Giro 2024 - 1a tappa: Venaria Reale - Torino (140 Km)

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Tommeke92
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Re: Giro 2024 - 1a tappa: Venaria Reale - Torino (140 Km)

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Walter_White ha scritto: sabato 4 maggio 2024, 17:24 L'unica volta in cui metto soldi su Tadej un Ineos deve rompere i coglioni, odierò quella squadra fino alla fine dei tempi.

Rosicata a parte, bravissimo Narvaez
:lol:


Tommeke92
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Re: Giro 2024 - 1a tappa: Venaria Reale - Torino (140 Km)

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Bomby ha scritto: sabato 4 maggio 2024, 17:24 A momenti questa tappa è stata più bella di tutto il giro dello scorso anno...
Speriamo che continui così.
:stretta:


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Beppugrillo
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Re: Giro 2024 - 1a tappa: Venaria Reale - Torino (140 Km)

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Ganna ha staccato Zana, giusto per mettere le cose in proporzione. Ho l'impressione che sia in una condizione stratosferica.
Tra gli italiani, al di là del garibaldino Pellizzari, Tiberi mi sembra decisamente sul pezzo e credo che oggi sia arrivata la prima conferma interessante che al di fuori di Pogacar nessuno è fuori dalla sua portata


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Abruzzese
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Re: Giro 2024 - 1a tappa: Venaria Reale - Torino (140 Km)

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Lipowitz a 2'25". Capisco che l'hype data dalla sua bella prestazione al Romandia abbia creato molte attese ma probabilmente la chiara definizione dei ruoli e l'esperienza psicofisica nella gestione di certi contesti giocano ancora un ruolo fondamentale. Ciò non toglie che da qui in avanti possa pensare anche di lasciare il segno con belle prestazioni.


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Galois
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Re: Giro 2024 - 1a tappa: Venaria Reale - Torino (140 Km)

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Bella tappa.
Tadesh ha fatto un numero impressionante, ma Narvaez non è stato da meno. Credo che abbiano fatto lo strappo qualcosa come 20'' (se non 30'')' più veloce di tutti gli altri, svanisce quindi il sogno di emulare Gianni Bugno prevalentemente a causa di una squadra non all'altezza che ha anche gestito molto male la corsa, bruciandosi tutti i gregari a 30km dall'arrivo e costringendo Pogi a salire di passo nella salita finale senza poter accelerare granché, cosa che ha avvantaggiato Narvaez


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Walter_White
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Re: Giro 2024 - 1a tappa: Venaria Reale - Torino (140 Km)

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Tadej stando ai numeri è andato fortissimo, Narvaez e Schachmann han fatto un numero clamoroso a tenerlo


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rododendro
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Re: Giro 2024 - 1a tappa: Venaria Reale - Torino (140 Km)

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Il punto però è che io ricordo certi discorsi che venivano fatti su Van Aert quando spianava certe salite del Tour de France. E Wout in quanto a talento a uno come Geraint lo batte dieci a zero. Però lì partivano le battutine, lo sdegno che poi si trasferiva (comprensibilmente) nell'altra sezione del forum. Su Thomas non mi è mai parso di percepire lo stesso astio (sul suo predecessore si ma non mi dilungo perché il discorso sarebbe similare).
Se fosse vero il tuo discorso allora potremmo supinamente accettare anche un Ganna che dalla sera alla mattina comincia a fare prodigi in salita e a rivaleggiare coi Pogacar e Vingegaard di turno, senza farsi la benché minima domanda e soprattutto ignorando il percorso maturato (e Filippo forse avrebbe avuto delle evidenze anche migliori di Thomas per quanto concerne le altre doti).

Per come la vedo io è tutta una questione di conoscenza e di spirito critico, poi ognuno è libero di apprezzare quel che vuole. Io porto coerentemente avanti le mie idee, pur sapendo che forse saranno in pochi a concordare.
[/quote]

Io per esempio non concordo, capisco il discorso sul talento ma sul percorso maturato molto meno, se già nel remoto 2011 il buon Geraint era in grado di arrivare 10 al Fiandre ma anche 30esimo al Tour voleva dire che delle qualità anche in salita nei GT c'erano già, mi stupi più l'evoluzione di Wiggins, però ci si scorda sempre che nel Tour precedente a quello vinto mi pare che il baronetto fosse arrivato 4 o 5 in Francia, non poteva essere un caso, per finire con lo scozzese direi che è stata una evoluzione parallela che alla fine ha privilegiato il GT, evoluzione partita forse un po' tardi per gli standard odierni però tutto sommato alla fine abbastanza coerente con i primi risultati di rilievo.


TheArchitect99
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Re: Giro 2024 - 1a tappa: Venaria Reale - Torino (140 Km)

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Se non hai il talento del fuoriclasse non vinci il Tour come ha fatto nel 2018, dove era il più forte in corsa,ok Dumoulin e Froome venivano dal Giro ma lui non ha mai avuto un momento di cedimento, mai stato attaccabile.


Galois
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Re: Giro 2024 - 1a tappa: Venaria Reale - Torino (140 Km)

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rododendro ha scritto: sabato 4 maggio 2024, 19:02 Il punto però è che io ricordo certi discorsi che venivano fatti su Van Aert quando spianava certe salite del Tour de France. E Wout in quanto a talento a uno come Geraint lo batte dieci a zero.
Sì ma si parla di salita o di altro?
Se si parla di ciclocross o classiche, Van Aert ha ovviamente più talento. Come ciclista complessivamente, probabilmente anche.
In salita Thomas ha molto più talento di Van Aert, per cui è chiaro che quest'ultimo desta più stupore quando stacca Pogacar sull'Hautacam


max
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Re: Giro 2024 - 1a tappa: Venaria Reale - Torino (140 Km)

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Stylus ha scritto: sabato 4 maggio 2024, 17:36 Non è colpa sua se alla fine dei Foss, Arensman, Bernal, Rodriguez, Martinez vari è sempre il più affidabile, e dire che in Ineos ci provano ad ogni GT ad affiancargli qualcuno che potrebbe togliergli il ruolo
Toglierei Carlos Rodriguez da questo discorso, visto che già l'anno scorso la Ineos lo ha portato al Tour da capitano e ha chiuso 5°.
Quest'anno è stato riconfermato come capitano al Tour e Thomas si deve "accontentare" di essere il leader al Giro.

