Ile ha scritto: ↑lunedì 10 maggio 2021, 10:06
lemond ha scritto: ↑martedì 4 maggio 2021, 18:00
pietro ha scritto: ↑martedì 4 maggio 2021, 17:58
No. Su ES dovrebbero dare come sempre Europei e Mondiali
Grazie Pietro e male Ileana! P.S. MI sembra fosse lei a sostenere che fra Nino e il Kaiser il risultato era incerto.
MVP è il più forte nello short track, sono due discupline diverse, Lo short Track è praticamente una gara di ciclocross...in una gara di 1 h 30 cambia e si è visto ieri. MVP è ancora indietro, non regge 1h30 full gas a differenza di Nino e gli altri che sono arrivati davanti. Anche tecnicamente ha fatto qualche errore. Teniamo conto che se non si fosse bloccato il reggisella telescopico, anche Flueckinger sarebbe stato lì per la volata finale. Nino è una volpe, Koretzky una sorpresa solo per chi non segue la mtb.... ieri è quello che ha corso più coperto, ma non è stato il più forte. Il più forte - senza dubbio- è stato Thomas Pidcock. Partire in 11ma fila nel xco e in un percorso come quello di Albstadt presuppone davvero dover fare la partenza della vita. E ieri l'ha fatta, in 3 km era già nei primi 20. Ho commentato 4 volte in diretta Albastadt e la salita iniziale del giro di lancio non permette di sorpassare nessuno, ergo, ha fatto un fuorigiri per spintare prima dell'inizio della salita, giocandosi anche qualche jolly. C'è poi da tenere a mente una cosa : dopo 4 anni con una Specialized Epic sotto al sedere, avendo il Brain passare ad una front BMC ha le sue conseguenze : Pidcock è molto bravo tecnicamente ma ha bisogno di riabituarsi ad una forcella che non lavora più per te ma che devi far lavorare tu...e quando sei a tutta...anche qiesto è un dettaglio importante. Ha giocato parecchi jolly ieri e con una guida sporca nel finale ha forato, ma è stato senza dubbio il più forte. MVP ha bisogno di fare gare per ritrovare la lucidità per tutta la gara.
Ps : mi chiamo ILENIA non ILEANA
Condivido in pieno il dettaglio della bici.
Per chi si è avvicinato da poco alla mtb, non deve sottovalutare questo dettaglio.
Se nella bdc, pista, ciclocross il materiale tecnico conta, ma bene o male i valori si equivalgono; nella mtb il binomio rider/bici è fondamentale.
Sono tutte bici fantastiche, ma l'assetto di gara è importantissimo: dal pneumatico, dalla forcella e dalla sua regolazione del SAG, dall'uso o meno del telescopico (vantaggio in discesa, svantaggio del peso e dell'inconveniente tecnico), tipo di copertone usato, full o front (con l'obbligo di usare lo stesso telaio nel XCC e XCO del weekend).
In poche parole è più simile alla F1 o motoGP che la ciclismo su strada.
Non a caso le squadre più importanti sono sponsorizzate dalle case di produzione di mtb, una vera e propria gara costruttori.
E quest'anno ci sono stati tanti cambi (es Marotte da Cannondale a santa cruz; sarrou, campione del mondo, da BMC a Specialized, ferrand-prevot, campionessa del mondo, da Canyon a BMC, ect...)
Questo rende questa cdm ancora più affascinante.
La Tribuna del Sarto, luogo esterno alla Plaza de Toros occupato da chi segue la corrida ascoltando le voci del pubblico; un'eco, ago e filo di una narrazione, un “restar qui sullo stradone impolverato” a descrivere il silenzio tra una moto e l’altra