Ciclismo Femminile 2019

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Seb
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Ciclismo Femminile 2019

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Portiamoci avanti: oggi sono state presentate alcune tappe del prossimo Giro Rosa. Oltre al Gavia, di cui si era già parlato, ci sarà un arrivo in salita sull'Altopiano del Montasio
http://www.cicloweb.it/2018/12/22/altop ... giro-rosa/


Arme
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Re: Ciclismo Femminile 2019

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Abruzzese
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Re: Ciclismo Femminile 2019

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Ieri, in occasione dell'ultima tappa del Giro d'Italia di ciclocross, ne ho approfittato per fare due chiacchiere con Alessia Bulleri, ragazza che viene dall'isola d'Elba e che su strada farà parte del nuovo team spagnolo nato in questa stagione:

http://www.cicloweb.it/2019/01/07/aless ... ntervista/


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Seb
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Re: Ciclismo Femminile 2019

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Prima corsa dell'anno e Letizia quasi lascia le avversarie fuori dalla foto dell'arrivo... impressionante :champion:


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Beppugrillo
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Re: Ciclismo Femminile 2019

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Che inizio! Brava anche Rachele Barbieri, sesta.
Domani c'è già l'arrivo in salita decisivo, mi sa che bisognerà farsi da parte di fronte alle australiane ma chissà. Poi sono curioso di vedere la Pirrone


thepirate87
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Re: Ciclismo Femminile 2019

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Grande esordio per Letizia :clap: si può togliere belle soddisfazioni anche su strada, anche se fino a Tokyo sarà giustamente concentrata più su pista.
Domani occhio anche alla Ely, che anche quando non è al top ci prova sempre...


La buca l'è mèa straca se la sa mèa ad vaca...

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Alanford
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Re: Ciclismo Femminile 2019

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Ho visto solo adesso la sintesi della tappa. Una progressione fantastica quella di Letizia, le ha tolte tutte di ruota.
Complimenti anche alla Barbieri (quinta) e alla Quagliotto che indossa la maglia del GPM.


Stasis
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Re: Ciclismo Femminile 2019

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Perbacco che sprint! :clap:
Ammetto di seguire poco il ciclismo femminile, ma non la facevo così veloce su strada!

Certo che a soli 19 anni sarebbe riduttivo catalogarla, ma che tipo di atleta può diventare? in salita come se la cava?


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Seb
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Re: Ciclismo Femminile 2019

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Stasis ha scritto: giovedì 10 gennaio 2019, 15:26 Certo che a soli 19 anni sarebbe riduttivo catalogarla, ma che tipo di atleta può diventare? in salita come se la cava?
Fare previsioni è difficile, anche perché tra le donne un'atleta forte può fare risultato anche in gare molto diverse tra loro; in più lei ha l'obiettivo della pista quindi è ancora più complicato da analizzare. Comunque Letizia è un'atleta clamorosamente intelligente dal punto di vista ciclistico e molto convinta e determinata: al momento salite brevi e strappi secchi li supera abbastanza agevolmente, non è una sprinter pura ma è molto veloce in volata, soprattutto se come oggi c'è un pochino di pendenza, e anche sul passo se la cava. Sulle salite lunghe paga qualcosa, ma c'è da dire che al momento non ci sono molti riferimenti visto che tra le juniores ed il primo anno da élite non ne ha fatte molte in gara.

Diciamo che al momento potrebbe essere una specie di Sagan con la possibilità di evolvere verso un Bettini. Vedendo il percorso di Tokyo 2020, secondo me sarebbe il caso che valutasse molto bene la possibilità di fare anche la gara su strada perché mi sembra adattissimo a lei.


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Abruzzese
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Re: Ciclismo Femminile 2019

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Stasis ha scritto: giovedì 10 gennaio 2019, 15:26 Perbacco che sprint! :clap:
Ammetto di seguire poco il ciclismo femminile, ma non la facevo così veloce su strada!

Certo che a soli 19 anni sarebbe riduttivo catalogarla, ma che tipo di atleta può diventare? in salita come se la cava?
Lei è sempre stata molto veloce fin dalle prime categorie giovanili, dove vinceva praticamente tutto. Basti pensare che la chiamavano "MiniVos" perché come Marianne in quei primi anni praticava anche il ciclocross (con successo naturalmente).
Sull'onda dei lavori fatti su pista (che secondo me sono anche la spiegazione della sua eccellente forma attuale, visto che a breve la ritroveremo nuovamente impegnata nella Coppa del mondo su pista) è migliorata parecchio a che sul passo, tanto che può cavarsela più che bene anche nelle prove a cronometro.
Diciamo che per adesso, stando anche a quel che ha detto Seb, se tralasciamo il discorso olimpico inerente la pista, le gare a tappe impegnative (tipo Giro Rosa, Emakumeen Bira) le sono precluse. In futuro vedremo se ci sarà una possibile evoluzione, considerando che certe doti di resistenza vengono solo col tempo e dopo anni d'esperienza accumulata (dove è possibile anche che venga meno un po' d'esplosività). Per adesso va benissimo così, godiamocela così com'è ;) .


