Dovresti chiederlo a lui
Suppongo,come ha detto nell'intervista perché non gli riprendevano nulla
Dovresti chiederlo a lui
Ma veramente cambia qualcosa se è remco , un francese eccbarrylyndon ha scritto: ↑lunedì 30 settembre 2024, 16:33Ah se fosse stato Remco pero'....tutti davanti allo schermo, vero?Solo perche' ha vinto la lunigiana con 5 giorni di vantaggio 6/7 anni fa...
Sinceramente non capisco..
Un Merckx ogni tanto nasce..in ogni caso..
Ho una visione molto personale perché Pogacar lo vedevo correre quando faceva gli sprint con Hirschi all'Istrian Spring Trophy e non l'ho scoperto quando già era Pogacar.barrylyndon ha scritto: ↑lunedì 30 settembre 2024, 20:30Semplicemente hai un approccio molto personale sull'argomento..cycling_chrnicles ha scritto: ↑lunedì 30 settembre 2024, 20:15Mi citi una crescita "graduale" paragonabile nella storia del ciclismo?barrylyndon ha scritto: ↑lunedì 30 settembre 2024, 19:59 Non so se te ne sei accorto..ma stai parlando di un ventenne che ha avuto una crescita graduale ...e non partendo di sicuro dal niente...
Una, non chiedo tanto.
Peraltro viene da chiedersi come mai sta crescita sia molto più marcata tra il 2022 e il 2024 e non tra il 2019 e il 2021.
Pogi dava la paga gia' a molti professionisti al Giro di Slovenia quando aveva 19 anni....parliamo di Majka, Formolo per citarne alcuni.
La base non era gia' allora comune.
Dopo ci sta che a 19 anni i valori non siano esattemente quelli che si evidenziano a maturazioni completate...sai quante ragazzini e ragazzine ho visto dominare nei campi di atletica per poi smettere quando quelli che battevano nettamente diventavano migliori di loro?
Quindi?non si puo' essere evoluto senza per forza fare cose che gli altri non fanno?cycling_chrnicles ha scritto: ↑lunedì 30 settembre 2024, 20:56Ho una visione molto personale perché Pogacar lo vedevo correre quando faceva gli sprint con Hirschi all'Istrian Spring Trophy e non l'ho scoperto quando già era Pogacar.barrylyndon ha scritto: ↑lunedì 30 settembre 2024, 20:30Semplicemente hai un approccio molto personale sull'argomento..cycling_chrnicles ha scritto: ↑lunedì 30 settembre 2024, 20:15
Mi citi una crescita "graduale" paragonabile nella storia del ciclismo?
Una, non chiedo tanto.
Peraltro viene da chiedersi come mai sta crescita sia molto più marcata tra il 2022 e il 2024 e non tra il 2019 e il 2021.
Pogi dava la paga gia' a molti professionisti al Giro di Slovenia quando aveva 19 anni....parliamo di Majka, Formolo per citarne alcuni.
La base non era gia' allora comune.
Dopo ci sta che a 19 anni i valori non siano esattemente quelli che si evidenziano a maturazioni completate...sai quante ragazzini e ragazzine ho visto dominare nei campi di atletica per poi smettere quando quelli che battevano nettamente diventavano migliori di loro?
E, infatti, ho molto poco da ridire su quanto visto fino al 2022 (un po' le prestazioni a crono e in volata e la prima prova monstre al Fiandre, ma ci fermiamo là).
Molto, moltissimo, da ridire su quanto visto dalla primavera dell'anno scorso in poi. Su singola salita non era praticamente mai stato irresistibile. E possiamo tirare fuori moltissimi esempi, da Douhle Strane alla Corsa della Pace 2018 a Sassotetto alla Tirreno-Adriatico 2021. Pogacar era uno che la differenza vera la faceva quando si doveva fare fatica per decine di minuti, in particolare se c'era la pioggia (anche qua...Jesenik 2018, Plataforma de Gredos 2019, LGB 2021). Mentre sullo sforzo più breve e contenuto anche un Carapaz poteva insidiarlo.
Lasciamo perdere su strappi, strappetti e compagnia....alle Liegi del 2020 e del 2021 praticamente gioca sempre di rimessa contro i vari Alaphilippe, Hirschi, Woods.
All'ultimo Tour in 10 km di salia dava distacchi che manco Pantani. Io non ci ho visto nulla di graduale in tutto ciò. Ormai ogni volta che attacca, su qualsiasi terreno, in qualsiasi circostanza, non gli sta dietro nessuno. Quest'anno ha perso giusto due gare, Quebec e Sanremo....due corse quasi per velocisti, sostanzialmente.
Nello sci alpino.. parti con il 60..70 quando esordiscigalibier98 ha scritto: ↑lunedì 30 settembre 2024, 20:31
Perché si può crescere. Perché Tomba nei primi 2 anni di coppa fece un solo podio e poi diventa fenomeno? Per dirne uno
Con il discorso della crescita si può giustificare chiunque, inclusi Armstrong e Froome.galibier98 ha scritto: ↑lunedì 30 settembre 2024, 20:31 Perché si può crescere. Perché Tomba nei primi 2 anni di coppa fece un solo podio e poi diventa fenomeno? Per dirne uno
Se domani fa tipo Rossi nella MotoGP, lascia la UAE per andare a correre in Kern Pharma e vince i tre GT nella stessa stagione (dunque migliorando ulteriormente i suoi risultati), allora ti dico che può essersi evoluto facendo quello che fanno tutti gli altri.barrylyndon ha scritto: ↑lunedì 30 settembre 2024, 21:00 Quindi?non si puo' essere evoluto senza per forza fare cose che gli altri non fanno?
