Amici della Pista

Donne, Under, Juniores, ma anche Pista, Cross, MTB, BMX, Ciclismo Indoor
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Slegar
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Re: Amici della Pista

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Shanne Braspennincx, Laurine Van Riessen e Jeffrey Hoogland non potranno partecipare alla prova di Londra della Champions League:
https://www.cyclingnews.com/news/dutch- ... -covid-19/


fair play? No, Grazie!
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Tranchée d'Arenberg
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Re: Amici della Pista

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marc ha scritto: venerdì 3 dicembre 2021, 13:24
Slegar ha scritto: giovedì 2 dicembre 2021, 19:46 Dopo quella di Saint-Quentin-en-Yvelines, annullata anche la tappa finale di Tel Aviv della Champions League:
https://www.uci.org/pressrelease/uci-tr ... KroHpnh3ye

Mi spiace cavolo. Godiamoci queste ultime due sere perché poi il periodo di astinenza sarà lunghissimo nel caso dovesse saltare anche la Sei Giorni di Berlino.
A proposito di sei giorni. L'altro giorno stavo vedendo un pò di albi d'oro e mi sono reso conto che negli ultimi anni c'è stata una moria. L'unica che è rimasta in piedi è la Sei Giorni di Gand.
Allora vi chiedo: ma l'UCI prim'ancora di pensare alla Champions League, iniziativa comunque molto interessante, non poteva impegnarsi a salvare il ciclismo delle sei giorni? Per esempio si poteva pensare a due diversi circuiti: uno delle Sei Giorni e uno per la Champions League con quest'ultimo indirizzato principalmente ai corridori delle discipline veloci visto che i Seigiornisti sono tutti corridori da 'endurance'


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cauz.
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Tranchée d'Arenberg ha scritto: sabato 4 dicembre 2021, 20:44
marc ha scritto: venerdì 3 dicembre 2021, 13:24
Slegar ha scritto: giovedì 2 dicembre 2021, 19:46 Dopo quella di Saint-Quentin-en-Yvelines, annullata anche la tappa finale di Tel Aviv della Champions League:
https://www.uci.org/pressrelease/uci-tr ... KroHpnh3ye

Mi spiace cavolo. Godiamoci queste ultime due sere perché poi il periodo di astinenza sarà lunghissimo nel caso dovesse saltare anche la Sei Giorni di Berlino.
A proposito di sei giorni. L'altro giorno stavo vedendo un pò di albi d'oro e mi sono reso conto che negli ultimi anni c'è stata una moria. L'unica che è rimasta in piedi è la Sei Giorni di Gand.
Allora vi chiedo: ma l'UCI prim'ancora di pensare alla Champions League, iniziativa comunque molto interessante, non poteva impegnarsi a salvare il ciclismo delle sei giorni? Per esempio si poteva pensare a due diversi circuiti: uno delle Sei Giorni e uno per la Champions League con quest'ultimo indirizzato principalmente ai corridori delle discipline veloci visto che i Seigiornisti sono tutti corridori da 'endurance'
sulle sei giorni residue se ne è parlato qui poco tempo fa, vedi pagina precedente.
sicuramente l'uci potrebbe aiutare il rilancio dal punto di vista della partecipazione dei corridori (che comunque in quelle rimaste è sempre di livello) ma il problema riguarda principalmente gli organizzatori. il modo migliore credo sia sempre lo stesso: attirare più spesso gli stradisti di nome, quindi più pubblico, più sponsor, più soldi... perché si va sempre a parare lì.
il problema è che nel ciclismo di oggi c'è sempre meno spazio per un'attività come la sei giorni per uno stradista.
bisognerebbe rallentare le corse, renderle un po' meno impegnative, ma questo sappiamo tutti che è impossibile.
questo però non vieta l'inventarsi nuove iniziative a livello centrale: accorciare il calendario su strada? rivedere il ranking in modo da dare più peso alle attività extra-strada? dare dei bonus alle squadre? boh...


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Maìno della Spinetta
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Re: Amici della Pista

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Irrompo nell'attualità per deliziarvi con questa prospettiva senza fronzoli, replay o retorica. Merita



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Gimbatbu
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Re: Amici della Pista

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Il finale ancora adesso mi fa accapponare la pelle! :clap: :clap: :clap: :clap:


CicloSprint
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Re: Amici della Pista

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NEL NUOVO PALAZZO DELLO SPORT DI MILANO SPAZIO PER IL CICLISMO NON C'È. SPIAZE.

https://www.tuttobiciweb.it/article/202 ... pperfield-


marc
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Re: Amici della Pista

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Domani c'è la prima giornata della Coppa delle Nazioni a Glasgow. A guardare la entry list dovrebbe esserci una partecipazione qualificata, almeno sui livelli della vecchia Cdm. Ci sarà anche Lavreysen.

A giudicare dal sito Uci, la Cdn sarà visibile sul sito Tissot track TV. La cosa brutta e scomoda è che non mi risulta ci sia una app. Se Tissot track TV diventasse una sorta di Red bull TV con tanto di app ecc, allora sarebbe molto diverso. Così non mi pare un prodotto fruibile.


perché per me il ciclismo non è ancora una passione onanistica, ma è un pezzo di cultura popolare e familiare.
marc
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Re: Amici della Pista

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Dagnoni dice a Glasgow ci saranno anche Viviani e Ganna. Sapete di più sugli orari? L'unico modo di seguirla dunque è il sito Tissot track?


perché per me il ciclismo non è ancora una passione onanistica, ma è un pezzo di cultura popolare e familiare.
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Deadnature
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Re: Amici della Pista

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Gli orari dovrebbero essere questi: https://www.tissottiming.com/2022/nci


http://www.spazidisimpatia.wordpress.com
Spazi di simpatia, nel nome dell'amore che regna nella nostra splendida Terra
Un blog consigliato da Basso, quello giusto.

