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La ricchezza si crea e si distrugge?

Inviato: sabato 17 maggio 2014, 18:23
da matteo.conz
Estratti del documentario Inequality for all.
Molto interessante, è esattamente come la penso anch'io e mi piacerebbe aprire un confronto coi liberisti

http://www.serviziopubblico.it/il_docum ... all_1.html
http://www.serviziopubblico.it/il_docum ... all_2.html
http://www.serviziopubblico.it/il_docum ... all_3.html
http://www.serviziopubblico.it/il_docum ... all_4.html

Re: La ricchezza si crea e si distrugge?

Inviato: martedì 20 maggio 2014, 23:29
da Felice
Pace e silenzio. Non ci sono liberisti nel forum...

Re: La ricchezza si crea e si distrugge?

Inviato: mercoledì 21 maggio 2014, 12:41
da matteo.conz
Felice ha scritto:Pace e silenzio. Non ci sono liberisti nel forum...
il principale esponente è di nuovo bannato :(

Re: La ricchezza si crea e si distrugge?

Inviato: mercoledì 21 maggio 2014, 15:02
da Strong
matteo.conz ha scritto:
Felice ha scritto:Pace e silenzio. Non ci sono liberisti nel forum...
il principale esponente è di nuovo bannato :(
a giudicare dal numero di visualizzazioni non credo sia quello il problema :diavoletto:

Re: La ricchezza si crea e si distrugge?

Inviato: giovedì 22 maggio 2014, 0:00
da Felice
matteo.conz ha scritto:
Felice ha scritto:Pace e silenzio. Non ci sono liberisti nel forum...
il principale esponente è di nuovo bannato :(
Parli di Principe? Se non ricordo male, non molto tempo fa Admin diceva che Principe aveva chiesto di essere cancellato dal forum...

Ad ogni modo, proviamo a buttare un po' di benzina sul fuoco. Traduco dal "Courrier International" della settimana che va dal 24 al 30 Aprile, che, a sua volta riprende cose scritte su "The Guardian":

Sempre più super-ricchi
Secondo The Guardian, la ripresa economica mondiale ha contribuito all'inesorabile aumento del numero di super-ricchi nel mondo. Il loro numero potrebbe raggiungere i 215 000, con una progressione di circa il 30%, durante i prossimi 10 anni. Questi individui "a valore netto molto elevato" - il cui patrimonio, escludendo la residenza principale, ammonta a più di 21,6 milioni di euro - sono oggi 167 669 con un aumento del 59% durante gli ultimi dieci anni. Ad essi soli totalizzano un patrimonio di più di 14,4 miliardi di euro - ovvero più della somma dei PIL degli Stati Uniti e della Germania.


Dunque, si diceva? A sì, negli ultimi 10 anni c'é stata la crisi... Ciò non ha impedito al numero di super-ricchi di aumentare del 59%. Non é che viene il sospetto che le famose "crisi" siano un eccellente mezzo per pompare ricchezze dalle tasche dei meno abbienti a quelle dei più abbienti?

E poi: 167 669 individui che detengono un patrimonio confrontabile al PIL cumulato di Stati Uniti e Germania... Giusto? Sbagliato? Tutto normale?

Re: La ricchezza si crea e si distrugge?

Inviato: giovedì 22 maggio 2014, 1:46
da Admin
Quoto Felice e rilancio le sue domande. Me le pongo anch'io da molto tempo.

Re: La ricchezza si crea e si distrugge?

Inviato: martedì 10 giugno 2014, 9:30
da Tranchée d'Arenberg
Felice ha scritto:
matteo.conz ha scritto:
Felice ha scritto:Pace e silenzio. Non ci sono liberisti nel forum...
il principale esponente è di nuovo bannato :(
Parli di Principe? Se non ricordo male, non molto tempo fa Admin diceva che Principe aveva chiesto di essere cancellato dal forum...

