FantaPercorsi, FantaGT, e chi più ne ha più ne metta

Trullo

Le tappe sono molto belle, naturalmente tutte nello stesso giro sarebbe irrealistico, unendole a tappe pianeggianti o ondulate e prrendendole a pezzi escono tre belle edizioni di Giro

Pino_82

Pino_82

https://www.cronoescalada.com/tracks/view/74828

https://www.cronoescalada.com/tracks/view/74829

https://www.cronoescalada.com/tracks/view/74830

https://www.cronoescalada.com/tracks/view/74831

https://www.cronoescalada.com/tracks/view/74844

https://www.cronoescalada.com/tracks/view/74842

(seconda settimana)

Pino_82

https://www.cronoescalada.com/tracks/view/74834

https://www.cronoescalada.com/tracks/view/74835

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https://www.cronoescalada.com/tracks/view/74849

https://www.cronoescalada.com/tracks/view/74839

(terza settimana)

Pino_82

È certamente rivoluzionario ma disumano , lo ripeto e lo riconosco (otto tappe con sei e più ora di corsa) ma vado incontro ai corridori con tante tappe sotto i 180 km , circa la metà intorno le quattro ore di corsa (comprese le tre crono) anche meno nella terza con un trittico sotto 150.
Una tappetta da 110 per recuperare, tre giorni a crono, dove si dare tutto ma per 45/60 minuti.
Certo, se si vogliono tutti passaggi i più iconici, quei percorsi sono quasi obbligati (poi sarebbe evento anche il Vesuvio, piuttosto che il ritorno dell'Amiata, Monte Ceppo e il Prel a Pratonevoso, il Monviso, Colle San Carlo, Il Bondone , San Pellegrino e il Castrin con Forcella Brez x dire, come molto bello è il Sella, il Gardena o l'Alpe di Siusi completa dalla valle), ma diciamo che le scelte che creerebbero più evento le individuo in queste, con pace per le altre.
Un giro del futuro diciamo, speriamo

Pino_82

Provo a modernizzare questo tracciato inserendo un limite "giusto" e consono delle corse moderne : nn superare i 6500 metri di dislivello (ho accorciato qua e la anche il kilometraggio delle stesse, una sola di sette ore, molte intorno i sei)

Quindi :

https://www.cronoescalada.com/tracks/view/78690
(Obbligata così, qui ci scappano le sette ore, disumana ma prima del riposo, una la puoi piazzare, tipo quella di 255km un paio di tour addietro. Si ferma a 240km/6100dsl)

https://www.cronoescalada.com/tracks/view/78694
(Tolto Montemale e quindi 10km, 195i km e 6100dsl, x il tappone dei sogni Esischie-Sampeyre-Agnello-Izoard)

https://www.cronoescalada.com/tracks/view/78689
(sostituito l'over 2000 Valparola con un più corto Campolongo, quindi dieci km in meno, 180km e 5700 dsl)

https://www.cronoescalada.com/tracks/view/78684
(spostata la partenza a Langhirano, trenta km in meno, le cime le stesse, molte, dell'appennino tosco/emiliano, 200km a 5800dsl)

https://www.cronoescalada.com/tracks/view/78681
(spostata la partenza a San Marino, venti km in meno, 210 km e 5500dsl)

https://www.cronoescalada.com/tracks/view/78680
(tolto l'arrivo in salita e il lavazè, un solo passaggio da passo Pampeago, lunga discesa x Bolzano, ma con Grappa e Manghen resta durissima, 200km e 6200dsl)

https://www.cronoescalada.com/tracks/view/78685
(qui ci si sposta a lecco, da mezza diventa di alta, unisco San Marco, santa cristina/trivigno e Mortirolo che tolgo da Montecampione, 215km e 6400dsl)

https://www.cronoescalada.com/tracks/view/78688
(partenza spostata a Pinzolo, tolto il Daone, trenta km in meno, 185km e 6500dsl)

https://www.cronoescalada.com/tracks/view/78687
(riparto da Edolo, senza Mortirolo, tappa di 180km e 6200dsl)

https://www.cronoescalada.com/tracks/view/78683
(partenza spostata a San Leonardo in Passiria, tolti 25km, 185km e 6500dsl)

https://www.cronoescalada.com/tracks/view/74835
(questa resta la stessa, da Briancon a Jafferau di Bardonecchia, corta, 140km e 4000dsl)

Micchan

Pino_82 ha scritto: ↑sabato 13 aprile 2024, 15:11 https://www.cronoescalada.com/tracks/view/78690
(Obbligata così, qui ci scappano le sette ore, disumana ma prima del riposo, una la puoi piazzare, tipo quella di 255km un paio di tour addietro. Si ferma a 240km/6100dsl)

Ti ho fixato un paio di cose minori e messa su profilo

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Io personalmente partirei da Scafà togliendo i primi 50 km

Pino_82

Grazie Micchan, molto bella così presentata (come sempre, sei un maestro nelle presentazioni delle altimetrie)