Ci sta perché Thomas ha 38 anni ed è fisiologico sia così, sono curioso di vedere se riuscirà a fare classifica generale perché negli ultimi due anni, nelle gare di una settimana partecipa solo per entrare in condizione, a differenza degli anni d'oro in cui riusciva spesso anche a vincerle.
L'anno scorso al Giro è stato competitivo, quest'anno ci sono più dubbi, anche se a parte Pogacar, la startlist degli uomini di classifica è scarsina, quindi potrebbe puntare nuovamente alle prime 3/5 posizioni.


qrier
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Re: Giro 2024 - 1a tappa: Venaria Reale - Torino (140 Km)

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Liberato dall'assillo di stare in maglia rosa dal primo all'ultimo giorno, se fossi Pogacar cercherei di vincere la tappa di domani, poi non mi farei problemi a mollare la maglia in caso di una fuga di uomini non pericolosi per la classifica finale in modo da non spremere la squadra, che pare il punto debole.


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Abruzzese
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Re: Giro 2024 - 1a tappa: Venaria Reale - Torino (140 Km)

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rododendro ha scritto: sabato 4 maggio 2024, 19:02 Io per esempio non concordo, capisco il discorso sul talento ma sul percorso maturato molto meno, se già nel remoto 2011 il buon Geraint era in grado di arrivare 10 al Fiandre ma anche 30esimo al Tour voleva dire che delle qualità anche in salita nei GT c'erano già, mi stupi più l'evoluzione di Wiggins, però ci si scorda sempre che nel Tour precedente a quello vinto mi pare che il baronetto fosse arrivato 4 o 5 in Francia, non poteva essere un caso, per finire con lo scozzese direi che è stata una evoluzione parallela che alla fine ha privilegiato il GT, evoluzione partita forse un po' tardi per gli standard odierni però tutto sommato alla fine abbastanza coerente con i primi risultati di rilievo.
A quei livelli ci arrivi solo per vie traverse, non ci nasci. Invece è un fatto che uno come Pogacar vincesse gare a tappe già da juniores. La gradualità dovrebbe passare quantomeno da un provare a correre in un certo modo e poi andare in crescendo. Se invece passi dal fare gruppetto coi velocisti a stare costantemente coi migliori in salita, significa che qualcosa non funziona come dovrebbe.
Riguardo le classiche del pavé, sempre detto che Thomas avrebbe potuto avere almeno un Fiandre o una Roubaix in bacheca, se non gli avessero messo in testa certe idee. C'è riuscito Devolder a vincere due Fiandre, addirittura dopo che aveva già pure provato a fare classifica nei giri (fortunatamente per lui non perseverando su quella strada), vuoi che non potesse riuscirci lui?

P.S.: Geraint è gallese, non scozzese ;)


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Abruzzese
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Re: Giro 2024 - 1a tappa: Venaria Reale - Torino (140 Km)

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TheArchitect99 ha scritto: sabato 4 maggio 2024, 19:22 Se non hai il talento del fuoriclasse non vinci il Tour come ha fatto nel 2018, dove era il più forte in corsa,ok Dumoulin e Froome venivano dal Giro ma lui non ha mai avuto un momento di cedimento, mai stato attaccabile.
Il talento del campione lui l'aveva per la pista. Il talento del fuoriclasse Geraint Thomas non l'ha mai avuto in nessun ambito. Il talento del fuoriclasse ce l'hanno Pogacar, Van Der Poel, Evenepoel. Loro lo vedi chiaramente, andando pure a ripercorrere le loro storie, che sono degli unti dal signore.


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Abruzzese
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Re: Giro 2024 - 1a tappa: Venaria Reale - Torino (140 Km)

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Comunque capisco che il cercare di convincermi che la carriera di Thomas sia lineare possa sempre dare un certo pepe alla discussione, però oggi mi sarei aspettato e mi aspetterei un po' più entusiasmo per le prestazioni dei nostri. Passiamo settimane a dire che gli italiani vanno piano, che gli stranieri ci mangiano in testa a destra e a manca. Io sinceramente, oltre che essermi divertito, sono rimasto veramente contento nel vedere tanto Pellizzari quanto Conci brillanti protagonisti nel finale. Un po' d'enfasi diamogliela ! :D :D :D


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Re: Giro 2024 - 1a tappa: Venaria Reale - Torino (140 Km)

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Abruzzese ha scritto: sabato 4 maggio 2024, 19:43
TheArchitect99 ha scritto: sabato 4 maggio 2024, 19:22 Se non hai il talento del fuoriclasse non vinci il Tour come ha fatto nel 2018, dove era il più forte in corsa,ok Dumoulin e Froome venivano dal Giro ma lui non ha mai avuto un momento di cedimento, mai stato attaccabile.
Il talento del campione lui l'aveva per la pista. Il talento del fuoriclasse Geraint Thomas non l'ha mai avuto in nessun ambito. Il talento del fuoriclasse ce l'hanno Pogacar, Van Der Poel, Evenepoel. Loro lo vedi chiaramente, andando pure a ripercorrere le loro storie, che sono degli unti dal signore.
Beh chiaramente é relativo, rispetto a quelli citati tutti sfigurano come talento, ma per vincere un Tour o fare podi nei GT in generale non puoi non avere un grandissimo talento anche in salita, e rispetto a Wiggins che ebbe a disposizione un Froome scudiero forzato e 100 km a crono lui se lo guadagnò con le prestazioni in salita staccando gli avversari(Rosière).