Ad ogni modo, proviamo a buttare un po' di benzina sul fuoco. Traduco dal "Courrier International" della settimana che va dal 24 al 30 Aprile, che, a sua volta riprende cose scritte su "The Guardian":

Sempre più super-ricchi
Secondo The Guardian, la ripresa economica mondiale ha contribuito all'inesorabile aumento del numero di super-ricchi nel mondo. Il loro numero potrebbe raggiungere i 215 000, con una progressione di circa il 30%, durante i prossimi 10 anni. Questi individui "a valore netto molto elevato" - il cui patrimonio, escludendo la residenza principale, ammonta a più di 21,6 milioni di euro - sono oggi 167 669 con un aumento del 59% durante gli ultimi dieci anni. Ad essi soli totalizzano un patrimonio di più di 14,4 miliardi di euro - ovvero più della somma dei PIL degli Stati Uniti e della Germania.


Dunque, si diceva? A sì, negli ultimi 10 anni c'é stata la crisi... Ciò non ha impedito al numero di super-ricchi di aumentare del 59%. Non é che viene il sospetto che le famose "crisi" siano un eccellente mezzo per pompare ricchezze dalle tasche dei meno abbienti a quelle dei più abbienti?

E poi: 167 669 individui che detengono un patrimonio confrontabile al PIL cumulato di Stati Uniti e Germania... Giusto? Sbagliato? Tutto normale?
Dici più che bene, le "crisi" sono uno strumento ad hoc per far si che i ricchi siano sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri. Le crisi hanno sempre portato ad un aumento del divario di ricchezza tra chi ne ha tanti e chi ne ha pochi. Non solo: la crisi serve anche per ridurre la già poca democrazia che pensiamo di avere e aumentare le pratiche repressive (vedi ultime settimane).

Re: La ricchezza si crea e si distrugge?

Inviato: martedì 14 ottobre 2014, 23:30
da Felice
Copio e incollo dal sitio di repubblica, questo il link all'articolo originale:

http://www.repubblica.it/economia/2014/ ... ref=HRLV-4

Paperoni sempre più ricchi con la crisi economica

La crisi svuota le tasche di cittadini, le casse degli Stati, ma rimpie i forzieri dei Paperoni: secondo il Global Wealth Report di Credit Suisse, nell'ultimo anno, la ricchezza aggregata delle famiglie a livello globale è aumentata dell'8,3% a 263 mila miliardi di dollari, pari a 56mila dollari per adulto. Numeri mai visti prima: il patrimonio complessivo è più alto del 20% rispetto al picco pre-crisi e del 39% sopra il livelllo minimo del 2008. A dimostrazione delle statistiche basti pensare che nel 2000 c'erano "solo" 41mila persone con un patrimonio netto superiore ai 50 milioni di dollari, mentre oggi sono 128mila.

Piketty: "Ricchi sempre più ricchi"

Ma, soprattutto, si tratta di un trend destinato a continuare perché secondo Credit Suisse la ricchezza è destinata ad aumentare del 40% nei prossimi cinque anni, con i mercati emergenti che saliranno al 21% della quota mondiale. E se il fatto che il difficile contesto economico acuisca le differenze tra ricchi e poveri soprattutto in Cina e in India è in qualche modo dato per scontato; stupisce che la crescita di Stati Uniti ed Europa.

Gli Usa mantengono salda la prima posizione con un aumento della ricchezza dell'8,9% in parte giustificato dalla progressione del Pil; l'Europa che invece stagna e fatica a ripartire predicando tagli e austerity azzera i consumi, ma non i ricchi il cui patrimonio è aumentato del 10%. La Svizzera registra la più alta ricchezza media, e ha raggiunto un nuovo massimo di 581 mila dollari per adulto. La ricchezza mediana per adulto in Australia, però, è pari a 225 mila dollari, superando di gran lunga la ricchezza mediana svizzera di 107 mila dollari: terza l'Italia a 142mila dollari, nonostante il Paese si appresti a chiudere il terzo anno consecutivo in recessione.


