Gli 80 anni del grandissimo Eddy Merckx

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Pantani the best
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Gli 80 anni del grandissimo Eddy Merckx

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Oggi compie 80 anni colui che è considerato all'unanimità il ciclista più forte della storia, nonché uno dei più grandi sportivi di sempre.

Nonostante il suo status di leggenda immortale nel forum non si trovano tanti thread a lui dedicati, probabilmente perché pochi utenti hanno effettivamente vissuto il suo regno cannibalesco.

Comunque a chi conosce poco la sua carriera consiglio questo speciale che la RAI gli dedicò una decina di anni fa, con ospiti oltre allo stesso Merckx, anche i vari Gimondi, Adorni, Zilioli e il giornalista francese Brunel, oltre all'immancabile Beppe Conti.
Speciale in cui si provò a ripercorrere la carriera di Merckx attraverso racconti, vari aneddoti e immagini, ma ci vollero ben due puntate separate per coprirla tutta.
Purtroppo una parte nel video è stata tagliata (ma sul web non dovrebbe essere difficile trovare la versione originale);



È un peccato che anche su YouTube si faccia fatica a trovare versioni integrali di qualche sua impresa, sostanzialmente si trovano solo vari spezzoni qua e là.

Chiedo dicendo che di Merckx a me ha sempre colpito la sua umiltà quando chiamato a parlare del se stesso corridore.
Era tanto spietato in corsa quanto umile e apparentemente timido fuori da quel contesto.
I miracoli dettati dall'agonismo.

Tanti auguri Eddy!
Zavoli; "Lei sarebbe Pantani, come per esempio Coppi fu Coppi, se avesse osservato alla lettera quella dieta?"

Pantani; "No io credo che ogni tanto bisognerebbe bere anche il vino non solo il pane e l'acqua. Però credo che l'importante nello sport, che deve essere anche uno specchio della vita di chi ti guarda, di avere delle regole e rispettarle queste regole"
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UribeZubia
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Re: Gli 80 anni del grandissimo Eddy Merckx

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Auguri al più grande corridore di tutti i tempi,che ho avuto il piacere e la fortuna di veder correre.

:champion:
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noel
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Re: Gli 80 anni del grandissimo Eddy Merckx

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UribeZubia ha scritto: martedì 17 giugno 2025, 18:15 Auguri al più grande corridore di tutti i tempi,che ho avuto il piacere e la fortuna di veder correre.

:champion:
Un ricordo televisivo di lui ? Per me Sanremo 76 la prima corsa che ho visto in TV credo
Credo nell'apparenza....
30 anni, semi-obeso, spelacchiato, con barba e occhiali...commenta un altro sport por favor :)
Bomby
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Re: Gli 80 anni del grandissimo Eddy Merckx

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Unica cosa che ho in comune con uno sportivo di livello: il giorno del compleanno :crazy:
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Trullo
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Re: Gli 80 anni del grandissimo Eddy Merckx

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Pantani the best ha scritto: martedì 17 giugno 2025, 14:59
Merckx a me ha sempre colpito la sua umiltà quando chiamato a parlare del se stesso corridore.
Era tanto spietato in corsa quanto umile e apparentemente timido fuori da quel contesto.
Vero, l'ho sempre notato pure io, in contrasto con l'arroganza di ex campioni di altri sport come Pele o Mohammed Ali
"Senza gli spettatori che commentano sul divano Vingegaard starebbe a pescare le trote in Danimarca, Pogi farebbe l'animatore in qualche villaggio a Jesolo, Remco il terzino sinistro della Casertana e i gemelli Yates avrebbero messo su una banda di criminali scalcagnata dalle parti di Manchester." (Kreuziger80)

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Re: Gli 80 anni del grandissimo Eddy Merckx

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Pantani the best ha scritto: martedì 17 giugno 2025, 14:59 Oggi compie 80 anni colui che è considerato all'unanimità il ciclista più forte della storia, nonché uno dei più grandi sportivi di sempre.

Nonostante il suo status di leggenda immortale nel forum non si trovano tanti thread a lui dedicati, probabilmente perché pochi utenti hanno effettivamente vissuto il suo regno cannibalesco.

Comunque a chi conosce poco la sua carriera consiglio questo speciale che la RAI gli dedicò una decina di anni fa, con ospiti oltre allo stesso Merckx, anche i vari Gimondi, Adorni, Zilioli e il giornalista francese Brunel, oltre all'immancabile Beppe Conti.
Speciale in cui si provò a ripercorrere la carriera di Merckx attraverso racconti, vari aneddoti e immagini, ma ci vollero ben due puntate separate per coprirla tutta.
Purtroppo una parte nel video è stata tagliata (ma sul web non dovrebbe essere difficile trovare la versione originale);



È un peccato che anche su YouTube si faccia fatica a trovare versioni integrali di qualche sua impresa, sostanzialmente si trovano solo vari spezzoni qua e là.

Chiedo dicendo che di Merckx a me ha sempre colpito la sua umiltà quando chiamato a parlare del se stesso corridore.
Era tanto spietato in corsa quanto umile e apparentemente timido fuori da quel contesto.
I miracoli dettati dall'agonismo.

Tanti auguri Eddy!
Grazie

https://www.raiplay.it/video/2025/06/Ed ... ondo.%26wt
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Re: Gli 80 anni del grandissimo Eddy Merckx

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Il post di Cassani su Facebook:

Oggi uno dei più grandi sportivi di tutti i tempi compie 80 anni. Si chiama Eddy Merckx e avrei bisogno di pagine e pagine per elencare le sue vittorie. Tifavo Felice Gimondi e quando ero ragazzino soffrivo il suo dominio. Di imprese ne ha realizzate una valanga. Al suo primo tour de France nel 1969 era in maglia gialla e attaccò sul Tourmalet. Tutto solo si fece 140 km arrivando al traguardo con 8’ di vantaggio. A Parigi il secondo (Pingeon) aveva un ritardo di 17’. Il mio Gimondi arrivò quarto a 29’, il decimo della classifica quasi 57’. In quel tour vinse anche la maglia verde, la maglia di miglior scalatore e la Classifica della combinata. Merckx non correva per gestire ma per distruggere gli avversari. Li demoliva.
Il più forte corridore della storia del ciclismo.

Tanti auguri Eddy!
Non oso pensare ai commenti sul forum nel luglio del '69 :diavoletto:
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Re: Gli 80 anni del grandissimo Eddy Merckx

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Bomby ha scritto: martedì 17 giugno 2025, 19:13 Unica cosa che ho in comune con uno sportivo di livello: il giorno del compleanno :crazy:
Tanti auguri!!
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Re: Gli 80 anni del grandissimo Eddy Merckx

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Tommeke92 ha scritto: martedì 17 giugno 2025, 22:07
Bomby ha scritto: martedì 17 giugno 2025, 19:13 Unica cosa che ho in comune con uno sportivo di livello: il giorno del compleanno :crazy:
Tanti auguri!!
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UribeZubia
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Re: Gli 80 anni del grandissimo Eddy Merckx

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noel ha scritto: martedì 17 giugno 2025, 18:37
UribeZubia ha scritto: martedì 17 giugno 2025, 18:15 Auguri al più grande corridore di tutti i tempi,che ho avuto il piacere e la fortuna di veder correre.

