Davide Rebellin
Re: Davide Rebellin
Nei primi anni novanta i tre dilettanti più quotati erano Rebellin, Simoni e Pantani, sono passati trent'anni e lui è ancora tra i primi.
A me pare fenomenale.
Questo camperà 120 anni.
A me pare fenomenale.
Questo camperà 120 anni.
Re: Davide Rebellin
che poi a differenza dei vari sevilla e mancebo sta correndo ancora in europa...
2015:TreValliVaresine
2016:Giro (primi5), Tour t11-14, ParigiTours
2017:Kuurne, TroBroLeon
2018:Tour of Guangxi
2019:Dwars,Tour t18, Vuelta t8, 'Emilia
2020:CoppiBartali, BinckBanktour, Giro t1, Vuelta t 1-2
2021:Larciano, Dwars, Turchia, Tour t16, Primus Classic
2022:La marseillaise, Vuelta t3-10, Japan Cup
2023 :FrecciaVallone, Giro t20, Vuelta(primi5)
2024: MuscatClassic
2016:Giro (primi5), Tour t11-14, ParigiTours
2017:Kuurne, TroBroLeon
2018:Tour of Guangxi
2019:Dwars,Tour t18, Vuelta t8, 'Emilia
2020:CoppiBartali, BinckBanktour, Giro t1, Vuelta t 1-2
2021:Larciano, Dwars, Turchia, Tour t16, Primus Classic
2022:La marseillaise, Vuelta t3-10, Japan Cup
2023 :FrecciaVallone, Giro t20, Vuelta(primi5)
2024: MuscatClassic
Re: Davide Rebellin
Sevilla corre in Colombia perchè si è trasferito da parecchio in quel paese e si è pure sposato; cmq prima delle stagioni complicate per il covid qualche corsa in europa la faceva. Nel 2017 ha vinto la Vuelta Comunidad de Madrid (una 2.1) e arrivato terzo alle asturie. Nel 2019 ha corso il giro del portogallo.
E' di 5 anni più giovane di Davide, ma i risultati che ha ottenuto negli ultimi sono di alto livello (anche perchè vincere o giocarsi la Vuelta a Colombia non è mica facile, anzi)
"la mente è come il paracadute, funziona solo se si apre" A. Einstein
Re: Davide Rebellin
Si sta comportando molto bene alla AIR, nonostante gli scarsissimi chilometri di gara nella gambe!
Magari oggi guadagna ancora qualche posizione ed entra in top ten...
Gli manca il cambio di ritmo (non solo per l'età, ma soprattutto per il lungo stop), ma sulla tenuta è sempre al top!
Francamente sarebbe un peccato se smettesse dopo il Campionato Italiano (...ma ormai non ci crediamo...è "eterno"!!!)
Magari oggi guadagna ancora qualche posizione ed entra in top ten...
Gli manca il cambio di ritmo (non solo per l'età, ma soprattutto per il lungo stop), ma sulla tenuta è sempre al top!
Francamente sarebbe un peccato se smettesse dopo il Campionato Italiano (...ma ormai non ci crediamo...è "eterno"!!!)
Re: Davide Rebellin
Ieri mattina, prima del via del Campionato Italiano, ha avvertito nausea e vomito che gli hanno impedito di mangiare. Ha comunque gareggiato per 170 km (!), dopodiché ha iniziato a faticare anche per bere dalla borraccia e si è dovuto ritirare. Vedremo se riuscirà a partecipare al Medio Brenta di domenica…
Re: Davide Rebellin
Purtroppo pewr Rebellin bisogna ammettere che ultimi 2 anni ha avuto un crollo,anche complice l'incidente,ma l'età inizia a sentirsi
Re: Davide Rebellin
Eh beh ci mancherebbe
Che poi non è nemmeno così vero, cioè l'anno scorso ha fatto 7° al Turul Romaniei e 10° al Sibiu che sono corse professionistiche.
Non puoi chiedergli di più a 50 anni...
