Dalle imprese di Coppi all' attendismo
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Dalle imprese di Coppi all' attendismo
Vorrei aprire un topic su come si decide una gara di ciclismo una volta e su come si decide una gara di ciclismo adesso.
Una volta ai tempi di Coppi la gara ciclistica si decideva a 100-150-190-200 km dall' traguardo, Merckx ai tempi d'oro faceva azioni di 50-80-100 km per vincere e c'erano sfracelli, Hinault vinceva la Liegi con un azione a 80 km dall' traguardo (ma c'era la neve e in tanti si ritiravano) e conquistò il Giro con un azione di 80 km nella tappa dello Stelvio (ma nella tattica con Bernaudeau studiata da Guidard).
Poi si arrivati all' attendismo, un esempio la Cuneo-Pinerolo del 1982 finita in volata e vinta da Saronni, adesso le gare ciclistiche si decidono nel finale, infatti quando c'è un arrivo in salita, uno strappo finale o una dura salita finale o l' ultimo giro del mondiale, la corsa si decide.
Come si evoluti dalle imprese di Coppi all' attendismo ?
Una volta ai tempi di Coppi la gara ciclistica si decideva a 100-150-190-200 km dall' traguardo, Merckx ai tempi d'oro faceva azioni di 50-80-100 km per vincere e c'erano sfracelli, Hinault vinceva la Liegi con un azione a 80 km dall' traguardo (ma c'era la neve e in tanti si ritiravano) e conquistò il Giro con un azione di 80 km nella tappa dello Stelvio (ma nella tattica con Bernaudeau studiata da Guidard).
Poi si arrivati all' attendismo, un esempio la Cuneo-Pinerolo del 1982 finita in volata e vinta da Saronni, adesso le gare ciclistiche si decidono nel finale, infatti quando c'è un arrivo in salita, uno strappo finale o una dura salita finale o l' ultimo giro del mondiale, la corsa si decide.
Come si evoluti dalle imprese di Coppi all' attendismo ?
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Re: Dalle imprese di Coppi all' attendismo
Guardate questo articolo sulla Cuneo-Pinerolo del 1982...
http://www.eatsport.net/2013/quando-sul ... ono-tutti/
E la sintesi di come siamo passati dalle imprese di Coppi all' attendismo.
http://www.eatsport.net/2013/quando-sul ... ono-tutti/
E la sintesi di come siamo passati dalle imprese di Coppi all' attendismo.
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Re: Dalle imprese di Coppi all' attendismo
Caro CicloSprint vengo dal futuro e ti dico che ne è passata di acqua sotto ai ponti.CicloSprint ha scritto: ↑lunedì 25 novembre 2013, 20:11 Vorrei aprire un topic su come si decide una gara di ciclismo una volta e su come si decide una gara di ciclismo adesso.
Una volta ai tempi di Coppi la gara ciclistica si decideva a 100-150-190-200 km dall' traguardo, Merckx ai tempi d'oro faceva azioni di 50-80-100 km per vincere e c'erano sfracelli, Hinault vinceva la Liegi con un azione a 80 km dall' traguardo (ma c'era la neve e in tanti si ritiravano) e conquistò il Giro con un azione di 80 km nella tappa dello Stelvio (ma nella tattica con Bernaudeau studiata da Guidard).
Poi si arrivati all' attendismo, un esempio la Cuneo-Pinerolo del 1982 finita in volata e vinta da Saronni, adesso le gare ciclistiche si decidono nel finale, infatti quando c'è un arrivo in salita, uno strappo finale o una dura salita finale o l' ultimo giro del mondiale, la corsa si decide.
Come si evoluti dalle imprese di Coppi all' attendismo ?

Zavoli; "Lei sarebbe Pantani, come per esempio Coppi fu Coppi, se avesse osservato alla lettera quella dieta?"
