo libro, ed è vero, probabilmente, Parma è una città che con la musica ha molto a che fare, solo che, se si guarda l’Emilia, nel suo complesso, i cantanti, prendiamo per esempio i cantanti o i cantautori o i gruppi di Bologna Modena Reggio Emilia: Guccini, Dalla, Morandi, Carboni, Luna pop, Cremonini, Bersani, Ligabue, Vasco Rossi, Modena City Ramblers, CCCP, Offlaga disco pax, Equipe ottantaquattro, I nomadi, CSI, Cisco, Ferretti, Zucchero, Mingardi, PGR, I ladri di biciclette, Irene Fornaciari, Paolo Belli, Giardini di Mirò, Nek, Pavarotti, Üstmamò, Skiantos, Stadio, il fratello di Ligabue, il figlio di Morandi, Caterina Caselli, Orietta Berti, Iva Zanicchi, Mara Redeghieri, Pierangelo Bertoli, Beppe Starnazza, Astro Vitelli e molti altri che non mi ricordo.
A Parma, chi c’è?*
I corvi, e Scialpi.
Che, non so, i Corvi avrebbero potuto forse fare una canzone intitolata Dio salvi Giovannni Leone e Scialpi una canzone intitolata Dio salvi Oscar Luigi Scalfaro, e questo, alla fine, era quello che avevo da dire della Regina Elisabetta, e io, se siete d’accordo, secondo me è meglio se leggiamo Alan Bennet, piuttosto.
Piuttosto
discorso sulla Regina Elisabetta
pronunciato a Modena
il 12 settembre 2014
nei chiostro della biblioteca Delfini
dentro il Festivalfilosofia
*nota mia:
A Parma, anzi a Peeerma, oltre a Scialpi e Corvi c'erano i Bogoncelli, poi Ciois, poi La Santa Caos.
però coi Bogoncelli che facevano una roba tipo teatro canzone c'era il sig.Tanzi che suonava intabarrato perchè ai concerti coi studenti era meglio, che se lo riconoscevano lui militava in una roba politica che ai studenti di Peeerma non piaceva troppo, come il sig.Tanzi si camuffasse d'estate non mi è dato sapere, poi Nori una volta ci ho chiesto del sig.Tanzi ma lui mi ha detto ah si Andrea una vita che non lo vedo ma forse non ne parlava volentieri, anche il sig.Tanzi di Paolo Nori non ne parla mai, insomma Parma è piccola si conoscono un po' tutti, forse ha omesso i Bogoncelli perchè non hanno fama oltre Parma e Noceto, se lo rivedo glie lo chiedo.
Io l’unica cosa che vorrei dire è che in Italia, una come la Regina d’Inghilterra, a parte il papa, che però quello lì non è neanche in Italia è un’altra cosa, ma a parte lui una come la Regina d’Inghilterra, non c’è mica, mi è venuto da pensare, l’unica figura che ci si avvicina è il presidente della repubblica, solo che poi, chi sarà stato il presidente della repubblica quando è salita al trono la regina Elisabetta, mi sono chiesto, Giuseppe Saragat?, mi sono risposto, solo che sono andato a vedere, la regina Elisabetta è salita al trono nel 1952, non era presidente Saragat, era presidente Luigi Einaudi, e dopo di lui prima di arrivare a Giuseppe Saragat ci son voluti anche Giovanni Gronchi e Antonio Segni.
Be’, ecco, io, ho provato a pensare se un cantante italiano contemporaneo, un punk, non so, Joe Squillo, avesse fatto una canzone dedicata a Giovanni Gronchi, o a Giuseppe Saragat, o a Antonio Segni, o a Luigi Einaudi, e se un disegnatore italiano contemporaneo, non so, Forattini, avesse preso una foto di Giuseppe Saragat, ci avesse messo la spilla da balia nel labbro e gli avesse disegnato due svastiche negli occhi, noi, a guardarlo, cosa avremmo pensato?
Io non avrei riconosciuto né Einaudi, né Gronchi, né Segni, né Saragat, e come me tanti altri credo, che Einaudi, per dire, son pochi, secondo me, quelli che conoscono più Luigi Einaudi di suo figlio Giulio, forse l’unico è un oste qui di Modena che si chiama Ermes che quando il noto pittore Giuliano della Casa gli ha portato a pranzo Giulio Einaudi, quando poi gli ha chiesto «Èt vist, Ermes, chi to portè?», lui Ermes deve aver risposto, «O vist, at m’è portè al fiol dal president», scusate io lo dico in parmigiano ma credo che ci capiamo, tra parmigiano e modenese, come l’italiano e lo spagnolo.
No, io di quei presidenti lì, di Saragat, per esempio, l’unica cosa che so è che si diceva che era uno che gli piaceva bere, me l’ha detto mia mamma e me lo diceva con un tono come per dire Poverino.
