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Re: Tour de France 2026
Inviato: lunedì 27 ottobre 2025, 14:36
da herbie
giorgio ricci ha scritto: ↑lunedì 27 ottobre 2025, 14:05
Quelli furono anni particolari. Io credo che Indurain avrebbe potuto vincere anche con percorsi meno favorevoli. Solo nel 93 patí Rominger, che senza cronosquadre avrebbe potuto batterlo. Forse Indurain si sarebbe impegnato di più nelle tappe di montagna dove si limitava a non farsi staccare , ma quando voleva ( vedi Val Louron , Lourdes , La plagne) sapeva essere devastante.
Nel 93 ,inoltre ,chiuse in calando per un malanno con febbre ,infatti perse l'ultima crono da Rominger ,che però in salita non lo ha mai staccato.
Invece lui staccò Pantani a Lourdes e a Clusez 94 ,e pure La plagne 95.
quello di inizio Tour 95 non era nemmeno il 90% del vero Pantani, nel 94 invece nonostante la controprestazione di inizio Tour Indurain lo staccava quando voleva, prima e dopo.
Più che altro si stava discutendo di inizio anni 90 quando passò dal fare il gregario a Delgado a vincere il Tour da un anno all'altro, e sul fatto che in quei due anni le cronometro monstre (in linea con i tempi più antichi per carità) resero impossibile a chiunque batterlo.
Re: Tour de France 2026
Inviato: lunedì 27 ottobre 2025, 14:39
da herbie
giorgio ricci ha scritto: ↑lunedì 27 ottobre 2025, 14:05
Quelli furono anni particolari. Io credo che Indurain avrebbe potuto vincere anche con percorsi meno favorevoli. Solo nel 93 patí Rominger, che senza cronosquadre avrebbe potuto batterlo. Forse Indurain si sarebbe impegnato di più nelle tappe di montagna dove si limitava a non farsi staccare , ma quando voleva ( vedi Val Louron , Lourdes , La plagne) sapeva essere devastante.
Nel 93 ,inoltre ,chiuse in calando per un malanno con febbre ,infatti perse l'ultima crono da Rominger ,che però in salita non lo ha mai staccato.
Invece lui staccò Pantani a Lourdes e a Clusez 94 ,e pure La plagne 95.
quello di inizio Tour 95 non era nemmeno il 90% del vero Pantani, e in generale quell'anno a parte sull'Alpe d'Huez fu piuttosto difficile, rientrando dall'infortunio che gli fece saltare il Giro, insieme ad altro. Nel 94 invece nonostante la controprestazione di inizio Tour Indurain lo staccava quando voleva, prima e dopo
Più che altro si stava discutendo di inizio anni 90 quando passò dal fare il gregario a Delgado a vincere il Tour da un anno all'altro, e sul fatto che in quei due anni le cronometro monstre (in linea con i tempi più antichi per carità) resero impossibile a chiunque batterlo.
Re: Tour de France 2026
Inviato: lunedì 27 ottobre 2025, 14:45
da herbie
noel ha scritto: ↑lunedì 27 ottobre 2025, 14:21
giorgio ricci ha scritto: ↑lunedì 27 ottobre 2025, 14:05
Quelli furono anni particolari. Io credo che Indurain avrebbe potuto vincere anche con percorsi meno favorevoli. Solo nel 93 patí Rominger, che senza cronosquadre avrebbe potuto batterlo. Forse Indurain si sarebbe impegnato di più nelle tappe di montagna dove si limitava a non farsi staccare , ma quando voleva ( vedi Val Louron , Lourdes , La plagne) sapeva essere devastante.
Nel 93 ,inoltre ,chiuse in calando per un malanno con febbre ,infatti perse l'ultima crono da Rominger ,che però in salita non lo ha mai staccato.
Invece lui staccò Pantani a Lourdes e a Clusez 94 ,e pure La plagne 95.
Certo hai perfettamente ragione. Parli con gente che prende per vangelo il verbo mainstream contiano "se in quegli anni ci fossero state meno crono Bugno e Chiappucci..."
non è questione di verbo mainstream.
E' questione di fare i conti con i dati cronometrici reali.
E col fatto che un corridore che parte dovendo recuperare 5 minuti nelle tappe di montagna corre in un modo e con una certa pressione, se deve recuperare un minuto e mezzo corre con un'altra pressione.
PS: a Val Louron la tappa la fece Chiappucci, sia sul Galibier che sulle salite verso l'arrivo, Indurain in salita si limitò a tenergli la ruota con i denti...poi in seguito crebbe ancora in salita e diventò uno dei due/tre più forti al mondo quando le pendenze stavano tra il 5 e l'8-9% . Ciò non toglie che con 50 chilometri a cronometro invece che 140 in quei due anni ci sarebbe stata molta più incertezza.
Re: Tour de France 2026
Inviato: lunedì 27 ottobre 2025, 14:48
da herbie
herbie ha scritto: ↑lunedì 27 ottobre 2025, 14:45
noel ha scritto: ↑lunedì 27 ottobre 2025, 14:21
giorgio ricci ha scritto: ↑lunedì 27 ottobre 2025, 14:05
Quelli furono anni particolari. Io credo che Indurain avrebbe potuto vincere anche con percorsi meno favorevoli. Solo nel 93 patí Rominger, che senza cronosquadre avrebbe potuto batterlo. Forse Indurain si sarebbe impegnato di più nelle tappe di montagna dove si limitava a non farsi staccare , ma quando voleva ( vedi Val Louron , Lourdes , La plagne) sapeva essere devastante.
