Tommaso Elettrico

[Luca90]

su fb mi appare un link di bicisport in cui si parla di aru che salta gli italiani per prepararsi per il tour...
tra i tanti che lo perculano leggo il commento di uno che lo incoraggia tale Tommaso Elettrico... i commenti sotto di gente che gli dice che lo staccherebbe ad aru anche con sola mezza gamba...
clicco sul profilo per vedere chi è e leggo vincitore di 75 gran fondo... io sinceramente mai sentito

Tutto sto preambolo per dirvi che ho buttato un occhio alla sua pagina e vedo che fa allenament massacranti anche più di 200 km con 4000 e più metri di dislivello...
ma si allenano più dei pro quelli che fanno le granfondo?

[herbie]

su fb mi appare un link di bicisport in cui si parla di aru che salta gli italiani per prepararsi per il tour...
tra i tanti che lo perculano leggo il commento di uno che lo incoraggia tale Tommaso Elettrico... i commenti sotto di gente che gli dice che lo staccherebbe ad aru anche con sola mezza gamba...
clicco sul profilo per vedere chi è e leggo vincitore di 75 gran fondo... io sinceramente mai sentito

Tutto sto preambolo per dirvi che ho buttato un occhio alla sua pagina e vedo che fa allenament massacranti anche più di 200 km con 4000 e più metri di dislivello...
ma si allenano più dei pro quelli che fanno le granfondo?

va be Tommaso Elettrico saranno 5 o 6 anni minimo che è il più forte granfondista italiano.
Se ne sono visti molti prima di lui dominare le stagioni aggiudicandosi le GF più dure di mezza estate, ma sinceramente nessuno che sia durato ai vertici così tanto come sta durando lui. Ricordo gente da 2 o 3 stagioni al massimo, a parte il mitico Anderlini (forse anche lui un vero campione, ma chiaramente non avendolo mai visto è solo una ipotesi mia) che faceva il record assoluto dello Stelvio in età quasi da pensione.
Personalmente ho sempre "giudicato" il valore atletico dei cicloamatori dalla media delle loro prestazioni almeno sui 10 anni, se non sui 20. Chi è nel suo, va forte a 30 anni e, con le dovute proporzioni, una percentuale in meno, ma non molto meno, va altrettanto forte a 50.
Chi va forte semplicemente perchè sta facendo la vita del professionista in tutto e per tutto, stando al 5% di massa grassa e con tutti gli aiuti (non doping, sia chiaro!) farmacologico-integratorii che ne conseguono, dura molto meno per forza di cose, se deve anche fare pur uno straccio di part-time...
Elettrico sta cominciando a convincermi che sia "nel suo".
L'unica cosa che mi lascia perplesso è che, nell'epoca dell'avvento delle E-bike, questo nome suona un po' ironico nei confronti di quelli come me che vanno molto più piano...

[Luca90]

su fb mi appare un link di bicisport in cui si parla di aru che salta gli italiani per prepararsi per il tour...
tra i tanti che lo perculano leggo il commento di uno che lo incoraggia tale Tommaso Elettrico... i commenti sotto di gente che gli dice che lo staccherebbe ad aru anche con sola mezza gamba...
clicco sul profilo per vedere chi è e leggo vincitore di 75 gran fondo... io sinceramente mai sentito

Tutto sto preambolo per dirvi che ho buttato un occhio alla sua pagina e vedo che fa allenament massacranti anche più di 200 km con 4000 e più metri di dislivello...
ma si allenano più dei pro quelli che fanno le granfondo?

va be Tommaso Elettrico saranno 5 o 6 anni minimo che è il più forte granfondista italiano.
Se ne sono visti molti prima di lui dominare le stagioni aggiudicandosi le GF più dure di mezza estate, ma sinceramente nessuno che sia durato ai vertici così tanto come sta durando lui. Ricordo gente da 2 o 3 stagioni al massimo, a parte il mitico Anderlini (forse anche lui un vero campione, ma chiaramente non avendolo mai visto è solo una ipotesi mia) che faceva il record assoluto dello Stelvio in età quasi da pensione.
Personalmente ho sempre "giudicato" il valore atletico dei cicloamatori dalla media delle loro prestazioni almeno sui 10 anni, se non sui 20. Chi è nel suo, va forte a 30 anni e, con le dovute proporzioni, una percentuale in meno, ma non molto meno, va altrettanto forte a 50.
Chi va forte semplicemente perchè sta facendo la vita del professionista in tutto e per tutto, stando al 5% di massa grassa e con tutti gli aiuti (non doping, sia chiaro!) farmacologico-integratorii che ne conseguono, dura molto meno per forza di cose, se deve anche fare pur uno straccio di part-time...
Elettrico sta cominciando a convincermi che sia "nel suo".
L'unica cosa che mi lascia perplesso è che, nell'epoca dell'avvento delle E-bike, questo nome suona un po' ironico nei confronti di quelli come me che vanno molto più piano...

