Il futuro del ciclismo italiano

Il mondo dei professionisti tra gare e complessità, e più in generale l'approccio al ciclismo di ogni appassionato
nurseryman
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da nurseryman »

frcre ha scritto: martedì 22 ottobre 2024, 1:55
qrier ha scritto: domenica 20 ottobre 2024, 17:40 Con oggi si è praticamente conclusa la stagione ciclistica, a parte corse minori.

Parlando in linea generale del ciclismo italiano, secondo la classifica di Pcs tra le nazioni siamo al 4° posto, lo scorso anno eravamo al 6° posto.
Insomma qualcosa meglio.

La cosa positiva è che abbiamo visto qualche giovane interessante.

Fatichiamo però ancora tantissimo nelle corse più importanti, il miglior risultato è stato il 2° posto di Mozzato al Fiandre che mi è parso però più che altro un exploit.

I nostri top sono Milan e Ganna (quest'anno sottotono), poi Ulissi è una certezza ma solo su corse non di primissimo livello.
Bene Tiberi, finalmente abbiamo uno da classifica per i Gt.
Per Ciccone una stagione iniziata male ma conclusa con un ottimo Lombardia.
Stiamo messi bene a crono e agli sprint con Ganna e Milan.
Ci mancano corridori vincenti per i GT, le classiche e i mondiali, ma quello é un problema di tutte le nazioni che non hanno Pogacar, vingegaard, Remco e VDP.
Per i gt speriamo in tiberi, Pellizzari e piganzoli, che possano inserirsi bene nel gruppo alle spalle dei fenomeni, per lottare almeno per posizioni di rincalzo dignitose.
Per le classiche al momento invece non vedo un gran che in prospettiva.
tiberi ???
vuelta NC
mondiale NC
lombardia IDEM
mah
ciccone ha perso tutta la prima parte di stagione per un problema
rientrato al tour e costretto a fare classifica (comunque dignitosa)
concluso il mondiale
3 al lombardia
però tiberi viene indicato come speranza del ciclismo italiano, ciccone manco citato


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Spartacus
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da Spartacus »

beh ma uno è 1994 e l'altro 2001
normale che come "speranza" si prenda in considerazione il più giovane, anche se magari ha fatto meno come risultati


Tommeke92
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da Tommeke92 »

nurseryman ha scritto: martedì 22 ottobre 2024, 7:35
frcre ha scritto: martedì 22 ottobre 2024, 1:55
qrier ha scritto: domenica 20 ottobre 2024, 17:40 Con oggi si è praticamente conclusa la stagione ciclistica, a parte corse minori.

Parlando in linea generale del ciclismo italiano, secondo la classifica di Pcs tra le nazioni siamo al 4° posto, lo scorso anno eravamo al 6° posto.
Insomma qualcosa meglio.

La cosa positiva è che abbiamo visto qualche giovane interessante.

Fatichiamo però ancora tantissimo nelle corse più importanti, il miglior risultato è stato il 2° posto di Mozzato al Fiandre che mi è parso però più che altro un exploit.

I nostri top sono Milan e Ganna (quest'anno sottotono), poi Ulissi è una certezza ma solo su corse non di primissimo livello.
Bene Tiberi, finalmente abbiamo uno da classifica per i Gt.
Per Ciccone una stagione iniziata male ma conclusa con un ottimo Lombardia.
Stiamo messi bene a crono e agli sprint con Ganna e Milan.
Ci mancano corridori vincenti per i GT, le classiche e i mondiali, ma quello é un problema di tutte le nazioni che non hanno Pogacar, vingegaard, Remco e VDP.
Per i gt speriamo in tiberi, Pellizzari e piganzoli, che possano inserirsi bene nel gruppo alle spalle dei fenomeni, per lottare almeno per posizioni di rincalzo dignitose.
Per le classiche al momento invece non vedo un gran che in prospettiva.
tiberi ???
vuelta NC
mondiale NC
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mah
ciccone ha perso tutta la prima parte di stagione per un problema
rientrato al tour e costretto a fare classifica (comunque dignitosa)
concluso il mondiale
3 al lombardia
però tiberi viene indicato come speranza del ciclismo italiano, ciccone manco citato
Hai ragione, è proprio una vergogna. Come direbbe Uganda (quanto manca la sua voce!) "il giovine Ciccone sta crescendo bene e speriamo che tra qualche anno possa diventare l'erede del grande Nibali e prendere il suo posto... Alla squalo TV".


