[2023] - Qui i nostri chilometri in bicicletta

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Beppugrillo
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[2023] - Qui i nostri chilometri in bicicletta

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Inauguro il thread, come l'anno scorso, con i "buoni propositi" per l'anno che si apre.
Per quanto mi riguarda, i buoni propositi coincidono con la lista delle salite che vorrei fare. Delle 10 che avevo elencato l'anno scorso ne ho fatte solo 3, ma perché poi strada facendo ho preferito provarne altre o rifarne alcune che avevo già scalato. Comunque questa è la lista per il 2023:

1 - Soelden - Rettenbach: vedendola in tv ho avuto l'impressione che fosse una salita più dura anche dei nostri colossi Zoncolan e Mortirolo, che hanno pendenze magari leggermente più importanti, ma hanno i tornanti che sia per il professionista sia per il cicloturista fanno una differenza enorme. Il problema è logistico, farla significa arrivare in auto almeno a Merano e in giornata comincia a essere un po' proibitivo. Comunque si può accoppiare al Passo del Rombo che è un'altra delle salite che voglio fare sin da quando in una mattinata di totale follia da lockdown l'ho fatta virtualmente sui rulli finendo totalmente disidratato.
2 - Passo delle Erbe: quest'anno sono partito una domenica notte alla volta di Campitello di Fassa senza aver ancora deciso quale fare dei due giri che avevo tracciato. Il primo comprendeva il Passo delle Erbe, il secondo le Tre Cime. Ho scelto il secondo ma il primo è da recuperare. Ho l'impressione che sia una salita (comunque una sequenza di salite e strade) un po' protetta dalla ressa che si forma attorno al Sellaronda e che a livello di paesaggi potrebbe anche superare le strade dolomitiche più famose.
3 - Colle delle Finestre: trovare il momento giusto per fare il Colle delle Finestre non è facile però direi che è arrivato il momento di fare un tentativo.
4 - Alpe di Siusi: altra salita dolomitica leggermente meno "mainstream", ma penso che la vista in cima valga decisamente la pena. Mi frena il fatto che sia una salita a fondo cieco.
5 - Blockhaus: volevo farlo quest'anno ma nella settimana in cui sono stato a casa in estate ho preferito fare strade più familiari. Però sto Blockhaus me lo trascino da 3 anni e mi ispira in due possibili percorsi: Mare-Blockhaus-Mare oppure tripla scalata da tre versanti diversi
6 - Galibier: per ultimo non perché mi ispiri meno delle altre ma perché mi rendo conto che sarà molto difficile che possa farlo. Le difficoltà logistiche lo mettono forse un po' fuori dalla mia portata al momento. L'ipotesi che in questo momento sta più in piedi è portare la macchina a Briancon e farlo da sud con inversione a U abbinandoci il Granon e poi magari in fondo l'Izoard. Però è veramente lontano
7 - San Gottardo: l'anello di Airolo penso sia imprescindibile per un cicloturista, è già in lista da un po' e aspetta la sua occasione


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chinaski89
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Re: [2023] - Qui i nostri chilometri in bicicletta

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In una due giorni da parenti sul Garda ho girato un po' le coste venete del lago e mi sono tolto uno sfizio che avevo in testa da un bel po'

Punta Veleno, la famosa terribile salita affrontata mi pare solo al Giro del Trentino un decennio fa, corsa alla mattina partendo dal lungolago di Assenza (e facendo quindi un pezzo in più al 20% prima di Castello dove parte la vera salita mortacci di chi ha messo la traccia su climbfinder) devo dire la salita più devastante mai corsa su asfalto con una costanza di pendenze terrificante e 6 km filati sempre tra il 15 e il 18% di media con punte che te le raccomando. C'è un punto in particolare dove i tornanti numerati spariscono per 1km abbondante che è veramente una tortura. Ci ho messo un'ora, poi mentre scendevo stravolto e felice sono stato colto da follia e ho deciso di riprovarla con la MTB la mattina successiva. Pessima idea. Sofferenza forse un filo minore ma tempo più alto, due volte piede a terra. Meglio lasciar perdere :lol:


herbie
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Re: [2023] - Qui i nostri chilometri in bicicletta

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chinaski89 ha scritto: giovedì 5 gennaio 2023, 21:11 In una due giorni da parenti sul Garda ho girato un po' le coste venete del lago e mi sono tolto uno sfizio che avevo in testa da un bel po'

Punta Veleno, la famosa terribile salita affrontata mi pare solo al Giro del Trentino un decennio fa, corsa alla mattina partendo dal lungolago di Assenza (e facendo quindi un pezzo in più al 20% prima di Castello dove parte la vera salita mortacci di chi ha messo la traccia su climbfinder) devo dire la salita più devastante mai corsa su asfalto con una costanza di pendenze terrificante e 6 km filati sempre tra il 15 e il 18% di media con punte che te le raccomando. C'è un punto in particolare dove i tornanti numerati spariscono per 1km abbondante che è veramente una tortura. Ci ho messo un'ora, poi mentre scendevo stravolto e felice sono stato colto da follia e ho deciso di riprovarla con la MTB la mattina successiva. Pessima idea. Sofferenza forse un filo minore ma tempo più alto, due volte piede a terra. Meglio lasciar perdere :lol:
beh non è affatto male un'ora Punta Veleno a piedi, quasi il 1100 di VAM, contando che verso la cima spiana un poco...in bici da strada ci dovresti mettere qualche minuto in meno, ma pochi.


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chinaski89
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Re: [2023] - Qui i nostri chilometri in bicicletta

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1h02' per l'esattezza dal bivio sullo stradone lungolago prendendo via del dosso. Non malissimo, finalmente sta tornando una forma decente da usare fuoristrada. Prima o poi comunque torno a provarla per stare sotto l'ora, non conoscendola bene e visto che l'effetto legnata è immediato sono partito un po' cauto invece era meglio tenere il passo meno lento possibile da subito e amen tanto non spiana manco a pagarla a parte il km e mezzo alla fine dove comunque per tornare sui 5 min/km ci vuole una certa forza di volontà visto lo stato delle gambe :crazy:

In bdc ho visto un tizio arrancare malissimo e devi pure stare attento a non finire in qualche canalina o buca, dev essere proprio figo però arrivare in cima senza mettere piede a terra, in MTB molto meglio ma è una roba infinita.


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Road Runner
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EugeRambler ha scritto: sabato 31 dicembre 2022, 15:59 Ammirazione per Road Runner, la sua salute di ferro e la mancanza di imprevisti :shock:
.....
Imprevisti ?
What's "imprevisti" ??
Ho corso svariate decine di volte alle tre di notte per
non dover accampare questa banalissima scusa...
Ed è incredibile ed inspiegabile dire quanta carica mi dia correre a quell'ora !!!