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Beppugrillo
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Re: Ciclismo Femminile 2019

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Oggi arrivo in salita e come previsto sono tornate a fare la voce grossa le padrone di casa (Spratt su Kennedy poi l'americala Doebel-Hickock). Le nostre sono un po' affondate, compresa Longo Borghini


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Re: Ciclismo Femminile 2019

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Stasis ha scritto: giovedì 10 gennaio 2019, 15:26 Perbacco che sprint! :clap:
Ammetto di seguire poco il ciclismo femminile, ma non la facevo così veloce su strada!

Certo che a soli 19 anni sarebbe riduttivo catalogarla, ma che tipo di atleta può diventare? in salita come se la cava?
Se non sbaglio agli europei under23 dello scorso anno è arrivata terza e il percorso non era dei più semplici


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Beppugrillo
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Re: Ciclismo Femminile 2019

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Era un percorso complicato ma gli Europei Under 23 sono una gara molto limitata (33 all'arrivo, distacchi di 3 e 7 minuti tra prima, seconda e terza). Per ora in salita è molto indietro, possiamo dirlo. Le corse a tappe (quelle davvero dure) direi che gli sono del tutto precluse, però ragazze con le sue caratteristiche (penso a Bronzini e Bastianelli per rimanere in Italia) hanno vinto tanto quindi può farlo anche lei


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Abruzzese
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Re: Ciclismo Femminile 2019

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Beppugrillo ha scritto: venerdì 11 gennaio 2019, 13:53 però ragazze con le sue caratteristiche (penso a Bronzini e Bastianelli per rimanere in Italia) hanno vinto tanto quindi può farlo anche lei
Precisazione: la Bronzini, che per una lunga parte di carriera ha alternato l'attività su strada con quella su pista, è rimasta fondamentalmente una velocista. Nell'ultima parte di carriera invece, con la grande esperienza accumulata e perdendo un po' di spunto, è migliorata molto anche su percorsi più duri, anche se non è diventata assolutamente un'atleta in grado di competere su giri che avessero pendenze proibitive.

Quanto a Marta Bastianelli, nelle categorie giovanili era molto veloce ma sapeva cavarsela anche su terreni mossi. Prima dei noti fatti del 2008 che portarono al primo stop della sua carriera, si stava però trasformando in atleta da corse impegnative, tanto che era dimagrita moltissimo e stava diventando competitiva anche in gare come il Giro Rosa, che proprio quell'anno concluse per l'unica volta tra le prime 10, conservando anche un discreto spunto veloce (non paragonabile però a quello degli anni giovanili, né a quello attuale). È stato però soltanto nelle ultime stagioni, una volta rientrata alle gare dopo la maternità e ripreso stabilmente confidenza con la vita da atleta, che Marta si è ripresentata in gruppo con caratteristiche di velocista, tanto da essere divenuta una delle migliori ruote veloci del lotto, sfruttando anche la sua esperienza. Ciò non toglie che ella possa essere competitiva anche al Nord, come dimostra la bella vittoria ottenuta alla Gand-Wevelgem lo scorso anno.

Sulla Paternoster (ma anche sulla Balsamo, che forse rispetto a lei ha qualcosina in più sui percorsi impegnativi ma al momento è soprattutto atleta veloce anche lei) al momento, come dicevamo, non dobbiamo aspettarci di più di ciò che fa, anche perché le cose stanno andando già benone. Per l'età che ha si è già imposta in gare abbastanza importanti ;)


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Re: Ciclismo Femminile 2019

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Parlavo in generale di macro-caratteristiche per dire che non vincono solo le Van Vleuten e Van der Breggen, ci sono tanti successi importanti alla portata delle velociste. Poi chiaro che ognuna ha una sua storia e un suo percorso. Comunque transizioni davvero importanti velocista-scalatrice non le ricordo, anche se non è che ho una conoscenza così ampia del ciclismo femminile


