lemond ha scritto: ↑venerdì 13 agosto 2021, 7:57
P.S. Me la puoi far leggere codesta dissertazione io, per parte mia, da astemio e sobrio, ne scrverei volentieri una invece su come si può essere ubriachi scrivendo.
niente da fare, non la trovo più. Ricordo però la sostanza delle argomentazioni, esercizio del tutto fine a sè stesso. Anche se una sua ricaduta esistenziale a suo modo ce la poteva avere.
Beh, detto con un po' di imprecisione, in sostanza mi pare fosse questo: sport e giochi sono ricerca di un di-vertimento, ovvero di un piacere che "mette in pausa" il flusso della vita concreta e delle sue attività. Lo fanno attraverso la curiosità del confronto e dello scontro con avversari, che, come divertimento, non mette dunque in gioco altro che la vittoria del momento e non la vita di un popolo come nella guerra.
Inoltre, nel caso di sport e giochi, viene fatto attraverso un "GESTO" TIPICO, che è peculiare di ogni sport o gioco.
Mentre tuttavia negli sport il confronto viene fatto direttamente sulla misura del gesto peculiare di quello sport, nei giochi la misura del gesto, la sua efficacia o perfezione non viene misurata in sè, ma in relazione alla posizione reciproca che fa guadagnare nel confronto con l'avversario.
Dunque ne deriva che, mentre lo sport può anche essere praticato senza un confronto diretto mirante a battere un avversario (viene a esempio misurato il "gesto" della corsa sui 100 metri, cronometrato e confrontato con prestazioni precedenti e successive), il gioco necessita di essere interpretato in relazione alla competizione con l'avversario mirata alla vittoria (nessuno gioca "seriamente" a tennis palleggiando , senza mirare ad ottimizzare il colpo in vista del punto, ad esempio: è questo un modo di "giocare" a tennis mancante del carattere fondamentale del gioco, ovvero la finalizzazione del gesto all'ottenimento del punto).
Da tutta questa oziosa ed arbitraria riflessione, decidevo di chiamare sport quelle competizioni dove la misurazione del gesto tipico determina direttamente la vittoria, mentre giochi quelli dove la perfezione del gesto è semplicemente un mezzo per ottenere la vittoria, e dunque per me giochi rimanevano calcio, basket, pallavolo, tennis, biliardo, scacchi, ecc.ecc....
Ecco, se proprio ci tenevi te l'ho rammentata in maniera assai sommaria, e forse anche terminologicamente imprecisa.