Credo (spero)si chiuderà a 15..marco_graz ha scritto: ↑venerdì 20 ottobre 2023, 14:29Pochini, certo che se devono passare e sparire meglio che aspettino un anno. Poi credo che qualcun altro venga fuori.
Cavallo?
Credo (spero)si chiuderà a 15..marco_graz ha scritto: ↑venerdì 20 ottobre 2023, 14:29Pochini, certo che se devono passare e sparire meglio che aspettino un anno. Poi credo che qualcun altro venga fuori.
La Bardiani gli ha fatto fare lo stage negli scorsi mesi ma guardando la sua scheda su PCS per il 2024 viene dato alla Technipes-InEmiliaRomagna che, come sappiamo, è una formazione Continental e che quindi parteciperà solamente a corse del calendario italiano e a gare estere di seconda e terza fascia all'estero. Di certo sarebbe auspicabile che possa far bene, visto che è uno di quei ragazzi in grado di andar bene sui percorsi impegnativi, viste le sue spiccate doti di scalatore. Nella formazione emiliana approda anche uno dei dilettanti più vincenti di questa stagione, ovvero il ligure Nicolò Garibbo che ha già superato i 23 anni ed aveva quindi necessità di trovare una certa sistemazione per non essere costretto a smettere.
Non intendevo che è assurdo che non ci siano neoprof del centro-sud ma che è assurdo che a fronte di queste proporzioni i migliori scalatori degli ultimi 10-15 anni vengano dal sudWinter ha scritto: ↑venerdì 20 ottobre 2023, 12:43Purtroppo noBeppugrillo ha scritto: ↑giovedì 19 ottobre 2023, 22:05Eppure gli ultimi tre migliori scalatori italiani sono del profondo sud. A me sembra un dato statistico ai limiti dell'assurdo (e magari Ciccone e Pellizzari sono i prossimi). Però penso non dica niente, solo che dove e quando nasce il campione è quasi completamente casuale
L anno scorso 25 neopro 20 nord 5 centro sud 0
Posso aver sbagliato i calcoli , 118 professionisti
Solo 6 del sud..
1982 Pozzovivo
1989 Puccio
1992 Nibali
1994 Fiorelli
1996 Albanese (che è più toscano che campano)
2001 Verre
Prima erano molti di piu
E Amella della corratec
biagini che fa ? anche se è un 2003 è stato per caso opzionato ?Abruzzese ha scritto: ↑venerdì 20 ottobre 2023, 20:37La Bardiani gli ha fatto fare lo stage negli scorsi mesi ma guardando la sua scheda su PCS per il 2024 viene dato alla Technipes-InEmiliaRomagna che, come sappiamo, è una formazione Continental e che quindi parteciperà solamente a corse del calendario italiano e a gare estere di seconda e terza fascia all'estero. Di certo sarebbe auspicabile che possa far bene, visto che è uno di quei ragazzi in grado di andar bene sui percorsi impegnativi, viste le sue spiccate doti di scalatore. Nella formazione emiliana approda anche uno dei dilettanti più vincenti di questa stagione, ovvero il ligure Nicolò Garibbo che ha già superato i 23 anni ed aveva quindi necessità di trovare una certa sistemazione per non essere costretto a smettere.
Si si, Biagini passa con loro (ha firmato per 4 anni). Come per altri farà ancora diverse gare con gli Under e di tanto in tanto comincerà a gareggiare anche tra i professionisti .nurseryman ha scritto: ↑domenica 22 ottobre 2023, 8:00 biagini che fa ? anche se è un 2003 è stato per caso opzionato ?
Fossero solo i mondiali.Sono corse di un giorno ed un digiuno più lungo di altri periodi ci può stare. Soprattutto non esistono più corridori da gare a tappe.Winter ha scritto: ↑domenica 6 agosto 2023, 21:55 Ultimi 15 mondiali..
