Amici della Pista

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Mad
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Tornare a fare la CDM nei velodromi scoperti? :diavoletto:


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Abruzzese
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Re: Amici della Pista

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Sono iniziati lunedì gli Italiani su pista a Montichiari, in breve nelle prime 2 giornate è andata così:

http://www.cicloweb.it/news/2014/09/30/ ... li-a-segno

http://www.cicloweb.it/news/2014/10/01/ ... i-ceci-dom


Voglio però segnalare quanto accaduto oggi nel Keirin Open: la vittoria è andata a Francesco Ceci e questa non è certamente una sorpresa ma al secondo posto si è classificato Andrea Guardini. Sul veronese abbiamo detto tanto in passato, ricordando i suoi trascorsi nei velodromi ma il fatto che sia stato lì a giocarsela contro corridori che praticano solamente attività su pista durante l'anno mentre lui da diverse stagioni ormai non fa più un certo tipo di attività la dice lunga sulle sue qualità. Occorre meditare ulteriormente...


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Deadnature
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Re: Amici della Pista

Messaggio da leggere da Deadnature »

Su Guardini andava fatto un investimento come Federazione, sarebbe stato meglio avere un eccellente pistard che un buon velocista, peraltro adatto solo a competizioni con pochissime difficoltà altimetriche. Forse sarebbe ancora possibile tentare l'operazione, ma credo che economicamente al veronese convenga continuare la carriera su strada.


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Re: Amici della Pista

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segnalo che il fascione in alto in prima pagina dell'equipe cartacea è dedicato ai campionati francesi su pista. E' proprio un altro mondo, da noi la rassegna di Montichiari è talmente snobbata da tutti (cicloweb a parte) che sembra una roba da dopolavoro… Un grande plauso a Viviani, Guardini e tutti coloro impegnati a Montichiari


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Re: Amici della Pista

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Nacer Bouhanni sarà in pista in coppia con l'ex campione del mondo dell'American Morgan Kneisky alla Tre Giorni di Grenoble, dal 23 al 25 ottobre. Bravo Nacer, penso possa garantire un bel po' di spettacolo (nonché attirare pubblico).


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Abruzzese
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Re: Amici della Pista

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Deadnature ha scritto:Nacer Bouhanni sarà in pista in coppia con l'ex campione del mondo dell'American Morgan Kneisky alla Tre Giorni di Grenoble, dal 23 al 25 ottobre. Bravo Nacer, penso possa garantire un bel po' di spettacolo (nonché attirare pubblico).
Un po' di pista non fa male, soprattutto per chi ha già dimostrato una certa scaltrezza negli sprint disputati nell'ultimo anno. Bene ha fatto Nacer come benissimo ha fatto Guardini a disputare gli italiani su pista la scorsa settimana.


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Re: Amici della Pista

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si avvicinano gli Europei, originalmente assegnati al Sudamerica (Guadalupe libera :D )
Mi domando quali big si sobbarcheranno una trasferta così impegnativa per una manifestazione già mediamente snobbata.

La butto lì, per carità non sono un esperto, ma il movimento deve darsi una svegliata non solo a livello italiano. Coppa del mondo? Snobbata. Europei? Snobbati. Mondiali? Snobbati nell'anno post olimpico e spesso disputati in velodromi semivuoti (Bielorussia, ma anche in Colombia non mi pare ci fosse il pienone). L'idea di promuovere gli Europei a manifestazione aperta ai "grandi" mi era sembrata ottima, però poi se ci vanno in pochi a cosa serve?


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Re: Amici della Pista

Messaggio da leggere da marc »

marc ha scritto:si avvicinano gli Europei, originalmente assegnati al Sudamerica (Guadalupe libera :D )
Mi domando quali big si sobbarcheranno una trasferta così impegnativa per una manifestazione già mediamente snobbata.

La butto lì, per carità non sono un esperto, ma il movimento deve darsi una svegliata non solo a livello italiano. Coppa del mondo? Snobbata. Europei? Snobbati. Mondiali? Snobbati nell'anno post olimpico e spesso disputati in velodromi semivuoti (Bielorussia, ma anche in Colombia non mi pare ci fosse il pienone). L'idea di promuovere gli Europei a manifestazione aperta ai "grandi" mi era sembrata ottima, però poi se ci vanno in pochi a cosa serve?

dunque si sa nulla di questi misteriosi europei? chi c'è e chi non c'è?

intanto un applauso a Cavendish in gara alla Sei Giorni di Gand


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Re: Amici della Pista

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Trovare informazioni è un'impresa disperata, perciò parliamo di quello che si sa: invertendo la tendenza recente, questi Europei di svolgeranno su una pista aperta e lunga 333 m (e scenograficamente bellissima, ma questo esula dal discorso tecnico). Mi pare un esperimento positivo, chiudere la pista nei velodromi indoor rischia di ghettizzarla (ancor di più).

Mi associo anch'io nei complimenti a Cavendish, mi piacerebbe vedere anche Viviani in una Sei Giorni invernale, prima o poi.


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Re: Amici della Pista

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Deadnature ha scritto:Trovare informazioni è un'impresa disperata, perciò parliamo di quello che si sa: invertendo la tendenza recente, questi Europei di svolgeranno su una pista aperta e lunga 333 m (e scenograficamente bellissima, ma questo esula dal discorso tecnico). Mi pare un esperimento positivo, chiudere la pista nei velodromi indoor rischia di ghettizzarla (ancor di più).

Mi associo anch'io nei complimenti a Cavendish, mi piacerebbe vedere anche Viviani in una Sei Giorni invernale, prima o poi.
e io mi associo alla tua considerazione sulla lunghezza della pista. Significa che si possono organizzare grandi eventi (e gli Europei lo sono) in una pista lunga, scoperta e in cemento. Questa di per sé mi pare una gran bella cosa. Quindi significa che in linea assolutamente teorica l'attuale vecchio Vigorelli con una semplice operazione di restyling potrebbe ospitare un evento così importante. Sono ancora più curioso di vedere le gare. Sulla Gazza online ci sono inaspettatamente due articoli con addirittura un inviato sul posto! Si sa se da qualche parte è possibile vedere un buono streaming dell'evento o quantomeno trovare i video delle finali???


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Re: Amici della Pista

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Forse è stato già scritto sopra ma non lo trovo quindi chiedo :
"E' vero che il Vigorelli sarà preso in gestione dal FAI (Fondo Ambiente Italiano) ?"