FC 2017: Dwars, La Panne, Itzulia, Vuelta - Comb., Japan Cup, "L'Altro Lombardia"
FC 2018: 3° GC, Tour of the Alps, , "L'Altro Mondiale"
FC 2019: 4° GC, Limburg, California
FC 2020: 3° GC, 1° FC a Squadre, Delfinato, Tour a Squadre, Vuelta Tempo, 1° Obb. Zero Punti
FC 2021: 2° GC, Slovenia, Camp. Ita, Sett. Ita, Norvegia, Plouay
FC 2022: Kuurne, Tappa 14 Tour
FC 2018: 3° GC, Tour of the Alps, , "L'Altro Mondiale"
FC 2019: 4° GC, Limburg, California
FC 2020: 3° GC, 1° FC a Squadre, Delfinato, Tour a Squadre, Vuelta Tempo, 1° Obb. Zero Punti
FC 2021: 2° GC, Slovenia, Camp. Ita, Sett. Ita, Norvegia, Plouay
FC 2022: Kuurne, Tappa 14 Tour
Re: Davide Rebellin
Bisogna anche aggiungere che negli anni successivi alla squalifica, ovvero dal 2011 in avanti, a differenza ad esempio di Valverde, Vinokourov e Basso, non ha più corso in squadre di prima fascia. E sappiamo tutti quanto incida, soprattutto col passare degli anni, poter gareggiare in competizioni di alto livello, poter accumulare tanti km di corsa e poter organizzare un calendario agonistico per tempo, senza dover ogni volta rincorrere un invito volante all'ultimo minuto.
Re: Davide Rebellin
5 agosto 1992 >>> 5 agosto 2022
30 anni di professionismo
Quella data di inizio anni '90 ha segnato l'esordio coi pro di Davide e di un certo Marco Pantani.
Dopo 30 anni DR gareggia ancora e tra settembre e ottobre lo vedremo probabilmente impegnato in un bel calendario gare prevalentemente italiano, per chiudere la sua carriera (...forse...) con onore e prestigio
30 anni di professionismo
Quella data di inizio anni '90 ha segnato l'esordio coi pro di Davide e di un certo Marco Pantani.
Dopo 30 anni DR gareggia ancora e tra settembre e ottobre lo vedremo probabilmente impegnato in un bel calendario gare prevalentemente italiano, per chiudere la sua carriera (...forse...) con onore e prestigio
- maglianera
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- Iscritto il: venerdì 10 dicembre 2010, 22:14
Re: Davide Rebellin
è morta la Regina Elisabetta. Se Rebellin smette di correre, il mondo non sarà più quello di prima.
Re: Davide Rebellin
Quando Davide ha iniziato a correre, Harry Truman guidava gli Stati Uniti, Josif Stalin l'Unione Sovietica e Mao Zedong la Cina.
A guidare il Regno Unito c'era Winston Churchill ed in Italia De Gasperi.
In Vaticano c'era Papa PIo XII.
A guidare il Regno Unito c'era Winston Churchill ed in Italia De Gasperi.
In Vaticano c'era Papa PIo XII.
Re: Davide Rebellin
... intanto per adesso sta battagliando al Giro di Romania !
Per adesso è ancora presto per girare pagina...
Per adesso è ancora presto per girare pagina...
Re: Davide Rebellin
A smettere stavolta smetterà. Tra l'altro sta gareggiando al Turul Romaniei in questi giorni.maglianera ha scritto: ↑giovedì 8 settembre 2022, 23:06 è morta la Regina Elisabetta. Se Rebellin smette di correre, il mondo non sarà più quello di prima.
Re: Davide Rebellin
maglianera ha scritto: ↑giovedì 8 settembre 2022, 23:06 è morta la Regina Elisabetta. Se Rebellin smette di correre, il mondo non sarà più quello di prima.
MUBUUUUAHAHAHAAAA...
Re: Davide Rebellin
Questa volta siamo davvero (incredibilmente...) ai titoli di coda.
Domani mondiale gravel, poi Giro del Veneto e gran finale alla Veneto classic.
Dopo 30anni di professionismo si chiude la carriera di Rebellin.
Gli auguro di ben figurare in questi ultimi eventi, anche se nulla cambiano nel bilancio generale della sua incredibile carriera.