Anquetil29
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da Anquetil29 »

Beh ciccone è un corridore già "fatto", che a me piace tra l altro e sicuramente ottimo per vincere tappe nei GT e bravo nelle classiche dure. Per le classifiche dei grandi giri per me potrebbe anche centrare una top 10 ma fossi in lui preferirei le vittorie di tappa.
Tiberi un giovane che si affaccia quest'anno tra i top, tra alti e bassi ha comunque concluso 5 il giro vincendo la maglia bianca. I suoi limiti non li conosciamo potrebbe crescere come deludere.
Fare un paragone tra i due mi viene francamente difficile, diciamo che uno è il nostro presente, l altro un possibile nostro futuro (e in parte già presente).


Salvatore77
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da Salvatore77 »

Ciccone finalmente è riuscito a fare un grande giro senza grossi intoppi prima e durante, e nonostante tutto, a 30 anni ha colto un dignitoso 11esimo posto. Va però detto che al Tour non erano più di 15 a fare classifica. Tra l'altro davanti a lui si è piazzato un bel gruppetto di gregari di altri.
Alla fine possiamo vedere lo stesso il bicchiere mezzo pieno ma francamente consiglierei di darsi alle tappe e/o maglia a pois.


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frcre
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da frcre »

nurseryman ha scritto: martedì 22 ottobre 2024, 7:35
frcre ha scritto: martedì 22 ottobre 2024, 1:55
qrier ha scritto: domenica 20 ottobre 2024, 17:40 Con oggi si è praticamente conclusa la stagione ciclistica, a parte corse minori.

Parlando in linea generale del ciclismo italiano, secondo la classifica di Pcs tra le nazioni siamo al 4° posto, lo scorso anno eravamo al 6° posto.
Insomma qualcosa meglio.

La cosa positiva è che abbiamo visto qualche giovane interessante.

Fatichiamo però ancora tantissimo nelle corse più importanti, il miglior risultato è stato il 2° posto di Mozzato al Fiandre che mi è parso però più che altro un exploit.

I nostri top sono Milan e Ganna (quest'anno sottotono), poi Ulissi è una certezza ma solo su corse non di primissimo livello.
Bene Tiberi, finalmente abbiamo uno da classifica per i Gt.
Per Ciccone una stagione iniziata male ma conclusa con un ottimo Lombardia.
Stiamo messi bene a crono e agli sprint con Ganna e Milan.
Ci mancano corridori vincenti per i GT, le classiche e i mondiali, ma quello é un problema di tutte le nazioni che non hanno Pogacar, vingegaard, Remco e VDP.
Per i gt speriamo in tiberi, Pellizzari e piganzoli, che possano inserirsi bene nel gruppo alle spalle dei fenomeni, per lottare almeno per posizioni di rincalzo dignitose.
Per le classiche al momento invece non vedo un gran che in prospettiva.
tiberi ???
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ciccone ha perso tutta la prima parte di stagione per un problema
rientrato al tour e costretto a fare classifica (comunque dignitosa)
concluso il mondiale
3 al lombardia
però tiberi viene indicato come speranza del ciclismo italiano, ciccone manco citato
Tiberi ha 23 anni ed ha fatto un 5 posto al giro, che al netto di qualche sfiga all'inizio poteva essere anche 3.
Ciccone ne ha 30 e come miglior piazzamento ha l'11 posto al tour di quest'anno.
Ha più volte dimostrato la sua inconsistenza nelle 3 settimane.


frcre
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da frcre »