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Beppugrillo
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Re: [2023] - Qui i nostri chilometri in bicicletta

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Via, la prima follia autodistruttiva dell'anno è il Passo del Rombo sui rulli. Mi sentivo in colpa per non essere uscito stamattina e allora mi sono sparato sti 1800 metri di dislivello da fermo. Non ha senso da nessun punto di vista (non è "allenante", non è divertente, probabilmente fa male alla salute), però ogni tanto è liberatorio


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Beppugrillo
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Bellissimo primo giro dell'anno: 85 km con 1.800 m di dislivello e 30 cm di neve a bordo strada dal primo all'ultimo metro. Nella prima parte ho preso anche un po' di neve nuova, fortunatamente pochissima. Bello anche perché non me l'aspettavo, da casa non vedo le colline e nell'ultima settimana non sono mai stato fuori dall'ufficio con la luce del giorno, quindi ho scoperto che le colline sono completamente innevate solo appena uscito dalla città con la macchina. Alla fine crisi di fame clamorosa, con questa temperatura non mi andava di fermarmi a mangiare prima e a quel punto ero quasi arrivato. Però crisi tostissima, l'ultima salita da Mornico Losana a Montalto l'ho fatta ai 10 km/h nonostante sono solo 5 km al 4,4% :uhm:


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Beppugrillo
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Oggi partito per fare 3.200 metri di dislivello in "montagna" perché la temperatura di ieri mi aveva illuso. In realtà partendo da Varzi ho trovato nebbia e freddo quindi in cima ho tagliato per fare un giro più sotto controllo vicino all'auto. Poi il meteo è migliorato tantissimo, sul Penice ho sudato come fosse luglio. Però in discesa sempre tanto freddo. Alla fine poco meno di un centinaio di chilometri e di 2000 metri di dislivello. Comunque bene alla fine, si può arrivare alla primavera partendo da più avanti rispetto al solito


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Beppugrillo ha scritto: domenica 5 febbraio 2023, 16:21 Poi il meteo è migliorato tantissimo, sul Penice ho sudato come fosse luglio. Però in discesa sempre tanto freddo.
Consigliatissimo, anche se non lo fanno in molti: d'inverno mi porto un intimo termico di ricambio in un sacchetto di plastica in maniera che non si bagni col sudore(lo puoi tranquillamente infilare sotto il giubbino se non vuoi portare uno zainetto), se faccio una salita lunga. In cima mi metto al Sole, mi spoglio, tolgo l'intimo bagnato e metto quello asciutto. Comfort eccezionale in discesa. In salita meglio togliere anche il sottocasco, non lo senti in freddo, perché altrimenti te lo ritrovi come una una gelida cuffietta bagnata attaccata alla testa con la pressione del casco in discesa...


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pacho
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Il Penice :cry: :cry: Le mie strade da ragazzo. L'appennino piacentino lo davo per scontato, per poi rimpiangerlo alla grande una volta constatato che il 90 della superficie terrestre non si addice al ciclismo cosi bene :mrgreen: In particulare la val tidone è splendida..quest'estate riporterò la bici in italia e sto pensando di fare una settimana di vacanze pedalate sui miei percorsi... mi viene gia il magone a pensarci :boing: Certo è che per smaltire tutto quello che mangerò ho calculato che minimo mi servono 2000 mt di dislivello giornaliero eheheheh.
Beppegrullo hai fatto il versante da Bobbio? in ogni caso, il pezzo davvero duro è quello che dal parcheggio ti porta poi su in cima alla chiesetta..
Un altro percorso stupendo, non particolarmente duro ma che richiede un paio di giorni è da bobbio, magari partendo da un piu in basso, verso travo o rivergaro, fino chiavari, passando per la val d'aveto.
Vi saluto e buone pedalate con molta invidia, dato che qui posso fare sempre la stessa solita salitella..
Ps. Quest'anno (iniziato ufficialmente il 28/11) sono a 2600 km con circa 3000 metri di dislivello a settimana (e sempre e solo sulla stessa salitella che sto consumando :champion: )... ancora qualche kg di troppo (sono 63), ma confronto gli 81 del maggio 2022 sono un figurino.


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Re: [2023] - Qui i nostri chilometri in bicicletta

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A 63 chili non sei ancora msgro? Ma quanti anni hai ? :dubbio:
Credo di non aver mai pesato 63 chili da quando vado in bici....ma nemmeno 68...


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pacho
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Re: [2023] - Qui i nostri chilometri in bicicletta

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39.. ancora per un
mese :titanic: :cry:
Fino a 62 è cicloturismo, a 60 si inizia a pedalicchiare, poi sotto Ii 58 si fanno i bauchi x terra 🤣
Cmq prima di riprendere in bici a fine agosto ho corso a piedi 10 km al giorno per 4 mesi e secondo me ha
aiutato..
Stiamo in contatto su strava!


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Re: [2023] - Qui i nostri chilometri in bicicletta

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pacho ha scritto: lunedì 6 febbraio 2023, 13:34 39.. ancora per un
mese :titanic: :cry:
Fino a 62 è cicloturismo, a 60 si inizia a pedalicchiare, poi sotto Ii 58 si fanno i bauchi x terra 🤣
Cmq prima di riprendere in bici a fine agosto ho corso a piedi 10 km al giorno per 4 mesi e secondo me ha
aiutato..
Stiamo in contatto su strava!
ma porca miseria, nei fumi della grappa che bevo a colazione ho letto il nickname "pietro" invece di "pacho". Certo che lo so quanti anni hai...con i vecchi corridori ovviamente i conti son diversi. Comunque se il tuo fisico brucia ancora così tanti chili significa che la tua età età biologica è minore di quella anagrafica, sei fortunato.
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pacho ha scritto: lunedì 6 febbraio 2023, 5:52 Il Penice :cry: :cry: Le mie strade da ragazzo. L'appennino piacentino lo davo per scontato, per poi rimpiangerlo alla grande una volta constatato che il 90 della superficie terrestre non si addice al ciclismo cosi bene :mrgreen: In particulare la val tidone è splendida..quest'estate riporterò la bici in italia e sto pensando di fare una settimana di vacanze pedalate sui miei percorsi... mi viene gia il magone a pensarci :boing: Certo è che per smaltire tutto quello che mangerò ho calculato che minimo mi servono 2000 mt di dislivello giornaliero eheheheh.
Beppegrullo hai fatto il versante da Bobbio? in ogni caso, il pezzo davvero duro è quello che dal parcheggio ti porta poi su in cima alla chiesetta..
Un altro percorso stupendo, non particolarmente duro ma che richiede un paio di giorni è da bobbio, magari partendo da un piu in basso, verso travo o rivergaro, fino chiavari, passando per la val d'aveto.
Vi saluto e buone pedalate con molta invidia, dato che qui posso fare sempre la stessa solita salitella..
Ps. Quest'anno (iniziato ufficialmente il 28/11) sono a 2600 km con circa 3000 metri di dislivello a settimana (e sempre e solo sulla stessa salitella che sto consumando :champion: )... ancora qualche kg di troppo (sono 63), ma confronto gli 81 del maggio 2022 sono un figurino.
Vieni in val d'Arda a farci sderenare :whip:


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Re: [2023] - Qui i nostri chilometri in bicicletta