Sono convinto che se in questi ultimi 5/6 anni avesse potuto svolgere un calendario più ricco di corse e continuativo, in team più strutturati, avrebbe ancora raccolto qualche vittoria (magari non in corse di prima fascia, ma neppure alle sagre paesane, che mediamente frequenta la maggior parte dei suoi coetanei...)
Domani mondiale gravel, poi Giro del Veneto e gran finale alla Veneto classic.
Dopo 30anni di professionismo si chiude la carriera di Rebellin.
Gli auguro di ben figurare in questi ultimi eventi, anche se nulla cambiano nel bilancio generale della sua incredibile carriera.
Sono convinto che se in questi ultimi 5/6 anni avesse potuto svolgere un calendario più ricco di corse e continuativo, in team più strutturati, avrebbe ancora raccolto qualche vittoria (magari non in corse di prima fascia, ma neppure alle sagre paesane, che mediamente frequenta la maggior parte dei suoi coetanei...)
Re: Davide Rebellin
Domani potrebbe essere (forse, il condizionale in questa circostanza è sempre doveroso) l'ultimo giorno da ciclista professionista dell'unico (e ultimo) corridore per cui abbia tifato. (Pantani, che dà origine al mio nickname, si ritirò nel 2003, nell'anno in cui io iniziai a seguire il ciclismo).
Inutile citare le statistiche, nel caso di Rebellin, sarebbe superfluo e superficiale: parlerebbero di trent'anni di professionismo, decine di corse vinte in tutto il mondo e molti altri piazzamenti prestigiosi, una quantità tendente all'infinito di km percorsi con un numero attaccato alla schiena, di tante cadute e altrettante riscosse.
Le quantità, certo, dicono molto sulle qualità di un fenomeno ma non sono mai in grado di distillarne l'essenza.
Quella resta una vicenda privata, una faccenda personale.
La relazione che si instaura tra un tifoso e il proprio campione, dipende esclusivamente dalla combinazione sentimentale di due biografie, non è una questione di vittorie e sconfitte, di trofei, di carriere, di palmares.
D'altronde, la parola campione deriva da campo, dal campo di battaglia, in cui si gioca l'esistenza di tutti e di ciascuno.
Non ho scelto di tifare per Rebellin, in lui ho solo intravisto i tratti di un compagno che aveva dovuto affrontare alcune battaglie comuni alle mie.
E nei suoi scatti e riscatti, in tutti questi anni passeggeri, si è riflessa in me una prospettiva migliore sul tempo e sulla fatica di viverlo.
Grazie.
Francesco
Inutile citare le statistiche, nel caso di Rebellin, sarebbe superfluo e superficiale: parlerebbero di trent'anni di professionismo, decine di corse vinte in tutto il mondo e molti altri piazzamenti prestigiosi, una quantità tendente all'infinito di km percorsi con un numero attaccato alla schiena, di tante cadute e altrettante riscosse.
Le quantità, certo, dicono molto sulle qualità di un fenomeno ma non sono mai in grado di distillarne l'essenza.
Quella resta una vicenda privata, una faccenda personale.
La relazione che si instaura tra un tifoso e il proprio campione, dipende esclusivamente dalla combinazione sentimentale di due biografie, non è una questione di vittorie e sconfitte, di trofei, di carriere, di palmares.
D'altronde, la parola campione deriva da campo, dal campo di battaglia, in cui si gioca l'esistenza di tutti e di ciascuno.
Non ho scelto di tifare per Rebellin, in lui ho solo intravisto i tratti di un compagno che aveva dovuto affrontare alcune battaglie comuni alle mie.
E nei suoi scatti e riscatti, in tutti questi anni passeggeri, si è riflessa in me una prospettiva migliore sul tempo e sulla fatica di viverlo.
Grazie.
Francesco
Re: Davide Rebellin
Grazie, Francesco. Che belle parole.panta2 ha scritto: ↑sabato 15 ottobre 2022, 11:13 Domani potrebbe essere (forse, il condizionale in questa circostanza è sempre doveroso) l'ultimo giorno da ciclista professionista dell'unico (e ultimo) corridore per cui abbia tifato. (Pantani, che dà origine al mio nickname, si ritirò nel 2003, nell'anno in cui io iniziai a seguire il ciclismo).
