GregLemond ha scritto: ↑sabato 24 settembre 2022, 9:30
Primo86 ha scritto: ↑venerdì 23 settembre 2022, 21:47
Si però non tramutiamola in retorica la storia
che la corsa la fanno i corridori.
Il Gramartboden non è che lasciasse tutta questa possibilità di interpretazione, a Innsbruck.
Bergen aveva poco da offrire fino all'ultima Salmon Hill, anche ci fossero stati gli attuali campioni: o volata o azione lì.
Come del resto fu Imola.
Doha fu mezzo salvata dal vento.
Richmond era un'altra roba al limite del penoso.
A Zolder cos'altro ci si poteva aspettare?
Giorgio magari sbaglia a generalizzare ma ci siamo sorbiti veramente tanti mondiali brutti come la fame, girotondi pallosi che sono stati il 95% dello svolgimento di edizioni scialbe, impreziosite da qualche azione nel finale.
E la storiella che la corsa la fanno i corridori ci piace ripeterla quando capita, nemmeno troppo spesso, che qualche fenomeno stravolga una corsa a cui non davamo un euro.
Poi se applichiamo la logica della Sanremo è tuttobbello, per carità.
Pur essendo un teorico del "grassetto", è naturale che certe evoluzioni della corsa siano legate al circuito.
E condivido che il 95% dei mondiali son stati delle palle pazzesche.
Intendiamoci, anche lo scorso anno senza quei folli della Francia arrivavano in 50
Preciso che non ho quantificato le edizioni dei mondiali noiose ma ho detto che ci sono state un sacco di edizioni noiose il cui svolgimento è stato per il 95% (mi sono espresso male, la percentuale è del tutto simbolica) un insignificante susseguirsi di giri del circuito e per la restante parte qualche aumento di andatura, qualche tentativo invero poco credibile e le azioni sul finale.
Preciso, inoltre, che arrivare in 50 non vuol dire necessariamente corsa brutta, così come un arrivo di pochi non vuol dire necessariamente corsa bella.
Anzi io credo che la selezione all'arrivo non sia né sufficiente né necessaria per avere una corsa bella o dai contenuti tecnici rilevanti (insisto sul confronto Sanremo - Gand - Kuurne).
Anche se fossero arrivati in 50, l'anno scorso (ne dubito fortemente), il percorso era tecnicamente notevole.
Su Innsbruck, ti dirò, non sono così netto.
Per me quel Mondiale era sicuramente molto duro. Ma è stato concepito male.
Molto banalmente avrebbe avuto più senso pensare a un passaggio o a un paio di passaggi sul muro lontano dal traguardo o addirittura fare solo Igls senza Holl.