Abruzzese ha scritto: ↑sabato 4 maggio 2024, 18:41oppure sapere cose che non si sanno e allora sarebbe il caso di dire tutto quello che si sa. Magari andandole a raccontare a degli organi competenti, che forse sarebbero ben felici di acquisire elementi nuovi per fare chiarezza su determinati accadimenti.
Temo tu non sappia come funzionano queste cose. Io sì, perché, sia pure in altri ambiti, ho appunto fatto quanto stai auspicando. Cosa succede? Se vado dagli "organi competenti" e dico (ad esempio) "un suo compagno di squadra mi ha raccontato che quel certo corridore svizzero che ha vinto 3 volte la Vuelta andava in giro dai medici dicendo
'datemi qualsiasi cosa purché mi faccia vincere'", quello che succede è che la mia denuncia non ha seguito, ma le querele, sia parte del corridore svizzero che del suo compagno di squadra, partono sull'istante.
Se io sono il compagno di squadra del corridore svizzero un po' mi danno retta, ma anche così il rischio di querela da parte di quest'ultimo è praticamente certo, e gli "organi competenti" si mostrano più interessati a quello che prendevo io che alla storia delle suppliche nei confronti dei medici.
Solo se sono io stesso il corridore svizzero qualcosa si muove. Ma come spero avrai capito, per quale motivo dovrei andare dagli "organi competenti" a denunciarmi? Non sarò mai quel corridore.
Che poi sia meglio, come tu affermi, "il decoroso silenzio", hai ragione. Ma il decoroso silenzio, in uno sport dove, per ovvi motivi, è assai difficile confrontare tra loro i corridori, non sempre è possibile. A volte bisogna far capire che si sta andando fuori strada, e l'esaltazione dell'impresa di Oropa è - purtroppo - uno di quei momenti. Io stesso mi esaltai, e ancora mi esalto riguardandola, ma so bene che quella tappa rimane uno dei più gravi errori commessi da un corridore straordinario ma incapace di gestirsi, come poi ha ampiamente dimostrato la sua discesa nella tossicodipendenza.