Il sogno (e il progetto) è quello di unire Maiella, Gran Sasso e Terminillo

Più in genere, queste tappe sono volutamente "cattive" , nel senso che presentano delle grandi difficoltà a inizio/metá tappa
Esempio il Pradarena, il Cippo della Carpegna, come appunto il Blockhaus all'inizio, x parlare degli appennini
Se deve essere di montagna, che lo sia in tutto e per tutto, evitiamo il greggismo fino all'ultima salita
Qui sul Blockhaus, che nn puoi fare proprio a cicloturistica, più di trenta corridori non rimarrebbero, poi è lunghissima e molto dura, proseguire sull'altopiano del gran sasso (completo fino le Capannelle), saliscendi qua e la e infine la salita finale, nn lunghissima ma che arriva molto in alto, ai 1900 della sella famosa del Terminillo.
Sulle alpi ho seguito lo stesso concetto, Grappa x indurire subito , così come Giovo e Pennes in successione, ovviamente Esischie e Sampeyre, il Finestre lontano dal traguardo, come il San Marco, ma anche il Vivione con il Crocedomini, come il Gavia per terz'ultima circa a metà tappa
Evitiare il greggismo e il rimando all'ultima salita , agli ultimi km, il tatticismo, portare in corsa campioni attrezzabili x guidare il gruppo x decine e decine di km complicati, medie abbassate e tante possibili chance x vedere bagarre di classifica.
Questo è il mio concetto, tutto sommato con i km ci si rientra sempre, tranne appunto in questa scelta, che diventa inevitabile, se vuoi proporre un tappone, che vale quello del Petrano (che ha il trio in successione molto goloso), e l'accoppiata sempre molto valida San Pellegrino in Alpe/Abetone.

Micchan

Pino_82 ha scritto: ↑sabato 13 aprile 2024, 18:31 Qui sul Blockhaus, che nn puoi fare proprio a cicloturistica, più di trenta corridori non rimarrebbero

È qui che ti sbagli secondo me, con il Blockhaus all'inizio di una tappa così lunga c'è grosso rischio di avere un sacco di corridori fuori tempo massimo se si parte forte dall'inizio quindi si forma un tacito accordo per farla a passo d'uomo lasciando i soliti 10 minuti alla fuga che andrà a vincere la tappa, da metà tappa in poi faranno un buon ritmo che farà formare il classico gruppetto ma che a quel punto non è a rischio di tempo massimo, si spingerà pesante solo sul Terminillo

Pino_82 ha scritto: ↑sabato 13 aprile 2024, 15:11 https://www.cronoescalada.com/tracks/view/78689
(sostituito l'over 2000 Valparola con un più corto Campolongo, quindi dieci km in meno, 180km e 5700 dsl)

Fatta anche questa che invece come tappone dolomitico mi pare perfetto

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Pino_82

E si, un altro tappone che avevo dimenticato : Fedaia subito, dove la selezione è inevitabile, quindi il Pordoi x ampliare i distacchi, il Giau x fare le ultime differenze tra i migliori, e lasciare alle Tre Cime il ruolo che gli compete, quello di vedere sgranarsi ulteriormente le distanze di piccoli gruppetti.
Le Tre Cime sono belle x lo spettacolo, tecnicamente durissime ma piuttosto corte, la tappa va fatta da un altra parte.
Qui c'è tutto lo spazio

Grazie Micchan

Pino_82

Ma poi oltre che tecnicamente è anche un fatto di tifo : i grandi sciami di fans si fanno sulle salite, meglio se mitiche.
Ti prendo ad esempio la tappa della val Passiria : i meranesi andrebbero sul Gioco, i bolzanini sul Pennes, gruppo da Bressanone sull'Eores (poi delle Erbe) chiaramente da Brunico sul Plan anche in funivia.
Più i fans che vengono da tutto il mondo.
Insomma ritorno d'immagine favoloso, ancora più tifo, più folle, ritorno commerciale in aumento, ovviamente più audience dove ci sono i palcoscenici classici, ambiti, desiderati da tutti.

Micchan

Pino_82 ha scritto: ↑sabato 13 aprile 2024, 15:11 https://www.cronoescalada.com/tracks/view/78683
(partenza spostata a San Leonardo in Passiria, tolti 25km, 185km e 6500dsl)

Di questa non mi piace la prima parte, è proprio volersi andare a cercare tutte le salite due con il lanternino e non dar spazio a nessun altro tipo di terreno, stesso discorso del Blockhaus, sono sprecate e non aggiungono nulla perchè vengono giustamente pascolate, preferirei una partenza tranquilla in modo che possano scoppiare i fuochi d'artificio nella seconda parte che invece è bella

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Trullo

Un paio di tappe così le vedrei volentieri, in un grande giro. Insieme a tappe di montagna di altro tipo e lunghezza
Ma non nove tappe così

