Ciclismo francese

Il mondo dei professionisti tra gare e complessità, e più in generale l'approccio al ciclismo di ogni appassionato
Atlantic
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Re: Ciclismo francese

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Antares ha scritto: lunedì 4 agosto 2025, 16:58
Atlantic ha scritto: lunedì 4 agosto 2025, 13:21 Si lavora malissimo
Ma quindi se tutti gli altri (esclusi noi che abbiamo problemi anche più seri col ciclismo giovanile probabilmente) sanno lavorare e solo loro sono i pirla a non essere capaci di tradurre in risultati le metodiche utilizzate di chi è la colpa? C'è una particolare concentrazione di deficit psicomotori in Francia? Ci sono disturbi dell' attenzione? I tecnici sono mal formati prima di essere assunti e quindi sono tutti incapaci?

Se qualcuno conosce bene tutto il sistema vorrei ascoltare una spiegazione convincente e plausibile su questo, che possibilmente non si traduca nel solito e sostanziale "noi queste cose non le facciamo".
Di loro che lavorano malissimo
Si analizzano i motivi della crisi del nostro ciclismo..
Mancanza di squadre wt
Crisi di gare
Mancanza di corse a tappe a livello giovanile
Crisi di squadre e del numero di corridori
A livello pro e giovanile
Mancanza di velodromo coperti
Multidisciplinarita'
Squadre che vietano il ciclocross ai giovani
Mancanza di soldi
Giovani corridori costretti a fare i gregari per i capitani stranieri
Tecnici poco preparati

La Francia ha tutte ste cose
Però ha risultati ancora peggiori dei nostri

Quindi o i motivi per cui siamo in crisi non sono quelli elencati o la Francia lavora malissimo

21 tappe.. 1 vittoria e 1 terzo posto
Nella corsa dell anno per loro
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Beppugrillo
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Re: Ciclismo francese

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Io su questo concetto sono d'accordo (sulla base di dati, non sulla conclusione). Tutte le varie pecche che imputiamo al ciclismo italiano non ci sono in Francia e i risultati non sono così tanto migliori (sì sono migliori, sia nei numeri che nei picchi, ma non così tanto). Poi arriva un corridore dal Messico ed è il nuovo crack delle corse a tappe, segue Danimarca e Slovenia. Non penso neanche sia una questione di lavorare bene o male, i corridori sono inquadrati già da adolescenti in un percorso World Tour quindi il lavoro buono o cattivo è delle squadre, non delle Federazioni e praticamente tutte le squadre sono internazionali sia nel roster che nello staff quindi è impossibile attribuire un buono o cattivo lavoro ad una nazionalità precisa. Ho l'impressione che ci sia una componente aleatoria molto più rilevante di quanto non pensiamo. Il talento viene distribuito a caso in giro per il mondo e probabilmente dobbiamo solo aspettare (chissà quanto). Questo non toglie che gli aspetti su cui la Francia ci supera andrebbero comunque colmati.
noel
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Re: Ciclismo francese

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Atlantic ha scritto: martedì 5 agosto 2025, 12:56
Antares ha scritto: lunedì 4 agosto 2025, 16:58
Atlantic ha scritto: lunedì 4 agosto 2025, 13:21 Si lavora malissimo
Ma quindi se tutti gli altri (esclusi noi che abbiamo problemi anche più seri col ciclismo giovanile probabilmente) sanno lavorare e solo loro sono i pirla a non essere capaci di tradurre in risultati le metodiche utilizzate di chi è la colpa? C'è una particolare concentrazione di deficit psicomotori in Francia? Ci sono disturbi dell' attenzione? I tecnici sono mal formati prima di essere assunti e quindi sono tutti incapaci?

Se qualcuno conosce bene tutto il sistema vorrei ascoltare una spiegazione convincente e plausibile su questo, che possibilmente non si traduca nel solito e sostanziale "noi queste cose non le facciamo".
Di loro che lavorano malissimo
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Per me non è un discorso di mezzi (o solo di quelli). Se la vediamo in ottica WT o pro è un discorso di scrematura, che nel ciclismo avviene relativamente tardi. Diciamo fino agli juniores va bene tutto kadadama la marchesa. Dopo i 19:cambia tutto.aE diciamocelo pure qualcuno passa a dispetto dei santi Negli anni ottanta/novanta la linea di demarcazione era rappresentata dal modo di correre. I dilettanti (prima di chiamavano così) partivano a 45 e finivano a 45. I prof partivano a 30 e finivano a 60 .Poi c'era lo scoglio della distanza, cosa che ora non esiste più. Un diciannovenne sta tranquillamente in gruppo coi pro per fare 180 km. Prima si passava dai 170 ai 230. Prima non era un caso vedere un ventiquattrenne passare pro e fare una dignitosa/buona carriera ora è impossibile
È solo un branco di comunisti radical-chic che commenta il ciclismo (cit.)
Luca90
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Re: Ciclismo francese

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prossimo anno pogacar in cofidis e se le prestazioni peggiorano allora si lavorano male :diavoletto:
2015:TreValliV.
2016:Giro(top5),Tour t11-14,ParigiT.
2017:Kuurne,TroBro
2018:Guangxi
2019:Dwars,Tour t18,Vuelta t8,Emilia
2020:CoppiB,BinckBank,Giro t1,Vuelta t1-2
2021:Larciano,Dwars,Turchia,Tour t16,Primus
2022:Lamarse,Vuelta t3-10,Japanc
2023 :FrecciaV,Giro t20,Vuelta(top5)
2024:MuscatClassic,Hageland,ZLM,Volta,Vuelta t8,Gooik
2025:Palma,Doubs,Giro t14,Occitanie, Tour t2,Prueba,La Poly
brunello
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Re: Ciclismo francese

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Beppugrillo ha scritto: martedì 5 agosto 2025, 13:30 Io su questo concetto sono d'accordo (sulla base di dati, non sulla conclusione). Tutte le varie pecche che imputiamo al ciclismo italiano non ci sono in Francia e i risultati non sono così tanto migliori (sì sono migliori, sia nei numeri che nei picchi, ma non così tanto). Poi arriva un corridore dal Messico ed è il nuovo crack delle corse a tappe, segue Danimarca e Slovenia. Non penso neanche sia una questione di lavorare bene o male, i corridori sono inquadrati già da adolescenti in un percorso World Tour quindi il lavoro buono o cattivo è delle squadre, non delle Federazioni e praticamente tutte le squadre sono internazionali sia nel roster che nello staff quindi è impossibile attribuire un buono o cattivo lavoro ad una nazionalità precisa. Ho l'impressione che ci sia una componente aleatoria molto più rilevante di quanto non pensiamo. Il talento viene distribuito a caso in giro per il mondo e probabilmente dobbiamo solo aspettare (chissà quanto). Questo non toglie che gli aspetti su cui la Francia ci supera andrebbero comunque colmati.
Che è quello che penso anche io, gli atleti ormai corrono con squadre delineate e internazionali da quando hanno circa 20/22 anni, francesi nei top team praticamente non ce ne sono, da li i non risultati o i risultati marginali.
Antares
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Re: Ciclismo francese

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Atlantic ha scritto: martedì 5 agosto 2025, 12:56 La Francia ha tutte ste cose
Però ha risultati ancora peggiori dei nostri

Quindi o i motivi per cui siamo in crisi non sono quelli elencati o la Francia lavora malissimo

21 tappe.. 1 vittoria e 1 terzo posto
Nella corsa dell anno per loro
Si ma io vorrei capire perché senza scadere nell' ovvio. Per quello dicevo: ci sono diffusi disturbi psicomotori particolari in Francia? Ci sono persone che hanno del ritardo mentale e non ne sono consapevoli?

