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Abruzzese
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Notavo che non ancora era stato aperto un thread per parlare delle gare Juniores di quest'anno. Direi quindi di aprirne uno con un titolo generico, in modo da poterlo utilizzare a più riprese, senza stare ad aprire un thread specifico per ogni stagione.

Per inaugurare la discussione volevo segnalare il fatto che, dopo qualche stagione, si stanno rivedendo protagonisti anche i corridori russi nelle gare nostrane: nel lunedì di Pasquetta la gara di San Martino di Lupari ha visto vincere Ilia Schegolkov davanti al connazionale Egor Igoshev (con la volata del gruppo vinta da Francesco Della Lunga, terzo a 22") mentre ieri nel Gran Premio Liberazione di Massa è stato proprio Igoshev ad esultare, beffando in una volata a tre sia Andrea Piccolo che Mathias Vacek (il fratello minore di Karel, dopo aver stradominato tra gli Allievi, ha già vinto 2 gare in quest'inizio di stagione, tra cui la Colli Marignanesi).

Tra gli atleti italiani da segnalare anche le prestazioni del marchigiano Gianmarco Garofoli, altro primo anno che aveva vinto molto tra gli Allievi, che lunedì scorso aveva conquistato la Coppa Dondeo a Cremona, battendo proprio Vacek.


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Quest'anno direi che ci sono due squadre che possono dire " se vogliamo, possiamo", ovvero il team LVF e il team Giorgi. La cosa positiva per gli altri è che spesso finiscono a correre nelle stesse gare. :mrgreen:


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Abruzzese
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Mad ha scritto: venerdì 26 aprile 2019, 21:54 Quest'anno direi che ci sono due squadre che possono dire " se vogliamo, possiamo", ovvero il team LVF e il team Giorgi. La cosa positiva per gli altri è che spesso finiscono a correre nelle stesse gare. :mrgreen:
Ah beh quello senz'altro. Forse già lo scorso anno avevo scritto qualcosa in uno dei thread ma sul Team Giorgi non mi erano giunte voci troppo edificanti, nel senso che mi si diceva di ragazzi stra-allenati per la categoria Allievi (non vorrei sbagliarmi ma buona parte del gruppo è salito di categoria quest'anno, compreso il DS), cosa che li ha portati a dominare in lungo e in largo.
Adesso potranno pure fare incetta di vittorie ma tra qualche anno cosa commenteremo? (Discorsi questi che non sono di certo una novità poi).


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Abruzzese ha scritto: sabato 27 aprile 2019, 1:04
Mad ha scritto: venerdì 26 aprile 2019, 21:54 Quest'anno direi che ci sono due squadre che possono dire " se vogliamo, possiamo", ovvero il team LVF e il team Giorgi. La cosa positiva per gli altri è che spesso finiscono a correre nelle stesse gare. :mrgreen:
Ah beh quello senz'altro. Forse già lo scorso anno avevo scritto qualcosa in uno dei thread ma sul Team Giorgi non mi erano giunte voci troppo edificanti, nel senso che mi si diceva di ragazzi stra-allenati per la categoria Allievi (non vorrei sbagliarmi ma buona parte del gruppo è salito di categoria quest'anno, compreso il DS), cosa che li ha portati a dominare in lungo e in largo.
Adesso potranno pure fare incetta di vittorie ma tra qualche anno cosa commenteremo? (Discorsi questi che non sono di certo una novità poi).
Tra qualche anno commenteremo ( se a questi che oggi dominano andrà male) che non abbiamo talenti. Tolti quei 5/6 che hanno vinto più gare, nessuna delle nostre migliori squadre investe sui primi anni. E nelle squadre inferiori è difficile talvolta mettersi in mostra per mancanza di qualità nello staff.


Winter
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Impressionanti i risultati del tedesco-italiano marco Brenner
da inizio anno 8 corse.. 6 vittorie , non è sprinter ed è un primo anno..

24/3 Monte Tamaro 1°
31/3 Gent Wevelgem 13 esimo
7/4 Rund Um duren 1°
14/4 Paris - Roubaix 16esimo
20/4 Sachsering 1°
22/4 Rund um Schonaich 1°
27/4 Niederwangenner Renner 1°
e oggi a LangKampfen


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Abruzzese
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Winter ha scritto: domenica 28 aprile 2019, 18:32 Impressionanti i risultati del tedesco-italiano marco Brenner
da inizio anno 8 corse.. 6 vittorie , non è sprinter ed è un primo anno..

24/3 Monte Tamaro 1°
31/3 Gent Wevelgem 13 esimo
7/4 Rund Um duren 1°
14/4 Paris - Roubaix 16esimo
20/4 Sachsering 1°
22/4 Rund um Schonaich 1°
27/4 Niederwangenner Renner 1°
e oggi a LangKampfen
L'avevo già segnalato negli scorsi mesi: l'anno scorso ha vinto parecchio tra gli Allievi, soprattutto in Germania, però si è fatto notare anche quando è venuto a gareggiare qui, aggiudicandosi la Coppa d'Oro.
Da quel che avevo letto, in questo 2019 avrebbe dovuto gareggiare per la Contri Autozai ma presumo che il tesseramento sia saltato in seguito alla querelle scoppiata in inverno in occasione di alcune gare di ciclocross a cui avrebbe dovuto prendere parte: a quanto pare una norma della nostra Federazione vieta alle nostre squadre di tesserare atleti stranieri non residenti in Italia o che non abbiamo gareggiato in Italia nelle categorie giovanili. Non avevo letto aggiornamenti ma a leggere le gare disputate pare evidente che sia rimasto in Germania.

Se ne parla sicuramente bene, l'unica cosa è che mi era stato detto che sia già molto tirato per la sua età.


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Si tutte le volte che è venuto in italia l'anno scorso ha vinto
deve aver vinto una trentina di corse l'anno scorso
sicuramente si allenera' tanto

ma gli altri ? non credo siano da meno
Da un po'.. il ciclismo ha preso spunto dal tennis (agassi , graf , capriati , le sorelle williams ecc)
se uno vuole emergere deve allenarsi tantissimo anche a livello giovanile
io la chiamo , la teoria Ulissi
Mi ricordo sara' piu' di una decina d'anni fa un articolo sulla gazzetta
Bettini raccontava la sua stagione
credo fosse il 2006 con vittoria di mondiale e lombardia
mi colpi la frase su Ulissi
Il 25 dicembre stavamo mangiando il pranzo di natale..
mi vedo passare Ulissi dietro moto con suo padre
stessa cosa il 1 Gennaio.. mi sembra che il ciclismo giovanile sia troppo esasperato.. disse (io non mi alleno adesso a natale e capodanno.. figuriamoci quando avevo 16-17 anni..)
Ulissi (classe 1989) era al secondo anno da junior quell'anno
Aveva gia' vinto la coppa d'oro e un titolo mondiale (che bissera' l'anno dopo)
La sua squadra era l'equivalente delle due squadre lombarde attuali
13 anni dopo , Ulissi è professionista da 10 anni , credo abbia un buon contratto (un anno dei suoi.. vale dieci/venti dei nostri)
in settimana ha fatto terzo alla Freccia , vinto diverse corse , tappe al giro
Probabilmente non era il fenomeno che le vittorie da allievo / junior.. raccontavano
probabilmente era tiratisssimo a quel livello
non ha avuto la carriera di Bettini
pero' alla fine ha avuto ragione lui (e suo padre)


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Abruzzese
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Winter ha scritto: lunedì 29 aprile 2019, 7:36 io la chiamo , la teoria Ulissi
Mi ricordo sara' piu' di una decina d'anni fa un articolo sulla gazzetta
Bettini raccontava la sua stagione
credo fosse il 2006 con vittoria di mondiale e lombardia
mi colpi la frase su Ulissi
Il 25 dicembre stavamo mangiando il pranzo di natale..
mi vedo passare Ulissi dietro moto con suo padre
stessa cosa il 1 Gennaio.. mi sembra che il ciclismo giovanile sia troppo esasperato.. disse (io non mi alleno adesso a natale e capodanno.. figuriamoci quando avevo 16-17 anni..)
Ulissi (classe 1989) era al secondo anno da junior quell'anno
Aveva gia' vinto la coppa d'oro e un titolo mondiale (che bissera' l'anno dopo)
La sua squadra era l'equivalente delle due squadre lombarde attuali
13 anni dopo , Ulissi è professionista da 10 anni , credo abbia un buon contratto (un anno dei suoi.. vale dieci/venti dei nostri)
in settimana ha fatto terzo alla Freccia , vinto diverse corse , tappe al giro
Probabilmente non era il fenomeno che le vittorie da allievo / junior.. raccontavano
probabilmente era tiratisssimo a quel livello
non ha avuto la carriera di Bettini
pero' alla fine ha avuto ragione lui (e suo padre)
Il punto è sapere se lo stesso Ulissi è soddisfatto della carriera che ha fatto finora. Se a lui va bene l'aspetto economico perché si dà importanza solo a quello, contento lui. Se invece però voleva diventare un campione e coltiva ancora l'ambizione di vincere qualcosa di veramente importante (che sia una classica monumento o altro), non credo che possa essere pienamente soddisfatto.

Non so se anche l'aspetto mentale abbia la sua preminenza, nel senso che lui stesso non si è pienamente convinto dei suoi mezzi (una volta mi dissero una cosa del genere un paio d'anni fa, tipo che lui non sempre si convince della sua forza). Più che altro la storia della resa sui chilometraggi importanti ha avuto aspetti contrastanti: in alcune tappe del Giro con chilometraggi ben al di sopra dei 200 chilometri, è riuscito anche a vincere bene, nelle classiche invece ha sempre toppato e questo credo che lo si possa spiegare con il diverso stress, condizione della gara, riuscire a tenere la posizione (se sei troppo dietro all'approccio di un muro, puoi avere anche la gamba fantastica ma resti indietro e devi spendere molto, troppo per recuperare). Ieri, in considerazione della buona Freccia Vallone disputata, ci si sarebbe aspettati una replica confortante alla Liegi (almeno una top 10 intendo), invece al momento del dunque ha latitato. Di contro, un Pogacar ventenne e alla prima Liegi, è già riuscito a chiudere tra i primi 20.
Insomma, può essere che si siano sommate tante componenti che abbiano finito per rendere Diego Ulissi un buonissimo corridore ma non il grande campione che tutti attendevano. La sua carriera e quella di Visconti, se ci pensiamo, hanno delle affinità sotto certi aspetti, anche se il siciliano ha finito per scegliere un approccio più battagliero, una volta capito che non sarebbe riuscito a diventare uno specialista delle classiche (e, all'occorrenza, ha virato verso il gregariato).


