Carretera Austral: 1080 km in Patagonia cilena :)

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divincodino
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Carretera Austral: 1080 km in Patagonia cilena :)

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Ciao a tutti,
oggi vi racconto la pedalata lungo la Carretera Austral, nella Patagonia cilena :)
Sono stato a gennaio 2018, ma le emozioni sono ancora impresse dentro di me!

Tutte le informazioni sono sul mio blog (e soprattutto tante foto!): https://www.travelsbeer.com/viaggiando/ ... i-1080-km/

Ho percorso la Carretera in direzione contraria rispetto al normale: per motivi organizzativi, infatti, ho preferito partire da Villa O'Higgins ed arrivare a Puerto Montt.
Ho raggiunto Villa O'Higgins da El Chalten, in Argentina: ho dovuto usare un bus, un battello, fare un trekking di 23 km e prendere un altro battello per arrivare a Villa O'Higgins. I paesaggi, da fine del mondo, mi hanno ripagato di tutta questa fatica!

La prima tappa è stata la Villa O'Higgins - Rio Bravo. Di questa tappa ricordo in particolare il freddo, la pioggia e alcuni punti panoramici interessanti.
Il poco dislivello e il peso ridotto dello zaino (circa 8kg) mi hanno permesso di lanciare uno sprint che mi ha portato a prendere il battello delle 19 a Rio Bravo (l’ultimo della giornata). Ero già pronto a dormire in una sorta di rifugio (leggasi catapecchia) quando incredibilmente ho trovato un passaggio fino a Caleta Tortel. Il proprietario del camioncino che mi avrebbe dato un passaggio mi ha detto subito che mi sarei dovuto accontentare di stare nel pickup, mettendomi sulla legna. Questi 45km rimangono un ricordo indelebile! Sono arrivato così a Caleta Tortel alle 21.30, in tempo per una cena e un buon vino, celebrando i 98 km della prima tappa!

Dopo aver raggiunto con così tanta fatica Caleta Tortel, mi sono subito riposato! Questa piccola cittadina merita una visita approfondita in quanto è costruita su passerelle di legno! A Caleta Tortel c'è anche una fantastica birreria, chiamata Chertenka....ovviamente costruita in legno!

La seconda tappa è stata un vero e proprio tappone! Da Caleta Tortel a Cochrane ci sono 125 km di percorso, tutti su terriccio. Il paesaggio è spesso boschivo, e ancora una volta ho trovato tanta pioggia: le statistiche dicono che i giorni di pioggia anni sono circa 300 in questa parte del mondo!

Le cose si fanno dure, tremendamente dure, ma decisamente meravigliose. I primi 30 km sono stati veramente difficili: la strada dopo Cochrane non ha un metro di pianura ed offre qualche punto panoramico sul Rio Baker. Verso il km 40 il Rio è incredibilmente vicino alla strada, con un colore azzurro spettacolare: i 5/6 km che portano a Puerto Bertrand sono di una bellezza unica. A Puerto Bertrand è arrivato il momento del grande dubbio: fermarsi a dormire o tirare fino a Puerto Rio Tranquilo? Il buon amico Gaddo mi è venuto in aiuto da casa: dopo una prima salita, avrei incontrato praticamente solo pianura fino all’ultima salita della giornata. Ho iniziato a fare due calcoli: Puerto Rio Tranquilo era un obiettivo raggiungibile. In questi calcoli non avevo calcolato la bellezza del paesaggio, che mi ha obbligato a fare diverse pause per scattare fotografie. Il Lago General Carrera, prima accompagnato da altre due lagune poi maestosamente solitario, ha fatto capolino al km 65: mi avrebbe tenuto compagnia fino alla fine della tappa. In uno dei lunghi pezzi di pianura una macchinata di argentini si è complimentata con me per il mio viaggio e mi hanno lasciato un paio di litri d’acqua (molto utile, avevo sottovalutato un po’ le difficoltà!). Sono così arrivato a Puerto Rio Tranquilo alle 21, soddisfattissimo: una cena al Restaurant Casa Bruja è stata un’ottima ciliegina sulla torta! I 115 km di questa tappa sono stati durissimi, ma bellissimi!

Il quarto giorno ho pedalato solo 35 km, per raggiungere Bahia Muerta. La mattinata, infatti, è stata dedicata alla visita delle meravigliose Catedral de Marmol: queste strutture rocciose nel lago Carrera lasciano senza parole!