Winter
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Re: Giro 2024 - 1a tappa: Venaria Reale - Torino (140 Km)

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Poohbook ha scritto: sabato 4 maggio 2024, 10:01 Buon giro a tutti! Anche per me, oggi, Lipowitz può fare il colpaccio.
Subito a due minuti e 25


TheArchitect99
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Re: Giro 2024 - 1a tappa: Venaria Reale - Torino (140 Km)

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Abruzzese ha scritto: sabato 4 maggio 2024, 19:47 Comunque capisco che il cercare di convincermi che la carriera di Thomas sia lineare possa sempre dare un certo pepe alla discussione, però oggi mi sarei aspettato e mi aspetterei un po' più entusiasmo per le prestazioni dei nostri. Passiamo settimane a dire che gli italiani vanno piano, che gli stranieri ci mangiano in testa a destra e a manca. Io sinceramente, oltre che essermi divertito, sono rimasto veramente contento nel vedere tanto Pellizzari quanto Conci brillanti protagonisti nel finale. Un po' d'enfasi diamogliela ! :D :D :D
Condivido assolutamente, Pellizzari benissimo, Conci stoico, Tiberi Caruso e Ganna si sono difesi benissimo. Delle tappe le portiamo a casa sicuro.


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Re: Giro 2024 - 1a tappa: Venaria Reale - Torino (140 Km)

Messaggio da leggere da Pafer1 »

Abruzzese ha scritto: sabato 4 maggio 2024, 19:47 Comunque capisco che il cercare di convincermi che la carriera di Thomas sia lineare possa sempre dare un certo pepe alla discussione, però oggi mi sarei aspettato e mi aspetterei un po' più entusiasmo per le prestazioni dei nostri. Passiamo settimane a dire che gli italiani vanno piano, che gli stranieri ci mangiano in testa a destra e a manca. Io sinceramente, oltre che essermi divertito, sono rimasto veramente contento nel vedere tanto Pellizzari quanto Conci brillanti protagonisti nel finale. Un po' d'enfasi diamogliela ! :D :D :D
Sotto il minuto anche Frigo e Piganzoli, tutto sommato bene anche loro. Fino a non molto fa, in una tappa simile ed entro questo range di secondi, non avremmo avuto tutti questi giovani.


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Abruzzese
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Re: Giro 2024 - 1a tappa: Venaria Reale - Torino (140 Km)

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TheArchitect99 ha scritto: sabato 4 maggio 2024, 19:58
Abruzzese ha scritto: sabato 4 maggio 2024, 19:43
TheArchitect99 ha scritto: sabato 4 maggio 2024, 19:22 Se non hai il talento del fuoriclasse non vinci il Tour come ha fatto nel 2018, dove era il più forte in corsa,ok Dumoulin e Froome venivano dal Giro ma lui non ha mai avuto un momento di cedimento, mai stato attaccabile.
Il talento del campione lui l'aveva per la pista. Il talento del fuoriclasse Geraint Thomas non l'ha mai avuto in nessun ambito. Il talento del fuoriclasse ce l'hanno Pogacar, Van Der Poel, Evenepoel. Loro lo vedi chiaramente, andando pure a ripercorrere le loro storie, che sono degli unti dal signore.
Beh chiaramente é relativo, rispetto a quelli citati tutti sfigurano come talento, ma per vincere un Tour o fare podi nei GT in generale non puoi non avere un grandissimo talento anche in salita, e rispetto a Wiggins che ebbe a disposizione un Froome scudiero forzato e 100 km a crono lui se lo guadagnò con le prestazioni in salita staccando gli avversari(Rosière).
L'importante è crederci. Domani prendo in mano una chitarra e vedo se riesco a suonarla come Jimi Hendrix. Poi ti farò sapere.


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IlDucadiQuadalto
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Re: Giro 2024 - 1a tappa: Venaria Reale - Torino (140 Km)

Messaggio da leggere da IlDucadiQuadalto »

Pellizzari secondo me ha buone chance di vincere la maglia di miglior scalatore


nurseryman
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Re: Giro 2024 - 1a tappa: Venaria Reale - Torino (140 Km)

Messaggio da leggere da nurseryman »

nurseryman ha scritto: martedì 30 aprile 2024, 16:11 non vedo chi possa reggere pogi
su uno strappo di 1,5 km al 10 %
mi quoto da solo per la gufata


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rododendro
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Re: Giro 2024 - 1a tappa: Venaria Reale - Torino (140 Km)

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TheArchitect99 ha scritto: sabato 4 maggio 2024, 20:01
Abruzzese ha scritto: sabato 4 maggio 2024, 19:47 Comunque capisco che il cercare di convincermi che la carriera di Thomas sia lineare possa sempre dare un certo pepe alla discussione, però oggi mi sarei aspettato e mi aspetterei un po' più entusiasmo per le prestazioni dei nostri. Passiamo settimane a dire che gli italiani vanno piano, che gli stranieri ci mangiano in testa a destra e a manca. Io sinceramente, oltre che essermi divertito, sono rimasto veramente contento nel vedere tanto Pellizzari quanto Conci brillanti protagonisti nel finale. Un po' d'enfasi diamogliela ! :D :D :D
Condivido assolutamente, Pellizzari benissimo, Conci stoico, Tiberi Caruso e Ganna si sono difesi benissimo. Delle tappe le portiamo a casa sicuro.
Si infatti ben detto, scusandomi per aver dato dello scozzese a Geraint che spero non mi legga, direi che le prestazioni dei nostri meritano davvero un plauso, mi aspettavo ottime cose da Tiberi e Pellizzari ma la conferma, specie in una prima tappa, non è per nulla scontata, Conci piacevole sorpresa, di sicuro saranno protagonisti, mi ha stupito la defaillance della UAE ma Pogi può ben vincere a mani basse anche da solo, Narvaez stratosferico, tappa bellissima.


alberto1981
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Re: Giro 2024 - 1a tappa: Venaria Reale - Torino (140 Km)

Messaggio da leggere da alberto1981 »

La tappa di oggi sarebbe stata perfetta per un Alaphilippe.. al tour gliele disegnavano pressappoco con questi finali.. affinché indossasse la gialla fin dall’inizio..
Ormai.. non regge più le ruote dei nuovi talenti


TheArchitect99
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Re: Giro 2024 - 1a tappa: Venaria Reale - Torino (140 Km)

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IlDucadiQuadalto ha scritto: sabato 4 maggio 2024, 20:06 Pellizzari secondo me ha buone chance di vincere la maglia di miglior scalatore
Mi ricorda Ciccone a inizio carriera in Bardiani, speriamo raccolga di più.