Spartacus ha scritto: martedì 22 ottobre 2024, 9:30 beh ma uno è 1994 e l'altro 2001
normale che come "speranza" si prenda in considerazione il più giovane, anche se magari ha fatto meno come risultati
Meno, insomma.
Ha fatto 8 al Catalunya, 3 al tota, 5 al giro.
Ha dimostrato di essere in grado di fare classifica.
Da vedere se altissima classifica, o classifica per le posizioni di rincalzo.
Ciccone a 30 anni ha fatto il suo migliore piazzamento, un 11 posto a 30 minuti dal primo e a 5/12 minuti dai primi e secondi gregari dei migliori, e dietro gente come gee e buitrago, che mi pare un pelo sotto a thomas, O'Connor e Dani martinez.
Poi parlando di caratteristiche tiberi se la cava a crono, potenzialmente un giro senza i big potrebbe anche vincerlo.
Ciccone anche senza i big si becca i minuti a crono pure da O'Connor, Carlos Rodriguez, Almeida, vlasov e compagnia.
Per vincere dovrebbe staccare tutti di netto in salita


brunello
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da brunello »

Comunque chiaro, l'epoca dei nibali e prima ancora dei basso/di luca/bettini chiaramente è lontana.

Però tutto sommato qualcosa di buono si è visto, chiaro che la catastrofe mondiale non ha aiutato, ma avremo diversi giovani in squadre world tour e vediamo che esce dai :)

Non vedo tutto nero.


Winter
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da Winter »

Corse italiane
Comprese le classifiche generali
Escluse le corse con meno di 10 partenti

Allievi

2009 : 577
2024 : 300

Corse perse all anno : 18.5

Junior

2009 : 380
2024 : 221

Corse perse all anno : 10.6

Under 23/Elite

2009 : 338
2024 : 167

Corse perse all anno : 11.4


Anquetil29
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da Anquetil29 »

Winter ha scritto: martedì 22 ottobre 2024, 20:17 Corse italiane
Comprese le classifiche generali
Escluse le corse con meno di 10 partenti

Allievi

2009 : 577
2024 : 300

Corse perse all anno : 18.5

Junior

2009 : 380
2024 : 221

Corse perse all anno : 10.6

Under 23/Elite

2009 : 338
2024 : 167

Corse perse all anno : 11.4
Per curiosità, per caso sai se questo calo drastico di numero di corse avviene anche in altri paesi con traduzione ciclistica, come Francia, Belgio, Olanda e magari Spagna?


Winter
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da Winter »

Si
Negli anni 70 van linden aveva vinto in un anno da junior ..70 corse

Negli anni 80 in Belgio si disputavano circa 1.800 corse dilettanti
Adesso saranno molte meno che 500

Non c è un paese che si salva (forse l unico è la danimarca)

La Francia era quello che teneva meglio (complice il fatto che aveva molte più corse e tesserati di tutti) ma la crisi sta arrivando anche lì


Salvatore77
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da Salvatore77 »

Il fatto che le gare nelle categorie giovanili sono sempre meno è già di per sé abbastanza grave. Sono abbastanza convinto che in più c'è anche una iniquità nella distribuzione territoriale per cui emarginando alcune zone d'italia, si riduce parecchio il bacino d'utenza.


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Beppugrillo
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da Beppugrillo »

Salvatore77 ha scritto: martedì 22 ottobre 2024, 22:55 Il fatto che le gare nelle categorie giovanili sono sempre meno è già di per sé abbastanza grave. Sono abbastanza convinto che in più c'è anche una iniquità nella distribuzione territoriale per cui emarginando alcune zone d'italia, si riduce parecchio il bacino d'utenza.
Poi si va a vedere che quasi tutti gli ultimi migliori scalatori (Nibali, Aru, Pozzovivo, Caruso, Ciccone, Tiberi, Pellizzari) vengono dal centro-sud e ci si chiede se il rapporto campione/movimento (a livello di territorio) non sia del tutto casuale, perché dargli una logica a me sembra impossibile


Jussi Veikkanen
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da Jussi Veikkanen »