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herbie ha scritto: domenica 5 febbraio 2023, 23:57
Beppugrillo ha scritto: domenica 5 febbraio 2023, 16:21 Poi il meteo è migliorato tantissimo, sul Penice ho sudato come fosse luglio. Però in discesa sempre tanto freddo.
Consigliatissimo, anche se non lo fanno in molti: d'inverno mi porto un intimo termico di ricambio in un sacchetto di plastica in maniera che non si bagni col sudore(lo puoi tranquillamente infilare sotto il giubbino se non vuoi portare uno zainetto), se faccio una salita lunga. In cima mi metto al Sole, mi spoglio, tolgo l'intimo bagnato e metto quello asciutto. Comfort eccezionale in discesa. In salita meglio togliere anche il sottocasco, non lo senti in freddo, perché altrimenti te lo ritrovi come una una gelida cuffietta bagnata attaccata alla testa con la pressione del casco in discesa...
Però se ti butti subito senza fermarti hai quei 3-4 km di rendita sulla temperatura corporea della salita. Suona un po' "polmonite saltami addosso" però ho sempre fatto così e non mi è mai venuta :diavoletto:
Non so, sicuramente è una buona prassi, però fermarmi per cambiarmi va tantissimo contro il mio istinto, comunque le prossime settimane magari provo. Anche se penso che rimarrò più in zona collinare, questa domenica mi ero fatto ingolosire dalle temperature incredibili del giorno prima.
pacho ha scritto: lunedì 6 febbraio 2023, 5:52 Il Penice :cry: :cry: Le mie strade da ragazzo. L'appennino piacentino lo davo per scontato, per poi rimpiangerlo alla grande una volta constatato che il 90 della superficie terrestre non si addice al ciclismo cosi bene :mrgreen: In particulare la val tidone è splendida..quest'estate riporterò la bici in italia e sto pensando di fare una settimana di vacanze pedalate sui miei percorsi... mi viene gia il magone a pensarci :boing: Certo è che per smaltire tutto quello che mangerò ho calculato che minimo mi servono 2000 mt di dislivello giornaliero eheheheh.
Beppegrullo hai fatto il versante da Bobbio? in ogni caso, il pezzo davvero duro è quello che dal parcheggio ti porta poi su in cima alla chiesetta..
Un altro percorso stupendo, non particolarmente duro ma che richiede un paio di giorni è da bobbio, magari partendo da un piu in basso, verso travo o rivergaro, fino chiavari, passando per la val d'aveto.
Vi saluto e buone pedalate con molta invidia, dato che qui posso fare sempre la stessa solita salitella..
Ps. Quest'anno (iniziato ufficialmente il 28/11) sono a 2600 km con circa 3000 metri di dislivello a settimana (e sempre e solo sulla stessa salitella che sto consumando :champion: )... ancora qualche kg di troppo (sono 63), ma confronto gli 81 del maggio 2022 sono un figurino.
A questo giro il versante da Bobbio. Quello da Varzi credo l'abbiano appena riasfaltato, ma pur dovendo tornare proprio a Varzi domenica sono sceso da Romagnese e Zavattarello per allungare un po' il brodo.
Al di là del Penice qui in zona a me piacciono molto il Brallo dal versante di Ceci (che si prende staccandosi a sinistra proprio verso il terzo-quarto chilometro del Penice) e poi come "comfort-climb" il Passo di Caldarola, che sta tra la Val Trebbia e la Val Tidone (tra Mezzano Scotti e Pianello). Però ce ne sono tante, sempre deserte (bello per pedalare in sicurezza, brutto pensando che il futuro di queste zone, come gli Appennini di casa mia, non sembra particolarmente roseo), poi comunque anche senza quote elevate si trovano pendenze importanti ogni tanto (una che mi ha totalmente steso l'anno scorso è la salita di Lisore)


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Beppugrillo
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Oggi giro più duro dell'anno, sempre stessa zona ma partenza da Rivanazzano verso la Val Curone. Ho fatto in fondo la salita del castello di Oramala, che ha dei tratti veramente pesanti e non è ancora il momento delle pendenze estreme, quindi mi sono piantato clamorosamente. Comunque bellissima giornata


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Re: [2023] - Qui i nostri chilometri in bicicletta

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Stamattina colmata una lacuna che non poteva più reggere visto che sono in Lombardia da 3 anni: Sormano e Ghisallo. Partenza da Canzo, quindi subito Colma di Sormano a freddo alle 8.15 il 19 di febbraio (in realtà faceva caldo). La discesa l'ho affrontata in versione surgelato Findus, col pregiudizio della sua reputazione e in effetti il tratto del ponte di Evenepoel è una roulette russa (tra l'altro è molto più alto di quanto pensassi), difficile anche l'ultima parte molto stretta con l'asfalto così così. Poi tratto piacevole in pianura e mi sono trovato sul Ghisallo completamente impreparato. Nonostante sia una salita così familiare (allo scollinamento, l'immagine della cappella che esce dietro l'orizzonte l'avrò vista diecimila volte) non avevo la minima idea che fosse così dura. Ovvio, non è il Mortirolo, ma il primo tratto è veramente duro. Il giro l'avevo tracciato sul gps per fare anche qualche variazione, così in cima ho fatto un ricciolo verso San Primo, sono tornato giù (a Civenna eh, non a Bellagio) e ho ripetuto l'ultima parte. Per chiudere di nuovo Sormano, stavolta passando da Caglio. Avevo già ampiamente finito le energie quindi sono andato su per salvarmi, fortunatamente la salita lo permette.
Ho assolutamente evitato il muro (a parte che mi sa che è chiuso) perché proprio non è stagione e in ogni caso non mi attira. Vero che il ciclismo è fatica e la fatica è bella, ma a me piace la fatica dolce delle 10 ore in bici, quella violenta del muro o della salita fatta a tutta proprio non è nelle mie corde


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Re: [2023] - Qui i nostri chilometri in bicicletta

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Beppugrillo ha scritto: domenica 19 febbraio 2023, 15:59 Stamattina colmata una lacuna che non poteva più reggere visto che sono in Lombardia da 3 anni: Sormano e Ghisallo. Partenza da Canzo, quindi subito Colma di Sormano a freddo alle 8.15 il 19 di febbraio (in realtà faceva caldo). La discesa l'ho affrontata in versione surgelato Findus, col pregiudizio della sua reputazione e in effetti il tratto del ponte di Evenepoel è una roulette russa (tra l'altro è molto più alto di quanto pensassi), difficile anche l'ultima parte molto stretta con l'asfalto così così. Poi tratto piacevole in pianura e mi sono trovato sul Ghisallo completamente impreparato. Nonostante sia una salita così familiare (allo scollinamento, l'immagine della cappella che esce dietro l'orizzonte l'avrò vista diecimila volte) non avevo la minima idea che fosse così dura. Ovvio, non è il Mortirolo, ma il primo tratto è veramente duro. Il giro l'avevo tracciato sul gps per fare anche qualche variazione, così in cima ho fatto un ricciolo verso San Primo, sono tornato giù (a Civenna eh, non a Bellagio) e ho ripetuto l'ultima parte. Per chiudere di nuovo Sormano, stavolta passando da Caglio. Avevo già ampiamente finito le energie quindi sono andato su per salvarmi, fortunatamente la salita lo permette.
Ho assolutamente evitato il muro (a parte che mi sa che è chiuso) perché proprio non è stagione e in ogni caso non mi attira. Vero che il ciclismo è fatica e la fatica è bella, ma a me piace la fatica dolce delle 10 ore in bici, quella violenta del muro o della salita fatta a tutta proprio non è nelle mie corde
strano, che non ti sia venuto in mente di fare una della salite della "base" del triangolo lariano...tipo Brunate, Vicerè, Cornizzolo, Barro, Colle Brianza... :D il Cornizzolo in particolare è estremamente panoramico, tollerando le quattro o cinque canaline di scolo rimaste sulla strada.
per non farsi sorprendere dal Ghisallo bastava chiedere a herbie o lucks :bll:


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Stamattina è inverno, niente bici :(


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C'è qualcuno che sa se si puo ancora andare a pedalare all'autodromo di monza in certi pomeriggi?


herbie
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Re: [2023] - Qui i nostri chilometri in bicicletta

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Fiammingo ha scritto: lunedì 27 febbraio 2023, 21:08 C'è qualcuno che sa se si puo ancora andare a pedalare all'autodromo di monza in certi pomeriggi?
Bitossi lo sa di sicuro


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Re: [2023] - Qui i nostri chilometri in bicicletta

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herbie ha scritto: martedì 28 febbraio 2023, 0:27
Fiammingo ha scritto: lunedì 27 febbraio 2023, 21:08 C'è qualcuno che sa se si puo ancora andare a pedalare all'autodromo di monza in certi pomeriggi?
Bitossi lo sa di sicuro
A parte il fatto che di solito l'apertura ai ciclisti parte sempre in primavera, in genere intorno a Pasqua, con annunci di apertura sul sito dell'Autodromo (www.monzanet.it), anche con improvvisi cambi per emergenze/lavori o altro, cosa che ti costringeva comunque ad un controllo abbastanza continuo, direi che dall'anno scorso si assiste a qualche cambiamento in peggio.
Prima dell'emergenza Covid, cioè fino al 2019, era abbastanza consolidato il fatto che dal lunedì al giovedì, nel periodo suddetto, ci fosse la possibilità di andarci nel tardo pomeriggio (in genere tra le 18 e le 20, ma mi era capitato di entrare indisturbato già verso le 17), fatte salve le variazioni.
Dopo le chiusure totali degli anni 2020 e 2021, lo scorso anno le possibilità si sono ridotte, fino ad arrivare ad un solo "appuntamento" settimanale, o anche a pause di una decina di giorni, sempre tramite gli annunci sul sito.
Visto anche un restyling del sito stesso (è anche più difficile trovare la pagina dedicata, che al momento fra l'altro non esiste), mi vien da pensare che possa essere cambiato qualcosa nella società di gestione, o negli accordi col Comune.
Vedremo quest'anno come andrà; nel caso vi tengo informati... ;)


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Re: [2023] - Qui i nostri chilometri in bicicletta

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Bitossi ha scritto: martedì 28 febbraio 2023, 14:34
herbie ha scritto: martedì 28 febbraio 2023, 0:27
Fiammingo ha scritto: lunedì 27 febbraio 2023, 21:08 C'è qualcuno che sa se si puo ancora andare a pedalare all'autodromo di monza in certi pomeriggi?
Bitossi lo sa di sicuro
A parte il fatto che di solito l'apertura ai ciclisti parte sempre in primavera, in genere intorno a Pasqua, con annunci di apertura sul sito dell'Autodromo (www.monzanet.it), anche con improvvisi cambi per emergenze/lavori o altro, cosa che ti costringeva comunque ad un controllo abbastanza continuo, direi che dall'anno scorso si assiste a qualche cambiamento in peggio.
Prima dell'emergenza Covid, cioè fino al 2019, era abbastanza consolidato il fatto che dal lunedì al giovedì, nel periodo suddetto, ci fosse la possibilità di andarci nel tardo pomeriggio (in genere tra le 18 e le 20, ma mi era capitato di entrare indisturbato già verso le 17), fatte salve le variazioni.
Dopo le chiusure totali degli anni 2020 e 2021, lo scorso anno le possibilità si sono ridotte, fino ad arrivare ad un solo "appuntamento" settimanale, o anche a pause di una decina di giorni, sempre tramite gli annunci sul sito.
Visto anche un restyling del sito stesso (è anche più difficile trovare la pagina dedicata, che al momento fra l'altro non esiste), mi vien da pensare che possa essere cambiato qualcosa nella società di gestione, o negli accordi col Comune.
Vedremo quest'anno come andrà; nel caso vi tengo informati... ;)
Grazie mille!


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Re: [2023] - Qui i nostri chilometri in bicicletta

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Prima volta dell'anno a 3.000 metri di dislivello con un triplo passaggio sul Penice da versanti meno convenzionali: il primo tagliando dalla strada del Brallo al Passo Scaparina, il secondo sempre passando dal Passo Scaparina ma dalla parte opposta, il terzo da Schiavi. Pendenze abbastanza serie per tutto il giorno, la prima deviazione dal Brallo ha 1,3 km al 13% e in generale sono 4 km all'8,5%, la deviazione da Ceci sono 2,4 km al 9,2% e la salita di Schiavi sono 6 km all'8,3%


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Re: [2023] - Qui i nostri chilometri in bicicletta

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Oggi giornata sui laghi con il Mottarone scalato da entrambi i versanti. Il primo, quello dal Lago d'Orta, l'avevo già fatto e me lo ricordavo duro ma pensavo fosse perché quando l'ho fatto stavo malissimo. Invece è effettivamente molto duro, la prima parte tostissima in particolare, però bello. Al primo passaggio sono salito fino in cima, al secondo no perché ero completamente finito. Difficile anche il versante dal Lago Maggiore, a scendere non sembra ma invece la parte dal casello fino alla cima è veramente pendente, credo tra l'8 e il 9%. Tra l'altro l'ho fatta tutta con un tizio a ruota e nonostante riconosca razionalmente che è una cosa stupidissima, un po' mi ha condizionato. Ho anche incontrato un paio di corridori della Eolo che salivano. In coda, per allungare un po' il brodo ho fatto anche il bellissimo strappo di Coiromonte dal lato dei tornanti, divertentissimo nonostante avessi finito le energie. Zona veramente bella, forse un po' limitata come percorsi, come il triangolo lariano, visto che ha l'acqua da entrambe le parti, però se uno abita lì poi può muoversi in tante direzioni


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Re: [2023] - Qui i nostri chilometri in bicicletta

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Inizio anch'io a buttare qualche riga sui 3d del ciclismo pedalato, avevo perso l'abitudine visto l'appiattirsi delle mie uscite.
Quest'inverno lavoro a Sestriere quindi mi faccio lo stage in altura :D
La bici l'ho portata solo ad inizio febbraio e ovviamente devo fare i conti anche con le settimane di neve, o gelo, o ultimamente anche pioggia :gluglu: e ovviamente il lavoro :D

L'uscita più lunga è stata di 26 km e forse un'ora e un quarto di durata! :cry: d'altronde pedalando solo in salita non si può fare molto di più. Inoltre ci sto andando piano visto lo stacco invernale di oltre 2 mesi e che non pedalavo in montagna da parecchio.