Se uno mi dice che si lavora malissimo avendo strutture adeguate e una gestione ottimale vorrei capire il motivo della mancanza dei risultati. Possibilmente vorrei sentire una spiegazione convincente che esuli totalmente dal classico "gli altri si dopano o ricorrono ad altri trucchi e loro no".
Atlantic
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Re: Ciclismo francese

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Antares ha scritto: martedì 5 agosto 2025, 18:18
Atlantic ha scritto: martedì 5 agosto 2025, 12:56 La Francia ha tutte ste cose
Però ha risultati ancora peggiori dei nostri

Quindi o i motivi per cui siamo in crisi non sono quelli elencati o la Francia lavora malissimo

21 tappe.. 1 vittoria e 1 terzo posto
Nella corsa dell anno per loro
Si ma io vorrei capire perché senza scadere nell' ovvio. Per quello dicevo: ci sono diffusi disturbi psicomotori particolari in Francia? Ci sono persone che hanno del ritardo mentale e non ne sono consapevoli?

Se uno mi dice che si lavora malissimo avendo strutture adeguate e una gestione ottimale vorrei capire il motivo della mancanza dei risultati. Possibilmente vorrei sentire una spiegazione convincente che esuli totalmente dal classico "gli altri si dopano o ricorrono ad altri trucchi e loro no".
1) non mi pare ci siano disturbi psicomotori
2) scusa ma se si ha tutto per fare grandi risultati (ed è quello che si imputa ai nostri per non emergere) e si fanno dei risultati penosi mi sembra normale che si è lavorato male
Non è difficile
Antares
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Re: Ciclismo francese

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Atlantic ha scritto: martedì 5 agosto 2025, 19:58 1) non mi pare ci siano disturbi psicomotori
2) scusa ma se si ha tutto per fare grandi risultati (ed è quello che si imputa ai nostri per non emergere) e si fanno dei risultati penosi mi sembra normale che si è lavorato male
Non è difficile
Si ma il problema è che si continua a dire che hanno lavorato male, per non dire malissimo, e io vorrei capire i perché, ascoltando motivazioni convincenti sul fatto che ci sia questa mancanza di risultati. Altrimenti ripetiamo a pappagallo senza dare nessuna spiegazione.

Poi come ho detto nel topic sul Polonia: se gente come Lapeira (o anche Godon) il Tour non lo corre per scelta tecnica, è ovvio che ti manchino atleti che qualche bel risultato te lo porterebbero a casa. Tanto per dire che non tutte le colpe risiedono in un sistema ben strutturato ma che viene fatto funzionare male, come asserisci.
Atlantic
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Re: Ciclismo francese

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I risultati
Son quelli che ti indicano come hai lavorato
Son i peggiori della storia
In quasi tutte le tappe i francesi son stati dei comprimari
Come in quasi tutte le corse della stagione..
Se son più di 15 anni che un francese non vince una delle gare a tappe più importanti.. qualcosa vorrà dire
Tour 40 anni
Giro 36 anni
Vuelta 30 anni
Tirreno , Parigi Nizza, Romandia, Svizzera, catalogna, paesi Baschi
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nemecsek.
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Re: Ciclismo francese

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Beppugrillo ha scritto: martedì 5 agosto 2025, 13:30 Io su questo concetto sono d'accordo (sulla base di dati, non sulla conclusione). Tutte le varie pecche che imputiamo al ciclismo italiano non ci sono in Francia e i risultati non sono così tanto migliori (sì sono migliori, sia nei numeri che nei picchi, ma non così tanto). Poi arriva un corridore dal Messico ed è il nuovo crack delle corse a tappe, segue Danimarca e Slovenia. Non penso neanche sia una questione di lavorare bene o male, i corridori sono inquadrati già da adolescenti in un percorso World Tour quindi il lavoro buono o cattivo è delle squadre, non delle Federazioni e praticamente tutte le squadre sono internazionali sia nel roster che nello staff quindi è impossibile attribuire un buono o cattivo lavoro ad una nazionalità precisa. Ho l'impressione che ci sia una componente aleatoria molto più rilevante di quanto non pensiamo. Il talento viene distribuito a caso in giro per il mondo e probabilmente dobbiamo solo aspettare (chissà quanto). Questo non toglie che gli aspetti su cui la Francia ci supera andrebbero comunque colmati.
:clap:

Atlantic ha scritto: martedì 5 agosto 2025, 19:58

1) non mi pare ci siano disturbi psicomotori
2) scusa ma se si ha tutto per fare grandi risultati (ed è quello che si imputa ai nostri per non emergere) e si fanno dei risultati penosi mi sembra normale che si è lavorato male
Non è difficile
in effetti non dovrebbe esserlo :diavoletto:

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Fiammingo
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Re: Ciclismo francese

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Atlantic ha scritto: martedì 5 agosto 2025, 20:05 I risultati
Son quelli che ti indicano come hai lavorato
Son i peggiori della storia
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Ti ammiro per la pazienza :)
Antares
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Re: Ciclismo francese

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Atlantic ha scritto: martedì 5 agosto 2025, 20:05 I risultati
Son quelli che ti indicano come hai lavorato
Son i peggiori della storia
In quasi tutte le tappe i francesi son stati dei comprimari
Come in quasi tutte le corse della stagione..
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E questo l'abbiamo capito e stracapito. Quello che pare francamente difficile da credere è che questa mancanza di risultati derivi solamente dai demeriti francesi, d'impostazione del lavoro nonostante ottime strutture. Anche perché primo i meriti altrui ci sono e sono evidenti e secondo non tutti i corridori francesi sono delle pippe che valgono poco. La verità, come sempre, sta nel mezzo.
Antares
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Re: Ciclismo francese

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Fiammingo ha scritto: martedì 5 agosto 2025, 20:09
Atlantic ha scritto: martedì 5 agosto 2025, 20:05 I risultati
Son quelli che ti indicano come hai lavorato
Son i peggiori della storia
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Ti ammiro per la pazienza :)
Se è per questo la pazienza ce la dovrebbe avere maggiormente chi si aspetta spiegazioni credibili e continua a sentirsi ribattere ovvietà.

Io pure qualche spiegazione al perché i risultati non arrivino credo di averla data ma a quanto pare non conta, si ascolta soltanto quello che si vuole ascoltare.
Atlantic
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Re: Ciclismo francese

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Antares ha scritto: martedì 5 agosto 2025, 20:10
Atlantic ha scritto: martedì 5 agosto 2025, 20:05 I risultati
Son quelli che ti indicano come hai lavorato
Son i peggiori della storia
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E questo l'abbiamo capito e stracapito. Quello che pare francamente difficile da credere è che questa mancanza di risultati derivi solamente dai demeriti francesi, d'impostazione del lavoro nonostante ottime strutture. Anche perché primo i meriti altrui ci sono e sono evidenti e secondo non tutti i corridori francesi sono delle pippe che valgono poco. La verità, come sempre, sta nel mezzo.
A me piace moltissimo la pista
Ma nel ciclismo moderno per essere protagonisti al tour serve?

