[2022] - Qui i nostri km in bicicletta

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Road Runner
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Re: [2022] - Qui i nostri km in bicicletta

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Beppugrillo ha scritto: martedì 12 aprile 2022, 19:19 Io l'anno scorso ho preso la pioggia ma era agosto (o luglio, non ricordo) e ancora non c'era problema, a maggio se non c'è il sole secondo me si soffre un bel po' in cima e in discesa
Come non ricordo ?? E l'agenda ?? Io, dal primo giorno che ho iniziato a correre (da sottozero, come forma, oserei dire da -10 !!), che era il giorno dopo
del congedo militare 06.11.1981, ho segnato tutti gli allenamenti (e le gare = 937), della mia vita !! Fino alla fine degli anni '80 a mano su cartaceo, poi sono arrivati i Pc, e ho letteralmente ri-trascritto tutto su file !
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Beppugrillo
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Re: [2022] - Qui i nostri km in bicicletta

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Road Runner ha scritto: martedì 12 aprile 2022, 20:20
Beppugrillo ha scritto: martedì 12 aprile 2022, 19:19 Io l'anno scorso ho preso la pioggia ma era agosto (o luglio, non ricordo) e ancora non c'era problema, a maggio se non c'è il sole secondo me si soffre un bel po' in cima e in discesa
Come non ricordo ?? E l'agenda ?? Io, dal primo giorno che ho iniziato a correre (da sottozero, come forma, oserei dire da -10 !!), che era il giorno dopo
del congedo militare 06.11.1981, ho segnato tutti gli allenamenti (e le gare = 937), della mia vita !! Fino alla fine degli anni '80 a mano su cartaceo, poi sono arrivati i Pc, e ho letteralmente ri-trascritto tutto su file !
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robot1
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Re: [2022] - Qui i nostri km in bicicletta

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Beppugrillo ha scritto: martedì 12 aprile 2022, 20:57
Road Runner ha scritto: martedì 12 aprile 2022, 20:20
Beppugrillo ha scritto: martedì 12 aprile 2022, 19:19 Io l'anno scorso ho preso la pioggia ma era agosto (o luglio, non ricordo) e ancora non c'era problema, a maggio se non c'è il sole secondo me si soffre un bel po' in cima e in discesa
Come non ricordo ?? E l'agenda ?? Io, dal primo giorno che ho iniziato a correre (da sottozero, come forma, oserei dire da -10 !!), che era il giorno dopo
del congedo militare 06.11.1981, ho segnato tutti gli allenamenti (e le gare = 937), della mia vita !! Fino alla fine degli anni '80 a mano su cartaceo, poi sono arrivati i Pc, e ho letteralmente ri-trascritto tutto su file !
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Ma ora con strava (o almeno Connect per chi usa Garmin) o qualunque altra app, utilizzabile anche da cellulare, è un reato non farlo, anche solo per ricordare un giorno quello che si aveva fatto


Un giorno potremo raccontare ai nipotini che noi siamo stati fortunati a veder correre Sagan
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il_panta
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Re: [2022] - Qui i nostri km in bicicletta

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Beppugrillo ha scritto: martedì 12 aprile 2022, 19:19 Io il Giau l'ho messo in cima alla lista che è al primo messaggio del thread, siamo in due a volerci togliere questa mancanza...
Io l'anno scorso mi ero trovato di fronte a un'alternativa: partendo da Moena o fare San Pellegrino-Fedaia-Sellaronda o fare San Pellegrino-Giau-Valparola e solo mezzo Sellaronda, mi ricordo che come lunghezza e dislivello venivano poco lontani. Non dico che mi sono pentito di aver scelto la prima, perché è stato comunque probabilmente il giro più bello mai fatto, però ho l'impressione che il Giau metta addirittura qualcosina in più. Perché il Fedaia ha la storia, la sfida del drittone di Malga Ciapela, un valico eccezionale, però il Giau secondo me come panorama è nettamente più su (il Fedaia fino a Malga Ciapela oserei dire addirittura che è bruttino come paesaggio, paragonato alla media di ciò che c'è lì intorno).
Certo che a maggio col meteo te la rischi. Io l'anno scorso ho preso la pioggia ma era agosto (o luglio, non ricordo) e ancora non c'era problema, a maggio se non c'è il sole secondo me si soffre un bel po' in cima e in discesa
Concordo, non c'è storia tra Giau e Fedaia, in particolare il Fedaia da Malga Ciapela è abbastanza anonimo senza i Serrai.


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Beppugrillo
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Re: [2022] - Qui i nostri km in bicicletta

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Nel weekend pasquale prima occasione da mesi di guardare i dati registrati su Strava con un minimo di interesse perché sono stato a casa e sono tornato a pedalare su strade già ampiamente battute in passato. Il vento fortissimo ha influito più sulla godibilità del giro che sulla "prestazione" (chiamiamola così, senza nessuna particolare pretesa...), comunque il triste declino rispetto alle giornate buone è abbastanza evidente. Su due salite test, una facile e una un muretto, in entrambe mio miglior tempo "storico" intorno ai dieci minuti, ci ho messo un minuto in più rispetto a quel tempo, quindi 10% in più. Niente di tragico, anche perché in effetti non mi interessa minimamente andar forte, però è chiaro che i tempi in cui miglioravo per inerzia sono finiti.
Personalmente, andando in bici mi sono reso conto che il piacere di pedalare, almeno per me, si basa su un paradosso che non si può aggirare in alcun modo: il piacere vero, quello che rende la bici irrinunciabile, personalmente lo provo quando mi sento leggero in salita, quando vado su senza far fatica, di solito mi capita sulla prima salita del giorno quando faccio un giro lungo. Il paradosso però è che per avere la possibilità di fare una salita in totale leggerezza devi averne fatte molte altre soffrendo. Quindi la prospettiva è sempre quella di una situazione in cui per cui a un 25% di grande piacere corrisponde per forza un 75% di sofferenza.
Per aggirare un po' il problema questa settimana si va di semi-dieta, vediamo se tirar giù un paio di chili aiuta (cosa di cui sento il bisogno a prescindere dalla bici, tra febbraio e marzo ho avuto una relazione un po' troppo assidua con Nutella e cheesecake mascarpone e cioccolato...)


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Deadnature
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Re: [2022] - Qui i nostri km in bicicletta

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Beppugrillo ha scritto: martedì 19 aprile 2022, 22:56 Personalmente, andando in bici mi sono reso conto che il piacere di pedalare, almeno per me, si basa su un paradosso che non si può aggirare in alcun modo: il piacere vero, quello che rende la bici irrinunciabile, personalmente lo provo quando mi sento leggero in salita, quando vado su senza far fatica, di solito mi capita sulla prima salita del giorno quando faccio un giro lungo. Il paradosso però è che per avere la possibilità di fare una salita in totale leggerezza devi averne fatte molte altre soffrendo. Quindi la prospettiva è sempre quella di una situazione in cui per cui a un 25% di grande piacere corrisponde per forza un 75% di sofferenza.
Vero, però come ci ricorda Bojack Horseman:


http://www.spazidisimpatia.wordpress.com
Spazi di simpatia, nel nome dell'amore che regna nella nostra splendida Terra
Un blog consigliato da Basso, quello giusto.