Pantani; "No io credo che ogni tanto bisognerebbe bere anche il vino non solo il pane e l'acqua. Però credo che l'importante nello sport, che deve essere anche uno specchio della vita di chi ti guarda, di avere delle regole e rispettarle queste regole"
Pantani; "No io credo che ogni tanto bisognerebbe bere anche il vino non solo il pane e l'acqua. Però credo che l'importante nello sport, che deve essere anche uno specchio della vita di chi ti guarda, di avere delle regole e rispettarle queste regole"
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Re: Dalle imprese di Coppi all' attendismo
Ritengo sia un argomento interessante anche se non esaustivo .
La situazione è più complicata di come è descritta . Dovremmo esaminare le bici , i percorsi ,le regole e la competivita degli atleti.
Fausto non è l'esempio calzante . Lui faceva imprese in un ciclismo che viveva di imprese . Ne ha fatto alcune di eclatanti ,su tutte la cuneo Pinerolo 1949 ma altre erano normali per l'epoca.
Prima della guerra magne ,sylvere Maes ,Valletti Bartali vincevano con delle imprese. Se vediamo i GT del dopoguerra ,li potremmo definire noiosi. Vi erano le crono , tanta pianura e 1/2 tapponi .
Le tappe in pianura o mosse erano spesso teatro di fughe decisive. Coppi ha reso leggenda la cavalcata solitaria ,complice una stampa propensa al ciclismo e un periodo storico favorevole . Non tutte le fughe partivano da lontano , spesso sull'ultima salita ,con esiti devastanti
Mi vengono in mente alcune vittorie di Bobet o Kubler al Tour , non dissimili dalle gare più recenti
Pensiamo a walkowiak nel 56 , vinse il Tour in pianura prendendo una serie di fughe decisive .
Anche Anquetil 57 si inseriva spesso in azioni in pianura che risultavano fondamentali .
Nencini nel 60 vinse in seguito ad una fuga a 4 in una tappa interlocutoria che prese 10 minuti.
Forse ,per avere un ciclismo più condizionato dai percorsi dobbiamo andare negli anni 60 , quando la corsa ha cominciato a svilupparsi come oggi .
Merckx vinceva in volata o sull'ultima salita . Mourenx , una tappa al Giro di Sardegna e alcune altre vittorie erano imprese da lontano , ma le corse non erano tutte uguali .
Hinault in solitaria l'hai citato ,ma non era certo Pogacar .
L'attendismo c'era anche prima ,la cuneo Pinerolo 64 di Bitossi non di molto diversa da quella 82 .
Ci sono stati molti anni di livellamento,ma parlare di attendiamo nell'ultimo lustro è azzardato . Siamo di nuovo all'uno contro uno.
La situazione è più complicata di come è descritta . Dovremmo esaminare le bici , i percorsi ,le regole e la competivita degli atleti.
Fausto non è l'esempio calzante . Lui faceva imprese in un ciclismo che viveva di imprese . Ne ha fatto alcune di eclatanti ,su tutte la cuneo Pinerolo 1949 ma altre erano normali per l'epoca.
Prima della guerra magne ,sylvere Maes ,Valletti Bartali vincevano con delle imprese. Se vediamo i GT del dopoguerra ,li potremmo definire noiosi. Vi erano le crono , tanta pianura e 1/2 tapponi .
Le tappe in pianura o mosse erano spesso teatro di fughe decisive. Coppi ha reso leggenda la cavalcata solitaria ,complice una stampa propensa al ciclismo e un periodo storico favorevole . Non tutte le fughe partivano da lontano , spesso sull'ultima salita ,con esiti devastanti
Mi vengono in mente alcune vittorie di Bobet o Kubler al Tour , non dissimili dalle gare più recenti
Pensiamo a walkowiak nel 56 , vinse il Tour in pianura prendendo una serie di fughe decisive .
Anche Anquetil 57 si inseriva spesso in azioni in pianura che risultavano fondamentali .