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Un ricordo televisivo di lui ? Per me Sanremo 76 la prima corsa che ho visto in TV credo
Giro d'Italia 72 il duello con Fuente.
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Re: Gli 80 anni del grandissimo Eddy Merckx

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by Gimbatbu

Sanremo 67. Merckx, Bitossi, Gimondi e Motta in fuga. Io ragazzino: " Papà stavolta un italiano la vince la Sanremo" "Mmmmmmm, sto' belga mi pare parecchio forte..." Ipse dixit!
Auguri cannibale!
Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
i barbieri il lunedì :bll:

"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.

"io non mi sento italiano, ma per la lingua ... lo sono." :)
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Fantasio
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Re: Gli 80 anni del grandissimo Eddy Merckx

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Tommeke92 ha scritto: martedì 17 giugno 2025, 22:06Non oso pensare ai commenti sul forum nel luglio del '69 :diavoletto:
I danni inflitti al ciclismo dall'atteggiamento attendista inventato da Lemond negli anni '80 e perfezionato da Indurain negli anni '90 e poi da Armstrong nei 2000, sono devastanti, ed è a questi danni che si devono quasi tutte le convinzioni errate dei forumisti.

"Non si può essere nello stesso tempo corridore da classica e da GT"
"Non si possono vincere Giro e Tour nello stesso anno"
"Non si può vincere con una fuga da lontano"
"Se non ti prendi una lunga pausa fra una corsa e l'altra scoppi, crolli, svieni, muori"
eccetera.

Chi ha visto correre Merckx, come me, sa bene che tutto ciò non è vero, e assiste con una certa tristezza alle lamentele di chi pensa che Pogacar stia uccidendo il ciclismo. Sono lamentale che non nascono dalla "noia" di Pogacar, perché lo sloveno non è noioso, così come non lo era Merckx, e Coppi prima di lui, ma sono alimentate dall'atavica paura del "diverso", di colui che fa cose che agli occhi di troppi sono diventate aliene e inesplicabili e alle quali rispondono o gridando "noia! noia!" o sussurrando "doping! doping!".

Anche se la cosa mi rende ormai un po' in là con gli anni, io sono felice di aver visto correre Merckx, e mai dimenticherò quelle Domeniche Sportive in cui ogni sera veniva votato, dai giornalisti presenti, lo "sportivo della settimana". Ad ogni sua vittoria (quindi spesso), Merckx vinceva la votazione, sempre all'unanimità, e io ricordo ancora la lavagna col suo nome ripetuto una decina di volte, dall'alto verso il basso, col conduttore (non ricordo se Pigna o Frajese) che leggeva ogni cosa dalla prima all'ultima riga.

Sono felice di aver visto Merckx, sempre lo sarò, e sono altrettanto felice di aver visto Pogacar.

edit: per chi fosse curioso di vedere come funzionava lo "sportivo della settimana":



(alla fine, verso un'ora e sette minuti).
Ultima modifica di Fantasio il mercoledì 18 giugno 2025, 1:15, modificato 3 volte in totale.
"lo spettro di un Giro d'Italia nelle gambe" :D
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Re: Gli 80 anni del grandissimo Eddy Merckx

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Tommeke92 ha scritto: martedì 17 giugno 2025, 22:06 Il post di Cassani su Facebook:

Oggi uno dei più grandi sportivi di tutti i tempi compie 80 anni. Si chiama Eddy Merckx e avrei bisogno di pagine e pagine per elencare le sue vittorie. Tifavo Felice Gimondi e quando ero ragazzino soffrivo il suo dominio. Di imprese ne ha realizzate una valanga. Al suo primo tour de France nel 1969 era in maglia gialla e attaccò sul Tourmalet. Tutto solo si fece 140 km arrivando al traguardo con 8’ di vantaggio. A Parigi il secondo (Pingeon) aveva un ritardo di 17’. Il mio Gimondi arrivò quarto a 29’, il decimo della classifica quasi 57’. In quel tour vinse anche la maglia verde, la maglia di miglior scalatore e la Classifica della combinata. Merckx non correva per gestire ma per distruggere gli avversari. Li demoliva.
Il più forte corridore della storia del ciclismo.

Tanti auguri Eddy!
Non oso pensare ai commenti sul forum nel luglio del '69 :diavoletto:
Quando si fa riferimento al Tour 1969 di Merckx in automatico non si può non pensare al Pantani post Madonna di Campiglio, e al quanto sarebbe stato bello se quell'episodio nefasto lo avesse assorbito proprio come fatto da Merckx, ovvero partecipare al successivo Tour col giusto spirito di rivalsa contro il sistema.
Pantani avrebbe trovato un Tour al solito poco adatto alle sue caratteristiche (ed era uno dei pretesti che anche prima di Campiglio nelle intenzioni lo avrebbe dovuto portare a partecipare alla Vuelta a discapito dello stesso Tour), ma soprattutto una versione di Armstrong che sarebbe stata ancora alla sua mercé in salita.
Insomma, l'eventuale partecipazione al Tour 99 avrebbe potuto permettergli di arrestare fin da subito quel circolo vizioso generato da quella maledetta giornata, e oggi molto probabilmente sarebbe ancora qui in mezzo a noi a godersi la vita e la sua legacy.

Purtroppo a dispetto di una certa narrazione secondo la quale Pantani fosse uno troppo orgoglioso e al tempo stesso troppo debole per poter reagire a quel senso d'ingiustizia che da quel giorno si portò dietro, la differenza col caso Merckx del Giro 1969 sta tutta nel fatto che attorno a Pantani e alla sua immagine venne fatta terra bruciata da parte del suo stesso ambiente.
Quindi non ci furono neanche i presupposti per aiutarlo a reagire col giusto spirito.
Del resto nelle rare interviste concesse in cui si provava a far riferimento a Madonna di Campiglio, lui faceva sempre percepire che il problema principale non fu l'esclusione da un Giro che stava dominando, quello casomai si rivelò essere il male minore, ma l'immagine che cercarono di distruggergli attraverso quella vicenda.
Se lo avessero tutelato come era lecito fare nei confronti di un simile patrimonio dello sport italiano sono convinto che la storia del ciclismo di quei anni sarebbe stata totalmente differente da quella che oggi conosciamo.
Del resto lo stesso Cipollini recentemente non ha potuto fare a meno di far notare la diversa tutela che ha contraddistinto il caso Sinner rispetto a quello di Pantani.
A volte mi chiedo anche come sarebbe stato gestito quel caso in questa epoca dei social network.
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Re: Gli 80 anni del grandissimo Eddy Merckx

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Fantasio ha scritto: mercoledì 18 giugno 2025, 1:07
Tommeke92 ha scritto: martedì 17 giugno 2025, 22:06Non oso pensare ai commenti sul forum nel luglio del '69 :diavoletto:
I danni inflitti al ciclismo dall'atteggiamento attendista inventato da Lemond negli anni '80 e perfezionato da Indurain negli anni '90 e poi da Armstrong nei 2000, sono devastanti, ed è a questi danni che si devono quasi tutte le convinzioni errate dei forumisti.

"Non si può essere nello stesso tempo corridore da classica e da GT"
"Non si possono vincere Giro e Tour nello stesso anno"
"Non si può vincere con una fuga da lontano"
"Se non ti prendi una lunga pausa fra una corsa e l'altra scoppi, crolli, svieni, muori"
eccetera.