Ad ogni modo sono già soddisfatto del passo che sto avendo (ho perso qualche chilo e in salita si sente) seppur per brevi distanze e appena riuscirò a conciliare giornata di bel tempo ad assenza di altri impegni voglio tentare un uscita più lunghetta.
Uno dei primi obbiettivi è abbinare Monginevro al Sestriere, mi sarebbe piaciuto arrivare a Briancon ma mi dicono che l'ultimo pezzo sia pericoloso.
Mi piacerebbe fare qualche giro nelle mitiche salite francesi ma per ora sono tutte chiuse (sono andato in macchina fino a Megeve e solo vedere i cartelli nel tragitto "Galibier" "Croix de fer" "Iseran" mi aveva già messo i brividi..a quello del Galibier è abbinato un cartellone con Bartali..ma per ora sul cartello si legge anche "fermè").

E dunque vedrò cosa poter fare qua in Italia. Si accettano suggerimenti, in particolare da "il_panta"


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Re: [2023] - Qui i nostri chilometri in bicicletta

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nikybo85 ha scritto: martedì 14 marzo 2023, 20:09 Inizio anch'io a buttare qualche riga sui 3d del ciclismo pedalato, avevo perso l'abitudine visto l'appiattirsi delle mie uscite.
Quest'inverno lavoro a Sestriere quindi mi faccio lo stage in altura :D
La bici l'ho portata solo ad inizio febbraio e ovviamente devo fare i conti anche con le settimane di neve, o gelo, o ultimamente anche pioggia :gluglu: e ovviamente il lavoro :D

L'uscita più lunga è stata di 26 km e forse un'ora e un quarto di durata! :cry: d'altronde pedalando solo in salita non si può fare molto di più. Inoltre ci sto andando piano visto lo stacco invernale di oltre 2 mesi e che non pedalavo in montagna da parecchio.

Ad ogni modo sono già soddisfatto del passo che sto avendo (ho perso qualche chilo e in salita si sente) seppur per brevi distanze e appena riuscirò a conciliare giornata di bel tempo ad assenza di altri impegni voglio tentare un uscita più lunghetta.
Uno dei primi obbiettivi è abbinare Monginevro al Sestriere, mi sarebbe piaciuto arrivare a Briancon ma mi dicono che l'ultimo pezzo sia pericoloso.
Mi piacerebbe fare qualche giro nelle mitiche salite francesi ma per ora sono tutte chiuse (sono andato in macchina fino a Megeve e solo vedere i cartelli nel tragitto "Galibier" "Croix de fer" "Iseran" mi aveva già messo i brividi..a quello del Galibier è abbinato un cartellone con Bartali..ma per ora sul cartello si legge anche "fermè").

E dunque vedrò cosa poter fare qua in Italia. Si accettano suggerimenti, in particolare da "il_panta"
In che senso il Monginevro sarebbe pericoloso? Se vuoi fare un giro bello un'opzione è scendere verso la Val Susa, andare a Bardonecchia, salire al Colle della Scala e scendere in Francia (se vuoi da qua puoi esplorare la bellissima Alta Val de la Claree, valle a fondo cieco) e tornare via Monginevro. La prima salita ad aprire tra quelle mitiche francesi è sempre l'Izoard, secondo me tra un mesetto può essere scalabile. Altrimenti altre opzioni meno note ma molto belle in zona Briancon sono Pre de Madame Carle e Les Fonts de Cerviere, due valli a fondo cieco, entrambe bellissime e poco trafficate. Meno famoso dell'Izoard, ma sempre bello specialmente in settimana, è il Moncenisio, anche quello verso fine aprile apre.


2019 (1°): Giro d'Italia tp 4, 5, 20; Giro d'Italia classifica generale; Tour de France tp 1, 10; Tour of Britain;
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il_panta ha scritto: mercoledì 15 marzo 2023, 9:47
nikybo85 ha scritto: martedì 14 marzo 2023, 20:09 Inizio anch'io a buttare qualche riga sui 3d del ciclismo pedalato...

...E dunque vedrò cosa poter fare qua in Italia. Si accettano suggerimenti, in particolare da "il_panta"
In che senso il Monginevro sarebbe pericoloso? Se vuoi fare un giro bello un'opzione è scendere verso la Val Susa, andare a Bardonecchia, salire al Colle della Scala e scendere in Francia (se vuoi da qua puoi esplorare la bellissima Alta Val de la Claree, valle a fondo cieco) e tornare via Monginevro. La prima salita ad aprire tra quelle mitiche francesi è sempre l'Izoard, secondo me tra un mesetto può essere scalabile. Altrimenti altre opzioni meno note ma molto belle in zona Briancon sono Pre de Madame Carle e Les Fonts de Cerviere, due valli a fondo cieco, entrambe bellissime e poco trafficate. Meno famoso dell'Izoard, ma sempre bello specialmente in settimana, è il Moncenisio, anche quello verso fine aprile apre.
Grazie come sempre Leonardo, vediamo se riuscirò a seguire qualcuno dei tuoi consigli..sto andando in bici molto poco finora e in realtà tra meno di 20 giorni sarò già via, ma vediamo.

Tu non fai un giro da ste parti prossimamente? :D

Monginevro ha alcune gallerie che mi piacciono poco e l'ho trovato molto trafficato perfino di martedì...però è una bellissima salita per il mio livello. L'altro giorno sono andato in macchina all'alpe d'huez e me ne sono innamorato. Prima di partire voglio farla. Mi è piaciuta molto anche la valle del Lautaret (credo). Invece Monginevro lo farei molto volentieri se ci fosse una vecchia via per saltare le gallerie.


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Re: [2023] - Qui i nostri chilometri in bicicletta

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nikybo85 ha scritto: venerdì 24 marzo 2023, 10:52 Monginevro ha alcune gallerie che mi piacciono poco e l'ho trovato molto trafficato perfino di martedì...però è una bellissima salita per il mio livello. L'altro giorno sono andato in macchina all'alpe d'huez e me ne sono innamorato. Prima di partire voglio farla. Mi è piaciuta molto anche la valle del Lautaret (credo). Invece Monginevro lo farei molto volentieri se ci fosse una vecchia via per saltare le gallerie.
In realtà l'unica galleria che sei obbligato a fare per salire a Monginevro è la prima che trovi salendo, molto corta, larga e illuminata (qui https://www.google.com/maps/@44.947762, ... 384!8i8192).
Usciti da quella, superato il tornate, vai a destra verso la strada vecchia evitando la galleria e il traffico automobilistico (qui https://www.google.com/maps/@44.9508941 ... 384!8i8192).