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Re: Ciclismo Femminile 2019

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Beppugrillo ha scritto: venerdì 11 gennaio 2019, 17:48 Parlavo in generale di macro-caratteristiche per dire che non vincono solo le Van Vleuten e Van der Breggen, ci sono tanti successi importanti alla portata delle velociste. Poi chiaro che ognuna ha una sua storia e un suo percorso. Comunque transizioni davvero importanti velocista-scalatrice non le ricordo, anche se non è che ho una conoscenza così ampia del ciclismo femminile
Diciamo che nel mondo femminile non vi sono ancora tatticismi esasperati (vedremo se le nuove riforme del World Tour porteranno cambiamenti anche in questo) e inoltre le atlete veramente fortissime costituiscono un gruppo ristretto, che comunque le porta ad essere competitive in tutti i terreni (la Van Der Breggen, se ci si fa caso, è competitiva tutto l'anno). Certo, ci sono quelle atlete che hanno o hanno avuto le loro specificità (per intenderci: Mara Abbott aveva spiccate dote di scalatrici e la vedevamo protagonista quasi solo al Giro Rosa, come pure Emma Pooley era fortissima in salita ma anche sul passo ma difettando in spunto veloce era costretta a vincere partendo da lontano), affiancate a quelle eccezioni come Marianne Vos, che sappiamo essere fuoriclasse assoluta capace di vincere ogni terreno (anche lei però, per arrivare a vincere il Giro Rosa, dovette arrivare a prepararsi in una maniera più specifica).

Le tue considerazioni, però, riportano in auge delle questioni che mi pare di aver già analizzato in passato, ovvero che qui in Italia, da un po' di anni a questa parte (aggiungo: non potrebbe essere altrimenti, visto anche il tipo di lavoro che il CT Salvoldi porta avanti, affiancando l'attività su pista a quella su strada), stiamo tirando fuori ottime passiste veloci, vale a dire ragazze in grado di dire la loro allo sprint, che possono cavarsela anche contro il tempo e che reggono bene sulle salite brevi mentre facciamo molta più fatica a riavere atlete come Fabiana Luperini, in grado di dominare la scena nelle grandi corse a tappe. Le uniche eccezioni che abbiamo avuto sono state Elisa Longo Borghini (a cui però manca ancora qualcosa per poter vincere un Giro Rosa, se vogliamo. Senza dimenticare però che ha dimostrato di essere molto forte nelle corse in linea impegnative) ed Erica Magnaldi, i cui limiti non li conosciamo ancora del tutto, visto che è solamente da un anno che disputa una stagione ciclistica completa tra le Elite. Anche Erica però ha necessità di crescere sotto certi aspetti (ed è normalissimo, avendo cominciato a correre in tarda età).
Purtroppo facciamo fatica a ritrovare scalatrici pure e questo dipende molto dal tipo di tracciati che spesso sono proposti a livello giovanile, sia da come vengono impostati i lavori. Di questo passo in futuro sarà sempre più difficile.


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Re: Ciclismo Femminile 2019

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Non mi pare un problema solo italiano... le scalatrici pure non esistono nel ciclismo femminile


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Re: Ciclismo Femminile 2019

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Seb ha scritto: venerdì 11 gennaio 2019, 19:37 Non mi pare un problema solo italiano... le scalatrici pure non esistono nel ciclismo femminile
Diciamo allora che più che in passato facciamo fatica a ritrovare atlete competitive in un certo tipo di gare.


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Re: Ciclismo Femminile 2019

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Credo che la risposta alla seconda parte sia nella prima parte: è vero che non tiriamo fuori tante scalatrici ma è anche vero che le atlete fortissime sono davvero poche, per cui ci può anche stare statisticamente. Nel senso che tirare fuori un campione da un movimento anche abbastanza ampio è come tirare fuori una pallina da un sacchetto, ti può venire su la scalatrice, la velocista o altro. E se ne tiri fuori una ogni 5 anni ci sta che ti capiti sempre la stessa pallina. Comunque alla fine le migliori italiane degli ultimi 10 anni potremmo dire che sono Bronzini, Bastianelli, Longo Borghini e Guderzo, quindi due velociste e due scalatrici. Tra l'altro è vero che Bronzini ha vinto tantissimo rispetto a Longo Borghini però nelle corse di un giorno è più facile vincere anche se non sei la più forte, ovvero Bronzini poteva battere la miglior Vos su un circuito mondiale, Longo Borghini non potrà mai battere Van der Breggen in un Giro Rosa. Questo per dire che il livello delle nostre scalatrici secondo me non è così inferiore (un po' sì, è evidente) rispetto a quello delle nostre passiste veloci. Ci manca la dominatrice e sicuramente ci manca anche il ricambio tra le scalatrici, quindi può essere che tra qualche anno il discorso sulle passiste veloci sarà più netto. Vedremo dove arrivano Pirrone e Bertizzolo oltre a Magnaldi