Salvatore77 ha scritto: martedì 22 ottobre 2024, 22:55 Il fatto che le gare nelle categorie giovanili sono sempre meno è già di per sé abbastanza grave. Sono abbastanza convinto che in più c'è anche una iniquità nella distribuzione territoriale per cui emarginando alcune zone d'italia, si riduce parecchio il bacino d'utenza.
Già da una vita i corridori del sud già dalla categoria juniores sono "costretti" a trasferirsi al nord per competere (ci sono squadre settentrionali affiliate al sud). Questo crea una grossa scrematura alla base, se già non sei un fenomeno difficile a 17/18 anni farsi 3-4 mesi fuori casa. Poi ci sono veramente pochi tesserati, mi è capitato di fare qualche gara in sud Italia e rispetto alle gare in Veneto o Austria/Slovenia i ritmi e il livello medio era basso (soprattutto perchè a fatica si arrivava a 50 corridori).


marco_graz
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da marco_graz »

Jussi Veikkanen ha scritto: mercoledì 23 ottobre 2024, 8:22
Salvatore77 ha scritto: martedì 22 ottobre 2024, 22:55 Il fatto che le gare nelle categorie giovanili sono sempre meno è già di per sé abbastanza grave. Sono abbastanza convinto che in più c'è anche una iniquità nella distribuzione territoriale per cui emarginando alcune zone d'italia, si riduce parecchio il bacino d'utenza.
Già da una vita i corridori del sud già dalla categoria juniores sono "costretti" a trasferirsi al nord per competere (ci sono squadre settentrionali affiliate al sud). Questo crea una grossa scrematura alla base, se già non sei un fenomeno difficile a 17/18 anni farsi 3-4 mesi fuori casa. Poi ci sono veramente pochi tesserati, mi è capitato di fare qualche gara in sud Italia e rispetto alle gare in Veneto o Austria/Slovenia i ritmi e il livello medio era basso (soprattutto perchè a fatica si arrivava a 50 corridori).
Quando ero allievo, nel 2002 :diavoletto: , ho fatto una corsa in Sardegna visto che ero la in vacanza, saremo partiti forse in 30. Poi era agosto, c'era caldissimo e io di Reggio Emilia l'ho sofferto parecchio, anche se credo di aver finito almeno nei 10. Per dire che gia' 22 anni fa il movimento in certe zone era comunque molto ridotto. Se non erro scendevamo sotto Roma da juniores (quindi 2003-04) una volta all'anno, per le due classiche di Montecassino nel weekend di pasqua.


Salvatore77
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da Salvatore77 »

Beppugrillo ha scritto: mercoledì 23 ottobre 2024, 7:18
Salvatore77 ha scritto: martedì 22 ottobre 2024, 22:55 Il fatto che le gare nelle categorie giovanili sono sempre meno è già di per sé abbastanza grave. Sono abbastanza convinto che in più c'è anche una iniquità nella distribuzione territoriale per cui emarginando alcune zone d'italia, si riduce parecchio il bacino d'utenza.
Poi si va a vedere che quasi tutti gli ultimi migliori scalatori (Nibali, Aru, Pozzovivo, Caruso, Ciccone, Tiberi, Pellizzari) vengono dal centro-sud e ci si chiede se il rapporto campione/movimento (a livello di territorio) non sia del tutto casuale, perché dargli una logica a me sembra impossibile
Pochi ma buoni. Ma comunque pochi.


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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Salvatore77 ha scritto: martedì 22 ottobre 2024, 22:55 Il fatto che le gare nelle categorie giovanili sono sempre meno è già di per sé abbastanza grave. Sono abbastanza convinto che in più c'è anche una iniquità nella distribuzione territoriale per cui emarginando alcune zone d'italia, si riduce parecchio il bacino d'utenza.
No sono calate ovunque
Per dire , in Piemonte son restate 2 gare under 23/elite
Bisognerebbe guardare il numero dei tesserati per categorie
I numeri della federazione spesso non son così attendibili


Winter
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da Winter »