Pino_82

Si, sono tante, lo ammetto.
Ma infatti parlo di un fantagiro molto futuristico, quando materiali e medie saranno così alte che si dovrà andare ad indurire la corsa.
Il concetto è quello , se sì vuole tracciare qualcosa di tecnicamente valido, basta mettere tre salite in successione in Italia e hai fatto un tappone selettivo.
Qui ho cercato di tracciare qualcosa di epico, un qualcosa che prevedesse tutti i passaggi più iconici.
In questa a me nn piace l'Eores dalla val di Funes (ero troppo piccolo quando la fece il giro), l'ho vista con Cassani nelle ricognizioni, ha il tratto duro all'inizio, con strada stretta che poi si ricongiunge alla principale , molto irregolare, nn credo possa fare enormi differenze, ed ecco che la corsa si fa sul finale, indiscutibilmente duro (ma il delle Erbe merita un passaggio, anche x evocare il ricordo dell'altro durissimo versante, quindi folle e storia tecnica della corsa che ne segue)
Ma almeno non è certo il no contest fino agli ultimi cinque km, perché sul Giovo e sul Pennes così in successione può andare via un gruppo di corridori forti, ritrovarsi davanti solo i migliori anche solo x inerzia (come può mandare la fuga a dieci minuti e amen, lo sappiamo le corse le fanno i corridori) quelle due salite, prese dai versanti più nobili, o le accomuni ad un arrivo all'alpe di Siusi, dal basso lungo Castelrotto, o le inserisci appunto ad inizio tappa di un percorso si molto duro, ma che a differenza di quello delle tre cime, ha ampi spazi in cui recuperare (un po' come quello di San Marco/Santa Cristina e Mortirolo).
Certo una tappa che so Tirano, con Santa Cristina, Padrio-Trivigno (e piazzi l'inedita, di livello) e Mortirolo , arrivo a Edolo, così secchi, corta intorno i 120km, è anche molto bella e selettiva, ma se mi chiedete di rinunciare a certi passaggi iconici, e il San Marco lo è, io nn ci rinuncio (un trengia corto lungo il percorso e uniamo le due valli, brembana e valtellina).
I km sono giusti, i percorsi molto duri è vero, e sono molte, ho messo circa cento km a crono x equilibrare, a me piacciono le cronosquadre, una vallonata ci vuole ed un totem come lo Zoncolan a crono.
Se poi dobbiamo fare tappe di 4000/4500 metri di dislivello, bastano il Col du Feu e il Ramaz con il Joux Plane, x fare l'etape di Tour, ma le alpi nostrane (e anche le loro, su pendenze meno arcigne), propongono altro, beh che un giorno i ciclisti possano affrontare queste tappe è un sogno che coltivo lungo la mia esistenza arrivata ampiamente a metá.
Disegnare un giro stile vegni, è mettere un qualcosa ogni anno, il concetto qui è se si volesse presentare una corsa da ripetere ogni anno (chiara utopia, il giro ha bisogno di variare, i soldi cambiano posto di anno in anno), tecnicamente, lo proporrei così.
Con pace x tutti quelli che amano la montagna, ampiamente accontentati, da una sequenza (che nn supera mai il trittico), di tappe monstre

Pino_82

Mi ricordo un tappone di trenta anni fa, il primo vinto da Pantani, con i collegamenti dal mattino alla partenza (di Lienz), sullo Stalle, sul Delle Erbe, sul Giovo, x parlare con i tifosi, vedere il meteo, seguire il fascino della corsa su un dispiego di vette mitiche che si allargano su un territorio molto vasto, dall'austria in quel caso fino al meranese.
Ok, bisogna togliere 40/50 km alle tappe di un tempo, le sette ore in bici oggi nn si possono riproporre, ma il concetto è quello, nn racchiudere gli iconici passaggi su un doppio Brocon (giro 2024), piuttosto che su un doppio Vetriolo (TotA 2024), ma ampliare i disegni, estenderli su un vasto territorio, prendere il più comuni possibili, coinvolgerli in quello che è certamente l'evento, il Giro, in Italia.
Certo ci vuole che quei comuni mettano i dindi

Grazie Micchan

Pino_82

Un qualcosa del genere, x capirci

Pino_82

Questa una valida alternativa (si toglie importanza al San Marco, messa come prima, ma comunque molto dura in pendenze dal quel versante, si piazza un inedita come il Padrio, facendo la tappa in Valtellina)
* Il Mortirolo qui come sopra è lungo la direttissima, primo km molto molto duro, da provare insomma

JineteRojo

Micchan ha scritto: ↑lunedì 15 aprile 2024, 18:03
Pino_82 ha scritto: ↑sabato 13 aprile 2024, 15:11 https://www.cronoescalada.com/tracks/view/78683
(partenza spostata a San Leonardo in Passiria, tolti 25km, 185km e 6500dsl)
Di questa non mi piace la prima parte, è proprio volersi andare a cercare tutte le salite due con il lanternino e non dar spazio a nessun altro tipo di terreno, stesso discorso del Blockhaus, sono sprecate e non aggiungono nulla perchè vengono giustamente pascolate, preferirei una partenza tranquilla in modo che possano scoppiare i fuochi d'artificio nella seconda parte che invece è bella
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Le salite toste all'inizio possono sembrare inutili ma non lo sono mai. Magari non vedi manco un attacco ma anche se pascolate mettono tanta fatica nelle gambe. Poi su tapponi da 6k di dislivello a pascolare dall'inizio poi stai un bel po' in sella e comunque cambiano i valori in campo.
Un giro pieno di tapponi tostissimi sarebbe semplicemente pazzesco, e sono convinto che cambierebbero assai i valori, conterrebbe di più il sapersi alleare in corsa, la resistenza eccetera.
Poi la direzione che sta prendendo il ciclismo è un'altra, ma questo è un altro discorso.
Poi se viene pogi vince lui e bom, però per gli altri sarei curioso