Chi ha visto correre Merckx, come me, sa bene che tutto ciò non è vero, e assiste con una certa tristezza alle lamentele di chi pensa che Pogacar stia uccidendo il ciclismo. Sono lamentale che non nascono dalla "noia" di Pogacar, perché lo sloveno non è noioso, così come non lo era Merckx, e Coppi prima di lui, ma sono alimentate dall'atavica paura del "diverso", di colui che fa cose che agli occhi di troppi sono diventate aliene e inesplicabili e alle quali rispondono o gridando "noia! noia!" o sussurrando "doping! doping!".

Anche se la cosa mi rende ormai un po' in là con gli anni, io sono felice di aver visto correre Merckx, e mai dimenticherò quelle Domeniche Sportive in cui ogni sera veniva votato, dai giornalisti presenti, lo "sportivo della settimana". Ad ogni sua vittoria (quindi spesso), Merckx vinceva la votazione, sempre all'unanimità, e io ricordo ancora la lavagna col suo nome ripetuto una decina di volte, dall'alto verso il basso, col conduttore (non ricordo se Pigna o Frajese) che leggeva ogni cosa dalla prima all'ultima riga.

Sono felice di aver visto Merckx, sempre lo sarò, e sono altrettanto felice di aver visto Pogacar.

edit: per chi fosse curioso di vedere come funzionava lo "sportivo della settimana":



(alla fine, verso un'ora e sette minuti).
:clap:
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Re: Gli 80 anni del grandissimo Eddy Merckx

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Pantani the best ha scritto: martedì 17 giugno 2025, 23:15
Tommeke92 ha scritto: martedì 17 giugno 2025, 22:07
Bomby ha scritto: martedì 17 giugno 2025, 19:13 Unica cosa che ho in comune con uno sportivo di livello: il giorno del compleanno :crazy:
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Re: Gli 80 anni del grandissimo Eddy Merckx

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Non concordo con il paragone che hai fatto su Lemond
Proprio Lemond che ha vinto due mondiali, che ha sempre onorato le classiche (e' stato al via a quattro Roubaix, cosa non da tutti gli specialisti di corse a tappe) che spesso correva giro e tour lo stesso anno, che ha podi a Sanremo , Liegi e Lombardia
Per me non e' lui che inizia l'era della super specializzazione
"Senza gli spettatori che commentano sul divano Vingegaard starebbe a pescare le trote in Danimarca, Pogi farebbe l'animatore in qualche villaggio a Jesolo, Remco il terzino sinistro della Casertana e i gemelli Yates avrebbero messo su una banda di criminali scalcagnata dalle parti di Manchester." (Kreuziger80)

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Re: Gli 80 anni del grandissimo Eddy Merckx

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Trullo ha scritto: mercoledì 18 giugno 2025, 12:05 Non concordo con il paragone che hai fatto su Lemond
Proprio Lemond che ha vinto due mondiali, che ha sempre onorato le classiche (e' stato al via a quattro Roubaix, cosa non da tutti gli specialisti di corse a tappe) che spesso correva giro e tour lo stesso anno, che ha podi a Sanremo , Liegi e Lombardia
Per me non e' lui che inizia l'era della super specializzazione
Cosa c'entra Merckx con Lemond ? Fatemi una sintesi, mi sono collegato adesso :D
Credo nell'apparenza....
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Re: Gli 80 anni del grandissimo Eddy Merckx

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Trullo ha scritto: mercoledì 18 giugno 2025, 12:05 Per me non e' lui che inizia l'era della super specializzazione
Parlo ovviamente del Lemond post incidente, anche se ritengo che i segnali ci fossero già prima.
"lo spettro di un Giro d'Italia nelle gambe" :D
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Re: Gli 80 anni del grandissimo Eddy Merckx

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@noel, parlavo di Lemond rispetto a questo
Fantasio ha scritto: mercoledì 18 giugno 2025, 1:07
I danni inflitti al ciclismo dall'atteggiamento attendista inventato da Lemond negli anni '80 e perfezionato da Indurain negli anni '90 e poi da Armstrong nei 2000, sono devastanti, ed è a questi danni che si devono quasi tutte le convinzioni errate dei forumisti.
@Fantasio, concordo con te che Lemond dopo l'incidente ha corso meno (e usato il giro per preparare il tour correndolo senza interessi e risultati) ma penso sia un limite fisico e non una scelta di vita come quelle di Indurain, e di chi è venuto dopo Indurain.
"Senza gli spettatori che commentano sul divano Vingegaard starebbe a pescare le trote in Danimarca, Pogi farebbe l'animatore in qualche villaggio a Jesolo, Remco il terzino sinistro della Casertana e i gemelli Yates avrebbero messo su una banda di criminali scalcagnata dalle parti di Manchester." (Kreuziger80)

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Re: Gli 80 anni del grandissimo Eddy Merckx

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Trullo ha scritto: mercoledì 18 giugno 2025, 13:16 @noel, parlavo di Lemond rispetto a questo
Fantasio ha scritto: mercoledì 18 giugno 2025, 1:07
I danni inflitti al ciclismo dall'atteggiamento attendista inventato da Lemond negli anni '80 e perfezionato da Indurain negli anni '90 e poi da Armstrong nei 2000, sono devastanti, ed è a questi danni che si devono quasi tutte le convinzioni errate dei forumisti.
@Fantasio, concordo con te che Lemond dopo l'incidente ha corso meno (e usato il giro per preparare il tour correndolo senza interessi e risultati) ma penso sia un limite fisico e non una scelta di vita come quelle di Indurain, e di chi è venuto dopo Indurain.
Quoto, il Lemond pre-incidente si era inserito nel solco di Hinault come corridore polivalente da GT e classiche, dopo l'incidente era suo malgrado un corridore diverso, tanto che anche al Giro '89 meditò il ritiro definitivo. Alcune classiche le continuò a correre con risultati alterni pure successivamente, specie la Roubaix, ma dovette operare una scelta dopo aver perso gli anni migliori.

Indurain d'altro canto non fece mai classiche del pavè, e dopo il primo Tour corse davvero pochissime Ardenne in rapporto al suo potenziale, senza dimenticare la casella 0 ai Lombardia.
giorgio ricci
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Re: Gli 80 anni del grandissimo Eddy Merckx

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Per me il vero punto di svolta è stato Indurain , e successivamente l'iper specializzazione è diventata una scusa per 'prepararsi a puntino'.
Lemond, se ben ricordo , avrebbe partecipato anche al Giro 87 .
Credo che Lemond dall'88 non faceva testo. Non reggeva piu le gare . Nell'89 vinse il Tour senza essere il più forte , solo al Mondiale ebbe un gran guizzo , e nel 90 le sue prestazioni furono normali , grande aiuto dalla squadra e avversari cotti o inesperti. Non so dire cosa avrebbe fatto senza l'incidente. Ricordo però che nel 92 fece ancora una buona Roubaix ,e sottolineo questa corsa per dire che non era influenzato dalle idee anni 90
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Fantasio
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Re: Gli 80 anni del grandissimo Eddy Merckx

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Trullo ha scritto: mercoledì 18 giugno 2025, 13:16@Fantasio, concordo con te che Lemond dopo l'incidente ha corso meno (e usato il giro per preparare il tour correndolo senza interessi e risultati) ma penso sia un limite fisico e non una scelta di vita come quelle di Indurain, e di chi è venuto dopo Indurain.
Io la penso diversamente riguardo a quell'incidente, ma ad ogni modo ho specificato che Lemond ha solo iniziato una tendenza. Certamente è vero che il "punto di svolta" è arrivato con Indurain, e poi è stato Armstrong che ha "perfezionato" la cosa.
"lo spettro di un Giro d'Italia nelle gambe" :D
giorgio ricci
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Re: Gli 80 anni del grandissimo Eddy Merckx

Messaggio da leggere da giorgio ricci »

Armstrong era l'uomo radioattivo :D
Posso chiederti ,Famtasio , che hai sempre cose interessanti da raccontare , cosa pensi a riguardo a Lemond e all'incidente ?
Pantani the best
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Re: Gli 80 anni del grandissimo Eddy Merckx

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Zavoli; "Lei sarebbe Pantani, come per esempio Coppi fu Coppi, se avesse osservato alla lettera quella dieta?"