Per quello avrebbero dovuto iscriversi al Giro d'Italia, anni 1923-1940.
Sia Remco e sopratutto MVDP hanno le loro lacune è sembrano umani, Tadej quest´anno ha raggiunto il limite della perfezione, saranno state 2 o 3 gare, che voleva vincere, in cui non ci é riuscito. Solitamente dopo il Tour ritornava a sembrare umano, a quanto pare quest´anno no. Io rimpiango gli " I am dead" del tour 2023. Spero che il suo rendimento non salga ancora perché altrimenti non ha senso, neanche guardare le gare.Filarete ha scritto: ↑lunedì 30 settembre 2024, 7:56Sì, ma vale anche per Evenepoel (Olimpiadi, Liegi) e Van Der Poel (Fiandre, Roubaix), certo lo sloveno fa un altro sport anche rispetto a loro.TheArchitect99 ha scritto: ↑domenica 29 settembre 2024, 19:38 Senza fare la caccia alle streghe, siamo arrivati a livelli veramente imbarazzanti per il resto del gruppo, quando parte non importa chi o quanti ci siano dietro, non lo vanno a prendere.
Il secondo anno di coppa partiva con gli stessi numeri dell'inizio del terzo anno, 87-88, quando è esploso. Era primo gruppo in gigante e secondo gruppo in slalom. Nell'86-87 in gigante fa un podio in coppa e podio al mondiale. Nell'87-88 vince 3 gare di coppa e le olimpiadi.Winter ha scritto: ↑lunedì 30 settembre 2024, 21:00Nello sci alpino.. parti con il 60..70 quando esordiscigalibier98 ha scritto: ↑lunedì 30 settembre 2024, 20:31
Perché si può crescere. Perché Tomba nei primi 2 anni di coppa fece un solo podio e poi diventa fenomeno? Per dirne uno
Al secondo anno di coppa , è bronzo ai mondiali (unica medaglia italiana)
Il più giovane medagliato maschile di quei mondiali (20 anni e 2 mesi)
Che in certe squadre si vada più forte che in altre è sicuro ma io non ho visto grossi salti di qualità in uae quando ci sono arrivati altri corridori. Yates, Almeida, Soler, Sivakov non mi sembrano più forti di prima o almeno non hanno fatto salti di qualità enormi rispetto alle squadre precedenticycling_chrnicles ha scritto: ↑lunedì 30 settembre 2024, 21:08Con il discorso della crescita si può giustificare chiunque, inclusi Armstrong e Froome.galibier98 ha scritto: ↑lunedì 30 settembre 2024, 20:31 Perché si può crescere. Perché Tomba nei primi 2 anni di coppa fece un solo podio e poi diventa fenomeno? Per dirne uno
Chissà perché, però, a "crescere", sono sempre quelli che corrono in certe squadre. Mai che ci sia uno della Cofidis che ha una crescita delle proporzioni di quella di Pogacar.
Jaakko Hanninen, un finlandese che correva in una squadra della Loira, nell'estate del 2018 vince due gare a tappe impegnative come Tour de Tarentaise e il Tour de Chablais-Leman. In una corsa in linea molto dura, il Tour du Gévaudan, vince battendo in volata a due un corridore come Taaramae che due anni prima aveva conquistato un tappone al Giro. Staccati arrivano diversi professionisti più che discreti come Bouchard, Delio Fernandez, Sicard, Madrazo, Pacher, Calmejane. Al Mondiale vi partecipa da isolato e fa bronzo staccando in salita Pogacar.
Passa pro con l'Ag2r.....da cinque anni è un morto che cammina. Lui non cresce, chissà perché.
Il salto di qualità di Yates mi è parso netto.galibier98 ha scritto: ↑martedì 1 ottobre 2024, 0:39 Che in certe squadre si vada più forte che in altre è sicuro ma io non ho visto grossi salti di qualità in uae quando ci sono arrivati altri corridori. Yates, Almeida, Soler, Sivakov non mi sembrano più forti di prima o almeno non hanno fatto salti di qualità enormi rispetto alle squadre precedenti
il Pogacar di La Planche Tour 2020 ha fatto un numero a cronometro mai più ripetuto. La Planche è una salita medio-breve, tanto per dire, meno di venti minuti mi pare.galibier98 ha scritto: ↑lunedì 30 settembre 2024, 20:31Perché si può crescere. Perché Tomba nei primi 2 anni di coppa fece un solo podio e poi diventa fenomeno? Per dirne unocycling_chrnicles ha scritto: ↑lunedì 30 settembre 2024, 20:27Lo penso anche io.
Ma mi sembra evidente che quello era un altro corridore rispetto all'attuale.