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nino58 ha scritto:Forse è stato già scritto sopra ma non lo trovo quindi chiedo :
"E' vero che il Vigorelli sarà preso in gestione dal FAI (Fondo Ambiente Italiano) ?"
no, nino.
la gestione del futuro vigorelli è ancora tutta da stabilire, e il comune sta consultandosi in questi giorni con le varie parti in causa per capire in che direzione procedere.
mi sento comunque di escludere che sia il FAI (*) visto che si tratta di un impianto sportivo e per le casse del comune è fondamentale che sia utilizzato per produrre degli utili di bilancio. il FAI in questo non è certamente il soggetto piu' indicato.


(*) va detto che comunque il FAI ha fatto un gran lavoro in difesa del vigorelli, e vanno davvero applauditi. con loro abbiamo organizzato le due giornate di apertura al pubblico a primavera che hanno avuto un risultato ben oltre le aspettative... e sempre loro stanno portando avanti una raccolta firme in difesa del velodromo che non perdo occasione per ricordare, si vota qui: http://iluoghidelcuore.it/luoghi/milano ... elli/80086

e ora torniamo agli europei, a proposito di quei velodromi che qualche capoccione si ostina a considerare obsoleti :hammer:


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Re: Amici della Pista

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Ufficialmente gli Europei iniziano oggi ma ieri si sono già disputate le batterie di qualificazione dell'Inseguimento a Squadre: per l'Italia 5° tempo tra le donne e 7° tempo tra gli uomini. Oggi in programma doppio turno per le medaglie: al mattino (locale) semifinali, alla sera finali. Le altre medaglie in palio oggi sono quelle delle due Velocità a Squadre, Corsa a Punti donne e Scratch uomini

Per risultati e startlist: http://www.trackcyclingtiming.com/
Il programma di gare è qui: http://uec.ch/documents/track/2014/2014 ... sion_1.pdf


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Re: Amici della Pista

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Seb ha scritto:Ufficialmente gli Europei iniziano oggi ma ieri si sono già disputate le batterie di qualificazione dell'Inseguimento a Squadre: per l'Italia 5° tempo tra le donne e 7° tempo tra gli uomini. Oggi in programma doppio turno per le medaglie: al mattino (locale) semifinali, alla sera finali. Le altre medaglie in palio oggi sono quelle delle due Velocità a Squadre, Corsa a Punti donne e Scratch uomini

Per risultati e startlist: http://www.trackcyclingtiming.com/
Il programma di gare è qui: http://uec.ch/documents/track/2014/2014 ... sion_1.pdf
grazie Seb. Ma allora non c'è nessuna possibilità di vedere le gare trasmesse da qualche parte?


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Re: Amici della Pista

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Semifinali a cui, nonostante il nome, prenderanno parte anche le squadre italiane. Il regolamento (già in voga da un po') prevede infatti che le finaliste per l'oro escano dalle due semifinali propriamente dette (quelle tra le squadre arrivate tra i primi quattro in qualificazione), mentre la finale del bronzo se la giocheranno le squadre con i migliori tempi tra le squadre sconfitte e quelle piazzatesi tra il quinto e l'ottavo posto in qualificazione, che gareggeranno di nuovo tra loro stamani.
L'obiettivo finale terzo-quarto posto sembra alla portata delle ragazze azzurre, mentre agli uomini servirà un'impresa.


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marc ha scritto: grazie Seb. Ma allora non c'è nessuna possibilità di vedere le gare trasmesse da qualche parte?
Vedere in diretta direi proprio di no, dai palinsesti della tv locale pare ci siano delle sintesi di 6' alla sera e al mattino
http://guadeloupe.la1ere.fr/


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Re: Amici della Pista

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In mattinata si sono disputate le semifinali dell'inseguimento a squadre e le batterie della velocità a squadre. Nell'inseguimento femminile le azzurre hanno ottenuto un ottimo terzo miglior tempo, che vale l'accesso alla finale per il terzo posto contro la Polonia. La finalissima sarà invece Gran Bretagna-Russia, con le britanniche nettamente favorite. In campo maschile niente da fare per il quartetto italiano, sconfitto dalla Francia nella sua batteria: correrà per il quinto posto contro gli svizzeri. Finalissima Gran Bretagna-Germania, anche qui britannici favoriti, ma la Germania potrebbe provare a insidiarli.
Niente Italia, come di consueto, nella velocità a squadre: le finali per l'oro saranno Germania-Francia al maschile e Russia-Germania al femminile. In entrambe le prove deludente la Gran Bretagna (anche volendo tenere presente che si è presentata con due formazioni giovani).

Nota a parte sullo streaming: l'account Twitter dell'UEC parla di uno streaming attivo a partire da questo pomeriggio, vista la qualità media del sito ho qualche dubbio, vedremo.


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E contro ogni previsione, ecco il link per lo streaming live: http://www.canal10.fr


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Re: Amici della Pista

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L'Italia esce da questa prima giornata di Europei caraibici con due medaglie di bronzo, entrambe al femminile: la prima nell'inseguimento a squadre (dominato dalle britanniche, vincitrici in finale sulla Russia), dove Beatrice Bartelloni, Simona Frapporti, Tatiana Guderzo e Silvia Valsecchi hanno regolato la Polonia nella finale terzo quarto posto, mettendo peraltro a segno il secondo miglior tempo assoluto della competizione (4'42"018). Al podio hanno contribuito nei turni precedente anche Maria Elena Confalonieri ed Elena Cecchini. E proprio la Cecchini si è portata a casa il secondo bronzo di giornata nella corsa a punti nettamente vinta dalla polacca Bujak. La Cecchini è andata vicinissima all'argento, visto che ha chiuso a pari punti (14) con la belga Druyts, ma quest'ultima si è aggiudicata l'ultimo sprint proprio davanti alla Cecchini. Veramente brave le ragazze, forse sono un po' troppo entusiasta ma mi pare il quartetto abbia ottime potenzialità in prospettiva olimpica.

Altre gare: velocità a squadre appannaggio della Germania sia al maschile (sui francesi, terza la Russia) che al femminile (sulla Russia, terza l'Olanda). Inseguimento a squadre maschile vinto come da pronostico dalla Gran Bretagna, ma col quartetto tedesco avanti fino a praticamente un giro dalla fine, gara veramente molto incerta; terzo posto per i russi, azzurri (Bertazzo, Buttazzoni, Coledan e Viviani) sesti e non indimenticabili. Per finire lo scratch, dove il già citato Buttazzoni ha chiuso quarto e vicinissimo a una medaglia, battuto nello sprint per il terzo posto da Ed Clancy, già d'oro nell'inseguimento a squadre: oro e argento rispettivamente al belga Vergaerde e allo spagnolo Teruelrovira, che si sono presi un giro con una bella azione più o meno a due terzi di gara.