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Non hai capito (o mi son mal spiegato)
quanti allievi c'erano quindici anni fa in Italia ? piu' di tremila ?
Ulissi era probabilmente il piu' allenato di tutti , magari non era il piu' forte
ma con preparazione , costanza e allenamento vinceva tutto
ed è arrivato tra i pro (ottenendo dei buoni risultati)

Quando vinceva due titoli mondiali ecc , lo faceva perche' era il piu' forte ? o il piu' allenato ? o il piu' preparato ?
Sagan faceva mtb , ciclocross e ogni tanto strada.. aveva piu' talento eppure , a quel livello , vinceva Ulissi
Nel campionato del mondo junior del 95.. china era nettamente superiore a Basso
una spanna , era imbattibile
poi pero' tra i pro ha fatto una stagione..
mentre Basso ha vinto giri ecc

la teoria Ulissi è che allenarsi tantissimo a 15-16 anni poi da junior
alla fine i suoi risultati li ha ottenuti
e vedo che tutti l'han preso ad esempio..

poi a 15 anni tutti sognano di vincere il tour , ma gia' pensare di vivere di una passione.. qualcosa significa


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Però da come dici tu la "teoria Ulissi" dovrebbe portare benefici solo nel breve-medio termine. Magari farti diventare comunque un buon professionista ma non un fuoriclasse in grado di vincere classiche monumento, mondiali o grandi corse a tappe, per tanti motivi che possono concorrere (usura data dai tanti anni a tutta, appagamento dovuto da buoni contratti, incapacità di reggere mentalmente le pressioni o le aspettative sempre più elevate).

Ecco, se dovessimo dirla tutta, se uno si accontentasse di diventare un professionista di medio livello, come base, la teoria potrebbe pure funzionare. Altrimenti meglio crescere bene e con calma. Rinunciare a qualche vittoria a questi livelli ma riuscire a lasciare un segno pesante lì dove conta (vedere Bettiol che sì, qualche bella vittoria da ragazzino l'ha fatta ma senza strabordare, tanto che la sua prima vittoria tra i professionisti è stata il Fiandre).

Inoltre non dobbiamo sottovalutare un altro aspetto: che nel corso degli anni c'è stata anche l'irruzione della figura del procuratore già da questa categoria. In qualche caso la cosa può dare i suoi buoni frutti (vedere Bernal) ma in altri (lampante quello di Sosa) si rischia di fare non pochi danni.


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il problema è che se non vinci tanto.. gli squadroni non ti notano.. e perdi gli anni (da under meglio se non arrivi all'ultimo anno senza esser pro o aver il contratto)
Devi esser gia' nei migliori 10 da junior
Bettiol era gia' molto quotato sia da allievo e che da junior
da allievo 2 anno 9 vittorie 21 top 5
da junior 2 anno 11 vittorie 18 top 5
gia' da li era osservato

Capitolo Sosa..
a me la scelta trek non piaceva x nulla
sky nemmeno
ma trek..per lavorare per Porte :hammer: :hammer:
In piu' Sosa non viene da famiglia ricca .. tutt'altro
il contratto sky mette a posto la sua famiglia per un bel po


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Winter ha scritto: lunedì 29 aprile 2019, 21:22 il problema è che se non vinci tanto.. gli squadroni non ti notano.. e perdi gli anni (da under meglio se non arrivi all'ultimo anno senza esser pro o aver il contratto)
Devi esser gia' nei migliori 10 da junior
Bettiol era gia' molto quotato sia da allievo e che da junior
da allievo 2 anno 9 vittorie 21 top 5
da junior 2 anno 11 vittorie 18 top 5
gia' da li era osservato

Capitolo Sosa..
a me la scelta trek non piaceva x nulla
sky nemmeno
ma trek..per lavorare per Porte :hammer: :hammer:
In piu' Sosa non viene da famiglia ricca .. tutt'altro
il contratto sky mette a posto la sua famiglia per un bel po
E qua torniamo ad una cosa che ho detto nel topic dell'Androni: si fa affidamento esclusivamente sui risultati, con la conseguenza che poi, tra i professionisti, non tutti hanno la stoffa o l'umiltà per riciclarsi nel ruolo di validi gregari. Ci sono ragazzi che magari sarebbero eccellenti nel mettersi a disposizione dei compagni e che invece rischiano magari di non passare neanche professionisti.
Mi viene sempre in mente, rifacendomi agli anni di cui posso essere testimone anche del ciclismo giovanile, uno come Andrea Di Corrado: ai tempi della Colpack lodavano tutti la sua abnegazione e il suo spirito di sacrificio, nel mentre quelli come Stefano Locatelli raccoglievano applausi e consensi e venivano visti come potenziali fenomeni per le corse a tappe. Entrambi sono passati con Reverberi (qui ora non voglio rifarmi ad aspetti già dibattuti nella discussione sull'invito della formazione al Giro d'Italia): Locatelli (e in proposito: c'era anche Paolo, che non era suo parente, che aveva un fisico da corazziere e poteva essere un bel gregarione) vuoi per problemi fisici vuoi per non essere riuscito a rispettare le attese, ha finito per smettere; Di Corrado invece aveva continuato a fare il suo, ricordo che vinse anche una bella tappa in Turchia ma poi non venne confermato al termine dei due anni di contratto perché probabilmente non aveva fatto abbastanza risultati per guadagnarsi la conferma. Ed è lì che sta l'assurdo: se uno deve occupare buona parte della stagione a fare il gregario (e magari lo fa pure discretamente), come fa poi a ritagliarsi abbastanza occasioni per finalizzare anche, tanto più se non è mai stato un gran vincente in carriera?

Oppure ce lo ricordiamo Cesare Benedetti che era stato praticamente lasciato a piedi dalla Bora e che riuscì a convincere la dirigenza a dargli un'altra opportunità dopo aver disputato un grande Giro di Lombardia? Benedetti ancora oggi ha 0 vittorie tra i professionisti ma ha continuato a guadagnarsi la fiducia del team e almeno fino al 2020 sarà ancora nella squadra tedesca. Questo perché fortunatamente qualcuno ha avuto la lungimiranza e la volontà di dare fiducia ad un ragazzo che quando c'è da prendere il vento in faccia non si tira mai indietro ma se tutto ciò non fosse accaduto? Probabilmente la sua carriera sarebbe terminata già a fine 2015.

La questione di Sosa invece è stata emblematica per gli esiti che ne sono scaturiti e ci fa capire come sia molto facile promettere e magari vendere del fumo a ragazzi giovani e inesperti. In qualche caso magari va bene (però se Sosa dovesse ritrovarsi a fare il gregario e non avere sufficienti spazi per far emergere il suo talento? Mi si risponderà che potrebbe ugualmente strappare dei contratti che lo sistemano a vita...ma se invece avesse avuto l'occasione di crescere gradualmente e giocare le sue chances da capitano altrove? Solo il tempo ce lo dirà) ma in altri casi, specialmente se gli aspiranti campioni fanno già parlare molto di sé da giovani, non è detto che possano incontrare subito persone decise a fare il loro bene, con risultati nefasti per il loro futuro.


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"qui c'è gente che è totalmente avulsa dalla realtà e nociva al forum"
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Su invito di Abruzzese mi inserisco nel dibattito. Ho letto alcune delle vostre osservazioni, altri passaggi li ho letti più superficialmente.
Vorrei approfittare per raccogliere una summa delle cose scritte sul "mio" thread, riguardo alla mia esperienza da junior...

Nel primo specifico di essere stato riassuntivo, semplificando per esempio il discorso del doping negli anni '40\'50. Ma cercavo di essere semplice e chiaro.
A voi rispondo inviandovi ciò che scrissi per email a Lisa Bartali che tempo fa mi dedicò un articolo per un racconto che scrissi su suo nonno:
La mia modestissima carriera da corridore è iniziata da G5 ( categoria Giovanissimi)nella Società Ciclistica Castelfiorentino (in cui pochi anni prima avevano corso Sbaragli e Bettiol ora professionisti). Lì sono rimasto fino agli esordienti. Nel 2° anno da esordiente ottenni la mia prima ed unica vittoria (con la classica "fagianata" di magriniana memoria). Poi, costretto ad emigrare, ho corso da allievo con l'Abitare di Certaldo e adesso da juniores sono nel Team Pieri. Per quello che ho potuto vedere, con gli occhi di un ragazzo quasi adulto, in questo ultimo anno da juniores penso di poter sostenere che suo nonno non avrebbe granché apprezzato il mondo del ciclismo attuale. Le disparità fra le squadre sono enormi; l'esasperazione ha raggiunto livelli quasi insopportabili (ci sono squadre che iniziano la preparazione a novembre per correre a marzo, mentre i professionisti cominciano a dicembre per correre a gennaio!); purtroppo la Federazione sta raschiando il barile e nonostante uno juniores possa (teoricamente) essere controllato, le stanze per i controlli antidoping sono regolarmente chiuse a chiave tutte le domeniche. Specialmente quest'ultima cosa è un po' spiacevole, soprattutto se vista da un difensore del ciclismo pulito come me: prima di tutto non dà credibilità al nostro sport; e poi la certezza che i miei avversari siano tutti puliti non ce la posso avere, come confermato dalle recenti vicende nella categoria U23. Altra cosa assolutamente orribile è il vertiginoso crollo del numero di squadre juniores: la generazione 2000 si è pressoché dimezzata nel passaggio dalla categoria allievi a quella junior. E questo cozza inevitabilmente con coloro che vogliono propinare l'idea che fino alla categoria junior deve essere soltanto un divertimento... E' talmente un divertimento che tanti ragazzi alla mia età smettono di studiare per dedicarsi allo sport, perché convinti del fatto di diventare campioni da direttori sportivi o ancor peggio dai genitori. E' talmente un divertimento che (come già detto) qualcuno si allena più di un professionista. E' talmente un divertimento che qualcuno, essendo eccessivamente stressato da un tale carico di lavoro, smette per disperazione (talvolta anche dopo aver conseguito risultati discreti). Fortunatamente io ho trovato la squadra giusta: di risultati non ne facciamo molti, sia perché il nostro presidente (Piero Pieri) sceglie volutamente di prendere ragazzi modesti (discreti, ma non dei fenomeni), sia perché facciamo una preparazione idonea alla nostra categoria senza quell'eccesso che rende assolutamente poco equilibrata la nostra categoria; però ci divertiamo, non siamo sottoposti a stress, non ci viene chiesto più di quanto già facciamo e la priorità viene data alla scuola senza se e senza ma. Ma mi creda... forse non siamo l'unica squadra toscana di questo genere, ma siamo veramente in poche.