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Re: Ciclismo Femminile 2019

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Beppugrillo ha scritto: venerdì 11 gennaio 2019, 19:56 Credo che la risposta alla seconda parte sia nella prima parte: è vero che non tiriamo fuori tante scalatrici ma è anche vero che le atlete fortissime sono davvero poche, per cui ci può anche stare statisticamente. Nel senso che tirare fuori un campione da un movimento anche abbastanza ampio è come tirare fuori una pallina da un sacchetto, ti può venire su la scalatrice, la velocista o altro. E se ne tiri fuori una ogni 5 anni ci sta che ti capiti sempre la stessa pallina. Comunque alla fine le migliori italiane degli ultimi 10 anni potremmo dire che sono Bronzini, Bastianelli, Longo Borghini e Guderzo, quindi due velociste e due scalatrici. Tra l'altro è vero che Bronzini ha vinto tantissimo rispetto a Longo Borghini però nelle corse di un giorno è più facile vincere anche se non sei la più forte, ovvero Bronzini poteva battere la miglior Vos su un circuito mondiale, Longo Borghini non potrà mai battere Van der Breggen in un Giro Rosa. Questo per dire che il livello delle nostre scalatrici secondo me non è così inferiore (un po' sì, è evidente) rispetto a quello delle nostre passiste veloci. Ci manca la dominatrice e sicuramente ci manca anche il ricambio tra le scalatrici, quindi può essere che tra qualche anno il discorso sulle passiste veloci sarà più netto. Vedremo dove arrivano Pirrone e Bertizzolo oltre a Magnaldi
Il punto è che il discorso non si basa solo su un aspetto semplicistico, della serie ogni tot anni arriva una ciclista con quelle caratteristiche oppure tra le più forti italiane stiamo 50 e 50. Sono aspetti che vanno valutati nel corso del tempo e avendo una conoscenza del movimento in cui si ha la possibilità di seguire gradualmente la crescita (o la decrescita) delle varie ragazze (tu hai precisato che non hai una grande conoscenza del movimento femminile ed è proprio per questo che ti dico che per poter cercare di analizzare la situazione nella maniera più obiettiva possibile servono anni ed anche una conoscenza di ciò che c'è stato prima).

Comunque mesi fa feci una discussione che richiamava certe tematiche, in cui davo anche una mia opinione sul perché tra le italiane che vanno forte in salita, sono emerse proprio Elisa Longo Borghini ed Erica Magnaldi (nel senso di riuscire a competere ad altissimi livelli nelle corse dure). Il tutto era contenuto nella discussione sul thread della pista ed era questa qui:

viewtopic.php?f=4&t=10&p=539210&hilit=e ... di#p539210


In aggiunta a questa faccio notare altre cose: se prendiamo un'atleta come Elena Cecchini, notiamo che a livello giovanile oltre all'attività su pista, se la cavava già benissimo su strada, dove era atleta molto veloce e superava bene le salite brevi. Andando a vedere la sua evoluzione in queste ultime stagioni, notiamo che è divenuta atleta sempre più resistente, perdendo un po' dello spunto veloce che aveva ma guadagnando anche nelle doti sul passo, tanto da diventare competitiva anche a cronometro. In salita però, nonostante alcuni miglioramenti, non è riuscita a diventare atleta competitiva al punto da poter far classifica in una gara a tappe. Questo però le può consentire di ben comportarsi in una gara in linea anche impegnativa: se andiamo a vedere in tutti i campionati italiani Elite da lei vinti spiccano la sagacia tattica e la scelta di tempo, oltre al saper ben dosare le proprie energie (altrimenti non avrebbe mai vinto un tricolore ostico per lei come quello di Superga).