Aderii alla campagna di garbata moral suasion per cacciare Di Rocco. E infatti...
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Deadnature ha scritto: mercoledì 20 aprile 2022, 1:29
Vero, però come ci ricorda Bojack Horseman
[/quote]
:champion: ;)

Solo per dire che giovedì scorso ho timidamente preso la bici in mano per la prima uscita stagionale... :pomodoro:


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EugeRambler
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Beppugrillo ha scritto: martedì 19 aprile 2022, 22:56 il piacere vero, quello che rende la bici irrinunciabile, personalmente lo provo quando mi sento leggero in salita, quando vado su senza far fatica, di solito mi capita sulla prima salita del giorno quando faccio un giro lungo.
A me invece questa sensazione sta capitando sulle ultime salite dei giri lunghi, soprattutto in quelli senza "vie di fuga". Sulle prime salite c'è sempre un po' di timore e freno tirato e mi sembra di fare più fatica (forse solo mentalmente); invece nel finale, quando ormai il più è pedalato, sono più libero, esce il fondo che ormai ho fatto e anche a livello di freddi numeri il risultato è migliore rispetto all'inizio.


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Beppugrillo
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Re: [2022] - Qui i nostri km in bicicletta

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Oggi tentativo di record dell'ora sulla strada del Canarazzo concluso con un umiliante 32,05 km. Vedo gente che in pianura tiene i 40 all'ora e mi chiedo come faccia, io non riesco neanche a raggiungerli per un istante :x


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Il bello della bici è ritrovare quando meno te lo aspetti le sensazioni che te la fanno amare: stagione partita in ritardo e con poche motivazioni (poco tempo causa impegni familiari, molto stress a lavoro e una ritrovata passione per il trailrunning che mi ha impegnato il poco tempo libero nei weekend), ma è bastata un'uscita pomeridiana la settimana scorsa post lavoro (solo pianura mi ero detto, poi i colli mi hanno calamitato e, causa una deviazione, ho percorso anche una salita di troppo :svenuto: ) per farmi riprendere il trip :D

Mi perdonerà il grande Faber ma..."pensavo è bello che dove finiscono le mie dita, debba in qualche modo incominciare una bicicletta ;)


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Beppugrillo
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EugeRambler ha scritto: giovedì 7 aprile 2022, 21:35 A proposito di Monferrato, Langhe e Roero, oggi gran bel giro da 200km e 3.000 di salita. Vento maledetto da Sud-Est per oltre 100km, per fortuna ritorno più agevole dopo aver lasciato la val Bormida di Spigno per salire verso Roccaverano (la parte più bella paesaggisticamente), con solo un breve ritorno ventoso nel risalire per 5-6 km la val Bormida di Millesimo.

Giro "circolare", secondo me perfetto per Beppugrillo, partendo da zona Nizza Monferrato o Acqui Terme.

https://www.strava.com/activities/6945337922
Ciao mi sono tracciato un percorso ispirato a questo per domani. Ma... consigli culinari per uno stop a pranzo? :diavoletto:


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Mh, la domenica è difficile, non ci sono i furgoni a segnalare i posti con porzioni abbondanti e a poco prezzo.

A Nizza di solito vado a l'Arcano. Ad Acqui passo raramente per lavoro e non saprei. Se fossero aperti sulla statale 456 a Montegrosso d'Asti i due benzinai che trovi per andare verso Nizza sono meritevoli.


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Poi sono andato. Niente stop per mangiare perché in realtà non ne avevo voglia. 150 km con 2'700 metri di dislivello. Prima parte molto calma poi mi sono trovato verso la fine con parecchie energie insperate ed è stato uno dei rientri più piacevoli di sempre. Zone molto belle, non sarebbero troppo diverse da molte altre zone pre-appenninche ma si percepisce una ricchezza superiore dalla densità di centri abitati e campi coltivati (la zona tra Asti e Acqui Terme invece mi è sembrata diversa anche geograficamente, con le colline posate completamente a caso invece che organizzate in valli come nelle Marche).
Nota molto importante: a Montemale sull'asfalto c'è scritto "Bulbarelli dopato".


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Re: [2022] - Qui i nostri km in bicicletta

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Hai fatto una bella variante al mio giro tra Terzo e Castelletto d'Erro, prima di salire a Roccaverano. Quella parte è la più bella paesaggisticamente secondo me, la più selvaggia.


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EugeRambler ha scritto: domenica 1 maggio 2022, 20:22 Hai fatto una bella variante al mio giro tra Terzo e Castelletto d'Erro, prima di salire a Roccaverano. Quella parte è la più bella paesaggisticamente secondo me, la più selvaggia.
Sì mi mancava un po' di dislivello. Devo dire che tra le 4 salite del giro forse è stata la più bella


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Ieri sera sbirciando tra gli eventi di Zwift mi sono lanciato in una "cronometro" sul circuito di San Luca. Veramente bello come l'hanno riprodotto, peccato non sia disponibile fuori dagli eventi e soprattutto non sia più ampio. Comunque fare San Luca più forte possibile sui rulli è una cosa da veri masochisti


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Oggi le premesse erano tutte negative: maltempo, dolori ovunque, alimentazione scriteriata negli ultimi due giorni e a 50 km da casa (in auto per portarmi all'inizio del giro che avevo programmato) mi sono accorto di non aver preso la patente. Invece mi sono goduto un giro piacevolissimo: Varzi - Penice - Bobbio - Sella dei Generali (tostissima, il muro alla fine è veramente infame) - Passo del Cerro - Mezzana Corti e per risalire al Penice una bellissima salita che non so se ha un nome, passa per Schiavi e si collega in cima alla strada di Pecorara (su Google appare ancora sterrata ma l'hanno asfaltata, atmosfera che mi ha fatto sentire a casa). Compagno fastidioso il maltempo, fortunatamente la pioggia l'ho presa solo per un'oretta, sfortunatamente l'ho presa nel punto più alto del giro e nella successiva discesa


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Beppugrillo ha scritto: domenica 8 maggio 2022, 18:52 Oggi le premesse erano tutte negative: maltempo, dolori ovunque, alimentazione scriteriata negli ultimi due giorni e a 50 km da casa (in auto per portarmi all'inizio del giro che avevo programmato) mi sono accorto di non aver preso la patente. Invece mi sono goduto un giro piacevolissimo: Varzi - Penice - Bobbio - Sella dei Generali (tostissima, il muro alla fine è veramente infame) - Passo del Cerro - Mezzana Corti e per risalire al Penice una bellissima salita che non so se ha un nome, passa per Schiavi e si collega in cima alla strada di Pecorara (su Google appare ancora sterrata ma l'hanno asfaltata, atmosfera che mi ha fatto sentire a casa). Compagno fastidioso il maltempo, fortunatamente la pioggia l'ho presa solo per un'oretta, sfortunatamente l'ho presa nel punto più alto del giro e nella successiva discesa
Interessante. Carica su Strava che prendo spunto per la mia villeggiatura a Morfasso. Da Bobbio sei sceso in val nure su Farini e poi fino a Bettola (paese del compagno Bersani)?