Pino_82

Esatto, restano nelle gambe, poi quando si sfilacciano i distacchi si ampliano facilmente
Certo, con i tapponi dai seimila nn puoi portare una mezza squadra , i giovani facciano le corse da una settimana, i tre grandi GT meritano il meglio, e qui "costringi" selezioni di alto livello
Km a crono in abbondanza, devi portare anche un paio di passistoni x squadra.
Ecco la seconda proposta rientra anche nel concetto di nn superare i duecento km x i tapponi, quindi sei ore al massimo, ma la tracciatura ammorbidita anche no
Si può togliere cinquanta km a quella di Parma, si può partire da Livorno, così che una decina le fai tutte sotto i 180 km, quattro ore appena e "riposano", ma le altre te le devi guadagnare
Ci vogliono campioni che ti scortano , i Majka, i Keldermann x fare due esempi (e anche a volte bisogno di alleanze in corsa) ci vuole molta gamba ed esperienza x primeggiare su tappe così, ne guadagna lo spettacolo, le folle, il ritorno d'immagine che ne segue, il GT deve essere classico ed epico, secondo me

Micchan

Trullo ha scritto: ↑lunedì 15 aprile 2024, 20:27 Un paio di tappe così le vedrei volentieri, in un grande giro. Insieme a tappe di montagna di altro tipo e lunghezza
Ma non nove tappe così

Si esatto, anzi una tappone da 5000 o 6000 metri di dislivello non dovrebbe mai mancare perchè un bel percorso ha tutti i tipi di difficoltà e la resistenza sui tapponi è una di quelle, ma ne fai uno, massimo due, se ne fai 9 normalizzi il tappone
Un po' come i francesi che fanno la planche delle belle sgnacchere in 3 o 4 gare differenti ogni anno, sta già stancando e non è più qualcosa di caratteristico che te lo rende speciale, se fai lo Zoncolan da Ovaro ogni anno normalizzi il fatto che ci sia una salita del genere e pian piano abitui lo spettatore che quello sia lo standard, se invece hai lo Zoncolan ogni 3 o 4 anni già nei rumors prima della presentazione senti gente gasata perchè forse mettono lo Zoncolan, l'importante è che negli anni in cui non lo metti hai il Mortirolo, il Finestre o qualche altra salita mitica, se invece è Zoncolan tutti gli anni prima o poi dovrai trovare qualcosa di più, sì c'è ancora qualcosa in giro più duro dello Zoncolan ma è proprio poca roba, finiamo che dobbiamo asfaltare il Monte Bianco e fare l'arrivo di tappa a 4800m
Stessa storia per il tappone di montagna durissimo, se la tappa di montagna media è 4000-4500m di dislivello la volta che fai quella da 6000m è automaticamente la tappa regina che tutti vogliono guardare, se invece metà delle tappe è da 6000m di dislivello dovrai farne una da 8000m per renderla speciale e non se ne esce più

"Oh domani c'è la sedicesima tappa, il tappone! Ho preso le ferie per guardarmelo tutto dall'inizio, non vedo l'ora!"
diventa
"Domani c'è la sedicesima tappa, simile a quelle di martedì, giovedì e ieri, forse mi guardo il finale"

JineteRojo ha scritto: ↑martedì 16 aprile 2024, 12:01 Le salite toste all'inizio possono sembrare inutili ma non lo sono mai. Magari non vedi manco un attacco ma anche se pascolate mettono tanta fatica nelle gambe. Poi su tapponi da 6k di dislivello a pascolare dall'inizio poi stai un bel po' in sella e comunque cambiano i valori in campo.
Un giro pieno di tapponi tostissimi sarebbe semplicemente pazzesco, e sono convinto che cambierebbero assai i valori, conterrebbe di più il sapersi alleare in corsa, la resistenza eccetera.
Poi la direzione che sta prendendo il ciclismo è un'altra, ma questo è un altro discorso.
Poi se viene pogi vince lui e bom, però per gli altri sarei curioso

Inutili forse è il termine sbagliato, sprecate è più corretto, un po' come lo Stelvio quest'anno ad inizio tappa, sa di sprecato
Per mettere un po' di fatica nelle gambe ad inizio tappa preferisco una salita lunga con pendenze abbordabili tipo 18 km al 4-5%, qualcosa che anche fatta ad un ritmo decente non fa staccare gente, il velocista stringe i denti e resiste perchè sa che non può staccarsi così presto, in alternativa una zona vallonata con tante salitelle più o meno dure che stancano ma danno il tempo di recuperare
Se invece piazzi il 12 km al 9% ad inizio tappone di montagna probabilmente lo fanno pianissimo e ne risente lo spettacolo perchè adesso te lo trasmettono live, una volta non lo vedeva nessuno che si facevano la cicloturistica e se lo potevano permettere, l'alternativa è che facciano un buon ritmo e si stacchi mezzo gruppo all'inizio e poi devi fare quella terribile cosa che è aumentare il tempo limite perchè altrimenti metà gruppo va a casa