2009 .. 8.. Cunego
2010 .. 4.. Pozzato
2011 .. 14.. Bennati
2012 .. 13 .. Gatto
2013.. 4 .. Nibali
2014 .. 13.. Colbrelli
2015..18..Nizzolo
2016 .. 5.. Nizzolo
2017.. 4 .. Trentin
2018 .. 5 .. Moscon
2019 .. 2.. Trentin
2020..10..Caruso
2021 .. 10.. colbrelli
2022.. 5.. trentin
2023.. 10.. Bettiol
Un solo podio , trentin 2019
15 mondiali senza un ns vincitore è il record negativo di sempre (tra Binda 1932 e Coppi 1953 ci son 7 mondiali non corsi per la guerra)
Che la mobilità sostenibile in bicicletta nelle città abbia o no una relazione con il ciclismo come sport se ne può discutere; a mio parere più sì che no, ma certamente non è automatico, necessita di una strategia comunicativa, investimenti, anche la fortuna (avere o non avere campioni).nurseryman ha scritto: ↑venerdì 24 novembre 2023, 23:08 sono tornato dopo essere stato una settimana a londra
e più frequento il mondo inglese e più credo che una parte del successo del modello inglese si debba al fatto che la bici è veramente un mezzo di locomozione a londra e l'uso della bici è incentivato
Krisper ha scritto: ↑sabato 25 novembre 2023, 10:29Che la mobilità sostenibile in bicicletta nelle città abbia o no una relazione con il ciclismo come sport se ne può discutere; a mio parere più sì che no, ma certamente non è automatico, necessita di una strategia comunicativa, investimenti, anche la fortuna (avere o non avere campioni).nurseryman ha scritto: ↑venerdì 24 novembre 2023, 23:08 sono tornato dopo essere stato una settimana a londra
e più frequento il mondo inglese e più credo che una parte del successo del modello inglese si debba al fatto che la bici è veramente un mezzo di locomozione a londra e l'uso della bici è incentivato
Ma la indipendentemente dal ciclismo, è indubbio che l’Italia è fortemente in ritardo sulla bici in città, per quanto le cose piano stiano migliorando, troppo piano.
Sulla mobilità in generale il confronto è imbarazzante.
Per dire a Madrid ci sono 12 linee della metropolitana, 12!
Non so se in Italia arriviamo a 12 sommandole tutte assieme.
Perché?
La politica ha enormi responsabilità, ma non può essere solo questo.
Per dire, non è che la Spagna abbia avuto una classe politica decente, ma ogni volta che ci torno mi pare migliorata, più moderna e più serena di noi.
Indipendentemente da problemi simili ai nostri, è stata capace di migliorarsi.
Allora non è solo una questione di classe politica, per quanto sia importante.
L’Italia è un paese che ha smesso di costruire un futuro e sembra essere incapace di uscire da questa inerzia, anzi prosegue a distruggere ciò che di buono aveva costruito, ad esempio il SSN.
Debito enorme, età media elevata, morfologia territorio complessa,… certo tutto vero, ma anche una sensazione di inciviltà perenne, un accettare passivamente l’assenza di un minimo senso etico, un senso di rassegnazione diffuso.
Conscio che sono mille i fattori che ci hanno condotto in questo stato, uno però mi pare essere stato il click, l’interruttore, il primo pezzo del domino, la mentalità anni 80 con la sua “Milano da bere”, i paninari, la finta leggerezza della TV commerciale (le vecchie lobotomizzazioni neurochirurgiche era meno invasive), l’antipolitica, l’individualismo del “fatti i cazzi tuoi!”alla Razzi.
Ad inizio anni 80 conoscevo ed ero conosciuto da tutto il quartiere, poi solo nel mio palazzo, poi solo un educato saluto quando ci si incrocia con il vicino, ora la mia dirimpettaia se stiamo uscendo assieme richiude la porta ed aspetta che io entri in ascensore!
Quando vivevo in Spagna (Siviglia) il sabato mattina facevamo le pulizie tutti assieme con i vicini, porte aperte, aiuto reciproco e tanto divertimento.
Non conosco bene i paesi del nord Europa, non credo siano meno individualisti, ma da noi l’effetto è stato devastante.
Scusate il lungo OT, ma l’esempio della mobilità ciclabile è solo uno dei tanti effetti di questa differenza.
io però, farei un passo in più.Krisper ha scritto: ↑sabato 25 novembre 2023, 10:29Che la mobilità sostenibile in bicicletta nelle città abbia o no una relazione con il ciclismo come sport se ne può discutere; a mio parere più sì che no, ma certamente non è automatico, necessita di una strategia comunicativa, investimenti, anche la fortuna (avere o non avere campioni).nurseryman ha scritto: ↑venerdì 24 novembre 2023, 23:08 sono tornato dopo essere stato una settimana a londra
e più frequento il mondo inglese e più credo che una parte del successo del modello inglese si debba al fatto che la bici è veramente un mezzo di locomozione a londra e l'uso della bici è incentivato
Ma la indipendentemente dal ciclismo, è indubbio che l’Italia è fortemente in ritardo sulla bici in città, per quanto le cose piano stiano migliorando, troppo piano.
Sulla mobilità in generale il confronto è imbarazzante.
Per dire a Madrid ci sono 12 linee della metropolitana, 12!
Non so se in Italia arriviamo a 12 sommandole tutte assieme.
Perché?
La politica ha enormi responsabilità, ma non può essere solo questo.
Per dire, non è che la Spagna abbia avuto una classe politica decente, ma ogni volta che ci torno mi pare migliorata, più moderna e più serena di noi.