Inutile citare le statistiche, nel caso di Rebellin, sarebbe superfluo e superficiale: parlerebbero di trent'anni di professionismo, decine di corse vinte in tutto il mondo e molti altri piazzamenti prestigiosi, una quantità tendente all'infinito di km percorsi con un numero attaccato alla schiena, di tante cadute e altrettante riscosse.
Le quantità, certo, dicono molto sulle qualità di un fenomeno ma non sono mai in grado di distillarne l'essenza.
Quella resta una vicenda privata, una faccenda personale.
La relazione che si instaura tra un tifoso e il proprio campione, dipende esclusivamente dalla combinazione sentimentale di due biografie, non è una questione di vittorie e sconfitte, di trofei, di carriere, di palmares.
D'altronde, la parola campione deriva da campo, dal campo di battaglia, in cui si gioca l'esistenza di tutti e di ciascuno.
Non ho scelto di tifare per Rebellin, in lui ho solo intravisto i tratti di un compagno che aveva dovuto affrontare alcune battaglie comuni alle mie.
E nei suoi scatti e riscatti, in tutti questi anni passeggeri, si è riflessa in me una prospettiva migliore sul tempo e sulla fatica di viverlo.
Grazie.
Francesco
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Re: Davide Rebellin
E' passato decisamente in sordina il ritiro di Davide, grande campione ed enorme professionista.
Mi dispiace che cicloweb non gli abbia (finora?) tributato l'omaggio che un corridore del genere (indubbiamente uno dei più forti a livello mondiale negli ultimi 30 anni) meritava, ma solo qualche riga nell'articolo sulla corsa di domenica.
Per me ha rappresentato semplicemente il ciclismo, ho iniziato a tifarlo nel 1995 (avevo 11 anni) e ho continuato fino ad oggi (che di anni ne ho 38): mi ha accompagnato alle scuole medie con le prime vittorie di peso (la tappa e la maglia rosa al Giro 1996, i successi a San Sebastian e Zurigo), al liceo con la vittoria alla Tirreno e gli innumerevoli piazzamenti nelle classiche, poi all'università con quella settimana da sogno nel 2004, fino all'ingresso nel mondo del lavoro con le vittorie di ulteriori classiche (Freccia Vallone su tutte) e gare a tappe (Parigi Nizza su tutte), infine negli ultimi anni con ulteriori grandi soddisfazioni (su tutte il Giro dell'Emilia 2014, in cui ero presente sul San Luca).
E' stato senza dubbio un campione nelle corse di un giorno: 1 Liegi, 1 Amstel, 3 Freccia Vallone, 1 San Sebastian, 1 Zurigo, 1 GP Francoforte, 2 Tre Valli Varesine, 2 Giri Emilia, più innumerevoli semiclassiche italiane (praticamente le ha vinte tutte: Camaiore, 2 volte Prato, Legnano, 3 volte il giro del Veneto, giro del Friuli, 2 Trofeo Melinda, giro di Romagna) e straniere.
Anche nelle brevi gare a tappe è stato tra i migliori della sua epoca: ovviamente spiccano la Tirreno e la Parigi Nizza, ma ha vinto anche Giro del Mediterraneo (2 volte), Brixia Tour (2 volte) e altre prove.
Enorme è stata la sua continuità ad alti livelli: sempre competitivo, ha una quantità di piazzamenti tra i primi nelle principali classiche da far paura. Anche ai mondiali e alle olimpiadi, quando è stato convocato è sempre stato protagonista e utile alla causa azzurra (basti pensare alle azioni nel 2006, 2007 e 2008 determinanti per le vittorie di Bettini e Ballan). Resta la vicenda discutibile del 2008, che lo ha privato di una medaglia che avrebbe sicuramente rappresentato una gratificazione per la sua straordinaria carriera.
E' stato sfortunato in alcune circostanze (mondiale dilettanti Stoccarda 1991 su tutte), e soprattutto negli ultimi anni è stato vittima di un ostracismo senza precedenti da parte della Federazione: avrebbe sicuramente meritato un finale di carriera diverso, ma nonostante questo si è tolto soddisfazioni anche a oltre 40 anni (basti pensare alla Agostoni in cui ha battuto Nibali a 44 anni).