E’ stato difficile lasciare il meraviglioso lago General Carrera, ed è stato difficile anche lasciare l’Hospedaje Bahia Murta. La proprietaria dell’ostello era specializzata in marmellate e, dopo averne mangiate in abbondanza a colazione, me ne ha regalate un po’ per il viaggio.
Questa giornata mi ha regalato bei panorami soprattutto verso la fine del tragitto, e la ricordo tuttora per la super clacsonata dei proprietari della birreria Chertenka: mi hanno riconosciuto e mi hanno salutato super amichevolmente (questo dice molto sul clima scanzonato del posto).

Arrivato a Villa Cerro Castillo, ho deciso di fermarmi un altro giorno: l'obiettivo del giorno di riposo è stato quello di raggiungere il Lago Cerro Castillo. Questo trekking è stato fantastico, e i panorami patagonici sono stati ancora una volta splendidi!

Dopo 470 km di terriccio, ecco i primi km di asfalto.
L’altimetria della tappa mi ha decisamente fregato. I primi 15 km sono molto belli, percorrendo una strada molto panoramica, ma tutti in salita, che mi ha portato alla cima Coppi della Carretera con i suoi 1050 metri. Da lì, prima una discesa e poi una leggera salita mi hanno portato a metà percorso: a quel punto, mi aspettavano solo discesa e pianura fino a Coyahique.
Scendendo, ho iniziato ad accorgermi che il vento era decisamente forte e….contrario! Non riuscendo ad andare avanti, ho deciso di puntare al caro e vecchio autostop (è stato il primo e unico giorno in cui avrei veramente gradito una tenda): non ottenendo nessun successo, ho continuato a suon di santi caduti dal cielo.
Pacatosi il vento, ho ritornato ad avere fiducia nell’umanità grazie ad un semaforo rosso: un ragazzo, infatti, mi ha offerto prima una decina di lamponi, che sono diventati brevemente un gigante sacchetto!

Finalmente l'asfalto! Da Coyahique ho raggiunto in 90 km Villa Manihuales. La Cascada de la Virgen è stato l'highlight di questa facile tappa. Il piccolo problema è sopraggiunto alla sera. Qualche dolore al dente ha fatto sì che andassi a cercare un collutorio in farmacia. Mi presentai e chiesi, senza sapere il nome di collutorio in spagnolo: 'Hola, necesito el producto que sirve cuando tienes dolor a los dentes' 'Ahhhh el colutorio' '.....si esto!' ....quando è proprio vero che le lingue sono più semplici di quello che sembra!
Da Villa Manihuales la strada continua con vari sali e scendi fino a Villa Aminguales: qui mi sono fermato a pranzare in compagnia di alcuni operai. Dopo pranzo ho trovato un bel punto panoramico e, al km 90, è ritornato lo sterrato, ovviamente con una salita dura. Arrivato alla cima, i colori del tramonto mi hanno fatto capire che dovevo accelerare per evitare il buio: questi colori sono diventati fantastici appena prima del rifugio, con il Ghiacciaio Ventisquero Colgante giusto davanti a me! Questo è stato un altro tappone!!

Il ghiacciaio Ventisquero Colgante è un altro punto indimenticabile della Carretera Austral. Il punto panoramico si raggiunge con un semplice trekking di 3 km: vedere una cascata che nasce da un ghiacciaio lascia senza fiato!

Dal Ventisquero Colgante ho raggiunto facilmente La Junta. Qui delle frane mi hanno obbligato a raggiungere Raul Marin Balmaceda. L'orario di arrivo della tappa (75 km) doveva essere prima delle 15: a quell'ora avrei dovuto prendere un battello per Chaiten. Con una cronometro stile Cancellara ho completato la tappa in cinque ore: una bella soddisfazione!

Ormai sono giunto alle ultime due tappe: i panorami presso Hornopiren sono lussureggianti: ho potuto apprezzare 'los alerces', ossia gli alberi tipici della Patagonia, con una storia millenaria!

L'ultima tappa, che ha portato a 1080 il chilometraggio finale, mi ha portato fino a Puerto Montt: la Carretera Austral, con orgoglio, ma anche 'saudade', era stata completata con successo!


Luca90
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Re: Carretera Austral: 1080 km in Patagonia cilena :)

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mamma mia complimenti :clap:


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divincodino
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Re: Carretera Austral: 1080 km in Patagonia cilena :)

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Luca90 ha scritto: lunedì 30 agosto 2021, 18:35 mamma mia complimenti :clap:
bei ricordi :)


Admin
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Re: Carretera Austral: 1080 km in Patagonia cilena :)

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Ho letto il tuo racconto seguendo il percorso su Streetview... mi hai fatto sognare! :cincin:

Quella è una parte di mondo che prima o poi vorrò a tutti i costi andare a scoprire di persona. :hippy:


Pantani è una leggenda come Coppi e Bartali
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