Indipendentemente da problemi simili ai nostri, è stata capace di migliorarsi.
Allora non è solo una questione di classe politica, per quanto sia importante.
L’Italia è un paese che ha smesso di costruire un futuro e sembra essere incapace di uscire da questa inerzia, anzi prosegue a distruggere ciò che di buono aveva costruito, ad esempio il SSN.
Debito enorme, età media elevata, morfologia territorio complessa,… certo tutto vero, ma anche una sensazione di inciviltà perenne, un accettare passivamente l’assenza di un minimo senso etico, un senso di rassegnazione diffuso.
Conscio che sono mille i fattori che ci hanno condotto in questo stato, uno però mi pare essere stato il click, l’interruttore, il primo pezzo del domino, la mentalità anni 80 con la sua “Milano da bere”, i paninari, la finta leggerezza della TV commerciale (le vecchie lobotomizzazioni neurochirurgiche era meno invasive), l’antipolitica, l’individualismo del “fatti i cazzi tuoi!”alla Razzi.
Ad inizio anni 80 conoscevo ed ero conosciuto da tutto il quartiere, poi solo nel mio palazzo, poi solo un educato saluto quando ci si incrocia con il vicino, ora la mia dirimpettaia se stiamo uscendo assieme richiude la porta ed aspetta che io entri in ascensore!
Quando vivevo in Spagna (Siviglia) il sabato mattina facevamo le pulizie tutti assieme con i vicini, porte aperte, aiuto reciproco e tanto divertimento.
Non conosco bene i paesi del nord Europa, non credo siano meno individualisti, ma da noi l’effetto è stato devastante.
Scusate il lungo OT, ma l’esempio della mobilità ciclabile è solo uno dei tanti effetti di questa differenza.
“Abbiamo fatto il primo passo di un percorso più ampio, articolato su un orizzonte temporale iniziale di 5 anni, che prevede la creazione di una squadra professionistica maschile e una femminile oltre a una serie di iniziative volte a promuovere la partecipazione di massa allo sport”.
Speriamo bene, in descrizione hanno messo dentro di tutto un pò per non sbagliare.bartoli ha scritto: ↑mercoledì 20 dicembre 2023, 18:18“Abbiamo fatto il primo passo di un percorso più ampio, articolato su un orizzonte temporale iniziale di 5 anni, che prevede la creazione di una squadra professionistica maschile e una femminile oltre a una serie di iniziative volte a promuovere la partecipazione di massa allo sport”.
Be', noi... lavoriamo nella meccanica di precisione, tecnologie avanzate al servizio di progettazioni particolari e specifiche. Non so... hardware e quelle cose... cioè, creiamo dei supporti che poi serviranno per progettare grosse situazioni, non so... Strumenti di precisione per una svolta magari futura anche della meccanica... eh, non so se mi spiego...bartoli ha scritto: ↑mercoledì 20 dicembre 2023, 18:18 “Abbiamo fatto il primo passo di un percorso più ampio, articolato su un orizzonte temporale iniziale di 5 anni, che prevede la creazione di una squadra professionistica maschile e una femminile oltre a una serie di iniziative volte a promuovere la partecipazione di massa allo sport”.
Ce n'è già uno qui nel forum buono a segare carriere; basta e avanza.Beppugrillo ha scritto: ↑venerdì 29 dicembre 2023, 18:39 L'anno scorso di questi tempi prospettavo una possibile grande stagione di Alessandro Covi e Andrea Piccolo, è andata male che peggio non si può. Quindi riproviamoci. Nel 2024 mi aspetto moltissimo da Antonio Tiberi e Filippo Baroncini. Tiberi dovrebbe fare il Giro, forse con obiettivi di classifica. Di sicuro il pensiero c'è e non vedo perché non dovrebbe riuscire. Baroncini invece penso possa fare molto bene nelle classiche di primavera e poi in estate. Uno scenario positivo su cui forse metterei la firma contempla una top ten al Giro per Tiberi e 2-3 vittorie sparse per Baroncini con una grande prestazione al Mondiale. Speriamo vada meglio dell'anno scorso
Lampiao ha scritto: ↑venerdì 22 dicembre 2023, 8:46Be', noi... lavoriamo nella meccanica di precisione, tecnologie avanzate al servizio di progettazioni particolari e specifiche. Non so... hardware e quelle cose... cioè, creiamo dei supporti che poi serviranno per progettare grosse situazioni, non so... Strumenti di precisione per una svolta magari futura anche della meccanica... eh, non so se mi spiego...bartoli ha scritto: ↑mercoledì 20 dicembre 2023, 18:18 “Abbiamo fatto il primo passo di un percorso più ampio, articolato su un orizzonte temporale iniziale di 5 anni, che prevede la creazione di una squadra professionistica maschile e una femminile oltre a una serie di iniziative volte a promuovere la partecipazione di massa allo sport”.
