Venerdì e sabato il mio primo "viaggio" con la bicicletta. Molto mini in realtà, solo una notte fuori.
Borsa sottosella sufficiente a contenere tutto il necessario (e qualcosina in più che non si sa mai) diviso in sacchetti ikea ermetici, per un totale di circa 3kg di peso:
- completo di ricambio (salopette, maglietta, smanicato antivento, calze e fascia sottocasco)
- kway manica lunga e guanti (erano previsti temporali pomeridiani venerdì, scampati per fortuna) NON USATI
- abiti civili (pantaloncino, maglietta, mutande e infradito)
- bottiglietta di plastica con integratore in polvere, 12g di aminoacidi, spazzolino e mini-dentifricio, crema per le chiappe
- abbondanti barrette e due fagottini al cacao
- carta da culo e mascherina
- carica cellulare/Garmin
- borsellino che solitamente ho sotto il sellino (camera d'aria e multitool) e pompa
Il giro era abbastanza ambizioso: partenza da Bussoleno, salita al Colle del Moncenisio (24km e 1.600m D+), discesa a Lanslebourg, St. Jean de Maurienne, Col de la Croix de Fer (28km e 1.550m D+), discesa e pernottamento a Oz en Oisans. Ripartenza per Bourg d'Oisans, Alpe d'Huez/Col de Sarenne (23km e 1.500m D+), discesa verso il Lac du Chambon, Col du Lautaret (25km e 1.000m D+), discesa a Briancon, Colle del Monginevro (11km e 550m D+), discesa verso Susa e arrivo a Bussoleno.
Giorno 1: 160km e 4.000m D+
Giorno 2: 165km e 3.500m D+
Totale: 315km e 7.500m D+
Visti i numeri, i due giorni consecutivi e la totale mancanza di "vie di fuga" (avevo già sperimentato una doppietta abbastanza simile verso fine giugno, ma senza borsa e soprattutto con ritorno a casa e possibilità di tagliare in qualsiasi momento) sono partito con un doppio limitatore ben inserito, fin troppo probabilmente.
Scelgo di partire da Bussoleno e non da Susa per sfruttare gli 8-9 km di pianura come leggero riscaldamento. La prima salita la conosco bene, è lunga ma concede dei tratti di recupero e nel finale diventa più agevole. Il vero calvario del primo giorno sono stati gli oltre 50km tra Lanslebourg e St. Jean de Maurienne con un forte vento contrario. Più che la fatica non preventivata è stata la noia mista al nervoso a darmi più fastidio, insieme al caldo (fino a 39° sulle prime rampe della salita). Attacco la Croix de Fer con l'acqua già calda nelle borracce e i primi 10km sono i più duri. Li ho patiti come mi è capitato con la prima metà della Bonette due settimane fa. I secondi 10km sono facili e passano rapidi, a una dozzina di km dalla vetta trovo una fontana, cambio acqua, mi rinfresco e riprendo bene. Gli ultimi 7 km intorno all'8% passano facili, il paesaggio è bello. Come sempre, sia perché fisicamente ho bisogno di carburare, sia perché mentalmente sono più libero, il finale del giro lo pedalo bene e affronto bene le risalite che spezzano la discesa e arrivo a Oz dopo 7:47' di pedalata (8:05' complessive). Birra, doccia, un'oretta disteso, cena e a letto presto. Mi sento bene, le gambe sembrano fresche.
Sabato mi sveglio riposato e le gambe sembrano buone. Colazione abbondante e via con una 15ina di km di pianura fino a Bourg d'Oisans. L'attacco dell'Alpe è cattivo, la strada larga nasconde la pendenza sempre intorno al 9-10%, il paesaggio anonimo. Prendo un passo tranquillo e mi sembra di stare anche meglio rispetto al giorno prima. Salgo regolare, la seconda metà di salita è meno impegnativa, il finale decisamente facile. La curva degli olandesi si riconosce appena senza pubblico. In cima il paese è brutto più o meno come me l'aspettavo. Appena superata l'Alpe per salire ancora al Col de Sarenne, nel giro di poche centinaia di metri, il contesto cambia totalmente e tanto brutta e caotica è l'Alpe d'Huez quanto meravigliosa e selvaggia la strada per raggiungere il colle. Bello anche il paesaggio della discesa (abbastanza impegnativa per curve e asfalto bruttino). Tornato sulla strada principale ricomincio a salire dolcemente verso il Lautaret, strada abbastanza trafficata e con pendenze irregolari, soprattutto nella prima parte, ma con bellissimi scorci sul Massiccio des Écrins e La Meije in particolare. Dopo La Grave la salita diventa più regolare intorno al 5-6% e il paesaggio più montano. Si arriva agevolmente al Col du Lautaret e giù in picchiata verso Briancon, discesa velocissima con vento benevolo, tolgo il limitatore e inizio a spingere un po', tanto il più è fatto. Briancon mi accoglie con i suoi soliti 35-36°. Il Colle del Monginevro è una salita che mi piace per strada e pendenze e la pedalo bene fino in cima. Il ritorno verso Susa e Bussoleno, lunga discesa intervallata da qualche piano e qualche rampetta, è abbastanza fortunato visto il vento non troppo intenso (sempre contrario al pomeriggio scendendo la valle). Arrivo alla macchina dopo 7 ore tonde di pedala e 7:27' totali senza essere distrutto e pedalando ancora decorosamente. Nel complesso sensazioni decisamente migliori il secondo giorno rispetto al primo. Direi anche meno fatica.
Esperienza decisamente positiva e da ripetere, magari aggiungendo un terzo giorno...
Giorno 1: Bussoleno-Oz en Oisans
https://www.strava.com/activities/7587086501
Giorno 2: Oz en Oisans-Bussoleno
https://www.strava.com/activities/7592370604