Un commento finale sulla diretta tv: c'è, ma senza sovrimpressioni e con una regia non proprio impeccabile (nell'inseguimento a squadre la telecamera seguiva praticamente sempre una sola delle due formazioni).


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Deadnature ha scritto:L'Italia esce da questa prima giornata di Europei caraibici con due medaglie di bronzo, entrambe al femminile: la prima nell'inseguimento a squadre (dominato dalle britanniche, vincitrici in finale sulla Russia), dove Beatrice Bartelloni, Simona Frapporti, Tatiana Guderzo e Silvia Valsecchi hanno regolato la Polonia nella finale terzo quarto posto, mettendo peraltro a segno il secondo miglior tempo assoluto della competizione (4'42"018). Al podio hanno contribuito nei turni precedente anche Maria Elena Confalonieri ed Elena Cecchini. E proprio la Cecchini si è portata a casa il secondo bronzo di giornata nella corsa a punti nettamente vinta dalla polacca Bujak. La Cecchini è andata vicinissima all'argento, visto che ha chiuso a pari punti (14) con la belga Druyts, ma quest'ultima si è aggiudicata l'ultimo sprint proprio davanti alla Cecchini. Veramente brave le ragazze, forse sono un po' troppo entusiasta ma mi pare il quartetto abbia ottime potenzialità in prospettiva olimpica.

Altre gare: velocità a squadre appannaggio della Germania sia al maschile (sui francesi, terza la Russia) che al femminile (sulla Russia, terza l'Olanda). Inseguimento a squadre maschile vinto come da pronostico dalla Gran Bretagna, ma col quartetto tedesco avanti fino a praticamente un giro dalla fine, gara veramente molto incerta; terzo posto per i russi, azzurri (Bertazzo, Buttazzoni, Coledan e Viviani) sesti e non indimenticabili. Per finire lo scratch, dove il già citato Buttazzoni ha chiuso quarto e vicinissimo a una medaglia, battuto nello sprint per il terzo posto da Ed Clancy, già d'oro nell'inseguimento a squadre: oro e argento rispettivamente al belga Vergaerde e allo spagnolo Teruelrovira, che si sono presi un giro con una bella azione più o meno a due terzi di gara.

Un commento finale sulla diretta tv: c'è, ma senza sovrimpressioni e con una regia non proprio impeccabile (nell'inseguimento a squadre la telecamera seguiva praticamente sempre una sola delle due formazioni).
deadnature ho visto fino all'una, regia amatoriale, streaming di cattiva qualità ma è stata una figata vedere i campioni gareggiare in una manifestazione importante su quella pista vecchio stampo!

Ti chiedo un modo per rivedere la gara dello scracht maschile...


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Re: Amici della Pista

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Sì, la pista da 333 metri piace molto anche a me, e quella di Guadalupa è particolarmente affascinante. Per lo scratch purtroppo non so aiutarti, può darsi che il sito che trasmette la manifestazione metta qualche pillola delle varie prove, ma al momento non c'è nulla.


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Re: Amici della Pista

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Altre due medaglie per noi:

http://www.cicloweb.it/news/2014/10/18/ ... ratch.html

http://www.cicloweb.it/news/2014/10/18/ ... i-viviani-


Davvero interessante comunque Benjamin Thomas, che aggiunge il titolo europeo a quello mondiale vinto nella Corsa a punti da Juniores e che già nel mese di luglio aveva vinto il titolo europeo dello Scratch tra gli Under 23. Per essere un ragazzo del 1995 niente male.


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Re: Amici della Pista

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Arriva anche l'oro per l'Italia e non sorprendentemente se l'aggiudica Elia Viviani*, protagonista di un Omnium corso da padrone (inseguimento a parte). Grazie ai piazzamenti nel chilometro da fermo (sesto) e nel giro lanciato (secondo) Elia partiva già in testa nella corsa a punti, ma ciò non gli ha impedito di essere protagonista nella quasi totalità degli sprint (i cui punti vanno direttamente in classifica generale). A due terzi di gara ha poi messo al sicuro la vittoria guadagnando un giro (e relativi 20 punti) in compagnia dello spagnolo Elorriaga (bronzo per lui) e del ceco Sisr. A completare il podio il britannico Dibben (classe 1994), da bravo britannico fortissimo nella prova a inseguimento, ma capace di ben destreggiarsi anche nelle discipline endurance. Bravo Elia, apparso di categoria superiore rispetto ai rivali e molto intelligente nella gestione delle varie prove.
Viviani a parte non è stata una grandissima giornata per l'Italia: molto deludente Coledan, solo sedicesimo nell'inseguimento individuale. Speriamo il veneto si riscatti domani, quando scenderà in pista con il campione in carica Viviani nell'Americana. Qui l'oro l'ha vinto il britannico Tennant sul russo Evtushenko, terzo il tedesco Thiele. Oro britannico anche nel chilometro da fermo, vinto da Skinner con appena 75 millesimi di vantaggio sul tedesco Eilers, con il francese Lafargue a completare il podio. Nell'equivalente femminile della disciplina, i 500 metri, oro alla russa Voinova, che ha dominato la prova rifilando mezzo secondo alla rivale più vicina, l'olandese Ligtlee. A chiudere il podio la tedesca Welte. La Voinova, non contenta, ha bissato la medaglia d'oro vincendo anche nella velocità, regolando in due prove la spagnola Calvo; anche in questo caso terza una tedesca, la Vogel. In campo maschile l'alloro della velocità non è sfuggito all'idolo di casa Gregory Bauge, che ha avuto vita piuttosto facile in finale con il polacco Zielinski; altro bronzo tedesco, a firma Foerstemann (che ha dato vita a un gran duello con Bauge in semifinale, deciso solo alla bella).
Per concludere, si sono svolte anche le prime tre prove dell'Omnium femminile: la classifica è ancora piuttosto corta, per Simona Frapporti una serie di piazzamenti a metà classifica senza infamia e senza lode.

* "Il corridore transalpino", come l'hanno giustamente chiamato i cronisti di Canal10, insegnandoci che tutto è relativo.


