[2023] - Qui i nostri chilometri in bicicletta
- Beppugrillo
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Re: [2023] - Qui i nostri chilometri in bicicletta
Altra giornata di enorme fatica e stavolta non me lo so spiegare, mi sentivo molto bene, sono andato pianissimo, mi sono fermato al bar, invece a metà sono rimasto completamente senza gambe. Diciamo che le salite non era proprio banali: Passo delle Fittanze via Sega di Ala e Monte Baldo. Il Passo delle Fittanze è una salita mostruosa, paragonabile al Mortirolo, si era visto già al Giro e oggi posso confermarlo. Ci sono diversi tratti in cui per un po' spiana o addirittura scende leggermente e la pendenza media è comunque l'8,9%, per dire quanto tira dove tira. L'ho fatto pianissimo un po' per precauzione e un po' perché un po' prima della metà ho trovato la strada completamente bloccata da un gregge di pecore che risaliva così sono stato costretto a fare un chilometro e mezzo praticamente a piedi. Quando mi hanno fatto passare ho fatto lo scattino per fare il brillante (con le pecore?) e ovviamente me ne sono pentito. Dalla cima dovevo scendere verso la Vallagarina ma prima sono arrivato al passo, quindi sono tornato a Sega di Ala e ho deviato. Qua altro muro e già i primi scricchiolii alle gambe. La discesa fino a Fosse l'avevo guardato in un paio di punti-campione su Street View e mi sembrava stretta ma percorribile, invece l'ho trovata in buona parte senza asfalto. Molto compatta ma comunque in alcuni punti ha ceduto e fare una discesa così ripida sterrata in bici da corsa è decisamente da evitare, alcuni punti li ho superati a piedi per evitare problemi. Poi a Fosse ho trovato il cartello col divieto di scendere in bici, che mi sembra abbastanza privo di senso (quante ce ne sono in Italia di discese peggiori? Decine). Non avevo alternative quindi sono sceso, pianissimo anche qua. Quindi ciclabile (bella, larga, pulita) fino all'inizio del Monte Baldo da sud. Premetto che non sono arrivato in cima alla cresta come mi ero prefissato perché ero completamente distrutto, ma è comunque una salita difficilissima. Lunga (anzi lunghissima), dura, irregolare, trafficata, larga. La prima parte sai che è tutta di preparazione, quindi hai in testa che il peggio deve venire, ma soffri comunque tantissimo. Tra Spiazzi e Ferrara si respira poi arriva la punizione col muro subito dopo Ferrara e poi la mazzata finale con la parte tra Novezza e lo scollinamento che è durissima (magari non in assoluto, ma dopo 17-18 km di salita ti uccide). Mi sarebbe piaciuto arrivare in cima perché secondo me quella parte è la più bella (molto esposta al vento, ma oggi era tutto fermo quindi il problema non si poneva). Sicuramente ci sarà modo di recuperare. Comunque le zone sono belle, si comincia anche a sentire l'odore di fermentazione (che mi fa impazzire pur essendo astemio), c'è tanta gente in strada, se ci fossero le gambe si pedalerebbe con grande piacere
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Re: [2023] - Qui i nostri chilometri in bicicletta
E niente, anche oggi completamente piantato a metà giro
Stavolta forse ho una spiegazione nell'alimentazione: ieri ero abbastanza convinto che oggi non sarei uscito in bici perché ho una microforatura nella ruota anteriore, però poi ho visto stamattina presto che aveva abbastanza tenuto la pressione così sono andato (per la cronaca durante il giro la pressione è praticamente crollata, partito a 5 bar, arrivato manco a 1) solo che intanto non avevo mangiato come quando faccio i giri lunghi, ho cercato di rimediare con una crostata stamattina ma potrebbe non essere bastato. Poi comunque era freddo e non ho bevuto nulla finché non ho cominciato a sentire sete, ma quando ho cominciato a sentirla ero già piantatissimo.
Comunque amen, finché è durata è stato un giro veramente bello. Partenza da Mori, ciclabile fino ad Arco per prendere il Santa Barbara, salita tosta ma godibile. Rispetto al Passo delle Fittanze probabilmente ha gli stessi numeri complessivi ma in realtà è molto più facile perché è regolare. Dal GPM sono sceso fino a Valle San Felice dove ho deviato per Manzano e Nomesino, poi tutta la strada fino a Noarna. Tutto questo tratto molto panoramico su Rovereto, ma strettissimo, se incroci un'auto nell'altra direzione e uno dei due è distratto non so che succede. Dopo Noarna ho preso l'incrocio per il Lago di Cei, salita cittadina con poco da dire, però poi in cima cambia l'ambientazione e diventa molto più bella, anche se il lago, preso così, non è niente di che. Ricordavo questa salita fatta al Giro Donne, ma pensavo fosse molto più dura (infatti ora ho controllato che fosse realmente lo stesso versante). A questo punto stavo ancora benino, anche se la ruota era già a terra (l'ho rigonfiata con la pompa portatile ma non è durata niente). Sono tornato indietro verso il Bordala e qua sono saltato, la classica sensazione della pesantezza nelle gambe con le ginocchia che navigano nell'acido lattico. Avevo intenzione di scendere a Mori e poi salire a Polsa ma quest'ultima salita l'ho dovuta evitare (la cosa buona è che l'avevo fatta giovedì sui rullii ).
Mi pesa parecchio non riuscire a sfruttare al massimo questo settembre estivo, però amen, alla fine l'anno scorso sono riuscito ad andare in bici per tutto l'inverno, ci riproverò anche quest'anno (anche se la vicinanza alle Dolomiti mi spingerà fatalmente verso un'altra attività sportiva, almeno per qualche sabato o domenica)
Stavolta forse ho una spiegazione nell'alimentazione: ieri ero abbastanza convinto che oggi non sarei uscito in bici perché ho una microforatura nella ruota anteriore, però poi ho visto stamattina presto che aveva abbastanza tenuto la pressione così sono andato (per la cronaca durante il giro la pressione è praticamente crollata, partito a 5 bar, arrivato manco a 1) solo che intanto non avevo mangiato come quando faccio i giri lunghi, ho cercato di rimediare con una crostata stamattina ma potrebbe non essere bastato. Poi comunque era freddo e non ho bevuto nulla finché non ho cominciato a sentire sete, ma quando ho cominciato a sentirla ero già piantatissimo.
Comunque amen, finché è durata è stato un giro veramente bello. Partenza da Mori, ciclabile fino ad Arco per prendere il Santa Barbara, salita tosta ma godibile. Rispetto al Passo delle Fittanze probabilmente ha gli stessi numeri complessivi ma in realtà è molto più facile perché è regolare. Dal GPM sono sceso fino a Valle San Felice dove ho deviato per Manzano e Nomesino, poi tutta la strada fino a Noarna. Tutto questo tratto molto panoramico su Rovereto, ma strettissimo, se incroci un'auto nell'altra direzione e uno dei due è distratto non so che succede. Dopo Noarna ho preso l'incrocio per il Lago di Cei, salita cittadina con poco da dire, però poi in cima cambia l'ambientazione e diventa molto più bella, anche se il lago, preso così, non è niente di che. Ricordavo questa salita fatta al Giro Donne, ma pensavo fosse molto più dura (infatti ora ho controllato che fosse realmente lo stesso versante). A questo punto stavo ancora benino, anche se la ruota era già a terra (l'ho rigonfiata con la pompa portatile ma non è durata niente). Sono tornato indietro verso il Bordala e qua sono saltato, la classica sensazione della pesantezza nelle gambe con le ginocchia che navigano nell'acido lattico. Avevo intenzione di scendere a Mori e poi salire a Polsa ma quest'ultima salita l'ho dovuta evitare (la cosa buona è che l'avevo fatta giovedì sui rullii ).