Insomma, premesso che le Luperini nascono una volta ogni 50 anni forse, bisogna tenere conto anche di come sono cambiati i tempi e del rischio, secondo me, sempre più accentuato di bruciare molto presto varie ragazze. La doppia attività strada-pista ha portato grandissimi risultati a livello giovanile e probabilmente ne porterà anche in ottica olimpica (proprio perché proprio sotto la gestione Salvoldi è stato impostato, a livello di nazionale, un piano di lavoro che prevede frequenti ritiri o sedute in velodromo a Montichiari - quando è agibile ovviamente - o in altri impianti per lavorare anche su pista oltre che su strada, sviluppando così un certo tipo di potenza ed esplosività che serve proprio per essere competitive sui velodromi). Ma quante delle ragazze attuali possiamo dire che arriveranno come Tatiana Guderzo a salire sul podio di un mondiale a 34 anni? Quante a 30 anni saranno ancora in sella ad una bicicletta?
Purtroppo di atlete che avevano talento cristallino ne ho viste già smettere (o ridimensionare parecchio la propria carriera) in diverse e ciò è dovuto sia al duro impatto con il mondo Elite (dove non parlo delle gare Open introdotte in Italia nelle ultime stagioni, quanto di ragazze di 19-20 anni che vanno a confrontarsi nelle classiche o in un Giro Rosa con le Van Der Breggen, Niewiadoma, Spratt, Vos e via dicendo di turno). La mancanza della categoria intermedia purtroppo non aiuta e così ragazze che a livello giovanile vincono e stravincono a ripetizione (anche perché magari si allenano molto più delle loro coetanee straniere), nella massima categoria rischiano di doverci mettere molto più tempo per poter emergere.
Certo, se andiamo a vedere le passiste-veloci proprio in virtù delle loro caratteristiche possono venir fuori meglio, trovare occasioni adatte a loro e cominciare a vincere anche abbastanza presto (si vedano gli ultimi mesi di Letizia). Molto più difficile invece è per quelle ragazze che hanno come unica possibilità di vittoria l'andar forte in salita e lo staccare tutte le altre per non dover correre il rischio di venire battute in volata e ciò dipende anche dai percorsi a cui sono state abituate a correre prima di giungere tra le Elite, dove le medie sono molto più elevate e le salite vengono prese anche molto più forte. Ovvio che anche per una passista veloce c'è da fare l'abitudine alla nuova categoria, poiché se in salita non vai un minimo, le volate neppure arrivi a farle, però rispetto a chi va sostanzialmente forte quasi solo in salita sono molto più avvantaggiate.

Comunque, sui nomi fatti sopra io sono fiducioso soprattutto sulla Bertizzolo. Sofia ha un bel motore e buone doti di recupero, se riuscirà a progredire ulteriormente penso che possa essere in primis lei una delle nostre in grado di fare una buona figura anche nelle corse a tappe e questo lo potrà constatare solo con l'esperienza. Prima anche lei, che pure se la cavava sui percorsi duri, aveva un ottimo spunto veloce ma andando avanti nel tempo credo che possa perdere ancora qualcosina a vantaggio di altre qualità che andranno a privilegiare il fondo.


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Re: Ciclismo Femminile 2019

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Beppugrillo ha scritto: venerdì 11 gennaio 2019, 13:53 Era un percorso complicato ma gli Europei Under 23 sono una gara molto limitata (33 all'arrivo, distacchi di 3 e 7 minuti tra prima, seconda e terza). Per ora in salita è molto indietro, possiamo dirlo. Le corse a tappe (quelle davvero dure) direi che gli sono del tutto precluse, però ragazze con le sue caratteristiche (penso a Bronzini e Bastianelli per rimanere in Italia) hanno vinto tanto quindi può farlo anche lei
Si si lo so, era per dire che in futuro qualcosina potrà fare anche su percorsi più duri, come dici anche tu del resto :cincin:


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Re: Ciclismo Femminile 2019

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Stamattina PCS sfarfalla un po', hanno messo un arrivo sbagliato. Vince comunque Chloe Hosking sulle nostre due Paternoster e Barbieri. La Spratt invece vince la classifica generale
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Beppugrillo ha scritto: domenica 13 gennaio 2019, 8:04 Stamattina PCS sfarfalla un po'
Anche la grafica della tv australiana direi :diavoletto:

Comunque Hosking non poteva perdere in questo contesto, sarebbe stato un brutto segnale per il resto della stagione


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Un riepilogo su squadre e atlete italiane
http://www.cicloweb.it/2019/01/14/cicli ... -italiana/


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Re: Ciclismo Femminile 2019

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Direi che questa è la notizia più bella di oggi :) :

http://www.cicloweb.it/2019/02/06/claud ... aciclismo/


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Altra notizia di ieri, niente Tour de France femminile in concomitanza di quello maschile.
http://www.cyclingnews.com/news/impossi ... prudhomme/

I tentativi di organizzare una La Course by Le Tour itinerante in concomitanza con tappe diverse, mi avevano un po' illuso ma effettivamente la logistica non era semplice e probabilmente estendere il tutto su più giorni non sarebbe stato facile. Alla fine, da italiani, si potrebbe dire "meglio così" visto che il Giro Rosa può tenere tranquillo la propria posizione


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Re: Ciclismo Femminile 2019

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Seb ha scritto: giovedì 7 febbraio 2019, 10:21 Altra notizia di ieri, niente Tour de France femminile in concomitanza di quello maschile.
http://www.cyclingnews.com/news/impossi ... prudhomme/

I tentativi di organizzare una La Course by Le Tour itinerante in concomitanza con tappe diverse, mi avevano un po' illuso ma effettivamente la logistica non era semplice e probabilmente estendere il tutto su più giorni non sarebbe stato facile. Alla fine, da italiani, si potrebbe dire "meglio così" visto che il Giro Rosa può tenere tranquillo la propria posizione
Sono parte in causa e quindi poco obiettivo.
Ma il Giro Rosa durante il Tour de France continua a non piacermi.
Per me i tempi sono maturi per uscire dall'ombra della Grande Boucle.