Da tifoso posso dire che mi ha sempre dato grandi soddisfazioni: anche quando non ha vinto, era sempre là, tra i primissimi, in tutte le gare, da febbraio ad ottobre. Ho avuto modo di conoscerlo in diverse occasioni, e mi ha sempre colpito la sua semplicità, la sua umiltà e la sua gentilezza.
Che dire? Grazie Davide per tutto ciò che ci hai regalato e in bocca al lupo per il futuro!
Mi dispiace che cicloweb non gli abbia (finora?) tributato l'omaggio che un corridore del genere (indubbiamente uno dei più forti a livello mondiale negli ultimi 30 anni) meritava, ma solo qualche riga nell'articolo sulla corsa di domenica.
Per me ha rappresentato semplicemente il ciclismo, ho iniziato a tifarlo nel 1995 (avevo 11 anni) e ho continuato fino ad oggi (che di anni ne ho 38): mi ha accompagnato alle scuole medie con le prime vittorie di peso (la tappa e la maglia rosa al Giro 1996, i successi a San Sebastian e Zurigo), al liceo con la vittoria alla Tirreno e gli innumerevoli piazzamenti nelle classiche, poi all'università con quella settimana da sogno nel 2004, fino all'ingresso nel mondo del lavoro con le vittorie di ulteriori classiche (Freccia Vallone su tutte) e gare a tappe (Parigi Nizza su tutte), infine negli ultimi anni con ulteriori grandi soddisfazioni (su tutte il Giro dell'Emilia 2014, in cui ero presente sul San Luca).
E' stato senza dubbio un campione nelle corse di un giorno: 1 Liegi, 1 Amstel, 3 Freccia Vallone, 1 San Sebastian, 1 Zurigo, 1 GP Francoforte, 2 Tre Valli Varesine, 2 Giri Emilia, più innumerevoli semiclassiche italiane (praticamente le ha vinte tutte: Camaiore, 2 volte Prato, Legnano, 3 volte il giro del Veneto, giro del Friuli, 2 Trofeo Melinda, giro di Romagna) e straniere.
Anche nelle brevi gare a tappe è stato tra i migliori della sua epoca: ovviamente spiccano la Tirreno e la Parigi Nizza, ma ha vinto anche Giro del Mediterraneo (2 volte), Brixia Tour (2 volte) e altre prove.
Enorme è stata la sua continuità ad alti livelli: sempre competitivo, ha una quantità di piazzamenti tra i primi nelle principali classiche da far paura. Anche ai mondiali e alle olimpiadi, quando è stato convocato è sempre stato protagonista e utile alla causa azzurra (basti pensare alle azioni nel 2006, 2007 e 2008 determinanti per le vittorie di Bettini e Ballan). Resta la vicenda discutibile del 2008, che lo ha privato di una medaglia che avrebbe sicuramente rappresentato una gratificazione per la sua straordinaria carriera.
E' stato sfortunato in alcune circostanze (mondiale dilettanti Stoccarda 1991 su tutte), e soprattutto negli ultimi anni è stato vittima di un ostracismo senza precedenti da parte della Federazione: avrebbe sicuramente meritato un finale di carriera diverso, ma nonostante questo si è tolto soddisfazioni anche a oltre 40 anni (basti pensare alla Agostoni in cui ha battuto Nibali a 44 anni).
Da tifoso posso dire che mi ha sempre dato grandi soddisfazioni: anche quando non ha vinto, era sempre là, tra i primissimi, in tutte le gare, da febbraio ad ottobre. Ho avuto modo di conoscerlo in diverse occasioni, e mi ha sempre colpito la sua semplicità, la sua umiltà e la sua gentilezza.
Che dire? Grazie Davide per tutto ciò che ci hai regalato e in bocca al lupo per il futuro!
Re: Davide Rebellin
schwoch83 ha scritto: ↑martedì 18 ottobre 2022, 20:00 E' passato decisamente in sordina il ritiro di Davide, grande campione ed enorme professionista.
Mi dispiace che cicloweb non gli abbia (finora?) tributato l'omaggio che un corridore del genere (indubbiamente uno dei più forti a livello mondiale negli ultimi 30 anni) meritava, ma solo qualche riga nell'articolo sulla corsa di domenica.