Della serie: A chi giova il crimine?
oppure: I benefici del liberalismo nel mondo moderno
oppure: 35 anni di riforme liberiste: consuntuvo e bilancio

Come scriveva matteo.conz aprendo questo thread, si é sempre in attesa che i liberisti del forum (vero TIC?) interrompano il loro assordante silenzio.

Re: La ricchezza si crea e si distrugge?

Inviato: mercoledì 15 ottobre 2014, 8:52
da nino58
Penso che la domanda corretta sulla crisi sia " Chi è in crisi ?"
Se non si definiscono i soggetti, la crisi apparirà sempre come un qualcosa che può andare e/o venire, come le nuvole.
Evidentemente non è così.
I due principali soggetti sono chi vende e chi compra lavoro.
Se nel 1970 il Pianeta era abitato da 4 miliardi di persone ed oggi dal doppio, risulta abbastanza evidente che chi vende lavoro sia in una condizione assai più sfavorevole rispetto al 1970.
Cosicchè chi lo compra, che ha già finanziariamente accumulato valore (più precisamente il plusvalore derivato, negli ultimi secoli, dai venditori di forza-lavoro), ha sempre più la possibilità di dettare le condizioni del contratto di compravendita.
Questi sono i dati oggettivi.
Da cui si deduce chi sia in crisi.
Per quelli soggettivi (cioè il chi fa che cosa per far pendere la bilancia ancor più dalla parte del Capitale oppure per controbilanciarla dalla parte del Lavoro) non me la sento di iniziare ora il discorso.

Re: La ricchezza si crea e si distrugge?

Inviato: venerdì 17 ottobre 2014, 16:46
da herbie
discorso più che logico.
Attenzione però: la riduzione della popolazione mondiale è invocata e realizzata proprio da chi tu chiami "compratori" di lavoro....un perchè ci sarà.....
Secondo me la questione è proprio in quello che si diceva più sopra. La crisi, come la guerra, come l'isolamento sociale e la frammentazione in gruppi, popoli, etnie, fazioni che si odiano ( esempi lampanti nello sport, sono facilmente evidenziabili....) a qualcuno fanno evidentemente comodo. D'altra parte, è tutta la storia contemporanea.

Re: La ricchezza si crea e si distrugge?

Inviato: venerdì 17 ottobre 2014, 18:42
da nino58
herbie ha scritto:discorso più che logico.
Attenzione però: la riduzione della popolazione mondiale è invocata e realizzata proprio da chi tu chiami "compratori" di lavoro....un perchè ci sarà.....
Secondo me la questione è proprio in quello che si diceva più sopra. La crisi, come la guerra, come l'isolamento sociale e la frammentazione in gruppi, popoli, etnie, fazioni che si odiano ( esempi lampanti nello sport, sono facilmente evidenziabili....) a qualcuno fanno evidentemente comodo. D'altra parte, è tutta la storia contemporanea.
Perchè a spaventare i compratori è anche l'eccesso ( di popolazione ).
Devono essere molti più di quelli che "servono" (per tenere il prezzo basso) ma non a livello d'esplosione incontrollata di bocche da sfamare (che sono sempre un po' pericolosette).

Re: La ricchezza si crea e si distrugge?

Inviato: mercoledì 22 ottobre 2014, 0:57
da nemecsek
http://www.lastampa.it/2014/10/21/itali ... agina.html

ennesima prova che in alcune zone del nostro paese la miglior politica economica è quella dell assistenzialismo tout court.
non miniere ma minatori, non ospedali ma centralinisti, non fabbriche ma impiegati e operai retribuiti.
meglio investire a fondo perduto nell assenteismo e nel parassitismo retribuito che fornire copiosi denari alle mafie nella costruzione di strutture costose e inutili. :flags: