galliano ha scritto:Quella di allocchio e ferrari è strana.
Ho fatto vedere la foto a mio fratello che segue il ciclismo saltuariamente, solo i grandi eventi (GT e classiche più qualche altra gara a tappe se gli capita) e non è certo un malato come noi. Ebbene ha riconosciuto subito sia allocchio che ferrari.
Eh, il punto è sempre quello. Tuo fratello, pur non seguendo in maniera assidua, Allocchio l'avrà visto correre. Io no, visto che si è ritirato nel 93, quando io iniziavo a guardare qualche corsa una volta ogni tanto accanto a papà. Io l'ho conosciuto 'postumo', decisamente più grasso e stempiato. L'ho riconosciuto grazie al web. Su Ferrari invece non ci sono potuto arrivare sia perchè non sapevo fosse il medico della Supermercati Brianzoli, sia perchè non immaginavo che i medici all'epoca fossero così 'vicini' agli atleti, sia perchè nelle immagini in cui l'ho visto, che sono molto più recenti, lui ha tutt'altro look.
Fra 20 anni mio fratello, che segue anche lui in modo non troppo assiduo, saprà riconoscere gli attuali corridori, anche i gregari. Non potrà fare altrettanto chi è nato nel 2010.
galliano ha scritto:
Mio suocero, non ha riconosciuto allocchio, ma ferrari sì.
Stranamente non ha riconosciuto kuiper, che si vedeva benissimo in faccia.
Pure io ho avuto qualche dubbio perché in quella foto mi pareva più robusto di quanto ricordassi.
Invece l'indovinello di ieri ho provato a rispondere senza googlare e effettivamente era molto facile. PErini poi è indimenticabile per chi ha seguito l'epopea di Bugno e Chiappucci.
Anche qui. L'epopea di Bugno è Chiappucci io l'ho vista di striscio, nella fase finale della loro carriera, quando entrambi erano ormai al tramonto, e con una consapevolezza praticamente inesistente. Papà guardava le corse e io gli rompevo le palle con una marea di domande. Figuriamoci se posso ricordare Perini...
Nei miei ricordi di bimbo la prima cosa che viene in mente, in modo del tutto offuscato, è il mondiale vinto da Bugno nel 92, ma solo perchè ricordo mia zia festeggiare. Il successivo ricordo 'ciclistico' va ad Olso 93 e qui ricordo già qualcosina in più, ovvero lo stupore di mio padre di fronte ad uno sconosciuto che va a vincere l'iride.
I primi veri ricordi di cui conservo un po di consapevolezza risalgono al 94, quando Marco Pantani esplose in tutta la sua classe durante il Giro. Ricordo mio padre che mi diceva di star zitto perchè stava succedendo qualcosa di straordinario, stava venendo alla ribalta un fuoriclasse.
La mia non è una polemica ovviamente. Vorrei solo far capire che ciò che per alcuni può sembrare immediato e banale, per chi ha 30 anni o ancora meno, non è altrettanto semplice.
Poi è ovvio che il gioco deve riguardare l'intera storia del ciclismo da Binda (anche prima) fino a Sagan e che io partecipo senza trovar scuse