[...] penso ci sia una cosa fondamentale da notare. Circola molto l'idea (soprattutto fra le persone estranee all'ambiente ciclistico) che un ciclista non possa correre per 3 settimane consecutive tappe di 200 km senza prendere niente. E allora riflettiamo un secondo: Bartali (ed anche tutti i suoi contemporanei, per non parlare di chi è venuto ancora prima) correvano su strade sterrate, con bici che pesavano il doppio, vestiti di lana che erano l'esatto opposto del traspirante ed una preparazione nettamente meno sofisticata, percorsi mediamente superiori ai 200 km (mentre ora per regola la media di tappe in un GT dei prof è di 160-180 km). Cosa avranno mai potuto prendere al tempo considerando che parliamo degli anni '40 e che la medicina aveva ancora da sviluppare le sostanze dopanti che oggi conosciamo (gli ormoni più comuni presero colpo solo alla fine degli anni '40, l'EPO addirittura negli anni '80) ? E allora possibile che con percorsi più corti su strade asfaltate e tutte le agevolazione del ciclismo moderno (leggerezza, areodinamica, vasta gamma di rapporti, vestiti leggerissimi) non si possa portare a termine un Giro d'Italia senza prendere niente? E questo è rivolto anche a tutti i giovani che si avvicinano al mondo del ciclismo... ho ricordo di un genitore che quando ero esordiente urlò mentre il gruppo il passava: "Oh, la borraccia con l'Aulin la vuoi ora o al prossimo giro?" L'aneddoto fa sorridere ma è sintomo di una cultura dello sport che forse non è del tutto cambiata nonostante i grandi progressi già fatti.
Domanda di Bomby
Come le percepite voi atleti e i vostri DS le corse attorno al campanile? Intendo corse piatte, in un circuito piuttosto breve, dove magari l'unica difficoltà sono le strade strette e magari un po' dissestate. Non so se hai mai corso a Massa Finalese (MO) attorno a ferragosto: una gara del genere, per dire.
Dipende dal tipo di corridore. Di solito sono percepite come cose da denuncia, premettendo che per il velocista resta una ghiotta occasione e per uno scalatore un ottimo modo di allenarsi sul ritmo gara. Sono importanti, ma andrebbero limitate alle prime settimane della stagione.
In Toscana comunque c'è un grosso problema che è quello di fare corse troppo dure (che istigano anche comportamenti esasperati come quelli già citati). Peraltro l'ignoranza del "vecchiolo" che organizza la corsa, non tiene conto di tutto il discorso sulle salite che vi ho fatto prima. Il concetto infoltire l'altimetria di unitili salitelle di 2 km credendo di fare una corsa per scalatori, invece poi arrivano al traguardo soltanto i velocisti e sono tutti sconvolti. Le migliori corse sono quelle quasi pianeggianti per tutta la durata fino al finale. A quel punto si può mettere l'arrivo su una salita di 20 km e fare la corsa per scalatori, inserire una salita di 4 e mettere l'arrivo in discesa o lasciarla una corsa per velocisti. Ma in ogni caso tutti partenti (salvo cause di forza maggiore) arriverebbero al traguardo. Invece spesso di 150 partenti, ne arrivano al traguardo solo 40 (contando anche quelli fuori tempo massimo) e per di più quasi sempre i soliti e quasi tutti velocisti. Capite perché poi nelle corse a tappe andiamo piano?
In ogni caso sul giro u23 bisogna fare un'ulteriore considerazione: le squadre dei primi in classifica sono tutte professionistiche e spesso sono vivai continental di formazioni world tour. Come può un ragazzetto di 19 anni che milita in una squadretta italiana di media fascia, competere con una squadra world tour?
Io stando a tutte le attività del Garmin (per cui la discrepanza può essere al massimo di 150 km) ho fatto circa 6.400 km.
Ho avuto un breve periodo di stop per un ginocchio. Quindi considerate 7.000 all'incirca.
Se vado a cercare un mio avversario magari nel 2018 (fino ad oggi) ha fatto più o meno gli stessi km (7000\7500) ma il problema è andare a ripescare nel 2017... A novembre c'è chi inizia già a prepararsi. E noi finiamo di correre a metà ottobre! Di conseguenza è possibile che alcuni abbiano già passato i 10000. E credetemi: questi 6.500 km mi bastano per essere competitivo. Non è molta la differenza. Specialmente ad Agosto poi c'è chi inizia a calare e non di poco.

Nel 2017 in totale ho oltrepassato i 14000, però le corse non le caricavo l'hanno passato e la cifra precisa non saprei darvela.
Noto che ha suscitato molto interesse il discorso del preparatore.
Come alcuni hanno ben immaginato i DS di una squadra sono sempre disposti a seguire la preparazione, magari con l'aiuto di un medico sportivo. Però magari l'individuo singolo potrebbe fidarsi di qualcuno in particolare e preferire pagare un preparatore di professione. Ma questo è abbastanza libero. Inoltre la categorie juniores e quella prof sono vicinissime per alcun aspetti e lontanissime per altri. Coe prestazioni le uniche differene si percepiscono sulla distanza. I prof superano spesso i 200, noi al massimo facciamo corse di 130 km, ma le medie sono le stesse se non più elevate! Tatticamente è una categoria che assomiglia molto alle mini-tappe del Tour, dove si va a tutta dall'inizio alla fine. Per darvi un raffronto, ad una corsa pianeggiante vicino Padova affrotata l'anno scorso la media finale fu di circa 47 km\h. Ed era un circuito con molte curve. Questo rende l'idea di quanto le prestazioni non siano così lontane. La gigantesca differenza sta nel modo di affrontare la stagione: noi abbiamo una preparazione invernale che culmina in un ritiro a marzo e poi si corre ogni domenica fino ad ottobre (oltre a tutti i festivi di altro genere tipo 25 aprile, 1 maggio, ecc...). E' anche per questo che la preparazione intensiva da novembre non ha alcun senso. I prof invece si impostano degli obiettivi e corrono solo per alcuni periodi dell'anno (a parte qualche fenomeno). La categoria juniores funziona un po' come il ciclismo di un tempo: tutti corrono tutte le gare e come va va.
Il discorso specializzazioni è abbastanza complesso. Probabilmente ha senso parlarne, perché fisicamente a questa età siamo già quasi maturi. Il fatto è che i percorsi premiano quasi sempre gli uomini potenti per cui la distinzione alla fine si riduce a dividere il gruppo in quelli che vincono e quelli che non vincono. Quello che dicevo su Cipollini rende l'idea. Se si escludono i veri fenomeni (mi viene da pensare a Pantani o più recentemente a Nibali), che nonostante in volata non siano eccezionali vanno talmente forte da arrivare sempre da soli, quelli che vincono sono quasi tutti uomini veloci. Per questo serve il Giro della Valle d'Aosta, perché da occasione di mettersi in mostra a chi altrimenti non si vedrebbe mai. Mi viene da pensare ad Aru, che però è un caso particolare dato che ha incominciato tardi su strada.

Ci sono poche corse per scalatori, che invece (se ci fossero) darebbero risalto a chi (forse me compreso) oscilla intorno alla 20esima/15esima posizione senza riuscire ad eccellere. Infatti le uniche due corse più da scalatore che ho fatto da juniores si sono risolte la prima con un 15esimo posto (ma rischiando seriamente di piazzarmi, dato che hanno ripreso la mia fufa a pochi km dal traguardo) e nella seconda ero insieme ad alcuni dei più forti corridori toscani (vedi A.Innocenti e S.Manfredi) in un gruppetto di 10 corridori. Ma non lo dico per me. Siamo in tanti sulla stessa barca. Io al test di potenza ho prodotto quasi 300 watt in soglia (che sono pochi) ma per il mio peso vogliono dire circa 5 watt\kg (che sono discreti). Con l'esasperazione che c'è e i percorsi mal pensati (come ho detto qualche post più in su) ci sono molte meno possibilità di emergere e vincono sempre i soliti, con il rischio che questi inizino a calare (vuoi perché finiti fisicamente o mentalmente o forse perché sopravvalutati) e nei professionisti non ne passi neanche uno. Ecco: questo potete prenderlo quasi come una certezza. Ahimé!
(riguardo all'organizzazione di corse troppo per velocisti)
Secondo me non si tratta di timore riverenziale. Più semplicemente si accontentano del Marginone e fingono che Cipollini sia scalatore. Ed è la verità perché la leggenda vuole che Cipollini da dilettante andasse forte in salita. Ma vi ho già spiegato il meccanismo più su. Non a caso ha vinto anche una Sanremo e tre Gand-Wevelgem, ma la Liegi no. Bettini non era un fenomeno nelle giovanili. C'era chi andava più forte di lui.
(sul test di potenza)
Personalmente ma su richiesta della squadra. Io stesso l'ho fatto anche da allievo ma organizzato dalla squadra. Da una parte oramai la ritengo una cosa normalissima ma se ci si pensa è un altro sintomo di esasperazione
(su potenziometro e cardiofrequenzimetro)
Io sono un caso raro perché mi alleno alla Pantani, visto che spesso non uso nemmeno il cardio. L'istinto mi basta. (Semicit.) Il cardio lo hanno tutti. In molti ma non tutti hanno anche il misuratore di potenza. Poi a me non interessano molto i wattaggi massimi ma quelli medi. E lì la fisica classica mi viene in aiuto.
(riguardo ad un post di nikybo85
Sul fatto che vince ti ripeto che o è un talento o tra poco fa una brutta fine. I campioni italiani esordienti dell'annata 2000 sono stato due toscani (Frequentini da 1°anno e Brunetti da 2°anni). A forza di stress hanno già smesso tutti e due da junior primo anno... Traetene voi le vostre conclusioni.

P.S.In realtà la storia del Brunetti è più complessa ed agghiacciante (se la versione che mi hanno raccontato è vera). Ma non mi sento di dire in giro cose non del tutto certe. La colpa chiaramente non è dei ragazzi che hanno voglia di vincere. La colpa è delle squadre che hanmo voglia di vincere. Una squadra di allievi o di juniores oramai non pensa ad avviare il ragazzo verso il professionismo, ma pensa al proprio interesse economico e alla propria fama di "squadrone". Ciao ciao giovani talenti :yoga:
Adesso vorrei riassumere con alcuni osservazioni:

1)
Winter ha scritto: lunedì 29 aprile 2019, 21:22 il problema è che se non vinci tanto.. gli squadroni non ti notano.. e perdi gli anni (da under meglio se non arrivi all'ultimo anno senza esser pro o aver il contratto)
Devi esser gia' nei migliori 10 da junior
Bettiol era gia' molto quotato sia da allievo e che da junior
da allievo 2 anno 9 vittorie 21 top 5
da junior 2 anno 11 vittorie 18 top 5
gia' da li era osservato
Hai colto nel segno. Il vantaggio è che Bettiol è sempre stato un talento e che da giovanissimo ad allievo è rimasto nella S.C.Castelfiorentino dove sicuramente non hanno mai avuto mentalità strane.

2)
Sono rimasto allucinato l'anno passato quando l'anno scorso accompagnai in un allenamento gli esordienti di San Casciano: in salita soprattutto su scatti brevi facevo fatica a seguirli! In pianura viaggiavano tranquillamente ad oltre 40 km\h. Chiesi che risultati ottenessero: il ragazzo più forte arrivava ogni tanto tra i primi 10.
Ho pensato: ma cavolo... io non andavo così da esordiente e una corsa l'ho pure vinta!!! Se fossi andato in quel modo avrei vinto tutte le domeniche.
E il problema non è che a San Casciano sono esasperati (anzi è l'esatto contrario); il problema è che in corsa la concorrenza è a quel livello e loro si sono adattati a quel ritmo gara. Intanto quelli che vincono prima o poi smetteranno di vincere: così qualche talento smette prima di arrivare in alto, altri talenti non sbocciano proprio perché non hanno spazio, altri passano prof ma non ottengono risultati.

3)
In parte l'ho già scritto ma ribadisco il concetto.
C'è chi inizia ad allenarsi a Novembre per correre a Marzo
I prof iniziano a dicembre per correre a Gennaio\Febbraio
Capite che la situazione è grave?


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nibali-san baronto ha scritto: martedì 30 aprile 2019, 14:52
Domanda di Bomby
Come le percepite voi atleti e i vostri DS le corse attorno al campanile? Intendo corse piatte, in un circuito piuttosto breve, dove magari l'unica difficoltà sono le strade strette e magari un po' dissestate. Non so se hai mai corso a Massa Finalese (MO) attorno a ferragosto: una gara del genere, per dire.
Dipende dal tipo di corridore. Di solito sono percepite come cose da denuncia, premettendo che per il velocista resta una ghiotta occasione e per uno scalatore un ottimo modo di allenarsi sul ritmo gara. Sono importanti, ma andrebbero limitate alle prime settimane della stagione.
In Toscana comunque c'è un grosso problema che è quello di fare corse troppo dure (che istigano anche comportamenti esasperati come quelli già citati). Peraltro l'ignoranza del "vecchiolo" che organizza la corsa, non tiene conto di tutto il discorso sulle salite che vi ho fatto prima. Il concetto infoltire l'altimetria di unitili salitelle di 2 km credendo di fare una corsa per scalatori, invece poi arrivano al traguardo soltanto i velocisti e sono tutti sconvolti. Le migliori corse sono quelle quasi pianeggianti per tutta la durata fino al finale. A quel punto si può mettere l'arrivo su una salita di 20 km e fare la corsa per scalatori, inserire una salita di 4 e mettere l'arrivo in discesa o lasciarla una corsa per velocisti. Ma in ogni caso tutti partenti (salvo cause di forza maggiore) arriverebbero al traguardo. Invece spesso di 150 partenti, ne arrivano al traguardo solo 40 (contando anche quelli fuori tempo massimo) e per di più quasi sempre i soliti e quasi tutti velocisti. Capite perché poi nelle corse a tappe andiamo piano?
In ogni caso sul giro u23 bisogna fare un'ulteriore considerazione: le squadre dei primi in classifica sono tutte professionistiche e spesso sono vivai continental di formazioni world tour. Come può un ragazzetto di 19 anni che milita in una squadretta italiana di media fascia, competere con una squadra world tour?
Io di Massa Finalese ricordo l'umidità, la sagra dell'oca e le continue corse a riempire le borracce visto che ne va via una a giro ( 5,5 km). :mrgreen:

Oltretutto viene incastrata con gare tipo la Linari e/o il Colò, quindi ci sta anche una gara piatta dove la strada non tira.

Per quanto riguarda il discorso di tutelare gli scalatori, forse non sono tutelati tra gli under, negli Juniores se vuoi trovarle le gare con l'arrivo in salita ci sono.


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Mad ha scritto: martedì 30 aprile 2019, 21:38 Per quanto riguarda il discorso di tutelare gli scalatori, forse non sono tutelati tra gli under, negli Juniores se vuoi trovarle le gare con l'arrivo in salita ci sono.
In Toscana l'uniche corse junior con un arrivo davvero serio sono Donnini e (solo l'anno scorso) una a Loro Ciuffenna, per il resto tutte le volte le salite sono a 20\30 km dal traguardo quando sono serie e vicine all'arrivo quando sono da fare di potenza.
Da lodare anche quella di Rignano sull'Arno, pianeggiante fino al giro conclusiva con una salita impegnativa a ridosso del traguardo.
Ma 3 corse sono un po' pochine :uhm:

Non considero il Giro della Lunigiana le cui iscrizioni non sono aperte alle società.

Al nord effettivamente se ne vedono di più... dall'Appennino in giù è un problema grosso.


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Abruzzese ha scritto: martedì 30 aprile 2019, 1:32
La questione di Sosa invece è stata emblematica per gli esiti che ne sono scaturiti e ci fa capire come sia molto facile promettere e magari vendere del fumo a ragazzi giovani e inesperti. In qualche caso magari va bene (però se Sosa dovesse ritrovarsi a fare il gregario e non avere sufficienti spazi per far emergere il suo talento? Mi si risponderà che potrebbe ugualmente strappare dei contratti che lo sistemano a vita...ma se invece avesse avuto l'occasione di crescere gradualmente e giocare le sue chances da capitano altrove? Solo il tempo ce lo dirà) ma in altri casi, specialmente se gli aspiranti campioni fanno già parlare molto di sé da giovani, non è detto che possano incontrare subito persone decise a fare il loro bene, con risultati nefasti per il loro futuro.
Be in olanda esiste una squadra continental di proprieta' di procuratori
con risultati notevoli
faranno gli interessi di under 23 di buone speranze ?
o vogliono tutto e subito
Piu' ne faccio passare pro , piu' avro' il mio guadagno
Piu' ottengono risultati nelle prime stagioni da pro , piu' avro' massimizzato il mio investimento
ma è il bene del corridore ?


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Winter ha scritto: mercoledì 1 maggio 2019, 9:44
Abruzzese ha scritto: martedì 30 aprile 2019, 1:32
La questione di Sosa invece è stata emblematica per gli esiti che ne sono scaturiti e ci fa capire come sia molto facile promettere e magari vendere del fumo a ragazzi giovani e inesperti. In qualche caso magari va bene (però se Sosa dovesse ritrovarsi a fare il gregario e non avere sufficienti spazi per far emergere il suo talento? Mi si risponderà che potrebbe ugualmente strappare dei contratti che lo sistemano a vita...ma se invece avesse avuto l'occasione di crescere gradualmente e giocare le sue chances da capitano altrove? Solo il tempo ce lo dirà) ma in altri casi, specialmente se gli aspiranti campioni fanno già parlare molto di sé da giovani, non è detto che possano incontrare subito persone decise a fare il loro bene, con risultati nefasti per il loro futuro.
Be in olanda esiste una squadra continental di proprieta' di procuratori
con risultati notevoli
faranno gli interessi di under 23 di buone speranze ?
o vogliono tutto e subito
Piu' ne faccio passare pro , piu' avro' il mio guadagno
Piu' ottengono risultati nelle prime stagioni da pro , piu' avro' massimizzato il mio investimento
ma è il bene del corridore ?
Diciamo che lì mi par di riscontrare una programmazione migliore, cose fatte in una maniera più ortodossa (poi posso sempre sbagliarmi).

Nel nostro movimento e in altri molto gettonati invece mi pare che ci sia troppa tendenza a fidarsi di personaggi che più che competenze (e di conseguenza anche cultura) e rettitudine abbiano la maggior prerogativa nell'essere quanto più possibile figli di donne di facili costumi.