Pantani; "No io credo che ogni tanto bisognerebbe bere anche il vino non solo il pane e l'acqua. Però credo che l'importante nello sport, che deve essere anche uno specchio della vita di chi ti guarda, di avere delle regole e rispettarle queste regole"
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Re: Gli 80 anni del grandissimo Eddy Merckx

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Il primo ad estremizzare una certa programmazione tourecentrica non è stato Armstrong ma Ullrich.
La gente dimentica troppo in fretta che Ullrich nel 97 e nel 98 ad esclusione delle corse pre-Tour tipo il Giro di Svizzera o i campionati nazionali, lo vedevi competitivo esclusivamente al Tour.
Quantomeno Armstrong nel periodo del suo regno al Tour si faceva vedere protagonista in corse come la Liegi e soprattutto l'Amstel.
Ullrich invece una volta finito il Tour sapevi che per rivederlo in corsa nuovamente protagonista avresti dovuto aspettare 12 mesi.
Se a questo ci aggiungiamo che a livello temporale l'Ullrich in piena escalation nella seconda metà degli anni 90 arriva prima dell'Armstrong dittatore dei 7 Tour, si chiude il cerchio su chi sia stato il primo corridore a portare in auge una programmazione così estrema.
Lo stesso Virenque ai tempi della Festina pre scandalo sostanzialmente lo vedevi protagonista solo al Tour.
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Re: Gli 80 anni del grandissimo Eddy Merckx

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giorgio ricci ha scritto: mercoledì 18 giugno 2025, 13:39 Per me il vero punto di svolta è stato Indurain , e successivamente l'iper specializzazione è diventata una scusa per 'prepararsi a puntino'.
Lemond, se ben ricordo , avrebbe partecipato anche al Giro 87 .
Credo che Lemond dall'88 non faceva testo. Non reggeva piu le gare . Nell'89 vinse il Tour senza essere il più forte , solo al Mondiale ebbe un gran guizzo , e nel 90 le sue prestazioni furono normali , grande aiuto dalla squadra e avversari cotti o inesperti. Non so dire cosa avrebbe fatto senza l'incidente. Ricordo però che nel 92 fece ancora una buona Roubaix ,e sottolineo questa corsa per dire che non era influenzato dalle idee anni 90
Non è azzardato immaginare Lemond vincitore dei Tour '87 - '88 visto che ha vinto quello prima e quelli dopo. Un Lemond integro, ovviamente.
Sarebbe stato quindi in quella cerchia ristretta dei super campioni di cui lui avrebbe fatto parte con giusto merito.
Eppure di Lemond, anche in queste pagine, se ne parla molto poco e lo si colloca lontano dal top del ciclismo post Merckx.
1° Tour de France 2018
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Re: Gli 80 anni del grandissimo Eddy Merckx

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Trullo ha scritto: mercoledì 18 giugno 2025, 12:05 Non concordo con il paragone che hai fatto su Lemond
Proprio Lemond che ha vinto due mondiali, che ha sempre onorato le classiche (e' stato al via a quattro Roubaix, cosa non da tutti gli specialisti di corse a tappe) che spesso correva giro e tour lo stesso anno, che ha podi a Sanremo , Liegi e Lombardia
Per me non e' lui che inizia l'era della super specializzazione
Comincia con Indurain, che non ha mai corso, ad esempio, un Lombardia per vincerlo.
Ullrich a seguire.
L'Armstrong pre-malattia era un bellissimo corridore da classiche, dopodichè solo Delfinato in ottica Tour.
Contador e Froome al top.
Solo Valverde e Nibali hanno tenuto duro.
Oggi, per fortuna, il Campionissimo del tempo presente le prova tutte (Roubaix compresa) .
Von Rock ? Nein, danke.
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
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Trullo
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Re: Gli 80 anni del grandissimo Eddy Merckx

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Mi sa che non l'ha mai corso proprio, nemmeno per perderlo
Ha corso solo la Sanremo ma giusto per fare presenza, e quattro liegi di cui tre prima di diventare il corridore da corse a tappe che conosciamo
Con il suo fisico poteva essere competitivo in almeno tre monumento (Liegi, Roubaix e Fiandre. Non so il Lombardia, non ricordo quanto fossero duri i percorsi di quegli anni (subito prima era una corsa relativamente morbida altimetricamente, Baronchelli non la vinse con una azione in salita, che era lontana dal traguardo, ma con una fagianata)
"Senza gli spettatori che commentano sul divano Vingegaard starebbe a pescare le trote in Danimarca, Pogi farebbe l'animatore in qualche villaggio a Jesolo, Remco il terzino sinistro della Casertana e i gemelli Yates avrebbero messo su una banda di criminali scalcagnata dalle parti di Manchester." (Kreuziger80)

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Re: Gli 80 anni del grandissimo Eddy Merckx

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Trullo ha scritto: mercoledì 18 giugno 2025, 17:29 Mi sa che non l'ha mai corso proprio, nemmeno per perderlo
Ha corso solo la Sanremo ma giusto per fare presenza, e quattro liegi di cui tre prima di diventare il corridore da corse a tappe che conosciamo
Con il suo fisico poteva essere competitivo in almeno tre monumento (Liegi, Roubaix e Fiandre. Non so il Lombardia, non ricordo quanto fossero duri i percorsi di quegli anni (subito prima era una corsa relativamente morbida altimetricamente, Baronchelli non la vinse con una azione in salita, che era lontana dal traguardo, ma con una fagianata)
Ti riferisci ad Indurain?
Beh per caratteristiche di tutte le monumento proprio il Lombardia sarebbe stata la corsa più adatta a lui.
La maggiore difficoltà altimetrica di un percorso casomai sarebbe andata tutta a suo vantaggio.
Indurain era un fenomeno anche in salita.
Duitama 95, forse il mondiale più duro di sempre, su quel percorso al netto della vittoria di Olano proprio il corridore Navarro si dimostrò il più forte quel giorno.
Olano esattamente alla Ballan di Varese 2008 con Bettini, sfruttò la marcatura rivolta nei confronti del proprio capitano per andare a vincere quel mondiale.
Zavoli; "Lei sarebbe Pantani, come per esempio Coppi fu Coppi, se avesse osservato alla lettera quella dieta?"