Perché prestazioni tipo Isola e Plateau de Beille, per esempio, non le faceva?
...ma sul podio al Tour c'e' salita gente tipo Krujiswijk..per dirne uno..e A.Yates aveva gia' fatto un quarto posto al Tour 2016 a 40 secondi dal secondo posto..cycling_chrnicles ha scritto: ↑martedì 1 ottobre 2024, 1:08galibier98 ha scritto: ↑martedì 1 ottobre 2024, 0:39 Che in certe squadre si vada più forte che in altre è sicuro ma io non ho visto grossi salti di qualità in uae quando ci sono arrivati altri corridori. Yates, Almeida, Soler, Sivakov non mi sembrano più forti di prima o almeno non hanno fatto salti di qualità enormi rispetto alle squadre precedenti
Avresti mai pronosticato Adam Yates sul podio del Tour?
Kruijswijk, se non cascava, vinceva un Giro d'Italia.barrylyndon ha scritto: ↑martedì 1 ottobre 2024, 7:10...ma sul podio al Tour c'e' salita gente tipo Krujiswijk..per dirne uno..e A.Yates aveva gia' fatto un quarto posto al Tour 2016 a 40 secondi dal secondo posto..cycling_chrnicles ha scritto: ↑martedì 1 ottobre 2024, 1:08galibier98 ha scritto: ↑martedì 1 ottobre 2024, 0:39 Che in certe squadre si vada più forte che in altre è sicuro ma io non ho visto grossi salti di qualità in uae quando ci sono arrivati altri corridori. Yates, Almeida, Soler, Sivakov non mi sembrano più forti di prima o almeno non hanno fatto salti di qualità enormi rispetto alle squadre precedenti
Avresti mai pronosticato Adam Yates sul podio del Tour?
La teoria del salto di qualita' di Yates alla Uae sta diventando come la leggenda metropolitana di Hesjedal cronoman.
Ha fatto una bella annata nel 2023, ma non e' che sia diventato da brocco a campione..andiamo...
L'unico se riguarda Kruijswijk, su Yates solo fatti. Se poi per te sono corridori paragonabili, allora guardiamo due sport diversi.barrylyndon ha scritto: ↑martedì 1 ottobre 2024, 7:56 Ti stai arrampicando sugli specchi..se...se...se...se....un podio al Tour era nelle sue corde..fine del discorso
Non e' che e' un corridore da Milano-Vignola...
Queste però sono parole, distinzioni accademiche per distinguere fra due cose di per sé uguali. Su una risposta maggiore o minore al doping si può costruire una retorica più o meno efficace, ma il rischio è quello di incorrere periodicamente in un antidoping della retorica. A cui certo, si può rispondere con doping sempre maggiori, fino ad arrivare al piccione che vince la partita di scacchi buttando giù i pezzi. E in fondo la vince non più e non meno di quanto Pogacar ha vinto e non ha vinto, si è dopato e non si è dopato.
Le narrative sempre più slegate dalla realtà sicuramente saranno anche un modo per compensare la scientificità sempre più esasperata.castelli ha scritto: ↑lunedì 30 settembre 2024, 18:42la maniacalità nell'alleanamento ha fatto in modo che questi atleti siano atleti 365 giorni all'anno togliendo imprevedibilità all'evento.
è una piega che il ciclismo ha preso con armstrong, da armstrong in poi. l'allenamento maniacale è perfettamente legale ma toglie fascino al tutto.
non è una colpa degli atleti ma un atleta che fa 8 ore di allenamento al giorno o si dedica 8 ore al giorno alla bici x 365 giorni all'anno a mio avviso ben difficilmente riesce ad essere un personaggio.
siamo stati abituati troppo bene.
Infatti gli esempi nello sport di atleti che pur partendo già da una buona/ottima base ad un certo punto hanno fatto un salto di qualità clamoroso si sprecano. Banalmente ci si può mettere anche lo stesso Sinner, sicuramente un predestinato ma che solo 12 mesi orsono nessuno avrebbe osato sperare che potesse fare in poco tempo un salto di qualità da issarsi al numero 1 del ranking con quasi il doppio dei punti sul secondo(nella sostanza tra lui e Zverev vi è più distacco rispetto a quello che vi è tra lo stesso Zverev e il 13esimo in classifica). Oppure che dire del Djokovic post 2010 al netto della storia dell'intolleranza al glutine, totalmente oscurato nei risultati da Federer e Nadal improvvisamente ha cominciato a imporre la propria dittatura nel circuito arrivando addirittura a sopravanzare in tutto gli altri due in termini di vittorie. In particolare Nadal e Djokovic sono praticamente coetanei ma a fine 2010 la differenza tra i due in termini di palmares era imbarazzante pro Nadal, tipo qualcosa come 9 slam a 1, adesso invece a fine carriera di entrambi la bilancia a 360 gradi pende tutta dalla parte del serbo.galibier98 ha scritto: ↑martedì 1 ottobre 2024, 0:32Il secondo anno di coppa partiva con gli stessi numeri dell'inizio del terzo anno, 87-88, quando è esploso. Era primo gruppo in gigante e secondo gruppo in slalom. Nell'86-87 in gigante fa un podio in coppa e podio al mondiale. Nell'87-88 vince 3 gare di coppa e le olimpiadi.Winter ha scritto: ↑lunedì 30 settembre 2024, 21:00Nello sci alpino.. parti con il 60..70 quando esordiscigalibier98 ha scritto: ↑lunedì 30 settembre 2024, 20:31
Perché si può crescere. Perché Tomba nei primi 2 anni di coppa fece un solo podio e poi diventa fenomeno? Per dirne uno
Al secondo anno di coppa , è bronzo ai mondiali (unica medaglia italiana)
Il più giovane medagliato maschile di quei mondiali (20 anni e 2 mesi)
In slalom nell'86-87 miglior risultato un sesto posto, un altro piazzamento nei 15 poi mai a punti. Con gli stessi numeri di partenza, cioè secondo gruppo, ad inizio stagione 87-88 vince 3 slalom su 3.