Mi pesa parecchio non riuscire a sfruttare al massimo questo settembre estivo, però amen, alla fine l'anno scorso sono riuscito ad andare in bici per tutto l'inverno, ci riproverò anche quest'anno (anche se la vicinanza alle Dolomiti mi spingerà fatalmente verso un'altra attività sportiva, almeno per qualche sabato o domenica)
Re: [2023] - Qui i nostri chilometri in bicicletta
una cosa: la discesa della Peri-Fosse ricordavo che era incredibilmente VIETATA alle bici...c'erano i cartelliBeppugrillo ha scritto: ↑sabato 16 settembre 2023, 18:08 Altra giornata di enorme fatica e stavolta non me lo so spiegare, mi sentivo molto bene, sono andato pianissimo, mi sono fermato al bar, invece a metà sono rimasto completamente senza gambe. Diciamo che le salite non era proprio banali: Passo delle Fittanze via Sega di Ala e Monte Baldo. Il Passo delle Fittanze è una salita mostruosa, paragonabile al Mortirolo, si era visto già al Giro e oggi posso confermarlo. Ci sono diversi tratti in cui per un po' spiana o addirittura scende leggermente e la pendenza media è comunque l'8,9%, per dire quanto tira dove tira. L'ho fatto pianissimo un po' per precauzione e un po' perché un po' prima della metà ho trovato la strada completamente bloccata da un gregge di pecore che risaliva così sono stato costretto a fare un chilometro e mezzo praticamente a piedi. Quando mi hanno fatto passare ho fatto lo scattino per fare il brillante (con le pecore?) e ovviamente me ne sono pentito. Dalla cima dovevo scendere verso la Vallagarina ma prima sono arrivato al passo, quindi sono tornato a Sega di Ala e ho deviato. Qua altro muro e già i primi scricchiolii alle gambe. La discesa fino a Fosse l'avevo guardato in un paio di punti-campione su Street View e mi sembrava stretta ma percorribile, invece l'ho trovata in buona parte senza asfalto. Molto compatta ma comunque in alcuni punti ha ceduto e fare una discesa così ripida sterrata in bici da corsa è decisamente da evitare, alcuni punti li ho superati a piedi per evitare problemi. Poi a Fosse ho trovato il cartello col divieto di scendere in bici, che mi sembra abbastanza privo di senso (quante ce ne sono in Italia di discese peggiori? Decine). Non avevo alternative quindi sono sceso, pianissimo anche qua. Quindi ciclabile (bella, larga, pulita) fino all'inizio del Monte Baldo da sud. Premetto che non sono arrivato in cima alla cresta come mi ero prefissato perché ero completamente distrutto, ma è comunque una salita difficilissima. Lunga (anzi lunghissima), dura, irregolare, trafficata, larga. La prima parte sai che è tutta di preparazione, quindi hai in testa che il peggio deve venire, ma soffri comunque tantissimo. Tra Spiazzi e Ferrara si respira poi arriva la punizione col muro subito dopo Ferrara e poi la mazzata finale con la parte tra Novezza e lo scollinamento che è durissima (magari non in assoluto, ma dopo 17-18 km di salita ti uccide). Mi sarebbe piaciuto arrivare in cima perché secondo me quella parte è la più bella (molto esposta al vento, ma oggi era tutto fermo quindi il problema non si poneva). Sicuramente ci sarà modo di recuperare. Comunque le zone sono belle, si comincia anche a sentire l'odore di fermentazione (che mi fa impazzire pur essendo astemio), c'è tanta gente in strada, se ci fossero le gambe si pedalerebbe con grande piacere
Un tempo felice facemmo il trittico della salite dure di zona: Punta Veleno - Cavallo di Novezza - Passo Fittanze.
Un tempo felice.
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Re: [2023] - Qui i nostri chilometri in bicicletta
Sì è vietata, l'ho anche scritto. Però non lo sapevo e avevo programmato di scendere da lì, sono sceso comunque perché non avrei saputo come altro fare (al di là del cartello di divieto per declinare le responsabilità da parte delle amministrazioni varie, non è una discesa più pericolosa della media delle discese ripide se vai piano)
- Beppugrillo
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Re: [2023] - Qui i nostri chilometri in bicicletta
Finalmente oggi di nuovo un giro lungo, completo, sopra i 4.000 metri di dislivello. Senza soffrire troppo se non fosse stato per la chiusura dell'ultima discesa, che mi ha costretto ad una deviazione da 15 km.
Partenza da Mori come la scorsa settimana, ma sono andato direttamente a Villa Lagarina per prendere la salita del Lago di Cei (sulla quale ho sofferto più di quanto pensassi, non un bel presagio ma forse era una questione di riscaldamento). Comunque salita bella, presa da sotto la difficoltà aumenta perché la parte iniziale è dura. Complessivamente sono 9,4 km al 7,7%.
Dal Lago di Cei discesa breve fino a Cimone, dove ho intercettato il versante sud del Bondone. Puntavo a farlo da tantissimo tempo, però era troppo lontano da Pavia (e se arrivavo fin qua allora allungavo fino allo Dolomiti). Direi che merita, è una salita dura ma veramente bella per chi ama i tornanti nel bosco, poi la vista dalla cima è impagabile. Il versante di Trento fatto in discesa mi ha affascinato molto per il gran numero di tornanti, ma secondo me questo che ho fatto io è più bello, di là la strada è troppo larga e su quelle strade a due corsie piene è difficile sentirsi veramente in montagna (a meno che non sei sullo Stelvio...).
Giù in basso ho attraversato Trento in pieno centro, sostanzialmente a piedi, poi ho preso la strada per Vigolo Vattaro, un tratto di trasferimento ma comunque 7 km al 5%, alla fine li senti. Poi da Caldonazzo sono risalito dalla ben nota Kaiserjagerstrasse, la salita con più nomi del mondo. Ovviamente è una salita bellissima e durissima, i tratti a senso unico alternato spezzano un po' il ritmo se non fosse che a quel punto se sei nelle mie condizioni non hai più alcun ritmo e stai solo cercando di salvarti. Fortunatamente è corta, perché il penultimo chilometro al 12% medio è veramente tosto (i prof del Giro l'hanno fatto a 13-14 km/h e direi che abbiamo detto tutto).
Dalla cima questo su e giù sull'altopiano fino a Folgaria con lo strappo per il Passo Sommo (3,4 km al 7,5%) che a quel punto sembra il Mortirolo. Dovevo scendere da Serrada ma ho trovato la strada chiusa per una frana (non capendo dove fosse l'interruzione ho comunque provato ad andare giù, così ho fatto 5-6 km a vuoto) quindi sono sceso da Calliano, quindi interminabile ciclabile (la pianura mi uccide) fino all'auto
Partenza da Mori come la scorsa settimana, ma sono andato direttamente a Villa Lagarina per prendere la salita del Lago di Cei (sulla quale ho sofferto più di quanto pensassi, non un bel presagio ma forse era una questione di riscaldamento). Comunque salita bella, presa da sotto la difficoltà aumenta perché la parte iniziale è dura. Complessivamente sono 9,4 km al 7,7%.
Dal Lago di Cei discesa breve fino a Cimone, dove ho intercettato il versante sud del Bondone. Puntavo a farlo da tantissimo tempo, però era troppo lontano da Pavia (e se arrivavo fin qua allora allungavo fino allo Dolomiti). Direi che merita, è una salita dura ma veramente bella per chi ama i tornanti nel bosco, poi la vista dalla cima è impagabile. Il versante di Trento fatto in discesa mi ha affascinato molto per il gran numero di tornanti, ma secondo me questo che ho fatto io è più bello, di là la strada è troppo larga e su quelle strade a due corsie piene è difficile sentirsi veramente in montagna (a meno che non sei sullo Stelvio...).
Giù in basso ho attraversato Trento in pieno centro, sostanzialmente a piedi, poi ho preso la strada per Vigolo Vattaro, un tratto di trasferimento ma comunque 7 km al 5%, alla fine li senti. Poi da Caldonazzo sono risalito dalla ben nota Kaiserjagerstrasse, la salita con più nomi del mondo. Ovviamente è una salita bellissima e durissima, i tratti a senso unico alternato spezzano un po' il ritmo se non fosse che a quel punto se sei nelle mie condizioni non hai più alcun ritmo e stai solo cercando di salvarti. Fortunatamente è corta, perché il penultimo chilometro al 12% medio è veramente tosto (i prof del Giro l'hanno fatto a 13-14 km/h e direi che abbiamo detto tutto).
Dalla cima questo su e giù sull'altopiano fino a Folgaria con lo strappo per il Passo Sommo (3,4 km al 7,5%) che a quel punto sembra il Mortirolo. Dovevo scendere da Serrada ma ho trovato la strada chiusa per una frana (non capendo dove fosse l'interruzione ho comunque provato ad andare giù, così ho fatto 5-6 km a vuoto) quindi sono sceso da Calliano, quindi interminabile ciclabile (la pianura mi uccide) fino all'auto
- Maìno della Spinetta
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Re: [2023] - Qui i nostri chilometri in bicicletta
ma sei fuori allenamento? Come ti spieghi questa fatica? Quando ero allenato settembre e ottobre volavo... Magari dai un occhio ai globuli bianchi, magari hai un'infezione
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The honest thief, the tender murderer, the superstitious atheist”.