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Re: Ciclismo Femminile 2019

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rizz23 ha scritto: giovedì 7 febbraio 2019, 23:50 Sono parte in causa e quindi poco obiettivo.
Ma il Giro Rosa durante il Tour de France continua a non piacermi.
Per me i tempi sono maturi per uscire dall'ombra della Grande Boucle.
Per te quale sarebbe la collocazione ideale? Tra il 10 e il 20 giugno prima dei tricolori? Oppure nel lasso di tempo che intercorre tra Tour e Vuelta? (anche se ora agli inizi di agosto abbiamo i campionati europei).


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Re: Ciclismo Femminile 2019

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Dal punto di vista televisivo e della comunicazione credo che il top sia ad agosto visto che non ci sono alternative molto prestigiose; tra Eneco Tour e Giro Rosa, credo che non pochi preferirebbero il secondo.

Adesso il calendario del ciclismo femminile WWT ha raggiunto un certo equilibrio, ma se Svezia e Norvegia accettassero di spostarsi a luglio si potrebbe fare. L'unico dubbio potrebbe essere l'aspetto logistico tra alberghi già pieni e giornate critiche per il traffico, ma non credo sia impossibile volendo


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Tra Giro e Tour mi sembra la cosa migliore


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Alanford
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Re: Ciclismo Femminile 2019

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Oggi ce l'ho fatta a seguire gli ultimi dieci km di questa tappa Valenciana. Brave le nostre Confalonieri e Cecchini, ma con una Lepisto di troppo. :)
L'addetto alla grafica dell'ordine d'arrivo, accanto al nome delle nostre ragazze, ha piazzato le bandierine del Principato di Monaco.....ha bisogno di un ripasso. :diavoletto:
La tappa decisiva di domani posso vederla tranquillamente, spero sia ancora in streaming.


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Abruzzese
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Re: Ciclismo Femminile 2019

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La Confa sta scaldando il motore in vista dei mondiali su pista :) . Molto contento per la bella prova di Soraya nella giornata di ieri, in questi ultimi 2 anni è cresciuta davvero molto.


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Re: Ciclismo Femminile 2019

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Ancora ottima prova per Soraya Paladin, già titolare della maglia di miglior scalatrice, che nella terza e più dura frazione della Setmana Ciclista Valenciana, ha concluso in terza posizione alle spalle della vincitrice Clara Koppenburg e Ashleigh Moolman. Sesto posto per Erica Magnaldi (compagna della Koppenburg alla WNT), top 20 per la neoElite Barbara Malcotti.

Voglio segnalarvi però anche un'altra delle particolari storie che spesso il ciclismo femminile sa raccontare: se scorrete l'ordine d'arrivo odierno, in sedicesima posizione trovate il nome della svizzera Elise Chabbey, atleta in forza alla Bigla. Come si è visto in passato per altre sue colleghe, per l'atleta elvetica il ciclismo ha segnato solamente l'ultimo approdo, in quanto anni fa è stata una canoista di buon livello: ha infatti preso parte alle Olimpiadi di Londra nel 2012 (aveva 19 anni) nella gara di Kayak categoria C1, classificandosi in 20esima posizione. Successivamente ha praticato il trail running, una disciplina che prevede la corsa a piedi su tracciati anche particolarmente impegnativi e che possono variare (montagna, collina, pianura). Ha debuttato col ciclismo nel 2017, classificandosi quinta al campionato nazionale svizzero in linea mentre lo scorso anno ha partecipato anche a La Course by Le Tour de France che prevedeva una dura frazione con arrivo a Le Grand Bornand. Onestamente non so se questa possa essere la sua prima stagione ciclistica a tempo pieno o se, parallelamente, continuerà a gareggiare anche nella corsa a piedi, sta di fatto che la prova odierna è stata senza dubbio di rilievo.


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Alanford
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Re: Ciclismo Femminile 2019

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Peccato non ci sia stata la diretta streaming (sembra problemi di copertura), brava davvero Soraya che si difende alla grande contro le scalatrici.
Fra le prime 30 di oggi, le più giovani in assoluto sono due italiane: la diciannovenne Malcotti, al primo anno da elite e la D'Agostin (20 anni), fisico da scalatrice, alla sua seconda stagione. Ora sono rispettivamente prima e terza, nella classifica della maglia bianca.