Nel 93 ,inoltre ,chiuse in calando per un malanno con febbre ,infatti perse l'ultima crono da Rominger ,che però in salita non lo ha mai staccato.
Invece lui staccò Pantani a Lourdes e a Clusez 94 ,e pure La plagne 95.
Certo hai perfettamente ragione. Parli con gente che prende per vangelo il verbo mainstream contiano "se in quegli anni ci fossero state meno crono Bugno e Chiappucci..."
non è questione di verbo mainstream.
E' questione di fare i conti con i dati cronometrici reali.
E col fatto che un corridore che parte dovendo recuperare 5 minuti nelle tappe di montagna corre in un modo e con una certa pressione, se deve recuperare un minuto e mezzo corre con un'altra pressione.
PS: a Val Louron la tappa la fece Chiappucci, sia sul
Galibier che sulle salite verso l'arrivo, Indurain in salita si limitò a tenergli la ruota con i denti...poi in seguito crebbe ancora in salita e diventò uno dei due/tre più forti al mondo quando le pendenze stavano tra il 5 e l'8-9% . Ciò non toglie che con 50 chilometri a cronometro invece che 140 in quei due anni ci sarebbe stata molta più incertezza.
TOURMALET chiaramente, non Galibier.
Non ti permette più di correggere i messaggi, che gran rottura di balle....
Re: Tour de France 2026
Inviato: lunedì 27 ottobre 2025, 14:51
da noel
herbie ha scritto: ↑lunedì 27 ottobre 2025, 14:39
giorgio ricci ha scritto: ↑lunedì 27 ottobre 2025, 14:05
Quelli furono anni particolari. Io credo che Indurain avrebbe potuto vincere anche con percorsi meno favorevoli. Solo nel 93 patí Rominger, che senza cronosquadre avrebbe potuto batterlo. Forse Indurain si sarebbe impegnato di più nelle tappe di montagna dove si limitava a non farsi staccare , ma quando voleva ( vedi Val Louron , Lourdes , La plagne) sapeva essere devastante.
Nel 93 ,inoltre ,chiuse in calando per un malanno con febbre ,infatti perse l'ultima crono da Rominger ,che però in salita non lo ha mai staccato.
Invece lui staccò Pantani a Lourdes e a Clusez 94 ,e pure La plagne 95.
quello di inizio Tour 95 non era nemmeno il 90% del vero Pantani, e in generale quell'anno a parte sull'Alpe d'Huez fu piuttosto difficile, rientrando dall'infortunio che gli fece saltare il Giro, insieme ad altro. Nel 94 invece nonostante la controprestazione di inizio Tour Indurain lo staccava quando voleva, prima e dopo
Più che altro si stava discutendo di inizio anni 90 quando passò dal fare il gregario a Delgado a vincere il Tour da un anno all'altro, e sul fatto che in quei due anni le cronometro monstre (in linea con i tempi più antichi per carità) resero impossibile a chiunque batterlo.
No dai il ciclosubbuteo no
Re: Tour de France 2026
Inviato: lunedì 27 ottobre 2025, 14:59
da noel
herbie ha scritto: ↑lunedì 27 ottobre 2025, 14:45
noel ha scritto: ↑lunedì 27 ottobre 2025, 14:21
giorgio ricci ha scritto: ↑lunedì 27 ottobre 2025, 14:05
Quelli furono anni particolari. Io credo che Indurain avrebbe potuto vincere anche con percorsi meno favorevoli. Solo nel 93 patí Rominger, che senza cronosquadre avrebbe potuto batterlo. Forse Indurain si sarebbe impegnato di più nelle tappe di montagna dove si limitava a non farsi staccare , ma quando voleva ( vedi Val Louron , Lourdes , La plagne) sapeva essere devastante.
Nel 93 ,inoltre ,chiuse in calando per un malanno con febbre ,infatti perse l'ultima crono da Rominger ,che però in salita non lo ha mai staccato.
Invece lui staccò Pantani a Lourdes e a Clusez 94 ,e pure La plagne 95.
Certo hai perfettamente ragione. Parli con gente che prende per vangelo il verbo mainstream contiano "se in quegli anni ci fossero state meno crono Bugno e Chiappucci..."
non è questione di verbo mainstream.
E' questione di fare i conti con i dati cronometrici reali.
E col fatto che un corridore che parte dovendo recuperare 5 minuti nelle tappe di montagna corre in un modo e con una certa pressione, se deve recuperare un minuto e mezzo corre con un'altra pressione.
PS: a Val Louron la tappa la fece Chiappucci, sia sul Galibier che sulle salite verso l'arrivo, Indurain in salita si limitò a tenergli la ruota con i denti...poi in seguito crebbe ancora in salita e diventò uno dei due/tre più forti al mondo quando le pendenze stavano tra il 5 e l'8-9% . Ciò non toglie che con 50 chilometri a cronometro invece che 140 in quei due anni ci sarebbe stata molta più incertezza.
Ma che c'entra 50 km con 140 ? Dopo la prima crono perdi 3/4 minuti. Se sei un fenomeno glieli ridai nelle tappe di montagna che devono arrivare. Poi al massimo li riprerdi nell'ultima. Niente di minimamente simile è mai avvenuto..La verità è che indurain era si un fenomeno a crono, ma gli altri non lo erano alla sua altezza in salita. Minkia ma li vedevate i tour in quegli anni o no ?