Questa è la strada vecchia https://www.google.com/maps/@44.950684, ... 312!8i6656 (ha due lunghi paravalanghe ma entra la luce e soprattutto non incontrerai auto).

Rientrato sulla SS24, all'ingresso di Claviere https://www.google.com/maps/@44.9420996 ... 384!8i8192 prendi verso il centro del paese e eviti la seconda e ultima galleria.


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Re: [2023] - Qui i nostri chilometri in bicicletta

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EugeRambler ha scritto: venerdì 24 marzo 2023, 13:36
nikybo85 ha scritto: venerdì 24 marzo 2023, 10:52 Monginevro ha alcune gallerie che mi piacciono poco e l'ho trovato molto trafficato perfino di martedì...però è una bellissima salita per il mio livello. L'altro giorno sono andato in macchina all'alpe d'huez e me ne sono innamorato. Prima di partire voglio farla. Mi è piaciuta molto anche la valle del Lautaret (credo). Invece Monginevro lo farei molto volentieri se ci fosse una vecchia via per saltare le gallerie.
In realtà l'unica galleria che sei obbligato a fare per salire a Monginevro è la prima che trovi salendo, molto corta, larga e illuminata (qui https://www.google.com/maps/@44.947762, ... 384!8i8192).
Usciti da quella, superato il tornate, vai a destra verso la strada vecchia evitando la galleria e il traffico automobilistico (qui https://www.google.com/maps/@44.9508941 ... 384!8i8192).

Questa è la strada vecchia https://www.google.com/maps/@44.950684, ... 312!8i6656 (ha due lunghi paravalanghe ma entra la luce e soprattutto non incontrerai auto).

Rientrato sulla SS24, all'ingresso di Claviere https://www.google.com/maps/@44.9420996 ... 384!8i8192 prendi verso il centro del paese e eviti la seconda e ultima galleria.
Mamma mia grazie :worthy: :worthy: :worthy: :worthy: questa è la svolta per i miei piani


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Re: [2023] - Qui i nostri chilometri in bicicletta

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EugeRambler ha scritto: venerdì 24 marzo 2023, 13:36 Usciti da quella, superato il tornate, vai a destra verso la strada vecchia evitando la galleria e il traffico automobilistico (qui https://www.google.com/maps/@44.9508941 ... 384!8i8192).
Sinistra, ovviamente ;)


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Re: [2023] - Qui i nostri chilometri in bicicletta

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Oggi giro talmente bergamasco che alla fine alla macchina ho trovato Calderoli che voleva darmi la cittadinanza onoraria. Partenza da Pontida (e già...) verso Valcava (da Strava: 9,80 km al 9,0%, salita veramente tostissima, anche perché a prenderla ci arrivi dopo essere già salito, quindi il dislivello complessivo è molto oltre i 1.000 m). Dalla cima discesa verso Sant'Omobono (incrociando almeno 200 persone che salivano, amatori, ragazzi, anziani, donne, veramente bello) e poi nuovo scollinamento a Berbenno. Dopo la discesa di nuovo su verso Sant'Antonio Abbandonato, un muro di oltre 6 km, durissimo pure questo, pendenza media di nuovo sul 9%, più costante di Valcava. Intanto cominciava a sparire il sole. Discesa e Miragolo San Salvatore, che è più facile delle altre due salite di giornata (pendenza intorno al 7%) ma fatta dopo di quelle evidentemente non è proprio una passeggiata, inoltre è molto lunga. Poi in cima invece di scendere per risalire a Selvino ho fatto la variante di Salmezza, altri 3 km all'8% (questi molto irregolari) con l'unico scopo di farmi del male. A questo punto la discesa e ho finalmente potuto fare un passaggio, che programmavo da tempo, a Bergamo alta dall'accesso che usano al Giro di Lombardia. Molto spettacolare, poi in cima ho sbagliato strada due volte, la prima ho seguito la strada che fa il Lombardia, la seconda sono andato tutto a destra, in realtà dovevo passare sotto una porta, ma dal gps non si capiva una mazza e la porta manco si vedeva. A questo punto è partita la pioggia, che è aumentata di intensità fino a che non sono arrivato alla macchina. 123 km e 3.250 m di dislivello. Mi evitavo volentieri il finale piovoso (specie visto che sono partito sciogliendo un'aspirina nella borraccia perché sono stato male gli ultimi 3 giorni...) però giro veramente bello, ribadisco che il Miragolo San Salvatore secondo me è la salita più bella del bergamasco (escluso il San Marco che sta in un'altra categoria)


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Re: [2023] - Qui i nostri chilometri in bicicletta

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Secondo me la più bella per un ciclista Passo San Marco escluso è quella che va ai Piani dell'Avaro. Fattibile sia passando per Ornica sia passando per Santa Brigida (il finale è in comune) entrambe da Olmo. Però indubbiamente anche la salita verso Miragolo è carina da Somendenna in poi (prima mica tanto). Non ho capito bene che porta hai mancato in città alta :uhm: S. Antonio da Brembilla è tosta, sarebbe duretta anche da Zogno (pendenza media leggermente minore, ma circa 2km in più).


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Re: [2023] - Qui i nostri chilometri in bicicletta

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chinaski89 ha scritto: lunedì 27 marzo 2023, 14:21 Secondo me la più bella per un ciclista Passo San Marco escluso è quella che va ai Piani dell'Avaro. Fattibile sia passando per Ornica sia passando per Santa Brigida (il finale è in comune) entrambe da Olmo.
L'ho fatta l'anno scorso (dopo il San Marco e prima di Foppolo) in una giornata non memorabile perché non stavo bene. Bella, però diventa una salita con paesaggi di alta montagna e se devo cercare un paesaggio di quel tipo vado altrove. Invece tra le ambientazioni prealpine secondo me il Miragolo spicca abbastanza. Poi il quadretto idilliaco della deviazione San Marco - San Salvatore lo trovo fantastico, così familiare anche se in realtà ci sono passato solo due volte


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Re: [2023] - Qui i nostri chilometri in bicicletta

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EugeRambler ha scritto: venerdì 24 marzo 2023, 17:43
EugeRambler ha scritto: venerdì 24 marzo 2023, 13:36 Usciti da quella, superato il tornate, vai a destra verso la strada vecchia evitando la galleria e il traffico automobilistico (qui https://www.google.com/maps/@44.9508941 ... 384!8i8192).
Sinistra, ovviamente ;)
Grazie ancora!
Ci sono ripassato in macchina per una gita a Briancon e dovrei averla individuata..ora non resta che chiedere alle gambe se se la sentono :D


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Re: [2023] - Qui i nostri chilometri in bicicletta

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Io ho ripreso a uscire in strada da poco, dopo due mesi di rulli. (ieri dovrei aver incrociato pure @EugeRambler :bici: )

Qualcuno dopo una caduta ha mai avuto problemi con le discese? Sono caduto a Dicembre, bella cartella su asfalto in MTB, e questi giorni che ho ripreso la BDC ho paura di piegare in curva e sembro Zakarin... :hammer:


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Re: [2023] - Qui i nostri chilometri in bicicletta

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Rudepravda ha scritto: martedì 28 marzo 2023, 15:48 Io ho ripreso a uscire in strada da poco, dopo due mesi di rulli. (ieri dovrei aver incrociato pure @EugeRambler :bici: )

Qualcuno dopo una caduta ha mai avuto problemi con le discese? Sono caduto a Dicembre, bella cartella su asfalto in MTB, e questi giorni che ho ripreso la BDC ho paura di piegare in curva e sembro Zakarin... :hammer:
Ieri ho fatto Superga e Maddalena con completino FDJ 2022, rigorosamente aliexpress :D

Dopo cadute è normale perdere confidenza. A me capita anche con i cambi di stagione, quando passi da asfalto sempre asciutto ad asfalto umido. Quando torna la primavera ci metto sempre un po' a tornare a un atteggiamento più rilassato.