Babylon
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Re: Giro 2024 - 1a tappa: Venaria Reale - Torino (140 Km)

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Abruzzese ha scritto: sabato 4 maggio 2024, 19:41
rododendro ha scritto: sabato 4 maggio 2024, 19:02 Io per esempio non concordo, capisco il discorso sul talento ma sul percorso maturato molto meno, se già nel remoto 2011 il buon Geraint era in grado di arrivare 10 al Fiandre ma anche 30esimo al Tour voleva dire che delle qualità anche in salita nei GT c'erano già, mi stupi più l'evoluzione di Wiggins, però ci si scorda sempre che nel Tour precedente a quello vinto mi pare che il baronetto fosse arrivato 4 o 5 in Francia, non poteva essere un caso, per finire con lo scozzese direi che è stata una evoluzione parallela che alla fine ha privilegiato il GT, evoluzione partita forse un po' tardi per gli standard odierni però tutto sommato alla fine abbastanza coerente con i primi risultati di rilievo.
A quei livelli ci arrivi solo per vie traverse, non ci nasci. Invece è un fatto che uno come Pogacar vincesse gare a tappe già da juniores. La gradualità dovrebbe passare quantomeno da un provare a correre in un certo modo e poi andare in crescendo. Se invece passi dal fare gruppetto coi velocisti a stare costantemente coi migliori in salita, significa che qualcosa non funziona come dovrebbe.
Riguardo le classiche del pavé, sempre detto che Thomas avrebbe potuto avere almeno un Fiandre o una Roubaix in bacheca, se non gli avessero messo in testa certe idee. C'è riuscito Devolder a vincere due Fiandre, addirittura dopo che aveva già pure provato a fare classifica nei giri (fortunatamente per lui non perseverando su quella strada), vuoi che non potesse riuscirci lui?

P.S.: Geraint è gallese, non scozzese ;)
Quando dici che gli hanno messo in testa certe idee sembra che tu stia parlando di un corridore con buon potenziale ma che è rimasto un incompiuto per scelte scellerate: Thomas ha vinto un Tour con ottimi contendenti, è salito sul podio in altri due dietro a dei fenomeni generazionali, e ha fatto 2° al Giro a 37 anni suonati. Senza contare vittorie in molte corse a tappe brevi. Direi che è una scommessa che ha pagato. Se non hai una predisposizione alle salite o un motore superiore al 95% dei tuoi colleghi dei risultati così non li ottieni, e Thomas ha dimostrato ben presto ottime caratteristiche di passista-scalatore, oltre ad avere gran fondo e solidità necessarie per puntare ai grandi giri. In SKY le hanno affinate al meglio e lui ha raccolto pure meno di quanto avrebbe potuto in ambito GT causa numerosi imprevisti, a mio avviso.
Sul discorso di Fiandre e Roubaix sono d'accordo in linea di massima, ma non baratteresti una Roubaix con un Tour?
Infine, il discorso sul Talento con la T maiuscola che deve punire e mettere al suo posto gli onesti mestieranti per me lascia il tempo che trova, anzi: non dico che non sia bello vedere gli assoli dei fenomeni, a me alcune delle classiche di questa Primavera criticate per la loro scontatezza hanno esaltato per i gesti atletici di cui siamo stati testimoni, ma non nego che sia molto più interessante quando accade il contrario, tipo oggi che Narvaez ha battuto Pogacar, o quando Asgreen vinse il Fiandre con VdP.
E' ovvio che un Bernal, un Pogacar o un Contador siano molto più esaltanti, ma d'altro canto ben venga che qualcuno che parte da basi di talento minori riesca a rivaleggiare, anche a costo di sacrifici (leggi classiche delle pietre per Thomas), con i fortunati che il talento lo hanno innato.


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Re: Giro 2024 - 1a tappa: Venaria Reale - Torino (140 Km)

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alberto1981 ha scritto: sabato 4 maggio 2024, 21:17 La tappa di oggi sarebbe stata perfetta per un Alaphilippe.. al tour gliele disegnavano pressappoco con questi finali.. affinché indossasse la gialla fin dall’inizio..
Ormai.. non regge più le ruote dei nuovi talenti
Fino a qualche mese fa avremmo probabilmente trovato Julian nel gruppetto arrivato a più di 8 minuti. Oggi ha corso spesso nelle posizioni buone, anche per fare da appoggio a Vansevenant. Certo, se ripensiamo alla sua versione migliore oggi avrebbe tranquillamente potuto essere con Tadej, Narvaez e Schachmann a giocarsi la tappa, tuttavia non credo abbia fatto una brutta tappa. Se continua così potrebbe sentirsi sempre meglio e confido che già nella tappa di Rapolano Terme possa essere lì a giocarsela ;) .


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Re: Giro 2024 - 1a tappa: Venaria Reale - Torino (140 Km)

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Babylon ha scritto: sabato 4 maggio 2024, 21:28
Abruzzese ha scritto: sabato 4 maggio 2024, 19:41
rododendro ha scritto: sabato 4 maggio 2024, 19:02 Io per esempio non concordo, capisco il discorso sul talento ma sul percorso maturato molto meno, se già nel remoto 2011 il buon Geraint era in grado di arrivare 10 al Fiandre ma anche 30esimo al Tour voleva dire che delle qualità anche in salita nei GT c'erano già, mi stupi più l'evoluzione di Wiggins, però ci si scorda sempre che nel Tour precedente a quello vinto mi pare che il baronetto fosse arrivato 4 o 5 in Francia, non poteva essere un caso, per finire con lo scozzese direi che è stata una evoluzione parallela che alla fine ha privilegiato il GT, evoluzione partita forse un po' tardi per gli standard odierni però tutto sommato alla fine abbastanza coerente con i primi risultati di rilievo.
A quei livelli ci arrivi solo per vie traverse, non ci nasci. Invece è un fatto che uno come Pogacar vincesse gare a tappe già da juniores. La gradualità dovrebbe passare quantomeno da un provare a correre in un certo modo e poi andare in crescendo. Se invece passi dal fare gruppetto coi velocisti a stare costantemente coi migliori in salita, significa che qualcosa non funziona come dovrebbe.
Riguardo le classiche del pavé, sempre detto che Thomas avrebbe potuto avere almeno un Fiandre o una Roubaix in bacheca, se non gli avessero messo in testa certe idee. C'è riuscito Devolder a vincere due Fiandre, addirittura dopo che aveva già pure provato a fare classifica nei giri (fortunatamente per lui non perseverando su quella strada), vuoi che non potesse riuscirci lui?