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Re: Ciclismo Femminile 2019

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Alanford ha scritto: sabato 23 febbraio 2019, 21:58 Fra le prime 30 di oggi, le più giovani in assoluto sono due italiane: la diciannovenne Malcotti, al primo anno da elite e la D'Agostin (20 anni), fisico da scalatrice, alla sua seconda stagione. Ora sono rispettivamente prima e terza, nella classifica della maglia bianca.
Considerate le sue caratteristiche, non venute fuori del tutto nelle categorie giovanili (i motivi sono stati più volte spiegati, a proposito della consistenza di certi percorsi da noi proposti), per la D'Agostin questa nelle file della Bizkaia potrebbe essere una buona esperienza.

Quanto a Barbara Malcotti, i più l'hanno conosciuta nei giorni dei mondiali di Innsbruck, quando la sua condotta di gara non proprio ottimale nella prova riservata alle juniores, le attirò parecchie critiche. Comunque sia anche lei è una ragazza che può dare il meglio di sé sui percorsi duri, visto il suo fisico spiccatamente da scalatrice.


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Re: Ciclismo Femminile 2019

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ieri Clara Koppenburg ha fatto 1650 di vam a Xorret de Catì : strava


È vero che è la madre di tutti i muritos e si vedono numeri eccezionali, è vero che è uno sforzo da 15 minuti... Però :clap: :clap: :clap:


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Re: Ciclismo Femminile 2019

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cycling_chrnicles ha scritto: domenica 24 febbraio 2019, 11:18 ieri Clara Koppenburg ha fatto 1650 di vam a Xorret de Catì : strava


È vero che è la madre di tutti i muritos e si vedono numeri eccezionali, è vero che è uno sforzo da 15 minuti... Però :clap: :clap: :clap:
Una con quel nome sui muri come vuoi che vada :D


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Re: Ciclismo Femminile 2019

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Esiste uno streaming per la gara femminile di oggi?


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Alanford
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Re: Ciclismo Femminile 2019

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Rudy80 ha scritto: sabato 2 marzo 2019, 11:22 Esiste uno streaming per la gara femminile di oggi?
https://www.facebook.com/pg/ProximusSpo ... e_internal


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Alanford
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Re: Ciclismo Femminile 2019

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Grande spettacolo oggi!
Chantal, zitta zitta, incamera vittorie importanti; è un gran talento, niente da dire, se le lasci 10 metri la rivedi dopo il traguardo e se poi a coprirle le spalle, c'è la campionessa del mondo, la vittoria è certa!
Ho visto una Bastianelli con una gamba super, sul Muur era lì con le primissime.
La Van Vleuten, che rientrava alle corse dopo l'infortunio, dimostra la sua indistruttibilità e disputa una corsa fantastica.

Diretta integrale senza nessun commento e solo con l'audio ambiente. L'ho trovata suggestiva! :D


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Re: Ciclismo Femminile 2019

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Da sottolineare quello che è successo ai meno 90 della OHN femminile.

Nella giornata, su percorsi diversi, si cimentavano sia gli uomini sia le donne.

Partono prima gli uomini, ma partono piano.
Partono dopo le ragazze, ma partono a tutta.

E insomma hanno dovuto fermarle per dieci minuti, altrimenti raggiungevano la coda della gara maschile :D


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Abruzzese
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Re: Ciclismo Femminile 2019

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Dopo il bel secondo posto di ieri, Marta Bastianelli ha subito rotto il ghiaccio, vincendo oggi la Spar Omloop Van Het Hageland (già conquistata nel 2016), superando allo sprint Lotta Lepisto e Flortije Mackaaj. :clap: :clap:


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Re: Ciclismo Femminile 2019

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Due corse in due giorni. Ieri seconda e oggi prima. Grande Marta! :clap:
Ha una gamba incredibile, oggi ha battuto in volata la Lepisto, anche con un po' di esperienza.


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Re: Ciclismo Femminile 2019

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Abruzzese ha scritto: domenica 3 marzo 2019, 17:03 Dopo il bel secondo posto di ieri, Marta Bastianelli ha subito rotto il ghiaccio, vincendo oggi la Spar Omloop Van Het Hageland (già conquistata nel 2016), superando allo sprint Lotta Lepisto e Flortije Mackaaj. :clap: :clap:

A me terza pare sia arrivata Leah Kirchmann. Comunque tutto vero, partenza col botto di Marta brillantissima nelle salite e che ha quello spunto che poche delle cicliste che si districano così bene sui muri sono in grado di offrire. Sabato straripante Chantal Blaak, c'era effettivamente poco da fare.