Re: Tour de France 2026
Inviato: lunedì 27 ottobre 2025, 16:04
da herbie
noel ha scritto: ↑lunedì 27 ottobre 2025, 14:59
herbie ha scritto: ↑lunedì 27 ottobre 2025, 14:45
noel ha scritto: ↑lunedì 27 ottobre 2025, 14:21
Certo hai perfettamente ragione. Parli con gente che prende per vangelo il verbo mainstream contiano "se in quegli anni ci fossero state meno crono Bugno e Chiappucci..."
non è questione di verbo mainstream.
E' questione di fare i conti con i dati cronometrici reali.
E col fatto che un corridore che parte dovendo recuperare 5 minuti nelle tappe di montagna corre in un modo e con una certa pressione, se deve recuperare un minuto e mezzo corre con un'altra pressione.
PS: a Val Louron la tappa la fece Chiappucci, sia sul Galibier che sulle salite verso l'arrivo, Indurain in salita si limitò a tenergli la ruota con i denti...poi in seguito crebbe ancora in salita e diventò uno dei due/tre più forti al mondo quando le pendenze stavano tra il 5 e l'8-9% . Ciò non toglie che con 50 chilometri a cronometro invece che 140 in quei due anni ci sarebbe stata molta più incertezza.
Ma che c'entra 50 km con 140 ? Dopo la prima crono perdi 3/4 minuti. Se sei un fenomeno glieli ridai nelle tappe di montagna che devono arrivare. Poi al massimo li riprerdi nell'ultima. Niente di minimamente simile è mai avvenuto..La verità è che indurain era si un fenomeno a crono, ma gli altri non lo erano alla sua altezza in salita. Minkia ma li vedevate i tour in quegli anni o no ?
io Indurain 91 e 92 l'ho visto difendersi in salita, e non c'erano salite al 15% o oltre.
Mi sa che non li hai visti bene tu quei Tour....
40 km. a crono vuol dire una sola crono oppure due da venti dove lo scalatore si difende molto meglio che in una da quaranta. Poteva dare tre- quattro secondi al chilometro Indurain a Chiappucci in una crono lunga, che sono tantissimi, ma siamo nell'ordine dei due minuti e mezzo sui quaranta chilometri . Quindi alle montagne non ci arrivava con quattro minuti ma con meno della metà se i 40 erano divisi in due crono e le strategie di corsa sarebbero cambiate radicalmente.
Riguadagnare 4 minuti con uno schiocco dita dopo la prima crono...

... non sarebbe facile nemmeno per Pogacar con Evenepoel , figuriamoci per Chiappucci.
Mica si dice che era un fenomeno, si dice che con percorsi senza due cronometro da più di 60 chilometri, e senza il salto di qualità in salita da un anno all'altro di un mostro a crono come Indurain, quei due Tour potevano finire oltralpe, tutto lì, ed è confermato dai dati e dalla storia delle tappe.
Nel 91 e 92 li ho visti i Tour e Indurain non arrivava certo da solo in salita, avendo per altro a disposizione una squadra che sull'Alpe d'Huez o altrove rispondeva agli attacchi senza che lui dovesse rispondere in prima persona. Ricordo Bugno nel 91 ripreso da Bernard o De las Cuevas con Indurain a ruota almeno due o tre volte nella prima parte dell'Alpe... Non era il più forte in salita in quei , come non lo era l'anno prima, e i conti fatti senza le crono lo attestano.
Poi fece un numero a La Plagne 95 , a Hautacam 94 arrivò con Leblanc furono gli altri che andarono piano quel giorno, ma erano quattro anni più tardi, in una stagione un po' particolare che fu anche la sua ultima a grande livello.
Re: Tour de France 2026
Inviato: lunedì 27 ottobre 2025, 16:07
da noel
herbie ha scritto: ↑lunedì 27 ottobre 2025, 16:04
noel ha scritto: ↑lunedì 27 ottobre 2025, 14:59
herbie ha scritto: ↑lunedì 27 ottobre 2025, 14:45
non è questione di verbo mainstream.
E' questione di fare i conti con i dati cronometrici reali.
E col fatto che un corridore che parte dovendo recuperare 5 minuti nelle tappe di montagna corre in un modo e con una certa pressione, se deve recuperare un minuto e mezzo corre con un'altra pressione.
PS: a Val Louron la tappa la fece Chiappucci, sia sul Galibier che sulle salite verso l'arrivo, Indurain in salita si limitò a tenergli la ruota con i denti...poi in seguito crebbe ancora in salita e diventò uno dei due/tre più forti al mondo quando le pendenze stavano tra il 5 e l'8-9% . Ciò non toglie che con 50 chilometri a cronometro invece che 140 in quei due anni ci sarebbe stata molta più incertezza.
Ma che c'entra 50 km con 140 ? Dopo la prima crono perdi 3/4 minuti. Se sei un fenomeno glieli ridai nelle tappe di montagna che devono arrivare. Poi al massimo li riprerdi nell'ultima. Niente di minimamente simile è mai avvenuto..La verità è che indurain era si un fenomeno a crono, ma gli altri non lo erano alla sua altezza in salita. Minkia ma li vedevate i tour in quegli anni o no ?
io Indurain 91 e 92 l'ho visto difendersi in salita, e non c'erano salite al 15% o oltre.
Mi sa che non li hai visti bene tu quei Tour....