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Re: Amici della Pista

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Gli Europei si concludono senza ulteriori medaglie italiane: niente Viviani nell'Americana, Buttazzoni-Bertazzo ci hanno provato nella prima parte di gara, ma pur piazzandosi negli sprint non hanno dato l'impressione di poter puntare alla vittoria; quando poi la corsa si è accesa, hanno perso un giro. La vittoria se la sono aggiudicata gli esperti austriaci Graf-Mueller, capaci di prendersi un giro in solitaria quando mancavano più o meno 40 tornate al termine. Gli altri gradini del podio sono appannaggio dei belgi De Ketele-Vergaerde e dei francesi ex campioni del mondo Brisse-Kneisky.
Nel Keirin doppio oro tedesco, al maschile per Eilers e al femminile per la Voegel. Per entrambi non è la prima medaglia: aveva giù un oro nella velocità a squadre Eilers, mentre la Voegel completa la sua collezione di trofei, avendo già vinto un argento nella velocità a squadre e un bronzo nella velocità. A fare compagnia sul podio ai tedeschi, l'olandese Buchli e il russo Dmitriev al maschile, la russa Brezhniva e l'olandese Braspennicx al femminile.
Nell'inseguimento individuale femminile successo (tanto per cambiare) britannico, con Katie Archbald, classe 1994 che bissa il successo a squadre; sul podio con lei la tedesca Kroeger e la lituana Serekaite. Discreto ottavo posto per Silvia Valsecchi nelle qualificazioni (l'accesso alle finali è rimasto a 6 secondi), undicesima Beatrice Bartelloni.
Per concludere, molto bello l'Omnium femminile, dove alla corsa a punti femminile si sono presentate appaiate a quota 188 punti la britannica Trott e la belga D'Hoore. Impressionante il percorso delle due nelle cinque prove precedenti: 3 vittorie per la Trott, 4 secondi e un terzo posto per la D'Hoore. La corsa a punti è stata animata nella sua seconda parte dalla fuga di un quartetto (comprendente anche la nostra Frapporti) che si è spartito tutti i punti a disposizione. Ciò sembrava mettere la corsa in mano alla D'Hoore, che negli sprint precedenti aveva guadagnato un punto sulla Trott. Ma l'attacco delle quattro si è esaurito a poche tornate dal termine, e la Trott si è aggiudicata lo sprint finale (e la corsa) regolando proprio la D'Hoore. Terzo posto per la giovanissima tedesca Anna Knauer, 19 anni. Per Simona Frapporti il nono posto finale e una prova non malvagia ma anche priva di acuti.

La parola a chi passa di qua per commenti, analisi ed altro ancora.


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Re: Amici della Pista

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deadnature non posso fare atro che ringraziarti perché non avendo potuto vedere gli Europei ho letto qui i tuoi resoconti.

In generale mi pare che la manifestazione sia andata bene, anche i nomi che hai citato per i podi dell'ultima giornata sono di spessore. Contento per Baugè che resta un gran personaggio. Poi continuo a non capire da un punto di vista tecnico, da profano, perché molti snobbino quest'appuntamento soprattutto tra i velocisti (Kenny, Botticher, Pervis e tanti altri).

Resta il bellissimo precedente di una manifestazione importante organizzata in un velodromo vecchio stampo. Ed è per questo che hanno ragione i cauz e tutti coloro che si battono per la rinascita del Vigorelli senza stravolgerne la natura. Con un investimento relativamente ridotto e la nostra magica pista potrebbe tornare a ospitare un evento come questo. A metà ottobre poi sarebbe il massimo. Certo, non si può chiedere di investire ancora al signor Mapei che l'ha già fatto 15 anni fa con il risultato che chi doveva rilanciare il velodromo evidentemente ha fallito l'obiettivo.


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Re: Amici della Pista

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Deadnature ha scritto:Arriva anche l'oro per l'Italia e non sorprendentemente se l'aggiudica Elia Viviani*,
* "Il corridore transalpino", come l'hanno giustamente chiamato i cronisti di Canal10, insegnandoci che tutto è relativo.
...soprattutto le Alpi.


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@marc: figurati, è stato divertente! Concordo sulla buona riuscita della manifestazione, per quanto riguarda il livello mi pare che Francia e Germania fossero presenti con i big o buona parte di essi (nella velocità hanno pure problemi di abbondanza, quindi si possono permettere di lasciare a casa gente come Pervis, Levy e Boetticher); più giovane e sperimentale (specie al maschile) la Gran Bretagna, il che può anche starci, in una competizione come l'Europeo. Per quanto riguarda l'Italia il bilancio è piuttosto positivo, delle cinque medaglie due vengono da specialità olimpiche, e secondo me sull'inseguimento a squadre femminile andrebbe fatto un grosso investimento. Abbiamo una squadra giovane e in una disciplina nuovissima come questa la sorpresa olimpica non è da escludersi. Per quanto riguarda Viviani è evidente che questa nuova forma di Omnium è per lui ottimale, deve continuare a crederci, la medaglia olimpica non è una chimera.
Per concludere anch'io mi associo all'apprezzamento per le gare in velodromo scoperto e con lunghezza diversa dai soliti 250 metri. In un certo senso la strada l'aveva aperta la Sei Giorni delle Rose di Fiorenzuola, che dallo scorso anno è diventata anche un contenitore di gare che assegnano punti di qualificazione alle Olimpiadi. Quanto al Vigorelli non posso che associarmi nel sostegno di chi come cauz persegue da (troppi) anni una battaglia sportiva e quindi culturale di grande forza.

P.S: è iniziata oggi la stagione delle Sei Giorni, in quel di Amsterdam. Leader dopo la prima sera di gare sono i favoritissimi Terpstra-Havik, a pari giri inseguono Lampater-Stoepler, terzi a un giro De Buyst-Lightart. In gara c'è anche un italiano, di cui sinceramente ignoravo l'esistenza, Marco Zanotti.