Aderii alla campagna di garbata moral suasion per cacciare Di Rocco. E infatti...
marc
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Re: Amici della Pista

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Deadnature ha scritto: giovedì 21 aprile 2022, 15:11 Gli orari dovrebbero essere questi: https://www.tissottiming.com/2022/nci

Grazie mille!


perché per me il ciclismo non è ancora una passione onanistica, ma è un pezzo di cultura popolare e familiare.
pietro
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Re: Amici della Pista

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marc ha scritto: giovedì 21 aprile 2022, 12:13 Dagnoni dice a Glasgow ci saranno anche Viviani e Ganna. Sapete di più sugli orari? L'unico modo di seguirla dunque è il sito Tissot track?
Vedo ora che dovrebbe essere trasmessa in differita su RaiSport domenica alle 22.30 :boh:


pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
Tour de France 2021, 11^ tappa
galibier98
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Re: Amici della Pista

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In qualificazione avevamo fatto primi con gli uomini e secondi con le donne.
In semifinale le donne si sono migliorate ma hanno perso di un decimo con la Gran Bretagna. Stasera finale per il bronzo.
Negli uomini è stato lasciato fuori Ganna in semifinale, pare per risparmiarlo. Abbiamo perso dalla Gran Bretagna. Quindi anche qui finale per il bronzo.
Comunque nell'ordine di partenza della gara individuale di domani non figurano nè Ganna nè Milan, ma Plebani e Moro.
Edit: In effetti Ganna non parteciperà alla gara individuale. Era previsto corresse la qualificazione per poter partecipare ai mondiali di fine anno. Da regolamento si deve prendere parte ad almeno una gara di Coppa


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Slegar
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Re: Amici della Pista

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galibier98 ha scritto: giovedì 21 aprile 2022, 16:55 Negli uomini è stato lasciato fuori Ganna in semifinale, pare per risparmiarlo. Abbiamo perso dalla Gran Bretagna. Quindi anche qui finale per il bronzo.
Persa la finalina con la Danimarca; dall'analisi dei risultati emerge, come fattore positivo, che il quartetto italiano è sempre stato il il più veloce nel primo kilometro.


fair play? No, Grazie!
Fragonard

Re: Amici della Pista

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Beh, non vogliamo dire più nulla qui? :D

Ieri sono cominciati ad Anadia i campionati Europei su pista Juniores e Under 23 e ci hanno regalato subito delle belle soddisfazioni: nell'Inseguimento individuale delle Under affermazione senza storia di Vittoria Guazzini, che ha così mitigato la delusione per il doppio argento ottenuto su strada dietro Shirin Van Anrooij, andando addirittura a riprendere la britannica Elle Barnwell. Bronzo invece per la campionessa uscente Silvia Zanardi. Titolo europeo anche per Davide Boscaro nell'Eliminazione degli Under 23 al termine di una gara gestita con grande autorevolezza. Peccato invece per Lorenzo Anniballi, che nello Scratch Uomini juniores ha vinto bene la volata conclusiva ma purtroppo gli è valsa soltanto l'argento, dal momento che il francese Rafael Delhomme, con una grande azione, era riuscito a conquistare il giro di vantaggio.

Bellissima invece la medaglia di bronzo di Manlio Moro nell'Inseguimento individuale degli Under 23, arrivata dopo essere stato in svantaggio per tutta la prova nei confronti del belga Vandenbranden e agguantata con una rimonta incredibile negli ultimi metri, che gli ha consentito d'imporsi per appena 14 centesimi. Incoraggiante poi la prova di Milo Marcolli, Stefano Minuta e Mattia Predomo che hanno conquistato il bronzo nella Velocità a squadre degli juniores (sempre importante fare passi avanti per rilanciare la disciplina), anche se non erano molte le squadre al via. In ogni caso il bronzo è stato conquistato a spese dei britannici, il che non è male. Forse l'unica nota stonata di ieri è stata rappresentata da Sara Fiorin, che nell'Eliminazione delle Under è andata fuori un po' troppo presto (lo scorso anno, da junior, conquistò l'argento), ma comunque sono cose che possono capitare, per farne tesoro in futuro.

Un paio di notazioni: nelle gare d'Inseguimento individuale, a parte la Guazzini, in tutte le altre finali ha sempre vinto l'atleta partito/a più piano, il che mi fa pensare che la pista di Anadia inviti subito a fare velocità, salvo poi tradire chi non gestisce in maniera ottimale le proprie energie (ne ha fatto le spese anche il campione uscente degli Under 23, ovvero il tedesco Buck-Gramko che ha perso il derby col connazionale Heinrich).
Nello Scratch Donne Juniores invece (vinto dalla belga Lani Wittevrongel) il bronzo è andato all'israeliana Ori Bash. Non vorrei ricordare male ma credo che sia la prima medaglia assoluta del paese in una competizione su pista di tale livello.


Fragonard

Re: Amici della Pista

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Dimenticavo: nei giorni scorsi si era disputata a Cali, in Colombia, la terza e ultima prova di Nations Cup, in cui l'Italia ha racimolato 9 podi totali con 5 medaglie d'oro e 4 d'argento. A conquistare i successi sono stati il quartetto dell'Inseguimento maschile, in cui si è registrato il buon rientro di Jonathan Milan (che poi ha vinto l'individuale davanti a Davide Plebani, che invece si è aggiudicato il successo finale nella Coppa), Letizia Paternoster che ha vinto l'Inseguimento individuale facendo segnare il nuovo record italiano (poi è stata argento nell'Eliminazione e nella Madison, dove ha gareggiato in coppia con Francesca Selva, ragazza che ha una storia sportiva tutta particolare), Matteo Donegà nell'Omnium e Francesco Lamon e Michele Scartezzini nella Madison.

Naturalmente va anche rimarcato il fatto che l'infelicissima collocazione in calendario ha reso la partecipazione fortemente deficitaria in tutte le discipline, tanto che - a mio avviso - credo che il risultato più rilevante sia stato rappresentato dalla sconfitta degli olandesi nella Velocità, con Jeffry Hoogland terzo e soprattutto Harrie Lavreysen secondo, battuto 2-0 dall'atleta di Trinidad e Tobago Nicholas Paul che, non dimentichiamolo, con il 9"1 fatto registrare 3 anni fa nella velocissima pista boliviana di Cochabamba, detiene ancora il primato mondiale sui 200 metri.


Fragonard

Re: Amici della Pista

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Anche nella seconda giornata di gare al velodromo di Anadia non sono mancate le soddisfazioni per i nostri. Splendido soprattutto il doppio oro conquistato dai nostri quartetti juniores che, in entrambe le occasioni, si sono trovate a fronteggiare in finale i quartetti tedeschi. A tal proposito si è confermato quanto dicevo ieri: chi partiva troppo forte finiva per pagare dazio e così è stato, col risultato che i quartetti teutonici (specie quello femminile) si sono completamente sfaldati (tra gli uomini l'equilibrio è durato fino ai 3200 metri all'incirca). Complimenti quindi a Federica Venturelli, Francesca Pellegrini, Martina Sanfilippo e Valentina Zanzi (più Vittoria Grassi impegnata nelle qualifiche) e ad Alessio Delle Vedove, Renato Favero, Luca Giaimi e Andrea Raccagni Noviero (oltre a Dario Igor Belletta).