Per me ha rappresentato semplicemente il ciclismo, ho iniziato a tifarlo nel 1995 (avevo 11 anni) e ho continuato fino ad oggi (che di anni ne ho 38): mi ha accompagnato alle scuole medie con le prime vittorie di peso (la tappa e la maglia rosa al Giro 1996, i successi a San Sebastian e Zurigo), al liceo con la vittoria alla Tirreno e gli innumerevoli piazzamenti nelle classiche, poi all'università con quella settimana da sogno nel 2004, fino all'ingresso nel mondo del lavoro con le vittorie di ulteriori classiche (Freccia Vallone su tutte) e gare a tappe (Parigi Nizza su tutte), infine negli ultimi anni con ulteriori grandi soddisfazioni (su tutte il Giro dell'Emilia 2014, in cui ero presente sul San Luca).
E' stato senza dubbio un campione nelle corse di un giorno: 1 Liegi, 1 Amstel, 3 Freccia Vallone, 1 San Sebastian, 1 Zurigo, 1 GP Francoforte, 2 Tre Valli Varesine, 2 Giri Emilia, più innumerevoli semiclassiche italiane (praticamente le ha vinte tutte: Camaiore, 2 volte Prato, Legnano, 3 volte il giro del Veneto, giro del Friuli, 2 Trofeo Melinda, giro di Romagna) e straniere.
Anche nelle brevi gare a tappe è stato tra i migliori della sua epoca: ovviamente spiccano la Tirreno e la Parigi Nizza, ma ha vinto anche Giro del Mediterraneo (2 volte), Brixia Tour (2 volte) e altre prove.
Enorme è stata la sua continuità ad alti livelli: sempre competitivo, ha una quantità di piazzamenti tra i primi nelle principali classiche da far paura. Anche ai mondiali e alle olimpiadi, quando è stato convocato è sempre stato protagonista e utile alla causa azzurra (basti pensare alle azioni nel 2006, 2007 e 2008 determinanti per le vittorie di Bettini e Ballan). Resta la vicenda discutibile del 2008, che lo ha privato di una medaglia che avrebbe sicuramente rappresentato una gratificazione per la sua straordinaria carriera.
E' stato sfortunato in alcune circostanze (mondiale dilettanti Stoccarda 1991 su tutte), e soprattutto negli ultimi anni è stato vittima di un ostracismo senza precedenti da parte della Federazione: avrebbe sicuramente meritato un finale di carriera diverso, ma nonostante questo si è tolto soddisfazioni anche a oltre 40 anni (basti pensare alla Agostoni in cui ha battuto Nibali a 44 anni).
Da tifoso posso dire che mi ha sempre dato grandi soddisfazioni: anche quando non ha vinto, era sempre là, tra i primissimi, in tutte le gare, da febbraio ad ottobre. Ho avuto modo di conoscerlo in diverse occasioni, e mi ha sempre colpito la sua semplicità, la sua umiltà e la sua gentilezza.
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Re: Davide Rebellin
Ho visto la sua intervista su GCN italia e mi ha fatto la stessa impressioneschwoch83 ha scritto: ↑martedì 18 ottobre 2022, 20:00 E' passato decisamente in sordina il ritiro di Davide, grande campione ed enorme professionista.
Mi dispiace che cicloweb non gli abbia (finora?) tributato l'omaggio che un corridore del genere (indubbiamente uno dei più forti a livello mondiale negli ultimi 30 anni) meritava, ma solo qualche riga nell'articolo sulla corsa di domenica.
Per me ha rappresentato semplicemente il ciclismo, ho iniziato a tifarlo nel 1995 (avevo 11 anni) e ho continuato fino ad oggi (che di anni ne ho 38): mi ha accompagnato alle scuole medie con le prime vittorie di peso (la tappa e la maglia rosa al Giro 1996, i successi a San Sebastian e Zurigo), al liceo con la vittoria alla Tirreno e gli innumerevoli piazzamenti nelle classiche, poi all'università con quella settimana da sogno nel 2004, fino all'ingresso nel mondo del lavoro con le vittorie di ulteriori classiche (Freccia Vallone su tutte) e gare a tappe (Parigi Nizza su tutte), infine negli ultimi anni con ulteriori grandi soddisfazioni (su tutte il Giro dell'Emilia 2014, in cui ero presente sul San Luca).