Dicendo che nel secondo anno di coppa è il più giovane medagliato ai mondiali non fai che confermare quello che dico io, cioè che si vedeva il potenziale e che sarebbe arrivato in alto ma nessuno si immaginava in base a quei risultati che sarebbe stato uno dei più grandi di tutti i tempi. Quindi salto di qualità.
Stesso discorso Pogacar, come Tomba era già forte forte agli esordi poi salto di qualità su una base già eccellente
Uno che arriva quarto può anche arrivare terzo. Certo che lo aveva nelle corde.cycling_chrnicles ha scritto: ↑martedì 1 ottobre 2024, 8:08L'unico se riguarda Kruijswijk, su Yates solo fatti. Se poi per te sono corridori paragonabili, allora guardiamo due sport diversi.barrylyndon ha scritto: ↑martedì 1 ottobre 2024, 7:56 Ti stai arrampicando sugli specchi..se...se...se...se....un podio al Tour era nelle sue corde..fine del discorso
Non e' che e' un corridore da Milano-Vignola...
Yates arrivava da due Tour dove, nella terza settimana, era sempre sceso dal 5° al 9° posto. Ma un podio al Tour era nelle sue corde perché lo dici te, ok.
Se Buchmann anno prossimo arrivasse terzo al Tour, tu non diresti che ha avuto un grosso miglioramento perché nel 2019 ha fatto quarto (risultato mai più neanche accarezzato)?galibier98 ha scritto: ↑martedì 1 ottobre 2024, 9:29 Uno che arriva quarto può anche arrivare terzo. Certo che lo aveva nelle corde.
La Uae doveva dominare la Vuelta, si è visto poi com'è andata. Io questo salto di qualità ripeto non l'ho visto. Sivakov, per dire, andava più forte l'anno scorso in Ineos. Magari l'anno prossimo va più forte in uae. Ripeto son livelli simili rispetto al passato dei corridori che ho citato prima.
Hanno vinto 80 corse anche perché hanno tanti corridori forti che oltretutto partecipano a volte a corse di livello inferiore in cui sono nettamente i migliori.
Ripeto hai ragione quando dici che in certe squadre si va più forte.
Poi, levato Pogacar, vedi che nelle corse world tour non hanno un livello nettamente superiore agli altri. L'alpecin, per dire, ha vinto 3 monumento (termine che non sopporto)
Quest'anno è arrivato sesto al Tour e male alla Vuelta. Lo vedo nel gruppo di quei tanti corridori da corse a tappe che ci sono ora che un anno possono andare sul podio o giù di lì e l'anno dopo nei 10 a mezz'ora. Senza un salto di qualità,cycling_chrnicles ha scritto: ↑martedì 1 ottobre 2024, 9:51Se Buchmann anno prossimo arrivasse terzo al Tour, tu non diresti che ha avuto un grosso miglioramento perché nel 2019 ha fatto quarto (risultato mai più neanche accarezzato)?
Yates che fa 4° nel 2016 palesa gli stessi problemi che paleserà in futuro. Dopo il Ventoux è secondo in classifica, a Finhaut-Emosson, prima tappa di montagna della terza settimana, è ancora il terzo dei big dietro a Porte e Froome.
Nella tappa di Saint-Gervais Mont Blanc si stacca da tutti i big e perde il podio.
Gli dice bene che sullo Joux Plane finisce in no contest, perché era arrivato.
Dopo quel Tour: Giro 2017 mai brillante, galleggia sempre nelle posizioni di rincalzo senza mai avvicinarsi alla top-5 dal Blockhaus in poi. 2018 e 2019 non fa neanche classifica. 2020 è quinto in classifica dopo il Col de la Loze, il giorno successivo si stacca da tutti, perde quasi 3' dagli altri big e finirà 9°. Tour 2022, è sesto in classifica a 5' e qualcosa da Pogacar dopo 16 giorni, nella tappa di Peyregudes perde 9' dai primi e 7' da gente tipo Thomas e Lutsenko. Sull'Hautacam altro disastro, 13esimo a 5'30" da Vingegaard.
Passa in UAE e finalmente risolve gli atavici problemi con la terza settimana sfornando prestazioni eccellenti tra Col de la Loze e Le Markstein.