Se vediamo la storia del ciclismo i 4 più grandi corridori della storia dei gt han corso da giovani su pista (Coppi Anquetil Merckx e Hinault)
Ma prendiamo i dominatori del ciclismo attuale dei gt
Non sanno cosa sia
Pogacar Vingegaard Remco Roglic non hanno mai messo piede in velodromo
Nei primi 10 credo solo vauquelin credo abbia fatto pista a discreto livello
Fiammingo
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Re: Ciclismo francese

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Antares ha scritto: martedì 5 agosto 2025, 20:12
Fiammingo ha scritto: martedì 5 agosto 2025, 20:09
Atlantic ha scritto: martedì 5 agosto 2025, 20:05 I risultati
Son quelli che ti indicano come hai lavorato
Son i peggiori della storia
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Ti ammiro per la pazienza :)
Se è per questo la pazienza ce la dovrebbe avere maggiormente chi si aspetta spiegazioni credibili e continua a sentirsi ribattere ovvietà.

Io pure qualche spiegazione al perché i risultati non arrivino credo di averla data ma a quanto pare non conta, si ascolta soltanto quello che si vuole ascoltare.
Me la sono persa, hai volgia di ridirla, anche in estrema sintesi? Io veramente non ce l'ho la spiegazione...perche se prendi una base di 1000 ragazzi, e una di 100, mi aspetto mediamente di avere 10 colte di piu "buoni corridori" dal primo insieme. Ho detto buoni corridori, perche i fenomeni nascono spot dove meno te lo aspetti (Tomba lontano dalle Alpi :D). Non penso centri la genetica come in altri sport, cioè se prendo 1000 giamaicani e 100 keniani, mi va anche bene che escano piu grandi maratoneti dal secondo gruppo...
Fiammingo
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Re: Ciclismo francese

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Atlantic ha scritto: martedì 5 agosto 2025, 21:29
Antares ha scritto: martedì 5 agosto 2025, 20:10
Atlantic ha scritto: martedì 5 agosto 2025, 20:05 I risultati
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E questo l'abbiamo capito e stracapito. Quello che pare francamente difficile da credere è che questa mancanza di risultati derivi solamente dai demeriti francesi, d'impostazione del lavoro nonostante ottime strutture. Anche perché primo i meriti altrui ci sono e sono evidenti e secondo non tutti i corridori francesi sono delle pippe che valgono poco. La verità, come sempre, sta nel mezzo.
A me piace moltissimo la pista
Ma nel ciclismo moderno per essere protagonisti al tour serve?

Se vediamo la storia del ciclismo i 4 più grandi corridori della storia dei gt han corso da giovani su pista (Coppi Anquetil Merckx e Hinault)
Ma prendiamo i dominatori del ciclismo attuale dei gt
Non sanno cosa sia
Pogacar Vingegaard Remco Roglic non hanno mai messo piede in velodromo
Nei primi 10 credo solo vauquelin credo abbia fatto pista a discreto livello
Puo essere un elmento non necessario, ok...ma che sia adirittura dannoso non credo!
Antares
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Re: Ciclismo francese

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Fiammingo ha scritto: martedì 5 agosto 2025, 22:18
Antares ha scritto: martedì 5 agosto 2025, 20:12
Fiammingo ha scritto: martedì 5 agosto 2025, 20:09
Ti ammiro per la pazienza :)
Se è per questo la pazienza ce la dovrebbe avere maggiormente chi si aspetta spiegazioni credibili e continua a sentirsi ribattere ovvietà.

Io pure qualche spiegazione al perché i risultati non arrivino credo di averla data ma a quanto pare non conta, si ascolta soltanto quello che si vuole ascoltare.
Me la sono persa, hai volgia di ridirla, anche in estrema sintesi? Io veramente non ce l'ho la spiegazione...perche se prendi una base di 1000 ragazzi, e una di 100, mi aspetto mediamente di avere 10 colte di piu "buoni corridori" dal primo insieme. Ho detto buoni corridori, perche i fenomeni nascono spot dove meno te lo aspetti (Tomba lontano dalle Alpi :D). Non penso centri la genetica come in altri sport, cioè se prendo 1000 giamaicani e 100 keniani, mi va anche bene che escano piu grandi maratoneti dal secondo gruppo...
Ho detto che la verità sta nel mezzo, nel senso che da un lato ci sono meriti altrui che possono andare da una base di talento clamorosa (i Pogačar e gli Evenepoel non ti nascono nemmeno ogni 20 anni, per dire) a strutture e metodologie che evidentemente danno i loro frutti. Dall' altro c'è un qualcosa che evidentemente non permette ai corridori francesi di emergere come dovrebbero, perché come sostengo non tutti i corridori transalpini mi sembrano così scarsi. Ecco, io vorrei capire bene dove sia questo bug nel sistema Francia che non consente ai loro corridori di essere campioni e fuoriclasse con costanza e nel lungo termine e capire perché, a detta di Atlantic, si persiste nel lavorare male.

Sull'ultimo Tour de France invece ho dato una mia spiegazione sui pochi risultati di rilievo dei francesi anche nelle singole tappe. Ora ti quoto il messaggio.
Antares
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Re: Ciclismo francese

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Fiammingo ha scritto: martedì 5 agosto 2025, 22:18 Me la sono persa
Sul Tour 2025:
Antares ha scritto: lunedì 4 agosto 2025, 18:54 Se vogliamo limitarci al Tour de France, io la spiegazione alla poca concretezza la darei così:

- Tralasciando Alaphilippe che ci mette tanta buona volontà ma purtroppo non è quello che vinceva i mondiali o faceva fuoco e fiamme sulle Ardenne, per me hanno scontato molto la mancanza di gente che viva davvero di "caccia alle tappe". Ovvero: con Valentin Paret-Peintre, che abbiamo visto protagonista in più di una frazione, è andata non bene ma benissimo, si è vinto la tappa del Ventoux che vale una carriera ma per caratteristiche fisiche è uno di quei corridori che può cercare la vittoria o il piazzamento solo in determinate tappe e deve avere anche la fortuna che un Pogacar sia in versione buon samaritano come nella seconda parte del Tour di quest'anno. Però ai francesi stanno mancando i corridori "alla Voeckler" o "alla Fedrigo", quelli che 9 volte su 10 che vanno in fuga poi la tappa te la vincono. Atleti come Godon o Lapeira, guarda caso gli ultimi due campioni nazionali, non c'erano e vuoi o non vuoi questa cosa in termini di risultati la paghi. Ci sarebbe uno come Valentin Madouas che pure in passato non ha avuto paura di provare in determinate tappe ma alla fine ha portato a casa uno sciapitissimo ventunesimo posto nella generale col solo decimo posto a Carcassone come miglior risultato parziale. Mettiamoci pure che un corridore come Vauquelin, che nelle prime tappe si trovava una concorrenza spietata su arrivi a lui congeniali, ha poi archiviato i risultati parziali per tenere duro in classifica, altrimenti in una tappa come quella vinta da Healy uno come lui poteva starci benissimo. Come pure Gregoire era partito benissimo ma poi ha finito col pagare un po' di dazio ed è pure stato sfortunato nel cadere nella tappa vinta da Groves, quantunque l'australiano fosse superlativo quel giorno. Ci sarebbe pure Benjamin Thomas, che avevamo visto attivissimo nella prima parte ma pure lui un colpo come quello che aveva realizzato al Giro d'Italia è stato ben lungi dal trovarlo.