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- Beppugrillo
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Re: [2023] - Qui i nostri chilometri in bicicletta
Questa domenica sono stato sui miei standard, pianissimo ma ne avevo. Le precedenti credo sia stata colpa un po' della fatica del trasloco, un po' dell'alimentazione. Poi comunque la diminuzione delle temperature, per quanto leggera, a me non fa un effetto positivo, mi trovo molto meglio col caldo, anche estremoMaìno della Spinetta ha scritto: ↑martedì 3 ottobre 2023, 13:16 ma sei fuori allenamento? Come ti spieghi questa fatica? Quando ero allenato settembre e ottobre volavo... Magari dai un occhio ai globuli bianchi, magari hai un'infezione
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Re: [2023] - Qui i nostri chilometri in bicicletta
Oggi giro super sulle Dolomiti. Cielo limpido, temperatura estiva (non avesse spaventosi lati negativi sarebbe fantastico), poca gente in giro. Sono partito da Prato Isarco prendendo il Nigra dalla base, la prima parte è molto dura e serve a portarsi in ambiente alpino, poi dal primo falsopiano comincia un paesaggio fantastico che prosegue fino in cima. Come durezza dopo la prima parte diventa più semplice, torna a essere regolare solo alla fine ma non è dura. Certo è che è una salita che complessivamente fa più di 1.500 metri di dislivello. Dal Nigra c'è questo incredibile falsopiano fino al Costalunga, dove ti giri sei incantato (tranne il passaggio in cui davanti hai il mega-pilone della funivia, anche se in realtà gli impianti non mi disturbano particolarmente, come le stesse strade). Breve discesa dal Costalunga (ti sei fatto 30 km di salita, la discesa ne dura manco 8, aspetto da non sottovalutare, se prosegui verso l'alto dalla Val di Fassa in una direzione qualsiasi poco ci manca che stai facendo una salita unica da Prato Isarco). Dalla Val di Fassa ho preso la strada del Rifugio Gardeccia, questo muro che ho sempre guardato con timore passando oltre. In effetti è un muro, però è breve. Sono 6,2 km con scanditi dai cartelli messi dalla Provincia (credo siano della Provincia di Trento, nelle salite bolzanine non li ho mai visti), un paio di chilometri sono sopra il 12%, altri due intorno al 10% mentre i chilometri centrali fanno un po' di su e giù. Si incontra parecchia gente a piedi, penso che in estate sia molto difficile salire e soprattutto scendere. Diciamo che è una salita che va fatta per dire di averla fatta, però rispetto ai paesaggi che sulle Dolomiti sono ovunque non aggiunge molto (con la differenza che sul Sella sali regolare, qui sputi sangue), è sicuramente più una meta per turisti a piedi. Quindi discesa e poi Passo Sella (il "falsopiano" fino a Canazei è molto falso e poco piano, l'ho sofferto parecchio). L'avevo già fatto più volte, specie i primi chilometri, sempre bellissimo, dei quattro passi nettamente il più bello come vista secondo me. Dal Sella quindi sono sceso a Santa Cristina e sono andato a prendere questo Monte Pana che dovrebbe essere al prossimo Giro. In pratica sono 2 km da fare in apnea, stretti, regolari sopra il 10%, si incrociano con la bretella che aggira Santa Cristina e affiancano la Saslong. Direi che potrebbe essere un bell'arrivo. Ultima difficoltà il Pinei, che è una salita non banale ma è lunga solo 4,5 km. Poi da Castelrotto pensavo ci fosse ancora quale su e giù, invece era tutta discesa. Avendolo saputo avrei provato ad allungare all'Alpe di Siusi per vendicarmi della fatica fatta la prima volta (ma si sarebbe vendicata lei facendomene fare ancora di più, lo so). Sono venuti 3.700 metri di dislivello ma con quel cielo e quel verde (solo ai 2.300 del Sella comincia a vedersi un minimo di accenno di autunno) sono passati molto in fretta
- Beppugrillo
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Re: [2023] - Qui i nostri chilometri in bicicletta
Oggi girone in alta montagna visto che probabilmente è stata l'ultima occasione dell'anno. Partenza da Borgo Valsugana e subito Manghen a freddo (freddo nelle gambe e freddina pure la temperatura, tra le 7.00 e le 9.00 solo un piccolissimo tratto in quella zona dove c'è una specie di paesino è illuminato dal sole). L'avevo già fatto, sempre in avvio, ovviamente è una salita durissima, eccezionale il finale tutto all'interno di quella conca, fisso sopra l'8%. Discesa gelida sulla Val di Fiemme, ciclabile bella e larga fino a Predazzo (credo abbia dei tratti in comune sia con la Marcialonga sia con la classica tappa del Tour de Ski col finale sul Cermis), quindi Passo Rolle. Non l'avevo mai fatto, diventa veramente bello nel finale, prima i tornanti nel bosco e poi il quadro delle Pale di San Martino. Facile come salita, anche se già cominciavo a essere piuttosto in difficoltà (come al solito, scollino la prima salita che mi sembra di poterne fare altre cento, al primo chilometro della seconda sono già alla frutta). Discesa lunghissima verso Fiera di Primiero, poi da Mezzano ho preso il Brocon, ovviamente dai tornanti di Gobbera. Altra salita che non avevo mai fatto, mi ha sorpreso ma perché sono stupido io che non guardo le altimetrie. Pensavo fosse più corto o irregolare, invece quando comincia a salire dopo Canal San Bovo non smette più, anzi penso che nel finale rinforzi anche. Però vedo la pendenza media al 6,1% quindi forse l'ho percepita più dura di quanto non sia per colpa delle mie gambe. Comunque altra salita divertente da fare, non spiccherà né come paesaggi né come durezza ma non è che tutte le salite possono essere il Gavia.
Ecco, casualmente, queste due salite sono nel percorso del Giro. Ho paura che se le bevano, mi consola il fatto che il Brocon lo fanno due volte quindi è più dura ed è la seconda tappa di montagna prima di una facilissima quindi magari si spinge.
Guardando il percorso complessivo, mancano alla mia lista solo il Colle Maddalena di Torino, le due salite della tappa campana e le due della tappa friulana. Queste ultime due magari le recupero l'anno prossimo, le altre no, comunque sarà una bella sensazione vedere un Giro su percorsi che conosco direttamente (per quanto non mi piaccia come hanno tracciato)
Ecco, casualmente, queste due salite sono nel percorso del Giro. Ho paura che se le bevano, mi consola il fatto che il Brocon lo fanno due volte quindi è più dura ed è la seconda tappa di montagna prima di una facilissima quindi magari si spinge.
Guardando il percorso complessivo, mancano alla mia lista solo il Colle Maddalena di Torino, le due salite della tappa campana e le due della tappa friulana. Queste ultime due magari le recupero l'anno prossimo, le altre no, comunque sarà una bella sensazione vedere un Giro su percorsi che conosco direttamente (per quanto non mi piaccia come hanno tracciato)
- Road Runner
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Re: [2023] - Qui i nostri chilometri in bicicletta
Stando alle previsioni meteo, oggi potrebbe essere stata la mia ultima corsa 2023 a dorso nudo !!!
E' dal 07 maggio che non metto una canottiera, solo fascia cardio = 161 corse consecutive!!!
Dovrebbe essere senz'altro il mio record assoluto, testimonianza del cambiamento climatico!!
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Re: [2023] - Qui i nostri chilometri in bicicletta
e le donne che incontri per strada, apprezzano? Ricambiano il saluto? Non danno una occhiata in più?Road Runner ha scritto: ↑lunedì 16 ottobre 2023, 1:49 Stando alle previsioni meteo, oggi potrebbe essere stata la mia ultima corsa 2023 a dorso nudo !!!
E' dal 07 maggio che non metto una canottiera, solo fascia cardio = 161 corse consecutive!!!
Dovrebbe essere senz'altro il mio record assoluto, testimonianza del cambiamento climatico!!
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Re: [2023] - Qui i nostri chilometri in bicicletta
La corsa di domenica pomeriggio è andata così:
dopo adeguato riscaldamento, 4km circa in lenta, verso le 17.10 attacco il mio fondo
medio in progressione, a briglia sciolta.
Siccome faceva ancora un pelo caldo (+19°, lo so, dovrebbero essere considerati "fresco", ma io negli
ultimi anni sto veramente bene dai 15° in giù), parto a dorso nudo e posiziono tre bottigliette di
acqua e ghiaccio sul cancello di casa mia (messe in freezer piene un terzo il giorno prima, poco prima
di partire le riempio di acqua del rubinetto in maniera che in pochi minuti si avvicini agli zero gradi).
L'allenamento prevedeva quattro giri di quattro chilometri e ad ogni passaggio da casa arraffavo
una bottiglietta e me la tiravo addosso!!! Ti assicuro che per un mezzo secondo ti manca il respiro, ma
poi è come ricevere un calcio in culo, goduria pura, e per una dozzina di minuti si sta da dio!!!
La mia vicina di casa, bella ragazza, che mi vede ogni santo giorno uscire a correre, quando faccio
sti numeri mi guarda incuriosita...!!
dopo adeguato riscaldamento, 4km circa in lenta, verso le 17.10 attacco il mio fondo
medio in progressione, a briglia sciolta.
Siccome faceva ancora un pelo caldo (+19°, lo so, dovrebbero essere considerati "fresco", ma io negli
ultimi anni sto veramente bene dai 15° in giù), parto a dorso nudo e posiziono tre bottigliette di
acqua e ghiaccio sul cancello di casa mia (messe in freezer piene un terzo il giorno prima, poco prima
di partire le riempio di acqua del rubinetto in maniera che in pochi minuti si avvicini agli zero gradi).
L'allenamento prevedeva quattro giri di quattro chilometri e ad ogni passaggio da casa arraffavo
una bottiglietta e me la tiravo addosso!!! Ti assicuro che per un mezzo secondo ti manca il respiro, ma
poi è come ricevere un calcio in culo, goduria pura, e per una dozzina di minuti si sta da dio!!!
La mia vicina di casa, bella ragazza, che mi vede ogni santo giorno uscire a correre, quando faccio
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Re: [2023] - Qui i nostri chilometri in bicicletta
ottima idea quella della bottigliette in freezer piene un terzo poi riempite all'uscita (l'acqua del rubinetto non la utilizzerei mai...però sono fisime personali) , devo farlo anch'io con le borracce. Non mi era mai venuto in mente.Road Runner ha scritto: ↑martedì 17 ottobre 2023, 21:25 ma
poi è come ricevere un calcio in culo, goduria pura, e per una dozzina di minuti si sta da dio!!!
La mia vicina di casa, bella ragazza, che mi vede ogni santo giorno uscire a correre, quando faccio
sti numeri mi guarda incuriosita...!!
Però questa cosa della goduria col calcio in culo....alla ragazza della casa accanto, il bondage o almeno lo spanking potrebbero piacere chi lo sa....
giusto per curiosità, quanti minuti a giro?
- Road Runner
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Re: [2023] - Qui i nostri chilometri in bicicletta
Progressivo con i seguenti parziali = 16'40" 15'42" 14'58" 14'13". (giri di 4 km spaccati, misurati a rotella e confermati dai Garmin).
L'acqua del rubinetto, fidati, è dieci volte migliore di quella in bottiglia.
Il mio cugino grande capo di riferimento è stato idraulico comunale al mio paese per trent'anni.
Ogni comune, per legge, deve fare le analisi chimiche ogni due giorni e non c'è niente di
più sicuro e controllato. Vai a leggere sulle etichette delle acque in bottiglia a quando risale
l'ultima analisi e da quanto tempo è in giro quell'acqua (magari in bottiglie di plastica, stoccate
sotto al sole, a 50 gradi). Ti scappa la voglia di berla.