Sugli altri la cosa è meno valutabile perché o non li abbiamo visti in altri contesti o comunque hanno ruoli che li fanno risaltare meno (vedi Sivakov o soler), però il fatto che Yates in UAE abbia risolto problemi che si trascinava dietro da sempre è una cosa lapalissiana.
Ps: anche io non sopporto il termine monumento.
Concordo in parte, alla Vuelta secondo me hanno avuto sfortuna e fatto un pastrocchio allo stesso tempo: Almeida è uscito per Covid, Yates era a tutta dallo Svizzera e avrebbe dovuto staccare, Del Toro è giovane. Hanno sbagliato ad usare il bastone con Ayuso in questo caso, ma in compenso al crollo dei propri capitani in classifica hanno ritrovato un Sivakov piuttosto competitivo, come non era mai stato in un GT negli ultimi 3-4 anni.galibier98 ha scritto: ↑martedì 1 ottobre 2024, 9:29Uno che arriva quarto può anche arrivare terzo. Certo che lo aveva nelle corde.cycling_chrnicles ha scritto: ↑martedì 1 ottobre 2024, 8:08L'unico se riguarda Kruijswijk, su Yates solo fatti. Se poi per te sono corridori paragonabili, allora guardiamo due sport diversi.barrylyndon ha scritto: ↑martedì 1 ottobre 2024, 7:56 Ti stai arrampicando sugli specchi..se...se...se...se....un podio al Tour era nelle sue corde..fine del discorso
Non e' che e' un corridore da Milano-Vignola...
Yates arrivava da due Tour dove, nella terza settimana, era sempre sceso dal 5° al 9° posto. Ma un podio al Tour era nelle sue corde perché lo dici te, ok.
La Uae doveva dominare la Vuelta, si è visto poi com'è andata. Io questo salto di qualità ripeto non l'ho visto. Sivakov, per dire, andava più forte l'anno scorso in Ineos. Magari l'anno prossimo va più forte in uae. Ripeto son livelli simili rispetto al passato dei corridori che ho citato prima.
Hanno vinto 80 corse anche perché hanno tanti corridori forti che oltretutto partecipano a volte a corse di livello inferiore in cui sono nettamente i migliori.
Ripeto hai ragione quando dici che in certe squadre si va più forte.
Poi, levato Pogacar, vedi che nelle corse world tour non hanno un livello nettamente superiore agli altri. L'alpecin, per dire, ha vinto 3 monumento (termine che non sopporto)
Nogalibier98 ha scritto: ↑martedì 1 ottobre 2024, 0:32
Il secondo anno di coppa partiva con gli stessi numeri dell'inizio del terzo anno, 87-88, quando è esploso. Era primo gruppo in gigante
Già chissà come mai?cycling_chrnicles ha scritto: ↑lunedì 30 settembre 2024, 21:08
Chissà perché, però, a "crescere", sono sempre quelli che corrono in certe squadre. Mai che ci sia uno della Cofidis che ha una crescita delle proporzioni di quella di Pogacar.
bono Politt... eccone nartro...
a crans nello speciale fa il secondo intermedio a 5 centesimi prima di saltare nella prima manche.Winter ha scritto: ↑martedì 1 ottobre 2024, 12:18Nogalibier98 ha scritto: ↑martedì 1 ottobre 2024, 0:32
Il secondo anno di coppa partiva con gli stessi numeri dell'inizio del terzo anno, 87-88, quando è esploso. Era primo gruppo in gigante
Quando vince in alta badia nel 1987 parte con il 3
L anno prima fa podio .. parte con il 17
Stessa cosa in slalom
Al sestriere quando vince parte con il 25 (2 gruppo)
Al contrario l anno prima parte con il 33
Tra l altro 1986/1987 fu la sua prima stagione vera in coppa
Esordi a gennaio 1986 solo per i grandi risultati in coppa europa ma a stagione ampiamente avviata (kitzbuhel)
Ma infatti Yates non fa testo. Di corridori da top 10 che occasionalmente fanno podio ce ne sono sempre stati, gente come Jimenez o Van Springel ai tempi di Merckx, Kuiper o Arroyo ai tempi di Hinault. Non è che se un anno fai terzo allora devi salire sul podio tutti gli anni successivi sino a quando non ti ritiri.galibier98 ha scritto: ↑martedì 1 ottobre 2024, 10:52Quest'anno è arrivato sesto al Tour e male alla Vuelta. Lo vedo nel gruppo di quei tanti corridori da corse a tappe che ci sono ora che un anno possono andare sul podio o giù di lì e l'anno dopo nei 10 a mezz'ora. Senza un salto di qualità,
Qualche dubbio sull'esplosione improvvisa di Tomba l'ho avuto anch'io, ai tempi. Anche perché la sua struttura fisica era un po' insolita per uno slalomista.
Un mostro di endurance come Van Springel messo sullo stesso piano di Yates.Fantasio ha scritto: ↑martedì 1 ottobre 2024, 12:51Ma infatti Yates non fa testo. Di corridori da top 10 che occasionalmente fanno podio ce ne sono sempre stati, gente come Jimenez o Van Springel ai tempi di Merckx, Kuiper o Arroyo ai tempi di Hinault. Non è che se un anno fai terzo allora devi salire sul podio tutti gli anni successivi sino a quando non ti ritiri.galibier98 ha scritto: ↑martedì 1 ottobre 2024, 10:52Quest'anno è arrivato sesto al Tour e male alla Vuelta. Lo vedo nel gruppo di quei tanti corridori da corse a tappe che ci sono ora che un anno possono andare sul podio o giù di lì e l'anno dopo nei 10 a mezz'ora. Senza un salto di qualità,
seguito da conconi almeno dal 1988 sciava molto bene su ghiacciato, praticamente imbattibile. meno sul morbido.