JineteRojo

Micchan ha scritto: ↑martedì 16 aprile 2024, 16:11
Trullo ha scritto: ↑lunedì 15 aprile 2024, 20:27 Un paio di tappe così le vedrei volentieri, in un grande giro. Insieme a tappe di montagna di altro tipo e lunghezza
Ma non nove tappe così
Si esatto, anzi una tappone da 5000 o 6000 metri di dislivello non dovrebbe mai mancare perchè un bel percorso ha tutti i tipi di difficoltà e la resistenza sui tapponi è una di quelle, ma ne fai uno, massimo due, se ne fai 9 normalizzi il tappone
Un po' come i francesi che fanno la planche delle belle sgnacchere in 3 o 4 gare differenti ogni anno, sta già stancando e non è più qualcosa di caratteristico che te lo rende speciale, se fai lo Zoncolan da Ovaro ogni anno normalizzi il fatto che ci sia una salita del genere e pian piano abitui lo spettatore che quello sia lo standard, se invece hai lo Zoncolan ogni 3 o 4 anni già nei rumors prima della presentazione senti gente gasata perchè forse mettono lo Zoncolan, l'importante è che negli anni in cui non lo metti hai il Mortirolo, il Finestre o qualche altra salita mitica, se invece è Zoncolan tutti gli anni prima o poi dovrai trovare qualcosa di più, sì c'è ancora qualcosa in giro più duro dello Zoncolan ma è proprio poca roba, finiamo che dobbiamo asfaltare il Monte Bianco e fare l'arrivo di tappa a 4800m
Stessa storia per il tappone di montagna durissimo, se la tappa di montagna media è 4000-4500m di dislivello la volta che fai quella da 6000m è automaticamente la tappa regina che tutti vogliono guardare, se invece metà delle tappe è da 6000m di dislivello dovrai farne una da 8000m per renderla speciale e non se ne esce più

"Oh domani c'è la sedicesima tappa, il tappone! Ho preso le ferie per guardarmelo tutto dall'inizio, non vedo l'ora!"
diventa
"Domani c'è la sedicesima tappa, simile a quelle di martedì, giovedì e ieri, forse mi guardo il finale"

JineteRojo ha scritto: ↑martedì 16 aprile 2024, 12:01 Le salite toste all'inizio possono sembrare inutili ma non lo sono mai. Magari non vedi manco un attacco ma anche se pascolate mettono tanta fatica nelle gambe. Poi su tapponi da 6k di dislivello a pascolare dall'inizio poi stai un bel po' in sella e comunque cambiano i valori in campo.
Un giro pieno di tapponi tostissimi sarebbe semplicemente pazzesco, e sono convinto che cambierebbero assai i valori, conterrebbe di più il sapersi alleare in corsa, la resistenza eccetera.
Poi la direzione che sta prendendo il ciclismo è un'altra, ma questo è un altro discorso.
Poi se viene pogi vince lui e bom, però per gli altri sarei curioso
Inutili forse è il termine sbagliato, sprecate è più corretto, un po' come lo Stelvio quest'anno ad inizio tappa, sa di sprecato
Per mettere un po' di fatica nelle gambe ad inizio tappa preferisco una salita lunga con pendenze abbordabili tipo 18 km al 4-5%, qualcosa che anche fatta ad un ritmo decente non fa staccare gente, il velocista stringe i denti e resiste perchè sa che non può staccarsi così presto, in alternativa una zona vallonata con tante salitelle più o meno dure che stancano ma danno il tempo di recuperare
Se invece piazzi il 12 km al 9% ad inizio tappone di montagna probabilmente lo fanno pianissimo e ne risente lo spettacolo perchè adesso te lo trasmettono live, una volta non lo vedeva nessuno che si facevano la cicloturistica e se lo potevano permettere, l'alternativa è che facciano un buon ritmo e si stacchi mezzo gruppo all'inizio e poi devi fare quella terribile cosa che è aumentare il tempo limite perchè altrimenti metà gruppo va a casa

Chi è che si guarda il tappone integrale? Io, tu e pochi altri.
E al massimo il problema sarebbe su quanto far vedere.
L'esempio dello Stelvio di quest'anno non è calzante perché la salita dura a inizio tappa ha senso in un tappone duro, non in uno insipido.

Pino_82

Si Micchan, lo Stelvio messo li è sprecato
Poi vediamo se si farà appena al venti maggio, e tutte le considerazioni che abbiamo già fatto
Tecnicamente, con la salita di Avelengo (Merano2000) lo Stelvio ci stava bene eccome, anche se lontanissimo da traguardo.
È malmesso perché ci sono cento km di pianura, l'irregolare Pinei e la pettata finale di Monte Pana, regolarissima anzi che no questa fino a Santa Cristina.
Ma con una salita come Merano2000, e magari un Pinei da Ponte Gardena quella era una tappa da cinque stelle, senza se e ma.
Ma non è questo il punto, chi si perderà il passaggio sullo Stelvio? Nessuno, perché è lo Stelvio, dove sia messo sia messo, un Moloch che è storia.
Quanti andranno in cima al mostro dell'Ortles, anche se a centocinquanta km dall'arrivo : molti, perché è la storia.
Questo è il concetto, prima dell'aspetto tecnico
Una salita molto dura come il Blockhaus, una colle mitico di una dorsale famosissima, viene presa d'assalto anche a duecento km dall'arrivo, ci sono quelli della zona, quelli che la vogliono fare in bici perché è sempre una sfida, quelli che dicono è la Maiella ci vado a sciare e ci vado, quelli che "beh, il Blockhaus da Roccamorice non me lo posso perdere" e vanno a seguire la corsa : questo è l'intendimento con cui ho tracciato il percorso, ancora prima dell'aspetto tecnico.
Fiumi di persone, ritorno d'immagine, storia del ciclismo cui parlare anche mesi prima, prendere ogni singola di quelle molte tappone come un evento unico, uscire dal concetto di prodotto di nicchia.
Vuoi il 30% di share e sei milioni d'Italiani davanti alla TV nonostante ti mancano i campioni, traccia un giro storico, un giro iconico, un giro memorabile, ci guadagnano tutti, spettacolo e spettatori, quindi anche l'organizzazione.
Se ne proponi una, due, solo lo spettatore esperto coglie il momento in cui seguire la corsa, devi attaccarli alla televisione, la gran massa, giorno dopo giorno.
Se mi chiedi , puoi vedere una sola tappa tra il Brocon e lo Stelvio, a questo scialbo ammorbidito disegno di questa edizione, dirò sempre quella dello Stelvio (che è molto meno selettiva), perché c'è la storia (poi quella del Brocon ha anche il Sella che è storia)
Detto questo hanno ragione chi mettono i dindi quindi vada x il doppio Brocon (che è storico, x carità, ai tempi subito dopo la guerra molto spesso corso, ma da quaranta anni si proponeva come inizio corsa, perché tecnicamente un po' superato, hanno trovato il versante della Val Malene che è più impegnativo e pace) e il doppio Grappa, che, deh, gran salita, ma ha qualche sei versanti, scegline due differenti, invece no i dindi li mette Bassano e Romano/Semonzo e di lì si deve passare, che tecnicamente è anche meglio, è un versante molto impegnativo , ma come senso dello spettacolo dai l'impressione che il Giro, la prima corsa italiana e una delle prime al mondo, ha bisogno di farsi i circuiti di salite note , per mancanza di fondi in percorsi di più ampio respiro