Di Segni, per esempio, anche di Segni io l’unica cosa che so è anche quella una cosa che mi ha raccontato mia mamma che mi ha raccontato che una volta, a Parma, quando era presidente della repubblica Segni c’era un comunista di Parma che gli piaceva molto l’Unione Sovietica diceva che in Unione Sovietica te entravi in un negozio dicevi «Kruščëv», e ti davan da mangiare senza bisogno di pagare, e un italiano lì a Parma che l’Unione Sovietica si vede non gli piaceva gli aveva risposto gli aveva detto «E va be’, ma che discorsi, anche in Italia, te entri in un negozio dici Segni!, e ti dan da mangiare senza bisogno di pagare», ma son cose così, cioè son cose, come fai, non son cose sulle quali costruire delle canzoni, non so, adesso qui siamo a Modena, se l’Equipe 84 avesse fatto una canzone, Dio salvi Giuseppe Saragat, che canzone sarebbe stata?, non suona bene, fin dal titolo, non suona bene, e non solo a Modena, a Parma, per dire, che la conosco meglio, anche se a Parma però, è una cosa, un po’ complicata, perché io, Parma, c’è questa idea che Parma sia una città con una grande inclinazione musicale, «Una sinistra inclinazione musicale», scrive Bruno Barilli dentro un suo libro, ed è vero, probabilmente, Parma è una città che con la musica ha molto a che fare, solo che, se si guarda l’Emilia, nel suo complesso, i cantanti, prendiamo per esempio i cantanti o i cantautori o i gruppi di Bologna Modena Reggio Emilia: Guccini, Dalla, Morandi, Carboni, Luna pop, Cremonini, Bersani, Ligabue, Vasco Rossi, Modena City Ramblers, CCCP, Offlaga disco pax, Equipe ottantaquattro, I nomadi, CSI, Cisco, Ferretti, Zucchero, Mingardi, PGR, I ladri di biciclette, Irene Fornaciari, Paolo Belli, Giardini di Mirò, Nek, Pavarotti, Üstmamò, Skiantos, Stadio, il fratello di Ligabue, il figlio di Morandi, Caterina Caselli, Orietta Berti, Iva Zanicchi, Mara Redeghieri, Pierangelo Bertoli, Beppe Starnazza, Astro Vitelli e molti altri che non mi ricordo.
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I corvi, e Scialpi.
Che, non so, i Corvi avrebbero potuto forse fare una canzone intitolata Dio salvi Giovannni Leone e Scialpi una canzone intitolata Dio salvi Oscar Luigi Scalfaro, e questo, alla fine, era quello che avevo da dire della Regina Elisabetta, e io, se siete d’accordo, secondo me è meglio se leggiamo Alan Bennet, piuttosto.
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A Parma, anzi a Peeerma, oltre a Scialpi e Corvi c'erano i Bogoncelli, poi Ciois, poi La Santa Caos.
però coi Bogoncelli che facevano una roba tipo teatro canzone c'era il sig.Tanzi che suonava intabarrato perchè ai concerti coi studenti era meglio, che se lo riconoscevano lui militava in una roba politica che ai studenti di Peeerma non piaceva troppo, come il sig.Tanzi si camuffasse d'estate non mi è dato sapere, poi Nori una volta ci ho chiesto del sig.Tanzi ma lui mi ha detto ah si Andrea una vita che non lo vedo ma forse non ne parlava volentieri, anche il sig.Tanzi di Paolo Nori non ne parla mai, insomma Parma è piccola si conoscono un po' tutti, forse ha omesso i Bogoncelli perchè non hanno fama oltre Parma e Noceto, se lo rivedo glie lo chiedo.
- Maìno della Spinetta
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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?
Hai risolto? Hai provato di eBay?lemond ha scritto: ↑martedì 13 ottobre 2020, 11:18 Io mi domando se a qualcuno piace ancora leggere su carta il Grande dizionario della lingua italiana Salvatore Battaglia, perché ho provato a venderlo e per mesi ho trovato solo imbroglioni che volevano approfittare della mia carta di credito (che non ho). Purtroppo quei 24 volumi nella nuova abitazione non so dove metterli e quindi ... che fare?
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- Maìno della Spinetta
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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?
Daniele Mencarelli, Tutto chiede salvezza. Meraviglioso. Una settimana di TSO, di dialogo veri, sprazzi di riflessioni sui grandi temi. Bello bello bello
“Our interest’s on the dangerous edge of things.
The honest thief, the tender murderer, the superstitious atheist”.
The honest thief, the tender murderer, the superstitious atheist”.
Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?
No, sono in trattative con una torinese, ma non so come fare a portarglieli, dato l'impossibilità ad attraversare la zona rossa e i costi di uno spedizioniere sono troppo alti, visto che lei mi ha offerto 500€ lordi. Grazie e ciao, Carlo.Maìno della Spinetta ha scritto: ↑martedì 10 novembre 2020, 3:39Hai risolto? Hai provato di eBay?lemond ha scritto: ↑martedì 13 ottobre 2020, 11:18 Io mi domando se a qualcuno piace ancora leggere su carta il Grande dizionario della lingua italiana Salvatore Battaglia, perché ho provato a venderlo e per mesi ho trovato solo imbroglioni che volevano approfittare della mia carta di credito (che non ho). Purtroppo quei 24 volumi nella nuova abitazione non so dove metterli e quindi ... che fare?
Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
i barbieri il lunedì
"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.
"io non mi sento italiano, ma per la lingua ... lo sono."
il sabato gli ebrei
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i barbieri il lunedì
"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.
"io non mi sento italiano, ma per la lingua ... lo sono."
Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?
Alessandro Baricco spiega e legge "La cognizione del dolore" di C.E.Gadda.
Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
i barbieri il lunedì
"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.
"io non mi sento italiano, ma per la lingua ... lo sono."
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"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.
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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?
speremmu ben a picaggetta, tengo in considerscion, però Pamuk due cojoni...il nome rosso mollato dopo qualche decina di pagineMaìno della Spinetta ha scritto: ↑martedì 10 novembre 2020, 3:41 Daniele Mencarelli, Tutto chiede salvezza. Meraviglioso. Una settimana di TSO, di dialogo veri, sprazzi di riflessioni sui grandi temi. Bello bello bello
Buoni ho letto Città dei vivi, La Gioia (non il gobbo) poi Natsuo Kirino, quando non so che leggere vado sui giapponesi, belle le casalinghe, pioggia dimenticabile. Murakami Ryu, bella la zuppa, meno decadence, blu na ciofeca. Ah poi Dicker, notevole quebert, la stanza na ciofeca.
Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?
L’uomo russo di fede è ossessionato dall’idea del peccato e della salvezza. Ogni volta che ringrazia, augura al suo prossimo di essere salvato: spasibo, grazie, significa proprio «che Dio ti salvi». La paura di peccare può essere messa in relazione alla concezione diversa del peccato elaborata dai cattolici e dagli ortodossi: per questi ultimi il Purgatorio non esiste, i peccati non si differenziano tra mortali e veniali, ma sono tutti egualmente gravi; il confessore non assolve il peccatore, ma recita una preghiera invocando il perdono divino. Eppure peccare è umano, e il peccato è spesso dolce come un frutto maturo, e allora il poeta Aleksandr Blok invita a “Peccare senza vergogna e senza sosta, perdere il conto dei giorni e delle notti, e con la testa piena di ubriachezza insinuarsi nel tempo del Signore”.
[Francesca Legittimo, La sfinge russa, Milano, Hoepli 2020, p. 37]
[Francesca Legittimo, La sfinge russa, Milano, Hoepli 2020, p. 37]
Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?
Che poi, in sostanza, quello che diceva Dostoevskij in Sogno di un uomo ridicolo, è quel che diceva Belinda Carlisle in una canzone che ascoltavo da ragazzo: «Ooh, baby, do you know what that’s worth? Ooh, heaven is a place on earth».
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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?
Sì mi ero dimenticato questo disclaomer: Pamuk spesso ripete, qualche pagina va sfogliata nella parte centrale perché ok le miniature, ok il cesello, ma restiamo occidentali ma Mencaré non solo non ha fronzoli, ma scrive in romanesco, ti troverai a tuo agio.nemecsek. ha scritto: ↑mercoledì 18 novembre 2020, 21:47speremmu ben a picaggetta, tengo in considerscion, però Pamuk due cojoni...il nome rosso mollato dopo qualche decina di pagineMaìno della Spinetta ha scritto: ↑martedì 10 novembre 2020, 3:41 Daniele Mencarelli, Tutto chiede salvezza. Meraviglioso. Una settimana di TSO, di dialogo veri, sprazzi di riflessioni sui grandi temi. Bello bello bello
Buoni ho letto Città dei vivi, La Gioia (non il gobbo) poi Natsuo Kirino, quando non so che leggere vado sui giapponesi, belle le casalinghe, pioggia dimenticabile. Murakami Ryu, bella la zuppa, meno decadence, blu na ciofeca. Ah poi Dicker, notevole quebert, la stanza na ciofeca.
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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?
Ciao se mi mandassi , anche in PM peso e volume proverei a cercarti una buona tariffa, ho spedito spesso biciclette e anche più di una alla volta.Ho dato uno sguardo al volo e inserendo 60 Kg UPS costa 35€lemond ha scritto: ↑martedì 10 novembre 2020, 8:41No, sono in trattative con una torinese, ma non so come fare a portarglieli, dato l'impossibilità ad attraversare la zona rossa e i costi di uno spedizioniere sono troppo alti, visto che lei mi ha offerto 500€ lordi. Grazie e ciao, Carlo.Maìno della Spinetta ha scritto: ↑martedì 10 novembre 2020, 3:39Hai risolto? Hai provato di eBay?lemond ha scritto: ↑martedì 13 ottobre 2020, 11:18 Io mi domando se a qualcuno piace ancora leggere su carta il Grande dizionario della lingua italiana Salvatore Battaglia, perché ho provato a venderlo e per mesi ho trovato solo imbroglioni che volevano approfittare della mia carta di credito (che non ho). Purtroppo quei 24 volumi nella nuova abitazione non so dove metterli e quindi ... che fare?
Ma credo che il problema sia che è consultabile gratuitamente in rete, non è ovviamente neanche paragonabile al cartaceo ma certo riduce i potenziali acquirenti ai collezionisti.