O hai travisato o mi son spiegato male io.Winter ha scritto: ↑martedì 1 ottobre 2024, 12:18Nogalibier98 ha scritto: ↑martedì 1 ottobre 2024, 0:32
Il secondo anno di coppa partiva con gli stessi numeri dell'inizio del terzo anno, 87-88, quando è esploso. Era primo gruppo in gigante
Quando vince in alta badia nel 1987 parte con il 3
L anno prima fa podio .. parte con il 17
Stessa cosa in slalom
Al sestriere quando vince parte con il 25 (2 gruppo)
Al contrario l anno prima parte con il 33
Tra l altro 1986/1987 fu la sua prima stagione vera in coppa
Esordi a gennaio 1986 solo per i grandi risultati in coppa europa ma a stagione ampiamente avviata (kitzbuhel)
Certo ricordo benissimo. Subito dopo l’Intermedio con un numero poco sopra il 20. A dimostrazione di quello che dicevo. Si vedeva il potenziale forte ma mai ci si sarebbe aspettati quella carriera. Comunque si vedeva già che era assai superiore a tutti nostri Pramotton, Erlacher, Totsch ecc
E Bracke, Lopez Carril, Alban, Winnen, Zimmermann, Jaskula eccetera. Come diceva mio padre, "una laurea in lettere e un podio al Tour non si nega a nessuno".cycling_chrnicles ha scritto: ↑martedì 1 ottobre 2024, 13:01Peraltro gente veramente citata a sproposito. Kuiper, altro fortissimo in quanto ad endurance, ha due secondi al Tour, Arroyo aveva vinto una Vuelta, Julio Jimenez scalatore di tutt'altro rango rispetto a Yates.
A sparare nel mucchio prima o poi qualcuno peggio di Yates lo trovi (anzi, ti aiuto, Bernard Kohl).Fantasio ha scritto: ↑martedì 1 ottobre 2024, 14:14E Bracke, Lopez Carril, Alban, Winnen, Zimmermann, Jaskula eccetera. Come diceva mio padre, "una laurea in lettere e un podio al Tour non si nega a nessuno".cycling_chrnicles ha scritto: ↑martedì 1 ottobre 2024, 13:01Peraltro gente veramente citata a sproposito. Kuiper, altro fortissimo in quanto ad endurance, ha due secondi al Tour, Arroyo aveva vinto una Vuelta, Julio Jimenez scalatore di tutt'altro rango rispetto a Yates.
Perché in Francia sono tutti santi. È risaputo, soprattutto nelle ex colonie.Winter ha scritto: ↑martedì 1 ottobre 2024, 12:29Già chissà come mai?cycling_chrnicles ha scritto: ↑lunedì 30 settembre 2024, 21:08
Chissà perché, però, a "crescere", sono sempre quelli che corrono in certe squadre. Mai che ci sia uno della Cofidis che ha una crescita delle proporzioni di quella di Pogacar.
Eppure tutti i preparatori della cofidis son laureati , con anche notevole curriculum
Combá, che cazz ti si fumat stamatin ?Carlo1234 ha scritto: ↑martedì 1 ottobre 2024, 8:11Queste però sono parole, distinzioni accademiche per distinguere fra due cose di per sé uguali. Su una risposta maggiore o minore al doping si può costruire una retorica più o meno efficace, ma il rischio è quello di incorrere periodicamente in un antidoping della retorica. A cui certo, si può rispondere con doping sempre maggiori, fino ad arrivare al piccione che vince la partita di scacchi buttando giù i pezzi. E in fondo la vince non più e non meno di quanto Pogacar ha vinto e non ha vinto, si è dopato e non si è dopato.