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Re: [2022] - Qui i nostri km in bicicletta

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EugeRambler ha scritto: domenica 8 maggio 2022, 21:07
Beppugrillo ha scritto: domenica 8 maggio 2022, 18:52 Oggi le premesse erano tutte negative: maltempo, dolori ovunque, alimentazione scriteriata negli ultimi due giorni e a 50 km da casa (in auto per portarmi all'inizio del giro che avevo programmato) mi sono accorto di non aver preso la patente. Invece mi sono goduto un giro piacevolissimo: Varzi - Penice - Bobbio - Sella dei Generali (tostissima, il muro alla fine è veramente infame) - Passo del Cerro - Mezzana Corti e per risalire al Penice una bellissima salita che non so se ha un nome, passa per Schiavi e si collega in cima alla strada di Pecorara (su Google appare ancora sterrata ma l'hanno asfaltata, atmosfera che mi ha fatto sentire a casa). Compagno fastidioso il maltempo, fortunatamente la pioggia l'ho presa solo per un'oretta, sfortunatamente l'ho presa nel punto più alto del giro e nella successiva discesa
Interessante. Carica su Strava che prendo spunto per la mia villeggiatura a Morfasso. Da Bobbio sei sceso in val nure su Farini e poi fino a Bettola (paese del compagno Bersani)?
L'ho caricata però il gps si è perso un grosso pezzo di dislivello. Segna 3000 ma in realtà sono sui 3500. Mi sa che si è rincoglionito con la pioggia.
Per tornare indietro da Bettola c'è il Passo del Cerro che è una salita abbastanza anonima ma piacevole


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Beppugrillo ha scritto: domenica 8 maggio 2022, 21:53
EugeRambler ha scritto: domenica 8 maggio 2022, 21:07
Beppugrillo ha scritto: domenica 8 maggio 2022, 18:52 Oggi le premesse erano tutte negative: maltempo, dolori ovunque, alimentazione scriteriata negli ultimi due giorni e a 50 km da casa (in auto per portarmi all'inizio del giro che avevo programmato) mi sono accorto di non aver preso la patente. Invece mi sono goduto un giro piacevolissimo: Varzi - Penice - Bobbio - Sella dei Generali (tostissima, il muro alla fine è veramente infame) - Passo del Cerro - Mezzana Corti e per risalire al Penice una bellissima salita che non so se ha un nome, passa per Schiavi e si collega in cima alla strada di Pecorara (su Google appare ancora sterrata ma l'hanno asfaltata, atmosfera che mi ha fatto sentire a casa). Compagno fastidioso il maltempo, fortunatamente la pioggia l'ho presa solo per un'oretta, sfortunatamente l'ho presa nel punto più alto del giro e nella successiva discesa
Interessante. Carica su Strava che prendo spunto per la mia villeggiatura a Morfasso. Da Bobbio sei sceso in val nure su Farini e poi fino a Bettola (paese del compagno Bersani)?
L'ho caricata però il gps si è perso un grosso pezzo di dislivello. Segna 3000 ma in realtà sono sui 3500. Mi sa che si è rincoglionito con la pioggia.
Per tornare indietro da Bettola c'è il Passo del Cerro che è una salita abbastanza anonima ma piacevole
Cerro fatta, discesa a Perino, risalita la val Trebbia e Aveto per andare verso il passo del Tomarlo la scorsa estate.


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Re: [2022] - Qui i nostri km in bicicletta

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Ho letto che un paio di mesi fa è uscita un'ordinanza (approvata dai paesi dei 4 versanti del Mortirolo) che vieta di salire con biciclette che non abbiano freni a disco.
E che nei primi giorni vi erano controlli di polizia o altre forze dell'ordine che non facevano passare bici con rim brake.

Posto che non ho nessuna intenzione di scalare il Mortirolo in bici :D :D mi interesserebbe sapere se la notizia è vera e nel caso lo fosse che ne pensate di questa ordinanza.

A me sembra un poco assurda, però non conosco la realtà di quelle salite e discese e se vi sia la necessità di prendere una decisione del genere a causa di incidenti verificatisi o quant altro. Qualcuno ne sa di piu' ?


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Re: [2022] - Qui i nostri km in bicicletta

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UribeZubia ha scritto: mercoledì 11 maggio 2022, 10:56 Ho letto che un paio di mesi fa è uscita un'ordinanza (approvata dai paesi dei 4 versanti del Mortirolo) che vieta di salire con biciclette che non abbiano freni a disco.
E che nei primi giorni vi erano controlli di polizia o altre forze dell'ordine che non facevano passare bici con rim brake.

Posto che non ho nessuna intenzione di scalare il Mortirolo in bici :D :D mi interesserebbe sapere se la notizia è vera e nel caso lo fosse che ne pensate di questa ordinanza.

A me sembra un poco assurda, però non conosco la realtà di quelle salite e discese e se vi sia la necessità di prendere una decisione del genere a causa di incidenti verificatisi o quant altro. Qualcuno ne sa di piu' ?
Io l'ho letta per lo Stelvio, ma era il primo di aprile. :D


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Re: [2022] - Qui i nostri km in bicicletta

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il_panta ha scritto: mercoledì 11 maggio 2022, 11:32
UribeZubia ha scritto: mercoledì 11 maggio 2022, 10:56 Ho letto che un paio di mesi fa è uscita un'ordinanza (approvata dai paesi dei 4 versanti del Mortirolo) che vieta di salire con biciclette che non abbiano freni a disco.
E che nei primi giorni vi erano controlli di polizia o altre forze dell'ordine che non facevano passare bici con rim brake.

Posto che non ho nessuna intenzione di scalare il Mortirolo in bici :D :D mi interesserebbe sapere se la notizia è vera e nel caso lo fosse che ne pensate di questa ordinanza.

A me sembra un poco assurda, però non conosco la realtà di quelle salite e discese e se vi sia la necessità di prendere una decisione del genere a causa di incidenti verificatisi o quant altro. Qualcuno ne sa di piu' ?
Io l'ho letta per lo Stelvio, ma era il primo di aprile. :D
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Re: [2022] - Qui i nostri km in bicicletta

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il_panta ha scritto: mercoledì 11 maggio 2022, 11:32
UribeZubia ha scritto: mercoledì 11 maggio 2022, 10:56 Ho letto che un paio di mesi fa è uscita un'ordinanza (approvata dai paesi dei 4 versanti del Mortirolo) che vieta di salire con biciclette che non abbiano freni a disco.
E che nei primi giorni vi erano controlli di polizia o altre forze dell'ordine che non facevano passare bici con rim brake.

Posto che non ho nessuna intenzione di scalare il Mortirolo in bici :D :D mi interesserebbe sapere se la notizia è vera e nel caso lo fosse che ne pensate di questa ordinanza.