"L'importante non è quello che trovi alla fine di una corsa. L'importante è ciò che provi mentre corri" (Giorgio Faletti in "Notte prima degli esami")

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Io aspetto di vedere tra 3-4 anni prima di esprimere un giudizio (non amo particolarmente i procuratori che abbiano studiato o siano figli di buona donna)

Leggendo gli ordini d'arrivo di oggi..

Manoppello (nella tua regione) 1 Umbri Gidas (LVF) 2 Garofoli (LVF) 3 D'Aniello (LVF)
Casale Litta (Lombardia) 1 Piccolo (LVF) 2 Brioni (Giorgi) 3 Meris (LVF)
Montichiari (Lombardia) 1 Trainini (LVF)
Cortona (Toscana) 1 Martinelli (Giorgi) - 2 Vacek (Giorgi)

LVF ha 14 corridori
Giorgi ha 15 corridori


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Winter ha scritto: mercoledì 1 maggio 2019, 19:37 Leggendo gli ordini d'arrivo di oggi..

Manoppello (nella tua regione) 1 Umbri Gidas (LVF) 2 Garofoli (LVF) 3 D'Aniello (LVF)
Casale Litta (Lombardia) 1 Piccolo (LVF) 2 Brioni (Giorgi) 3 Meris (LVF)
Montichiari (Lombardia) 1 Trainini (LVF)
Cortona (Toscana) 1 Martinelli (Giorgi) - 2 Vacek (Giorgi)

LVF ha 14 corridori
Giorgi ha 15 corridori
Purtroppo questo accade quando ci sono determinate concentrazioni di corridori in determinate squadre. Sul Giorgi ho riferito le voci che mi sono arrivate tempo fa, la LVF pure ha un organico importante. Come diceva anche Mad, quando si trovano a scontrarsi nella stessa gara, almeno c'è sfida diretta tra loro, altrimenti sarebbero domini incontrastati e ben poche briciole lasciate alle altre squadre. Questo però è un andazzo che con certe società dell'Italia settentrionale è cominciato già da qualche anno, di certo non da oggi.


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Be si , inizia credo con la Vigorplant negli anni 90
che vinceva tutte le gare a cui partecipava (mondiali compresi)

1992 1° Palumbo 2° Santoro
1993 1° Palumbo 3° Rezzani
1994 Figueras credo ebbe problemi con l'altura a quito
1995 1° China


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nibali-san baronto ha scritto: martedì 30 aprile 2019, 22:16

In Toscana l'uniche corse junior con un arrivo davvero serio sono Donnini e (solo l'anno scorso) una a Loro Ciuffenna, per il resto tutte le volte le salite sono a 20\30 km dal traguardo quando sono serie e vicine all'arrivo quando sono da fare di potenza.
Da lodare anche quella di Rignano sull'Arno, pianeggiante fino al giro conclusiva con una salita impegnativa a ridosso del traguardo.
Ma 3 corse sono un po' pochine :uhm:


Al nord effettivamente se ne vedono di più... dall'Appennino in giù è un problema grosso.
Da Juniores non puoi guardare solo a quello che ti offre il calendario della singola regione, anche se è quello toscano che non è certo da buttare. Se risali l'appennino ne trovi a volontà tra Modena Sestola, Orsago - Col alt, Ghisallo, Venaria Reale - Sestriere ( o come si chiama adesso), Cittadella - Colli Alti, Brescia - Montemagno. Certo gare nazionali ed internazionali non ce ne sono con l'arrivo in salita, ma anche una Coppa Linari o un Buffoni di selezione ne provoca.
Abruzzese ha scritto: mercoledì 1 maggio 2019, 20:01
Winter ha scritto: mercoledì 1 maggio 2019, 19:37 Leggendo gli ordini d'arrivo di oggi..

Manoppello (nella tua regione) 1 Umbri Gidas (LVF) 2 Garofoli (LVF) 3 D'Aniello (LVF)
Casale Litta (Lombardia) 1 Piccolo (LVF) 2 Brioni (Giorgi) 3 Meris (LVF)
Montichiari (Lombardia) 1 Trainini (LVF)
Cortona (Toscana) 1 Martinelli (Giorgi) - 2 Vacek (Giorgi)

LVF ha 14 corridori
Giorgi ha 15 corridori
Purtroppo questo accade quando ci sono determinate concentrazioni di corridori in determinate squadre. Sul Giorgi ho riferito le voci che mi sono arrivate tempo fa, la LVF pure ha un organico importante. Come diceva anche Mad, quando si trovano a scontrarsi nella stessa gara, almeno c'è sfida diretta tra loro, altrimenti sarebbero domini incontrastati e ben poche briciole lasciate alle altre squadre. Questo però è un andazzo che con certe società dell'Italia settentrionale è cominciato già da qualche anno, di certo non da oggi.
Ricordo che LVF ha la mista nella Marche quindi possono vincere sia al nord che al sud.


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Mad ha scritto: giovedì 2 maggio 2019, 21:46
nibali-san baronto ha scritto: martedì 30 aprile 2019, 22:16

In Toscana l'uniche corse junior con un arrivo davvero serio sono Donnini e (solo l'anno scorso) una a Loro Ciuffenna, per il resto tutte le volte le salite sono a 20\30 km dal traguardo quando sono serie e vicine all'arrivo quando sono da fare di potenza.
Da lodare anche quella di Rignano sull'Arno, pianeggiante fino al giro conclusiva con una salita impegnativa a ridosso del traguardo.
Ma 3 corse sono un po' pochine :uhm:


Al nord effettivamente se ne vedono di più... dall'Appennino in giù è un problema grosso.
Da Juniores non puoi guardare solo a quello che ti offre il calendario della singola regione, anche se è quello toscano che non è certo da buttare. Se risali l'appennino ne trovi a volontà tra Modena Sestola, Orsago - Col alt, Ghisallo, Venaria Reale - Sestriere ( o come si chiama adesso), Cittadella - Colli Alti, Brescia - Montemagno. Certo gare nazionali ed internazionali non ce ne sono con l'arrivo in salita, ma anche una Coppa Linari o un Buffoni di selezione ne provoca.
Invece secondo me è questo lo sbaglio: io ho fatto parte di una squadra che non può permettersi spese e che anche per questo chiede l'aiuto dei genitori. Con che coraggio chiedi ad un genitore, che già fa tanti sacrifici per rendere al figlio più "semplice" possibile la vita da corridore, di farsi 600\700 km per andare a correre lontano, quando invece c'è una corsa a 50 km da casa?
Il problema è duplice: da un lato bisogna cercare di valorizzare davvero chi pesa 45 kg e ha bisogno di un vero arrivo in salita, ma soprattutto corse come quelle sono esemplari perché permettono a tutti di giungere al traguardo, poiché sono pianeggianti fino ai piedi della salita finale. Se ad ogni corsa in classifica si contano 17 arrivati su 154 partenti come possiamo pensare che i ragazzi abbiano stimoli per questo sport? E l'aggravante è che quei 17 arrivati sono sempre gli stessi che si piazzano tutte le domeniche.
Ma questa deve essere una legge universale, non devono esserci alcune corse strutturate in questo modo: tutte le regioni dovrebbero avere almeno 5 corse di questo genere! Perché si vedono degli scalatori che altrimenti non vedremmo e perché danno a tutti modo di portare a termine la corsa.

Se da juniores già non si deve più guardare al calendario regionale, allora significa che il ciclismo in Italia può chiudere. Te lo dice uno che ha corso in bici fino a 7 mesi fa e che adesso allena una squadra juniores. Le società più piccole devono essere tutelate, perché senza queste squadre alle corse in Toscana partirebbero in 40 e non sarebbe grande soddisfazione per chi le organizza. Invece ogni anno i ragazzi che da allievi passano junior sono meno della metà, perché ci sono meno squadre che vengono sottomesse da un sistema che non funziona e tutela invece le società dove regnano l'esasperazione e l'egoismo.

Lo dico con il cuore, il cuore di chi ha visto certe ingiustizie, di chi ha visto che deve essere cambiato qualcosa.

Dopo la generazione del '90, l'unico toscano ad essersi messo in mostra tra i prof è stato Bettiol, per il semplice fatto di aver avuto il culo di essere stato nelle società giuste da piccolo (oltre al talento ovviamente!). E lo ha detto anche Fabrizio Guidi. E lo dicevano anche i dirigenti Gazprom a tavola (come ho testimoniato sull'altro thread) tra i quali i ben noti Menchov e Petrov.

C'è una cultura profondamene sbagliata che deve essere cambiata. Perché le "squadre di paese" un tempo esistevano anche tra gli juniores; adesso non esistono più nemmeno tra gli esordienti. Questa è una tragedia che può essere risolta solo attirando altri ragazzi piccoli dal fondo e recuperando quella genuinità che ha sempre contraddistinto il ciclismo. A quel punto forse riusciamo ad attirare anche nuovi sponsor e a far ripartire il ciclismo.


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Sottoscrivo tutto quello che hai scritto
Venticinque anni fa , c'erano tre gare juniores ogni domenica in toscana
Le spese di trasferta erano molto piu' limitate
Le squadre di paese erano piu' piccoline pero' organizzavano anche gare ecc
una volta c'erano corridori che facevano tutta la trafila da esordienti a elite nella stessa squadra
era un male ?
altro che le continental


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Re: Categoria Juniores

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Rispondo per pezzi
nibali-san baronto ha scritto: venerdì 3 maggio 2019, 0:03
Invece secondo me è questo lo sbaglio: io ho fatto parte di una squadra che non può permettersi spese e che anche per questo chiede l'aiuto dei genitori. Con che coraggio chiedi ad un genitore, che già fa tanti sacrifici per rendere al figlio più "semplice" possibile la vita da corridore, di farsi 600\700 km per andare a correre lontano, quando invece c'è una corsa a 50 km da casa?
Il problema è duplice: da un lato bisogna cercare di valorizzare davvero chi pesa 45 kg e ha bisogno di un vero arrivo in salita, ma soprattutto corse come quelle sono esemplari perché permettono a tutti di giungere al traguardo, poiché sono pianeggianti fino ai piedi della salita finale. Se ad ogni corsa in classifica si contano 17 arrivati su 154 partenti come possiamo pensare che i ragazzi abbiano stimoli per questo sport? E l'aggravante è che quei 17 arrivati sono sempre gli stessi che si piazzano tutte le domeniche.
Ma questa deve essere una legge universale, non devono esserci alcune corse strutturate in questo modo: tutte le regioni dovrebbero avere almeno 5 corse di questo genere! Perché si vedono degli scalatori che altrimenti non vedremmo e perché danno a tutti modo di portare a termine la corsa.