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Re: [2023] - Qui i nostri chilometri in bicicletta

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Io con le discese non ho mai avuto e mai avrò confidenza quindi non faccio testo, però anch'io dopo le uniche due cadute che ho fatto ci ho messo un po' a ritrovare sicurezza (anche per stare in piedi in pianura). Poco, perché probabilmente ha aiutato il fatto che entrambe le volte a parte le escoriazioni non mi sono fatto niente e entrambe le volte sono caduto molto lontano da casa quindi mi sono dovuto fare immediatamente svariati chilometri in bici


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Re: [2023] - Qui i nostri chilometri in bicicletta

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EugeRambler ha scritto: martedì 28 marzo 2023, 22:29
Rudepravda ha scritto: martedì 28 marzo 2023, 15:48 Io ho ripreso a uscire in strada da poco, dopo due mesi di rulli. (ieri dovrei aver incrociato pure @EugeRambler :bici: )

Qualcuno dopo una caduta ha mai avuto problemi con le discese? Sono caduto a Dicembre, bella cartella su asfalto in MTB, e questi giorni che ho ripreso la BDC ho paura di piegare in curva e sembro Zakarin... :hammer:
Ieri ho fatto Superga e Maddalena con completino FDJ 2022, rigorosamente aliexpress :D

Dopo cadute è normale perdere confidenza. A me capita anche con i cambi di stagione, quando passi da asfalto sempre asciutto ad asfalto umido. Quando torna la primavera ci metto sempre un po' a tornare a un atteggiamento più rilassato.
Non ho notato il completo, solo una barba rossa che scendeva da Reaglie (io salivo, manicotti gialli e maglia cartoon). Anche ieri credo di averti visto vicino Pino con completo Jumbo.
Potrebbe essere stato anche un pò le folate di vento che mi destabilizzavano, perchè già ieri molto meglio in discesa, la sentivo più centrata.


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Rudepravda ha scritto: mercoledì 29 marzo 2023, 7:44
EugeRambler ha scritto: martedì 28 marzo 2023, 22:29
Rudepravda ha scritto: martedì 28 marzo 2023, 15:48 Io ho ripreso a uscire in strada da poco, dopo due mesi di rulli. (ieri dovrei aver incrociato pure @EugeRambler :bici: )

Qualcuno dopo una caduta ha mai avuto problemi con le discese? Sono caduto a Dicembre, bella cartella su asfalto in MTB, e questi giorni che ho ripreso la BDC ho paura di piegare in curva e sembro Zakarin... :hammer:
Ieri ho fatto Superga e Maddalena con completino FDJ 2022, rigorosamente aliexpress :D

Dopo cadute è normale perdere confidenza. A me capita anche con i cambi di stagione, quando passi da asfalto sempre asciutto ad asfalto umido. Quando torna la primavera ci metto sempre un po' a tornare a un atteggiamento più rilassato.
Non ho notato il completo, solo una barba rossa che scendeva da Reaglie (io salivo, manicotti gialli e maglia cartoon). Anche ieri credo di averti visto vicino Pino con completo Jumbo.
Potrebbe essere stato anche un pò le folate di vento che mi destabilizzavano, perchè già ieri molto meglio in discesa, la sentivo più centrata.
Sono sempre io. Pino è la mia Mecca :D


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Tornando sul tema discese e tenuta della bici, io sto notando alcune cose ultimamente:
- rispetto a quando avevo molto meno di 30 anni sono decisamente meno avventato nel buttarmi giù (unica eccezione è la discesa del Pino vecchio che conosco meglio di casa mia, incidente di Pantani '95 per intenderci);
- rispetto a una decina di anni fa è molto più consueto trovare vento. Qui a Torino eravamo praticamente immuni, riparati tra Alpi e collina;
- le biciclette moderne risentono un casino delle turbolenze create dalle auto davanti. Trovo differenze incredibili tra la Specialized SL6 del 2019 che avevo prima e la Canyon Ultimate 2023 che ho adesso, nonostante sulla bici attuale ho ruote con un profilo minore (24mm contro 35). Certo la bici attuale è quasi un paio di chili in meno dell'altra, però avevo notato differenze anche tra la Specialized e la vecchia Bianchi EV3 del 2004 che avevo fino al 2020.

Non per fare paragoni automobilistici, ma la sensazione provata sembra quasi quella che descrivono i piloti di F1 quando si avvicinano alle vetture davanti. L'avantreno diventa "leggero" e senti dei vuoti pazzeschi che ti spostano la bici da sotto il manubrio.


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EugeRambler ha scritto: mercoledì 29 marzo 2023, 23:49 Tornando sul tema discese e tenuta della bici, io sto notando alcune cose ultimamente:
- rispetto a quando avevo molto meno di 30 anni sono decisamente meno avventato nel buttarmi giù (unica eccezione è la discesa del Pino vecchio che conosco meglio di casa mia, incidente di Pantani '95 per intenderci);
Dopo i 25 anni si comincia a sviluppare il senso del pericolo, lo noto andando in Snowboard :D :D :D
Comunque ci sto riprendendo la mano anche in discesa, forse giusto il vento degli altri giorni mi dava un pò di instabilità.


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EugeRambler ha scritto: venerdì 24 marzo 2023, 13:36
nikybo85 ha scritto: venerdì 24 marzo 2023, 10:52 Monginevro ha alcune gallerie che mi piacciono poco e l'ho trovato molto trafficato perfino di martedì...però è una bellissima salita per il mio livello. L'altro giorno sono andato in macchina all'alpe d'huez e me ne sono innamorato. Prima di partire voglio farla. Mi è piaciuta molto anche la valle del Lautaret (credo). Invece Monginevro lo farei molto volentieri se ci fosse una vecchia via per saltare le gallerie.
In realtà l'unica galleria che sei obbligato a fare per salire a Monginevro è la prima che trovi salendo, molto corta, larga e illuminata (qui https://www.google.com/maps/@44.947762, ... 384!8i8192).
Usciti da quella, superato il tornate, vai a destra verso la strada vecchia evitando la galleria e il traffico automobilistico (qui https://www.google.com/maps/@44.9508941 ... 384!8i8192).