P.S.: Geraint è gallese, non scozzese ;)
Quando dici che gli hanno messo in testa certe idee sembra che tu stia parlando di un corridore con buon potenziale ma che è rimasto un incompiuto per scelte scellerate: Thomas ha vinto un Tour con ottimi contendenti, è salito sul podio in altri due dietro a dei fenomeni generazionali, e ha fatto 2° al Giro a 37 anni suonati. Senza contare vittorie in molte corse a tappe brevi. Direi che è una scommessa che ha pagato. Se non hai una predisposizione alle salite o un motore superiore al 95% dei tuoi colleghi dei risultati così non li ottieni, e Thomas ha dimostrato ben presto ottime caratteristiche di passista-scalatore, oltre ad avere gran fondo e solidità necessarie per puntare ai grandi giri. In SKY le hanno affinate al meglio e lui ha raccolto pure meno di quanto avrebbe potuto in ambito GT causa numerosi imprevisti, a mio avviso.
Sul discorso di Fiandre e Roubaix sono d'accordo in linea di massima, ma non baratteresti una Roubaix con un Tour?
Infine, il discorso sul Talento con la T maiuscola che deve punire e mettere al suo posto gli onesti mestieranti per me lascia il tempo che trova, anzi: non dico che non sia bello vedere gli assoli dei fenomeni, a me alcune delle classiche di questa Primavera criticate per la loro scontatezza hanno esaltato per i gesti atletici di cui siamo stati testimoni, ma non nego che sia molto più interessante quando accade il contrario, tipo oggi che Narvaez ha battuto Pogacar, o quando Asgreen vinse il Fiandre con VdP.
E' ovvio che un Bernal, un Pogacar o un Contador siano molto più esaltanti, ma d'altro canto ben venga che qualcuno che parte da basi di talento minori riesca a rivaleggiare, anche a costo di sacrifici (leggi classiche delle pietre per Thomas), con i fortunati che il talento lo hanno innato.
Il problema è che la predisposizione di Thomas per le salite la vedete solo tu e altri, se vai a vedere la parabola di Geraint fino ad un certo periodo non c'era nulla, ma proprio nulla che facesse presagire quello che si è visto dopo. Perfino Vingegaard, che in un Avenir prese barcate di minuti da Tadej che quell'edizione la vinse, qualcosina aveva già fatto (vedasi ad esempio prologo in salita del Valle d'Aosta). Come ti posso confutare quel che dici se non ho uno straccio di elemento per darti ragione?

Io ripeto il concetto: se prendo in mano una chitarra (a parte non saperla suonare), posso prendere tutte le lezioni che voglio ma non la suonerò mai come Jimi Hendrix o Eric Clapton, semplicemente perché non ho quella base di talento innato che mi permette di avere orecchio e versatilità. Oppure per quanto possa impegnarmi coi pennelli non dipingerò mai come Raffaello o come Renoir. Invece Thomas è passato, in certi contesti, dal dipingere come il ragazzino di scuola media con gli acquerelli a tirar fuori dipinti da pieno Rinascimento. Come sia possibile questo senza avere alcuna predisposizione? Spiegatemelo voi senza ovvie conclusioni.


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Principe
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Re: Giro 2024 - 1a tappa: Venaria Reale - Torino (140 Km)

Messaggio da leggere da Principe »

Secondo me Pogi oggi non ha voluto esagerare. Quando ha visto che Narvaez e Schachmann lo tenevano a un certo punto non ha voluto più forzare anche considerando che la squadra non è in grado di controllare la corsa. Stesso discorso per lo spint. Gli andava bene così.


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Galois
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Re: Giro 2024 - 1a tappa: Venaria Reale - Torino (140 Km)

Messaggio da leggere da Galois »

Da come Pogi spingeva in cima mi sembrava al limite, per me ha provato in tutti i modi a vincere la tappa, ma non ci è riuscito perché la squadra è stata un flop e l'ha costretto a partire presto, poi è ritrovato un grande Narvaez a ruota che ne ha approfittato al meglio.
Poco male, ci saranno altre occasioni per vincere le tappe e forse in fondo meglio non avere il peso della maglia rosa ora.


lucks83
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Re: Giro 2024 - 1a tappa: Venaria Reale - Torino (140 Km)

Messaggio da leggere da lucks83 »

Finito ora di vedere la tappa di oggi..Che dire....gran numero di Narvaez, davvero clamoroso.

Pogi non avrei mai detto che avrebbe perso questa volata, ma ha guadagnato già su tutti i rivali di classifica, situazione già ideale per lui ....e sicuramente non è già al 100% della condizione


lucks83
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Re: Giro 2024 - 1a tappa: Venaria Reale - Torino (140 Km)

Messaggio da leggere da lucks83 »

Tra l'altro, qualcuno sa spiegarmi perché Genovesi compare sempre nelle trasmissioni del Giro, da tre anni a questa parte?
Fastidiosissimo e non aggiunge nulla al commento della corsa.
Peggio di una tassa, e già paghiamo il canone.

Tra l'altro non mi pare sia molto ben sopportato da molti, mi chiedo perché la RAI continui a proporlo.