Il terzo titolo della serata è arrivato invece per merito di Matteo Fiorin, che ha fatto sua un'Eliminazione Uomini Juniores a dir poco rocambolesca, contrassegnata da cadute in serie che hanno costretto per ben due volte ad interrompere la gara. Tra l'altro, ad un certo punto, c'è stato anche una sorta di giallo quando in sovraimpressione era comparsa la scritta che dava Fiorin eliminato per decisione del collegio di giuria (sotto accusa una spallata, con conseguente caduta, ad un atleta irlandese, evidentemente non ritenuta così determinante) mentre poi il tutto è proseguito regolarmente e non sono stati emessi provvedimenti a suo carico.

In conclusione di serata è poi arrivata un'ottima medaglia di bronzo per Matteo Bianchi, Daniele Napolitano e Matteo Tugnolo (quest'ultimo ragazzo che viene dalla BMX) nella Velocità a squadre, dove siamo riusciti ad avere la meglio sulla Francia (titolo europeo per la Gran Bretagna sulla Germania) mentre rilevanti sono state anche le prestazioni di Thomas Capra nel Chilometro Uomini juniores, a lungo in zona podio e classificatosi quarto (ragazzo interessante, quest'anno si è aggiudicato la Gand-Wevelgem juniores) e per Mattia Pinazzi nello Scratch Uomini U23, dove purtroppo non è riuscito ad accodarsi alle frenetiche azioni promosse negli ultimi giri e si è dovuto accontentare del quarto posto (titolo al britannico Tidball). Personalmente mi sarei aspettato invece di più dallo Scratch Donne U23 ma lì onestamente non ho condiviso la scelta di schierare Matilde Vitillo, che non ha nella volata il suo pezzo forte e che per conquistare la medaglia avrebbe dovuto promuovere un'azione anticipata esattamente come ha fatto la vincitrice, ovvero la ceca Petra Sevcikova (ieri, tra l'altro, ben tre i titoli per i cechi, considerando quello di Hytych nel già citato Chilometro juniores e di Barbora Nemcova nell'Eliminazione donne juniores). Si sono invece fermate ai quarti di finali (risultato tutto sommato discreto) invece le due azzurre impegnate nella Velocità Donne Juniores, ovvero Beatrice Bertolini e Carola Ratti.


StipemdioXTutti
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Re: Amici della Pista

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Chi vedevi sullo scratch femminile?


Ecuadoriani - Nizzolo - Alaphilippe - Pidcock - Barale - Ciabocco - Landa - Milan - Piccolo - Dainese
Fragonard

Re: Amici della Pista

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StipemdioXTutti ha scritto: sabato 16 luglio 2022, 11:06 Chi vedevi sullo scratch femminile?
Considerando il miglior spunto veloce penso che Silvia Zanardi, Eleonora Gasparrini o Sara Fiorin sarebbero state più adatte ma evidentemente si è deciso di utilizzarle in altre prove (la "Zanna" credo che la vedremo sicuramente nella Corsa a punti, mentre la Guazzini la dò per scontata nella Madison e forse nell'Omnium).


Fragonard

Re: Amici della Pista

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Ah dimenticavo una cosa che personalmente mi ha messo molta tristezza: nella Velocità a Squadre delle Donne Under 23 hanno preso parte alla gara solamente la Germania e la Polonia (con prevedibile affermazione tedesca). Ciò significa che se avessimo deciso di partecipare schierando tre atlete a caso avremmo comunque portato a casa una medaglia, il cui valore sarebbe però stato puramente simbolico.

Va anche detto che l'estrema povertà di partecipazione in gare come questa contribuisce l'assenza della Russia, che negli scorsi anni era sempre presente e portava a casa un buon numero di medaglie.


Fragonard

Re: Amici della Pista

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Sabato a dir poco formidabile per i nostri colori ad Anadia, dove su 6 titoli europei in palio in questa terza giornata ne portiamo a casa ben 5.

Ad aprire le danze è stato uno splendido Matteo Bianchi che con un ottimo 1'00"911 porta a casa il titolo europeo del Chilometro (se non sbaglio l'ultimo a conquistare il titolo era stato Loris Paoli nel 2009 tra gli juniores). Nessuno è riuscito a sopravanzarlo, con il tedesco Höhne (ultimo a scattare dal blocco) che ha provato ad impensierirlo ma è calato negli ultimi 500 metri. Un oro che fa ben sperare nel settore della Velocità, dove anche Mattia Predomo ha disputato un bel torneo finora, riuscendo a raggiungere le semifinali dopo aver fatto segnare il secondo tempo di qualifica nei 200 metri.

Il secondo successo porta la firma di Federica Venturelli, che nella finale dell'Inseguimento individuale Donne Juniores si è sbarazzata abbastanza facilmente della britannica Isabel Sharp. Grande rammarico per Alice Toniolli, ragazza che tra l'altro pratica il ciclismo da appena un anno (prima, stando a quel che mi si è detto, praticava l'atletica leggera): partita a rilento e arrivata ad accusare fino a 2 secondi di svantaggio dalla francese Lara Lallemant, ha costantemente recuperato, fino ad accusare solo 110 centesimi dalla rivale. In ogni modo resta una bella prova per lei;

Poco dopo è arrivato il terzo successo per merito di Luca Giami nell'Inseguimento individuale degli juniores: dopo aver fatto segnare il nuovo record italiano in qualifica, nella finale ad un certo punto era in deciso svantaggio con il tedesco Ben Felix Jochum. Anche per lui però grande rimonta negli ultimi 500 metri e beffa atroce confezionata al rivale proprio sul traguardo, dove è tornato in vantaggio per appena 77 centesimi che gli sono valsi l'oro.

A concludere degnamente la serata sono arrivati i due titoli conquistati dai quartetti nella categoria Under 23: dapprima Vittoria Guazzini, Silvia Zanardi, Eleonora Gasparrini e Matilde Vitillo si sono sbarazzate in scioltezza del quartetto britannico, arrivando quasi a raggiungerlo nelle ultime battute; successivamente è toccato a Mattia Pinazzi, Davide Boscaro, Manlio Moro e Nicolò Galli aver ragione del Belgio. In quest'ultima finale l'andamento è stato equilibrato con i nostri sempre in vantaggio, poi attorno al terzo chilometro un belga è finito rovinosamente a terra e la prova è sostanzialmente finita lì.

