Ho visto le partite della Francia in questa finestra di qualificazione e il calcio si è dimostrato al solito poco prevedibile. I Paesi Bassi non si sono dimostrati all'altezza, ma la partita è stata condizionata quasi del tutto dal primo gol, dopo un paio di minuti. Nella seconda invece c'è stata partita, ancorché l'incontro sia stato piuttosto noioso e solo alla fine i transalpini si sono presi la rivincita (forse sullo stesso campo) della sconfitta subita nel Torneo delle Sei Nazioni.
Il plauso in questo caso va in parte a una scelta di Dechamps, che ha sostituito Kundé, che non ho mai capito come possa giocare in nazionale e nel Barça titolare, con Pavard che ha avuto il merito e la fortuna di segnare.
Ma soprattutto a Maignan che forse è il portiere migliore del mondo e che solo quei geni del PSG poterono, a suo tempo, lasciarlo partire, per approdare poi a Buffon e Donnarumma!!!
Il portiere può avere un'influenza non decisiva nei campionati, ma nelle coppe è spesso fondamentale: succede molto di rado che una squadra (di club o nazionale) non passi almeno un turno ai c.d. rigori e le statistiche a questo riguardo sono piuttosto chiare: Maignan ha il doppio di percentuale circa, rispetto a LLoris (33% vs 17%). Poi, per tornare al generale, tutt'altra reattività e gioco con i piedi. P.S. Il Bilanista è stato il migliore dei francesi contro l'Irlanda, a differenza degli altri due, uno ingiudicabile perché, se la palla non te la dànno mai, è difficile fare qualcosa, mentre Theo ha sbagliato tutto o quasi, ma d'altra parte nel gioco stretto, davanti cioè a una difesa schierata, lui ha poche armi; la velocità non è che ti serva tanto. Dopo, quando gli irlandesi si sono decisi a uscire dal guscio si sa che il fratello di Luca Hernandez non è un gran difensore.
Per tornare a Maignan, si è dovuto difendere in questo scampolo di partita anche dal fuoco amico di Jules Kundé (entrato a sostuire Pavard): bellissimo il colpo di testa con il quale ha sfiorato il terzo autogol in poco tempo, ma, siccome c'era M.M. la statistica è ferma a due.
Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
i barbieri il lunedì
"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.
"io non mi sento italiano, ma per la lingua ... lo sono."