grazie della risposta esaustiva io sinceramente in materia di granfondo sono TOTALMENTE ignorante...
io l'unica cosa che posso dire è che c'era un carabiniere in caserma che aveva la passione per queste corse e ne aveva conclusa qualcuna in top ten e diceva che senza bombarsi era il massimo a cui poteva aspirare, un piazzamento ogni tanto... che molti era come un lavoro e venivano addirittura pagati per allenarsi e correre

però ritornando a Tommaso Paradiso non sono allenamenti troppo esagerati più di 200 km con più di 4000 di dislivello?
lo fanno solo i top o è una pratica comune questi allenamenti?

[Luca90]

https://www.tommasoelettrico.it/chi-sono/

ho trovato questo suo sito...

"Presto sono arrivati i successi, quelli belli e gratificanti: più volte vincitore della corsa a tappe pugliese Giro dell’Arcobaleno, poi l’ambita maglia rosa del Giro d’Italia Amatori (2013), lo splendente tricolore del Campionato Italiano FCI strada (2014), la GF Sportful (2014). Man mano che passano gli anni l’asticella degli obiettivi si alza sempre più, ma Tommaso, il Principe Materano, ha sempre un pizzico di grinta in più di tutta la fatica accumulata nello scalare montagne e macinare chilometri su chilometri.

È così che arrivano in successione le tre perle consecutive (più la prima, sul percorso medio) della Gran Fondo per eccellenza, la Maratona dles Dolomites in diretta tv su Rai Sport. Ma nelle sue 74 vittorie assolute su 334 Gran Fondo Disputate (ovvero 60mila km e 925mila) svettano anche altre perle internazionali: su tutte la maglia iridata conquistata nel 2018 (Mondiale UCI Gran Fondo Series), ma anche l’eroica Strade Bianche (2018) e la Leggendaria Charly Gaul (2019) non sono da meno. E non è finita qui, perché il ricco palmares è impreziosito dalla Gran Fondo Gavia e Mortirolo (2019), l’internazionale di Saint Tropez (2018), Firenze, Laigueglia, Nibali, Gimondi e Cassani."

wow

[Beppugrillo]

Elettrico è un professionista nel senso letterale del termine, visto che le granfondo sono il suo lavoro. Suscita un odio infervorato e quasi unanime nei cicloamatori, che lo insultano quotidianamente sui social perché va molto più forte di loro ma allo stesso tempo va molto più piano dei professionisti veri (i quali, a loro volta, non mancano di insultarlo). Penso che la differenza tra lui e gli altri professionisti delle granfondo sia che lui ha questo metodo comunicativo molto discutibile con cui si auto-celebra dopo ogni vittoria, anche con epiteti un po' imbarazzanti (per dire, già l'incipit di quel "Chi sono" crea immediatamente un certo astio nei suoi confronti). Però niente di male, in fondo la metà dei comunicati stampa delle squadre pro contiene roba molto più imbarazzante in proporzione

[herbie]

Elettrico è un professionista nel senso letterale del termine, visto che le granfondo sono il suo lavoro. Suscita un odio infervorato e quasi unanime nei cicloamatori, che lo insultano quotidianamente sui social perché va molto più forte di loro ma allo stesso tempo va molto più piano dei professionisti veri (i quali, a loro volta, non mancano di insultarlo). Penso che la differenza tra lui e gli altri professionisti delle granfondo sia che lui ha questo metodo comunicativo molto discutibile con cui si auto-celebra dopo ogni vittoria, anche con epiteti un po' imbarazzanti (per dire, già l'incipit di quel "Chi sono" crea immediatamente un certo astio nei suoi confronti). Però niente di male, in fondo la metà dei comunicati stampa delle squadre pro contiene roba molto più imbarazzante in proporzione

il fatto è che molti altri si allenano quanto lui, vanno più piano, e durano anche assai meno...la discriminante vera per me non è quanto uno riesce ad andare, ma la media di quanto riesce ad andare su molti anni. Lì si vede la vera cilindrata del motore, e si vee se uno, quando va forte, sta al suo 100% e non in una situazione in cui è ben oltre le sue possibilità reali, facendo questo sport in maniera amatoriale.
Andare fortissimo per due anni quando le condizioni poi non sono uguali per tutti è anche facile, basta avere tempo, e soprattutto molto denaro, due cose entrambe che finiscono presto, se uno non è già vicino a quel livello, di natura.
Ovviamente, nè su Elettrico, nè su chiunque altro, nel mondo cicloamatoriale, si può mettere la mano sul fuoco, parlando però d'altro.