Il problema è appunto credere che gli esseri umani siano dei robot . Ripeto per la milionesima volta che mettere in discussione questo Pogacar alla luce di quanto è accaduto nel ciclismo diciamo dal caso(che ha fatto da spartiacque) Festina 98 in poi è assolutamente legittimo, voglio dire, sarebbe folle mettere la mano sul fuoco per chicchessia, ma questo discorso è da estendere a tutto lo sport professionistico dove girano interessi abnormi. Il problema sono le motivazioni che si danno quando si prova a mettere in discussione questa parabola dello sloveno. In questo 2024 ha raggiunto livelli mai visti prima d'ora nella storia di questo sport sciorinando una superiorità imbarazzante(e concordo con chi dice che già nel 2023 al netto di alcune situazioni contingenti il livello non era tanto dissimile da quello che abbiamo visto quest'anno), ma parliamo dello stesso corridore che nel 2021 a soli 23 anni era già per distacco il miglior corridore al mondo, aveva già 2 Tour in faretra, sostanzialmente parliamo del più forte 23enne nella storia di questo sport o giù di lì. Quindi in una progressione "coerente" se c'era qualcuno che potesse raggiungere un simile livello "scary" poi mostrato in questo 2024 il prescelto era proprio lo sloveno, visto appunto che partiva da una base già clamorosamente alta parametrata ad età/esperienziale.Fantasio ha scritto: ↑martedì 1 ottobre 2024, 12:51Ma infatti Yates non fa testo. Di corridori da top 10 che occasionalmente fanno podio ce ne sono sempre stati, gente come Jimenez o Van Springel ai tempi di Merckx, Kuiper o Arroyo ai tempi di Hinault. Non è che se un anno fai terzo allora devi salire sul podio tutti gli anni successivi sino a quando non ti ritiri.galibier98 ha scritto: ↑martedì 1 ottobre 2024, 10:52Quest'anno è arrivato sesto al Tour e male alla Vuelta. Lo vedo nel gruppo di quei tanti corridori da corse a tappe che ci sono ora che un anno possono andare sul podio o giù di lì e l'anno dopo nei 10 a mezz'ora. Senza un salto di qualità,
herbie ha scritto: ↑mercoledì 2 ottobre 2024, 8:33 Faccio una considerazione diversa, dai discorsi rispettabilissimi sin qui fatti, sebbene continuo a ritenere che vedere una discontinuità nella crescita di Pogacar rispetto a quanto faceva vedere già nel 2019 a 21 anni è piuttosto difficile e probabilmente influenzato dalla stagione 2023 per metà condizionata dall'infortunio in aprile. Uno che ti fa quel numero al Tour 2020, quando con la maturità atletica acquisisce continuità e magari impara bene come gestirsi può anche cominciare ad andare come al Tour 2024. Però, per carità, opinabile e certamente la mano sul fuoco di fronte a certi numeri non la si può mettere per nessuno.
Quello però che era generalmente considerato chiaro segnale di "dubbio", e la cosa funzionava in maniera assai logica, fino a poco tempo fa, era la presenza dell'atleta in questione ad altissimo livello per una "finestra" temporale di un mese e mezzo, massimo due, durante l'anno.
La condizione ottimale nel periodo ottimale, per raggiungere l'obiettivo prefissato. Condizione in crescita ,ma nessun numerone nei due/tre mesi precedenti, pochissime presenze dopo.
Esattamente il tempo in cui "funziona" la cura con un medicinale o l'altro, preso in dosi giuste e in periodo meno rischioso.
Fare numeri da circo tutto l'anno sostanzialmente grazie al doping, significa ripetere la "cura" più volte durante l'anno e moltiplicare ovviamente i rischi di risultare positivo qui o là, certamente anche per chi gode di protezione è più complicato venire coperto sempre e comunque per 8 o 9 mesi, quindi l'atleta dopato normalmente rischia per il minimo tempo necessario.
Inoltre cure farmacologiche ripetute danneggiano sicuramente la resa atletica e la risposta agli stimoli allenanti sul lungo periodo.
Altro "segnale" di risultati sospetti quindi è la breve durata delle carriere, in chi durante l'anno ottiene risultati più a lungo dell'armstronghiano giugno-luglio.
Una terza cosa che costituisce un segnale in questi casi è il rapporto coi colleghi.
L'atleta extra-dopato sa benissimo che non deve permettersi di "rompere le balle" tutto l'anno. I colleghi in un modo o nell'altro sanno o per lo meno subodorano, ascoltano i sussurri, le voci. Il corridore da classiche sa benissimo che le richieste in termini di risultati per i corridori importanti sono molto alte, e se il collega favorito al Tour fa qualcosa di irregolare giusto per il Tour, lo può comprendere.
Se gli rompe le balle da marzo a ottobre, però, anche in tutte le classiche, la cosa fa molto incazzare.
E i colleghi incazzati o di riffa o di raffa le magagne , indirettamente, le fanno saltar fuori....
QUesto è il caso Pogacar? Io questi segnali li vedo per qualcun altro...
si ma quello che conta non sono i giorni di corsa, è la lunghezza del periodo. Pogacar fa numeroni in febbraio, marzo, aprile o maggio, luglio, settembre, ottobre.cycling_chrnicles ha scritto: ↑mercoledì 2 ottobre 2024, 11:18 Mi pare che l'unico che ha denunciato Armstrong durante il suo periodo d'oro sia stato bullizzato in mondovisione senza che nessuno dicesse A.
Per cui sta roba dei colleghi bla bla bla non so da dove nasce. Quando uno ha dietro un colosso come UAE, non so in quanti abbiano voglia di fargli la guerra.
Sul resto: non sappiamo nemmeno cosa usano, dubito che UAE e Jumbo siano ferme al doping ematico...e non sappiamo nemmeno se possono trovare le cose che usano. E comunque Pogacar non farà neanche 60 giorni di corsa, meno di quanti ne faceva in media Armstrong, per cui, ammesso e non concesso che possano beccarlo, non si espone certamente più dell'americano a certi rischi.