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Re: Giro 2024 - 1a tappa: Venaria Reale - Torino (140 Km)

Messaggio da leggere da jan80 »

Pogacar comunque non come in altre giornate,fosse stato come al Fiandre del 2023 o anche alla Liegi oggi la vinceva facile,poi per carità parliamo di un campionissimo,domani da 2 minuti a tutti,ma oggi voleva vincerla e non l'ha vinta.
Fosse stato un corridore normale lo avremmo esalatato,ma oggi per me bene ma non benissimo secondo i suoi valori


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Re: Giro 2024 - 1a tappa: Venaria Reale - Torino (140 Km)

Messaggio da leggere da udra »

Tantissima gente oggi sull'ultimo strappo, chi gestisce la baracca dovrebbe capire che tappe in città come queste sono la salvezza del giro.
Più circuiti così, meno tappe di trasferimento inutili e insipide.


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Abruzzese
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Re: Giro 2024 - 1a tappa: Venaria Reale - Torino (140 Km)

Messaggio da leggere da Abruzzese »

:drink:
lucks83 ha scritto: sabato 4 maggio 2024, 22:02 Tra l'altro, qualcuno sa spiegarmi perché Genovesi compare sempre nelle trasmissioni del Giro, da tre anni a questa parte?
Fastidiosissimo e non aggiunge nulla al commento della corsa.
Peggio di una tassa, e già paghiamo il canone.

Tra l'altro non mi pare sia molto ben sopportato da molti, mi chiedo perché la RAI continui a proporlo.
Perché purtroppo a molti piace o per lo meno non dispiace e finché domina questa scuola di pensiero non gli passerà per l'anticamera del cervello di cambiare.


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Re: Giro 2024 - 1a tappa: Venaria Reale - Torino (140 Km)

Messaggio da leggere da Filarete »

Seconda beffa in una prima tappa dopo il Catalogna per Pogacar. Non è al 100 %, giustamente, ma questa sconfitta gli brucerà. Domani non avrà avversari.


lucks83
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Re: Giro 2024 - 1a tappa: Venaria Reale - Torino (140 Km)

Messaggio da leggere da lucks83 »

udra ha scritto: sabato 4 maggio 2024, 22:54 Tantissima gente oggi sull'ultimo strappo, chi gestisce la baracca dovrebbe capire che tappe in città come queste sono la salvezza del giro.
Più circuiti così, meno tappe di trasferimento inutili e insipide.
:clap:


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Re: Giro 2024 - 1a tappa: Venaria Reale - Torino (140 Km)

Messaggio da leggere da Liars75 »

Apro la Gazzetta dello “sport” e pensavo che avesse vinto Pogacar poi tra le righe ho capito di no.


Babylon
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Re: Giro 2024 - 1a tappa: Venaria Reale - Torino (140 Km)

Messaggio da leggere da Babylon »

Abruzzese ha scritto: sabato 4 maggio 2024, 21:40
Babylon ha scritto: sabato 4 maggio 2024, 21:28
Abruzzese ha scritto: sabato 4 maggio 2024, 19:41

A quei livelli ci arrivi solo per vie traverse, non ci nasci. Invece è un fatto che uno come Pogacar vincesse gare a tappe già da juniores. La gradualità dovrebbe passare quantomeno da un provare a correre in un certo modo e poi andare in crescendo. Se invece passi dal fare gruppetto coi velocisti a stare costantemente coi migliori in salita, significa che qualcosa non funziona come dovrebbe.
Riguardo le classiche del pavé, sempre detto che Thomas avrebbe potuto avere almeno un Fiandre o una Roubaix in bacheca, se non gli avessero messo in testa certe idee. C'è riuscito Devolder a vincere due Fiandre, addirittura dopo che aveva già pure provato a fare classifica nei giri (fortunatamente per lui non perseverando su quella strada), vuoi che non potesse riuscirci lui?

P.S.: Geraint è gallese, non scozzese ;)
Quando dici che gli hanno messo in testa certe idee sembra che tu stia parlando di un corridore con buon potenziale ma che è rimasto un incompiuto per scelte scellerate: Thomas ha vinto un Tour con ottimi contendenti, è salito sul podio in altri due dietro a dei fenomeni generazionali, e ha fatto 2° al Giro a 37 anni suonati. Senza contare vittorie in molte corse a tappe brevi. Direi che è una scommessa che ha pagato. Se non hai una predisposizione alle salite o un motore superiore al 95% dei tuoi colleghi dei risultati così non li ottieni, e Thomas ha dimostrato ben presto ottime caratteristiche di passista-scalatore, oltre ad avere gran fondo e solidità necessarie per puntare ai grandi giri. In SKY le hanno affinate al meglio e lui ha raccolto pure meno di quanto avrebbe potuto in ambito GT causa numerosi imprevisti, a mio avviso.
Sul discorso di Fiandre e Roubaix sono d'accordo in linea di massima, ma non baratteresti una Roubaix con un Tour?
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E' ovvio che un Bernal, un Pogacar o un Contador siano molto più esaltanti, ma d'altro canto ben venga che qualcuno che parte da basi di talento minori riesca a rivaleggiare, anche a costo di sacrifici (leggi classiche delle pietre per Thomas), con i fortunati che il talento lo hanno innato.
Il problema è che la predisposizione di Thomas per le salite la vedete solo tu e altri, se vai a vedere la parabola di Geraint fino ad un certo periodo non c'era nulla, ma proprio nulla che facesse presagire quello che si è visto dopo. Perfino Vingegaard, che in un Avenir prese barcate di minuti da Tadej che quell'edizione la vinse, qualcosina aveva già fatto (vedasi ad esempio prologo in salita del Valle d'Aosta). Come ti posso confutare quel che dici se non ho uno straccio di elemento per darti ragione?