Da sottolineare quanto diceva Alanford su Annemiek... incredibile il recupero e incredibile che si ripresenti a inizio stagione con questo stato di forma :clap: :clap: :clap:


edit. PCS è d'accordo con me :P https://www.procyclingstats.com/race/om ... 019/result


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Abruzzese
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Re: Ciclismo Femminile 2019

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cycling_chrnicles ha scritto: lunedì 4 marzo 2019, 8:54
Abruzzese ha scritto: domenica 3 marzo 2019, 17:03 Dopo il bel secondo posto di ieri, Marta Bastianelli ha subito rotto il ghiaccio, vincendo oggi la Spar Omloop Van Het Hageland (già conquistata nel 2016), superando allo sprint Lotta Lepisto e Flortije Mackaaj. :clap: :clap:
A me terza pare sia arrivata Leah Kirchmann.
Si, è arrivata lei terza. Quando ieri avevo postato, davano terza l'olandese, poi si sono corretti ;)


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Re: Ciclismo Femminile 2019

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Bella vittoria di Jip Van Den Bos! Se ne va, nei chilometri finali, da un gruppetto di fuggitive e trionfa in solitaria!
Dopo l'ottimo esordio fra le elite di qualche anno fa, negli ultimi tempi si era un po' persa; finalmente quest'anno sembra sulla strada giusta (terza all'Omloop Het Neuwsblad).


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Re: Ciclismo Femminile 2019

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Alanford ha scritto: martedì 5 marzo 2019, 13:47 Bella vittoria di Jip Van Den Bos! Se ne va, nei chilometri finali, da un gruppetto di fuggitive e trionfa in solitaria!
Dopo l'ottimo esordio fra le elite di qualche anno fa, negli ultimi tempi si era un po' persa; finalmente quest'anno sembra sulla strada giusta (terza all'Omloop Het Neuwsblad).
Con quel nome dovrebbe fare più fuori strada :hammer:


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Re: Ciclismo Femminile 2019

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rizz23 ha scritto: martedì 5 marzo 2019, 14:36
Alanford ha scritto: martedì 5 marzo 2019, 13:47 Bella vittoria di Jip Van Den Bos! Se ne va, nei chilometri finali, da un gruppetto di fuggitive e trionfa in solitaria!
Dopo l'ottimo esordio fra le elite di qualche anno fa, negli ultimi tempi si era un po' persa; finalmente quest'anno sembra sulla strada giusta (terza all'Omloop Het Neuwsblad).
Con quel nome dovrebbe fare più fuori strada :hammer:
rizz23 ha scritto: domenica 24 febbraio 2019, 18:14
cycling_chrnicles ha scritto: domenica 24 febbraio 2019, 11:18 ieri Clara Koppenburg ha fatto 1650 di vam a Xorret de Catì : strava


È vero che è la madre di tutti i muritos e si vedono numeri eccezionali, è vero che è uno sforzo da 15 minuti... Però :clap: :clap: :clap:
Una con quel nome sui muri come vuoi che vada :D

propongo di rinominare la discussione "Ciclismo Femminile 2019 e aneddoti di Onomastica by rizz23 :D

comunque domani SB ... qui la startlist (esordio stagionale per Marianne): https://www.procyclingstats.com/race/st ... /startlist


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Seb
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Re: Ciclismo Femminile 2019

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Ecco qui il percorso del Giro Rosa 2019... quante salite!
http://www.cicloweb.it/2019/03/08/prese ... -montasio/


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Alanford
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Re: Ciclismo Femminile 2019

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Aspetto di vedere i profili delle tappe, ma per adesso mi sembra un bel Giro.
Molto vario e con frazioni di montagna decisamente impegnative!

Per domani non si può escludere un bis di Van der Breggen, ma per la Boels c'è pure la carta Blaak. Chantal in questi giorni ha fatto vedere una forma smagliante.
Un'altra fra le favorite, è sicuramente la Niewiadoma e personalmente mi farebbe anche piacere; dopo tre secondi posti consecutivi, chi più di lei meriterebbe una vittoria? :)
Poche speranze per noi, l'assenza di Elisa è pesante, in tutte le edizioni è sempre entrata fra le prime 4 (con una vittoria). La Bastianelli è in grandissima forma, ma questo percorso è forse un po' troppo duro per lei. Domani comunque dovrebbe essere sereno e con temperature accettabili, dunque corsa meno proibitiva dell'anno scorso, vediamo se vien fuori qualche sorpresa.


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