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Re: Amici della Pista

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Deadnature ha scritto:@marc: figurati, è stato divertente! Concordo sulla buona riuscita della manifestazione, per quanto riguarda il livello mi pare che Francia e Germania fossero presenti con i big o buona parte di essi (nella velocità hanno pure problemi di abbondanza, quindi si possono permettere di lasciare a casa gente come Pervis, Levy e Boetticher); più giovane e sperimentale (specie al maschile) la Gran Bretagna, il che può anche starci, in una competizione come l'Europeo. Per quanto riguarda l'Italia il bilancio è piuttosto positivo, delle cinque medaglie due vengono da specialità olimpiche, e secondo me sull'inseguimento a squadre femminile andrebbe fatto un grosso investimento. Abbiamo una squadra giovane e in una disciplina nuovissima come questa la sorpresa olimpica non è da escludersi. Per quanto riguarda Viviani è evidente che questa nuova forma di Omnium è per lui ottimale, deve continuare a crederci, la medaglia olimpica non è una chimera.
Alcune considerazioni prendendo spunto da quello che dici: qualche sorpresa nelle discipline veloci tra le Donne la si è avuta, in quanto le tedesche Kristina Vogel e Miriam Welte (campionesse del mondo di velocità, velocità a squadre e 500 metri e keirin) sono tornate a casa solamente con il titolo vinto dalla Vogel nell'ultima giornata. Probabile che non fossero al top della condizione o che in questo genere di pista si siano trovate in difficoltà, anche se va dato atto che le russe non sono certamente atlete sconosciute per chi segue assiduamente la pista (la Voinova soprattutto ha vinto tantissimo in ambito internazionale fin da juniores). Probabilmente la sorpresa maggiore è costituita dalla spagnola Calvo che comunque è cresciuta molto in queste ultime stagioni (e qui viene anche il rammarico: se c'è riuscita la Spagna a portare ad ottimi livelli una propria velocista potremmo riuscirci benissimo anche noi...spero che il lavoro iniziato con ragazze come la Bissolati o la Vece ed altre venga continuato nella maniera ottimale).
C'è stato poi un nome che avrà sicuramente suscitato molta curiosità, quello di Olga Ismaiylova, atleta 29enne dell'Azerbaigian che era riuscita addirittura a far segnare il miglior tempo nella qualifica. Sulle prime molti si saranno chiesti da dove fosse sbucata quest'atleta ma in realtà il mistero è presto chiarito: altri non è che Olga Panarina, atleta già iridata dei 500 metri e salita su podi prestigiosi anche nel Keirin, che ha cambiato nei mesi scorsi nazionalità passando da quella bielorussa a quella azera e che è tornata alle competizioni proprio in questo 2014 (altro ritorno, se non erro, è stato anche quello della lituana Simona Krupeckaite, che però vuoi per l'età e vuoi per l'assenza di oltre un anno non si è espressa ai livelli a cui eravamo abituati).

Tra gli uomini invece l'attesissimo Baugé non ha fallito l'appuntamento col successo nella Velocità, anche se poi non è riuscito a ripetersi nel Keirin e nella Velocità a squadre si è dovuto accontentare dell'argento. Male invece Kevin Sireau che nella Velocità è uscito prestissimo, già nei sedicesimi e che da tempo purtroppo non riesce ad esprimersi ad altissimi livelli nella specialità che gli aveva dato anche il primato mondiale.

Tornando al discorso delle ragazze e dell'Inseguimento: sicuramente è la specialità su cui si è lavorato meglio in tutto il settore nazionale della pista, con un progetto iniziato già da diverse stagioni e che ha avuto dalla sua anche il fatto che, con una base di partenza, ci si sia fatti trovare molto meno impreparati nel momento in cui si è passati dal terzetto al quartetto e la distanza è diventata la stessa percorsa dagli uomini (ovvero 4 km). Inoltre il cambio di formula che da qualifica secca prevede un secondo turno prima delle finali per le medaglie lascia sicuramente spiragli in più per le nostre, che possono gestire meglio le forze per poi concentrarsi nelle successive tornate, dove con buoni accoppiamenti si può sperare in una medaglia, almeno in ambito continentale. Una medaglia di specialità a Rio obiettivamente è ancora un'impresa molto ardua, considerando che se con le russe il gap si può colmare, le britanniche sono ancora decisamente inarrivabili così come le australiane e poi vi sono altre nazioni come Nuova Zelanda e Stati Uniti molto competitive in questa specialità. Però per lo meno una base di lavoro c'è ed il ricambio generazionale che si potrà avere (con ragazze come Fidanza, Sperotto, Pattaro e via dicendo) garantisce altre pedine oltre a quelle di cui già si dispone. Vedremo inoltre se verranno ancora coinvolte atlete esperte come Valsecchi e Guderzo mentre personalmente eviterei in futuro di riproporre la Cecchini, che ha in Corsa a punti e Scratch prove molto più congeniali e quindi sarebbe opportuno abbonarle un dispendio di energie inutile.


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Deadnature ha scritto: In gara c'è anche un italiano, di cui sinceramente ignoravo l'esistenza, Marco Zanotti.
E' un ragazzo bresciano classe 1988 che da dilettante aveva saputo far bene (nel suo ultimo anno prima del passaggio, il 2011, aveva vinto due tappe al GiroBio) ma in queste stagioni qui ha sempre corso in piccole formazioni Continental (due anni alla Utensilnord mentre in questo 2014 ha corso per la Parkhotel Valkenburg, formazione olandese), con cui ha raccolto tre vittorie e diversi piazzamenti un po' in giro per tutto il mondo.


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Re: Amici della Pista

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Grazie, come sempre puntuale ed enciclopedico!
Sulle possibilità di medaglia olimpica del quartetto femminile mi rendo conto di essere iper-ottimista, ma dopo anni di magra vedere che ci sono atlete italiane in grado almeno di competere a livello internazionale è confortante. E concordo sul fatto che la Spagna ci insegna che costruire una velocista non è un'impresa impossibile: mi rendo conto che bisogna trovare atlete disposte a dedicarsi a una carriera estremamente specifica, ma proprio a questo dovrebbe servire una Federazione seria. Come hai detto nei settori giovanili si cominciano a vedere cose promettenti, speriamo in bene.


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Re: Amici della Pista

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Deadnature ha scritto: E concordo sul fatto che la Spagna ci insegna che costruire una velocista non è un'impresa impossibile: mi rendo conto che bisogna trovare atlete disposte a dedicarsi a una carriera estremamente specifica, ma proprio a questo dovrebbe servire una Federazione seria.
Proprio nei giorni scorsi tra l'altro con Sub commentavamo il fatto che un'atleta come Maila Andreotti, che ai recenti italiani su pista aveva dominato le prove veloci, non è stata portata nella trasferta caraibica. Probabilmente vale il discorso che si faceva in precedenza, ovvero quello di una scelta fatta in base ad un percorso graduale di crescita che è stata attuata con alcune ragazze che ad esempio sono state schierate quest'anno ad europei e mondiali juniores. Va però rimarcato come la Andreotti sia stata finora una delle pochissime ragazze che ha rinunciato all'attività su strada per concentrarsi esclusivamente sulla pista. Per il resto su questo sicuramente il rimpianto più grande degli ultimi 10-15 è legato ad Elisa Frisoni: il primo stop che ebbe per sua volontà quando ai mondiali juniores aveva stracciato tutte fu già determinante, poi per qualche anno è stata l'unica esponente di un certo rango che abbiamo avuto a livello internazionale (in parte anche Valentina Alessio) prima che il settore velocità femminile fosse completamente abbandonato. C'è comunque molto da fare ancora perché anche vedere agli italiani Elite e juniores il torneo della velocità a cui partecipano non più di 4 o 5 ragazze (per lo meno con le allieve si arriva ad una decina buona) è un qualcosa di desolante.