Se da juniores già non si deve più guardare al calendario regionale, allora significa che il ciclismo in Italia può chiudere. Te lo dice uno che ha corso in bici fino a 7 mesi fa e che adesso allena una squadra juniores. Le società più piccole devono essere tutelate, perché senza queste squadre alle corse in Toscana partirebbero in 40 e non sarebbe grande soddisfazione per chi le organizza. Invece ogni anno i ragazzi che da allievi passano junior sono meno della metà, perché ci sono meno squadre che vengono sottomesse da un sistema che non funziona e tutela invece le società dove regnano l'esasperazione e l'egoismo.

Lo dico con il cuore, il cuore di chi ha visto certe ingiustizie, di chi ha visto che deve essere cambiato qualcosa.
In un mondo ideale in tutte le regioni ci sarebbero le giuste proporzioni di gare, poi ci si scontra con le richieste degli organizzatori, dei loro finanziatori e degli enti proprietari delle strade. Organizzare corse costa ed è diventato anche burocraticamente più difficile. Senza dimenticare poi le sovrapposizioni di calendario, le precedenze dei campionati regionali e nazionali. Ed ecco perché si organizza di meno, dappertutto.
Tutelare le società minori non è per nulla semplice perché sino ad oggi si sono sempre trovati trucchi per aggirare vincoli di tesseramento societario e regionale, come ad esempio le residenze fittizie. E non voglio parlare di rimborsi e premi.
Alla fine del discorso se uno vuole correre con una certa squadra, molto più forte e potente di un altra, diventa difficile impedirglielo, a meno di non farlo smettere: ad esempio Crescioli in questo momento sta gareggiando? E se si con quale società?


nibali-san baronto ha scritto: venerdì 3 maggio 2019, 0:03 C'è una cultura profondamene sbagliata che deve essere cambiata. Perché le "squadre di paese" un tempo esistevano anche tra gli juniores; adesso non esistono più nemmeno tra gli esordienti. Questa è una tragedia che può essere risolta solo attirando altri ragazzi piccoli dal fondo e recuperando quella genuinità che ha sempre contraddistinto il ciclismo. A quel punto forse riusciamo ad attirare anche nuovi sponsor e a far ripartire il ciclismo.
Non so in Toscana, ma per quello che vedo dalle mie parti forse dobbiamo scordarci di far ripartire il ciclismo. Dobbiamo essere felici se riusciamo a galleggiare, a non scendere ulteriormente. E parlo di bacino d'utenza. Se poi andiamo sul discorso economico, mi fermo subito, prima di addentrarmi in discorsi pericolosissimi.


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Re: Categoria Juniores

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Mad ha scritto: venerdì 3 maggio 2019, 21:47 Rispondo per pezzi

In un mondo ideale in tutte le regioni ci sarebbero le giuste proporzioni di gare, poi ci si scontra con le richieste degli organizzatori, dei loro finanziatori e degli enti proprietari delle strade. Organizzare corse costa ed è diventato anche burocraticamente più difficile. Senza dimenticare poi le sovrapposizioni di calendario, le precedenze dei campionati regionali e nazionali. Ed ecco perché si organizza di meno, dappertutto.
Tutelare le società minori non è per nulla semplice perché sino ad oggi si sono sempre trovati trucchi per aggirare vincoli di tesseramento societario e regionale, come ad esempio le residenze fittizie. E non voglio parlare di rimborsi e premi.
Alla fine del discorso se uno vuole correre con una certa squadra, molto più forte e potente di un altra, diventa difficile impedirglielo, a meno di non farlo smettere: ad esempio Crescioli in questo momento sta gareggiando? E se si con quale società?
Il problema non è l'assenza di corse, ma i percorsi che vengono proposti. Ripeto: come si può pensare di stimolare dei ragazzi strutturando le corse in modo che arrivino al traguardo solo una ventina su 200 partenti?
Il ciclismo ormai è gestito sia nel grande che nel piccolo da persone che non sanno quello che fanno e che non si rendono conto di avere ragazzi fra le mani. Vale per gli alti funzionari che non hanno la benché minima idea di cosa accada, o addirittura ricevono mazzette per fare in modo che tutto rimanga com'è; vale per i dirigenti e gli allenatori delle società che si comportano solo per il loro interesse, per vincere il più possibile e riscuotere denaro quando i ragazzi passano nella categoria sopra; vale per i vecchi di paese che organizzano le corse e a cui nessuno spiega che sarebbe bene fare le strade strette in salita e quelle larghe in discesa, che sarebbe bene mettere poche salite ma concentrate a fine corsa. Invece abbiamo la Federazione che ha il prosciutto sugli occhi, le squadre che fanno i ritiri a novembre e le corse con salite di 10 km in partenza in modo che si ritiri tutto il gruppo. Questo non è ciclismo, "è una cagata pazzesca"

Riguardo al Crescioli alla fine è stato costretto a rimanere alla Pitti Shoes, sta gareggiando normalmente ed ha già fatto alcuni piazzamenti.
E poi a dirla tutta l suo problema è solo il padre che andrebbe ricoverato in manicomio e che ha l'unico merito di far fare grasse risate a tutti gli altri genitori.
Mad ha scritto: venerdì 3 maggio 2019, 21:47 Non so in Toscana, ma per quello che vedo dalle mie parti forse dobbiamo scordarci di far ripartire il ciclismo. Dobbiamo essere felici se riusciamo a galleggiare, a non scendere ulteriormente. E parlo di bacino d'utenza. Se poi andiamo sul discorso economico, mi fermo subito, prima di addentrarmi in discorsi pericolosissimi.
Da noi i giovanissimi stanno tornando a crescere, ma se quando arrivano al secondo anno allievi per metà smettono perché nessuna squadra junior li prende... Siamo punto a capo. La cosa deve essere arginata. Non so come, ma va arginata.
Winter ha scritto: venerdì 3 maggio 2019, 19:38 Sottoscrivo tutto quello che hai scritto
Venticinque anni fa , c'erano tre gare juniores ogni domenica in toscana
Le spese di trasferta erano molto piu' limitate
Le squadre di paese erano piu' piccoline pero' organizzavano anche gare ecc
una volta c'erano corridori che facevano tutta la trafila da esordienti a elite nella stessa squadra
era un male ?
altro che le continental
Hai colto in pieno il nocciolo della questione.
Un ciclismo così faceva in modo che non ci fosse esasperazione, era tutto più "casalingo" e solo a partire dai dilettanti si iniziava ad essere atleti seriamente. Allora se si voleva arrivare u23 lo si poteva fare tranquillamente. Oggi si fa fatica a passare juniores.

E intanto quei pochi che resistono e arrivano al professionismo ci arrivano già sfiniti sia di testa che di fisico.


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Re: Categoria Juniores

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Si è conclusa quest'oggi la Corsa della Pace Juniores, che ha visto il successo del francese Hugo Toumire, che quest'anno era già giunto secondo nella Parigi-Roubaix, che ha preso la testa della gara già nella prima tappa, vinta anticipando il gruppo di una decina di secondi.

Ottimo anche il comportamento dell'Italia, che ha portato a casa ben 3 successi di tappa su 5: la seconda giornata infatti si era aperta con la vittoria di Antonio Tiberi nella cronometro del mattino, vinta con un vantaggio di 9" sul tedesco Ballerstedt e 17" su Andrea Piccolo. Al pomeriggio invece conclusione a ranghi compatti e vittoria di Tomas Trainini (al quinto successo stagionale) davanti a Francesco Della Lunga e al francese Penhoet. Ieri invece secondo successo personale per Tiberi, che si è involato in salita a circa 10 chilometri dalla conclusione ed ha trionfato con un vantaggio di 20" sugli inseguitori, regolati dal belga Willems (4° Piccolo). Oggi invece vittoria del danese Byskov nella tappa conclusiva. In classifica generale Toumire si è imposto con 9" su Ballerstedt e 16" su Piccolo. L'Italia porta a casa anche la maglia degli scalatori con Federico Guzzo.


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Re: Categoria Juniores

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Giosuè Epis ha trionfato nella seconda frazione del Tour de Gironde.

Ps: Il bresciano sembra essere un bel talento.

Saluti,Leonardo


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Re: Categoria Juniores

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Leonardo Civitella ha scritto: sabato 18 maggio 2019, 23:25 Giosuè Epis ha trionfato nella seconda frazione del Tour de Gironde.

Ps: Il bresciano sembra essere un bel talento.

Saluti,Leonardo
Finora ha vinto varie gare a livello giovanile, è veloce e tiene discretamente in salita se non erro. Sicuramente questa è stata una bella affermazione, vedremo in futuro ;) .

Ieri intanto si è disputata la gara internazionale di Sovilla e la vittoria, in una giornata dalle condizioni climatiche non semplici e in una gara in cui si affrontava anche un tratto sterrato, è andata a Sebastian David Kajamini, ragazzo molto valido sul passo di cui avevo già fatto menzione in un altro topic. Alle sue spalle Edoardo Zambanini e il crossista Davide De Pretto.


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Re: Categoria Juniores

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Riporto su anche questo thread per segnalare che domenica scorsa a Città di Castello si è disputato il campionato italiano juniores, che ha visto la vittoria del marchigiano Gianmarco Garofoli, atleta del Team LVF (ma in gara, per l'occasione, con la propria selezione regionale) che così ha conquistato il tricolore per il secondo anno consecutivo, dopo la vittoria di Rubino nel 2018.