A me sembra un poco assurda, però non conosco la realtà di quelle salite e discese e se vi sia la necessità di prendere una decisione del genere a causa di incidenti verificatisi o quant altro. Qualcuno ne sa di piu' ?
Io l'ho letta per lo Stelvio, ma era il primo di aprile. :D
dopo gli inutilmente vessatori ed illogici DPCM di questi due anni, non stupendomi più di nulla nell'italica legiferazione, avrei preso per vera anch'io la notizia.


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Re: [2022] - Qui i nostri km in bicicletta

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La prima volta che ero passato sul Fauniera ne avevo ovviamente riconosciuto la bellezza ma non mi aveva del tutto rubato il cuore. Oggi sono tornato (per l'Esischie, non per il Fauniera, ma ovviamente è solo una questione di nome) ed è stato completamente diverso. Potrei averlo preso nella domenica migliore dell'anno perché il clima era meraviglioso (l'ho fatto a partire dalle 7 di mattina ed era già caldo in basso, mentre in alto l'aumento di temperatura mi ha accompagnato gradualmente creando un effetto molto piacevole), inoltre non c'era veramente nessuno e questo è un aspetto che su una salita così fa la differenza. La cosa veramente meravigliosa però sono state le marmotte, dall'ultimo rifugio al colle ne sono sbucate almeno 10. Probabilmente è normalissimo ma non mi era mai capitato e quando incrocio un animale che non avevo mai visto il prezzo del biglietto è già ripagato.
Discesa verso Ponte Marmora completamente fuori di testa, quasi mi fa pensare che forse andrebbe chiusa al traffico. Sapevo che era un po' incasinata ma non pensavo a questo livello, altrimenti non ci sarei passato. Al di là dell'asfalto che ogni tanto scompare, ci sono un paio di tratti con pendenza folle piazzati lì in mezzo senza nessun contesto. Comunque è andata bene.
In basso ho preso il Sampeyre, che per la seconda volta su due mi ha ucciso. Prima parte ok, nel bosco ti salvi sempre, poi sui tornanti ho iniziato bene ma sull'ultimo, prima del raccordo con l'altro versante, sono completamente scoppiato, senza alcun preavviso. Ovviamente a questo punto il tratto scoperto fino al colle è stato terribile.
Ho deciso di tagliare il giro, perché dovevo passare da Valmala ma non c'erano assolutamente le condizioni, quindi ho allungato e tagliato da Rossana. Però sentendomi in debito con la fatica ho provato a spingere un po' ed è stata una scelta molto stupida, perché c'era comunque da fare Montemale, che così è entrata a far parte della lunga lista delle salite "facili" (diciamo brevi) su cui ho vissuto momenti terribili perché fatte alla fine di un giro duro (la "gemella" di Montemale Madonna del Colletto, Polaveno, sostanzialmente tutti i versanti per salire a Macerata...)


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Re: [2022] - Qui i nostri km in bicicletta

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Beppugrillo ha scritto: domenica 22 maggio 2022, 20:32 La prima volta che ero passato sul Fauniera ne avevo ovviamente riconosciuto la bellezza ma non mi aveva del tutto rubato il cuore. Oggi sono tornato (per l'Esischie, non per il Fauniera, ma ovviamente è solo una questione di nome) ed è stato completamente diverso. Potrei averlo preso nella domenica migliore dell'anno perché il clima era meraviglioso (l'ho fatto a partire dalle 7 di mattina ed era già caldo in basso, mentre in alto l'aumento di temperatura mi ha accompagnato gradualmente creando un effetto molto piacevole), inoltre non c'era veramente nessuno e questo è un aspetto che su una salita così fa la differenza. La cosa veramente meravigliosa però sono state le marmotte, dall'ultimo rifugio al colle ne sono sbucate almeno 10. Probabilmente è normalissimo ma non mi era mai capitato e quando incrocio un animale che non avevo mai visto il prezzo del biglietto è già ripagato.
Discesa verso Ponte Marmora completamente fuori di testa, quasi mi fa pensare che forse andrebbe chiusa al traffico. Sapevo che era un po' incasinata ma non pensavo a questo livello, altrimenti non ci sarei passato. Al di là dell'asfalto che ogni tanto scompare, ci sono un paio di tratti con pendenza folle piazzati lì in mezzo senza nessun contesto. Comunque è andata bene.
In basso ho preso il Sampeyre, che per la seconda volta su due mi ha ucciso. Prima parte ok, nel bosco ti salvi sempre, poi sui tornanti ho iniziato bene ma sull'ultimo, prima del raccordo con l'altro versante, sono completamente scoppiato, senza alcun preavviso. Ovviamente a questo punto il tratto scoperto fino al colle è stato terribile.
Ho deciso di tagliare il giro, perché dovevo passare da Valmala ma non c'erano assolutamente le condizioni, quindi ho allungato e tagliato da Rossana. Però sentendomi in debito con la fatica ho provato a spingere un po' ed è stata una scelta molto stupida, perché c'era comunque da fare Montemale, che così è entrata a far parte della lunga lista delle salite "facili" (diciamo brevi) su cui ho vissuto momenti terribili perché fatte alla fine di un giro duro (la "gemella" di Montemale Madonna del Colletto, Polaveno, sostanzialmente tutti i versanti per salire a Macerata...)
:clap: :clap:

Gran giro, complimenti! Se una volta lo rifarai ti consiglio di provare il Fauniera dal Vallone dell'Arma e poi il Sampeyre da Elva.


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Re: [2022] - Qui i nostri km in bicicletta

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Oggi la Valle d'Aosta e il clima favorevole mi hanno tirato fuori un giro decisamente impegnativo, ma vissuto stranamente bene (a parte il finale controvento). Partenza da Aosta e prima parte sul percorso della tappa del Giro (a Pila sono salito fino al parcheggio, mentre Verrogne all'inizio è un po' confusionaria quindi non so se ho fatto esattamente la stessa salita, ma chi se ne frega). Poi invece di andare verso Cogne sono andato a fare il Colle San Carlo, che è una salita devastante ma almeno non hai il sole che ti tramortisce essendo tutta nel bosco. In cima sono cominciati i guai col vento, molto forte (tirava dal confine verso la valle). Avendo in programma di chiudere sul Piccolo San Bernardo e poi tornare giù non era una gran premessa, ma alla fine tutto sommato non è andata male. In cima ancora molta neve, ma più che altro scenografica, non era freddissimo. Poi in discesa per tornare ad Aosta avevo messo nel Garmin un po' di varianti alla strada statale perché non mi andava di incasinarmi col traffico, però verso Introd il Garmin è morto e sono tornato giù alla prima deviazione utile perché le gambe non avevano autonomia sufficiente a gestire varianti impreviste.
Alla fine sono venuti circa 4'600 metri di dislivello, di cui il Garmin ne ha ratificati solo 4'450. Peccato che sia morto perché è stato il mio record personale di dislivello.
Come salite, Pila non ha moltissimo da dire, classico stradone al servizio di una stazione sciistica in quota. In alto si aprono dei bellissimi panorami, specie sul Gran san Bernardo. Verrogne sembra di stare in tutt'altro posto, però dopo le prime rampe diventa una salita piuttosto facile. Se le avessi fatte prima della tappa del Giro non mi sarei aspettato nessuna selezione perché non poteva esserci. Ci sarebbe stata invece col San Carlo, che tra le salite che ho fatto in Valle d'Aosta è sicuramente la più dura. Come le altre, per fortuna, è più dura all'inizio che alla fine (con la differenza che questa alla fine è comunque al 9% o lì intorno). Piccolo San Bernardo bellissimo, non il più bello tra i valichi di confine ma lo scenario del confine in sé li batte tutti