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Re: Amici della Pista

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Gravissimo incidente alla 6 Giorni di Amsterdam http://www.cicloweb.it/news/2014/10/21/ ... -derny-il-


11 Vuelta 7-Prato
12 Appennino-Japan
13 Giro 9-CN ITA-Vuelta 20-Sabatini
14 Vasco-Dauphiné-Tour 3-Tour 21-Pologne-Tre Valli
15 Laigueglia-Escaut-Giro 2-Giro 18-Giro GC-Tour 13-Fourmies
16 Nice-Vuelta 12
17 Frankfurt-Tour 11-Vuelta 16-Chrono
18 Bianche-DePanne-Romandie-Köln-Piemonte-Chrono
19 Nice-Turkey-Portugal-Vuelta 10
20 Plouay-Toscana
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Re: Amici della Pista

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Stasera la Coppa del Mondo va in diretta streaming sul canale UCI di YouTube... dateci un'occhiata, Viviani promette scintille nel finale dell'Omnium!

Qui il resoconto della nottata di gare: http://www.cicloweb.it/articolo/2014/11 ... monta-inse


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Re: Amici della Pista

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Alla fine quarto Viviani, a un solo punto dal podio. Visto che nello scratch non andrà sempre malissimo come sabato, un risultato in prospettiva molto incoraggiante.


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Re: Amici della Pista

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È iniziata la Sei Giorni di Gent, forse con Berlino la più prestigiosa di queste corse. Nell'ottimo gruppo di partecipanti spicca Mark Cavendish, che gareggia in coppia con l'idolo di casa (nonché compagno all'Omega) Iljo Keisse. Dopo la prima sera i due sono al quarto posto, in testa ci sono altri due belgi, De Ketele-De Buyst.


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Deadnature ha scritto:È iniziata la Sei Giorni di Gent, forse con Berlino la più prestigiosa di queste corse. Nell'ottimo gruppo di partecipanti spicca Mark Cavendish, che gareggia in coppia con l'idolo di casa (nonché compagno all'Omega) Iljo Keisse. Dopo la prima sera i due sono al quarto posto, in testa ci sono altri due belgi, De Ketele-De Buyst.
è iniziata col brivido, oltretutto, per quella che sui social network viene definita come "potenziale CATastrofe" :)
ora ci si ride sopra, visto che nessuno è caduto, e si capisce anche, perchè un evento così bizzarro in un velodromo lo si vede raramente.

Immagine

http://www.nusport.nl/mixed-zone/393267 ... esdaagse-5

video: http://www.nusport.nl/mixed-zone/393267 ... esdaagse-2


ps1: ma quanto è bello questo gatto?
ps2: ne approfitto pure qui, per caldeggiare un voto per il vigorelli: http://iluoghidelcuore.it/luoghi/milano ... elli/80086


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Re: Amici della Pista

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Che roba, meno male che nessuno si è fatto nulla.
Rispondendo ai tuoi P.S.: 1) Molto bello davvero; 2) Votato e fatto votare.


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Re: Amici della Pista

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Ma qualcuno si è accorto che c'è stata la Coppa del Mondo a Londra, 'sti ultimi tre giorni? :dubbio: :dubbio: :dubbio:


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Re: Amici della Pista

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Admin ha scritto:Ma qualcuno si è accorto che c'è stata la Coppa del Mondo a Londra, 'sti ultimi tre giorni? :dubbio: :dubbio: :dubbio:
Io si ma mi sovrasta la sensazione avvilente dello stato in cui versa la pista italiana, soprattutto in prospettiva olimpica dove siamo praticamente "trasparenti"; se la Sky stoppa Viviani dovremo sperare in una fugace avventura del quartetto italiano femminile dell'inseguimento.


Preservare lo spirito di quel tempo, in cui credevamo nell'unità e allo stesso tempo nella diversità

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Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, unico medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
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Re: Amici della Pista

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Nell'analisi in hp (a proposito, autopromozione: http://www.cicloweb.it/articolo/2014/12 ... gaviria-im ) sospendo il giudizio fino ai Mondiali, in fondo se poi a St-Quentin vinciamo due medaglie con Viviani e Bronzini (altre possibilità non ne avremo) chi potrà bollare l'annata della pista azzurra come negativa (soprattutto se paragonata alle precedenti)?

Qui inter nos possiamo però dirci che lo stallo è spaventoso, soprattutto se ci confrontiamo con altri movimenti che sfornano giovani a getto continuo. Gli altri ventenni vincono l'Omnium, i nostri gravitano nelle retrovie di un eterno "fare esperienza". Ma d'altronde, senza prospettive certe di poter essere retribuiti per fare pista, e dovendo condividere la carriera con la strada, chi investe più di tanto di se stesso in quel settore? Giusto un Viviani ogni mille. Penso a un Coledan che avrebbe potuto essere un ottimo pistard, ma ovviamente preferisce fare il treno per Nizzolo, con gli attuali chiari di luna.

Tra le donne ci sarebbe maggiore spazio d'azione, visto che la loro stagione è più diradata, e gli stipendi nel femminile non sono certo paragonabili al maschile; con l'Inseguimento si sta facendo un discreto lavoro, ma non so che senso abbia portare una Guderzo (con tutto il rispetto!), piuttosto che una ragazza giovane da dedicare in toto all'attività su pista. E torniamo al discorso di partenza, il cane che si morde la coda (forse cercando di guadagnare il giro...).


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Re: Amici della Pista

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Per cominciare, grazie a Cicloweb per coprire in modo impeccabile la sempre più reietta Coppa del Mondo.
Prestazioni italiane piuttosto sconfortanti, perché come già detto i nostri atleti saranno pure giovani, ma sul podio di over 25 ce ne sono pochi, quindi anche avere troppa fede in progressi futuri lascia un po' il tempo che trova. Dopo gli Europei avevo un po' di speranze sul quartetto dell'inseguimento femminile, spero ci sia la voglia da parte di tutti (Federazione, tecnici e atlete) di continuare a lavorarci su. Viviani (e Bronzini, ma in specialità non olimpiche) resta l'unica eccezione in questo quadro: penso e spero che la Sky non voglia limitarne l'attività su pista, anche perché di tutti i team Pro Tour mi pare quello che per i velodromi ha sempre avuto una predilezione.