Jussi Veikkanen ha scritto: mercoledì 23 ottobre 2024, 8:22
Salvatore77 ha scritto: martedì 22 ottobre 2024, 22:55 Il fatto che le gare nelle categorie giovanili sono sempre meno è già di per sé abbastanza grave. Sono abbastanza convinto che in più c'è anche una iniquità nella distribuzione territoriale per cui emarginando alcune zone d'italia, si riduce parecchio il bacino d'utenza.
Già da una vita i corridori del sud già dalla categoria juniores sono "costretti" a trasferirsi al nord per competere (ci sono squadre settentrionali affiliate al sud). Questo crea una grossa scrematura alla base, se già non sei un fenomeno difficile a 17/18 anni farsi 3-4 mesi fuori casa. Poi ci sono veramente pochi tesserati, mi è capitato di fare qualche gara in sud Italia e rispetto alle gare in Veneto o Austria/Slovenia i ritmi e il livello medio era basso (soprattutto perchè a fatica si arrivava a 50 corridori).
Questo succedeva fino a pochi anni fa
Le squadre del nord (soprattutto le squadre Toscane) investigando sui corridori del sud Italia
Adesso molto meno
Girano molti meno soldi di prima
Se uno prende i migliori 50 junior di quest anno , c è un solo corridore del sud Italia, il campano toselli
Anche i neopro degli ultimi 2 anni ( e i futuri del 2025) quanti sono del sud Italia?


Salvatore77
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da Salvatore77 »

Winter ha scritto: giovedì 24 ottobre 2024, 19:54
Salvatore77 ha scritto: martedì 22 ottobre 2024, 22:55 Il fatto che le gare nelle categorie giovanili sono sempre meno è già di per sé abbastanza grave. Sono abbastanza convinto che in più c'è anche una iniquità nella distribuzione territoriale per cui emarginando alcune zone d'italia, si riduce parecchio il bacino d'utenza.
No sono calate ovunque
Per dire , in Piemonte son restate 2 gare under 23/elite
Bisognerebbe guardare il numero dei tesserati per categorie
I numeri della federazione spesso non son così attendibili
Sono calate ovunque? Resta comunque una disparità fra aree geografiche che per le categorie giovanili è deleteria.
Magari i piemontesi riescono con meno sforzo a raggiugere la Lombardia e la Toscana rispetto al siciliano.


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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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scusate ma chi passa pro quest'anno
parravano sicuro e poi ????
cavallo, magli, ?????

cavallo per me è un ciclista che (per la presenza nelle corse di salite lunghe )può far meglio fra i pro ch fra gli elite


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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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nurseryman ha scritto: venerdì 25 ottobre 2024, 18:32 scusate ma chi passa pro quest'anno
parravano sicuro e poi ????
cavallo, magli, ?????

cavallo per me è un ciclista che (per la presenza nelle corse di salite lunghe )può far meglio fra i pro ch fra gli elite
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Winter ha scritto: giovedì 24 ottobre 2024, 19:58
Jussi Veikkanen ha scritto: mercoledì 23 ottobre 2024, 8:22
Salvatore77 ha scritto: martedì 22 ottobre 2024, 22:55 Il fatto che le gare nelle categorie giovanili sono sempre meno è già di per sé abbastanza grave. Sono abbastanza convinto che in più c'è anche una iniquità nella distribuzione territoriale per cui emarginando alcune zone d'italia, si riduce parecchio il bacino d'utenza.
Già da una vita i corridori del sud già dalla categoria juniores sono "costretti" a trasferirsi al nord per competere (ci sono squadre settentrionali affiliate al sud). Questo crea una grossa scrematura alla base, se già non sei un fenomeno difficile a 17/18 anni farsi 3-4 mesi fuori casa. Poi ci sono veramente pochi tesserati, mi è capitato di fare qualche gara in sud Italia e rispetto alle gare in Veneto o Austria/Slovenia i ritmi e il livello medio era basso (soprattutto perchè a fatica si arrivava a 50 corridori).
Questo succedeva fino a pochi anni fa
Le squadre del nord (soprattutto le squadre Toscane) investigando sui corridori del sud Italia
Adesso molto meno
Girano molti meno soldi di prima
Se uno prende i migliori 50 junior di quest anno , c è un solo corridore del sud Italia, il campano toselli
Anche i neopro degli ultimi 2 anni ( e i futuri del 2025) quanti sono del sud Italia?