Allabersagliera

Micchan ha scritto: ↑martedì 16 aprile 2024, 16:11
Un po' come i francesi che fanno la planche delle belle sgnacchere in 3 o 4 gare differenti ogni anno

siccome non l'avevo mai sentita chiamare così, vorrei scomodare mon cher ami Benoit Pizzuto (beaucoup de temps che non ci sentons), per chiedergli se magari è così che la chiamano dalle sue parti, a Perpignan...

Pino_82

E questa quella del Crocedomini (e di Montecampione)
180 km si può proporre, è durissima, rientra nei 6000 di dsl, un gran bel tappone (i gpm sono sul grossomodo, che si arrivi ai 1750 sul plan lo sappiamo)

Pino_82

Baratto la tappa di Edolo, con l'originaria Morbegno (come sopra), senza Culmine, solo il San Marco e arrivo in discesa. (monosalita diciamo che diventa di "mezza", tolgo un tappone quindi)
Però ipotizzo la tappa da sei stelle, la più dura possibile, viene di 180km , anche qui sei milà di dislivello, in pratica tre delle cinque salite più dure di Italia (ci aggiungerei il Finestre e lo Zoncolan nel novero ristretto)

Quindi al venerdì : Como - Morbegno (lungo Bergamo, san pellegrino terme , quindi San Marco e discesa su Morbegno) ***
Sabato Edolo - Plan di Montecampione 180 km (Vivione, Crocedomini, San Zeno e Plan) *****
Domenica Super mega tappone Aprica - Passo dello Stelvio (Mortirolo, Gavia, Umbrail, Stelvio) 180 km ******

Pino_82

E aggiungiamo quindi un altra tappetta da 130 km , con il San Marco, x carità, quindi potenzialmente selettiva, ma di "riposo" attivo, neanche quattro ore di corsa.

Quindi restano tre tapponi sugli appennini
Tre sulle dolomiti
Due sulle occidentali (ma uno è di 140km)
Due finali sulle retiche

Pino_82

A questo punto ho ricavato km , circa 150 , possiamo fare un percorso più classico, togliere la cronosquadre (che a me piace e molto) e mettere una Bologna/Cesenatico di volata in più.
E cominciano ad essere molte : Livorno/Parma (con la pedalabile Cisa) 180km , Bologna/Cesenatico 170km, Ancona/Pescara 150km , Padova/Grado 170km, Tolmezzo/Belluno (con il morbido Mauria) 120km, Torino/Milano 150km.

Di mezza quella della Bavella (Bastia/Portovecchio 180km e Como/Morbegno 130km e l'iniziale Isola di Sant'Antioco/Alghero 240km)

Dieci tappone (nove, una è di 140km, la Briancon/Bardonecchia Jafferau)

Due crono (Portoferraio Elba 35km e cronoscalata dello Zoncolan 10km)

Pino_82

Rispetto a quello di quest'anno che propone :

Tre tappone (Livigno, Passo Brocon e Bassano)
Tappe di montagna (Monte Pana), mettiamola nelle tappone x lo Stelvio, e sono quattro
Tappe di mezza (Oropa, Prati di Tivo, Bocca delle Selva, Sappada, Torino)
Otto in tutto + Torino di collina
Una sterrata, sono dieci dove fare classifica (io ne propongo dodici, insomma ci sta)
Miste, giusto Fano (Lucca chiamarla mista mi sembra troppo)
Di volata un sacco (Fossano, Andora, Lucca, Francavilla, Napoli, Cento, Padova, Roma)
Due crono anche qui (Perugia e Desenzano del Garda)

Pino_82

Eccola la tappa da quattromila di dsl, corta moderna ed esplosiva (selettiva di certo)
Se c'è il Finestre, indurire nn serve (cioè diciamo è già cattiva con un Finestre a metà tappa)
Quattro stelle