Non posso che concordare. Poi io ho sempre saputo che esistono prodotti che hanno effetti prolungati ed altri che ne hanno sull'immediato, e che i corridori li usano entrambi, specialmente prima delle corse importanti. Credo anzi che quanto è successo a Pogacar a Courchevel sia dovuto al fatto che, demoralizzato dopo la crono, non abbia preso quelli a effetto immediato. Però resta il fatto che non sappiamo cosa prendono oggi, e neanche se si tratti di qualcosa rilevabile (quasi certamente non lo è), quindi anche le considerazioni fatte sulla breve durata della carriera - che sinora sono sempre state valide - e sull'ostilità dei colleghi potrebbero trovarsi, diciamo, in "stand-by".herbie ha scritto: ↑mercoledì 2 ottobre 2024, 11:58si ma quello che conta non sono i giorni di corsa, è la lunghezza del periodo. Pogacar fa numeroni in febbraio, marzo, aprile o maggio, luglio, settembre, ottobre.
Evenepoel più o meno uguale, come lunghezza del periodo in cui sforna prestazioni.
Armstrong l'hanno costretto a saltare proprio i colleghi che prima o poi gliela hanno fatta pagare. In gruppo era temuto, ma non amato.
E soprattutto, "rompeva le balle" in giugno e luglio, il resto lo lasciava agli altri specialisti.
ci sarebbe da considerare un semplice fatto: se questi non si dopano e fanno 7 watt kg regolari ad ogni tappa, fughe da 100 km con indetro il gruppo, etc etc che farebbero con il doping nel sangue?cycling_chrnicles ha scritto: ↑mercoledì 2 ottobre 2024, 11:18 Mi pare che l'unico che ha denunciato Armstrong durante il suo periodo d'oro sia stato bullizzato in mondovisione senza che nessuno dicesse A.
Per cui sta roba dei colleghi bla bla bla non so da dove nasce. Quando uno ha dietro un colosso come UAE, non so in quanti abbiano voglia di fargli la guerra.
Sul resto: non sappiamo nemmeno cosa usano, dubito che UAE e Jumbo siano ferme al doping ematico...e non sappiamo nemmeno se possono trovare le cose che usano. E comunque Pogacar non farà neanche 60 giorni di corsa, meno di quanti ne faceva in media Armstrong, per cui, ammesso e non concesso che possano beccarlo, non si espone certamente più dell'americano a certi rischi.
Innate e perciò durevoli, basti pensare a Valverde e Gilbert esplosivi e veloci fino all' ultimo anno di carrieraluketaro ha scritto: ↑mercoledì 2 ottobre 2024, 9:09 Domanda: ho sempre saputo che l'esplosività e lo spunto veloce fossero una caratteristica innata, non allenabile più di tanto, e che se un ciclista ce l'ha, la manifesta fin dalla giovane età.
é corretta questa cosa?
Se sì, come si spiega che Pogacar queste caratteristiche le migliora sensibilmente ben dopo i 20 anni?
sì ma se vai dare fastidio al 95% degli altri e usi una specie di super-doping (di questo stiamo parlando insomma...) o prima o dopo il modo per farti saltare, "di sistema", mica firmando la denuncia, lo trovano. Ne sono convinto e penso sia ragionevole pensare che lo possa temere anche chi lo usa.castelli ha scritto: ↑mercoledì 2 ottobre 2024, 13:10ci sarebbe da considerare un semplice fatto: se questi non si dopano e fanno 7 watt kg regolari ad ogni tappa, fughe da 100 km con indetro il gruppo, etc etc che farebbero con il doping nel sangue?cycling_chrnicles ha scritto: ↑mercoledì 2 ottobre 2024, 11:18 Mi pare che l'unico che ha denunciato Armstrong durante il suo periodo d'oro sia stato bullizzato in mondovisione senza che nessuno dicesse A.
Per cui sta roba dei colleghi bla bla bla non so da dove nasce. Quando uno ha dietro un colosso come UAE, non so in quanti abbiano voglia di fargli la guerra.
Sul resto: non sappiamo nemmeno cosa usano, dubito che UAE e Jumbo siano ferme al doping ematico...e non sappiamo nemmeno se possono trovare le cose che usano. E comunque Pogacar non farà neanche 60 giorni di corsa, meno di quanti ne faceva in media Armstrong, per cui, ammesso e non concesso che possano beccarlo, non si espone certamente più dell'americano a certi rischi.
è una bruttissima considerazione, basata su un presupposto assurdo che è quello dell'assenza di doping.
quanto al fatto della denuncia di altri corridori o squadre la vedo abbastanza dura.
le nuove positività tra i vip saranno molto difficile da rintracciare e molto discusse.
con l'epo dovevi cercare quello e amen, ma qui che ti metti a cercare? poi se lo trovi è una molecola di nuova generazione non nelle liste etc etc
Evidentemente questi di cui stiamo parlando sono certi dell'impunità. Perché oggi sì, e ieri no, è da vedere.herbie ha scritto: ↑mercoledì 2 ottobre 2024, 13:23sì ma se vai dare fastidio al 95% degli altri e usi una specie di super-doping (di questo stiamo parlando insomma...) o prima o dopo il modo per farti saltare, "di sistema", mica firmando la denuncia, lo trovano. Ne sono convinto e penso sia ragionevole pensare che lo possa temere anche chi lo usa.