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Beppugrillo ha scritto: domenica 29 maggio 2022, 22:54 Oggi la Valle d'Aosta e il clima favorevole mi hanno tirato fuori un giro decisamente impegnativo, ma vissuto stranamente bene (a parte il finale controvento). Partenza da Aosta e prima parte sul percorso della tappa del Giro (a Pila sono salito fino al parcheggio, mentre Verrogne all'inizio è un po' confusionaria quindi non so se ho fatto esattamente la stessa salita, ma chi se ne frega). Poi invece di andare verso Cogne sono andato a fare il Colle San Carlo, che è una salita devastante ma almeno non hai il sole che ti tramortisce essendo tutta nel bosco. In cima sono cominciati i guai col vento, molto forte (tirava dal confine verso la valle). Avendo in programma di chiudere sul Piccolo San Bernardo e poi tornare giù non era una gran premessa, ma alla fine tutto sommato non è andata male. In cima ancora molta neve, ma più che altro scenografica, non era freddissimo. Poi in discesa per tornare ad Aosta avevo messo nel Garmin un po' di varianti alla strada statale perché non mi andava di incasinarmi col traffico, però verso Introd il Garmin è morto e sono tornato giù alla prima deviazione utile perché le gambe non avevano autonomia sufficiente a gestire varianti impreviste.
Alla fine sono venuti circa 4'600 metri di dislivello, di cui il Garmin ne ha ratificati solo 4'450. Peccato che sia morto perché è stato il mio record personale di dislivello.
Come salite, Pila non ha moltissimo da dire, classico stradone al servizio di una stazione sciistica in quota. In alto si aprono dei bellissimi panorami, specie sul Gran san Bernardo. Verrogne sembra di stare in tutt'altro posto, però dopo le prime rampe diventa una salita piuttosto facile. Se le avessi fatte prima della tappa del Giro non mi sarei aspettato nessuna selezione perché non poteva esserci. Ci sarebbe stata invece col San Carlo, che tra le salite che ho fatto in Valle d'Aosta è sicuramente la più dura. Come le altre, per fortuna, è più dura all'inizio che alla fine (con la differenza che questa alla fine è comunque al 9% o lì intorno). Piccolo San Bernardo bellissimo, non il più bello tra i valichi di confine ma lo scenario del confine in sé li batte tutti
Molto figo, breve e decisamente intenso. Copierò a breve.

Io sabato per la prima volta Izoard dal versante di Guillestre: tosto e caldo.
Ero a Bussoleno ma ho scelto di partire e arrivare da Salbertrand, altrimenti sarebbe venuto fuori un giro da oltre 230km.
Solito riscaldamento con il Colle della Scala da Bardonecchia, con sempre solito vento contro. Per fortuna nel lungo fondovalle fino a Briancon e poi ancora verso L'Argentier è stato benevolo, girando solo negli ultimi 15-20 km, comunque in leggera discesa, prima di Guillestre. Da lì di nuovo leggermente a favore nei 20 km di fondovalle a salire fino al bivio Agnello/Izoard, per tornare tendenzialmente contrario (ma poco intenso) nella vera salita, decisamente tosta, soprattutto per i primi 10 km e totalmente scoperta e esposta al sole. Discesa a Briancon e risalita con vento abbastanza contrario verso il Monginevro che però, come spesso succede, a fine giro mi viene abbastanza facile, vuoi per le pendenze giuste, vuoi perché è l'ultima salita del giro solitamente. Spettacolare assenza di vento nel falsopiano a scendere da Cesana a Salbetrand. 7 ore spaccate e buona gamba fino alla fine, solo leggermente appannato nella parte tosta dell'Izoard.

Totale di 175km e 3.200m di salita. Giro abbastanza abbordabile per rapporto distanza/dislivello, più adatto ai fondisti che a quelli che si spengono con l'aumentare della distanza visti i primi 80km molto facili e dislivello e pendenze concentrati nella seconda metà.

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Ciao, domanda stupida: se volessi arrivare in auto in Svizzera, diciamo un posto a caso che comincia con la A tipo Airolo, che cosa succede in termini di frontiera / pedaggi? Sopratutto la seconda, perché a livello di frontiera immagino non ci sia alcun problema


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Re: [2022] - Qui i nostri km in bicicletta

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il_panta ha scritto: lunedì 23 maggio 2022, 11:16 Gran giro, complimenti! Se una volta lo rifarai ti consiglio di provare il Fauniera dal Vallone dell'Arma e poi il Sampeyre da Elva.
Non ci sono delle gallerie? Google Maps non ci è passato e non so cosa aspettarmi. In realtà già in quel caso inizialmente l'idea era quella ma poi proprio per l'incognita sono passato di nuovo dall'altro versante (su questo, la prima rampa dura col campanile sullo sfondo è in lizza per il premio "200 metri di salita più belli d'Italia", trovo che sia un passaggio meraviglioso)


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Ronde
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Beppugrillo ha scritto: giovedì 2 giugno 2022, 14:30 Ciao, domanda stupida: se volessi arrivare in auto in Svizzera, diciamo un posto a caso che comincia con la A tipo Airolo, che cosa succede in termini di frontiera / pedaggi? Sopratutto la seconda, perché a livello di frontiera immagino non ci sia alcun problema
Frontiera niente, se fai l'autostrada ci vuole il bollino (40 CHF, si fa alla dogana per esempio a Como, lo attacchi al parabrezza, vale fino a gennaio 2023).
Molto bello il giro in VdA, complimenti!


“Solamente i corridori al top della condizione possono dire che il Fiandre è difficile: per gli altri è una vera e propria via crucis” A. Tafi
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Re: [2022] - Qui i nostri km in bicicletta

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Beppugrillo ha scritto: giovedì 2 giugno 2022, 14:30 Ciao, domanda stupida: se volessi arrivare in auto in Svizzera, diciamo un posto a caso che comincia con la A tipo Airolo, che cosa succede in termini di frontiera / pedaggi? Sopratutto la seconda, perché a livello di frontiera immagino non ci sia alcun problema
occhio però ad avere una auto in buone condizioni, compreso le gomme.
Una volta dopo il giro Haggenegg -Ibergeregg-Pragelpass-Klausenpass arrivai all'auto al paese di Guglielmo Tell (non ricordo ora il nome) e me la trovai con le catene che letteralmente passavano sopra andando bloccare le ruote. Tre ore in piedi dopo un giro di quel genere per 1) chiamare la polizia locale chiedendo chiarimenti in anglo-tedesco (c'è voluto un po' per decidermi perchè avevo valutato il fatto di aver commesso qualche reato grave senza accorgermene e stavo cercando di capire se era il caso di svignarsela lasciando lì la macchina) 2) capire che non mi facevano una salatissima multa solo perchè 'auto era ferma, ma il motivo della sceneggiata clamorosa era il fatto che le ruote anteriori avevano un battistrada leggermente sotto lo standard che loro tollerano e non potevano permettere che mi rimettessi in strada 3) chiamare un meccanico gommista fortunatamente ancora aperto a farmi mettere due gomme nuove, dopo la qual cosa i poliziotti mi avrebbero tolto le catene dall'auto.
Altrettanto OCCHIO ai limiti di 80 all'ora che frequentemente compaiono tra Chiasso e Lugano sull'Autostrada. Facilissimo non accorgersene e passarci a 100 o più se non lo sai. Credo che sopra una certa percentuale di velocità ci sia LA PRIGIONE da quelle parti.
Sconsigliatissimo fare la strada normale, solo nell'attraversamento di Lugano e nei zigzag successivi rischi di perdere un'ora.