Giusto per la cronaca, l'unica finale non conquistata dai nostri è stata quella della Velocità Donne Juniores, che in finale ha visto il confronto tutto tedesco (sempre ottimo il loro ricambio generazionale) tra Clara Schneider e Stella Müller, che ha visto prevalere la prima per 2 volate a 0.


Winter
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Re: Amici della Pista

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Io seguo poco l pista
Come si spiegano tutte ste vittorie?


Fragonard

Re: Amici della Pista

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Winter ha scritto: domenica 17 luglio 2022, 9:57 Io seguo poco l pista
Come si spiegano tutte ste vittorie?
Innanzitutto se vai a vedere le precedenti rassegne continentali Under 23 e Juniores ti accorgerai che ogni anno abbiamo portato a casa un cospicuo bottino di medaglie. Partiamo col dire una cosa: quest'anno Villa è diventato il responsabile unico della pista, prendendo sotto la sua ala (forse è appropriato usare questo termine) anche le ragazze che prima erano gestite da Salvoldi. Ovviamente durante la stagione c'è un continuo confronto con i tecnici, vale a dire Sangalli che è diventato il CT delle Donne e lo stesso Salvoldi che ha avvicendato De Candido tra gli juniores.

Per il resto, che si faccia incetta di medaglie soprattutto nel settore femminile non dovrebbe sorprendere: oramai in discipline come l'Inseguimento c'è un metodo di lavoro cresciuto e consolidato nel tempo, con una base di quartetto che permane nelle ragazze più grandi (mi riferisco a ragazze come Vittoria Guazzini e Silvia Zanardi che già da qualche stagione fanno parte del quartetto), a cui via via si possono inserire le ragazze più giovani che cominciano ad essere provate proprio nelle juniores (anche se i primi test mi pare che comincino a farli già da allieve). Naturalmente anche la mole di allenamento è importante e negli scorsi anni con Salvoldi si lavorava parecchio, anche troppo (in una recente intervista a Giuseppe Di Fresco, ds della formazione juniores del Casano, si parlava del fatto che lui facesse allenare le ragazze con rapporti anche più duri di quelli soliti. Questo perché la discussione verteva sulla riforma dei rapporti nella categoria juniores maschile, che dovrebbe abolire quelli fissi nelle gare su strada), tanto che qualche atleta poi cominciava ad accusare il tutto tra le Elite o potevano insorgere fastidiosi e prevedibili problemi (frequenti tendiniti, dolori e via dicendo). In ogni modo io ricordo sempre che soprattutto nell'Inseguimento a squadre femminile noi siamo partiti alla pari, nel senso che ci siamo trovati a lavorare nel periodo in cui la specialità è passata dal terzetto al quartetto e quindi dalle categorie giovanili si è potuto cominciare a confrontarsi con le altre nazioni con la stessa base iniziale. Ovviamente questo ha portato ad una crescita che ha cominciato a farci colmare quel gap considerevole che avevamo nei confronti di nazioni come la Gran Bretagna ad esempio e lo stesso ha cominciato a fare la Germania non appena ha cominciato a poter contare su un blocco di passiste formidabili, che poi sono quelle che nell'ultimo anno hanno vinto tutto tra Olimpiadi, mondiali etc.etc.

Detto questo, va tenuto anche conto del fatto che la struttura fisica di certe atleti è abbastanza importante: se cerchi delle foto di Federica Venturelli e le confronti anche con le sue stesse compagne di quartetto, noterai che è decisamente più sviluppata delle altre e questo finora le ha permesso di vincere dappertutto: strada, pista, ciclocross (anche se lei, rispetto ad una come Eleonora Ciabocco - e l'ha rivelato lei stessa in qualche intervista - è decisamente più pronunciata sul passo, pagando inevitabilmente qualcosa in salita). Tra l'altro un paio di sere fa notavo con tocco di buon umore il fatto che nel quartetto polacco d'inseguitrici juniores ci fossero 3 o 4 ragazze alte praticamente tutte come Federica o forse anche leggermente di più ma credo che quello si possa facilmente spiegare con la diversa struttura fisica di atleti provenienti da certe parti d'Europa. Perché ho detto questo? Semplicemente per far notare che se una come la Venturelli non dovesse aver raggiunto già il massimo dello sviluppo in futuro potrebbe ancora togliersi tante soddisfazioni. Viceversa, soprattutto su strada, quel gap fisico importante che lei attualmente ha con le sue coetanee potrebbe venir annullato e quindi, a pari condizioni, lei potrebbe trovarsi a far fatica ad emergere, non potendo contare anche su quella strapotenza fisica che ora può esibire.

Quanto ai ragazzi, come ho fatto intuire, sarà interessante osservare se continueranno ad esserci costanti e ripetuti progressi nel settore della Velocità, il cui responsabile (in appoggio ovviamente a Villa) è diventato Ivan Quaranta, di cui come tecnico mi hanno parlato abbastanza bene in riferimento alle sue esperienze su strada. Qui è iniziata anche una sinergia importante: una collaborazione, di cui si è interessato anche il CT Bennati, tra il settore pista e quello della BMX, che potrebbe portare come in altri paesi ragazzi, che magari fanno anche un po' fatica ad emergere in quella disciplina, a cimentarsi con la pista ed iniziare un percorso di lavoro che magari inizialmente neppure sospettavano. Nei Paesi Bassi (paese ormai leader del settore) Harrie Lavreysen ha cominciato proprio così. Un esempio di questi ragazzi è Mattia Tugnolo, atleta tesserato per una squadra di BMX che ha cominciato da qualche mese ad allenarsi, fare test e gareggiare assieme ai pistard, che dopo aver preso parte ad alcune gare internazionali è stato convocato anche per questi europei, dove ha contribuito all'ottenimento del bronzo dello scorso anno. Quanto a Bianchi e Predomo, loro hanno fatto la scelta di diventare velocisti da pista e se la federazione gli darà il necessario appoggio i miglioramenti saranno tangibili, senza che si debba sperare nell'occasione irripetibile di svolgere uno stage o un periodo di lavoro ad Aigle, nel centro dell'UCI, come avvenuto ad esempio con Miriam Vece (i cui progressi sono stati notevoli). In poche parole: è importantissimo che quel settore per tanti anni bistrattato e abbandonato venga fatto ripartire come si deve partendo dalle basi ed anche l'esempio di questi ragazzi potrebbe invogliare altri a provarci, riducendo così il rischio di perdere irrimediabilmente talenti dalle qualità incredibili come accaduto purtroppo in passato (gli esempi di Guardini o di Mareczko ormai li abbiamo ripetuti allo sfinimento).