Sono 62 anni che bevo acqua rigorosamente del rubinetto.
L'acqua del rubinetto, fidati, è dieci volte migliore di quella in bottiglia.
Il mio cugino grande capo di riferimento è stato idraulico comunale al mio paese per trent'anni.
Ogni comune, per legge, deve fare le analisi chimiche ogni due giorni e non c'è niente di
più sicuro e controllato. Vai a leggere sulle etichette delle acque in bottiglia a quando risale
l'ultima analisi e da quanto tempo è in giro quell'acqua (magari in bottiglie di plastica, stoccate
sotto al sole, a 50 gradi). Ti scappa la voglia di berla.
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Personali:
https://more.arrs.run/runner/12345
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Re: [2023] - Qui i nostri chilometri in bicicletta
sì, ma non hai la discarica regionale nel tuo comune a lambire la falda acquifera e il recente scavo di una autostrada in mezzo...Road Runner ha scritto: ↑mercoledì 18 ottobre 2023, 18:43 Progressivo con i seguenti parziali = 16'40" 15'42" 14'58" 14'13". (giri di 4 km spaccati, misurati a rotella e confermati dai Garmin).
L'acqua del rubinetto, fidati, è dieci volte migliore di quella in bottiglia.
Il mio cugino grande capo di riferimento è stato idraulico comunale al mio paese per trent'anni.
Ogni comune, per legge, deve fare le analisi chimiche ogni due giorni e non c'è niente di
più sicuro e controllato. Vai a leggere sulle etichette delle acque in bottiglia a quando risale
l'ultima analisi e da quanto tempo è in giro quell'acqua (magari in bottiglie di plastica, stoccate
sotto al sole, a 50 gradi). Ti scappa la voglia di berla.
Sono 62 anni che bevo acqua rigorosamente del rubinetto.
- Beppugrillo
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Re: [2023] - Qui i nostri chilometri in bicicletta
Oggi primo giro serio in Lessinia da quando sono a Verona. Sono partito da Grezzana con un muro a freddo verso Montecchio. Salita breve decisamente impegnativa, il dato Strava dice 3,92 km al 8,6%. Direi molto interessante per i mesi invernali in cui per fare un po' di fatica bisognerà comunque rimanere a bassa quota. Quindi breve discesa verso Negrar e poi questa lunghissima ascesa sul versante occidentale della Lessinia tra Prun, Sant'Anna d'Alfaedo e infine Erbazzo. Una salita in più fasi, generalmente facile ma con qualche punto più complesso, lunghissima perché porta da quota 200 a quota 1.100 in 35 km circa (con una discesa piuttosto lunga in mezzo). Da Erbazzo sono sceso di nuovo a valle fino a Bellori dove ho intercettato una bellissima strada per salire verso Bosco Chiesanuova e poi al Branchetto. Presa tutta insieme è una salita veramente seria, pendenza media facile (tra il 5 e il 6 credo) però fa 1.300 metri di dislivello. Bello il tratto centrale prima di Bosco Chiesanuova (zona Lunghezzano-Arzerè), poi purtroppo diventa un po' trafficata, torna bellissima nell'ultimo tratto fino al valico con un panorama da alta montagna (che a 35 km dalla città non è scontato). Da lì pensavo di essermela cavata, invece nella lunghissima discesa c'è un bel muretto di 1,6 km prima di Cerro Veronese che fa malissimo alle gambe ma vale come prova per essere ammessi ad entrare nel paese di Damiano Cunego.
In generale strade veramente belle, tenute benissimo, poi sono tante, anche guardando Maps c'è una densità di varianti incredibile (e in parte inspiegabile, visto che poi in cima alla Lessinia non c'è molto). Sicuramente per esplorarle tutte ci vorrà del tempo
In generale strade veramente belle, tenute benissimo, poi sono tante, anche guardando Maps c'è una densità di varianti incredibile (e in parte inspiegabile, visto che poi in cima alla Lessinia non c'è molto). Sicuramente per esplorarle tutte ci vorrà del tempo
Re: [2023] - Qui i nostri chilometri in bicicletta
Secondo voi, quali sono i posti italiani dove si pedala meglio? Ho la possibilita di trasferirmi e volevo provare un anno in qualche posto che sia ideale per farsi dei giri di 2-3 ore, buono per tutte le stagioni, sia strada che mtb facile (no single track esagerati, bastano anche strade bianche, sterrati). Il paesaggio gioca ovviamente la sua parte.
La condizione che valuto di piu è la possibilita di fare strade con poco traffico, che siano il piu sicure possibili. Suggerimenti?
La condizione che valuto di piu è la possibilita di fare strade con poco traffico, che siano il piu sicure possibili. Suggerimenti?
Re: [2023] - Qui i nostri chilometri in bicicletta
il sud: Calabria o Sicilia credo abbiano anche orograficamente le caratteristiche che chiedi.Fiammingo ha scritto: ↑martedì 24 ottobre 2023, 18:14 Secondo voi, quali sono i posti italiani dove si pedala meglio? Ho la possibilita di trasferirmi e volevo provare un anno in qualche posto che sia ideale per farsi dei giri di 2-3 ore, buono per tutte le stagioni, sia strada che mtb facile (no single track esagerati, bastano anche strade bianche, sterrati). Il paesaggio gioca ovviamente la sua parte.
La condizione che valuto di piu è la possibilita di fare strade con poco traffico, che siano il piu sicure possibili. Suggerimenti?
In alternativa, sopportando un po' di traffico che puoi comunque evitare imparando le strade che ci sono, la Liguria più vicino possibile alla Costa Azzurra.
Infine, la Versilia: quando ti sei tolto dal lungomare hai una quantità di alternative notevole e spesso poco trafficate.
Al nord ci sono molte zone spettacolari per la bici, ma hai il periodo invernale dove per me si soffre troppo il freddo e troppo spesso il rischio neve.
Forse l'unica zona climaticamente migliore potrebbe essere il Garda.
Re: [2023] - Qui i nostri chilometri in bicicletta
Purtroppo per quanto concerne il fuori strada non sono preparato. Per la strada, io mi trasferirei in Liguria vicino alla costa, orientativamente in un luogo che stia tra Ventimiglia e Albenga. Possibilità infinite di giri e clima gradevole tutto l'anno. L'interno della Liguria non sa cosa sia il traffico, e per interno intendo dire che basta uscire dal paesino che si affaccia sul mare.Fiammingo ha scritto: ↑martedì 24 ottobre 2023, 18:14 Secondo voi, quali sono i posti italiani dove si pedala meglio? Ho la possibilita di trasferirmi e volevo provare un anno in qualche posto che sia ideale per farsi dei giri di 2-3 ore, buono per tutte le stagioni, sia strada che mtb facile (no single track esagerati, bastano anche strade bianche, sterrati). Il paesaggio gioca ovviamente la sua parte.
La condizione che valuto di piu è la possibilita di fare strade con poco traffico, che siano il piu sicure possibili. Suggerimenti?
2019 (1°): Giro d'Italia tp 4, 5, 20; Giro d'Italia classifica generale; Tour de France tp 1, 10; Tour of Britain;
Re: [2023] - Qui i nostri chilometri in bicicletta
Grazie a entrambi...sono ligure A Imperia ho gia vissuto: clima fantastico, ciclabile lungomare fantastica, traffico nell'entroterra poco, ma quel poco è molto ignorante...
Calabria e Sicilia in effetti le conosco poco..ma tutto il sud in effetti...mi attirava anche a zona Molise, Basilicata, Gargano...
Zona versilia in effetti era una candidata (Lucca in particolare, con le sue mura, e possibilità di esplorare anche la garfagnana). Anche la zona del Garda veronese era nelle prime posizioni (Garda, Lasize, Bardolino): la zona veronese la conosco e mi paiceanche come paesaggio, qui avevo il grosso dubbio del traffico...
Calabria e Sicilia in effetti le conosco poco..ma tutto il sud in effetti...mi attirava anche a zona Molise, Basilicata, Gargano...
Zona versilia in effetti era una candidata (Lucca in particolare, con le sue mura, e possibilità di esplorare anche la garfagnana). Anche la zona del Garda veronese era nelle prime posizioni (Garda, Lasize, Bardolino): la zona veronese la conosco e mi paiceanche come paesaggio, qui avevo il grosso dubbio del traffico...
Re: [2023] - Qui i nostri chilometri in bicicletta
traffico ce ne è molto. Consiglio più verso Torbole/RIva: lì c'è veramente tutto per la bici e per lo sport in generale.Fiammingo ha scritto: ↑mercoledì 25 ottobre 2023, 20:08
Zona versilia in effetti era una candidata (Lucca in particolare, con le sue mura, e possibilità di esplorare anche la garfagnana). Anche la zona del Garda veronese era nelle prime posizioni (Garda, Lasize, Bardolino): la zona veronese la conosco e mi paiceanche come paesaggio, qui avevo il grosso dubbio del traffico...
Re: [2023] - Qui i nostri chilometri in bicicletta
Versilia/Lucca troppo piovosa per i miei gusti.Fiammingo ha scritto: ↑mercoledì 25 ottobre 2023, 20:08 Grazie a entrambi...sono ligure A Imperia ho gia vissuto: clima fantastico, ciclabile lungomare fantastica, traffico nell'entroterra poco, ma quel poco è molto ignorante...
Calabria e Sicilia in effetti le conosco poco..ma tutto il sud in effetti...mi attirava anche a zona Molise, Basilicata, Gargano...
