Lo scalpore suscitato dalla morte di Lucio Vettio dette un'aurea di veridicità al presunto complotto per assassinare Pompeo e il Granduomo passava da un dubbio all'altro. Bibulo approfittò della situazione per posporre le elezioni curuli, assicurando che le stelle non erano favorevoli e ciò gettò addirittura Pompeo nel panico, ma Cesare lo rassicurò: "Bibulo ha commesso un errore, perché se le elezioni si fossero svolte ora, Gabinio e Lucio Pisone avrebbero perso e i consoli sarebbero stati due ottimati. Rinviandole ci ha dato la possibilità di recuperare terreno, se accettiamo il rinvio come legittimo e ci inchiniamo all'editto dello scrutatore del cielo."

Pompeo, rassicurato, riferì a Cesare che gli ottimati erano in rotta con Gaio Pisone.
"Vero, quando Catone e Bibulo hanno saputo che Gaio Pisone aveva ucciso Vettio, gli si sono rivoltati contro, perché sono sciocchi, ma di fronte all'omicidio hanno avuto uno scatto morale."
- È stato Gaio Pisone? -
"Sì, Pisone sapeva che la morte di Vettio poteva in qualche modo essere addebitata a me e credo che Cicerone abbia anche provato a convincerti di questo?"
-Bèh.., mormoro Pompeo arrossendo. -
"Magno ricordati che mi servi molto più da vivo che da morto, perché la tua gente è tenuta ad appoggiarmi fino all'ultimo uomo. E poi io non sono un fautore di morte!"
I plebei non erano tenuti a seguire gli auspici e quindi elessero i loro tribuni e per primo Publio Clodio: in lui il popolo vedeva il proprio difensore contro il Senato, altrimenti non avrebbe mai rinunciato al suo status di patrizio.
Cesare chiese al nuovo presidente del tribunato della Plebe che cosa avesse intenzione di fare e questi rispose che avrebbe tolto a gente come Bibulo il potere di assentarsi dal consolato invocando cose assurde, avrebbe perseguito Cicerone e infine fatto distribuire grano gratis ai capite censi.
"E come farai a ottenere il denaro sufficiente?"
- Semplice, facendo una legge per annettere l'isola di Cipro, che ci è stata data per testamento: il tuo decreto sull'Egitto non si estendeva al possedimento dell'isola. -

"Che splendida idea e ti posso consigliare la persona giusta a cui affidare la missione delicata per tale annessione, uno stupido, ma onesto, che non si prenda metà dei tesori confiscati: Catone."
Clodio se ne andò pieno di entusiasmo all'idea, mentre Cesare si diceva di aver avuto l'idea più brillante degli ultimi anni: mandare lontano da Roma Catone per due/tre anni, lui che aborriva l'ipotesi di assentarsi dalla citta anche per un giorno!