Nencini nel 60 vinse in seguito ad una fuga a 4 in una tappa interlocutoria che prese 10 minuti.
Forse ,per avere un ciclismo più condizionato dai percorsi dobbiamo andare negli anni 60 , quando la corsa ha cominciato a svilupparsi come oggi .
Merckx vinceva in volata o sull'ultima salita . Mourenx , una tappa al Giro di Sardegna e alcune altre vittorie erano imprese da lontano , ma le corse non erano tutte uguali .
Hinault in solitaria l'hai citato ,ma non era certo Pogacar .
L'attendismo c'era anche prima ,la cuneo Pinerolo 64 di Bitossi non di molto diversa da quella 82 .
Ci sono stati molti anni di livellamento,ma parlare di attendiamo nell'ultimo lustro è azzardato . Siamo di nuovo all'uno contro uno.
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Re: Dalle imprese di Coppi all' attendismo
È un thread vecchio di 12 anni.giorgio ricci ha scritto: ↑giovedì 9 ottobre 2025, 19:56 Ritengo sia un argomento interessante anche se non esaustivo .
La situazione è più complicata di come è descritta . Dovremmo esaminare le bici , i percorsi ,le regole e la competivita degli atleti.
Fausto non è l'esempio calzante . Lui faceva imprese in un ciclismo che viveva di imprese . Ne ha fatto alcune di eclatanti ,su tutte la cuneo Pinerolo 1949 ma altre erano normali per l'epoca.
Prima della guerra magne ,sylvere Maes ,Valletti Bartali vincevano con delle imprese. Se vediamo i GT del dopoguerra ,li potremmo definire noiosi. Vi erano le crono , tanta pianura e 1/2 tapponi .
Le tappe in pianura o mosse erano spesso teatro di fughe decisive. Coppi ha reso leggenda la cavalcata solitaria ,complice una stampa propensa al ciclismo e un periodo storico favorevole . Non tutte le fughe partivano da lontano , spesso sull'ultima salita ,con esiti devastanti
Mi vengono in mente alcune vittorie di Bobet o Kubler al Tour , non dissimili dalle gare più recenti
Pensiamo a walkowiak nel 56 , vinse il Tour in pianura prendendo una serie di fughe decisive .
Anche Anquetil 57 si inseriva spesso in azioni in pianura che risultavano fondamentali .
Nencini nel 60 vinse in seguito ad una fuga a 4 in una tappa interlocutoria che prese 10 minuti.
Forse ,per avere un ciclismo più condizionato dai percorsi dobbiamo andare negli anni 60 , quando la corsa ha cominciato a svilupparsi come oggi .
Merckx vinceva in volata o sull'ultima salita . Mourenx , una tappa al Giro di Sardegna e alcune altre vittorie erano imprese da lontano , ma le corse non erano tutte uguali .
Hinault in solitaria l'hai citato ,ma non era certo Pogacar .
L'attendismo c'era anche prima ,la cuneo Pinerolo 64 di Bitossi non di molto diversa da quella 82 .
Ci sono stati molti anni di livellamento,ma parlare di attendiamo nell'ultimo lustro è azzardato . Siamo di nuovo all'uno contro uno.

Comunque Coppi all'epoca fughe solitarie di 100 e passa chilometri le faceva abbastanza spesso, e più della metà delle sue vittorie sono avvenute in solitaria per un totale di oltre 3mila chilometri.
Ovviamente in quell'epoca era tutto molto più anarchico e meno livellato, resta il fatto che quel tipo di imprese con quella continuità le faceva solo lui.
Anche negli ultimi anni abbiamo visto vincere a diversi corridori corse dopo lunghe fughe, il primo a riportare in auge questa condotta per me è stato il giovanissimo Remco, ma nessuno riesce a farle con la frequenza di Pogacar.
Per portare a termine con costanza fughe a lunga gittata bisogna avere diverse marce in più, una non basta.