- Capitolo velocisti: Demare è ormai nella piena fase discendente e in Francia non ha mai vinto volate con l'autorevolezza mostrata ad esempio al Giro d'Italia. Non a caso nelle sue vittorie ci sono state congiunzioni astrali perfette, giacché pure con compagni in grado di pilotarlo bene, nel finale spesso faceva dei pastrocchi e combinava poco. Coquard è un velocista che rende molto meglio negli strappi, dai velocisti puri perde e anche piuttosto nettamente. Tra l'altro in questo Tour, soprattutto all'inizio, l'abbiamo visto sprintare con ardore solo ai traguardi volanti, risultando pure la causa dell'incidente che ha estromesso dal Tour Philipsen. Come pensare di competere con gente come Merlier, Milan e compagnia se quando va bene ci si piazza sesti o settimi?

- Sotto il profilo classifica generale sono arrivate due top ten assolutamente insperate e impronosticabili con Vauquelin e Jegat ma mai nessun corridore ha potuto dare la minima idea di potersi inserire nella top 5 finale. L'unico che avrebbe potuto ambire ad un piazzamento del genere sarebbe stato il David Gaudu di due o tre anni fa ma sappiamo che sta attraversando una delicata fase d'involuzione, in cui dovrà farsi le opportune domande su quali giri affrontate e come affrontarli.
Antares
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Re: Ciclismo francese

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Atlantic ha scritto: martedì 5 agosto 2025, 21:29 A me piace moltissimo la pista
Ma nel ciclismo moderno per essere protagonisti al tour serve?

Se vediamo la storia del ciclismo i 4 più grandi corridori della storia dei gt han corso da giovani su pista (Coppi Anquetil Merckx e Hinault)
Ma prendiamo i dominatori del ciclismo attuale dei gt
Non sanno cosa sia
Pogacar Vingegaard Remco Roglic non hanno mai messo piede in velodromo
Nei primi 10 credo solo vauquelin credo abbia fatto pista a discreto livello
È ovvio che non sia obbligatorio fare pista ma farla sicuramente non fa male, per cui chi vuole continuare a praticarla non va certamente dissuaso dal farlo.

Sui nomi che hai citato ce ne sono sicuramente due che, come dicevo nell'altro messaggio, hanno una base di talento mostruosa, uno che dopo aver praticato il salto con gli sci è arrivato a fare un' eccellente carriera e un altro che da buon corridore si è poi trasformato in macchina da Tour e da corse a tappe, per lo meno fino a che Tadej non è salito ulteriormente di livello.

Potremmo invece dire che alcuni dei talenti francesi più promettenti e attesi per i prossimi anni (Seixas, Bisiaux e Boichis) vengono dal ciclocross e dalla Mountain Bike. Questo non ci dice che diventeranno automaticamente dei fuoriclasse (Pidcock lo è ancora nella MTB ma su strada sta facendo fatica a trovare la sua vera dimensione, che forse sarebbe in determinate corse di un giorno, previi avversari ingiocabili) ma che grazie anche a quelle esperienze hanno doti di guida e capacità migliori rispetto ad altri loro connazionali. Se pure loro dovessero restare eterne promesse dovremo continuare a farci domande che non necessariamente potrebbero portare ad altre motivazioni (potremmo parlare di eccessiva spremitura o di passaggi nel professionismo troppo affrettati, per esempio). L'importante però è non fasciarsi la testa prima del tempo, anche se lì l'attesa per i grandi trionfi e la fretta possono giocare un fattore importante.
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Slegar
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Re: Ciclismo francese

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Atlantic ha scritto: martedì 5 agosto 2025, 21:29 A me piace moltissimo la pista
Ma nel ciclismo moderno per essere protagonisti al tour serve?

Se vediamo la storia del ciclismo i 4 più grandi corridori della storia dei gt han corso da giovani su pista (Coppi Anquetil Merckx e Hinault)
Ma prendiamo i dominatori del ciclismo attuale dei gt
Non sanno cosa sia
Pogacar Vingegaard Remco Roglic non hanno mai messo piede in velodromo
Nei primi 10 credo solo vauquelin credo abbia fatto pista a discreto livello
Remco, Roglic e Vollering a livello giovanile praticavano tutt'altro, Pogacar e Vingegaard provengono da due nazioni che applicano in maniera sistematica la differenzazione della pratica sportiva nell'età adolescenziale, nell'ambito del movimento ciclistico nazionale girano voci che il prossimo anno Ambrosini passerà all'Astana e pure lui viene da tutt'altro sport: mi verrebbe da dire che praticare esclusivamente ciclismo da giovani fa male al ciclismo.
Preservare lo spirito di quel tempo, in cui credevamo nell'unità e allo stesso tempo nella diversità

Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, primo medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
noel
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Re: Ciclismo francese

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Fiammingo ha scritto: martedì 5 agosto 2025, 22:18
Antares ha scritto: martedì 5 agosto 2025, 20:12
Fiammingo ha scritto: martedì 5 agosto 2025, 20:09
Ti ammiro per la pazienza :)
Se è per questo la pazienza ce la dovrebbe avere maggiormente chi si aspetta spiegazioni credibili e continua a sentirsi ribattere ovvietà.

Io pure qualche spiegazione al perché i risultati non arrivino credo di averla data ma a quanto pare non conta, si ascolta soltanto quello che si vuole ascoltare.
Me la sono persa, hai volgia di ridirla, anche in estrema sintesi? Io veramente non ce l'ho la spiegazione...perche se prendi una base di 1000 ragazzi, e una di 100, mi aspetto mediamente di avere 10 colte di piu "buoni corridori" dal primo insieme. Ho detto buoni corridori, perche i fenomeni nascono spot dove meno te lo aspetti (Tomba lontano dalle Alpi :D). Non penso centri la genetica come in altri sport, cioè se prendo 1000 giamaicani e 100 keniani, mi va anche bene che escano piu grandi maratoneti dal secondo gruppo...
Ma certo, non sta a noi dirle su questo forum le motivazioni delle controprestazioni del ciclismo francese non essendo addetti ai lavori. Ma sinceramente casi come quelli della Total sono paradigmatici sullo stato dell'arte e fanno cadere le braccia
È solo un branco di comunisti radical-chic che commenta il ciclismo (cit.)
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Re: Ciclismo francese

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Slegar ha scritto: mercoledì 6 agosto 2025, 9:39
Atlantic ha scritto: martedì 5 agosto 2025, 21:29 A me piace moltissimo la pista
Ma nel ciclismo moderno per essere protagonisti al tour serve?

