Consigli frequenza cardiaca

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ciclistapazzo
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Consigli frequenza cardiaca

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Buongiorno, volevo un consiglio sulla frequenza cardiaca degli allenamenti indoor. Io normalmente faccio allenamenti piuttosto duri, alternando sessioni da 1,20h/1,30h a sessioni più lunghe. La mia media di pulsazioni è piuttosto alta (sopra i 150) e alla fine nella volata finale posso arrivare a 180. In generale sto sempre almeno in Z3.

Leggo che consigliano di abbassare la frequenza (addirittura alcuni siti dicono che bisognerebbe andare a solo al 60% della soglia) e che uno dovrebbe non avere mai il fiatone, ma per me è piuttosto difficile sulle salite lunghe (il Mont Ventoux, il Sella Ronde, lo Stelvio) e anche in pianura se voglio fare una crono vado facilmente sopra i 150. Abbassare la frequenza, però, vorrebbe dire abbassare anche il wattaggio e peggiorare i miei tempi.

Credete che il mio tipo di allenamento sia pericoloso? Cosa mi consigliate di fare? è che l'indoor mi porta a fare allenamenti intensi, e non a godermi la passeggiata come all'esterno.


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Bitossi
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Re: Consigli frequenza cardiaca

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Gli allenamenti ciclistici indoor sono generalmente e naturalmente più intensi di quelli outdoor, per una serie di motivi, alcuni ovvii: mancano i semafori ( :diavoletto: ), il naturale partir piano dell'uscita in compagnia o anche di quella singola se si hanno davanti 100 km, e via dicendo.
Bisogna tener conto quindi anche della durata complessiva dell'attività, che per un'uscita "vera" può arrivare alla mezza giornata se non di più, cosa che indoor diventerebbe un discreto sfrancicamento di cojones, pure poco produttivo... :D
Logico quindi che si tenda a concentrare lo sforzo.
C'è poi un aspetto parzialmente contraddittorio: per quanto realistica possa essere la pedalata sui rulli moderni, c'è un elemento che non è possibile imitare, e cioè la resistenza dell'aria, e contemporaneamente del vento "ristoratore" che ne consegue. In altre parole, si suda come vitelli, e, anche se nella realtà la resistenza dell'aria diventa elemento sensibile soprattutto all'aumentare della velocità, c'è comunque un senso di fatica leggermente minore, a parità di potenza espressa. Questo insieme di sensazioni porta secondo me, anche involontariamente, a spingere di più.
Forse, appunto, per una preparazione più scientifica, conviene munirsi di tabelle o quant'altro, magari subendo talvolta la sensazione di star facendo "poco", sensazione che del resto esiste a volte anche nell'allenamento strutturato all'aperto. Non parlerei comunque di "pericolo" quanto di maggior produttività.

Per quel che mi riguarda, avevo resistito, anche durante il lockdown, e tuttora resisto al richiamo della foresta dei rulli moderni. In quei famosi quasi due mesi avevo utilizzato dei vecchi rulli a frizione che avevo in garage, e, non potendo contare su potenziometri dei rulli o della bici (usavo un muletto), e quindi osservando unicamente i dati del cardio, avevo realizzato un insieme di esercizi con un consumo calorico di circa il 15% più alto della media di altri periodi (mi sono costruito un semplice algoritmo in Excel che misura l'intensità in % rispetto alla massima: di solito vado verso il 60%, in quel periodo arrivavo vicino al 70%).

Ah, da allora rulli mai più usati, e sempre preferito l'uscita all'aria aperta, anche in caso di maltempo non eccessivo... ;)


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Ringrazio la mia mamma per avermi fatto studiare da ciclista
ciclistapazzo
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Re: Consigli frequenza cardiaca

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Bitossi ha scritto: martedì 22 febbraio 2022, 15:32 Gli allenamenti ciclistici indoor sono generalmente e naturalmente più intensi di quelli outdoor, per una serie di motivi, alcuni ovvii: mancano i semafori ( :diavoletto: ), il naturale partir piano dell'uscita in compagnia o anche di quella singola se si hanno davanti 100 km, e via dicendo.
Bisogna tener conto quindi anche della durata complessiva dell'attività, che per un'uscita "vera" può arrivare alla mezza giornata se non di più, cosa che indoor diventerebbe un discreto sfrancicamento di cojones, pure poco produttivo... :D
Logico quindi che si tenda a concentrare lo sforzo.
C'è poi un aspetto parzialmente contraddittorio: per quanto realistica possa essere la pedalata sui rulli moderni, c'è un elemento che non è possibile imitare, e cioè la resistenza dell'aria, e contemporaneamente del vento "ristoratore" che ne consegue. In altre parole, si suda come vitelli, e, anche se nella realtà la resistenza dell'aria diventa elemento sensibile soprattutto all'aumentare della velocità, c'è comunque un senso di fatica leggermente minore, a parità di potenza espressa. Questo insieme di sensazioni porta secondo me, anche involontariamente, a spingere di più.
Forse, appunto, per una preparazione più scientifica, conviene munirsi di tabelle o quant'altro, magari subendo talvolta la sensazione di star facendo "poco", sensazione che del resto esiste a volte anche nell'allenamento strutturato all'aperto. Non parlerei comunque di "pericolo" quanto di maggior produttività.

Per quel che mi riguarda, avevo resistito, anche durante il lockdown, e tuttora resisto al richiamo della foresta dei rulli moderni. In quei famosi quasi due mesi avevo utilizzato dei vecchi rulli a frizione che avevo in garage, e, non potendo contare su potenziometri dei rulli o della bici (usavo un muletto), e quindi osservando unicamente i dati del cardio, avevo realizzato un insieme di esercizi con un consumo calorico di circa il 15% più alto della media di altri periodi (mi sono costruito un semplice algoritmo in Excel che misura l'intensità in % rispetto alla massima: di solito vado verso il 60%, in quel periodo arrivavo vicino al 70%).

Ah, da allora rulli mai più usati, e sempre preferito l'uscita all'aria aperta, anche in caso di maltempo non eccessivo... ;)
Molte grazie, per me i rulli sono una necessità, vivendo in pieno centro di Siviglia ho tempo per uscire dalla città con la bici e farmi un bel giro solo nei fine settimana liberi... comunque se per il mio cuore non ci sono problemi continuerò con questi ritmi.


ciclistapazzo
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Re: Consigli frequenza cardiaca

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Alla fine ho deciso di abbassare la frequenza cardiaca di una decina di pulsazione e tenerla sempre tra i 140 e i 148 e di conseguenza di una decina di watt la potenza e il risultato è stato ottimo. Finisco le sessioni di 2 ore ancora fresco e in questi ultimi due giorni ho fatto Mont Ventoux e Gavia da Ponte di Legno senza mai avere il fiatone. Certo ci metto più minuti di prima, però mi godo molto di più l'allenamento sui rulli.


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