Zavoli; "Lei sarebbe Pantani, come per esempio Coppi fu Coppi, se avesse osservato alla lettera quella dieta?"
Pantani; "No io credo che ogni tanto bisognerebbe bere anche il vino non solo il pane e l'acqua. Però credo che l'importante nello sport, che deve essere anche uno specchio della vita di chi ti guarda, di avere delle regole e rispettarle queste regole"
Pantani; "No io credo che ogni tanto bisognerebbe bere anche il vino non solo il pane e l'acqua. Però credo che l'importante nello sport, che deve essere anche uno specchio della vita di chi ti guarda, di avere delle regole e rispettarle queste regole"
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Re: Dalle imprese di Coppi all' attendismo
Le fughe solitarie più celebri di Coppi in carriera in ordine cronologico;
Tappa di Modena Giro 1940 100km
Giro di Toscana 1941 60km
Sanremo 1946 151km
Tappa Pordoi Giro 1947 150km
Giro del Veneto 1947 170km
Giro dell'Emilia 1947 155km
Lombardia 1947 59km
Tappa Trento Giro 1948 145km
Lombardia 1948 83km
Tappa Bolzano Giro 1949 90km
Tappa Pinerolo Giro 1949 192km
Tappa Aosta Tour 1949 42km
Giro del Veneto 1949 122km
Lombardia 1949 56km
Roubaix 1950 45km
Freccia 1950 85km
Tappa Bolzano Giro 1952 75km
Tappa Bormio Giro 1953 31km
Mondiale 1953 30km
Giro dell'Appennino 1955 70km
Non ho trovato stime della tappa del Sestriere del Tour 1952, ma considerando che cominciò la fuga sul Galibier all'interno di una tappa con un percorso finale identico a quello per esempio della tappa vinta da Armstrong al Tour 1999, direi che siamo attorno ai 50/55km di fuga solitaria.
Tappa di Modena Giro 1940 100km
Giro di Toscana 1941 60km
Sanremo 1946 151km
Tappa Pordoi Giro 1947 150km
Giro del Veneto 1947 170km
Giro dell'Emilia 1947 155km
Lombardia 1947 59km
Tappa Trento Giro 1948 145km
Lombardia 1948 83km
Tappa Bolzano Giro 1949 90km
Tappa Pinerolo Giro 1949 192km
Tappa Aosta Tour 1949 42km
Giro del Veneto 1949 122km
Lombardia 1949 56km
Roubaix 1950 45km
Freccia 1950 85km
Tappa Bolzano Giro 1952 75km
Tappa Bormio Giro 1953 31km
Mondiale 1953 30km
Giro dell'Appennino 1955 70km
Non ho trovato stime della tappa del Sestriere del Tour 1952, ma considerando che cominciò la fuga sul Galibier all'interno di una tappa con un percorso finale identico a quello per esempio della tappa vinta da Armstrong al Tour 1999, direi che siamo attorno ai 50/55km di fuga solitaria.
Zavoli; "Lei sarebbe Pantani, come per esempio Coppi fu Coppi, se avesse osservato alla lettera quella dieta?"
Pantani; "No io credo che ogni tanto bisognerebbe bere anche il vino non solo il pane e l'acqua. Però credo che l'importante nello sport, che deve essere anche uno specchio della vita di chi ti guarda, di avere delle regole e rispettarle queste regole"
Pantani; "No io credo che ogni tanto bisognerebbe bere anche il vino non solo il pane e l'acqua. Però credo che l'importante nello sport, che deve essere anche uno specchio della vita di chi ti guarda, di avere delle regole e rispettarle queste regole"
Re: Dalle imprese di Coppi all' attendismo
Pantani the best ha scritto: ↑giovedì 9 ottobre 2025, 20:43
alamubuahahah ed anche invecchiato male tzyogiorgio ricci ha scritto: ↑giovedì 9 ottobre 2025, 19:56
Ritengo sia un argomento interessante anche se non esaustivo .
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