Pantani; "No io credo che ogni tanto bisognerebbe bere anche il vino non solo il pane e l'acqua. Però credo che l'importante nello sport, che deve essere anche uno specchio della vita di chi ti guarda, di avere delle regole e rispettarle queste regole"
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Re: Gli 80 anni del grandissimo Eddy Merckx

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giorgio ricci ha scritto: mercoledì 18 giugno 2025, 16:44Posso chiederti ,Fantasio , che hai sempre cose interessanti da raccontare , cosa pensi a riguardo a Lemond e all'incidente ?
Preferisco astenermi. Il massimo che posso fare è ricordare come tutti, ma proprio tutti i grandi del ciclismo di allora, con la sola eccezione di Delgado, abbiano avuto "problemi" nella seconda metà degli anni '80. "Problemi" tutti di natura diversa, ma che invariabilmente hanno portato o alla fine della carriera (per esempio Saronni e Visentini) o ad una "pausa" di due-tre anni (Roche, Lemond, Fignon) dopo la quale nessuno è più tornato quello di prima. E' successo a tutti, sia ai corridori più anziani (Moser, Hinault) che a quelli più giovani (Saronni, Fignon). Decine e decine di nomi, noti e meno noti.
Ultima modifica di Fantasio il mercoledì 18 giugno 2025, 18:34, modificato 2 volte in totale.
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Trullo
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Re: Gli 80 anni del grandissimo Eddy Merckx

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Sei stato chiarissimo
"Senza gli spettatori che commentano sul divano Vingegaard starebbe a pescare le trote in Danimarca, Pogi farebbe l'animatore in qualche villaggio a Jesolo, Remco il terzino sinistro della Casertana e i gemelli Yates avrebbero messo su una banda di criminali scalcagnata dalle parti di Manchester." (Kreuziger80)

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Re: Gli 80 anni del grandissimo Eddy Merckx

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Ricordo tutto ,ma proprio tutto e hai ragione da vendere .
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Re: Gli 80 anni del grandissimo Eddy Merckx

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Fantasio ha scritto: mercoledì 18 giugno 2025, 17:55
giorgio ricci ha scritto: mercoledì 18 giugno 2025, 16:44Posso chiederti ,Fantasio , che hai sempre cose interessanti da raccontare , cosa pensi a riguardo a Lemond e all'incidente ?
Preferisco astenermi. Il massimo che posso fare è ricordare come tutti, ma proprio tutti i grandi del ciclismo di allora, con la sola eccezione di Delgado, abbiano avuto "problemi" nella seconda metà degli anni '80. "Problemi" tutti di natura diversa, ma che invariabilmente hanno portato o alla fine della carriera (per esempio Saronni e Visentini) o ad una "pausa" di due-tre anni (Roche, Lemond, Fignon) dopo la quale nessuno è più tornato quello di prima. E' successo a tutti, sia ai corridori più anziani (Moser, Hinault) che a quelli più giovani (Saronni, Fignon). Decine e decine di nomi, noti e meno noti.
È una generalizzazione un po' grossolana. Problemi troppo diversi tra loro. L'unico denominatore comune sono le ginocchia di Roche, Hinault e Fignon. Saronni, Visentini, Lemond,Moser a cui aggiungerei anche Battaglin sono altre storie. Poi c'erano dei fenomeni come Zoetemelk e Van Impe competitivi in modo costante fino ai 40. Parliamo di un ciclismo dove sostanzialmente a 30 anni un corridore era finito
Credo nell'apparenza....
30 anni, semi-obeso, spelacchiato, con barba e occhiali...commenta un altro sport por favor :)
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Re: Gli 80 anni del grandissimo Eddy Merckx

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Pantani the best ha scritto: mercoledì 18 giugno 2025, 17:12 Il primo ad estremizzare una certa programmazione tourecentrica non è stato Armstrong ma Ullrich.
La gente dimentica troppo in fretta che Ullrich nel 97 e nel 98 ad esclusione delle corse pre-Tour tipo il Giro di Svizzera o i campionati nazionali, lo vedevi competitivo esclusivamente al Tour.
Quantomeno Armstrong nel periodo del suo regno al Tour si faceva vedere protagonista in corse come la Liegi e soprattutto l'Amstel.
Ullrich invece una volta finito il Tour sapevi che per rivederlo in corsa nuovamente protagonista avresti dovuto aspettare 12 mesi.
Se a questo ci aggiungiamo che a livello temporale l'Ullrich in piena escalation nella seconda metà degli anni 90 arriva prima dell'Armstrong dittatore dei 7 Tour, si chiude il cerchio su chi sia stato il primo corridore a portare in auge una programmazione così estrema.
Lo stesso Virenque ai tempi della Festina pre scandalo sostanzialmente lo vedevi protagonista solo al Tour.
Qualche aggiunta al tuo post però va fatta: Ullrich dopo il trionfo del 1997 cominciò con gli stravizi invernali, ripresentandosi alle corse in evidente sovrappeso, tanto che (ricordo che in una cronaca del tempo qualcuno lo disse) in allenamento si staccava pure da Giovanni Lombardi. Nel 1999 dopo l'incidente che gli fece saltare il Tour si presentò alla Vuelta e la vinse, venne a fare i mondiali in Italia (vincendo il titolo a cronometro) e fece Emilia e Lombardia. L' anno dopo, quando fu battuto per la prima volta da Armstrong in Francia, non staccò la spina, tornò a correre pure in Italia vincendo l' Agostoni e alle Olimpiadi vinse oro in linea e argento a cronometro (dove sia lui che Armstrong furono battuti da Ekimov) . L' anno dopo stessa cosa, anzi venne a correre il Giro in preparazione ma poi, dopo il Tour, corse pure in Italia vincendo l'Emilia e addirittura una tappa dell' allora Giro della Provincia di Lucca, prima di rivincere il mondiale a cronometro a Lisbona. Nel 2004 vinse la Coppa Sabatini e fu terzo al Giro del Lazio, quindi insomma non è proprio vero il fatto che dopo il Tour se ne fregasse totalmente delle altre gare, in questo il confronto tra lui e l'Armstrong post cancro è impietoso.
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Re: Gli 80 anni del grandissimo Eddy Merckx

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Io di Merckx ho un ricordo ancora nitido di quando al Giro '76, dopo
la tappa Castellamonte - Arosio di 258 km, alle sette di sera, fece più
di un'ora avanti e indietro per le strade del mio paese a provare i rapporti
e l'assetto della bici. Era alloggiato al Park Hotel di Figino Serenza, che confina con Cantù, e io assistetti
incantato a quelle operazioni che faceva personalmente, con le mani
sporche di olio e le chiavi inglesi nelle tasche!! E faceva anche delle sparate pazzesche per verificare
che tutto tenesse!!! Il giorno dopo arrivavano a Verona, con altri 200 km
di tappa. Ero un ragazzino, e certe cose ti segnano...
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Re: Gli 80 anni del grandissimo Eddy Merckx