40 km. a crono vuol dire una sola crono oppure due da venti dove lo scalatore si difende molto meglio che in una da quaranta. Poteva dare tre- quattro secondi al chilometro Indurain a Chiappucci in una crono lunga, che sono tantissimi, ma siamo nell'ordine dei due minuti e mezzo sui quaranta chilometri . Quindi alle montagne non ci arrivava con quattro minuti ma con meno della metà se i 40 erano divisi in due crono e le strategie di corsa sarebbero cambiate radicalmente.
Riguadagnare 4 minuti con uno schiocco dita dopo la prima crono...

... non sarebbe facile nemmeno per Pogacar con Evenepoel , figuriamoci per Chiappucci.
Mica si dice che era un fenomeno, si dice che con percorsi senza due cronometro da più di 60 chilometri, e senza il salto di qualità in salita da un anno all'altro di un mostro a crono come Indurain, quei due Tour potevano finire oltralpe, tutto lì, ed è confermato dai dati e dalla storia delle tappe.
Nel 91 e 92 li ho visti i Tour e Indurain non arrivava certo da solo in salita, avendo per altro a disposizione una squadra che sull'Alpe d'Huez o altrove rispondeva agli attacchi senza che lui dovesse rispondere in prima persona. Ricordo Bugno nel 91 ripreso da Bernard o De las Cuevas con Indurain a ruota almeno due o tre volte nella prima parte dell'Alpe... Non era il più forte in salita in quei , come non lo era l'anno prima, e i conti fatti senza le crono lo attestano.
Poi fece un numero a La Plagne 95 , a Hautacam 94 arrivò con Leblanc furono gli altri che andarono piano quel giorno, ma erano quattro anni più tardi, in una stagione un po' particolare che fu anche la sua ultima a grande livello.
Curioosità in che anno sei nato ?
Re: Tour de France 2026
Inviato: lunedì 27 ottobre 2025, 19:14
da Trullo
Allora
Nel 91 si pensava che tutti quei chilometri a cronometro proponessero un duello Bugno-Lemond. Indurain non se lo filava nessuno (e nemmeno Chiappucci a dire il vero)
Inurain era, nonostante altezza e peso, un grandissimo scalatore. La tappa di Sestriere 1992 lo dimostra, nonostante la fuga di Chiappucci e la lieve crisi sull'ultima salita riusci a chiudere terzo, dando la paga a Bugno, Hampsten e tutti gli altri favoriti (tranne appunto Chiappucci e "il ciociaro Vona" come lo chiamava De Zan)
Chiappucci non era uno scalatore puro, era si forte in salita ma piu che altro era un ottimo discesista, un grande tattico e aveva doti di resistenza e fondo fuori dal comune (lo dimostra anche il modo in cui ha vinto la Sanremo).
Con meno chilometri a cronometro, ovviamente sarebbe cambiato tutto, magari Indurain avrebbe vinto lo stesso ma in modo meno scontato, ovviamente non ha senso immaginare gli organizzatori che dicono "mettiamo tante cronometro se no rischiamo che vinca un italiano" se non altro perche c'erano anche francesi che avrebbero beneficiato da una corsa con poche cronometro (Mottet, Leblanc e Virenque per esempio)
Re: Tour de France 2026
Inviato: lunedì 27 ottobre 2025, 21:03
da lucks83
Trullo ha scritto: ↑lunedì 27 ottobre 2025, 19:14
Allora
Nel 91 si pensava che tutti quei chilometri a cronometro proponessero un duello Bugno-Lemond. Indurain non se lo filava nessuno (e nemmeno Chiappucci a dire il vero)
Inurain era, nonostante altezza e peso, un grandissimo scalatore. La tappa di Sestriere 1992 lo dimostra, nonostante la fuga di Chiappucci e la lieve crisi sull'ultima salita riusci a chiudere terzo, dando la paga a Bugno, Hampsten e tutti gli altri favoriti (tranne appunto Chiappucci e "il ciociaro Vona" come lo chiamava De Zan)
Chiappucci non era uno scalatore puro, era si forte in salita ma piu che altro era un ottimo discesista, un grande tattico e aveva doti di resistenza e fondo fuori dal comune (lo dimostra anche il modo in cui ha vinto la Sanremo).
Con meno chilometri a cronometro, ovviamente sarebbe cambiato tutto, magari Indurain avrebbe vinto lo stesso ma in modo meno scontato, ovviamente non ha senso immaginare gli organizzatori che dicono "mettiamo tante cronometro se no rischiamo che vinca un italiano" se non altro perche c'erano anche francesi che avrebbero beneficiato da una corsa con poche cronometro (Mottet, Leblanc e Virenque per esempio)
Concordo in pieno con tutto quanto hai scritto.
L'affermazione "mettevano cosi tanti km a crono per non far vincere il Tour a un italiano" , non si può sentire.
Capisco che a furia di ascoltare Beppe Conti che ripete questa emerita caxxata, uno possa assuefarsi e cominciare a crederci, ma la realtà di quegli anni fu ben diversa.
Innanzitutto le crono lunghe, favorivano pure Bugno, che al Giro 1990 fece delle prove contro il tempo favolose.
Quindi non si capisce in che modo gli organizzatori del Tour pensavano di mettergli i bastoni tra le ruote.
In secondo luogo, come giustamente hai fatto notare tu, alla vigilia del Tour 1991 i favoriti erano Lemond e, appunto, Bugno.
Indurain non se lo cacava nessuno, indi anche qui non si capisce chi e che cosa (secondo la Contiana teoria) avrebbero dovuto disegnargli il Tour su misura, per far perdere gli italiani.