Questa è la strada vecchia https://www.google.com/maps/@44.950684, ... 312!8i6656 (ha due lunghi paravalanghe ma entra la luce e soprattutto non incontrerai auto).

Rientrato sulla SS24, all'ingresso di Claviere https://www.google.com/maps/@44.9420996 ... 384!8i8192 prendi verso il centro del paese e eviti la seconda e ultima galleria.
Alla fine l'ho fatta l'accoppiata Sestriere/Monginevro, mercoledì scorso. Una bella uscita davvero. Aver bevuto ed esser rientrato alle 2 del mattino non ha aiutato ma alla fine non sono andato neppure malaccio, salvo gli ultimi km di ritorno a Sestriere, di discreta crisi.

Ho lasciato troppo poco tempo alla bici quest'anno e me ne dispiaccio ora che sto per lasciare Sestriere. Proverò ancora a fare un'uscita in cui voglio mettere i due versanti del Sestriere assieme, da Pragelato e da Cesana, e in base a come risponde il fisico vedrò se tentare l'Alpe d'Huez (portando la bici in macchina) di cui mi sono veramente innamorato facendola in macchina.


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Oggi massacro totale, sono partito senza energie pensando di continuare ad andare in crescendo, neanche a metà non riuscivo più ad andare avanti e alla fine ho dovuto tagliare il percorso perché altrimenti ci avrei messo 10 ore. Partenza da Biella, dove non ero ancora mai stato. Subito Oropa, che fino al Santuario è più dura di quanto pensassi (o forse ero io), poi diventa meravigliosa e facile. Il valico non me lo aspettavo minimamente, non avevo studiato il percorso su Street View e infatti mi chiedevo come avrei fatto a passare dall'altra parte, perché vedevo l'altimetria sul Garmin che andava a scollinare ma non c'era traccia di un valico, infatti mi sono trovato davanti questa galleria fantastica. Dall'altra parte discesa pericolosissima, ma scenografia spettacolare. Poi sono salito sulla strada panoramica, che a sua volta è veramente bella. Facile, però stavo già cominciando a star malissimo quindi non me la sono goduta. Già lì pensavo di girare la bici in fondo. Invece poi la discesa mi ha dato un po' di speranza e sono salito all'Alpe Noveis, terza salita completamente diversa dalle altre due (la prima parte molto familiare, ricorda alcune salite dure e disordinate del centro Italia, poi nella seconda parte si sale in montagna ma è una montagna mediterranea, me la aspetterei sui Sibillini. Inutile dire che l'ho fatta praticamente a piedi. Per tornare a Biella avevo studiato un percorso molto arzigogolato, per massimizzare il dislivello e vedere il più possibile, però dopo i primi due su e giù (Curino e Colma) ho deciso che per oggi era abbastanza e sono sceso a Cossato, per tornare a Biella (fatica mostruosa anche in pianura, dove continuo ad essere un pesce fuor d'acqua). Zona bellissima, anche più di quanto pensassi, però per godermela dovrò tornarci


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Beppugrillo ha scritto: domenica 2 aprile 2023, 18:42 Subito Oropa, che fino al Santuario è più dura di quanto pensassi (o forse ero io)
Quella salita è stronza come poche :old:


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Re: [2023] - Qui i nostri chilometri in bicicletta

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Sede stradale larga è sinonimo di dolore


herbie
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Re: [2023] - Qui i nostri chilometri in bicicletta

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Beppugrillo ha scritto: domenica 2 aprile 2023, 18:42 Oggi massacro totale, sono partito senza energie pensando di continuare ad andare in crescendo, neanche a metà non riuscivo più ad andare avanti e alla fine ho dovuto tagliare il percorso perché altrimenti ci avrei messo 10 ore. Partenza da Biella, dove non ero ancora mai stato. Subito Oropa, che fino al Santuario è più dura di quanto pensassi (o forse ero io), poi diventa meravigliosa e facile. Il valico non me lo aspettavo minimamente, non avevo studiato il percorso su Street View e infatti mi chiedevo come avrei fatto a passare dall'altra parte, perché vedevo l'altimetria sul Garmin che andava a scollinare ma non c'era traccia di un valico, infatti mi sono trovato davanti questa galleria fantastica. Dall'altra parte discesa pericolosissima, ma scenografia spettacolare. Poi sono salito sulla strada panoramica, che a sua volta è veramente bella. Facile, però stavo già cominciando a star malissimo quindi non me la sono goduta. Già lì pensavo di girare la bici in fondo. Invece poi la discesa mi ha dato un po' di speranza e sono salito all'Alpe Noveis, terza salita completamente diversa dalle altre due (la prima parte molto familiare, ricorda alcune salite dure e disordinate del centro Italia, poi nella seconda parte si sale in montagna ma è una montagna mediterranea, me la aspetterei sui Sibillini. Inutile dire che l'ho fatta praticamente a piedi. Per tornare a Biella avevo studiato un percorso molto arzigogolato, per massimizzare il dislivello e vedere il più possibile, però dopo i primi due su e giù (Curino e Colma) ho deciso che per oggi era abbastanza e sono sceso a Cossato, per tornare a Biella (fatica mostruosa anche in pianura, dove continuo ad essere un pesce fuor d'acqua). Zona bellissima, anche più di quanto pensassi, però per godermela dovrò tornarci
hai fatto benissimo, piuttosto che trascinarsi su e giù per la strada (vedo troppa gente sulle salite vivere il ciclismo in questo modo, che diventa unicamente una lunga penitenza...) meglio guadagnare un po' di tempo per la cena e godersi quello che riesci a fare bene.


herbie
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Re: [2023] - Qui i nostri chilometri in bicicletta

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Beppugrillo ha scritto: lunedì 3 aprile 2023, 7:04 Sede stradale larga è sinonimo di dolore
al di là della strada larga è proprio dura, da dopo il breve piano in pavè all'interno del paese, fino a un chilometro dal Santuario.
La galleria è un'opera ormai di valore storico....ma sinceramente a me fa paura, così buia.


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Beppugrillo
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Re: [2023] - Qui i nostri chilometri in bicicletta

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Una grossa difficoltà di queste salite cittadine molto trafficate è che sei costretto ad andare dritto e io odio andare dritto, mi disturba in salita dover stare concentrato sulla traiettoria, molto meglio la parte dopo il Santuario


nikybo85
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Re: [2023] - Qui i nostri chilometri in bicicletta

Messaggio da leggere da nikybo85 »

Ciao ragazzi, avrei in mente di fare l'Alpe d'Huez nei prossimi giorni...tempo (materiale mio e metereologico) permettendo, ma ho un dubbio:
nel farla in macchina sono arrivato fino al tornante 4 e poi mi son ritrovato nel centro abitato. Sono io che non ho visto i tornanti 3-2-1 oppure la salita prosegue oltre il centro abitato?
:cincin:


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