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Abruzzese
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Re: Amici della Pista

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Admin ha scritto: con l'Inseguimento si sta facendo un discreto lavoro, ma non so che senso abbia portare una Guderzo (con tutto il rispetto!), piuttosto che una ragazza giovane da dedicare in toto all'attività su pista. E torniamo al discorso di partenza, il cane che si morde la coda (forse cercando di guadagnare il giro...).
Prendo spunto da questa considerazione di Marco, ce mi trova assolutamente d'accordo, per dire anch'io la mia: come dissi già in altre occasioni nell'Inseguimento a squadre femminile abbiamo avuto la fortuna di farci trovare meno impreparati delle altre discipline perché ci si è cominciato a lavorare da qualche anno e perché, nel momento in cui si è passati a disputare la gara dal terzetto al quartetto, equiparandola quindi in tutto e per tutto agli uomini, ci siamo trovati a partire esattamente alla pari con tutte le altre nazioni (certo, nazioni come la Gran Bretagna erano superiori già prima e lo sono nettamente ancora adesso). Fatta eccezione per Elena Cecchini, che pure è stata schierata più volte in quartetto ma che secondo me dovrebbe concludere definitivamente questo tipo di esperienza (ammesso che non sia già avvenuto questo, in ogni modo dirò più avanti il perché) e considerando che abbiamo perso un'altra componente come Giulia Donato (ritiratasi dall'attività per problemi fisici) che era entrata stabilmente a far parte del roster delle inseguitrici, le ragazze giovani ci sono eccome. Qualche nome? Arianna Fidanza, Michela Maltese, Francesca Pattaro, Maria Vittoria Sperotto e così via. Gente che ha conquistato anche il titolo europeo di specialità. Quindi, se con loro si è lavorato in un certo modo già da qualche stagione, visto che certi meccanismi sono stati provati già nella categoria juniores per dire, perché ritrovarsi poi a comporre il quartetto con Bartelloni, Frapporti (volendo anche Confalonieri) che ci stanno benissimo ma poi con Guderzo e Valsecchi, che aggiungono sì quel tocco d'esperienza che non guasta ma che sono ben più avanti con l'età rispetto alle altre? Logico che con loro non puoi fare un lavoro di prospettiva, tanto più che snaturare continuamente il quartetto (cosa che secondo me è alla base anche delle ben più evidenti difficoltà dei colleghi maschi) con l'aggiunta di uno o due elementi nuovi ogni volta non giova alle risultanze. É un po' come quelle squadre di calcio in cui la difesa ha bisogno di essere registrata e magari si provano a giro un po' tutti i difensori centrali a disposizione prima di trovare un assetto decente (ogni riferimento ad una squadra con le maglie rossonere da me tifata è puramente casuale :diavoletto: :diavoletto: :diavoletto: ). Oppure quando si cambia spesso modulo o si provano più coppie d'attacco. Una volta trovata una soluzione affidabile occorre continuare con quella, anche perché durante l'anno si assiste nel giro di pochi mesi a repentini cambiamenti, visto che ci sono ragazze che magari si trovano a fare l'inseguimento agli Europei con delle compagne tra gli Under 23, con delle altre compagne agli Europei Elite e con altre compagne ancora in Coppa del Mondo o magari al mondiale. Ovvio che possano sorgere difficoltà nell'impostazione dei ritmi, nel dosaggio degli sforzi (visto che la nuova formula comporta, in caso di tempo buono in qualifica, una manche in più da affrontare) e dei cambi.

Riallacciandomi invece ad una considerazione accennata prima volevo fare una considerazione che qualcuno può trovare impopolare ma che forse sarebbe anche il caso di cominciare a fare: è vero che Giorgia Bronzini è stata il faro del nostro movimento al femminile su pista per diverse stagioni, tuttavia però adesso la competitività nelle "sue" gare è aumentata in maniera esponenziale, ci sono sempre più valide avversarie ed il suo stile di corsa, che ha sempre privilegiato più la volata che la conquista del giro (a differenza invece di colei che l'aveva preceduta, ovvero Vera Carrara), è diventato molto più prevedibile. Un podio sia nella Corsa a punti che nello Scratch sarebbe ancora in grado di garantirlo ma non si può non tenere conto del fatto che una ragazza come Elena Cecchini sia ormai pronta per certe ribalte internazionali (ha conquistato titoli e medaglie agli Europei nelle suddette discipline ed ha vinto anche una Coppa del Mondo di Corsa a punti). Maria Giulia Confalonieri pure è una che potrebbe dire la sua in certe gare e pure Arianna Fidanza, che da juniores un titolo mondiale di Corsa a punti l'ha vinto, potrebbe benissimo essere provata in un certo tipo di gare. So benissimo che finché centra qualche risultato ed in virtù del carisma che ormai possiede nel clan azzurro è difficile pensare di rinunciare ad un'atleta come la Bronzini ma secondo me, proprio per il fatto che il materiale umano non manca, sarebbe seriamente il caso di cominciare a valutare qualche soluzione più coraggiosa.


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Re: Amici della Pista

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Ciò che pesa veramente il lavoro delle varie federazioni sono i risultati nelle specialità olimpiche e la federciclo negli ultimi due quadrienni sta mostrando la totale assenza di lavoro e di prospettiva. Cinque sono le specialità olimpiche: Inseguimento a squadre, velocità olimpica, velocità keirin ed omnium. E' inammissibile che per due quadrienni, Londra e Rio, le sorti della velocità maschile sianno affidate solamente a Ceci, con tutto il rispetto per il lavoro svolto dal ciclista. Non si è visto uno straccio di lavoro in prospettiva, niente di niente e non mi si vengano a dire che mancano le risorse, perché è una balla colossale: questa è una scusa per chi sta alla porta a mendicare le briciole. Non è stato fatto nessun accordo con qualche società sportiva o gruppi sportivi militari per lavorare con giovani ed assicurare a loro una stabilità economica; una federazione multimilionaria come la FCI è andata a Londra con i soldi della Liquigas e spera di andare a Rio con quelli della Sky.

Lo stesso discorso vale per le altre specialità e l'unica speranza di portare atleti a Rio, come detto da Abruzzese, è nel quartetto femminile dell'inseguimento dove tutti sono partiti da zero e nella speranza che nessuno ci superi; in Brasile andranno nove squadre e l'Italia per ora è settima.

Un mondiale di scratch o un europeo derny si possono sempre potare a casa come foglia di fico, le medaglie olimpiche si vedranno solamente alla TV.

Urguno purghe staliniane.