Se vediamo la storia del ciclismo i 4 più grandi corridori della storia dei gt han corso da giovani su pista (Coppi Anquetil Merckx e Hinault)
Ma prendiamo i dominatori del ciclismo attuale dei gt
Non sanno cosa sia
Pogacar Vingegaard Remco Roglic non hanno mai messo piede in velodromo
Nei primi 10 credo solo vauquelin credo abbia fatto pista a discreto livello
Remco, Roglic e Vollering a livello giovanile praticavano tutt'altro, Pogacar e Vingegaard provengono da due nazioni che applicano in maniera sistematica la differenzazione della pratica sportiva nell'età adolescenziale, nell'ambito del movimento ciclistico nazionale girano voci che il prossimo anno Ambrosini passerà all'Astana e pure lui viene da tutt'altro sport: mi verrebbe da dire che praticare esclusivamente ciclismo da giovani fa male al ciclismo.
Potrebbe essere che altri sport favoriscano caratteristiche che solo il ciclismo, seppur nelle varie discipline, non stimola. Potrebbe essere una risposta, la grande tradizione e presenza di strutture fa si che in francia dai, diciamo un numero a caso, 13 anni, si focalizzino solo sulla pedalata. E in altri paesi con meno tradizione no? Brambilla diceva una cosa interessante anche, che il lavoro grosso per la base di forza si dovrebbe fare da inizio puberta, da quando spunta il primo pelo di barba. Anche questo potrebbe essere un aspetto che in certe nazioni si applica di piu e in Francia di meno?
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Re: Ciclismo francese

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Atlantic ha scritto: martedì 5 agosto 2025, 21:29
Antares ha scritto: martedì 5 agosto 2025, 20:10
Atlantic ha scritto: martedì 5 agosto 2025, 20:05 I risultati
Son quelli che ti indicano come hai lavorato
Son i peggiori della storia
In quasi tutte le tappe i francesi son stati dei comprimari
Come in quasi tutte le corse della stagione..
Se son più di 15 anni che un francese non vince una delle gare a tappe più importanti.. qualcosa vorrà dire
Tour 40 anni
Giro 36 anni
Vuelta 30 anni
Tirreno , Parigi Nizza, Romandia, Svizzera, catalogna, paesi Baschi
E questo l'abbiamo capito e stracapito. Quello che pare francamente difficile da credere è che questa mancanza di risultati derivi solamente dai demeriti francesi, d'impostazione del lavoro nonostante ottime strutture. Anche perché primo i meriti altrui ci sono e sono evidenti e secondo non tutti i corridori francesi sono delle pippe che valgono poco. La verità, come sempre, sta nel mezzo.
A me piace moltissimo la pista
Ma nel ciclismo moderno per essere protagonisti al tour serve?

Se vediamo la storia del ciclismo i 4 più grandi corridori della storia dei gt han corso da giovani su pista (Coppi Anquetil Merckx e Hinault)
Ma prendiamo i dominatori del ciclismo attuale dei gt
Non sanno cosa sia
Pogacar Vingegaard Remco Roglic non hanno mai messo piede in velodromo
Nei primi 10 credo solo vauquelin credo abbia fatto pista a discreto livello
La demagogia della pista...
È solo un branco di comunisti radical-chic che commenta il ciclismo (cit.)
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Fiammingo ha scritto: mercoledì 6 agosto 2025, 10:27
Slegar ha scritto: mercoledì 6 agosto 2025, 9:39
Atlantic ha scritto: martedì 5 agosto 2025, 21:29 A me piace moltissimo la pista
Ma nel ciclismo moderno per essere protagonisti al tour serve?

Se vediamo la storia del ciclismo i 4 più grandi corridori della storia dei gt han corso da giovani su pista (Coppi Anquetil Merckx e Hinault)
Ma prendiamo i dominatori del ciclismo attuale dei gt
Non sanno cosa sia
Pogacar Vingegaard Remco Roglic non hanno mai messo piede in velodromo
Nei primi 10 credo solo vauquelin credo abbia fatto pista a discreto livello
Remco, Roglic e Vollering a livello giovanile praticavano tutt'altro, Pogacar e Vingegaard provengono da due nazioni che applicano in maniera sistematica la differenzazione della pratica sportiva nell'età adolescenziale, nell'ambito del movimento ciclistico nazionale girano voci che il prossimo anno Ambrosini passerà all'Astana e pure lui viene da tutt'altro sport: mi verrebbe da dire che praticare esclusivamente ciclismo da giovani fa male al ciclismo.
Potrebbe essere che altri sport favoriscano caratteristiche che solo il ciclismo, seppur nelle varie discipline, non stimola. Potrebbe essere una risposta, la grande tradizione e presenza di strutture fa si che in francia dai, diciamo un numero a caso, 13 anni, si focalizzino solo sulla pedalata. E in altri paesi con meno tradizione no? Brambilla diceva una cosa interessante anche, che il lavoro grosso per la base di forza si dovrebbe fare da inizio puberta, da quando spunta il primo pelo di barba. Anche questo potrebbe essere un aspetto che in certe nazioni si applica di piu e in Francia di meno?
discorso interessante
Brunod che da muratore diventa ciclista prof e poi skyrunner di livello mondiale, Nairo piccino che andava in bici su e giù al pueblo per le commissioni.. i neri degli altipiani, che per spostarsi nelle incombenze quotidiane hanno solo le gambe, i più forti maratoneti al mondo..
ce stanno un sacco di variabili, ed il "talento" sta al fondo della lista....
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Re: Ciclismo francese

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noel ha scritto: mercoledì 6 agosto 2025, 11:14 A me piace moltissimo la pista
Ma nel ciclismo moderno per essere protagonisti al tour serve?

Se vediamo la storia del ciclismo i 4 più grandi corridori della storia dei gt han corso da giovani su pista (Coppi Anquetil Merckx e Hinault)
Ma prendiamo i dominatori del ciclismo attuale dei gt
Non sanno cosa sia
Pogacar Vingegaard Remco Roglic non hanno mai messo piede in velodromo
Nei primi 10 credo solo vauquelin credo abbia fatto pista a discreto livello
La demagogia della pista...
[/quote]
Era una ipotesi.. messa lì solo da una statistica
Non è quello il problema
D altronde i nostri 2 piu forti corridori da dove vengono?
Era che spesso quando si parla della nostra crisi.. si citano dei luoghi comuni.. (cose che la Francia ha..) ma i risultati sono simili
Atlantic
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Re: Ciclismo francese

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noel ha scritto: mercoledì 6 agosto 2025, 10:20Ma sinceramente casi come quelli della Total sono paradigmatici sullo stato dell'arte e fanno cadere le braccia
Quali casi?
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Re: Ciclismo francese

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Slegar ha scritto: mercoledì 6 agosto 2025, 9:39
Remco, Roglic e Vollering a livello giovanile praticavano tutt'altro, Pogacar e Vingegaard provengono da due nazioni che applicano in maniera sistematica la differenzazione della pratica sportiva nell'età adolescenziale, nell'ambito del movimento ciclistico nazionale girano voci che il prossimo anno Ambrosini passerà all'Astana e pure lui viene da tutt'altro sport: mi verrebbe da dire che praticare esclusivamente ciclismo da giovani fa male al ciclismo.
Ed è vero.
Di fatti una volta tantissimi ciclisti venivano dal calcio..
Non iniziavano con le corse a 7 anni
Tipo cunego veniva dalla corsa campestre Pozzato dall hockey pista
noel
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Re: Ciclismo francese

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Atlantic ha scritto: mercoledì 6 agosto 2025, 13:00
noel ha scritto: mercoledì 6 agosto 2025, 10:20Ma sinceramente casi come quelli della Total sono paradigmatici sullo stato dell'arte e fanno cadere le braccia
Quali casi?
Bassissimo livello di risultati in rapporto all'importanza dello sponsor. Comunque contenti loro
È solo un branco di comunisti radical-chic che commenta il ciclismo (cit.)
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Re: Ciclismo francese

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Atlantic ha scritto: mercoledì 6 agosto 2025, 12:59
noel ha scritto: mercoledì 6 agosto 2025, 11:14 A me piace moltissimo la pista
Ma nel ciclismo moderno per essere protagonisti al tour serve?