Con l'Endurance invece il tutto nasce dal metodo di lavoro di Villa e dall'esempio di chi ha trascinato il settore per anni, ovvero Elia Viviani e poi Filippo Ganna. Con i loro enormi successi il traino del settore è stato importante e ciò aiuta ad avere ricambio generazionale, come stiamo vedendo anche in questa manifestazione (tra i ragazzi più interessanti segnalo Alessio Delle Vedove, che visto che segui bene il movimento dovresti aver già sentito nominare più volte). Inoltre il fatto che già da qualche anno siano stati creati ulteriori titoli in discipline come l'Eliminazione, che si sono rivelate spesso congeniali ai nostri atleti, fa si che queste possano contribuire non poco a rimpolpare il nostro palmarés.

Detto questo, resta da dire una cosa non meno importante che ho già accennato in precedenza: in questa rassegna e anche nelle prossime manca e mancherà la Russia, che in un contesto come quello degli Europei negli scorsi anni faceva incetta di medaglie e chiudeva sempre o al primo o nei primissimi posti del medagliere finale. Lo stop forzato imposto loro dalle "menti eccelse" toglie non pochi avversari ostici tanto a noi quanto alle altre nazioni e apre quindi maggiori possibilità di successo o di podio in discipline dove ci sarebbe stato da fare certamente i conti con loro (basti pensare anche a quelle veloci o all'Inseguimento, ad esempio).


Winter
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Re: Amici della Pista

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Vero
Ma prima erano solo le donne a vincere
Adesso anche gli uomini

Grazie per la risposta


Fragonard

Re: Amici della Pista

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Winter ha scritto: domenica 17 luglio 2022, 17:26 Vero
Ma prima erano solo le donne a vincere
Adesso anche gli uomini

Grazie per la risposta
Se hai chi traina, è più facile che qualcun altro segua l'esempio. Non a caso per la strada parliamo sempre di Pantani, nell'ultimo decennio di Nibali. Avere un personaggio che fa da fulcro e guida del movimento aiuta ad emergere anche gli altri. Elia Viviani per diversi anni e poi anche Filippo Ganna (e appresso a lui gli altri ragazzi che hanno vinto l'oro a Tokyo) sono stati fondamentali. Poi naturalmente conta molto la programmazione e la bravura dei tecnici. In questo Villa finora ha lavorato abbastanza bene.


Fragonard

Re: Amici della Pista

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Anche quest'oggi grandi soddisfazioni per i nostri colori agli Europei di Anadia: innanzitutto non si può non partire dal trionfo di Mattia Predomo nella Velocità Juniores, specialità dove l'Italia non conquistava un titolo continentale addirittura dal 1986 (l'ultimo a riuscirci era stato Octavio Dazzan). Ha impressionato la disinvoltura con cui si è sbarazzato dapprima in semifinale del tedesco Werner e poi in finale del polacco Marciniak. Ulteriore conferma di ciò che avevo già detto e occasione da sfruttare per capire quanto sia necessario continuare a lavorare bene per un definitivo rilancio del settore.

Nella Corsa a punti Donne Under 23 è invece arrivata la riconferma per Silvia Zanardi che ha gestito agevolmente la gara chiudendo con 63 punti contro i 57 dell'olandese Hengeveld (unica altra atleta a prendere due giri assieme a lei) mentre la francese Nenadovic, terza, ha chiuso con 38 punti. Una bella vittoria che rilancia la piacentina, protagonista di una prima parte di stagione non troppo soddisfacente per quanto riguarda la strada. In serata poi è arrivato il terzo oro personale per Federica Venturelli, che si è aggiudicata con autorevolezza il successo dell'Omnium Donne Juniores chiudendo con ben 147 punti contro i 117 della francese Doriane Kaufmann e i 107 della britannica Grace Lister.

A dir poco rocambolesca invece la Corsa a punti degli Under 23, in cui un ottimo Manlio Moro è stato sempre nel vivo della gara, racimolando vari punti agli sprint e riuscendo anche a conquistare un giro. Dopo l'ultimo sprint all'atleta della Zalf era stata attribuita la vittoria con 48 punti complessivi ma purtroppo per lui la gioia è durata qualche decina di minuti, poiché l'errato conteggio iniziale dei giri conquistati da alcuni atleti ha portato alla riscrittura della classifica. In questo modo Moro è passato dal primo al quinto posto e la vittoria è stata assegnata all'austriaco Maximilian Schmidbauer con 64 punti contro i 63 del portoghese Diogo Narciso e i 53 del francese Gregory Pouvreault. Altra brutta notizia di giornata è stata il ritiro di Dario Igor Belletta dall'Omnium degli Juniores per via di una caduta nella Tempo Race in cui ha riportato la lussazione di una spalla.

Giornata positiva anche per la Germania che ha conquistato il titolo europeo nei 500 metri Donne Juniores con Clara Schneider e la Velocità Donne U23 con Alessa-Catriona Propster.


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Altra piccola curiosità di questi europei: nelle file della Gran Bretagna è sceso in pista Ben Wiggins, figlio primogenito di Bradley, junior di primo anno. Ha conquistato la medaglia di bronzo nell'Inseguimento a squadre, vinto dai nostri.


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Fragonard ha scritto: lunedì 18 luglio 2022, 10:33 Altra piccola curiosità di questi europei: nelle file della Gran Bretagna è sceso in pista Ben Wiggins, figlio primogenito di Bradley, junior di primo anno. Ha conquistato la medaglia di bronzo nell'Inseguimento a squadre, vinto dai nostri.
Ecco, stamattina ve l'avevo citato e questo pomeriggio è arrivato il primo squillo importante di Ben Wiggins: vittoria e titolo europeo nella Corsa a punti dei ragazzi juniores, correndo in maniera autorevole con 56 punti totali frutto anche di due giri conquistati. Per noi era in gara Alessio Delle Vedove che si è classificato ottavo con 9 punti.


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Per noi quest'oggi una sola medaglia d'oro ma un'altra di quelle che pesano e danno veramente grande speranza per il futuro: dopo aver vinto con grande autorevolezza il titolo europeo nella Velocità juniores ieri, Mattia Predomo si è ripetuto quest'oggi portando a casa anche il titolo nel Keirin. Personalmente mi è bastato vedere la facilità irrisoria con cui ha vinto le due batterie che hanno preceduto la finale per non avere il benché minimo dubbio che avrebbe conquistato l'oro. Una vittoria mai in discussione e frutto di una gamba clamorosa. Torno a ribadirlo allo sfinimento: adesso che abbiamo un ragazzo molto interessante su cui lavorare, che lo si metta nelle condizioni ottimali per competere a livello internazionale, in modo da poterlo avere pronto anche per Los Angeles 2028.