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Re: [2022] - Qui i nostri km in bicicletta

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Vedo belle esperienze in territorio elvetico!!! Gattorantolo starà sghignazzando...!!!
In tema di autovelox occhio ai due fissi autostradali più bastardi: quello di Gentilino, zona Lugano,
ma soprattutto quello di Balerna, subito dopo Chiasso, zona Serfontana, tarato a 80 all'ora, che al ritorno, essendo
in discesa, tocca letteralmente frenare per non beccare multa!!!


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Re: [2022] - Qui i nostri km in bicicletta

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Niente Svizzera per questo giro (io ho i battistrada che fanno schifo sia sull'auto sia sulla bici, mi incatenano entrambe probabilmente). Il meteo non prometteva niente di buono su tutte le alpi occidentali, quindi sono rimasto in zona. Avevo studiato un percorso su salite già conosciute per fare di nuovo un dislivello importante, però dopo Penice - Ceci - Brallo - Cima Colletta mi sono trovato la salita di Carrega Ligure chiusa per una frana (sono arrivato fino al punto della frana perché speravo fosse "chiusa" solo nominalmente, non sapevo il motivo, invece c'era uno spettacolo veramente impressionante, capita spesso di vedere i residui delle frane ma sempre già messe in sicurezza, invece così fa veramente paura).
Quindi dietrofront, sono risalito alle Capannette di Pei e sceso nuovamente a Varzi. Peccato perché la salita di Carrega Ligure (non so se ha un nome) per quanto completamente abbandonata ha un suo fascino ed è sicuramente una delle più dure della zona (tra quello che ho fatto se la gioca con la Sella dei Generali). Poi sarei risalito da Vesimo, dove c'è una salita lunghissima e facile, fatta eccezione per il muro finale per tornare al Passo del Giovà.
La cosa difficile di fare dislivello qui in zona invece che magari in Valle d'Aosta o Valtellina è che qua la maggior parte del giro lo passi sotto i 1000 metri e con queste temperature è un grosso problema. Quando fa veramente caldo non c'è Gavia che ti salvi, ma in giornate un po' intermedie (come domenica scorsa) la quota fa la differenza.
Altro problema è che lo stato delle strade che ho fatto oggi è drammatico. La dorsale del Monte Lesima tra il Brallo e il Giovà sembra bombardata, la discesa da Pian dell'Arma e Varzi non ne parliamo (e ho scelto quel versante invece di Pian del Poggio perché so che quello è ancora peggio essendoci passato l'anno scorso)


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Re: [2022] - Qui i nostri km in bicicletta

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Beppugrillo ha scritto: giovedì 2 giugno 2022, 14:36
il_panta ha scritto: lunedì 23 maggio 2022, 11:16 Gran giro, complimenti! Se una volta lo rifarai ti consiglio di provare il Fauniera dal Vallone dell'Arma e poi il Sampeyre da Elva.
Non ci sono delle gallerie? Google Maps non ci è passato e non so cosa aspettarmi. In realtà già in quel caso inizialmente l'idea era quella ma poi proprio per l'incognita sono passato di nuovo dall'altro versante (su questo, la prima rampa dura col campanile sullo sfondo è in lizza per il premio "200 metri di salita più belli d'Italia", trovo che sia un passaggio meraviglioso)
Ci sono gallerie molto brevi ma non illuminate, per cui una lucina anteriore è caldamente consigliata. Il motivo per cui Google Maps non la segnala è che la strada è ufficialmente chiusa, non transitabile. Il comune di Elva non può permettersi di manutenere una strada così esposta ai dissesti geologici, per cui preferisce chiuderla. Però io suggerisco assolutamente di farla perché è magnifica, basta evitare di farla in giorni di instabilità o subito dopo piogge, perché la roccia è più instabile.


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Io ho fatto un weekend lungo in Val Maira a casa di un amico. Ho rifatto il Preit dopo tanti anni, salita magnifica che però dà il meglio di sé in MTB aggiungendoci un giro nell'Altopiano della Gardetta. Poi ho fatto il Fauniera da Pradleves, notando con piacere che hanno rimesso a posto i pezzi pericolosi della discesa verso Canosio. Rimane una discesa brutta, ma almeno non è più pericolosa.


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Re: [2022] - Qui i nostri km in bicicletta

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Oggi giornata memorabile col nuovo record personale di dislivello (4763) fatto sullo Stelvio. L'ho fatto 3 volte, dai 3 versanti, prima da Bormio, poi da Prato e infine dalla Svizzera. C'era la Granfondo Santini quindi giornata tranquillissima a livello di traffico. Riguardo le salite, le conoscevo già quindi confermo semplicemente che sono 3 versanti tutti meravigliosi. L'Umbrail forse non ha una caratteristica che lo rende unico, come gli altri due, ma è comunque una gran salita, mi ricorda molto il Colle della Lombarda. Il versante trentino l'avevo già fatto, nella mia mente era la salita più dura mai fatta. Non so se confermo questa impressione, la lunghezza è devastante, come il fatto che non ha tratti di respiro, però ho trovato gli ultimi tornanti molto più abbordabili di come li ricordavo e in generale non ci sono tratti di durezza esagerata. Per dire, non sono così sicuro che sia più duro dello Spluga. Anche l'Umbrail è durissimo però tutto sommato ci sono un paio di tratti che ti salvano, poi vabè ovviamente avendolo fatto dopo gli altri due versanti portare la bici in cima (sono arrivato ai 2700 anche col passaggio dalla Svizzera, almeno posso dire di aver fatto 3 Stelvi, non 2 e mezzo).
Le gambe funzionano, contro ogni logica. Ho l'impressione di aver accumulato un fondo naturale grazie agli ultimi due-tre anni. L'anno scorso avevo dovuto ricostruirlo da capo, quest'anno me lo sono trovato già lì. Mi piacerebbe avere la possibilità di provare a fare qualche salita a tutta, ma in questi giri se faccio una salita a tutta poi torno a casa a piedi e sprecare una domenica per fare 50 km non ce la posso proprio fare


