PassistaScalatore ha scritto: ↑venerdì 15 dicembre 2023, 9:40
Le classifiche sono difficili da fare, se non impossibili. Ma io non metterei Nibali così in alto. Come risultati, ha un grande palmares, ha tre Lombardia. Si è poi dovuto confrontare, rispetto alle generazioni precedenti, con un ciclismo globalizzato che ha aumentato la competitività. Ma nel gruppo non spiccava in modo così evidente da meritare di essere citato prima di campioni come Cipollini, Pantani, Moser ed altri.
Ricordiamoci che l'ultimo grande giro lo ha vinto nel 2016, ha avuto altre occasioni per vincere ma non ce l'ha fatta. Grande regolarità ma il picco lo ha avuto per due anni, 2014 e 2015. E in quest'ultimo per limiti mentali non è riuscito a riconfermarsi sul podio al Tour.
Forte al Lombardia ma nelle altre classiche no. Se togliamo una Liegi, che non è riuscito a vincere, nel 2012 che è stato un anno di transizione per il gruppo, tra squalifiche e ridefinizione dei valori in campo. Quando qualche anno dopo ha riprovato a fare le classiche del Nord, è sparito quando si accendeva la corsa.
Col tempo io l'ho apprezzato di più con il tempo, ed è difficile negli ultimi anni trovare un ciclista con questa regolarità ad alto livello, pur senza picchi, ma non si può basare la classifica sulla vittoria di un Tour.
Anche Chiappucci, che oltre i podi non è mai andato, nel peso complessivo vale più di Nibali, e non mi sto riferendo al solo sentimento collettivo che pure conta, ma alla grandezza di certe corse, certe fughe e vittorie, da lui fatte.
Bettini, non è stato uomo da grandi giri, ma nelle classiche ha lasciato un segno che lo mette come minimo vicino a Nibali.
Su Cipollini, non c'è possibilità che sia considerato inferiore a Nibali, è il ciclista che ha creato l'identità simbolica del velocista, è il protagonista di una nuova era fatta di treni e delle squadre dedicate alla ruota veloce, ha vinto ininterrottamente per più di dieci anni battendo tre generazioni diverse.