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Re: Amici della Pista

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Deadnature ha scritto:Viviani (e Bronzini, ma in specialità non olimpiche) resta l'unica eccezione in questo quadro: penso e spero che la Sky non voglia limitarne l'attività su pista, anche perché di tutti i team Pro Tour mi pare quello che per i velodromi ha sempre avuto una predilezione.
uno dei motivi che ha spinto viviani a sky è proprio che per gli inglesi la pista è importante quanto la strada, e dovrebbero fargli dei programmi studiati apposta per gestire al meglio entrambe.


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Re: Amici della Pista

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Cookson butta lì un'ipotesi di gare miste (inseguimento a squadre, nello specifico) per Tokio 2020. L'idea non è pero sua, bensì del CIO, che vorrebbe più prove con uomini e donne in gara assieme (sul modello della staffetta del biathlon vista a Sochi, che ricordo come una gara divertente, ma probabilmente solo perché l'Italia conquistò un'inaspettata medaglia).

http://www.cyclingweekly.co.uk/racing/o ... ics-148546

Mi pare una stupidaggine, ma staremo a vedere. L'articolo fa notare che il ciclismo su pista è una delle discipline olimpiche col più elevato rapporto costo di realizzazione impianto/gare disputate, pertanto è consigliabile tenersi buono il Comitato Olimpico prendendone in considerazione i suggerimenti.

Nel frattempo su Twitter Cecchini-Viviani già si propongono per una Madison piena di romanticismo.

https://twitter.com/ElenaCecchini92/sta ... 7065740288


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Re: Amici della Pista

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Slegar ha scritto: E' inammissibile che per due quadrienni, Londra e Rio, le sorti della velocità maschile sianno affidate solamente a Ceci, con tutto il rispetto per il lavoro svolto dal ciclista. Non si è visto uno straccio di lavoro in prospettiva, niente di niente e non mi si vengano a dire che mancano le risorse, perché è una balla colossale: questa è una scusa per chi sta alla porta a mendicare le briciole. Non è stato fatto nessun accordo con qualche società sportiva o gruppi sportivi militari per lavorare con giovani ed assicurare a loro una stabilità economica
Purtroppo è così: ci sono persone che provano a creare delle basi e ad andare coraggiosamente avanti con la pista (è il caso dei Ceci, del Pedale Teate coi fratelli Del Rosario come vedemmo lo scorso anno) ma senza un giusto apporto della federazione si è abbandonati a sè stessi. Basti pensare che agli ultimi italiani su pista uno come Guardini che da anni non svolgeva più lavori specifici ed era reduce da una Vuelta particolarmente ostica per le sue caratteristiche nelle prove di velocità pura era ancora in grado di rivaleggiare con ragazzi che svolgono solamente attività sui velodromi, a ribadire il concetto che questa mancanza di programmazione e di certezze ci è costata il doloroso sacrificio di possibili talenti.

Con le ragazze voglio sperare che quest'anno si sia riaperto uno spiraglio: è logico che una ragazza come Maila Andreotti, molto giovane al cospetto di atlete ben più esperte e di altre giovani già decisamente avanti nel proprio percorso di formazione, in ambito internazionale attualmente prenda schiaffoni che possono anche lasciare il segno nel morale, però per lo meno si comincia a ripresentare qualcuno e come ho detto in altre occasioni è importante ricominciare a lavorare e a partecipare a delle competizioni di livello internazionale già a livello giovanile. Altrimenti anche la Bissolati di turno (che peraltro è stata capace di vincere un titolo europeo in una disciplina da Endurance) finirà per privilegiare la strada e ci si troverà esattamente punto e a capo.
Bisogna capire che se si vuole realmente almeno sperare di portare qualcuno nelle discipline veloci a Tokyo 2020 bisogna muoversi adesso, che il gap è già mostruosamente imbarazzante da colmare.


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Seb
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Re: Amici della Pista

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Inizia la prova di Coppa del Mondo su pista di Cali e le azzurre fanno segnare il 2° tempo nella qualifica, dietro alla Cina ma davanti all'Australia (Gran Bretagna): è un risultato che dice tanto e niente in ottica piazzamento finale perché le nostre possono ancora fare prime come ottave, però è un bel segnale e sono comunque un bel po' di punti guadagnati in ottica qualificazione olimpica (anche perché alcune rivali dirette sono arrivate molto dietro). La strada è ancora molto lunga, ma è meglio prenderla davanti che dietro
http://www.cicloweb.it/news/2015/01/16/ ... uimento-a-


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Re: Amici della Pista

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http://www.senaldeportes.tv/
Cliccate su "VIVO" che ci si diverte ;)


Pantani è una leggenda come Coppi e Bartali
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Slegar
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Re: Amici della Pista

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Riguardo alle proposte fatte nell'articolo in home si può discutere fin che si vuole ma il problema, se vogliamo chiamarlo così, che sta a monte è che la Coppa del Mondo serve come qualificazione olimpica e per cui sono necessarie gare lunghe, noiose e con turni superflui, perché anche la finale del keirin per 7°-12° posto può essere decisiva per andare o no a Rio 2016.

la spettacolarizzazione della Coppa del Mondo è legata a doppio filo con le olimpiadi. Sicuramente qualcosa la federazione può fare anche mantenendo la CdM uno dei cardini della qualificazione olimpica, non volendo cambiare il programma a cinque cerchi, come ad esempio:
1. triplicare le prove di coppa inserendo solamente una specialità tra velocità, keirin e velocità a squadre
2. occupare con la CdM anche i mesi primaverili-estivi visto che esiste il paradosso che le olimpiadi si svolgono d'estate e l'attività su pista internazionale quasi esclusivamente d'inverno
3. relegare i "turni inutili" nelle sessioni pomeridiane per riuscire a mettere in pratica le proposte di Cicloweb


Preservare lo spirito di quel tempo, in cui credevamo nell'unità e allo stesso tempo nella diversità

Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, unico medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
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Slegar
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Re: Amici della Pista

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Deadnature ha scritto:Viviani (e Bronzini, ma in specialità non olimpiche) resta l'unica eccezione in questo quadro: penso e spero che la Sky non voglia limitarne l'attività su pista, anche perché di tutti i team Pro Tour mi pare quello che per i velodromi ha sempre avuto una predilezione.
Riprendo da questo post per commentare il futuro di Viviani su pista almeno per il 2015. In quest'intervista a Cyclingnews ( http://www.cyclingnews.com/news/viviani ... eam-for-me ) gli obiettivi di Viviani sono la Gand-Wewelgem ed il Giro d'Italia; sicuramente niente mondiali su pista. Può essere che la Sky non voglia finanziare gran parte della spedizione italiana su pista a Rio 2016.


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