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ElChava ha scritto: mercoledì 18 giugno 2025, 20:40
Pantani the best ha scritto: mercoledì 18 giugno 2025, 17:12 Il primo ad estremizzare una certa programmazione tourecentrica non è stato Armstrong ma Ullrich.
La gente dimentica troppo in fretta che Ullrich nel 97 e nel 98 ad esclusione delle corse pre-Tour tipo il Giro di Svizzera o i campionati nazionali, lo vedevi competitivo esclusivamente al Tour.
Quantomeno Armstrong nel periodo del suo regno al Tour si faceva vedere protagonista in corse come la Liegi e soprattutto l'Amstel.
Ullrich invece una volta finito il Tour sapevi che per rivederlo in corsa nuovamente protagonista avresti dovuto aspettare 12 mesi.
Se a questo ci aggiungiamo che a livello temporale l'Ullrich in piena escalation nella seconda metà degli anni 90 arriva prima dell'Armstrong dittatore dei 7 Tour, si chiude il cerchio su chi sia stato il primo corridore a portare in auge una programmazione così estrema.
Lo stesso Virenque ai tempi della Festina pre scandalo sostanzialmente lo vedevi protagonista solo al Tour.
Qualche aggiunta al tuo post però va fatta: Ullrich dopo il trionfo del 1997 cominciò con gli stravizi invernali, ripresentandosi alle corse in evidente sovrappeso, tanto che (ricordo che in una cronaca del tempo qualcuno lo disse) in allenamento si staccava pure da Giovanni Lombardi. Nel 1999 dopo l'incidente che gli fece saltare il Tour si presentò alla Vuelta e la vinse, venne a fare i mondiali in Italia (vincendo il titolo a cronometro) e fece Emilia e Lombardia. L' anno dopo, quando fu battuto per la prima volta da Armstrong in Francia, non staccò la spina, tornò a correre pure in Italia vincendo l' Agostoni e alle Olimpiadi vinse oro in linea e argento a cronometro (dove sia lui che Armstrong furono battuti da Ekimov) . L' anno dopo stessa cosa, anzi venne a correre il Giro in preparazione ma poi, dopo il Tour, corse pure in Italia vincendo l'Emilia e addirittura una tappa dell' allora Giro della Provincia di Lucca, prima di rivincere il mondiale a cronometro a Lisbona. Nel 2004 vinse la Coppa Sabatini e fu terzo al Giro del Lazio, quindi insomma non è proprio vero il fatto che dopo il Tour se ne fregasse totalmente delle altre gare, in questo il confronto tra lui e l'Armstrong post cancro è impietoso.
Si però io mi riferivo all'Ullrich della seconda metà degli anni 90.
Quella moda del correre da protagonista solo una corsa all'anno sostanzialmente l'ha lanciata lui, quindi la cosa stona con la narrazione che sia stato Armstrong il primo.

Hai citato i suoi problemi invernali, ma questa più che una giustificazione è dal mio punto di vista l'ennesima aggravante, perché proprio vuol dire che avendo in testa solo il Tour se ne fregava altamente di tutta la parte di stagione antecedente alla Grand Boucle, altrimenti si sarebbe dato un minimo di regolata.

E comunque nella off season che precedette il 1997 non ebbe problemi di sovrappeso, eppure anche in quella che si può ritenere la migliore versione della sua carriera fu protagonista solo al Tour e nelle corse pre-Tour.
Nel 1999 proprio perché ebbe quella caduta al Giro di Germania che lo costrinse a rinunciare al Tour lo vedemmo ripiegare con la Vuelta inizialmente corsa nelle intenzioni per preparare il mondiale di Verona.
Stai pur sicuro che se non avesse avuto quella caduta lo avremmo visto solo al Tour come nelle stagioni precedenti a quel 1999.

Per quanto riguarda la versione di inizio anni 2000.
Nel 2000 esattamente come Armstrong puntò anche alle olimpiadi, e per farlo da campione uscente decise di prendere parte alla Vuelta ritirandosi dopo una decina di giorni nonostante fosse ancora posizionato bene nella generale.
Nel 2001 come ben ricordi partecipò al Giro d'Italia facendo la comparsa per due settimane in preparazione del Tour.
Giro d'Italia a cui prese parte anche nel 2006 sempre in preparazione del Tour e sempre facendo la comparsa fatta eccezione per l'acuto nella cronometro di Pontedera.
Insomma nella prima metà degli anni 2000 sicuramente lo si vedeva correre maggiormente ma la sua dimensione restava sempre tourcentrica.
Le gare italiane corse da protagonista post Tour 2001 con successiva partecipazione al mondiale di Lisbona furono l'eccezione non la regola.

Oltre a tutto questo andrebbe detto che Armstrong puntando esclusivamente sul Tour e c'entrando sempre l'obiettivo per quanto restasse sempre una programmazione deprecabile quantomeno ne usciva appagato, mi chiedo invece Ullrich che appagamento potesse ricevere dal puntare esclusivamente su una corsa che dopo il 97 non riuscì mai più a rivincere, ergo, la programmazione tourcentrica del texano dagli occhi di ghiaccio era più giustificata dal profitto rispetto a quella del tedesco.
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Re: Gli 80 anni del grandissimo Eddy Merckx

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Road Runner ha scritto: mercoledì 18 giugno 2025, 20:44 Io di Merckx ho un ricordo ancora nitido di quando al Giro '76, dopo
la tappa Castellamonte - Arosio di 258 km, alle sette di sera, fece più
di un'ora avanti e indietro per le strade del mio paese a provare i rapporti
e l'assetto della bici. Era alloggiato al Park Hotel di Figino Serenza, che confina con Cantù, e io assistetti
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che tutto tenesse!!! Il giorno dopo arrivavano a Verona, con altri 200 km
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Bellissima testimonianza :clap:
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Re: Gli 80 anni del grandissimo Eddy Merckx

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noel ha scritto: mercoledì 18 giugno 2025, 20:33a cui aggiungerei anche Battaglin sono altre storie. Poi c'erano dei fenomeni come Zoetemelk e Van Impe competitivi in modo costante fino ai 40.
Zoetemelk e Van Impe hanno iniziato a calare verso il 1982/1983, dopo i 35 anni. Non c'entrano nulla coi "problemi" della seconda metà degli anni '80. Lo stesso Battaglin, aveva già 31 anni quando è calato, e i suoi problemi erano diversi.
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Re: Gli 80 anni del grandissimo Eddy Merckx

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Road Runner ha scritto: mercoledì 18 giugno 2025, 20:44 Io di Merckx ho un ricordo ancora nitido di quando al Giro '76, dopo
la tappa Castellamonte - Arosio di 258 km, alle sette di sera, fece più
di un'ora avanti e indietro per le strade del mio paese a provare i rapporti
e l'assetto della bici. Era alloggiato al Park Hotel di Figino Serenza, che confina con Cantù, e io assistetti
incantato a quelle operazioni che faceva personalmente, con le mani
sporche di olio e le chiavi inglesi nelle tasche!! E faceva anche delle sparate pazzesche per verificare
che tutto tenesse!!! Il giorno dopo arrivavano a Verona, con altri 200 km
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Grande testimonianza (e invidia da parte mia).
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Re: Gli 80 anni del grandissimo Eddy Merckx

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Fantasio ha scritto: mercoledì 18 giugno 2025, 21:43
Road Runner ha scritto: mercoledì 18 giugno 2025, 20:44 Io di Merckx ho un ricordo ancora nitido di quando al Giro '76, dopo
la tappa Castellamonte - Arosio di 258 km, alle sette di sera, fece più
di un'ora avanti e indietro per le strade del mio paese a provare i rapporti
e l'assetto della bici. Era alloggiato al Park Hotel di Figino Serenza, che confina con Cantù, e io assistetti
incantato a quelle operazioni che faceva personalmente, con le mani
sporche di olio e le chiavi inglesi nelle tasche!! E faceva anche delle sparate pazzesche per verificare
che tutto tenesse!!! Il giorno dopo arrivavano a Verona, con altri 200 km
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Grande testimonianza (e invidia da parte mia).
Tu che sei la voce storica del forum chi ritieni sia stato più forte al proprio apice tra Coppi e Merckx nei GT, quindi tra il Merckx del Tour 1969 e il Coppi del Tour 1952(anche se secondo molti il Coppi della prima doppietta nel 1949 era superiore al 1952)?