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Oggi giro sulle Dolomiti (in giornata è devastante, 4 ore di auto per andare, 10 ore di bici, 5 ore di auto per tornare). Partenza da Campitello di Fassa e subito Pordoi, discesa su Arabba e Pieve di Livinallongo, giro da Colle Santa Lucia per prendere il Giau, discesa su Pocol, Valparola, discesa su La Villa, Corvara, Passo Campolongo, di nuovo discesa su Arabba e Pieve di Livinallongo, stavolta verso Caprile per prendere il Fedaia. Ovviamente mettere il Fedaia in fondo è stata una follia assoluta. Ragionata e voluta ma comunque una follia e ne ho pagato le conseguenze perché gli ultimi 5 km sono stati un calvario. In realtà me lo ricordavo ancora più duro, ma a differenza della prima volta che l'ho fatto stavolta non avevo più nulla nelle gambe.
Delle cinque salite le due che non avevo ancora fatto sono il Giau e il Valparola. Molto bello il primo dopo la galleria, il Valparola (diciamo Falzarego) non ha molto da dire fino a Lagazuoi, poi l'ultimo chilometro è stato inaspettatamente durissimo


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Beppugrillo ha scritto: lunedì 20 giugno 2022, 0:27 Oggi giro sulle Dolomiti (in giornata è devastante, 4 ore di auto per andare, 10 ore di bici, 5 ore di auto per tornare). Partenza da Campitello di Fassa e subito Pordoi, discesa su Arabba e Pieve di Livinallongo, giro da Colle Santa Lucia per prendere il Giau, discesa su Pocol, Valparola, discesa su La Villa, Corvara, Passo Campolongo, di nuovo discesa su Arabba e Pieve di Livinallongo, stavolta verso Caprile per prendere il Fedaia. Ovviamente mettere il Fedaia in fondo è stata una follia assoluta. Ragionata e voluta ma comunque una follia e ne ho pagato le conseguenze perché gli ultimi 5 km sono stati un calvario. In realtà me lo ricordavo ancora più duro, ma a differenza della prima volta che l'ho fatto stavolta non avevo più nulla nelle gambe.
Delle cinque salite le due che non avevo ancora fatto sono il Giau e il Valparola. Molto bello il primo dopo la galleria, il Valparola (diciamo Falzarego) non ha molto da dire fino a Lagazuoi, poi l'ultimo chilometro è stato inaspettatamente durissimo
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Se uno volesse fare la Bonette come lo vedete un ritorno in Italia dall'Argentera? Da Street View mi sembra molto inospitale, ciclisticamente parlando


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Beppugrillo ha scritto: martedì 21 giugno 2022, 22:30 Se uno volesse fare la Bonette come lo vedete un ritorno in Italia dall'Argentera? Da Street View mi sembra molto inospitale, ciclisticamente parlando
Parli del Larche? Se sì, non è affatto inospitale. A questo punto perché non fai la classica Vinadio - Vinadio con Lombarda, Bonette e Larche?


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il_panta ha scritto: mercoledì 22 giugno 2022, 11:04
Beppugrillo ha scritto: martedì 21 giugno 2022, 22:30 Se uno volesse fare la Bonette come lo vedete un ritorno in Italia dall'Argentera? Da Street View mi sembra molto inospitale, ciclisticamente parlando
Parli del Larche? Se sì, non è affatto inospitale. A questo punto perché non fai la classica Vinadio - Vinadio con Lombarda, Bonette e Larche?
Sì non so come si chiama perché non conosco la zona. L'idea del giro era esattamente quella. Con la Lombarda ho anche un conto in sospeso perché credo sia anche meglio di come l'ho vissuta quando ci sono salito l'anno scorso (con minaccia di maltempo e pesantissima crisi di gambe)


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Beppugrillo ha scritto: mercoledì 22 giugno 2022, 16:26
il_panta ha scritto: mercoledì 22 giugno 2022, 11:04
Beppugrillo ha scritto: martedì 21 giugno 2022, 22:30 Se uno volesse fare la Bonette come lo vedete un ritorno in Italia dall'Argentera? Da Street View mi sembra molto inospitale, ciclisticamente parlando
Parli del Larche? Se sì, non è affatto inospitale. A questo punto perché non fai la classica Vinadio - Vinadio con Lombarda, Bonette e Larche?
Sì non so come si chiama perché non conosco la zona. L'idea del giro era esattamente quella. Con la Lombarda ho anche un conto in sospeso perché credo sia anche meglio di come l'ho vissuta quando ci sono salito l'anno scorso (con minaccia di maltempo e pesantissima crisi di gambe)
Un grande classico delle Alpi Occidentali. Io non lo amo perché non ho un gran rapporto con la Bonette, però credo sia un giro che merita.


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il_panta ha scritto: mercoledì 22 giugno 2022, 16:30
Beppugrillo ha scritto: mercoledì 22 giugno 2022, 16:26
il_panta ha scritto: mercoledì 22 giugno 2022, 11:04
Parli del Larche? Se sì, non è affatto inospitale. A questo punto perché non fai la classica Vinadio - Vinadio con Lombarda, Bonette e Larche?
Sì non so come si chiama perché non conosco la zona. L'idea del giro era esattamente quella. Con la Lombarda ho anche un conto in sospeso perché credo sia anche meglio di come l'ho vissuta quando ci sono salito l'anno scorso (con minaccia di maltempo e pesantissima crisi di gambe)
Un grande classico delle Alpi Occidentali. Io non lo amo perché non ho un gran rapporto con la Bonette, però credo sia un giro che merita.
A proposito di Lombarda, dal satellite vedo che nel punto della diramazione Santuario-Colle si dirama anche una terza via sterrata. Sai per caso se è tranquillamente percorribile con una bici da corsa (con copertoncino bello largo, da 32 mm) oppure è il caso di evitare?


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Beppugrillo ha scritto: mercoledì 22 giugno 2022, 19:21
il_panta ha scritto: mercoledì 22 giugno 2022, 16:30
Beppugrillo ha scritto: mercoledì 22 giugno 2022, 16:26

Sì non so come si chiama perché non conosco la zona. L'idea del giro era esattamente quella. Con la Lombarda ho anche un conto in sospeso perché credo sia anche meglio di come l'ho vissuta quando ci sono salito l'anno scorso (con minaccia di maltempo e pesantissima crisi di gambe)
Un grande classico delle Alpi Occidentali. Io non lo amo perché non ho un gran rapporto con la Bonette, però credo sia un giro che merita.
A proposito di Lombarda, dal satellite vedo che nel punto della diramazione Santuario-Colle si dirama anche una terza via sterrata. Sai per caso se è tranquillamente percorribile con una bici da corsa (con copertoncino bello largo, da 32 mm) oppure è il caso di evitare?
Questo non lo so proprio.