Semplicemente quei Tour tra il 1991 e il 1995 erano i diretti discendenti di quelli di fine anni 80: non è che stravolsero lo stile di percorso con un obiettivo ben preciso.
In un contesto del genere, un corridore come Indurain che in salita andava comunque fortissimo, non ha mai avuto bisogno di forzare chissà quanto per stare dietro a chi lo attaccava, e ha sempre gestito il vantaggio in pantofole o quasi.
Le classifiche dei tempi senza crono di quei Tour, lasciano un pó il tempo che trovano, perché non tengono conto del fatto che Indurain avrebbe molto probabilmente corso in altro modo.
Tra l'altro, questa bizzarra teoria del Beppe Nazionale, è smontata completamente dai Giri d'Italia del 1992 e 1993, quando lo spagnolo arrivó a fine Giro con la corsa già in tasca nella prima occasione, nonostante una sola crono da 38 km a Sansepolcro nel 1992 (quella di Milano da 65 km era all'ultima tappa, a Giro già vinto) e con un netto vantaggio su Chiappucci nel 1993 prima della crono (atipica) di Sestriere, nonostante un prologo da 9 km+ la crono da 28 di Senigallia.
Solo Ugrumov lo mise in difficoltà.
In quei Giri 1992 e 1993, in cui comunque c'erano salie dure come Monviso, Giau, Alpe segletta e Fedaia, Indurain dai corridori italiani non perse manco un secondo, nonostante pochissimi km a crono fino alle tappe finali.
Re: Tour de France 2026
Inviato: lunedì 27 ottobre 2025, 23:27
da herbie
lucks83 ha scritto: ↑lunedì 27 ottobre 2025, 21:03
Trullo ha scritto: ↑lunedì 27 ottobre 2025, 19:14
Allora
Nel 91 si pensava che tutti quei chilometri a cronometro proponessero un duello Bugno-Lemond. Indurain non se lo filava nessuno (e nemmeno Chiappucci a dire il vero)
Inurain era, nonostante altezza e peso, un grandissimo scalatore. La tappa di Sestriere 1992 lo dimostra, nonostante la fuga di Chiappucci e la lieve crisi sull'ultima salita riusci a chiudere terzo, dando la paga a Bugno, Hampsten e tutti gli altri favoriti (tranne appunto Chiappucci e "il ciociaro Vona" come lo chiamava De Zan)
Chiappucci non era uno scalatore puro, era si forte in salita ma piu che altro era un ottimo discesista, un grande tattico e aveva doti di resistenza e fondo fuori dal comune (lo dimostra anche il modo in cui ha vinto la Sanremo).
Con meno chilometri a cronometro, ovviamente sarebbe cambiato tutto, magari Indurain avrebbe vinto lo stesso ma in modo meno scontato, ovviamente non ha senso immaginare gli organizzatori che dicono "mettiamo tante cronometro se no rischiamo che vinca un italiano" se non altro perche c'erano anche francesi che avrebbero beneficiato da una corsa con poche cronometro (Mottet, Leblanc e Virenque per esempio)
Concordo in pieno con tutto quanto hai scritto.
L'affermazione "mettevano cosi tanti km a crono per non far vincere il Tour a un italiano" , non si può sentire.
Capisco che a furia di ascoltare Beppe Conti che ripete questa emerita caxxata, uno possa assuefarsi e cominciare a crederci, ma la realtà di quegli anni fu ben diversa.
Innanzitutto le crono lunghe, favorivano pure Bugno, che al Giro 1990 fece delle prove contro il tempo favolose.
Quindi non si capisce in che modo gli organizzatori del Tour pensavano di mettergli i bastoni tra le ruote.
In secondo luogo, come giustamente hai fatto notare tu, alla vigilia del Tour 1991 i favoriti erano Lemond e, appunto, Bugno.
Indurain non se lo cacava nessuno, indi anche qui non si capisce chi e che cosa (secondo la Contiana teoria) avrebbero dovuto disegnargli il Tour su misura, per far perdere gli italiani.
Semplicemente quei Tour tra il 1991 e il 1995 erano i diretti discendenti di quelli di fine anni 80: non è che stravolsero lo stile di percorso con un obiettivo ben preciso.
In un contesto del genere, un corridore come Indurain che in salita andava comunque fortissimo, non ha mai avuto bisogno di forzare chissà quanto per stare dietro a chi lo attaccava, e ha sempre gestito il vantaggio in pantofole o quasi.
Le classifiche dei tempi senza crono di quei Tour, lasciano un pó il tempo che trovano, perché non tengono conto del fatto che Indurain avrebbe molto probabilmente corso in altro modo.
Tra l'altro, questa bizzarra teoria del Beppe Nazionale, è smontata completamente dai Giri d'Italia del 1992 e 1993, quando lo spagnolo arrivó a fine Giro con la corsa già in tasca nella prima occasione, nonostante una sola crono da 38 km a Sansepolcro nel 1992 (quella di Milano da 65 km era all'ultima tappa, a Giro già vinto) e con un netto vantaggio su Chiappucci nel 1993 prima della crono (atipica) di Sestriere, nonostante un prologo da 9 km+ la crono da 28 di Senigallia.
Solo Ugrumov lo mise in difficoltà.
In quei Giri 1992 e 1993, in cui comunque c'erano salie dure come Monviso, Giau, Alpe segletta e Fedaia, Indurain dai corridori italiani non perse manco un secondo, nonostante pochissimi km a crono fino alle tappe finali.
ad esempio sull'Alpe Segletta lo ricordo solo io Chioccoli da solo?