Io ripeto il concetto: se prendo in mano una chitarra (a parte non saperla suonare), posso prendere tutte le lezioni che voglio ma non la suonerò mai come Jimi Hendrix o Eric Clapton, semplicemente perché non ho quella base di talento innato che mi permette di avere orecchio e versatilità. Oppure per quanto possa impegnarmi coi pennelli non dipingerò mai come Raffaello o come Renoir. Invece Thomas è passato, in certi contesti, dal dipingere come il ragazzino di scuola media con gli acquerelli a tirar fuori dipinti da pieno Rinascimento. Come sia possibile questo senza avere alcuna predisposizione? Spiegatemelo voi senza ovvie conclusioni.
E' necessario delineare un minimo di contesto: Thomas, gallese dunque britannico, dimostra grande talento per la pista già da giovanissimo, quasi contemporaneamente all'entrata di SKY nel ciclismo.
La SKY ha come GM Brailsford, che era stato precedentemente a capo della Federazione ciclistica britannica.
La SKY porta innovazione negli allenamenti, nella preparazione, nell'alimentazione e nell'analisi delle prestazioni dei ciclisti, aumentando a dismisura l'efficienza di chiunque entri nelle loro fila e talvolta reindirizzandone i percorsi in base alle potenzialità intraviste. Oltre a ciò ha una fortissima impronta britannica, infatti ho sempre pensato che più che una squadra di ciclismo portassero avanti un'operazione culturale e di stampo nazionalista, rappresentata dai suoi leader (Wiggins, Froome e infine lo stesso Thomas).
Brailsford porta dunque Thomas in SKY nel 2010, intuendone le grandi potenzialità, che sembrano essere più da uomo veloce/uomo da classiche del nord che da uomo da GT.
Al primo Tour corso in appoggio di Wiggins fa 64°, e nel 2011, dopo un anno di apprendistato nella nuova squadra, a 24 anni (quindi ancora giovane) e con una carriera ancora decisamente proiettata sulla pista, mostra miglioramenti sostanziali e fa 30° al Tour, come già qualche altro utente ha riportato. Non è certo un treno in salita, ma è ovvio che sia un risultato lontano anni luce dal fare gruppetto coi velocisti, e che sia dato da una crescita fisica e sportiva che testimonia ottimi margini di miglioramento, prontamente sfruttati visto che corre in una squadra che fa dell'approccio iper-scientifico e dell'evoluzione dei corridori il proprio credo.
Nel 2012 pur correndo su strada basa la preparazione sulla pista visto l'appuntamento olimpico a Londra.
2013: smette di correre su pista e fa un ottimo Delfinato da gregario, mentre al Tour cade alla prima tappa procurandosi una frattura al bacino: chiude 140° ma direi che ha tutte le scusanti del caso.
Dopo l'impegno olimpico e l'intoppo dell'anno precedente, dal 2014 in poi la crescita è graduale, e sinceramente visti i pregressi mi pare plausibile che Thomas, senza infortuni e ormai focalizzato unicamente su strada, possa aver trovato in questo periodo la sua piena maturazione di ciclista stradista.
2014: fa 22° al Tour da gregario dopo la Primavera migliore della sua carriera. Inoltre si deve ritirare dopo una caduta alla P-N dove era 2° e pienamente in lizza per la vittoria.
2015: sacrifica la primavera sulle pietre, vince l'Algarve, fa 5° alla P-N, 2° al Giro della Svizzera e crolla negli ultimi tapponi al Tour dopo essere stato a lungo in top-5, chiudendo comunque 15.
2016: vince la P-N e sempre da gregario conferma il 15° al Tour
2017: vince il TOTA, 5° alla T-A, cade e si ritira al Giro, cade e si ritira al Tour, dove era 2°.
2018: 2° all'Algarve, 3° alla T-A, vince Delfinato e Tour.
2019: 3° al Romandia, 2° al Tour.
2020: 2° alla Tirreno, cade al Giro.
2021: canna il Tour alla grande, vince Romandia e fa 3° al Delfinato e Catalunya
2022: vince lo Svizzera e fa 3° al Tour dietro i fenomeni
2023: 2° al Giro

"La gradualità dovrebbe passare quantomeno da un provare a correre in un certo modo e poi andare in crescendo".
Mi pare che sia un percorso perfettamente in linea con questa tua frase visto che ha provato a correre nei GT e nelle brevi corse a tappe migliorando di anno in anno e raggiungendo infine un ottimo livello, mantenuto poi con costanza. Non ha avuto un'evoluzione repentina, non è stato folgorato sulla via di Damasco nè è stato una meteora che ha trovato l'anno perfetto per poi sparire.
E' sempre stato un corridore con un grande motore, molto forte sul passo e fortunato ad aver trovato il connubio perfetto con la SKY, sotto la quale nel corso degli anni è diventato sempre più solido. Inoltre le sue caratteristiche si adattavano perfettamente alla modalità di corsa "regolarista" di quegli anni ("trenino SKY"), alle prove contro il tempo dove è sempre stato fortissimo ed alle salite francesi, dove ha infatti ottenuto i migliori risultati in carriera.

E' indubbiamente un corridore "costruito" se lo paragoniamo ai grandissimi talenti attuali o passati, di cui non ha mai raggiunto le vette: nello stesso Tour 2018 ha approfittato alla grande di una condizione fisica incredibile, di una squadra molto forte che lo circondava, e del fatto che i suoi due principali avversari, Froome e Domoulin, venivano entrambi da un Giro esigente. Eppure, ha vinto con grandissimo merito.
In aggiunta, non è manco stato un caso isolato questo suo successo, visto che ha continuato a performare in maniera solida in quasi tutti gli anni successivi, a dimostrazione del fatto che le qualità c'erano e ci sono tuttora.

Non ha mai fatto prestazioni da lasciare a bocca aperta, o "dipinti da pieno Rinascimento", ma di certo non partiva dal "dipingere come il ragazzino di scuola media con gli acquerelli". Dimostrazioni ce ne sono, se dipingi con gli acquerelli non fai quel che ha fatto lui, per quanto aiutato dalla squadra in cui ha militato/milita tutt'ora, e se sei Raffaello non arrivi sempre parecchio dietro ai Caravaggio o Leonardo della situazione, come successo con Contador, Nibali, Froome prima e Bernal, Pogacar, Vingegaard poi.