Se vediamo la storia del ciclismo i 4 più grandi corridori della storia dei gt han corso da giovani su pista (Coppi Anquetil Merckx e Hinault)
Ma prendiamo i dominatori del ciclismo attuale dei gt
Non sanno cosa sia
Pogacar Vingegaard Remco Roglic non hanno mai messo piede in velodromo
Nei primi 10 credo solo vauquelin credo abbia fatto pista a discreto livello
La demagogia della pista...
Era una ipotesi.. messa lì solo da una statistica
Non è quello il problema
D altronde i nostri 2 piu forti corridori da dove vengono?
Era che spesso quando si parla della nostra crisi.. si citano dei luoghi comuni.. (cose che la Francia ha..) ma i risultati sono simili
[/quote]
Certo, ma ti fermi ad un buon cronoman e aun velocista. Merlier che lotta con Milan arriva dal cx ad esempio. Wiggibs e Thomas ci hanno messo mille anni prima dima di vincere qualcosa dopo aver abbandonato la pstA
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Re: Ciclismo francese

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La multidisciplina è un concetto vincente e fondamentale per la crescita motoria.
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Re: Ciclismo francese

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noel ha scritto: mercoledì 6 agosto 2025, 13:55
Atlantic ha scritto: mercoledì 6 agosto 2025, 13:00
noel ha scritto: mercoledì 6 agosto 2025, 10:20Ma sinceramente casi come quelli della Total sono paradigmatici sullo stato dell'arte e fanno cadere le braccia
Quali casi?
Bassissimo livello di risultati in rapporto all'importanza dello sponsor. Comunque contenti loro
C è sempre un discorso d immagine..
Che ha più importanza dei risultati
I danni collaterali son visti meno bene delle vittorie
Fiammingo
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Re: Ciclismo francese

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Atlantic ha scritto: mercoledì 6 agosto 2025, 20:02
noel ha scritto: mercoledì 6 agosto 2025, 13:55
Atlantic ha scritto: mercoledì 6 agosto 2025, 13:00
Quali casi?
Bassissimo livello di risultati in rapporto all'importanza dello sponsor. Comunque contenti loro
C è sempre un discorso d immagine..
Che ha più importanza dei risultati
I danni collaterali son visti meno bene delle vittorie
Ehi Winter, un po offtopic ma nemmeno troppo: volevo chiedere un'impressione a te: come ha visto la presenza di pubblico sulle strade del tour de france? Io sono stato alel tappe alpine, mi aspettavo piu persone. Si che le previsioni erano un po ballerine, ma da courchevel alla Loze mi aspettavo piu gente. Lo stesso a La Plagne. Per paragonare, ricordo una tappa in cui avevi detto esserci anche tu, Annecy Senmoz, quella di Quintana che stacca Froome, ricordo molte piu persone. Io non ho seguito tappe nei tour dal 2020 al 2023, l'anno scorso ho seguito le 3 finali nel nizzardo. Ma ho come la percezione che sia calato abbastanza il seguito tra pre e post covid..
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Re: Ciclismo francese

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noel ha scritto: mercoledì 6 agosto 2025, 13:59
Atlantic ha scritto: mercoledì 6 agosto 2025, 12:59
noel ha scritto: mercoledì 6 agosto 2025, 11:14 A me piace moltissimo la pista
Ma nel ciclismo moderno per essere protagonisti al tour serve?

Se vediamo la storia del ciclismo i 4 più grandi corridori della storia dei gt han corso da giovani su pista (Coppi Anquetil Merckx e Hinault)
Ma prendiamo i dominatori del ciclismo attuale dei gt
Non sanno cosa sia
Pogacar Vingegaard Remco Roglic non hanno mai messo piede in velodromo
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La demagogia della pista...
Era una ipotesi.. messa lì solo da una statistica
Non è quello il problema
D altronde i nostri 2 piu forti corridori da dove vengono?
Era che spesso quando si parla della nostra crisi.. si citano dei luoghi comuni.. (cose che la Francia ha..) ma i risultati sono simili
Certo, ma ti fermi ad un buon cronoman e aun velocista. Merlier che lotta con Milan arriva dal cx ad esempio. Wiggibs e Thomas ci hanno messo mille anni prima dima di vincere qualcosa dopo aver abbandonato la pstA
[/quote]
Simon Yates viene dalla pista, ma non è questo il punto. Prima di tutto la pista è troppo poco diffusa. Ma poi perché deve contare solo le classifiche dei GT? È ovvio che le distanze della pista sono distanze troppo dissimili da un tappone alpino. Nel ciclismo non ci sono solo corridori da classifica. Ganna e Milan non sono solo un buon cronoman e un velocista, sono l' elite nei loro ruoli.
Ecuadoriani - Nizzolo - Alaphilippe - Pidcock - Barale - Ciabocco - Landa - Milan - Muzic - Dainese
Antares
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Re: Ciclismo francese

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Atlantic ha scritto: mercoledì 6 agosto 2025, 13:06 Ed è vero.
Di fatti una volta tantissimi ciclisti venivano dal calcio..
Non iniziavano con le corse a 7 anni
Tipo cunego veniva dalla corsa campestre Pozzato dall hockey pista
Ti potrei dare un'ulteriore chiave di lettura: ci sono quei corridori che ti piacciono tanto come Jordan Jegat che hanno un percorso in cui il ciclismo può andare di pari passo con una mansione lavorativa (lui non ricordo bene ma credo lavorasse in fabbrica prima di dedicarsi totalmente alla bici) che in un contesto come quello odierno possono faticare anche di più ad emergere, visto che si vuol cercare i superfenomeni già tra gli juniores e che quindi atleti come Jegat che da dilettanti corrono e lavorano sono mosche bianche (e credo che nel ciclismo francese vi siano stati vari altri esempi o vi siano altre situazioni come questa), correndo quindi il rischio di non essere presi in considerazione. Poi, come dicevo nei giorni a ridosso della conclusione del Tour, è tutto da dimostrare che Jegat possa di nuovo centrare una top 10 in una grande corsa a tappe, però certamente rispetto non dico ad un Evenepoel ma anche ad un Whiten Philipsen o a un Seixas, per stare ad un suo connazionale, la sua strada è stata decisamente più in salita.