E' stato senza dubbio un campione nelle corse di un giorno: 1 Liegi, 1 Amstel, 3 Freccia Vallone, 1 San Sebastian, 1 Zurigo, 1 GP Francoforte, 2 Tre Valli Varesine, 2 Giri Emilia, più innumerevoli semiclassiche italiane (praticamente le ha vinte tutte: Camaiore, 2 volte Prato, Legnano, 3 volte il giro del Veneto, giro del Friuli, 2 Trofeo Melinda, giro di Romagna) e straniere.
Anche nelle brevi gare a tappe è stato tra i migliori della sua epoca: ovviamente spiccano la Tirreno e la Parigi Nizza, ma ha vinto anche Giro del Mediterraneo (2 volte), Brixia Tour (2 volte) e altre prove.
Enorme è stata la sua continuità ad alti livelli: sempre competitivo, ha una quantità di piazzamenti tra i primi nelle principali classiche da far paura. Anche ai mondiali e alle olimpiadi, quando è stato convocato è sempre stato protagonista e utile alla causa azzurra (basti pensare alle azioni nel 2006, 2007 e 2008 determinanti per le vittorie di Bettini e Ballan). Resta la vicenda discutibile del 2008, che lo ha privato di una medaglia che avrebbe sicuramente rappresentato una gratificazione per la sua straordinaria carriera.
E' stato sfortunato in alcune circostanze (mondiale dilettanti Stoccarda 1991 su tutte), e soprattutto negli ultimi anni è stato vittima di un ostracismo senza precedenti da parte della Federazione: avrebbe sicuramente meritato un finale di carriera diverso, ma nonostante questo si è tolto soddisfazioni anche a oltre 40 anni (basti pensare alla Agostoni in cui ha battuto Nibali a 44 anni).
Da tifoso posso dire che mi ha sempre dato grandi soddisfazioni: anche quando non ha vinto, era sempre là, tra i primissimi, in tutte le gare, da febbraio ad ottobre. Ho avuto modo di conoscerlo in diverse occasioni, e mi ha sempre colpito la sua semplicità, la sua umiltà e la sua gentilezza.
Che dire? Grazie Davide per tutto ciò che ci hai regalato e in bocca al lupo per il futuro!
Re: Davide Rebellin
Che carriera!
La delusione piu grande non vederlo alle olimpiadi e al mondiale 2004...fatto fuori dalla nazionale...Ve lo immaginate oggi un azzurro leader di coppa del mondo, vincitore di Liegi-Freccia-Amstel fuori dalla nazionale?
La delusione piu grande non vederlo alle olimpiadi e al mondiale 2004...fatto fuori dalla nazionale...Ve lo immaginate oggi un azzurro leader di coppa del mondo, vincitore di Liegi-Freccia-Amstel fuori dalla nazionale?
Re: Davide Rebellin
Senza parole.
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Re: Davide Rebellin
non ci credo, non così, non dopo una vita ad allenarsi. Non si può, basta basta basta
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The honest thief, the tender murderer, the superstitious atheist”.
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Re: Davide Rebellin
Notizia tristissima. Sono suo tifoso da praticamente 30 anni e adesso sono tristissimo.
1° Tour de France 2018
Campionato del mondo gara in linea 2021.
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Re: Davide Rebellin
...
Von Rock ? Nein, danke.
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Re: Davide Rebellin
Che destino crudele...poche settimane dopo il suo ritiro
Dopo la tragedia di Scarponi ho fatto molta fatica a ricominciare con la bici da corsa...
non so se riuscirò a riprendere dopo quest'altra tegola.
E' troppo pericoloso, anche sulle strade secondarie, auto o camioncini che ti fanno il filo o vanno a zig zag.
Ne parlavo proprio l'altra sera con un amico, viene davvero voglia di vendere la bici da corsa e comprarsi una bella mountain bike,
almeno sui sentieri nessuno ti può investire.
Dopo la tragedia di Scarponi ho fatto molta fatica a ricominciare con la bici da corsa...
non so se riuscirò a riprendere dopo quest'altra tegola.
