Be ma adesso non confondiamo i termini .LOSQUALODELLOSTRETTO ha scritto:L'insieme dei fattori fa il totale, non è la pendenza media a creare problemi, sennò su Angliru, Zoncolan e Bola avrebbe sempre fatto pessime prestazioni cosa che non è vero, a Vincenzo ma bensì la durata dello sforzo, più una salita è lunga (ma anche la tappa) inteso come durata dello sforzo più servono maggiormente le doti aerobiche rispetto a quelle anaerobica (capacità di lavorare fuorisoglia) ...
La stessa 3 cime di Lavaredo è uno sforzo consecutivo maggiore dei 10 minuti di ieri, ma da 22 minuti (tanto ci mise nibali nel giro 2013) e preceduto da altri 20-25 min di scalata della tre croci.
Riassumendo Nibali andrà sempre male quando le salite sono corte ed esplosive dove conta la capacità di lavorare con acido lattico o tappe corte con mono salita (non vengono fuori le sue doti di fondo in quanto evidentemente in soglia aerobica consuma meno degli altri GTisti)
Nibali è superiore a quasi tutti gli uomini da GT nelle seguenti condizioni:
Tappa lunga (dove può far valere le sue doti aerobiche), over 1800m dove appunto consuma meno ossigeno degli altri evidentemente, più salite in successione...
Non è e non sarà mai un grimpeur/scalatore puro come Quintana o Chaves, è un passista con grandi doti di fondo che si evidenziano in lunghe salite e/o tappe lunghe perchè consuma meno di altri.
Il lavoro anaerobico è un lavoro di massimo due minuti, mica 10.
che poi sia diverso il lavoro su 20 km di salita o su 3 è verissimo, però rimaniamo comunque in un sistema energetico aerobico(anche perchè c'è la tappa di mezzo) sostanzialmente con un po di accumulo del lattato dovuto alle accelerazioni.