Curioso di vedere invece cosa succederà in ambito femminile: dopo Jeannie Longo è arrivata un'altra fuoriclasse assoluta come Pauline Ferrand-Prevot che su strada ha vinto molto ma molto poco per quelle che sono le sue potenzialità sia perché i problemi fisici che seguirono al suo periodo migliore della carriera (quello in cui era campionessa del mondo in ben tre discipline contemporaneamente) ebbero un impatto determinante sul prosieguo, sia perché per svincolarsi dalla pressione che in determinati periodi la stava distruggendo, preferì concentrarsi anima e corpo sulla Mountain Bike, fino a raggiungere anche lì tutti gli obiettivi che si era prefissata. È chiaro che non puoi pretendere di avere a cadenza regolare né la Longo né la Prevot (ma neppure Catherine Marsal, tanto per dire), però occorrerà vedere se diverse giovani molto promettenti (a cominciare dalla Squiban, visto l'eccellente Tour che ha fatto) saranno in grado di diventare campionesse o addirittura fuoriclasse. Di nomi intessanti sui taccuini ne sono appuntati ben più di uno, tutto sta vedere se ci sarà la dovuta continuità ai vertici. Per dire Juliette Labous è un'atleta di tutto rispetto ma nel momento in cui sembrava potesse fare un ulteriore salto ha finito per dare il meglio a supporto di compagne ben più forti e concrete di lei, tanto che adesso funziona più quando è chiamata a fare la gregaria di lusso che la capitana.
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Re: Ciclismo francese

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StipemdioXTutti ha scritto: mercoledì 6 agosto 2025, 23:19
noel ha scritto: mercoledì 6 agosto 2025, 13:59
Atlantic ha scritto: mercoledì 6 agosto 2025, 12:59

La demagogia della pista...
Era una ipotesi.. messa lì solo da una statistica
Non è quello il problema
D altronde i nostri 2 piu forti corridori da dove vengono?
Era che spesso quando si parla della nostra crisi.. si citano dei luoghi comuni.. (cose che la Francia ha..) ma i risultati sono simili
Certo, ma ti fermi ad un buon cronoman e aun velocista. Merlier che lotta con Milan arriva dal cx ad esempio. Wiggibs e Thomas ci hanno messo mille anni prima dima di vincere qualcosa dopo aver abbandonato la pstA
Simon Yates viene dalla pista, ma non è questo il punto. Prima di tutto la pista è troppo poco diffusa. Ma poi perché deve contare solo le classifiche dei GT? È ovvio che le distanze della pista sono distanze troppo dissimili da un tappone alpino. Nel ciclismo non ci sono solo corridori da classifica. Ganna e Milan non sono solo un buon cronoman e un velocista, sono l' elite nei loro ruoli.
[/quote]
Hai ragione anche tu...Sugli innumerevoli casi e controcasi tutti corretti citati in questa discussione possiamo concludere che nell'analisi del rapporto tra attività su pista/CX e attività su strada vale tutto e il contrario di tutto ?
È solo un branco di comunisti radical-chic che commenta il ciclismo (cit.)
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Re: Ciclismo francese

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noel ha scritto: giovedì 7 agosto 2025, 9:21
StipemdioXTutti ha scritto: mercoledì 6 agosto 2025, 23:19
noel ha scritto: mercoledì 6 agosto 2025, 13:59 Certo, ma ti fermi ad un buon cronoman e aun velocista. Merlier che lotta con Milan arriva dal cx ad esempio. Wiggibs e Thomas ci hanno messo mille anni prima dima di vincere qualcosa dopo aver abbandonato la pstA
Simon Yates viene dalla pista, ma non è questo il punto. Prima di tutto la pista è troppo poco diffusa. Ma poi perché deve contare solo le classifiche dei GT? È ovvio che le distanze della pista sono distanze troppo dissimili da un tappone alpino. Nel ciclismo non ci sono solo corridori da classifica. Ganna e Milan non sono solo un buon cronoman e un velocista, sono l' elite nei loro ruoli.
Hai ragione anche tu...Sugli innumerevoli casi e controcasi tutti corretti citati in questa discussione possiamo concludere che nell'analisi del rapporto tra attività su pista/CX e attività su strada vale tutto e il contrario di tutto ?
Sì, possiamo dirlo. Basta ad esempio analizzare la multidisciplinari età nel mio sport, l' atletica, per dire che non ci sono regole.
Jacobs, 100 metri, esploso tardi, viene dal salto in lungo.
Furlani, talento precoce, lunghista, viene dal salto in alto.
Iapichino, lunghista, figlia d' arte, nata in un campo di atletica, talento precoce, nasce ostacolista.
Tamberi, figlio d'arte, nato in un campo di atletica, ha fatto sempre e solo salto in alto.
Battocletti, talento precoce nel mezzofondo, figlia d' arte e in pista, è cresciuta con approccio soft (nel mezzofondo/fondo la multidisciplina è un po' complessa).
Baldini si è fatto sempre il culo di km, Crippa idem.
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Re: Ciclismo francese

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Fiammingo ha scritto: mercoledì 6 agosto 2025, 22:08 Ehi Winter, un po offtopic ma nemmeno troppo: volevo chiedere un'impressione a te: come ha visto la presenza di pubblico sulle strade del tour de france? Io sono stato alel tappe alpine, mi aspettavo piu persone. Si che le previsioni erano un po ballerine, ma da courchevel alla Loze mi aspettavo piu gente. Lo stesso a La Plagne. Per paragonare, ricordo una tappa in cui avevi detto esserci anche tu, Annecy Senmoz, quella di Quintana che stacca Froome, ricordo molte piu persone. Io non ho seguito tappe nei tour dal 2020 al 2023, l'anno scorso ho seguito le 3 finali nel nizzardo. Ma ho come la percezione che sia calato abbastanza il seguito tra pre e post covid..
Ho seguito pochissimo
Ma è un trend che è iniziato da lontano
Ben prima del covid

Sulle salite però in parte è dovuto alle limitazioni da parte dell organizzazione..
Anni 90 potevi vederti 2 tappe consecutive sulle salite finali
Adesso è impossibile
C era gente francese che si vedeva anche 4 tappe di fila

Come audience tv il tour ha tenuto bene in Francia
Chiaro..con corridori più carismatici e magari francesi..ci sarebbe un altro entusiasmo

Il top son stati gli anni 90 (o forse 80..)
Atlantic
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Re: Ciclismo francese

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Antares ha scritto: giovedì 7 agosto 2025, 0:38 È chiaro che non puoi pretendere di avere a cadenza regolare né la Longo né la Prevot (ma neppure Catherine Marsal, tanto per dire)
Chiaramente no
Ma se in 40 anni..nulla
Qualche domanda me la farei
Ultimi 6 tour..
1 francese

2020 11 Martin a 17 minuti
2021 8 Martin a 15 minuti
2022 4 Gaudu a 13 minuti
2023 9 Gaudu a 23 minuti
2024 13 Martin a 43 minuti
2025 7 Vauquelin a 25 minuti

È un po come se ci fosse l all stars game dell nba senza giocatori americani
Fiammingo
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Re: Ciclismo francese

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Atlantic ha scritto: giovedì 7 agosto 2025, 20:05 ...

Il top son stati gli anni 90 (o forse 80..)
eh li non c'ero, ho iniziato da questo millenio io..