Percorso nervoso con due passaggi in salita e gara decisa dall'azione a 4 di Garofoli in compagnia dei lombardi Andrea Piccolo e Alessio Martinelli e del trentino Edoardo Zambanini. A 10 chilometri dalla fine scatto risolutore di Garofoli e arrivo in solitaria con 21" su Piccolo e 30" su Martinelli. Vittoria quindi al primo anno nella categoria per lui, dopo che da Allievo aveva conquistato ben 16 successi nelle due annate e dopo aver vinto già altre 3 gare quest'anno (tra cui la Coppa Dondeo a Cremona).


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Re: Categoria Juniores

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Nella giornata odierna si è disputato anche il campionato italiano a cronometro degli juniores, dove si è confermato campione Andrea Piccolo. L'atleta del Team LVF ha vinto con una media di 48 orari distanziando di 25" Lorenzo Milesi della Ciclistica Trevigliese e di 30" Antonio Tiberi del Team Ballerini.


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Re: Categoria Juniores

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Ieri , tra le varie gare , ho visto un risultato notevole quello di Simone Raccani nella schio monte pasubio (una delle poche gare in salita tra gli junior...)
i distacchi sono abissali
Vacek ha oltre un minuto
il decimo in classifica ad oltre cinque minuti

ne abbiamo bisogno di nuovi scalatori..


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Winter ha scritto: lunedì 8 luglio 2019, 11:44 Ieri , tra le varie gare , ho visto un risultato notevole quello di Simone Raccani nella schio monte pasubio (una delle poche gare in salita tra gli junior...)
i distacchi sono abissali
Vacek ha oltre un minuto
il decimo in classifica ad oltre cinque minuti

ne abbiamo bisogno di nuovi scalatori..
La gara, per la precisione, si è disputata sabato e su 82 partenti ne sono arrivati appena 15.

Raccani comunque è un ragazzo che ha fatto buone cose anche nelle ultime stagioni: lo scorso anno 2 vittorie, tra cui quella a Pian del Cansiglio mentre quest'anno, con questa, è giunto a quota 3 (tra cui spicca anche il campionato regionale veneto) ed è anche salito sul podio al Giro del Friuli (dove, se ben ricordo, attaccò nell'ultima tappa, che prevedeva il percorso della Casut-Cimolais, ma fu ripreso proprio nel finale e battuto nella volata conclusiva). Comunque sia un ragazzo da seguire, sarà interessante seguirlo nelle prossime gare a tappe a cui prenderà parte (ad esempio il Lunigiana).

Nella giornata di ieri invece si è avuta la rivincita nel Trofeo Ottavio Bottecchia che si concludeva a Piancavallo: in questo caso la vittoria è andata ad Alessio Martinelli, giunto a quota 7 vittorie, tra cui anche il GP Vini del Roero e soprattutto la Sandrigo-Monte Corno dello scorso 23 giugno, oltre a giungere terzo al campionato italiano. Vacek ancora secondo (comunque sia sui corridori del Team Giorgi ho già detto come stiano vincendo tantissimo sia tra gli allievi che tra gli juniores, sarà da vedere cosa faranno più avanti). Raccani in questo caso è giunto quarto a 27".


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Tiberi ieri imprendibile sul San Luca, 6'13" il tempo di scalata, miglior tempo assoluto di giornata.


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Re: Categoria Juniores

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Mad ha scritto: venerdì 12 luglio 2019, 21:28 Tiberi ieri imprendibile sul San Luca, 6'13" il tempo di scalata, miglior tempo assoluto di giornata.
Del resto è uno dei migliori atleti della categoria :) .

Comunque sarebbe bello vedere la cronoscalata del San Luca anche con le massime categorie, perché purtroppo sia come partecipazione che come collocazione in calendario non mi pare abbia riscosso un successo clamoroso (magari per gli juniores e gli allievi si ma per le altre categorie si potrebbe far di meglio).


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Abruzzese ha scritto: sabato 13 luglio 2019, 3:15
Mad ha scritto: venerdì 12 luglio 2019, 21:28 Tiberi ieri imprendibile sul San Luca, 6'13" il tempo di scalata, miglior tempo assoluto di giornata.
Del resto è uno dei migliori atleti della categoria :) .

Comunque sarebbe bello vedere la cronoscalata del San Luca anche con le massime categorie, perché purtroppo sia come partecipazione che come collocazione in calendario non mi pare abbia riscosso un successo clamoroso (magari per gli juniores e gli allievi si ma per le altre categorie si potrebbe far di meglio).
Gli organizzatori ( comitato provinciale FCI di Bologna) hanno grosse difficoltà a farsi rilasciare i permessi. Quest'anno ad esempio era stata calendarizzata l'8 giugno, poi è stata spostata a giovedì 11 luglio. Bisogna considerare per le altre categorie femminili, l'intasamento del calendario del periodo: sabato scorso italiani strada, questa settimana campionati regionali pista in Emilia e Piemonte, settimana prossima ancora campionati pista, poi Eyof ed italiani su pista: purtroppo bisogna fare delle scelte.
Per gli U23 invece, direi che partecipa solo chi pensa di poter fare bene.
Non male la partecipazione delle categorie amatoriali invece, fixed compresi, che sono assolutamente necessari visto che pagano. :D


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Mad ha scritto: sabato 13 luglio 2019, 7:32
Abruzzese ha scritto: sabato 13 luglio 2019, 3:15
Mad ha scritto: venerdì 12 luglio 2019, 21:28 Tiberi ieri imprendibile sul San Luca, 6'13" il tempo di scalata, miglior tempo assoluto di giornata.
Del resto è uno dei migliori atleti della categoria :) .

Comunque sarebbe bello vedere la cronoscalata del San Luca anche con le massime categorie, perché purtroppo sia come partecipazione che come collocazione in calendario non mi pare abbia riscosso un successo clamoroso (magari per gli juniores e gli allievi si ma per le altre categorie si potrebbe far di meglio).
Gli organizzatori ( comitato provinciale FCI di Bologna) hanno grosse difficoltà a farsi rilasciare i permessi. Quest'anno ad esempio era stata calendarizzata l'8 giugno, poi è stata spostata a giovedì 11 luglio. Bisogna considerare per le altre categorie femminili, l'intasamento del calendario del periodo: sabato scorso italiani strada, questa settimana campionati regionali pista in Emilia e Piemonte, settimana prossima ancora campionati pista, poi Eyof ed italiani su pista: purtroppo bisogna fare delle scelte.
Per gli U23 invece, direi che partecipa solo chi pensa di poter fare bene.
Non male la partecipazione delle categorie amatoriali invece, fixed compresi, che sono assolutamente necessari visto che pagano. :D
Ah beh sulla categoria amatoriale preferisco non dire nulla, anche alla luce di certe questioni emerse prepotentemente nell'ultima settimana. Ci sarà pure gente che paga e contribuisce così anche a creare fondi per gare anche giovanili ma qui in Italia il movimento mi sembra ancora troppo malato d'agonismo esasperato, nel senso che gli amatori dovrebbero fare gli amatori e basta ma comunque, come ho detto, preferisco non proseguire il discorso.

Per il resto, immagino che non sia semplice, anche perché mi pare che si debbano apportare pure modifiche alla viabilità (non sono mai stato lì a Bologna ma sapevo che la via del San Luca, normalmente, si percorre in senso contrario con le auto, rispetto a quella che fanno in gara). Era, più che altro, un'idea per poter ampliare il discorso e rendere il tutto ancora più spettacolare e appetibile. Magari si potrebbe creare un trittico di gare assieme al Giro dell'Emilia e al Beghelli ma chiaramente la mia è solo un'idea.


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Abruzzese ha scritto: sabato 13 luglio 2019, 7:38
Ah beh sulla categoria amatoriale preferisco non dire nulla, anche alla luce di certe questioni emerse prepotentemente nell'ultima settimana. Ci sarà pure gente che paga e contribuisce così anche a creare fondi per gare anche giovanili ma qui in Italia il movimento mi sembra ancora troppo malato d'agonismo esasperato, nel senso che gli amatori dovrebbero fare gli amatori e basta ma comunque, come ho detto, preferisco non proseguire il discorso.
E' una prova così particolare

Abruzzese ha scritto: sabato 13 luglio 2019, 7:38 Per il resto, immagino che non sia semplice, anche perché mi pare che si debbano apportare pure modifiche alla viabilità (non sono mai stato lì a Bologna ma sapevo che la via del San Luca, normalmente, si percorre in senso contrario con le auto, rispetto a quella che fanno in gara). Era, più che altro, un'idea per poter ampliare il discorso e rendere il tutto ancora più spettacolare e appetibile. Magari si potrebbe creare un trittico di gare assieme al Giro dell'Emilia e al Beghelli ma chiaramente la mia è solo un'idea.
Due anni fa ci sono stato in ricognizione e il San Luca è a doppio senso di marcia, più che altro che devi bloccare delle strade per un paio di ore in piena città, in una zona dove tra l'altro ci sono anche diverse strade a senso unico. Per quanto riguarda l'idea del trittico, non sarebbe poi così male ma poi si tratterebbe di far convivere delle teste che probabilmente la pensano in modi diversi ( GS Emilia e CP Bologna).


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Re: Categoria Juniores

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Mad ha scritto: venerdì 12 luglio 2019, 21:28 Tiberi ieri imprendibile sul San Luca, 6'13" il tempo di scalata, miglior tempo assoluto di giornata.
Ricordo male o è un tempo molto vicino a quelli dei pro' al Giro di quest'anno?

In questa prova i ragazzi sono arrivati lanciati da via Saragozza o hanno fatto la curva come in quella occasione?


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Eleonora Ciabocco sta avendo una crescita niente male

nel 2017 raccolse una bellissima vittoria al GP Città di Monsummano Terme – Trofeo Punto Coppe, Donne Esordienti. categoria allievi vince la cronoscalata del san luca

:clap: :clap: :clap:

Perdonatemi se sto scrivendo poco, ma questo spazio è forse quello che leggo di più del forum, Abruzzese, Mad e Winter è sempre un piacere leggervi


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nikybo85 ha scritto: domenica 14 luglio 2019, 11:11
Mad ha scritto: venerdì 12 luglio 2019, 21:28 Tiberi ieri imprendibile sul San Luca, 6'13" il tempo di scalata, miglior tempo assoluto di giornata.
Ricordo male o è un tempo molto vicino a quelli dei pro' al Giro di quest'anno?