Una decina di anni fa solo in Friuli c'era il Caneva (dove passò anche Di Luca) e il team Danieli che investivano in Sicilia o sud Italia. Ora onestamente non so, ma temo che la situazione sia peggiorata.
A un certo punto diventa un cane che si morde la coda, poche squadre, di conseguenza pochi corridori. Pochi corridori, e sempre meno squadre investono in quell'area geografica.


caz
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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nurseryman ha scritto: venerdì 25 ottobre 2024, 18:32 scusate ma chi passa pro quest'anno
parravano sicuro e poi ????
cavallo, magli, ?????

cavallo per me è un ciclista che (per la presenza nelle corse di salite lunghe )può far meglio fra i pro ch fra gli elite
Cavallo ha detto che smette


Benny1
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da Benny1 »

caz ha scritto: domenica 27 ottobre 2024, 9:34
nurseryman ha scritto: venerdì 25 ottobre 2024, 18:32 scusate ma chi passa pro quest'anno
parravano sicuro e poi ????
cavallo, magli, ?????

cavallo per me è un ciclista che (per la presenza nelle corse di salite lunghe )può far meglio fra i pro ch fra gli elite
Cavallo ha detto che smette
Neanche Magli passa, va alla Gallina Lucchini ecotek...


Winter
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da Winter »

Salvatore77 ha scritto: venerdì 25 ottobre 2024, 13:04 Sono calate ovunque? Resta comunque una disparità fra aree geografiche che per le categorie giovanili è deleteria.
Magari i piemontesi riescono con meno sforzo a raggiugere la Lombardia e la Toscana rispetto al siciliano.
Si riescono più facilmente dei siciliani
Però sono spese enormi per le famiglie

Negli anni 90.. un corridore juniores della bergamasca poteva arrivare ad una stagione da 25..30 gare solo nella provincia
Adesso ci son dei weekend dove non ci son gare in tutta la Lombardia

È un problema generale , prima era di qualche regione
Chiaramente oltre ad una diminuzione delle corse , c è stato un notevole calo di squadra e tesserati

La federazione ha pensato per anni agli amatori.. facendo finta di non vedere la situazione (idem rai e eurosport.. i nostri a livello giovanile corrono troppo.. sentito anche l anno scorso
Da under corrono il martedì.. il giovedì e due gare del weekend.. nella realtà invece raramente corrono piu di una a settimana)


Mad
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Winter ha scritto: domenica 27 ottobre 2024, 14:42 La federazione ha pensato per anni agli amatori.. facendo finta di non vedere la situazione (idem rai e eurosport..
Non sono molto d'accordo con questa dichiarazione, ma probabilmente dipende anche dalla regione che si prende in considerazione. Non mi sembra che la federazione abbia messo in ginocchio gli enti sui tesseramenti ( tesserarsi ad un ente costa ancora meno che alla federazione, salvo quelli fuori dalle convenzioni), al massimo ci ha pensato il ministero dei trasporti per quanto riguarda le gare su strada ( queste si che mi sembrano calate).
Sicuramente non si può trascurare questa fetta di mercato dove girano delle cifre da non sottovalutare.


Winter
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da Winter »

Mi son espresso male
Non è stata la federazione a mettere in ginocchio il sistema
Però non ha fatto nulla per arginare o limitare la crisi
Un presidente federale , una dozzina di anni fa , ha dichiarato che il futuro erano le granfondo


Theakston
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da Theakston »

Benny1 ha scritto: domenica 27 ottobre 2024, 10:26
caz ha scritto: domenica 27 ottobre 2024, 9:34
nurseryman ha scritto: venerdì 25 ottobre 2024, 18:32 scusate ma chi passa pro quest'anno
parravano sicuro e poi ????
cavallo, magli, ?????

cavallo per me è un ciclista che (per la presenza nelle corse di salite lunghe )può far meglio fra i pro ch fra gli elite
Cavallo ha detto che smette
Neanche Magli passa, va alla Gallina Lucchini ecotek...
Peccato che manchino le squadre per questi corridori, anche se non saranno dei campioni.
A volte penso che in Francia ci siano ciclisti più o meno dello stesso livello che i loro 7-8 anni di carriera riescono a farli perché ci sono ancora un minimo di formazioni interessate al calendario nazionale...


