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Trattandosi di un paese africano, il tocco di colore è un commento adeguato
Ecco, le impressioni a 25 anni dal genocidio penso siano molto interessanti dal mio punto di vista.Seb ha scritto: ↑sabato 23 febbraio 2019, 20:10 Oggi era una giornata speciale in Ruanda, Umuganda: se devo scegliere una parola per le prime 24 ore qui, civismo
http://www.cicloweb.it/2019/02/23/tour- ... e-mugisha/
Seb ha scritto: ↑sabato 23 febbraio 2019, 20:10 Oggi era una giornata speciale in Ruanda, Umuganda: se devo scegliere una parola per le prime 24 ore qui, civismo
http://www.cicloweb.it/2019/02/23/tour- ... e-mugisha/
Posso chiederti quali erano i punti negativi che avevano evidenziato? Se non altro per cercare di poter fare un paragone con la mia esperienza.
Seb ha scritto: ↑domenica 24 febbraio 2019, 18:08 Oggi sport, riso e banane (ma non molto)... che poi potrebbe essere un nuovo tipo di dieta
http://www.cicloweb.it/2019/02/24/tour- ... na-fedeli/
Guarda, per esperienza (visto che ci vado praticamente ogni anno) ti dico che al Liberazione non servono chissà quali doti da guru della tattica. Correndosi con soli 6 corridori, non è semplice da controllare, a meno che non vi sia una proficua collaborazione tra più squadre interessate ad un epilogo in volata. Capita però che nella fuga buona entrino corridori dotati di ottime doti sul passo (vedi i successi di Tratnik, Koshevoy o Shalunov) o capaci di fare la differenza negli ultimi 20 chilometri, sfruttando i pochi strappetti del circuito. Per cui è importante sì cogliere l'attimo ma serve anche un'ottima condizione in quel periodo (nel 2011, in una delle ultime edizioni bagnate della gara, Trentin s'inventò un gran numero in solitaria. Quell'anno volava letteralmente, il resto della storia poi lo conosciamo bene).Leonardo Civitella ha scritto: ↑domenica 24 febbraio 2019, 19:49Seb ha scritto: ↑domenica 24 febbraio 2019, 18:08 Oggi sport, riso e banane (ma non molto)... che poi potrebbe essere un nuovo tipo di dieta
http://www.cicloweb.it/2019/02/24/tour- ... na-fedeli/
Fedeli, sembra essere un corridore con un buon motore, ma soprattutto con grande visione della corsa.
Infatti lo scorso anno, si è portato a casa il Gp Liberazione, con un grande attacco da stratega.
Ps:Seb, complimenti per il servizio e per l'avventura intrapresa.
Saluti,Leonardo
caro Seb, grazie e complimenti vivissimi!Seb ha scritto: ↑lunedì 25 febbraio 2019, 16:20 Oggi mi è saltato un approfondimento simpatico che avevo programmato e che spero di fare nei prossimi giorni, quindi ho parlato un po' di scuola
http://www.cicloweb.it/2019/02/25/tour- ... ppa-kudus/
Tappa folle(a livello africano)con quasi 40 km di media.Si vede che se le sono date di santa ragione negli ultimi 70 km.Bravo kudus a rispondere agli attacchi degli avversari ed a scattare al momento giusto.Seb ha scritto: ↑martedì 26 febbraio 2019, 17:39 Oggi una tappa bellissima: dura, combattuta e con paesaggi fantastici... e con le capre
http://www.cicloweb.it/2019/02/26/tour- ... rza-tappa/
No è del canton grigioni (cantone dove ci sono delle zone dove la prima lingua è l'italiano)
Bacino idrografico dell'Adda.
la caduta di kudus a circa 7 km dall'arrivo è stata causata da una moto poi all'ultimo chilometro ha avuto una foratura ed è per questo che ha perso contatto con i migliori. Domani l'astana deve lasciar far la corsa alla direct energie con taaramae che oggi non mi è sembrato irresistibile mentre chi puo' fare lo scherzetto è lo svizzero badilatti.
A fine corsa posso darti la mia opinione. Per quanto riguarda il pubblico, posso dire che verso i corridori stranieri non ho colto scarso rispetto (e non lo hanno colto neanche quelli con cui ho parlato), ma c'è più che altro una sorta di "indifferenza": la tappa del Muro di Kigali l'ho vissuta proprio in mezzo alla gente, tra i ritardatari i corridori locali erano applauditi e incitati, per gli altri praticamente niente. Per il resto, la polizia tiene sotto controllo il pubblico sulle strade: non posso fare paragoni con il passato, magari si sono un po' "induriti" per qualche episodio del passato.Winter ha scritto: ↑domenica 24 febbraio 2019, 19:11 Un certo fanatismo verso i corridori locali
e all'opposto , lo scarso rispetto verso i corridori stranieri (quasi vicino al razzismo , in un paese dove il razzismo ha fatto milioni di morti)
questo nel servizio tv (France 2 di qualche anno fa , che non riesco a trovare sul web)
sui ciclisti rwandesi
https://www.liberation.fr/sports/2015/1 ... nt_1419603
Questi articoli (e servizi) mi han dato un'opinione magari errata sulla corsa e sul ciclismo ruandese
per quello che son curioso di conoscere le tue impressioni
Ahimé no, ce l'avevo appuntata tra le cose da fare ma poi mi sono scordato
Secondo me la situazione di Aguirre è ben diversa rispetto a quella di Higuita, per cui sin dall'inizio era già previsto un passaggio alla corte di Vaughters. Ne abbiamo già parlato pochi giorni fa.Faxnico ha scritto: ↑mercoledì 6 marzo 2019, 20:27 Bene così.![]()
Seb, sei riuscito mica a carpire pure qualcosa sulla strana situazione di Aguirre alla Interpro?![]()
L'unico sbocco positivo che vedo io è che nel caso andasse forte tipo alle Asturie, magari qualche PCT spagnola invitata alla Vuelta potrebbe farci un pensierino (a maggior ragione dopo le impressioni positive destate da Higuita).
Gestendolo bene e mandadolo subito fuori classifica, secondo me una tappa di montagna in fuga è abbastanza alla sua portata, nonostante i limiti tecnici.
Altrimenti temo finirà la stagione in Asia. Sarebbe uno spreco imho.
Andare fino in Rwanda e non chiedere di Aguirre...