Pero non capisco perche dici che non si possono vedere piu tappe di salita di fila...quest'anno ad esempio ho visto la loze e la plagne, sulle salite finali.
Capisco che non puoi vedere l'alpe d'huez e la tappa del giorno prima, perche li la strada la chiuduno da mezzanotte del giorno prima. Ma a courchevel e la plagne chiudeva alle 13 del giorno stesso! quindi uno, anche se non con la bici (che poi quando è chiusa spesso i gendarmi ti fermano per farti scendere a piedi) ma con la macchina o moto, poteva benissimo salire
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Re: Ciclismo francese

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Non sapevo. Tipo il ventoux era chiuso già dal giorno prima
Il galibier anni fa lo chiudevano alle 21 di sera del giorno prima mentre adesso mi pare dal mattino

Io son riuscito a fare 2 doppiette
1996 les arcs cronoscalata di val d isere
1997 courchevel joux plane
Adesso lo joux plane sarebbe impossibile
Fiammingo
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Re: Ciclismo francese

Messaggio da leggere da Fiammingo »

Atlantic ha scritto: venerdì 8 agosto 2025, 6:27 Non sapevo. Tipo il ventoux era chiuso già dal giorno prima
Il galibier anni fa lo chiudevano alle 21 di sera del giorno prima mentre adesso mi pare dal mattino

Io son riuscito a fare 2 doppiette
1996 les arcs cronoscalata di val d isere
1997 courchevel joux plane
Adesso lo joux plane sarebbe impossibile
Anche a me hanno stupito queste chiusure sempre piu ritardate...e penso possano essere un indicatore anch'esse del meno seguito sulla strada attuale
Antares
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Re: Ciclismo francese

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bartoli ha scritto: venerdì 8 agosto 2025, 14:16 Bisiaux ha vinto il Lunigiana 2023, e veniva da una stagione spettacolare non solo su strada ma anche nell'off road. E' stato un po' "offuscato" da Seixas ma step by step sta crescendo e si sta imponendo. Il "problema" con i francesi è sempre il solito, la pressione che deriva dal non vincere il Tour da anni. Basta farli crescere con calma e spiegando loro che esiste altro oltre il Tour (parole non mie ma del mio collega francese che li segue fin da allievi)
Visto che in questo thread era sorta la questione sul perché i francesi facciano così tanta fatica a fare risultati (ed io facevo notare che era anche per altrui meriti), pensi che il "lavorare male" a cui si faceva riferimento in messaggi precedenti sia da imputare soltanto alla "pressione del Tour" oppure anche ad altre motivazioni? Perché da come si diceva le strutture ci sarebbero e anche la multidisciplina sia portata avanti in un certo modo. Poi però al dunque attingono a piene mani quasi solo gli altri (io comunque facevo notare che non tutto quel che c'è nel panorama transalpino sarebbe da buttare, anzi).
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Re: Ciclismo francese

Messaggio da leggere da bartoli »

Antares ha scritto: venerdì 8 agosto 2025, 17:55
bartoli ha scritto: venerdì 8 agosto 2025, 14:16 Bisiaux ha vinto il Lunigiana 2023, e veniva da una stagione spettacolare non solo su strada ma anche nell'off road. E' stato un po' "offuscato" da Seixas ma step by step sta crescendo e si sta imponendo. Il "problema" con i francesi è sempre il solito, la pressione che deriva dal non vincere il Tour da anni. Basta farli crescere con calma e spiegando loro che esiste altro oltre il Tour (parole non mie ma del mio collega francese che li segue fin da allievi)
Visto che in questo thread era sorta la questione sul perché i francesi facciano così tanta fatica a fare risultati (ed io facevo notare che era anche per altrui meriti), pensi che il "lavorare male" a cui si faceva riferimento in messaggi precedenti sia da imputare soltanto alla "pressione del Tour" oppure anche ad altre motivazioni? Perché da come si diceva le strutture ci sarebbero e anche la multidisciplina sia portata avanti in un certo modo. Poi però al dunque attingono a piene mani quasi solo gli altri (io comunque facevo notare che non tutto quel che c'è nel panorama transalpino sarebbe da buttare, anzi).
Quenet, una vera e propria enciclopedia, mi aggiorna sempre. Per esempio i media non hanno preso bene quando Gregoire ha detto nella prima conferenza stampa da professionista che non potrà mai vincere il Tour. Altri come Martinez hanno una pressione esorbitante che fa affrettare i tempi e, di conseguenza, accelera il rischio di perderli ad alti livelli. Pinot e Bardet sono due esempi di corridori che si sono innamorati del Giro dopo la prima partecipazione
Soffrire, cadere, rialzarsi, vincere. Questo è il vocabolario del ciclismo e della vita
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Re: Ciclismo francese

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bartoli ha scritto: venerdì 8 agosto 2025, 19:55
Antares ha scritto: venerdì 8 agosto 2025, 17:55
bartoli ha scritto: venerdì 8 agosto 2025, 14:16 Bisiaux ha vinto il Lunigiana 2023, e veniva da una stagione spettacolare non solo su strada ma anche nell'off road. E' stato un po' "offuscato" da Seixas ma step by step sta crescendo e si sta imponendo. Il "problema" con i francesi è sempre il solito, la pressione che deriva dal non vincere il Tour da anni. Basta farli crescere con calma e spiegando loro che esiste altro oltre il Tour (parole non mie ma del mio collega francese che li segue fin da allievi)
Visto che in questo thread era sorta la questione sul perché i francesi facciano così tanta fatica a fare risultati (ed io facevo notare che era anche per altrui meriti), pensi che il "lavorare male" a cui si faceva riferimento in messaggi precedenti sia da imputare soltanto alla "pressione del Tour" oppure anche ad altre motivazioni? Perché da come si diceva le strutture ci sarebbero e anche la multidisciplina sia portata avanti in un certo modo. Poi però al dunque attingono a piene mani quasi solo gli altri (io comunque facevo notare che non tutto quel che c'è nel panorama transalpino sarebbe da buttare, anzi).
Quenet, una vera e propria enciclopedia, mi aggiorna sempre. Per esempio i media non hanno preso bene quando Gregoire ha detto nella prima conferenza stampa da professionista che non potrà mai vincere il Tour. Altri come Martinez hanno una pressione esorbitante che fa affrettare i tempi e, di conseguenza, accelera il rischio di perderli ad alti livelli. Pinot e Bardet sono due esempi di corridori che si sono innamorati del Giro dopo la prima partecipazione
Su questo non si può che concordare. Poi altri qui mostravano, numeri alla mano, la "scarsa consistenza" dei francesi all'ultimo Tour in termini di risultati ma io facevo notare che se alcuni dei migliori cacciatori di tappe che hanno (come Lapeira che sta andando molto bene in Polonia e il campione nazionale Godon) non c'erano, è difficile pensare di competere affidandosi quasi esclusivamente ad Alaphilippe che il suo periodo d'oro ormai l'ha vissuto.
Atlantic
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Re: Ciclismo francese

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Fiammingo ha scritto: venerdì 8 agosto 2025, 11:54
Atlantic ha scritto: venerdì 8 agosto 2025, 6:27 Non sapevo. Tipo il ventoux era chiuso già dal giorno prima
Il galibier anni fa lo chiudevano alle 21 di sera del giorno prima mentre adesso mi pare dal mattino

Io son riuscito a fare 2 doppiette
1996 les arcs cronoscalata di val d isere
1997 courchevel joux plane
Adesso lo joux plane sarebbe impossibile
Anche a me hanno stupito queste chiusure sempre piu ritardate...e penso possano essere un indicatore anch'esse del meno seguito sulla strada attuale
Io lo dico da anni
1997.. parcheggiamo a 2 km da courchevel (scelta sbagliatissima ma a 22 anni..non sei super sveglio..)
Per scendere.. 4 ore.. 18 km
In piena virenquemania
Tutti sono per lui
Adesso come dice castelli ci sono le controfigure.. anche più forti..ma meno carismatiche
Mentre andiamo allo joux plane verso le 23.. veniamo bloccati da tifosi francesi.. tra ricard e barbera riusciamo a parcheggiare..
E a discutere su chi era più forte tra Pantani e Virenque (era il 97..sembra un sacrilegio)
Il tour era quello

Ma tu vedi 5 ventenni italiani che vanno a vedere il tour?
Suppongo anche francesi..

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