Zona versilia in effetti era una candidata (Lucca in particolare, con le sue mura, e possibilità di esplorare anche la garfagnana). Anche la zona del Garda veronese era nelle prime posizioni (Garda, Lasize, Bardolino): la zona veronese la conosco e mi paiceanche come paesaggio, qui avevo il grosso dubbio del traffico...
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Re: [2023] - Qui i nostri chilometri in bicicletta
Io sono marchigiano e la mia regione la sponsorizzerò sempre. Il clima è quello delle altre regioni del centro, chiaro che in inverno è freddo e capita la giornata in cui nevica a 300 metri, ma o vai in Sicilia o è così. La cosa bella lato ciclistico è la varietà. Intanto ci sono tantissime strade (inteso proprio come densità di strade sul territorio, non è dappertutto così. E poi ci sono veramente tutti i terreni su cui pedalare: se ti metti ad un'altezza qualsiasi, partendo dal mare e andando in linea retta verso l'interno in meno di 100 km trovi mare, colline, città storiche e infine montagna. Per dire, se parti da Sen Benedetto trovi le colline di Offida, poi Ascoli e poi sali a Castelluccio a 1.500 metri, uguale da Civitanova o da Senigallia, Fano, Pesaro. Traffico ce n'è poco, lo stato delle strade non è ottimo ma neanche drammatico. Le ciclabili non saprei dire, penso ce ne siano lungo l'Adriatico, all'interno per ora noFiammingo ha scritto: ↑mercoledì 25 ottobre 2023, 20:08 Grazie a entrambi...sono ligure A Imperia ho gia vissuto: clima fantastico, ciclabile lungomare fantastica, traffico nell'entroterra poco, ma quel poco è molto ignorante...
Calabria e Sicilia in effetti le conosco poco..ma tutto il sud in effetti...mi attirava anche a zona Molise, Basilicata, Gargano...
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Re: [2023] - Qui i nostri chilometri in bicicletta
Oggi giornata molto complessa in bici, perché ieri sera sono andato a giocare a calcetto per la prima volta da quando ho finito l'università (più di 5 anni) ed è stato traumatico. Però domani danno pioggia quasi ovunque quindi dovevo andare oggi. Sono andato a Mori che è uno snodo incredibile ciclisticamente parlando, già la terza volta che parto da lì, stavolta verso sud. Sono salito a Polsa su una strada che ho fatto un milione di volte sui rulli perché è perfetta per il tipo di sforzo che mi piace fare la sera, faceva freddo però è una salita molto piacevole. Lo scenario finale del Baldo poi è stupendo. Da Polsa sono sceso al bivio di Brentonico e ho girato a sinistra per salire al Baldo. La sezione da Brentonico a San Giacomo è devastante, ha dei tratti durissimi ma anche in media è molto dura. Come pure il tratto da San Giacomo a San Valentino. Invece piacevole il finale fino alla cresta del Baldo, probabilmente molto difficile quando c'è vento però oggi si saliva bene. Mi sarebbe piaciuto fare di più ma non riuscivo oggi. Però zona che è veramente una specie di parco-giochi per gli amanti del ciclismo, anche se quella sezione dopo Brentonico taglia fuori quelli un po' meno preparati perché è veramente dura
Re: [2023] - Qui i nostri chilometri in bicicletta
Grazie mille, non lo avevo detto per non influenzare, ma ero orientato proprio sulle marche....come ciclabili conosco solo la Pesaro-Fano che hi fatto qualche settimana fa. Ma è proprio la fitta rete di stradini collinari/montuose che mi attirava... Poi ricordo di essere rimasto meravigliato sia dalle immagini del giro quando transito nelal valle del metauro, sia dalle immagini delle tappe marchigiane della tirreno...Beppugrillo ha scritto: ↑sabato 28 ottobre 2023, 15:57Io sono marchigiano e la mia regione la sponsorizzerò sempre. Il clima è quello delle altre regioni del centro, chiaro che in inverno è freddo e capita la giornata in cui nevica a 300 metri, ma o vai in Sicilia o è così. La cosa bella lato ciclistico è la varietà. Intanto ci sono tantissime strade (inteso proprio come densità di strade sul territorio, non è dappertutto così. E poi ci sono veramente tutti i terreni su cui pedalare: se ti metti ad un'altezza qualsiasi, partendo dal mare e andando in linea retta verso l'interno in meno di 100 km trovi mare, colline, città storiche e infine montagna. Per dire, se parti da Sen Benedetto trovi le colline di Offida, poi Ascoli e poi sali a Castelluccio a 1.500 metri, uguale da Civitanova o da Senigallia, Fano, Pesaro. Traffico ce n'è poco, lo stato delle strade non è ottimo ma neanche drammatico. Le ciclabili non saprei dire, penso ce ne siano lungo l'Adriatico, all'interno per ora noFiammingo ha scritto: ↑mercoledì 25 ottobre 2023, 20:08 Grazie a entrambi...sono ligure A Imperia ho gia vissuto: clima fantastico, ciclabile lungomare fantastica, traffico nell'entroterra poco, ma quel poco è molto ignorante...
Calabria e Sicilia in effetti le conosco poco..ma tutto il sud in effetti...mi attirava anche a zona Molise, Basilicata, Gargano...
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Re: [2023] - Qui i nostri chilometri in bicicletta
Oggi un giro inaspettatamente bello. Inaspettatamente intanto perché in teoria avrei dovuto andare in ufficio e perché sapevo che avrebbe dovuto piovere. Invece in ufficio non potevo andare e fuori c'era il sole, quindi mi sono tracciato un giro collinare semplice senza molte pretese che però si è rivelato molto bello. Partenza da Montorio, ho fatto varie salite in quella zona tra Mezzane e Arzignano, devo dire tutte piuttosto dure (pensavo di percepirle molto dure perché ero cotto, ma poi ho visto su Strava e non scherzano per nulla le pendenze). In particolare bella la salita che porta da Badia Calavena a Nogarotto e molto divertente anche il brevissimo tratto che da Tregnano riporta sulla provinciale passando dietro la Chiesetta di San Dionigi Marcemigo. Ma in realtà bella proprio la zona, col classico odore di fermentazione che a tratti esce fuori, strade tenute benissimo, strette ma personalmente lo considero un punto a favore. 2.300 metri di dislivello in 80 km rimanendo sotto quota 700 è molto interessante come difficoltà da fare in queste mezze stagioni
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Re: [2023] - Qui i nostri chilometri in bicicletta
Altro giro nelle colline vicentine, di nuovo bellissimo, mi sto appassionando a queste strade. Ho fatto solo 90 km ma con 2.600 metri di dislivello in 6 salite diverse. Devo dire che mi sembra davvero difficile trovare salite facili, tutte quelle che ho trovato finora a scavallare le varie valli sono davvero dure, tutte con pendenza media sopra il 7%. Tra quelle di oggi, posto d'onore per la salita che parte da San Pietro Mussolino e scollina in una località che si dovrebbe chiamare Albaromatto: sono quasi 4 km al 8,3%, prima parte strettissima, poi prima di sfociare nella strada principale, bella larga, ha un muro in cemento che ti spezza le gambe (https://www.google.it/maps/@45.5775186, ... ?entry=ttu). Poi vabè mi piace tantissimo anche la salita tra Badia Polavena e Vestenanova, l'avevo fatta sabato scorso, l'ho rifatta oggi dall'altro lato, è veramente bella (poi nel finale diventa facile e te la godi al massimo)
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Re: [2023] - Qui i nostri chilometri in bicicletta
Ieri sono stato al Passo delle Fittanze passando dalla Lessinia cominciando a salire da Fumane e facendo il confronto con l'altro versante credo sia la salita italiana con la più grande differenza di durezza tra i suoi due versanti principali. Dalla Vallagarina è un muro, quasi paragonabile al Mortirolo. Dalla Lessinia non dico che è facile perché comunque fa più di 1.300 metri di dislivello, però è sempre molto leggera, quasi mai sopra l'8%. Molto soleggiato tra l'altro questo versante, che in estate magari è negativo, ma ieri la rendeva ancora più piacevole. Poi in cima abbastanza ventosa anche se non è scopertissima. Divertenti anche le altre 2-3 salite che ho fatto, in particolare quella nella gola sotto Ceredo
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Re: [2023] - Qui i nostri chilometri in bicicletta
Ed ecco il "nuovo" strumento di tortura su cui continuare ad effettuare da domani il mio solito potenziamento!!!
Bottecchia di una ventina di anni fa, (ma usata pochissimo, e lo vedi dalla poca usura dei pignoni e delle padelle),
vista da un meccanico di bici, e comprata al volo, tirata a lucido, gommata a nuovo, freni
compresi, catena nuova, e registrata a dovere.
Pagata 450 euro sull'unghia, incluso cambio pipa di 4 cm in meno.
Pipa ?? Vorrai dire Stem !! Ma porca puttana, si è sempre chiamata pipa !! Ma sono gli inglesi
che hanno imparato da noi, e quindi sono loro che devono chiamarla Pipa, non noi stem !! (il meccanico mi ha dato ragione).
Rapporti 53 / 39 x scala a nove 13 14 15 16 17 19 21 23 25. Su quelle nuove adesso fai fatica a trovare un 50 !!
Si lo so che poi dietro montano l'11 se non il 10, ma vuoi mettere la sensazione, anche visiva, di tirare un cinquantatrè tredici ??