PS
Il fatto che Coppi e Bartali hanno saputo raggiungere grandi picchi anche da ultra trentenni, a maggior ragione porta a pensare che gli anni persi causa seconda guerra mondiale li hanno privati di un palmares ancora più cospicuo.
Perché se è vero che il non aver avuto la possibilità di gareggiare in quei anni gli ha consentito di arrivare più freschi in quella fase, e' altrettanto vero che se sono riusciti ad ottenere quelle vittorie da sportivamente "vecchi" , non oso immaginare cosa avrebbero potuto ottenere in quei anni persi a causa della guerra.
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Re: Gli 80 anni del grandissimo Eddy Merckx

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Pantani the best ha scritto: mercoledì 18 giugno 2025, 21:55Tu che sei la voce storica del forum chi ritieni sia stato più forte al proprio apice tra Coppi e Merckx nei GT, quindi tra il Merckx del Tour 1969 e il Coppi del Tour 1952 (anche se secondo molti il Coppi della prima doppietta nel 1949 era superiore al 1952)?
Non penso di essere la "voce storica" di alcunché, e comunque non sono il solo, né ho visto Coppi (del quale riporto le impressioni di mio padre che si uniscono a quanto ho studiato di lui).
La mia impressione è che Coppi fosse chiaramente più forte di Merckx nei GT, sia a cronometro che in salita, ma ritengo possibile che il Merckx del 1969 fosse al suo livello o comunque di livello comparabile. Purtroppo abbiamo solo quel GT con Merckx al top, e non possiamo sapere se sarebbe stato irripetibile o se, non fosse avvenuto l'incidente a Blois, ne avremmo visti altri a quel livello. E' un po' la situazione in cui ci troviamo ora dopo il Pogacar 2024: quest'anno si ripeterà a quel livello? Se ci riuscirà potrebbe darci indirettamente una risposta valida anche per Merckx.
Va comunque precisato, per rendere giustizia a Coppi, che non è che Merckx, dal 1969 in poi, abbia corso rotto mentre Coppi era sempre sanissimo: l'Airone si è rotto il bacino nel 1950, la clavicola nel 1951, e poi scapola e clavicola nel 1952. E all'epoca non ti aggiustavano bene come si fa oggi.
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Re: Gli 80 anni del grandissimo Eddy Merckx

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Indurain fa partire l'iper-specializzazione, Armstrong il tour-centrismo.

Ullrich è legato a doppio filo ad entrambi ma il discorso sarebbe lungo, sintetizzando direi che era la gallina dalle uova d'oro tedesca di una squadra tedesca (cultura ciclistica inferiore ad altre realtà), cui si è aggiunta la sbornia del Tour vinto in precocissima età ed una testa non proprio da atleta che lo hanno privato di alcune possibilità, ma le sue soddisfazioni se le è tolte anche lontano dalla Francia, come ricordava ElChava.
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Re: Gli 80 anni del grandissimo Eddy Merckx

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Fantasio ha scritto: mercoledì 18 giugno 2025, 22:28
Pantani the best ha scritto: mercoledì 18 giugno 2025, 21:55Tu che sei la voce storica del forum chi ritieni sia stato più forte al proprio apice tra Coppi e Merckx nei GT, quindi tra il Merckx del Tour 1969 e il Coppi del Tour 1952 (anche se secondo molti il Coppi della prima doppietta nel 1949 era superiore al 1952)?
Non penso di essere la "voce storica" di alcunché, e comunque non sono il solo, né ho visto Coppi (del quale riporto le impressioni di mio padre che si uniscono a quanto ho studiato di lui).
La mia impressione è che Coppi fosse chiaramente più forte di Merckx nei GT, sia a cronometro che in salita, ma ritengo possibile che il Merckx del 1969 fosse al suo livello o comunque di livello comparabile. Purtroppo abbiamo solo quel GT con Merckx al top, e non possiamo sapere se sarebbe stato irripetibile o se, non fosse avvenuto l'incidente a Blois, ne avremmo visti altri a quel livello. E' un po' la situazione in cui ci troviamo ora dopo il Pogacar 2024: quest'anno si ripeterà a quel livello? Se ci riuscirà potrebbe darci indirettamente una risposta valida anche per Merckx.
Va comunque precisato, per rendere giustizia a Coppi, che non è che Merckx, dal 1969 in poi, abbia corso rotto mentre Coppi era sempre sanissimo: l'Airone si è rotto il bacino nel 1950, la clavicola nel 1951, e poi scapola e clavicola nel 1952. E all'epoca non ti aggiustavano bene come si fa oggi.
È quello che ho sempre pensato anch'io, ossia che il miglior Coppi fosse superiore a Merckx sia in salita che a cronometro, insomma nella combinazione salita-cronometro non si è mai visto nessuno che avvicinasse la perfezione come l'Airone.
L'unica differenza è che il mio parere è molto meno qualificato del tuo non avendo vissuto Merckx e conoscendo meno dettagli della carriera di Coppi.

Comunque sono convinto che molti storici non saranno d'accordo nel definire Coppi un miglior cronoman rispetto a Merckx.

PS
Il mio giudizio forse è stato anche condizionato dai voti che diede Beppe Conti all'interno di un vecchio guerin sportivo degli anni 90, e che riportai in questo thread;

https://forum.cicloweb.it/viewtopic.php?p=30984#p30984
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Re: Gli 80 anni del grandissimo Eddy Merckx

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Come sempre Fantasio non mi concede replica :cincin:
Poulidor Zoetemelk Van impe e Kuiper erano campioni di un altra epoca .
Mi riferivo alla seconda metà degli anni 80 quando Moser per primo ha portato altri modi di allenamento nel ciclismo.
Anche Hinault ha un storia differente da quella successiva , i suoi problemi ai tendini erano noti e gli erano costati ( forse ) il Tour 80.
Di Battaglin parlammo a suo tempo in altra sezione .
Fra i corridori partiti come fenomeni che hanno avuto una parabola alla Saronni cito anche Eric Vanderarden.
Su Merckx nei GT ci sarà sempre la variabile dell'incidente di Blois. Io ho idea che più dell'incidente ciò che incideva era che correva troppo ,tutto l'anno , e sempre per vincere . Per me il Merckx meno convincente si è visto al Tour 71 e al nella stagione 74 , sembra paradossale per quello che ha vinto quell'anno ma non fu dominante.
Il 75 iniziò con una primavera travolgente ma poi accadde qualcosa ,al di là del pugno ricevuto sul Puy de Dome .
Ultima modifica di giorgio ricci il mercoledì 18 giugno 2025, 23:16, modificato 1 volta in totale.
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Re: Gli 80 anni del grandissimo Eddy Merckx

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Babylon ha scritto: mercoledì 18 giugno 2025, 22:39 Indurain fa partire l'iper-specializzazione, Armstrong il tour-centrismo.