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il dottore dopo 4 mesi mi ha detto che posso riprendere la bici con moderazione, finalmente :champion:


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maratoneta
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Re: [2022] - Qui i nostri km in bicicletta

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Luca90 ha scritto: giovedì 23 giugno 2022, 14:56 il dottore dopo 4 mesi mi ha detto che posso riprendere la bici con moderazione, finalmente :champion:
Buone Pedalate Luca, io ho ripreso ad aprile dopo 6 mesi, avevo 2 vertebre fratturate una lussazione alla spalla e contusioni sulla parte destra, ma ho recuperato abbastanza bene, con gradualità, fino a 15 giorni fa non riuscivo ad alzarmi sui pedali nelle salite per un dolore all'anca destra ma ora non sento più nulla, sicuramente anche tu risolverai i tuoi problemi presto considerando che sei molto giovane, in ogni caso tanti auguri :bici:


Luca90
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Re: [2022] - Qui i nostri km in bicicletta

Messaggio da leggere da Luca90 »

maratoneta ha scritto: giovedì 23 giugno 2022, 22:48
Luca90 ha scritto: giovedì 23 giugno 2022, 14:56 il dottore dopo 4 mesi mi ha detto che posso riprendere la bici con moderazione, finalmente :champion:
Buone Pedalate Luca, io ho ripreso ad aprile dopo 6 mesi, avevo 2 vertebre fratturate una lussazione alla spalla e contusioni sulla parte destra, ma ho recuperato abbastanza bene, con gradualità, fino a 15 giorni fa non riuscivo ad alzarmi sui pedali nelle salite per un dolore all'anca destra ma ora non sento più nulla, sicuramente anche tu risolverai i tuoi problemi presto considerando che sei molto giovane, in ogni caso tanti auguri :bici:
Io purtroppo mi sono fatto male a calcetto... La risonanza fatta 10 giorni fa dice lieve malformazione al menisco interno e lieve versamento retrorotuleo... il primario ha detto che riprendendo piano piano la bici aiuterà anche a rientrare il versamento...

Buona pedalata anche a te :cincin:


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Beppugrillo
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Re: [2022] - Qui i nostri km in bicicletta

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Programma rispettato con la Vinadio-Vinadio, davvero bella. La Lombarda è un totem, salita molto sottovalutata sia come panorama che come durezza (però ci sta che il Giro snobbi una salita di confine, arrivare a Isola 2000 non ha senso e il santuario va bene ma salti il tratto più duro). Poi una volta scollinato cambia totalmente lo scenario, l'asfalto è diverso, il panorama si restringe, la strada si allarga, non penso sia bello salire dalla parte francese (escluso il tratto da Isola 2000 al colle). Poi la Bonette. La bretella è una trashata che non andrebbe incoraggiata (però una volta che sei lì non completi la salita?), ma per il resto secondo me è veramente bella. Non è lo Stelvio, meno bella e molto meno dura, però ha dei tratti salienti spettacolari, in primis il fatto che vedi distintamente la cima già quando mancano 11-12 km alla fine (tutto l'ultimo tratto in sostanza è un lunghissimo ricciolo, quindi da ogni punto vedi tutti gli altri). Anche qui penso che l'altro versante sia molto meno bello. Ritorno in Italia dal Col de Larche/Maddalena con un fortissimo vento contro (ma non ho preso vento sulla Bonette, accetto volentieri lo scambio). Salita che non ha molto da dire ma adattissima allo scopo di chiudere un giro duro e molto bello (tra l'altro l'ho fatta con una puntata del podcast di Alessandro Barbero nelle cuffiette e caso vuole che ha citato proprio quella strada).

Al di là di questo, voi riuscite a mangiare/bere in questi giri? Io mangiare è completamente fuori discussione, quando è caldo non mi va giù niente. Bere sì però mi capita che non mi viene sete per 4-5 ore e poi invece comincio a bere dalle 12-13 e a quel punto probabilmente bevo troppo. Oggi ho fatto i primi 3500 metri di dislivello senza bere neanche una goccia (nella seconda parte della Bonette avevo sete in realtà, ma negli ultimi 10 km non c'è acqua quindi ho dovuto scollinare e arrivare a metà discesa per trovare una fontana)


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il_panta
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Re: [2022] - Qui i nostri km in bicicletta

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Beppugrillo ha scritto: domenica 26 giugno 2022, 22:01 Programma rispettato con la Vinadio-Vinadio, davvero bella. La Lombarda è un totem, salita molto sottovalutata sia come panorama che come durezza (però ci sta che il Giro snobbi una salita di confine, arrivare a Isola 2000 non ha senso e il santuario va bene ma salti il tratto più duro). Poi una volta scollinato cambia totalmente lo scenario, l'asfalto è diverso, il panorama si restringe, la strada si allarga, non penso sia bello salire dalla parte francese (escluso il tratto da Isola 2000 al colle). Poi la Bonette. La bretella è una trashata che non andrebbe incoraggiata (però una volta che sei lì non completi la salita?), ma per il resto secondo me è veramente bella. Non è lo Stelvio, meno bella e molto meno dura, però ha dei tratti salienti spettacolari, in primis il fatto che vedi distintamente la cima già quando mancano 11-12 km alla fine (tutto l'ultimo tratto in sostanza è un lunghissimo ricciolo, quindi da ogni punto vedi tutti gli altri). Anche qui penso che l'altro versante sia molto meno bello. Ritorno in Italia dal Col de Larche/Maddalena con un fortissimo vento contro (ma non ho preso vento sulla Bonette, accetto volentieri lo scambio). Salita che non ha molto da dire ma adattissima allo scopo di chiudere un giro duro e molto bello (tra l'altro l'ho fatta con una puntata del podcast di Alessandro Barbero nelle cuffiette e caso vuole che ha citato proprio quella strada).

Al di là di questo, voi riuscite a mangiare/bere in questi giri? Io mangiare è completamente fuori discussione, quando è caldo non mi va giù niente. Bere sì però mi capita che non mi viene sete per 4-5 ore e poi invece comincio a bere dalle 12-13 e a quel punto probabilmente bevo troppo. Oggi ho fatto i primi 3500 metri di dislivello senza bere neanche una goccia (nella seconda parte della Bonette avevo sete in realtà, ma negli ultimi 10 km non c'è acqua quindi ho dovuto scollinare e arrivare a metà discesa per trovare una fontana)
Concordo sulla Lombarda, salita bellissima. A me spiace sia sottovalutata, dopo il Fauniera sarebbe perfetta con arrivo a Sant'Anna. A me pare che la parte più dura della salita sia poco dopo l'inizio comunque, non in cima. La seconda metà mi è sempre sembrata più pedalabile. La Bonette per i miei gusti troppo lunga e monotona, non sono un fan di questo genere di salite. Come dici tu il Larche a fine giro ci sta, a me piacque moltissimo affrontato al tramonto, quando non c'è più nessuno in giro. La discesa verso Vinadio è goduria pura.

Ho sempre pensato che tu fossi una fusione tra un fachiro e un ciclista, per il tuo gusto a fare giri lunghissimi senza allenamento e con trasferimenti lunghissimi. Dopo aver letto che non bevi e non mangi lo penso ancor di più. Per me è inconcepibile e credo sia anche pericoloso non bere per così tanto tempo in un giro in bici. Riguardo al mangiare, sicuramente il tuo corpo è in uno stato di privazione ma non è dannoso come la disidratazione. Se non riesci a mangiare potresti provare ad assumere zuccheri liquidi.


2019 (1°): Giro d'Italia tp 4, 5, 20; Giro d'Italia classifica generale; Tour de France tp 1, 10; Tour of Britain;
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