Le ottime notizie non sono finite qui: oltre a Predomo sul podio è salito anche Stefano Minuta, ragazzo piemontese (se non erro) che fino allo scorso anno praticava anche le prove Endurance (infatti era stato campione italiano dello Scratch). Per lui una bellissima medaglia di bronzo a coronare un ottimo torneo, in cui è stato anche da testa di ponte ideale per Predomo. La medaglia per lui è arrivata dopo il declassamento dell'ucraino Kyrychenko, che aveva chiuso al secondo posto.

Comunque 3 ori e 3 bronzi dal settore della Velocità maschile: chi avrebbe scommesso qualcosa alla vigilia? :)


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Per il resto, sfumato proprio nell'ultimo sprint il bronzo nell'Omnium Donne U23 per Silvia Zanardi, beffata dalla francese Jade Labastugue che comunque l'ha meritato per come si è mossa nella Corsa a punti, riuscendo in precedenza a prendere il giro e a risalire decisamente in classifica, chiudendo con 115 punti contro i 110 della piacentina. Vittoria e titolo altrettanto meritato per la belga Shari Bossuyt (già oro nell'Eliminazione) con 129 punti contro i 121 dell'olandese Daniek Hengeveld.

Ben più amara conclusione invece per Davide Boscaro nell'Omnium Uomini U23: pienamente in corsa per il podio dopo le prime due prove, il padovano ha purtroppo innescato una caduta generale (che ha comportato l'interruzione momentanea della gara) proprio nell'Eliminazione che l'altro giorno gli aveva regalato il titolo. Le botte per lui si sono fatte sentire, tanto che è stato tra i primi ad essere eliminati alla ripartenza e non ha poi preso il via nella Corsa a punti finale. Tra l'altro finale palpitante con il britannico Oscar Nilsson-Julien che ha beffato il tedesco Tim-Torn Teutenberg proprio nell'ultimo sprint, battendolo nel computo totale 165 a 163 punti.

Nelle altre gare del giorno titoli europei per la francese Kouame nei 500 metri Donne U23, per l'olandese Tijmen Van Loon nella Velocità Uomini U23, per la ceca Anna Jabornicova nel Keirin Donne Juniores e per la britannica Isabel Sharp nella Corsa a punti Donne Juniores.


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Oggi si sono concluse le gare ad Anadia e noi ci siamo regalati davvero una conclusione in grande stile con un altro risultato clamoroso: nel Keirin Uomini U23 infatti abbiamo realizzato una fantastica doppietta con Matteo Bianchi e Daniele Napolitano. Un successo frutto di un comportamento impeccabile già dalle batterie iniziali, vinte agevolmente, e con un autentico capolavoro nella finale: Napolitano infatti partiva dalla prima posizione nel sorteggio e si poteva facilmente ipotizzare che facesse la lepre a vantaggio di Bianchi. Matteo, dopo che i tedeschi Hohne e Weinrich hanno preso il comando delle operazioni, ha cominciato ad uscire alla distanza assieme all'olandese Kool e poi ha preso il comando nel corso dell'ultimo giro. A quel punto, con la prima posizione che si andava consolidando, Napolitano è uscito con un passaggio splendido tra Hohne (credo) e il britannico Bunting, venendo fuori sul rettilineo e andando a conquistare l'argento.

Che dire: con 4 ori, un argento e 3 bronzi il bottino giunto dalle discipline veloci del settore maschili è a dir poco clamoroso e fa capire che adesso una rinascita del settore è possibile e non deve essere lasciata in sospeso. È in gioco anche la partecipazione alle Olimpiadi successive a Parigi, per cui adesso che si sta ricreando la base bisogna continuare a spingere e a coinvolgere ragazzi.

Nel pomeriggio è arrivato poi il secondo e ultimo titolo europeo per noi, conquistato da Silvia Zanardi e Matilde Vitillo nella Madison delle Under 23: le ragazze sono state molto brave ad uscire alla distanza, dopo aver racimolato un po' di punti nei vari traguardi ma negli ultimi 15 giri hanno saputo promuovere l'attacco al momento giusto, che ha fruttato i 15 punti degli ultimi due sprint decisivi per conquistare l'oro davanti alla Gran Bretagna e al Belgio. Nelle altre gare di giornata vittorie per Alessa-Catriona Propster nel Keirin delle U23, delle coppie dei Paesi Bassi nella Madison delle Donne Juniores e degli Uomini U23 e della Repubblica Ceca (altra grande protagonista di questa rassegna) nella Madison degli Juniores.

In conclusione, campionati europei stravinti dall'Italia nel medagliere con un totale di 23 medaglie, frutto di ben 16 ori, 2 argenti e 5 bronzi. La Germania ha invece conquistato il maggior numero di medaglie, ben 29 ma penalizzata dai 13 argenti.


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Comincia oggi una due settimane particolarmente densa per il ciclismo su pista italiano: da oggi a sabato va in scena la Sei Giorni di Pordenone (http://www.treserecittadipordenone.com/3s/), che da Tre Sere che era si è allungata alla distanza canonica e ha un gran bel programma di gare, con anche molte prove femminili e gli stayer. Alla Sei Giorni parteciperà Lamon (in coppia con Scartezzini) ed è prevista anche la presenza di Simone Consonni.

La settimana prossima invece ci sarà la classica Sei Giorni delle Rose a Fiorenzuola d'Arda (https://www.fiorenzuolatrack.eu/fiorenzuola-2022), anche quella con un interessante programma di gare. Campo partenti ancora non ufficializzato, mi pare.


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Deadnature ha scritto: lunedì 25 luglio 2022, 16:45 Comincia oggi una due settimane particolarmente densa per il ciclismo su pista italiano: da oggi a sabato va in scena la Sei Giorni di Pordenone (http://www.treserecittadipordenone.com/3s/), che da Tre Sere che era si è allungata alla distanza canonica e ha un gran bel programma di gare, con anche molte prove femminili e gli stayer. Alla Sei Giorni parteciperà Lamon (in coppia con Scartezzini) ed è prevista anche la presenza di Simone Consonni.