Tanto per dirne una...
Una cosa è il Giro 92, un'altra il 93, infatti dopo il 93 era molto incerto se tornare, lo fece l'anno dopo non convinto e sappiamo come andò a finire, con salite ancora più dure che in passato.
La crono del Sestriere era devastante per gli scalatori, che arrivavano agli ultimi 6 km. dopo un lunghissimo fondovalle dove spingere rapporti lunghissimi di grande potenza perchè per lo più in falsopiano. E' meno penalizzante una crono piatta quasi...
Le crono lunghe favorivano Bugno ma era altrettanto chiaro che ancor più favorivano Indurain.
Indurain prima del 91 lo si conosceva già come cronoman straordinario. Non lo si conosceva come uomo da classifica sulle grandi salite, perchè aiutava Delgado, ma quando sai che il capitano può essere lui a crono sai che ha un grande vantaggio.
Poi io ho detto che non vollero mai accorciare le crono negli anni di Indurain perchè c'era il "rischio" che vincesse un corridore italiano. Già il termine "rischio" è un poco ironico, ma se non cogliete amen.
Questo per altro vale giusto per i primi due anni, poi Chiappucci e Bugno calarono vistosamente e Indurain migliorò ulteriormente in salita. Pace.
Certo un vincitore italiano non è mai stato il massimo mediaticamente al Tour, tutto lì, non ci nascondiamo dietro ad un dito. Non so se vi ricordate le alleanze invocate dall'Equipe l'anno prima per far saltare Chiappucci...l'avversario diretto non era Mottet nè FIgnon.
Chiappucci non se lo filava nessuno a tal punto, come no.
Re: Tour de France 2026
Inviato: martedì 28 ottobre 2025, 6:13
da noel
Mah...quando sento certi ragionamenti mi viene in mente Galliani, che per giustificare il decimo posto del Milan divideva i campionati in segmenti o in anni solari in modo che i rossoneri fossero sempre più in alto di quello che erano.
La verità è che indurain in 5 tour e 2 giri vale a dire in circa 150 GG di gara me lo ricordo ben poco soffrire. Ed è inutile quanto velleitario mettere in mostra le proprie conoscenze ciclistiche spezzettando i GT sul singolo episodio (chioccioli solo sull'Alpe segletta...ma mi facci il piacere mi facci

) per poi alla fine concludere comunque che "avrebbe vinto lo stesso". Indurain in quegli anni era di dieci spanne superiore a cronometro e non lo staccavi in salita manco se lo ammazzavi. La caratura dei suoi suoi avversari, non solo Bugno e Chiappucci, era infinitamente minore a quella del navarro
Re: Tour de France 2026
Inviato: martedì 28 ottobre 2025, 8:59
da herbie
noel ha scritto: ↑martedì 28 ottobre 2025, 6:13
Mah...quando sento certi ragionamenti mi viene in mente Galliani, che per giustificare il decimo posto del Milan divideva i campionati in segmenti o in anni solari in modo che i rossoneri fossero sempre più in alto di quello che erano.
La verità è che indurain in 5 tour e 2 giri vale a dire in circa 150 GG di gara me lo ricordo ben poco soffrire. Ed è inutile quanto velleitario mettere in mostra le proprie conoscenze ciclistiche spezzettando i GT sul singolo episodio (chioccioli solo sull'Alpe segletta...ma mi facci il piacere mi facci

) per poi alla fine concludere comunque che "avrebbe vinto lo stesso". Indurain in quegli anni era di dieci spanne superiore a cronometro e non lo staccavi in salita manco se lo ammazzavi. La caratura dei suoi suoi avversari, non solo Bugno e Chiappucci, era infinitamente minore a quella del navarro
"nella notte buia, tutte le vacche sono nere"...ci vuol un po' di spirito di analisi altrimenti mettiamo tutto in un unico calderone, va bene tutto anche che quando si alzava la mattina probabilmente scendeva a fare colazione saltando giù dal balcone dell'hotel...
Re: Tour de France 2026
Inviato: martedì 28 ottobre 2025, 9:05
da herbie
noel ha scritto: ↑martedì 28 ottobre 2025, 6:13
Mah...quando sento certi ragionamenti mi viene in mente Galliani, che per giustificare il decimo posto del Milan divideva i campionati in segmenti o in anni solari in modo che i rossoneri fossero sempre più in alto di quello che erano.
La verità è che indurain in 5 tour e 2 giri vale a dire in circa 150 GG di gara me lo ricordo ben poco soffrire. Ed è inutile quanto velleitario mettere in mostra le proprie conoscenze ciclistiche spezzettando i GT sul singolo episodio (chioccioli solo sull'Alpe segletta...ma mi facci il piacere mi facci

) per poi alla fine concludere comunque che "avrebbe vinto lo stesso". Indurain in quegli anni era di dieci spanne superiore a cronometro e non lo staccavi in salita manco se lo ammazzavi. La caratura dei suoi suoi avversari, non solo Bugno e Chiappucci, era infinitamente minore a quella del navarro
"nella notte buia, tutte le vacche sono nere"...ci vuol un po' di spirito di analisi altrimenti mettiamo tutto in un unico calderone, va bene tutto anche che quando si alzava la mattina probabilmente scendeva a fare colazione saltando giù dal balcone dell'hotel...