Anche perché Baroncini di sfighe ne ha già avute a sufficienza, la storia di Tiberi la conosciamo. Non serve altro.Slegar ha scritto: ↑venerdì 29 dicembre 2023, 18:52Ce n'è già uno qui nel forum buono a segare carriere; basta e avanza.Beppugrillo ha scritto: ↑venerdì 29 dicembre 2023, 18:39 L'anno scorso di questi tempi prospettavo una possibile grande stagione di Alessandro Covi e Andrea Piccolo, è andata male che peggio non si può. Quindi riproviamoci. Nel 2024 mi aspetto moltissimo da Antonio Tiberi e Filippo Baroncini. Tiberi dovrebbe fare il Giro, forse con obiettivi di classifica. Di sicuro il pensiero c'è e non vedo perché non dovrebbe riuscire. Baroncini invece penso possa fare molto bene nelle classiche di primavera e poi in estate. Uno scenario positivo su cui forse metterei la firma contempla una top ten al Giro per Tiberi e 2-3 vittorie sparse per Baroncini con una grande prestazione al Mondiale. Speriamo vada meglio dell'anno scorso
Se il "Ballero" fosse ancora con noi, sarebbe stato tutto diverso ?Covadonga ha scritto: ↑martedì 31 ottobre 2023, 9:03Fossero solo i mondiali.Sono corse di un giorno ed un digiuno più lungo di altri periodi ci può stare. Soprattutto non esistono più corridori da gare a tappe.Winter ha scritto: ↑domenica 6 agosto 2023, 21:55 Ultimi 15 mondiali..
2009 .. 8.. Cunego
2010 .. 4.. Pozzato
2011 .. 14.. Bennati
2012 .. 13 .. Gatto
2013.. 4 .. Nibali
2014 .. 13.. Colbrelli
2015..18..Nizzolo
2016 .. 5.. Nizzolo
2017.. 4 .. Trentin
2018 .. 5 .. Moscon
2019 .. 2.. Trentin
2020..10..Caruso
2021 .. 10.. colbrelli
2022.. 5.. trentin
2023.. 10.. Bettiol
Un solo podio , trentin 2019
15 mondiali senza un ns vincitore è il record negativo di sempre (tra Binda 1932 e Coppi 1953 ci son 7 mondiali non corsi per la guerra)
Fossi in te eviterei di rispondere a questo genere di domande .
Vero ma siamo tra le nazioni che hanno più pro..
Il problema è che dei primi 15 i nostri sono gli unici a non essere millennial. Per me la crisi sta proprio in questo dato. Mentre all'estero i primo e secondo anno prof fanno risultato, i nostri devono aspettare il 4 o 5 anno da professionisti. Ed è un problema perchè con l'attuale ciclismo forse non ci sarà il tempo di aspettarli. Che poi io mi chiedo le ragioni di un tale dato? Cattivi allenamenti? Cattiva gestione negli anni under? Eccessiva competizione nelle categorie giovanili con la conseguenza di essere senza ambizione una volta passati?CicloSprint ha scritto: ↑mercoledì 28 febbraio 2024, 16:45 4 italiani nei primi 10 del Laigueglia.....
Ma abbiamo perso di nuovoCicloSprint ha scritto: ↑mercoledì 28 febbraio 2024, 16:45 4 italiani nei primi 10 del Laigueglia.....
Per me è semplicemente il fatto che essendo una classica italiana hanno partecipato diversi ciclisti italiani e le seconde schiere degli stranieri, che normalmente sono dei giovani.Mario Rossi ha scritto: ↑mercoledì 28 febbraio 2024, 21:52Il problema è che dei primi 15 i nostri sono gli unici a non essere millennial. Per me la crisi sta proprio in questo dato. Mentre all'estero i primo e secondo anno prof fanno risultato, i nostri devono aspettare il 4 o 5 anno da professionisti. Ed è un problema perchè con l'attuale ciclismo forse non ci sarà il tempo di aspettarli. Che poi io mi chiedo le ragioni di un tale dato? Cattivi allenamenti? Cattiva gestione negli anni under? Eccessiva competizione nelle categorie giovanili con la conseguenza di essere senza ambizione una volta passati?CicloSprint ha scritto: ↑mercoledì 28 febbraio 2024, 16:45 4 italiani nei primi 10 del Laigueglia.....
La Francia non è una nazione faro più del Belgio, anzi la Francia ha un bel lotto di corridori che secondo me alla fine dell'anno potrebbero portarla un po' più su.
Ma no, dai.