La settimana prossima invece ci sarà la classica Sei Giorni delle Rose a Fiorenzuola d'Arda (https://www.fiorenzuolatrack.eu/fiorenzuola-2022), anche quella con un interessante programma di gare. Campo partenti ancora non ufficializzato, mi pare.
Ottime occasioni per preparare la gamba in vista degli Europei.

Da come ho letto a Pordenone è passata al comando la coppia olandese Havik-Van't Schip.


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A proposito degli Europei: stando quanto dichiarato in una recente intervista da Ivan Quaranta, a Berlino nelle discipline veloci si schiereranno anche i ragazzi Under 23 già visti in splendida evidenza agli Europei di categoria di Anadia. Questo per cominciare a prendere maggiormente confidenza con la massima categoria, osservando anche gli stili e i rapporti spinti dagli avversari.


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In questi giorni, in attesa delle gare su strada, si stanno disputando i Giochi del Commonwealth su pista. Tra le varie cose vi riporto 3 eventi significativi:

- Durante l'Omnium maschile si sono vissuti momenti drammatici quando Matthew Walls, nel tentativo di schivare una caduta, è finito sul perimetro della parabolica, volando in mezzo al pubblico, dove uno spettatore in particolare mi pare che sia rimasto ferito seriamente. Per soccorrere Walls è stata necessaria oltre mezz'ora ma fortunatamente in ospedale sono state scongiurate fratture, solo tante botte e un grande spavento;

- Singolare invece quanto accaduto alla neozelandese Ellesse Andrews, tra le grandi protagonisti dei Giochi con la vittoria della medaglia d'oro in Velocità, Velocità a squadre e Keirin. A causa di un infortunio al polso che ha reso Ally Wollaston indisponibile per le batterie e l'eventuale finale dell'Inseguimento a squadre, la Nuova Zelanda l'ha precettata anche per il quartetto. La Andrews ha fatto il possibile, staccandosi presto dalle compagne che comunque sono riuscite ugualmente a qualificarsi per la finale, in cui hanno conquistato la medaglia d'argento. Non sentendo però la medaglia come sua (com'è noto sul podio ad essere premiati sono anche coloro che contribuiscono al raggiungimento delle finali nelle batterie), giacché il suo focus era limitato unicamente alle prove veloci, Ellesse si è rifiutata di salire sul podio per le premiazioni. Risultato: la medaglia le è stata revocata ed è stata multata anche di 200 franchi svizzeri;

- Nella giornata di lunedì si è svolto lo Scratch femminile, che ha visto l'affermazione di Laura Kenny (o Trott se preferite) davanti a Michaela Drummond e Maggie Coles-Lyster. Dov'è la notizia vi chiederete? Ebbene per Laura questa è stata una gioia arrivata al termine di un periodo complicatissimo, iniziato immediatamente dopo la conclusione delle Olimpiadi di Tokyo in cui aveva conquistato il suo quinto oro olimpico nella Madison in coppia con Katie Archibald. Rimasta incinta per la seconda volta (lei e Jason Kenny hanno già un figlio nato nel 2017), dopo poco più di due mesi ha subito un aborto spontaneo. Inoltre nello scorso mese di gennaio ha subito l'asportazione di una delle tube di Falloppio per via di una gravidanza extrauterina e come se non bastasse mi pare che abbia contratto anche il Covid. Queste vicende l'hanno segnata particolarmente, così come non hanno giovato al suo umore l'addio della storica coach britannica Monica Greenwood e il grave incidente occorso a Katie Archibald nelle scorse settimane (l'altra fuoriclasse della pista britannica è stata infatti investita da un'auto mentre si allenava riportando, se ho letto bene, la frattura di una clavicola, una commozione cerebrale e delle fratture alle caviglie con lesione dei legamenti. Infortuni che l'hanno messa fuori gioco tanto per i Giochi del Commonwealth quanto per i successivi europei su pista).
Finora i Giochi per lei erano stati al di sotto delle sue possibilità, con un bronzo nell'Inseguimento a squadre (in cui, parole sue, si è sentita l'anello debole della squadra) e un modesto tredicesimo posto nella Corsa a punti. Laura aveva un morale così basso da pensare addirittura di chiudere la carriera con la gara di Scratch di lunedì scorso. La vittoria le è servita indubbiamente per ritrovare il morale e spazzare via settimane e settimane da incubo.


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Tutto sommato non male il ritorno di Ganna ad una gara di Madison, avvenuto alla Sei Giorni delle Rose: in coppia con Michele Scartezzini si è classificato secondo alle spalle di Matteo Donegà e Stefano Moro. Tra le Donne invece continuano a dominare la scena Letizia Paternoster e Martina Fidanza.


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Chi hanno battuto?


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Alla fine Scartezzini e Ganna, da quanto si legge, hanno portato a casa la Sei Giorni. :clap:


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Oggi con le prime qualifiche della Velocità a squadre e dell'Inseguimento a squadre si sono aperti gli Europei su pista di Monaco. Tutto sommato buona giornata per i nostri, con le ragazze che hanno fatto segnare il secondo tempo nel quartetto (sono scese in pista Rachele Barbieri, Vittoria Guazzini, Martina Fidanza e Letizia Paternoster) con il tempo di 4'16"510, superiore di quasi due secondi rispetto a quello delle favoritissime tedesche.

Qualche difficoltà in più invece per i ragazzi ma perfettamente comprensibile, dato che Villa sfrutta questa occasione per osservare eventuali pedine da inserire nel quartetto che dovrà provare a ripetersi nell'Olimpiade parigina. Del quartetto di Tokyo infatti era presente il solo Lamon, con l'aggiunta di Liam Bertazzo che invece aveva gareggiato nel mondiale (gli altri due, considerate le assenze di Ganna, Milan e Consonni, erano invece Davide Plebani e Manlio Moro). Alla fine per noi un 3'55"920 che ci colloca alle spalle della Francia (che sta continuando a fare le prove generali per presentare un quartetto altamente competitivo e dove, se non sbaglio, credo che ci sia stato il debutto di Quentin Lafargue, che per anni si è dedicato alle discipline veloci e resta uno dei migliori chilometristi in circolazione, che è deputato a fare il lancio dalla pedana e i primi giri) e della Danimarca, che pure ha presentato un quartetto molto giovane (oltre a Rasmus Pedersen, il più vecchio essendo classe '98, c'erano il 2001 Skivild, il 2002 Tobias Hansen e il 2003 Bevort). In ogni modo tutto si deciderà domani.