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Restano le ultime due, tappone

Cuneo - Briancon 190 km *****
(Esischie, Sampeyre, Agnello, Izoard)
Classica, voluta da tutti, durissima, un auspicio di percorso di altissimo livello, senza dubbio epica
* Il Sampeyre dall'Elva, ma su cronoscalada nn lo prende

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E questa l'ultima, ritengo un ennesimo sogno, con Grappa, Manghen e passo Pampeago, lunga discesa x Bolzano
Cinque stelle, ma dove c'è spazio x recuperare (nel finale)

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Eccole le altre due appenniniche

San Marino - Monte Petrano 210km *****

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E Langhirano - Abetone 200 km *****

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Fattibili x lunghezza, due vere tappone appenniniche, tra i 5500 e i 6000 di dislivello anche qui, credo siano le cavalcate migliori che gli appennini possano proporre.

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Parliamone visto che siamo in argomento del percorso del Giro prossimo, allora do dei voti alle tappe

La 1° hilly stage : simpatica, scelte oculate x la prima frazione, nn i passaggi più duri come due anni fa, ma comunque una tappa godibile, con potenziale da classifica : 7

2° medium mountain stage : qui si ammorbidisce il preludio a Oropa, è una monosalita mascherata, ma considerando che siamo alla seconda, già un arrivo alpino, è molta roba : 6

3° flat stage : semplicemente insulsa, corta e facilissima, si lo strappettino nel finale, niente di che, volata certa : 4

4° hilly stage : i giovetti dal lato facile a metà tappa nn impauriscono nessuno, ci voleva uno strappetto nel finale, con rispetto x il cavalcavia del capo mele : 5

5° hilly stage : più lunga, fino a Lucca, l'attraversamento sempre complicato delle cinque terre, l'antesignano bracco e uno strappo a Montemagno dopo tanta piana , x le fughe : 6, almeno un minimo d'incertezza qui c'è

6° hilly stage (con sterrato) : salita a Volterra pedalabile, quindi pochi tratti di sterrato, quello molto lungo appena diviso in due parti , l'unico in cui fare la tappa, che ha almeno messo uno strappetto nel finale. Certo impallidisce al confronto con quella del Tour : per fare classifica, nn puoi dargli più di 5 e mezzo

7° time trial : crono lunga, con salita alla fine, di per sé una bella prova completa : 7 e mezzo

8° medium mountain : salita interessante quella dei Prati di Tivo, tappa con una salita, il Capistrello proprio all'inizio, che con il Cerro può mandare via la fuga, parte centrale molto abbordabile : 6 e mezzo

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9° flat stage : verso Napoli scendendo leggermente, ultimi trenta km con i saliscendi noti della zona, possono mescolare le carte x una volata molto probabile : 5 e mezzo

10° medium mountain stage : mezzo taburno e campo sauro a metà, quindi un vallonato approccio verso la salita finale, molto lunga, pedalabile. Ma con il rapporto puoi fare le differenze : 6

11° flat stage : si, qualche saliscendi morbido ad inizio corsa, ma anche cento km piatti nella seconda parte per una volata assicurata : 5

12° hilly stage : quella marchigiana nn è più alla ricerca dei muri come un decennio addietro, si accontenta dei saliscendi inevitabili dell'entroterra tipico : 6 e mezzo

13° flat stage : piattone classico di metá giro : 4

14° time trial : più breve e veloce della precedente, x specialisti, ma nn strade lunghe e piatte. Tecnica : 6

15° High Mountain : alla quindicesima la prima di alta, e dice tutto sul giro genoflesso a sua maestà Pogi, ammorbidita nel finale, ma lunga e con molti colli "mitici" , comunque impegnativa : 7 e mezzo

16° High Mountain : inizio strepitoso, con Eira/Foscagno e Stelvio in successione, quindi una piana mortifera, che rende buono quell'inizio solo per la fuga, il lungo e incostante Pinei prima del muretto finale : 5, x la mancanza di raccordo tra i due tronconi impegnativi di tappa

17° High Mountain : la tappa del doppio Brocon, con un Sella da fare a cicloturistica e un Rolle da quel lato molto morbido, si fa nel finale, la Gobbera e il primo Brocon possono scremare, ma è già servito il finale sull'ultima ascesa : 5 e mezzo

18° flat stage : classico intermezzo nell'ultima settimana, ci vuole tra due gruppi di tappe di montagna : 6

19° medium mountain stage : tappa con salite brevi, una sola ripida, percorso nn eccessivo, per una tappa da fuga ma con l'odore di classifica x chi ha gestito meglio le forze : visto il proscenio, più di un 5 nn possiamo dare

20° High Mountain stage: tanta piana e poi il doppio Grappa ; tappa dura e molto, ma nn un tappone di montagna classico : 7, x il doppio mostro è d'obbligo

21° flat stage : Roma, splendida cornice x la passerella: 6

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Ho rivisto la tappa del 2009 col trittico famoso cui il Catria, lo fecero da Chiaserma, il versante più duro ( a patto che si asfalti completamente la discesa, certo) , quindi periplo dei tre monti più facile (e più ravvicinati ) km guadagnati, si può partire da Rimini (senza l'avvio in discesa sempre mal digerito)