Ullrich è legato a doppio filo ad entrambi ma il discorso sarebbe lungo, sintetizzando direi che era la gallina dalle uova d'oro tedesca di una squadra tedesca (cultura ciclistica inferiore ad altre realtà), cui si è aggiunta la sbornia del Tour vinto in precocissima età ed una testa non proprio da atleta che lo hanno privato di alcune possibilità, ma le sue soddisfazioni se le è tolte anche lontano dalla Francia, come ricordava ElChava.
È un discorso che si può fare anche per Armstrong, cultura ciclistica statunitense in cui l'unica corsa con rilevanza mediatica nel paese è il solo Tour.
Anche i numerosi sponsor che lo ricoprivano d'oro volevano la sicurezza di avere un grande ritorno mediatico che solo la vittoria del Tour poteva garantirgli.
Lui stesso tante volte ha sottolineato questa cosa a chi gli domandava il motivo per il quale lo si vedeva protagonista solo al Tour.

Tornando a Ullrich, le sue soddisfazioni se le è tolte anche fuori dalla Francia, ma come già detto la Vuelta 1999 fu un ripiego e non era minimamente programmata nelle intenzioni.
Senza la caduta al Giro di Germania non lo avremmo mai visto partecipare alla Vuelta e neanche al mondiale di Verona.
L'oro olimpico nel 2000 fu il suo capolavoro più grande extra Tour, ma anche qui come già detto fu paradossale che sia lui che Armstrong puntarono entrambi a quell'evento, a riprova della diversa cultura sportiva dei loro paesi in cui le olimpiadi nonostante fossero praticamente "vergini" per il ciclismo professionistico, erano evento nella loro prospettiva sicuramente più importante rispetto a un mondiale.
A quelle olimpiadi Armstrong oltre ad arrivare terzo nella prova a cronometro proprio dietro ad Ullrich, disputò anche una buona prova nella gara in linea marchiata dai 3 corridori Telekom.
Zavoli; "Lei sarebbe Pantani, come per esempio Coppi fu Coppi, se avesse osservato alla lettera quella dieta?"

Pantani; "No io credo che ogni tanto bisognerebbe bere anche il vino non solo il pane e l'acqua. Però credo che l'importante nello sport, che deve essere anche uno specchio della vita di chi ti guarda, di avere delle regole e rispettarle queste regole"
schwoch83
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Re: Gli 80 anni del grandissimo Eddy Merckx

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In aggiunta a quanto già detto da altri su Ullrich :

- Nel 1996 ha ben figurato a San Sebastian (lo ricordo all'attacco sullo jaizkibel) e a Zurigo

- Nel 1997 ha fatto secondo a Zurigo

- Su 1999 e 2000 avete già detto voi

- Nel 2001 è stato nuovamente protagonista a Zurigo (secondo dopo aver staccato Armstrong in salita), è stato il protagonista delle classiche italiane, ha vinto il mondiale a cronometro ed era il favorito per il mondiale in linea (scollinò secondo dietro simoni nell'ultimo strappo)

- Nel 2003 è stato protagonista ad Amburgo (terzo) e a Zurigo (secondo)

- Nel 2004 dopo il tour (e prima delle corse italiane) ha fatto le olimpiadi in linea e a cronometro.

Diciamo che ad agosto e settembre era quasi sempre tra i migliori.

Semmai ciò in cui era criticabile era la prima parte di stagione: per le ragioni già spiegate da altri, praticamente prima del giro di Svizzera non era quasi mai tra i protagonisti.
schwoch83
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Re: Gli 80 anni del grandissimo Eddy Merckx

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In aggiunta a quanto già detto da altri su Ullrich :

- Nel 1996 ha ben figurato a San Sebastian (lo ricordo all'attacco sullo jaizkibel) e a Zurigo

- Nel 1997 ha fatto secondo a Zurigo

- Su 1999 e 2000 avete già detto voi

- Nel 2001 è stato nuovamente protagonista a Zurigo (secondo dopo aver staccato Armstrong in salita), è stato il protagonista delle classiche italiane, ha vinto il mondiale a cronometro ed era il favorito per il mondiale in linea (scollinò secondo dietro simoni nell'ultimo strappo)

- Nel 2003 è stato protagonista ad Amburgo (terzo) e a Zurigo (secondo)

- Nel 2004 dopo il tour (e prima delle corse italiane) ha fatto le olimpiadi in linea e a cronometro.

Diciamo che ad agosto e settembre era quasi sempre tra i migliori.

Semmai ciò in cui era criticabile era la prima parte di stagione: per le ragioni già spiegate da altri, praticamente prima del giro di Svizzera non era quasi mai tra i protagonisti.
schwoch83
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Re: Gli 80 anni del grandissimo Eddy Merckx

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In aggiunta a quanto già detto da altri su Ullrich :

- Nel 1996 ha ben figurato a San Sebastian (lo ricordo all'attacco sullo jaizkibel) e a Zurigo

- Nel 1997 ha fatto secondo a Zurigo

- Su 1999 e 2000 avete già detto voi

- Nel 2001 è stato nuovamente protagonista a Zurigo (secondo dopo aver staccato Armstrong in salita), è stato il protagonista delle classiche italiane, ha vinto il mondiale a cronometro ed era il favorito per il mondiale in linea (scollinò secondo dietro simoni nell'ultimo strappo)

- Nel 2003 è stato protagonista ad Amburgo (terzo) e a Zurigo (secondo)

- Nel 2004 dopo il tour (e prima delle corse italiane) ha fatto le olimpiadi in linea e a cronometro.

Diciamo che ad agosto e settembre era quasi sempre tra i migliori.

Semmai ciò in cui era criticabile era la prima parte di stagione: per le ragioni già spiegate da altri, praticamente prima del giro di Svizzera non era quasi mai tra i protagonisti.
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Fantasio
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Re: Gli 80 anni del grandissimo Eddy Merckx

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Pantani the best ha scritto: mercoledì 18 giugno 2025, 22:44che il miglior Coppi fosse superiore a Merckx sia in salita che a cronometro, insomma nella combinazione salita-cronometro non si è mai visto nessuno che avvicinasse la perfezione come l'Airone.
A cronometro Coppi era più forte, ma spesso tendeva a tirare i remi in barca, preferendo dare il meglio di sé in montagna. Merckx, invece, non si risparmiava mai a cronometro, dove era sostanzialmente imbattibile, ma non sempre dava il meglio il montagna (e qui di nuovo si torna al discorso di Blois). Pur concordando con i voti di Beppe Conti, per questo motivo darei a Coppi più 9 che 10, a cronometro, e a Merckx più 8 che 7 in montagna.
In discesa Coppi non era granché, e purtroppo per lui al Giro non c'erano arrivi in salita. Quando li hanno messi al Tour, nel 1952, ha fatto sfracelli stile Pogacar, ma per colpa (o per merito) delle discese ci ha rimesso i Giri del 1946 e del 1948. In volata era molto peggio di Merckx, ma secondo me si può considerare sul livello di Pogacar, o quasi. Bartali sosteneva che il suo unico punto debole fosse la volata, non la discesa, ma credo lo facesse perché lui stesso non era un gran discesista, e forse pensava che i Magni e i Koblet fossero delle eccezioni da non considerare.
"lo spettro di un Giro d'Italia nelle gambe" :D
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TIC
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Re: Gli 80 anni del grandissimo Eddy Merckx

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Ma i rapporti tra Gimondi ed Eddy, erano davvero buoni ?
Minuto 6.11



forse non vuol dire, ma ricordo che Eddy non ando' al funerale di Gimondi
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