Il discorso partiva dal fatto che per me ci starebbe tornare a fare 150 km. a cronometro visto che c'è Pogacar e c'è anche Evenepoel. COsì come in quegli anni sarebbe stato forse meglio evitare di semplificare le cose a un corridore che già aveva una squadra in grado di andare a prendere chiunque sul ritmo, quando poteva già giovarsi di 4 o 5 minuti in partenza di vantaggio sugli avversari, vista la superiorità a cronometro.
Re: Tour de France 2026
Inviato: martedì 28 ottobre 2025, 9:14
da herbie
noel ha scritto: ↑martedì 28 ottobre 2025, 6:13
Mah...quando sento certi ragionamenti mi viene in mente Galliani, che per giustificare il decimo posto del Milan divideva i campionati in segmenti o in anni solari in modo che i rossoneri fossero sempre più in alto di quello che erano.
La verità è che indurain in 5 tour e 2 giri vale a dire in circa 150 GG di gara me lo ricordo ben poco soffrire. Ed è inutile quanto velleitario mettere in mostra le proprie conoscenze ciclistiche spezzettando i GT sul singolo episodio (chioccioli solo sull'Alpe segletta...ma mi facci il piacere mi facci

) per poi alla fine concludere comunque che "avrebbe vinto lo stesso". Indurain in quegli anni era di dieci spanne superiore a cronometro e non lo staccavi in salita manco se lo ammazzavi. La caratura dei suoi suoi avversari, non solo Bugno e Chiappucci, era infinitamente minore a quella del navarro
"nella notte buia, tutte le vacche sono nere"...ci vuol un po' di spirito di analisi altrimenti mettiamo tutto in un unico calderone, va bene tutto anche che quando si alzava la mattina probabilmente scendeva a fare colazione saltando giù dal balcone dell'hotel...
Il discorso partiva dal fatto che per me ci starebbe tornare a fare 150 km. a cronometro visto che c'è Pogacar e c'è anche Evenepoel. COsì come in quegli anni sarebbe stato forse meglio evitare di semplificare le cose a un corridore che già aveva una squadra in grado di andare a prendere chiunque sul ritmo, quando poteva già giovarsi di 4 o 5 minuti in partenza di vantaggio sugli avversari, vista la superiorità a cronometro.
HO scritto di CHioccioli solo sull'Alpe Segletta per rispondere al post precedente che citava questa salita tra quelle in cui Indurain non sarebbe stato staccato nemmeno di un secondo. Lì attaccò Chioccioli (l'Alpe Segletta ha un tratto di tre chilometri quasi in cima con pendenze intorno al 15%) . Chioccioli poteva lasciarlo andare, poi rientrò in discesa, ma non è vero che avrebbe potuto staccare chiunque su qualunque salita, specie quando le pendenze erano in doppia cifra.
Re: Tour de France 2026
Inviato: martedì 28 ottobre 2025, 9:16
da noel
herbie ha scritto: ↑martedì 28 ottobre 2025, 8:59
noel ha scritto: ↑martedì 28 ottobre 2025, 6:13
Mah...quando sento certi ragionamenti mi viene in mente Galliani, che per giustificare il decimo posto del Milan divideva i campionati in segmenti o in anni solari in modo che i rossoneri fossero sempre più in alto di quello che erano.
La verità è che indurain in 5 tour e 2 giri vale a dire in circa 150 GG di gara me lo ricordo ben poco soffrire. Ed è inutile quanto velleitario mettere in mostra le proprie conoscenze ciclistiche spezzettando i GT sul singolo episodio (chioccioli solo sull'Alpe segletta...ma mi facci il piacere mi facci

) per poi alla fine concludere comunque che "avrebbe vinto lo stesso". Indurain in quegli anni era di dieci spanne superiore a cronometro e non lo staccavi in salita manco se lo ammazzavi. La caratura dei suoi suoi avversari, non solo Bugno e Chiappucci, era infinitamente minore a quella del navarro
"nella notte buia, tutte le vacche sono nere"...ci vuol un po' di spirito di analisi altrimenti mettiamo tutto in un unico calderone, va bene tutto anche che quando si alzava la mattina probabilmente scendeva a fare colazione saltando giù dal balcone dell'hotel...
No, certo...ma poi viene voglia anche a me di verificare certe cose (visto che la memoria fa cilecca

) e scopro che nel giro 92 tappa numero 10 (con classifica ancora corta quindi) del Terminillo vinta da Herrera, Indurain 5° a 2", Chiappucci 7° a 30" Chioccioli 30° a 3.20.
Se si fanno delle analisi almeno facciamole complete è non citiamo solo dati che fanno comodo a suffragare solo le nostre teorie.
Re: Tour de France 2026
Inviato: martedì 28 ottobre 2025, 10:45
da giorgio ricci
Quel periodo mo seguivo meglio di adesso , più giovane , più entusiasmo.
Indurain nel 90 arrivò decimo , per aver fatto da gregario ad un Delgado che aveva esaurito la benzina , quella buona dei tre anni precedenti. Prese una barcata di minuti sull'alpe d'huez ma vinse la tappa di Luz ardiden ,attaccando con Lemond .
L'anno prima si era già messo in luce vincendo un altra tappa pirenaica. Nel 90 vinse pure san Sebastian .
Non era considerato un cronoman ma un corridore completo .BS dopo il Tour 90 gli dedicò un articolo che parlava di lui come di un futuro vincitore di GT. Ricordo pure che mi stupii quando perse la Vuelta 91 da Mauri perché era già sotto i riflettori.
Cioè ,nel 91 non arrivava al Tour come un nessuno mentre Chiappucci non era considerato.