Un qualcosa del genere

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Le salite principali

2° tappa : Monte Faito

7° tappa : Bavella

9° tappa : Serra, Pizzorne, Trebbio, San Pellegrino in Alpe, Abetone

11° tappa : Finestre, Sestriere

12° tappa : Zuccore, San Carlo

14° tappa : San Marco, Mortirolo (tovo), Stelvio (bormio)

15° tappa : Nigra, San Pellegrino, Duran, Cibiana, Ciampigotto, Pura

17° tappa : Montecopiolo, Cippo Carpegna, Nerone, Catria, Petrano

18° tappa : Sassotetto (maddalena), Presta, Canapine, Capistrello, Cerro

19° tappa : Terminillo (leonessa), Capannelle, Montecristo (altipiano gran Sasso), Blockhaus della Maiella

20° tappa : Campo Felice (sterrato)

Finale sugli appennini, novità che si potrebbe ripetere (certo con tapponi), seconda settimana con le alpi, le occidentali appena visitate (4 gpm in tutto), retiche e dolomiti nel week end (nove salite in tutto) , due crono di media lunghezza, impegnative.
Altri appennini qua e la, tappone su quello toscano.
Sono riuscito a mettere almeno un arrivo o una partenza su tutte le regioni
Da provare, provateci, che nn è così facile

Micchan

Prendetelo come un post di servizio per chi vuole qualche spunto per fare percorsi, ho cercato qualche mostro in giro per il mondo, di quelli che quasi nessuno conosce e come al solito ho cercato rilevazioni sul terreno invece che i soliti dati satellitari che fuori dall'Europa fanno schifo e sembrano montagne russe

Iniziamo con questa salita sulla montagna principale di quest'isola della Guinea Equatoriale, la strada è asfaltata fino in cima, buona qualità, strada abbastanza larga, ottima per il ciclismo su strada, sono 35.6 km al 7.3% medio fino a 2641m e tanti saluti alle vostre gambe

► Mostra testo

Passiamo a questa strada in Perù, per la prima parte è strada asfaltata che tocca alcuni paesi delle Ande e va bene per il ciclismo su strada, gli ultimi 10-15 km è sterrato ben tenuto perchè porta ad una miniera attiva, meglio farlo in mountain bike, sono 56.2 km al 4.7% di media ma in alcuni tratti spiana e l'inizio è facile, si arriva alla vertiginosa quota di 4898m

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Terza salita è questa nell'isola di Reunion, strada larga e asfaltata da poco, perfetta per il ciclismo su strada e in cima spettacolo di natura e ottima vista, sono 27.5 km al 7.7% fino a 2150m

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La quarta è un bonus perchè la prima parte è già sconsigliata per la bici da corsa e la seconda la fai solo in mountain bike, e pure con quella non è terreno facile perchè si tratta di un passo di montagna indiano nel Karakorum con probabili muri di neve anche in estate, sono 33.6 km al 6.3% fino a 4241m

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Per ultima la più dura, ci spostiamo in Ecuador per una salita che già il nome dice tutto, la strada è asfaltata fino in cima e piuttosto buona, 32.3 km all'8.4% di media ma con una decina di km centrali attorno al 12% di media e si sale fino a 2824m, non arrivi neanche a metà che già vedi la madonna

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nurseryman

Micchan ha scritto: ↑lunedì 22 aprile 2024, 23:57 Prendetelo come un post di servizio per chi vuole qualche spunto per fare percorsi, ho cercato qualche mostro in giro per il mondo, di quelli che quasi nessuno conosce e come al solito ho cercato rilevazioni sul terreno invece che i soliti dati satellitari che fuori dall'Europa fanno schifo e sembrano montagne russe

Iniziamo con questa salita sulla montagna principale di quest'isola della Guinea Equatoriale, la strada è asfaltata fino in cima, buona qualità, strada abbastanza larga, ottima per il ciclismo su strada, sono 35.6 km al 7.3% medio fino a 2641m e tanti saluti alle vostre gambe
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Passiamo a questa strada in Perù, per la prima parte è strada asfaltata che tocca alcuni paesi delle Ande e va bene per il ciclismo su strada, gli ultimi 10-15 km è sterrato ben tenuto perchè porta ad una miniera attiva, meglio farlo in mountain bike, sono 56.2 km al 4.7% di media ma in alcuni tratti spiana e l'inizio è facile, si arriva alla vertiginosa quota di 4898m
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Terza salita è questa nell'isola di Reunion, strada larga e asfaltata da poco, perfetta per il ciclismo su strada e in cima spettacolo di natura e ottima vista, sono 27.5 km al 7.7% fino a 2150m
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La quarta è un bonus perchè la prima parte è già sconsigliata per la bici da corsa e la seconda la fai solo in mountain bike, e pure con quella non è terreno facile perchè si tratta di un passo di montagna indiano nel Karakorum con probabili muri di neve anche in estate, sono 33.6 km al 6.3% fino a 4241m
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Per ultima la più dura, ci spostiamo in Ecuador per una salita che già il nome dice tutto, la strada è asfaltata fino in cima e piuttosto buona, 32.3 km all'8.4% di media ma con una decina di km centrali attorno al 12% di media e si sale fino a 2824m, non arrivi neanche a metà che già vedi la madonna
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quelle in perù ed equador sarà possibile vederle in qualche gara in america latina
mi sorprende però la salita della guinea equatoriale
non mi aspettavo una salita in quella zona