E da ultimo cambiati i Look con i vecchi fermapiedi. Qua ci sarà gente che si sta sbellicando dalle risate,
ma io negli scatti in salita col 53 x 16 / 53 x 17, in piedi sui pedali, con le scarpette coi tacchetti e cinghiette belle strette,
tiro anche con la gamba di richiamo, e coi Look ho sempre la sensazione che mi si sganci un pedale
mentre tiro, con annesso doppio salto mortale avvitato.
Ma, chiedo ai più esperti, 450 euro sono soldi ben spesi o vale meno ??
Comunque sia l'avrei presa lo stesso, perché a sensazione, come ci sono salito, l'ho sentita "mia" !!
Bottecchia di una ventina di anni fa, (ma usata pochissimo, e lo vedi dalla poca usura dei pignoni e delle padelle),
vista da un meccanico di bici, e comprata al volo, tirata a lucido, gommata a nuovo, freni
compresi, catena nuova, e registrata a dovere.
Pagata 450 euro sull'unghia, incluso cambio pipa di 4 cm in meno.
Pipa ?? Vorrai dire Stem !! Ma porca puttana, si è sempre chiamata pipa !! Ma sono gli inglesi
che hanno imparato da noi, e quindi sono loro che devono chiamarla Pipa, non noi stem !! (il meccanico mi ha dato ragione).
Rapporti 53 / 39 x scala a nove 13 14 15 16 17 19 21 23 25. Su quelle nuove adesso fai fatica a trovare un 50 !!
Si lo so che poi dietro montano l'11 se non il 10, ma vuoi mettere la sensazione, anche visiva, di tirare un cinquantatrè tredici ??
E da ultimo cambiati i Look con i vecchi fermapiedi. Qua ci sarà gente che si sta sbellicando dalle risate,
ma io negli scatti in salita col 53 x 16 / 53 x 17, in piedi sui pedali, con le scarpette coi tacchetti e cinghiette belle strette,
tiro anche con la gamba di richiamo, e coi Look ho sempre la sensazione che mi si sganci un pedale
mentre tiro, con annesso doppio salto mortale avvitato.
Ma, chiedo ai più esperti, 450 euro sono soldi ben spesi o vale meno ??
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Re: [2023] - Qui i nostri chilometri in bicicletta
Bella! Con la mitica sella flite titanium e reggisella ritchey, portaborraccia elite ciussi, belle saldature, cambio a gabbia corta che esteticamente era molto piu bello (deve sopportare solo un delta di 12 denti, 13-25): sara di fine anni 90 credo. Forse potevi tirare giu qualcosa da un privato, ma da un negozio penso vada bene (la catena 20eur li sara costati), complimenti! (ci fai il Civiglio? )
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Re: [2023] - Qui i nostri chilometri in bicicletta
Grazie per le info!Fiammingo ha scritto: ↑martedì 21 novembre 2023, 18:44 Bella! Con la mitica sella flite titanium e reggisella ritchey, portaborraccia elite ciussi, belle saldature, cambio a gabbia corta che esteticamente era molto piu bello (deve sopportare solo un delta di 12 denti, 13-25): sara di fine anni 90 credo. Forse potevi tirare giu qualcosa da un privato, ma da un negozio penso vada bene (la catena 20eur li sara costati), complimenti! (ci fai il Civiglio? )
Mah, io uso la bici da corsa principalmente per potenziamento, facendo due o tre volte la settimana
4 o 5 ripetute su una salita di 200 metri affrontata di scatto, in piedi sui pedali, con 53x16/17, al meglio dei miei mezzi.
Purtroppo la bici fa bene alla corsa a piedi solo a piccole dosi. Quando mi capita di fare qualche giro un po' lungo, il giorno
dopo, correndo, ho subito la sensazione di avere le gambe "quadrate".
Poi è ovvio che il giretto "a comprare il giornale" nel paese vicino si può comunque fare...!!
P.s.: non ho resistito e stasera sono andato a fare due sgasate...
Passando dalla mia Bottecchia del 1979, a questa, mi è sembrato di saltare da una Panda alla Ferrari...!!
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Re: [2023] - Qui i nostri chilometri in bicicletta
approvo , ho una passione per le bici vintage , ma sono troppo stanco per commentare magari domaniRoad Runner ha scritto: ↑martedì 21 novembre 2023, 18:04 Ed ecco il "nuovo" strumento di tortura su cui continuare ad effettuare da domani il mio solito potenziamento!!!
Bottecchia di una ventina di anni fa, (ma usata pochissimo, e lo vedi dalla poca usura dei pignoni e delle padelle),
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Pipa ?? Vorrai dire Stem !! Ma porca puttana, si è sempre chiamata pipa !! Ma sono gli inglesi
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Uguaglianza, Fratellanza e Tolleranza
.·. Sic Semper Tyrannis .·.
Dove ... Non siamo tutti uguali, non tutti abbiamo gli stessi diritti, alcuni hanno diritti e altri no.
Dove questo verbo attecchisce alla fine c'è il lager. (P. Levi)
μολὼν λαβέ Spartans Are Here
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Dove questo verbo attecchisce alla fine c'è il lager. (P. Levi)
μολὼν λαβέ Spartans Are Here
Re: [2023] - Qui i nostri chilometri in bicicletta
La bici è bella e mi piace, ma cerco di rispondere alla domanda sul valore. Qui il discorso non è esclusivamente economico: se utilizziamo la formula-Bitox per valutare l'usato (meno 10% annuo, e a regola pure qualcosina in più per il 1° anno), ovviamente ricomposta al contrario (quindi circa l'11% di rivalutazione annua all'indietro), ipotizzando che la bici per comodità sia del 2000, si arriva alla cifra quasi astronomica di 5.000 € e più di valore iniziale (dimenticando persino la maggiorazione per il 1° anno), cosa che naturalmente è impossibile. Se fosse del 2005, saremmo comunque intorno ai 3.000 €. Anche in questo caso sarebbe troppo, perché vedo che era montata Shimano 105, anche se dalle finiture delle giunture del telaio pare in carbonio (giusto? ). NB: il 10v fu introdotto nel 2006, mi pare, quindi il 2005 è l'ultimo step del 9v.Road Runner ha scritto: ↑martedì 21 novembre 2023, 18:04 Ed ecco il "nuovo" strumento di tortura su cui continuare ad effettuare da domani il mio solito potenziamento!!!
Bottecchia di una ventina di anni fa, (ma usata pochissimo, e lo vedi dalla poca usura dei pignoni e delle padelle),
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Pagata 450 euro sull'unghia, incluso cambio pipa di 4 cm in meno.
Pipa ?? Vorrai dire Stem !! Ma porca puttana, si è sempre chiamata pipa !! Ma sono gli inglesi
che hanno imparato da noi, e quindi sono loro che devono chiamarla Pipa, non noi stem !! (il meccanico mi ha dato ragione).
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Si lo so che poi dietro montano l'11 se non il 10, ma vuoi mettere la sensazione, anche visiva, di tirare un cinquantatrè tredici ??
E da ultimo cambiati i Look con i vecchi fermapiedi. Qua ci sarà gente che si sta sbellicando dalle risate,
ma io negli scatti in salita col 53 x 16 / 53 x 17, in piedi sui pedali, con le scarpette coi tacchetti e cinghiette belle strette,
tiro anche con la gamba di richiamo, e coi Look ho sempre la sensazione che mi si sganci un pedale
mentre tiro, con annesso doppio salto mortale avvitato.
Ma, chiedo ai più esperti, 450 euro sono soldi ben spesi o vale meno ??
Comunque sia l'avrei presa lo stesso, perché a sensazione, come ci sono salito, l'ho sentita "mia" !!
Ultimo calcolo del put, prima di cambiare discorso: diamo 100 € di valore ai componenti nuovi (ma sono generoso...), e ci troveremmo ad avere un valore reale di 350 €. Il che riporterebbe ad un valore iniziale sui 2.300 € (se è del 2005), che va già meglio, sempre che sia in carbonio, cosa di cui non sono sicuro (hai omesso un dato importante! ).
Diciamo che, appunto, si deve entrare in un'ottica diversa: è una bici storica ed è tenuta bene? Secondo me come "storicità" siamo un po' al limite, ma potrebbe diventarlo sempre più col passare degli anni. Sicuramente pare invece tenuta benissimo.
In questo caso non c'è limite a quanto uno chiede; se si va in rete si trovano bici anche di fine secolo, quasi comparabili alla tua, ai prezzi più vari: viste anche sopra i 2000 €!
Facciamo un esempio personale paragonabile, ma senza il plus della storicità futura: ho recentemente acquistato uno scooterone (Malaguti 250) del 2005. Se si va in rete, la media delle richieste è sugli 8/900 €, ma io l'ho pagato 1.400 €. Ha percorso solo (speriamo veramente...) 10.000 km, e quasi non ha un graffio. In questo caso ho valutato la possibilità/speranza di poterlo usare senza problemi per ancora minimo 3 o 4 anni, e di fidarmi del kilometraggio dichiarato.
Contento io, contenti tutti!
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Re: [2023] - Qui i nostri chilometri in bicicletta
Grazie Bitossi per i chiarimenti.
Cacchio, hai messo giù un Teorema di Eulero per la valutazione delle bici !!!
No, non è in carbonio, ma alluminio.
Penso anch'io di averla pagata qualche euro in più, ma la bici è in condizioni perfette,
usata pochissino (ce l'aveva un architetto che la usava per andare a comprare il giornale;
i pignoni sono praticamente nuovi).
E soprattutto era come la volevo e mi va a pennello come misura.
E non è facile trovare tutte queste coincidenze.
Giuro che appena salito l'ho sentita "mia" !!