Mad
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da Mad »

Winter ha scritto: lunedì 28 ottobre 2024, 20:03 Mi son espresso male
Non è stata la federazione a mettere in ginocchio il sistema
Però non ha fatto nulla per arginare o limitare la crisi
Un presidente federale , una dozzina di anni fa , ha dichiarato che il futuro erano le granfondo
Ma in realtà non mi sento di dargli torto, se vogliamo fare i numeri solo il settore amatoriale ce li può dare ormai. E quando ti presenti in certi posti servono tanto anche quelli.


Anquetil29
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da Anquetil29 »

Per l anno prossimo la bardiani ha aggiunto, se non sbaglio, ben 6 neoprof. Di cui 4 italiani. Una scommessa sicuramente che mi fa piacere, però servirebbe anche qualche corridore che possa portare risultati. O forse credono in una bella crescita dai vari Pinarello, Marcellusi ecc..
Invece Viezzi passa alla devo dell alpecin, per lui credo scelta giusta, speriamo venga su un bel corridore.


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Beppugrillo
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Sapete come mai Simone Gualdi è il "Popular today" su Procyclingstats?


Anquetil29
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Oggi ho letto un interessante intervista a Buda, vincitore di 5 corse da elite quest'anno. Posto che non lo conosco molto bene come corridore, devo ammettere che sono un pò amareggiato che un ragazzo cosi (e come lui molti altri) non abbia un occasione anche piccola da prof.
Certo in italia siamo senza sponsor e squadre che fanno miracoli per stare aperte.


bartoli
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Beppugrillo ha scritto: martedì 5 novembre 2024, 13:56 Sapete come mai Simone Gualdi è il "Popular today" su Procyclingstats?
Perché la sua Atalanta sta volando


Soffrire, cadere, rialzarsi, vincere. Questo è il vocabolario del ciclismo e della vita
Winter
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Anquetil29 ha scritto: mercoledì 6 novembre 2024, 20:15 Oggi ho letto un interessante intervista a Buda, vincitore di 5 corse da elite quest'anno. Posto che non lo conosco molto bene come corridore, devo ammettere che sono un pò amareggiato che un ragazzo cosi (e come lui molti altri) non abbia un occasione anche piccola da prof.
Certo in italia siamo senza sponsor e squadre che fanno miracoli per stare aperte.
Ma tipo una corratec..perché non lo prende?


Winter
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Intanto dopo Zalf e Mastromarco.. chiude anche la Named


Anquetil29
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Winter ha scritto: giovedì 7 novembre 2024, 20:20
Anquetil29 ha scritto: mercoledì 6 novembre 2024, 20:15 Oggi ho letto un interessante intervista a Buda, vincitore di 5 corse da elite quest'anno. Posto che non lo conosco molto bene come corridore, devo ammettere che sono un pò amareggiato che un ragazzo cosi (e come lui molti altri) non abbia un occasione anche piccola da prof.
Certo in italia siamo senza sponsor e squadre che fanno miracoli per stare aperte.
Ma tipo una corratec..perché non lo prende?
Me lo sono chiesto anche io, è un velocista che anche solo a livello punti UCI andando a fare un certo calendario ne può portare più di gran parte dei corridori a roster. Boh


Winter
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Ma pure oioli..
Fortissimo da junior , buona stagione quest anno
Tre anni in devo.. e adesso alla tirol :uhm:


Anquetil29
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Oioli alla fine dovrebbe andare alla Colpack.
Invece ho letto della nascita della squadra dello swatt club, non so quale sarà il nome. Di cui dovrebbe far parte Gaffuri e altri Elite. Non ho ben capito di che categoria farà parte .


bartoli
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Sì, Oioli ufficiale in MBH Bank


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