In questa prova i ragazzi sono arrivati lanciati da via Saragozza o hanno fatto la curva come in quella occasione?
Nella cronoscalata si parte a fianco dello stadio, si svolta a destra e poi si imbocca la salita girando a sinistra, pertanto lo si può fare da lanciati, come al giro dell'emilia.


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Mad ha scritto: domenica 14 luglio 2019, 22:07
nikybo85 ha scritto: domenica 14 luglio 2019, 11:11
Mad ha scritto: venerdì 12 luglio 2019, 21:28 Tiberi ieri imprendibile sul San Luca, 6'13" il tempo di scalata, miglior tempo assoluto di giornata.
Ricordo male o è un tempo molto vicino a quelli dei pro' al Giro di quest'anno?

In questa prova i ragazzi sono arrivati lanciati da via Saragozza o hanno fatto la curva come in quella occasione?
Nella cronoscalata si parte a fianco dello stadio, si svolta a destra e poi si imbocca la salita girando a sinistra, pertanto lo si può fare da lanciati, come al giro dell'emilia.
Grazie :stretta:


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Re: Categoria Juniores

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Visconte85 ha scritto: domenica 14 luglio 2019, 12:40 Eleonora Ciabocco sta avendo una crescita niente male

nel 2017 raccolse una bellissima vittoria al GP Città di Monsummano Terme – Trofeo Punto Coppe, Donne Esordienti. categoria allievi vince la cronoscalata del san luca

:clap: :clap: :clap:

Perdonatemi se sto scrivendo poco, ma questo spazio è forse quello che leggo di più del forum, Abruzzese, Mad e Winter è sempre un piacere leggervi
Solitamente sul femminile commento nel thread apposito, comunque visto che me l'hai citata qui: Eleonora è una ragazza che sto seguendo con piacere in questi anni, anche perché so anche che è in buone mani (i ragazzi del Team Di Federico sono amici e stanno facendo molto per promuovere il femminile nel Centro-Sud). Lei se la cava molto bene col ciclocross, è molto veloce e tiene bene sulle salite brevi. Però comunque non corriamo troppo: è ancora un'Allieva del secondo anno, che sarà molto appetita nella prossima stagione al debutto tra le juniores. Può fare belle cose ma stiamo sempre coi piedi per terra, anche perché ne ho già visti purtroppo di grandissimi talenti in grado di vincere europei, mondiali e tricolori perdersi per i più svariati motivi al passaggio tra le Elite.


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Re: Categoria Juniores

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Tornando a Tiberi, dopo aver vinto la cronoscalata del San Luca, ieri ha ottenuto un'altra bella vittoria in salita, trionfando al Passo San Boldo (la bellissima salita ammirata durante la Treviso-San Martino di Castrozza all'ultimo Giro d'Italia), staccando di 15" Simone Raccani (che continua quindi a ben figurare nelle prove da scalatori puri) e di 30" Federico Guzzo.


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Abruzzese ha scritto: lunedì 15 luglio 2019, 1:08
Visconte85 ha scritto: domenica 14 luglio 2019, 12:40 Eleonora Ciabocco sta avendo una crescita niente male

nel 2017 raccolse una bellissima vittoria al GP Città di Monsummano Terme – Trofeo Punto Coppe, Donne Esordienti. categoria allievi vince la cronoscalata del san luca

:clap: :clap: :clap:

Perdonatemi se sto scrivendo poco, ma questo spazio è forse quello che leggo di più del forum, Abruzzese, Mad e Winter è sempre un piacere leggervi
Solitamente sul femminile commento nel thread apposito, comunque visto che me l'hai citata qui: Eleonora è una ragazza che sto seguendo con piacere in questi anni, anche perché so anche che è in buone mani (i ragazzi del Team Di Federico sono amici e stanno facendo molto per promuovere il femminile nel Centro-Sud). Lei se la cava molto bene col ciclocross, è molto veloce e tiene bene sulle salite brevi. Però comunque non corriamo troppo: è ancora un'Allieva del secondo anno, che sarà molto appetita nella prossima stagione al debutto tra le juniores. Può fare belle cose ma stiamo sempre coi piedi per terra, anche perché ne ho già visti purtroppo di grandissimi talenti in grado di vincere europei, mondiali e tricolori perdersi per i più svariati motivi al passaggio tra le Elite.
Ma perché me la ricordo classe 2004 e quindi primo anno? :uhm:


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Mad ha scritto: lunedì 15 luglio 2019, 21:00
Abruzzese ha scritto: lunedì 15 luglio 2019, 1:08
Visconte85 ha scritto: domenica 14 luglio 2019, 12:40 Eleonora Ciabocco sta avendo una crescita niente male

nel 2017 raccolse una bellissima vittoria al GP Città di Monsummano Terme – Trofeo Punto Coppe, Donne Esordienti. categoria allievi vince la cronoscalata del san luca

:clap: :clap: :clap:

Perdonatemi se sto scrivendo poco, ma questo spazio è forse quello che leggo di più del forum, Abruzzese, Mad e Winter è sempre un piacere leggervi
Solitamente sul femminile commento nel thread apposito, comunque visto che me l'hai citata qui: Eleonora è una ragazza che sto seguendo con piacere in questi anni, anche perché so anche che è in buone mani (i ragazzi del Team Di Federico sono amici e stanno facendo molto per promuovere il femminile nel Centro-Sud). Lei se la cava molto bene col ciclocross, è molto veloce e tiene bene sulle salite brevi. Però comunque non corriamo troppo: è ancora un'Allieva del secondo anno, che sarà molto appetita nella prossima stagione al debutto tra le juniores. Può fare belle cose ma stiamo sempre coi piedi per terra, anche perché ne ho già visti purtroppo di grandissimi talenti in grado di vincere europei, mondiali e tricolori perdersi per i più svariati motivi al passaggio tra le Elite.
Ma perché me la ricordo classe 2004 e quindi primo anno? :uhm:
Si scusami Andrea, hai ragione. Non so perché la proiettavo già avanti di un anno: parliamo di una ragazza del 2004 e quindi Allieva primo anno.

Tralasciando quindi l'erronea parte che ho evidenziato in neretto, confermo comunque il resto del discorso e, ancor di più in virtù di questo, predico calma nel seguire la sua crescita, nonostante sia una ragazza molto molto interessante.


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Qualcuno sa qualcosa riguardk Marco Brenner? 17 anni da compiere, ha un ruolino di marcia spaventoso quest'anno

https://www.procyclingstats.com/rider/marco-brenner

Dalle foto sembra magro ma non anoressico (e ci mancherebbe...), e sembra vincere in volata, a crono e pure in salita
Ultima modifica di Walter_White il mercoledì 7 agosto 2019, 13:27, modificato 1 volta in totale.


FCC 2019/20: rit.
FCC 2018/19: 1°; Superprestige; Gran Combinata
FCC 2017/18: 3°; Trofeo dei titoli; Campionato Europeo Donne Elite, Campionato del Mondo Donne Elite, ROTY
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Andrea Piccolo medaglia d'oro all'Europeo, dopo il bronzo al Mondiale dell'anno scorso. :clap: :clap: :clap: :clap: :clap:


Von Rock ? Nein, danke.
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
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Re: Categoria Juniores

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nino58 ha scritto: mercoledì 7 agosto 2019, 12:55 Andrea Piccolo medaglia d'oro all'Europeo, dopo il bronzo al Mondiale dell'anno scorso. :clap: :clap: :clap: :clap: :clap:
Con oggi siamo a quota 10 vittorie (tra cui la conferma dell'italiano a cronometro e la classifica finale del Giro del Friuli) dopo le 12 conquistate lo scorso anno ;) .


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Re: Categoria Juniores

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Walter_White ha scritto: mercoledì 7 agosto 2019, 12:26 Qualcuno sa qualcosa riguardk Marco Brenner? 17 anni da compiere, ha un ruolino di marcia spaventoso quest'anno

https://www.procyclingstats.com/rider/marco-brenner

Dalle foto sembra magro ma non anoressico (e ci mancherebbe...), e sembra vincere in volata, a crono e pure in salita
dal palmares sembra un predestinato
sembra ripercorrere le stagioni di mvdp e Remco..non proprio come remco
con un anno in meno

Speriamo per lui non sia un pro..


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Re: Categoria Juniores

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Winter ha scritto: mercoledì 7 agosto 2019, 19:30
Walter_White ha scritto: mercoledì 7 agosto 2019, 12:26 Qualcuno sa qualcosa riguardk Marco Brenner? 17 anni da compiere, ha un ruolino di marcia spaventoso quest'anno

https://www.procyclingstats.com/rider/marco-brenner

Dalle foto sembra magro ma non anoressico (e ci mancherebbe...), e sembra vincere in volata, a crono e pure in salita
dal palmares sembra un predestinato
sembra ripercorrere le stagioni di mvdp e Remco..non proprio come remco
con un anno in meno

Speriamo per lui non sia un pro..
Come si era detto nei mesi scorsi poi, Brenner pratica anche il ciclocross, per cui d'inverno non sta fermo. Tra l'altro c'era stata quella vicenda sul tesseramento degli stranieri che ne aveva impedito l'ingaggio da parte della Contri Autozai, altrimenti l'avremmo visto dominare anche nelle gare nostrane (comunque presumo che sarà al via del Lunigiana tra un mesetto).

Sugli allenamenti non vorrei ricordar male ma credo che mi sia stato detto che era già bello tirato fin da ragazzino, quindi vedremo.
Anche perchè proprio tra i tedeschi è stato emblematico il caso di Herklotz: vinceva spesso e volentieri da juniores e nei primi di Under 23, poi due anni in Bora da professionista e l'inizio di stagione 2018 con la Burgos con 0 vittorie e conseguente ritiro.


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