[Maìno della Spinetta]

Anche il mitico Pepino (quello delle bici), spanne su spanne sopra gli altri

[Winter]

Ricordo gente da 2 o 3 stagioni al massimo, a parte il mitico Anderlini (forse anche lui un vero campione, ma chiaramente non avendolo mai visto è solo una ipotesi mia) che faceva il record assoluto dello Stelvio in età quasi da pensione.

Be ma anderlini andava in ritiro con rominger olano e co..
Sei professionisti , lui e il dottor mito
Con super speciale su bicisport

[herbie]

Ricordo gente da 2 o 3 stagioni al massimo, a parte il mitico Anderlini (forse anche lui un vero campione, ma chiaramente non avendolo mai visto è solo una ipotesi mia) che faceva il record assoluto dello Stelvio in età quasi da pensione.

Be ma anderlini andava in ritiro con rominger olano e co..
Sei professionisti , lui e il dottor mito
Con super speciale su bicisport

infatti ho scritto che non lo conosco minimamente, non potrei esprimermi. Fare quei tempi a forse 45 anni (non ricordo bene...) è da fenomeno, soprattutto perchè è uno che andava forte a 30 e più o meno ugualmente forte a 50, ovviamente con una naturale percentuale in meno, ma non ha smesso dopo 5 anni o te lo ritrovi alla metà appena deve calare un po' i carichi di allenamento.
Questa durata su livelli similari qualunque sia l'annata o il momento della stagione per me è il più importante segnale del fatto che l'atleta amatoriale possa essere "nel suo", tutto qua (ovviamente per l'atleta professionista il discorso è in parte differente....).
Poi non è mia abitudine fare ipotesi "strane" quando uno non l'ho mai visto neanche pedalare, come d'altra parte Elettrico.

[Maìno della Spinetta]

Ricordo gente da 2 o 3 stagioni al massimo, a parte il mitico Anderlini (forse anche lui un vero campione, ma chiaramente non avendolo mai visto è solo una ipotesi mia) che faceva il record assoluto dello Stelvio in età quasi da pensione.

Be ma anderlini andava in ritiro con rominger olano e co..
Sei professionisti , lui e il dottor mito
Con super speciale su bicisport

infatti ho scritto che non lo conosco minimamente, non potrei esprimermi. Fare quei tempi a forse 45 anni (non ricordo bene...) è da fenomeno, soprattutto perchè è uno che andava forte a 30 e più o meno ugualmente forte a 50, ovviamente con una naturale percentuale in meno, ma non ha smesso dopo 5 anni o te lo ritrovi alla metà appena deve calare un po' i carichi di allenamento.
Questa durata su livelli similari qualunque sia l'annata o il momento della stagione per me è il più importante segnale del fatto che l'atleta amatoriale possa essere "nel suo", tutto qua (ovviamente per l'atleta professionista il discorso è in parte differente....).
Poi non è mia abitudine fare ipotesi "strane" quando uno non l'ho mai visto neanche pedalare, come d'altra parte Elettrico.

ma Anderlini lo beccarono a 60 anni con le mani nella marmellata, anzi, con gli ormoni nella marmellata.

[Luca90]

Be ma anderlini andava in ritiro con rominger olano e co..
Sei professionisti , lui e il dottor mito
Con super speciale su bicisport

infatti ho scritto che non lo conosco minimamente, non potrei esprimermi. Fare quei tempi a forse 45 anni (non ricordo bene...) è da fenomeno, soprattutto perchè è uno che andava forte a 30 e più o meno ugualmente forte a 50, ovviamente con una naturale percentuale in meno, ma non ha smesso dopo 5 anni o te lo ritrovi alla metà appena deve calare un po' i carichi di allenamento.
Questa durata su livelli similari qualunque sia l'annata o il momento della stagione per me è il più importante segnale del fatto che l'atleta amatoriale possa essere "nel suo", tutto qua (ovviamente per l'atleta professionista il discorso è in parte differente....).
Poi non è mia abitudine fare ipotesi "strane" quando uno non l'ho mai visto neanche pedalare, come d'altra parte Elettrico.

ma Anderlini lo beccarono a 60 anni con le mani nella marmellata, anzi, con gli ormoni nella marmellata.

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