E' troppo pericoloso, anche sulle strade secondarie, auto o camioncini che ti fanno il filo o vanno a zig zag.
Ne parlavo proprio l'altra sera con un amico, viene davvero voglia di vendere la bici da corsa e comprarsi una bella mountain bike,
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Re: Davide Rebellin
Sono sconcertato. Lo seguo da sempre , ed è pazzesco sia finita così..
Solo silenzio
Riposi in pace . Addio
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Re: Davide Rebellin
E niente, le strade per i ciclisti (ed ahimè anche per i pedoni) ormai sono una roulette russa, riposi in pace....
Re: Davide Rebellin
Ho letto ora la notizia. Sono senza parole anch'io. Assurdo
Io vado spesso in bici in città, ma sono convinto che fuori città sia di fatto molto più pericoloso.
Esprimo il mio cordoglio.
Io vado spesso in bici in città, ma sono convinto che fuori città sia di fatto molto più pericoloso.
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- LawrenceDM
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- Iscritto il: domenica 7 aprile 2019, 22:46
Re: Davide Rebellin
Notizia orribile, maledizione...
"Fausto era ancora nella camera ardente. Arrivò Bartali. Prese la mano di Fausto e disse: «È incredibile, è incredibile». Pianse e pregò alla sua maniera. Il grande duello era finito per sempre." (Candido Cannavò)
Re: Davide Rebellin
Viviamo in un Paese in cui la sicurezza stradale non è priorità. Viviamo in un Paese in cui su un giornale o in radio si possono lanciare messaggi di violenza contro i ciclisti. La dinamica è la stessa che mi ha coinvolto nel 2019. Non ci vedono, non ci vogliono vedere
I media hanno trovato la categoria giusta da attaccare e normalizzano messaggi d'odio quotidianamente. Tanto poi c'è sempre la scusa del "Non l'ho visto"
I media hanno trovato la categoria giusta da attaccare e normalizzano messaggi d'odio quotidianamente. Tanto poi c'è sempre la scusa del "Non l'ho visto"
Soffrire, cadere, rialzarsi, vincere. Questo è il vocabolario del ciclismo e della vita
Re: Davide Rebellin
Destino tragico,si era ritirato ma 1 mese dopo aveva ancora voglia di allenarsi.
Riposa in pace Davide.
Riposa in pace Davide.
Re: Davide Rebellin
noooo mamma mia
2015:TreValliVaresine
2016:Giro (primi5), Tour t11-14, ParigiTours
2017:Kuurne, TroBroLeon
2018:Tour of Guangxi
2019:Dwars,Tour t18, Vuelta t8, 'Emilia
2020:CoppiBartali, BinckBanktour, Giro t1, Vuelta t 1-2
2021:Larciano, Dwars, Turchia, Tour t16, Primus Classic
2022:La marseillaise, Vuelta t3-10, Japan Cup
2023 :FrecciaVallone, Giro t20, Vuelta(primi5)
2024: MuscatClassic
2016:Giro (primi5), Tour t11-14, ParigiTours
2017:Kuurne, TroBroLeon
2018:Tour of Guangxi
2019:Dwars,Tour t18, Vuelta t8, 'Emilia
2020:CoppiBartali, BinckBanktour, Giro t1, Vuelta t 1-2
2021:Larciano, Dwars, Turchia, Tour t16, Primus Classic
2022:La marseillaise, Vuelta t3-10, Japan Cup
2023 :FrecciaVallone, Giro t20, Vuelta(primi5)
2024: MuscatClassic
Re: Davide Rebellin
quoto.bartoli ha scritto: ↑mercoledì 30 novembre 2022, 16:31 Viviamo in un Paese in cui la sicurezza stradale non è priorità. Viviamo in un Paese in cui su un giornale o in radio si possono lanciare messaggi di violenza contro i ciclisti. La dinamica è la stessa che mi ha coinvolto nel 2019. Non ci vedono, non ci vogliono vedere
I media hanno trovato la categoria giusta da attaccare e normalizzano messaggi d'odio quotidianamente. Tanto poi c'è sempre la scusa del "Non l'ho visto"
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- Iscritto il: giovedì 23 giugno 2022, 20:13