E quando ci sono queste circostanze i 50 euro avanti e indietro sono un problema secondario.
Cacchio, hai messo giù un Teorema di Eulero per la valutazione delle bici !!!
No, non è in carbonio, ma alluminio.
Penso anch'io di averla pagata qualche euro in più, ma la bici è in condizioni perfette,
usata pochissino (ce l'aveva un architetto che la usava per andare a comprare il giornale;
i pignoni sono praticamente nuovi).
E soprattutto era come la volevo e mi va a pennello come misura.
E non è facile trovare tutte queste coincidenze.
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E quando ci sono queste circostanze i 50 euro avanti e indietro sono un problema secondario.
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https://more.arrs.run/runner/12345
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Re: [2023] - Qui i nostri chilometri in bicicletta
Sappi che per 50 euro posso svolgere svariate attività, se proprio ti avanzano...Road Runner ha scritto: ↑mercoledì 22 novembre 2023, 20:57
Giuro che appena salito l'ho sentita "mia" !!
E quando ci sono queste circostanze i 50 euro avanti e indietro sono un problema secondario.
Venendo a questioni serie, sapendo che sei un atleta molto esperto, ti chiedo: dai rapporti che hai dichiarato di usare e dall'accorgimento del montaggio dei puntapiedi, deduco che la utilizzeresti per una specie di potenziamento muscolare fuori palestra immagino finalizzato all'attività podistica, tipo vecchie SFR. In che modo questo tipo di attività può darti vantaggi correndo? E come lo faresti concretamente in bici questo "potenziamento"?
Re: [2023] - Qui i nostri chilometri in bicicletta
Mi focalizzerei sull' evidenziato, e direi proprio di si.Road Runner ha scritto: ↑martedì 21 novembre 2023, 18:04
Ma, chiedo ai più esperti, 450 euro sono soldi ben spesi o vale meno ??
Comunque sia l'avrei presa lo stesso, perché a sensazione, come ci sono salito, l'ho sentita "mia" !!
Il calcolo di Bitossi, corretto per bici più recenti non è applicabile nello specifico, in primis per l' usura
dato che hai i pignoni come nuovi altrettanto sarà per il resto, mozzi e ruote compresi.
Certo avresti potuto spendere molto meno rinunciando alla verifica barra ricondizionamento* di un ciclista
oppure pescando tra l' offerta di quelle con manettini al telaio, più datate dove si spazia dalle richieste
esorbitanti del "pronto eroica" a veri e propri saldi.
Ma per un mezzo efficiente con trasmissione e componenti di qualità non credo si trovi moltissimo,
poi è bella praticamente un istant classic
* 1 anno fa circa ho rischiato di farmi male con una bici presa in ottime condizioni ma a cui in una frenata d' emergenza
si sono letteralmente sbriciolati 3 pattini su 4 !
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Dove ... Non siamo tutti uguali, non tutti abbiamo gli stessi diritti, alcuni hanno diritti e altri no.
Dove questo verbo attecchisce alla fine c'è il lager. (P. Levi)
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Re: [2023] - Qui i nostri chilometri in bicicletta
Grazie a tutti per le informazioni.
Direi che più che il portafoglio ha deciso il cuore, comandato dall'istinto!
Usata ieri e stamattina in ripetute in salita,
sarà anche stato l'entusiasmo, ma "andavo..!!", e nell'ultima ho buttato giù il 15...
E grande idea è stata quella di cambiare i Look con le gabbiette!!
Con quella vecchia, quando andavo a lavorare ed ero sempre scannato sui tempi,
dopo la corsa, se facevo bici per potenziamento, spesso non cambiavo neanche
le scarpe, e con quelle da running un po' artigliate sotto, tirando bene le cinghiette,
riuscivo a pedalare bene comunque.
Ma secondo voi, coi Look, è possibile che tirando forte con la gamba di richiamo
si sganci il pedale, o è solo una mia fissa ?
Direi che più che il portafoglio ha deciso il cuore, comandato dall'istinto!
Usata ieri e stamattina in ripetute in salita,
sarà anche stato l'entusiasmo, ma "andavo..!!", e nell'ultima ho buttato giù il 15...
E grande idea è stata quella di cambiare i Look con le gabbiette!!
Con quella vecchia, quando andavo a lavorare ed ero sempre scannato sui tempi,
dopo la corsa, se facevo bici per potenziamento, spesso non cambiavo neanche
le scarpe, e con quelle da running un po' artigliate sotto, tirando bene le cinghiette,
riuscivo a pedalare bene comunque.
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Re: [2023] - Qui i nostri chilometri in bicicletta
se non imprimi loro involontariamente torsioni laterali direi proprio di no. Sopporta ben altri watt sulla spinta verticale, rispetto a quelli di una specie di SFR. Può succedere se sono usurate le tacchette, quello sì, ma devono essere proprio oltre il limite.Road Runner ha scritto: ↑giovedì 23 novembre 2023, 20:56
Ma secondo voi, coi Look, è possibile che tirando forte con la gamba di richiamo
si sganci il pedale, o è solo una mia fissa ?
Io pensavo che la scelta dei puntapiedi fosse per fare più fatica nello spingere i rapportoni, essendoci inevitabilmente maggiore dispersione di potenza nel leggero "gioco" che inevitabilmente c'è sulla scanalatura del puntapiedi.
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Re: [2023] - Qui i nostri chilometri in bicicletta
Mah, non so perché ma coi Look quando tiro di contro-gamba ho sempre paura che mi parta un piede!
Con le mie mitiche scarpette con la tacchetta sotto, a cinghiette ben tirate sento la bici attaccata ai miei piedi!!
(Non oso pensare cosa può succedere in caso di caduta, per cui... è meglio se non cado!).
Mi risulta che anche alcuni pistard abbiano questa "fissa" e usino ancora i puntapiedi.
Con le mie mitiche scarpette con la tacchetta sotto, a cinghiette ben tirate sento la bici attaccata ai miei piedi!!
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Re: [2023] - Qui i nostri chilometri in bicicletta
Sì ma i pistard scaraventano sui pedali un numero di watt inenarrabile...a quelle velocità se ti si stacca un pedale è un pericolo serio. Non mi pare una situazione paragonabile coi 300(?) 400(?) watt, esagerando proprio, che puoi metterci tu mentre fai le SFR in salita....ti può succedere se hai le tacchette consumate, quello sì. Altrimenti mal che vada, se proprio imprimi una forte spinta laterale, che non vedo perchè dovresti imprimere, ti scappa via il piede (l'ultima volta che mi è successo di avere la tacchetta rotta accidentamente camminando, in bici mi scappava il piede ogni cento metri) ma a 20(?) 30(?) all'ora non ti succede proprio nulla.Road Runner ha scritto: ↑venerdì 24 novembre 2023, 7:31 Mah, non so perché ma coi Look quando tiro di contro-gamba ho sempre paura che mi parta un piede!
Con le mie mitiche scarpette con la tacchetta sotto, a cinghiette ben tirate sento la bici attaccata ai miei piedi!!
(Non oso pensare cosa può succedere in caso di caduta, per cui... è meglio se non cado!).
Mi risulta che anche alcuni pistard abbiano questa "fissa" e usino ancora i puntapiedi.
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Re: [2023] - Qui i nostri chilometri in bicicletta
Ovvio che se si sgancia un pedale a un pistard durante una volata parte per la luna!!
(Ma i velocisti, pistard o stradisti che siano, in volata tirano anche con la gamba di richiamo o è solo spinta sui pedali?)
Però nel mio piccolo son convito che se mi si sgancia un pedale mentre tiro in su nel pieno dello sforzo, anche se
i watt sono un decimo, becco una sbilanciata che la toma diventa sicura.
E poiché coi Look (questa è ovviamente una mia fissa, ma le fisse non sono facili da vincere), non mi sento sicuro,
vado di gabbiette!! (e sto attento a non cadere...).
(Ma i velocisti, pistard o stradisti che siano, in volata tirano anche con la gamba di richiamo o è solo spinta sui pedali?)
Però nel mio piccolo son convito che se mi si sgancia un pedale mentre tiro in su nel pieno dello sforzo, anche se
i watt sono un decimo, becco una sbilanciata che la toma diventa sicura.
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Re: [2023] - Qui i nostri chilometri in bicicletta
se stai facendo uno sprint ti do ragione...ma in salita no.. al massimo se proprio si dovesse staccare la scarpa(succede solo con tacchette usurate fidati) sì, finisci per fare una mossa un poco comica, forse sbatti il piede a terra , ma niente di che. Le ossa sono buone, il fisico è tonicissimo, nulla di che. Successo mille volte quando tiravo le tacchette al limite ma mai perso il controllo della bici per una cosa del genere. Ovviamente se mi accorgevo di questo evitavo gli scatti.Road Runner ha scritto: ↑venerdì 24 novembre 2023, 21:10 Ovvio che se si sgancia un pedale a un pistard durante una volata parte per la luna!!
(Ma i velocisti, pistard o stradisti che siano, in volata tirano anche con la gamba di richiamo o è solo spinta sui pedali?)
Però nel mio piccolo son convito che se mi si sgancia un pedale mentre tiro in su nel pieno dello sforzo, anche se
i watt sono un decimo, becco una sbilanciata che la toma diventa sicura.