Bene invece la qualifica dei ragazzi nella Velocità a squadre seppur con l'ottavo e ultimo tempo utile. Non dimentichiamo che la spedizione tedesca sarà utile in primis a fare esperienza, giacché sono schierati i ragazzi già visti all'opera ad Anadia poche settimane fa: nello specifico il terzetto è composto da Matteo Bianchi, Daniele Napolitano e Matteo Tugnolo, un 2001 e due 2003.


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Nel quartetto femminile ha fatto una gran prova Vittoria Guazzini, che ha tirato per tutto l'ultimo km e ha dato distacchi notevoli a tutte le altre squadre con l'eccezione della Germania. Vediamo come vanno le cose domani, due medaglie sembrano alla portata.


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Deadnature ha scritto: giovedì 11 agosto 2022, 22:38 Nel quartetto femminile ha fatto una gran prova Vittoria Guazzini, che ha tirato per tutto l'ultimo km e ha dato distacchi notevoli a tutte le altre squadre con l'eccezione della Germania. Vediamo come vanno le cose domani, due medaglie sembrano alla portata.
Vittoria ha veramente un gran motore e su strada deve ancora cercare pienamente il proprio terreno (eccellente passista, dotata di ottimo spunto veloce ma che forse può migliorare ulteriormente la sua tenuta in salita. Nell'ultima tappa del Tour è andata fortissimo sul Ballon d'Alsace, staccandosi solo nei primi chilometri della Planche des Belles Filles). Tra l'altro io credo che Sangalli l'avrebbe schierata volentieri anche nella prova in linea su strada ma per astrusi motivi che non comprendo (agli Europei su strada possono partecipare solo coloro che non abbiano già preso parte a quelli Under 23, cosa che invece non vale per la pista, dato che, come riportavo, ad esempio nelle prove veloci sono stati schierati per fare esperienza i ragazzi che tanto bene avevano fatto ad Anadia) può partecipare solo a quelli su pista.


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La Guazzini è quasi la Ganna al femminile.

Non capisco però che cosa è successo alla squadra di inseguimento maschile che è data per DNF. Sono caduti?


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Il quartetto maschile affonda e non completa la propria prova in semifinale.

Ma la pista di Monaco è più corta? Vedo che i tempi della velocità a squadre sono sui 600 metri e non sui 750.


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andriusskerla ha scritto: venerdì 12 agosto 2022, 14:21 Ma la pista di Monaco è più corta? Vedo che i tempi della velocità a squadre sono sui 600 metri e non sui 750.
Sì, anello da 200 metri. Infatti anche nell'inseguimento a squadre la gestione della prova è diversa rispetto al solito, cambiare ogni due giri non è fattibile.


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Re: Amici della Pista

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Deadnature ha scritto: venerdì 12 agosto 2022, 14:28
andriusskerla ha scritto: venerdì 12 agosto 2022, 14:21 Ma la pista di Monaco è più corta? Vedo che i tempi della velocità a squadre sono sui 600 metri e non sui 750.
Sì, anello da 200 metri. Infatti anche nell'inseguimento a squadre la gestione della prova è diversa rispetto al solito, cambiare ogni due giri non è fattibile.
Sarò anacronistico, ma la pista perfetta era un anello di 400 metri. Passi 250, 200 è una pistina.


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andriusskerla ha scritto: venerdì 12 agosto 2022, 14:21 Il quartetto maschile affonda e non completa la propria prova in semifinale.
Ovviamente non glielo auguro ma temo che la debacle odierna possa definitivamente chiudere le porte del quartetto ad un atleta come Davide Plebani che, anche a causa di alcuni problemi fisici nelle scorse stagioni, purtroppo non è riuscito a dare continuità ad alcune prestazioni di spessore fatte anche nell'individuale.
Dico questo perché, in considerazione anche della giovanissima età (è un classe 2002), Manlio Moro potrebbe essere decisamente più futuribile.


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Gimbatbu ha scritto: venerdì 12 agosto 2022, 15:34
Deadnature ha scritto: venerdì 12 agosto 2022, 14:28
andriusskerla ha scritto: venerdì 12 agosto 2022, 14:21 Ma la pista di Monaco è più corta? Vedo che i tempi della velocità a squadre sono sui 600 metri e non sui 750.
Sì, anello da 200 metri. Infatti anche nell'inseguimento a squadre la gestione della prova è diversa rispetto al solito, cambiare ogni due giri non è fattibile.
Sarò anacronistico, ma la pista perfetta era un anello di 400 metri. Passi 250, 200 è una pistina.
200 metri sono sicuramente pochi; alla fine è una soluzione di compromesso legata al formato multi-evento dell'Europeo, che ha portato Monaco a costruire questa pistina temporanea dentro la Fiera.


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Peccato, ci sono mancati meno di 500 metri ma le ragazze hanno fatto una finale da applausi. Questo è un argento vinto più che un oro perso. :clap: :clap: :clap:


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Deadnature ha scritto: venerdì 12 agosto 2022, 16:33
Gimbatbu ha scritto: venerdì 12 agosto 2022, 15:34
Deadnature ha scritto: venerdì 12 agosto 2022, 14:28

Sì, anello da 200 metri. Infatti anche nell'inseguimento a squadre la gestione della prova è diversa rispetto al solito, cambiare ogni due giri non è fattibile.
Sarò anacronistico, ma la pista perfetta era un anello di 400 metri. Passi 250, 200 è una pistina.
200 metri sono sicuramente pochi; alla fine è una soluzione di compromesso legata al formato multi-evento dell'Europeo, che ha portato Monaco a costruire questa pistina temporanea dentro la Fiera.
Parlando di velocità, con due curve tentare la rimonta diventa complicatissimo, capisco l' esigenza dei velodromi coperti, ma la misura del Velodromo Olimpico e in generale di quelli scoperti dava la possibilità ai velocisti di poter sfruttare la tattica almeno quanto la potenza. Ricordo una finale mondiale, forse in Gran Bretagna, dove Gaiardoni fu sconfitto da un olandese in una pista addirittura superiore a 400 metri. Ricordo male? Chiedo a voi espertissimi se è successo effettivamente così. Ero un ragazzino quindi dovrebbe risalire a mezzo secolo fa :old:


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Siamo sicuri che non c'era la Fidanza? A me pare che era tra le quattro.


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StipemdioXTutti ha scritto: venerdì 12 agosto 2022, 16:51 Siamo sicuri che non c'era la Fidanza? A me pare che era tra le quattro.
Confermato assolutamente. Purtroppo pare che sia alle prese con qualche antipatico malanno fisico e quindi non so se la vedremo in gara più tardi nello Scratch (dove, in caso, mi aspetto la Barbieri a sostituirla).


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