La predisposizione ed il talento innato sono requisiti praticamente fondamentali nello sport, ma vi sono anche potenzialità nascoste che hanno bisogno di tempo e intuito per manifestarsi, e percorsi di evoluzione e scoperta dei propri limiti/capacità che non sono lineari. E per fortuna aggiungo, a suo modo la traiettoria di Thomas è affascinante ai miei occhi, proprio perchè si tratta di una scommessa riuscita che aveva tutti i crismi per poter essere narrata come una grande limitazione del suo potenziale.
E' un corridore dotato di talento indubbio ma non soverchiante, che è stato messo nelle condizioni di rendere al meglio rispettando le aspettative del suo team e che è stato un cecchino nel cogliere le sue occasioni. Spettacolare? Decisamente no. Simpatico? a me non troppo, ma non per questo da sminuire.


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Abruzzese
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Re: Giro 2024 - 1a tappa: Venaria Reale - Torino (140 Km)

Messaggio da leggere da Abruzzese »

Apprezzo il grande sforzo, in cui peraltro hai ribadito concetti espressi già in passato da me circa il "sistema Sky" perfettamente funzionale a certe logiche britanniche che dovevano avere il loro zenit in occasione delle Olimpiadi di casa. Però continuo a non trovare prove concrete che smentiscano il fatto che il Thomas scalatore sia stato letteralmente inventato dal niente. Altrimenti prendiamo un qualsiasi inseguitore di eccellente livello e lo trasformiamo in una macchina da giri. Stefan Küng era un ottimo inseguitore, una volta dedicatosi alla strada ha cominciato a volare in salita ? Fortunatamente non, cominciando piuttosto a fare belle prestazioni nelle classiche.

E ripeto: non c'entra nulla il dedicarsi maggiormente alla strada, né il perdere peso o mangiare diversamente. Se tu sei nato per fare il passista perché non hai altre qualità evidenti, non puoi trasformarti naturalmente in ciò che non sei. Io me la cavo abbastanza bene nello scrivere, qualcuno ha detto che ho talento ma da qui a pensare di poetare come Rimbaud o pensare di poter scrivere come Petrarca o qualsiasi altro gigante della letteratura ce ne passa. Il Geraint Thomas corridore da giri, esattamente come Froome, semplicemente non doveva esistere per non correre ulteriormente il cervello di chi non è in grado di distinguere un vasetto di Nutella da uno contenente altra sostanza marrone. Ci hanno propinato questa roba perché c'è chi l'ha permesso. A me viene solo da vomitare al pensiero che ci sia gente che si annoi a guardare Pogačar o Van Der Poel quando veniamo da anni in cui abbiamo assistito all'apoteosi dello schifo.


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Re: Giro 2024 - 1a tappa: Venaria Reale - Torino (140 Km)

Messaggio da leggere da nino58 »

Abruzzese ha scritto: domenica 5 maggio 2024, 20:24 Apprezzo il grande sforzo, in cui peraltro hai ribadito concetti espressi già in passato da me circa il "sistema Sky" perfettamente funzionale a certe logiche britanniche che dovevano avere il loro zenit in occasione delle Olimpiadi di casa. Però continuo a non trovare prove concrete che smentiscano il fatto che il Thomas scalatore sia stato letteralmente inventato dal niente. Altrimenti prendiamo un qualsiasi inseguitore di eccellente livello e lo trasformiamo in una macchina da giri. Stefan Küng era un ottimo inseguitore, una volta dedicatosi alla strada ha cominciato a volare in salita ? Fortunatamente non, cominciando piuttosto a fare belle prestazioni nelle classiche.

E ripeto: non c'entra nulla il dedicarsi maggiormente alla strada, né il perdere peso o mangiare diversamente. Se tu sei nato per fare il passista perché non hai altre qualità evidenti, non puoi trasformarti naturalmente in ciò che non sei. Io me la cavo abbastanza bene nello scrivere, qualcuno ha detto che ho talento ma da qui a pensare di poetare come Rimbaud o pensare di poter scrivere come Petrarca o qualsiasi altro gigante della letteratura ce ne passa. Il Geraint Thomas corridore da giri, esattamente come Froome, semplicemente non doveva esistere per non correre ulteriormente il cervello di chi non è in grado di distinguere un vasetto di Nutella da uno contenente altra sostanza marrone. Ci hanno propinato questa roba perché c'è chi l'ha permesso. A me viene solo da vomitare al pensiero che ci sia gente che si annoi a guardare Pogačar o Van Der Poel quando veniamo da anni in cui abbiamo assistito all'apoteosi dello schifo.
Sì, però Thomas è poi sempre rimasto su ottimi livelli, a differenza di Froome (l'infortunio non spiega tutto il declino).
Ed è triste vedere un Froome correre come un laqualunque (stipendio escluso, ovviamente)


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Re: Giro 2024 - 1a tappa: Venaria Reale - Torino (140 Km)

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nino58 ha scritto: lunedì 6 maggio 2024, 6:20 Sì, però Thomas è poi sempre rimasto su ottimi livelli, a differenza di Froome (l'infortunio non spiega tutto il declino).
Ed è triste vedere un Froome correre come un laqualunque (stipendio escluso, ovviamente)
Ok nino ma io ho detto altro. Non metto in dubbio la professionalità di Thomas, che fa semplicemente il suo lavoro come farebbe un professionista lautamente pagato. Probabilmente, da quel che mi è stato dato di vedere, è anche gradevole come persona (come credo lo sia anche Chris). Il punto è che tanto lui come Froome sono assurti ad emblemi di un periodo ciclistico da mettersi alle spalle in tutta fretta perché ha prodotto solo grossi danni, soprattutto a livello culturale e ideologico, come testimoniano i messaggi che cercano di dimostrare che tutto quel che si è visto rientra nel corso naturale degli eventi. Onore e stima a loro come ciclisti in quanto tale per la vitaccia che fanno e che con cognizione si sono scelti ma ogni sconfitta (per Froome sarebbe alquanto patetico esprimersi in questi termini, visto ciò che hai anche ricordato) sulla strada è un piacere per chi intende questo sport avvinto dal romanticismo e dall'ammirazione per il talento cristallino.


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