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Re: [2023] - Qui i nostri chilometri in bicicletta
Comincia a fare decisamente freddo ma oggi era ancora una gran giornata e ho fatto 4 salite veramente belle. La prima da Montorio a San Rocco di Piegara tra i vigneti, soleggiata, abbastanza facile. Poi un muro per salire fino a San Mauro di Saline, magari manco così difficile ma a novembre le gambe bruciano più che a luglio. Poi la salita di Badia Calavena, la mia preferita qui in zona per ora. In cima invece di scendere a Vestenanova ho girato a sinistra per Sprea e poi sono sceso fino a Selva di Progno, dove si comincia a salire per Velo Veronese. Da Velo la vista era incredibile, praticamente si distinguevano le cime degli Appennini. Per scendere sono passato da questa strada meravigliosa che si chiama Pissarotta, un po' fredda purtroppo perché è quasi tutta in ombra, però sarà certamente da provare anche nell'altro verso
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Re: [2023] - Qui i nostri chilometri in bicicletta
Ma io il potenziamento lo faccio proprio sprintando !!herbie ha scritto: ↑sabato 25 novembre 2023, 23:31se stai facendo uno sprint ti do ragione...ma in salita no.. al massimo se proprio si dovesse staccare la scarpa(succede solo con tacchette usurate fidati) sì, finisci per fare una mossa un poco comica, forse sbatti il piede a terra , ma niente di che. Le ossa sono buone, il fisico è tonicissimo, nulla di che. Successo mille volte quando tiravo le tacchette al limite ma mai perso il controllo della bici per una cosa del genere. Ovviamente se mi accorgevo di questo evitavo gli scatti.Road Runner ha scritto: ↑venerdì 24 novembre 2023, 21:10 Ovvio che se si sgancia un pedale a un pistard durante una volata parte per la luna!!
(Ma i velocisti, pistard o stradisti che siano, in volata tirano anche con la gamba di richiamo o è solo spinta sui pedali?)
Però nel mio piccolo son convito che se mi si sgancia un pedale mentre tiro in su nel pieno dello sforzo, anche se
i watt sono un decimo, becco una sbilanciata che la toma diventa sicura.
E poiché coi Look (questa è ovviamente una mia fissa, ma le fisse non sono facili da vincere), non mi sento sicuro,
vado di gabbiette!! (e sto attento a non cadere...).
4 o 5 sprint in salita, al massimo che posso, subito dopo aver corso una decina di chilometri,
e quindi con cuore e polmoni già "aperti".
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Re: [2023] - Qui i nostri chilometri in bicicletta
ubi maior, minor cessatRoad Runner ha scritto: ↑lunedì 27 novembre 2023, 18:50Ma io il potenziamento lo faccio proprio sprintando !!herbie ha scritto: ↑sabato 25 novembre 2023, 23:31se stai facendo uno sprint ti do ragione...ma in salita no.. al massimo se proprio si dovesse staccare la scarpa(succede solo con tacchette usurate fidati) sì, finisci per fare una mossa un poco comica, forse sbatti il piede a terra , ma niente di che. Le ossa sono buone, il fisico è tonicissimo, nulla di che. Successo mille volte quando tiravo le tacchette al limite ma mai perso il controllo della bici per una cosa del genere. Ovviamente se mi accorgevo di questo evitavo gli scatti.Road Runner ha scritto: ↑venerdì 24 novembre 2023, 21:10 Ovvio che se si sgancia un pedale a un pistard durante una volata parte per la luna!!
(Ma i velocisti, pistard o stradisti che siano, in volata tirano anche con la gamba di richiamo o è solo spinta sui pedali?)
Però nel mio piccolo son convito che se mi si sgancia un pedale mentre tiro in su nel pieno dello sforzo, anche se
i watt sono un decimo, becco una sbilanciata che la toma diventa sicura.
E poiché coi Look (questa è ovviamente una mia fissa, ma le fisse non sono facili da vincere), non mi sento sicuro,
vado di gabbiette!! (e sto attento a non cadere...).
4 o 5 sprint in salita, al massimo che posso, subito dopo aver corso una decina di chilometri,
e quindi con cuore e polmoni già "aperti".
scatti col rapporto lungo in salita ne ho fatti un po' nel corso degli anni...ma se mi parli di scattare che so, col 53x15 in salita full gas da quasi fermo e sei uno che ha la potenza per fare certi tempi che ho sentito sulla mezza maratona, vado in un terreno che non conosco. Secondo me tacchette nuove tengono bene ugualmente, però alzo le mani.
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Re: [2023] - Qui i nostri chilometri in bicicletta
Il trucco è che mi lancio in pianura, un centinaio di metri prima che inizi la salita, in maniera di prenderla già in velocità
e sprigionare la massima forza in quei duecento metri di ascesa, sprintando.
Ti assicuro che alla fine dei 4 o 5 sprint sento i quadricipiti "esplodere" !!!
e sprigionare la massima forza in quei duecento metri di ascesa, sprintando.
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Re: [2023] - Qui i nostri chilometri in bicicletta
ah ahRoad Runner ha scritto: ↑giovedì 30 novembre 2023, 7:35 Il trucco è che mi lancio in pianura, un centinaio di metri prima che inizi la salita, in maniera di prenderla già in velocità
e sprigionare la massima forza in quei duecento metri di ascesa, sprintando.
Ti assicuro che alla fine dei 4 o 5 sprint sento i quadricipiti "esplodere" !!!
così è troppo facile, pensavo che partissi da quasi fermo col rapportone in salita e scatto più forte possibile.
Se parti già lanciato non imprimi quella forza per il cambio di ritmo che possa addirittura staccare la scarpa dal pedale con la gamba di richiamo, comunque...
Re: [2023] - Qui i nostri chilometri in bicicletta
Per scattare quasi da fermo col 53/15 in salita non so che potenza sia necessario sprigionareherbie ha scritto: ↑giovedì 30 novembre 2023, 20:49ah ahRoad Runner ha scritto: ↑giovedì 30 novembre 2023, 7:35 Il trucco è che mi lancio in pianura, un centinaio di metri prima che inizi la salita, in maniera di prenderla già in velocità
e sprigionare la massima forza in quei duecento metri di ascesa, sprintando.
Ti assicuro che alla fine dei 4 o 5 sprint sento i quadricipiti "esplodere" !!!
così è troppo facile, pensavo che partissi da quasi fermo col rapportone in salita e scatto più forte possibile.
Se parti già lanciato non imprimi quella forza per il cambio di ritmo che possa addirittura staccare la scarpa dal pedale con la gamba di richiamo, comunque...
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Re: [2023] - Qui i nostri chilometri in bicicletta
Per il bilancio di fine anno, delle 7 salite dei buoni propositi 2023 sono riuscito a farne 4 quest'anno (Erbe, Finestre, Siusi, Galibier), ma ci ho messo accanto tante altre salite a cui lo scorso gennaio non pensavo (Alpe d'Huez, Granon, Grappa ma anche tantissime altre). La salita preferita di questo 2023 è il Fauniera, fatto due volte perché essendomi trasferito a Verona ora è troppo lontano per tornarci, penso sia una salita da fare almeno una volta nella vita perché è veramente bella, più che ciclismo sembra di fare alpinismo perché la sensazione di solitudine selvaggia che ti dà quella strada non te la dà nessun altra che abbia provato. Il giro più bello rimane quello che ormai rifaccio ogni anno con Mortirolo, Gavia, Foscagno e Forcola. Duro ma non durissimo, mette insieme tante cose diverse (la leggenda agonistica del Mortirolo, l'epica del Gavia, il parco giochi di Livigno e la tirata finale, sempre contro vento, verso la Forcola, dove vedi la cima praticamente appena inizi a salire ma se sei cotto non arriva mai. Le salite più dure, escluso il Mortirolo che comunque per certi versi è un po' più gestibile, dell'anno sono l'Alpe di Siusi e il Monte Grappa. L'Alpe di Siusi l'ho fatta in un giro durissimo in un momento dell'anno in cui ero palesemente impreparato a quello sforzo, quindi sono completamente saltato già nella prima parte della salita da Ponte Gardena, per arrivare in cima mi sono fermato almeno 3 volte dopo Castelrotto, anche se la parte veramente dura rimane la prima, anche per il traffico e il caldo. Ecco, consiglierei a chiunque lo chiedesse di fare ogni chilometro di quelli che ho percorso quest'anno perché ogni chilometro di strada di montagna in Italia è bellissimo, però se dovessi metterli in ordine la prima parte dell'Alpe di Siusi sarebbe in fondo (bellissima la seconda però, come tutta la zona dello Sciliar) Invece il Grappa (da Semonzo) mi ha scombussolato nella seconda metà per i cambi di pendenza netti che arrivano dopo dieci chilometri a pendenza praticamente fissaBeppugrillo ha scritto: ↑lunedì 2 gennaio 2023, 21:56 Inauguro il thread, come l'anno scorso, con i "buoni propositi" per l'anno che si apre.
Per quanto mi riguarda, i buoni propositi coincidono con la lista delle salite che vorrei fare. Delle 10 che avevo elencato l'anno scorso ne ho fatte solo 3, ma perché poi strada facendo ho preferito provarne altre o rifarne alcune che avevo già scalato. Comunque questa è la lista per il 2023:
1 - Soelden - Rettenbach
2 - Passo delle Erbe
3 - Colle delle Finestre
4 - Alpe di Siusi
5 - Blockhaus
6 - Galibier
7 - San Gottardo
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Re: [2023] - Qui i nostri chilometri in bicicletta
Et voilà, altri 365 giorni consecutivi di corse !!
E "siamo" a quota 2663 giorni di corsa senza pausa !!
(le gambe ringraziano..!)
Anno nuovo... (ennesime..) scarpe nuove, of course !! Sono quelle che vanno da sole...!
E domani "ovviamente" si riparte!!
E "siamo" a quota 2663 giorni di corsa senza pausa !!
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