Il favorito era Lemond ,mentre Bugno era una speranza con tanti punti di domanda perché al Giro non fece benissimo . Dopo la crono di 73 km ad Alencon nonostante la vittoria per soli 6 secondi su Lemond , l'americano era ancora visto come il dominatore .
Le montagne non arrivavano mai ma l'unica vera tappa a val Louron Indurain e Chiappucci fecero la differenza..
Indurain però non fece fatica a stare con il varesino , tanto che all'Alpe d'huez lo staccò di 40 secondi .
Nella successiva tappa di Morzine ,con il Joux plain nessuno riuscì a staccare il Navarro , anzi . . ,fu un bel no contest .
Io Indurain l'ho visto in crisi solo a Oropa e sull',Aprica in tanti anni ,e forse un po' nella cronoscalata al Tour del 94. Certo ,Pantani lo staccava quasi sempre in quell'anno ma lui su Pantani aveva dieci minuti . Quell'anno Indurain non era in formissima. Dopo la sconfitta del Giro fu favorito dalla crono ma soprattutto dal mal di stomaco di Rominger, che era veramente in forma .
Meija nel 93 non poteva vincere , ha solo succhiato le ruote ,mentre Mottet la giornata di crisi ce l'aveva sempre, e poi a crono non era l'ultimo. Riuscì a perdere il Tour 87 dove partiva con un bonus di 6 minuti presi in fuga . Ottimo corridore ma non ha mai dato la sensazione di poter vincere un Tour ..
Re: Tour de France 2026
Inviato: martedì 28 ottobre 2025, 11:05
da noel
giorgio ricci ha scritto: ↑martedì 28 ottobre 2025, 10:45
Quel periodo mo seguivo meglio di adesso , più giovane , più entusiasmo.
Indurain nel 90 arrivò decimo , per aver fatto da gregario ad un Delgado che aveva esaurito la benzina , quella buona dei tre anni precedenti. Prese una barcata di minuti sull'alpe d'huez ma vinse la tappa di Luz ardiden ,attaccando con Lemond .
L'anno prima si era già messo in luce vincendo un altra tappa pirenaica. Nel 90 vinse pure san Sebastian .
Non era considerato un cronoman ma un corridore completo .BS dopo il Tour 90 gli dedicò un articolo che parlava di lui come di un futuro vincitore di GT. Ricordo pure che mi stupii quando perse la Vuelta 91 da Mauri perché era già sotto i riflettori.
Cioè ,nel 91 non arrivava al Tour come un nessuno mentre Chiappucci non era considerato.
Il favorito era Lemond ,mentre Bugno era una speranza con tanti punti di domanda perché al Giro non fece benissimo . Dopo la crono di 73 km ad Alencon nonostante la vittoria per soli 6 secondi su Lemond , l'americano era ancora visto come il dominatore .
Le montagne non arrivavano mai ma l'unica vera tappa a val Louron Indurain e Chiappucci fecero la differenza..
Indurain però non fece fatica a stare con il varesino , tanto che all'Alpe d'huez lo staccò di 40 secondi .
Nella successiva tappa di Morzine ,con il Joux plain nessuno riuscì a staccare il Navarro , anzi . . ,fu un bel no contest .
Io Indurain l'ho visto in crisi solo a Oropa e sull',Aprica in tanti anni ,e forse un po' nella cronoscalata al Tour del 94. Certo ,Pantani lo staccava quasi sempre in quell'anno ma lui su Pantani aveva dieci minuti . Quell'anno Indurain non era in formissima. Dopo la sconfitta del Giro fu favorito dalla crono ma soprattutto dal mal di stomaco di Rominger, che era veramente in forma .
Meija nel 93 non poteva vincere , ha solo succhiato le ruote ,mentre Mottet la giornata di crisi ce l'aveva sempre, e poi a crono non era l'ultimo. Riuscì a perdere il Tour 87 dove partiva con un bonus di 6 minuti presi in fuga . Ottimo corridore ma non ha mai dato la sensazione di poter vincere un Tour ..
Concordo su tutto. Aggiungendo che nel 1991 si parlava molto dell'armata PDM (

) e che mejia e mottet mai e poi mai avrebbero vinto un tour. Traslati negli anni 2020 sarebbero 0'connior e Rolland
Re: Tour de France 2026
Inviato: martedì 28 ottobre 2025, 11:26
da lucks83
noel ha scritto: ↑martedì 28 ottobre 2025, 6:13
Mah...quando sento certi ragionamenti mi viene in mente Galliani, che per giustificare il decimo posto del Milan divideva i campionati in segmenti o in anni solari in modo che i rossoneri fossero sempre più in alto di quello che erano.
La verità è che indurain in 5 tour e 2 giri vale a dire in circa 150 GG di gara me lo ricordo ben poco soffrire. Ed è inutile quanto velleitario mettere in mostra le proprie conoscenze ciclistiche spezzettando i GT sul singolo episodio (chioccioli solo sull'Alpe segletta...ma mi facci il piacere mi facci

) per poi alla fine concludere comunque che "avrebbe vinto lo stesso". Indurain in quegli anni era di dieci spanne superiore a cronometro e non lo staccavi in salita manco se lo ammazzavi. La caratura dei suoi suoi avversari, non solo Bugno e Chiappucci, era infinitamente minore a quella del navarro
Meno male che qualcuno se lo ricorda ancora, come era Miguel.
La narrazione di Beppe Conti ha annacquato i ricordi...
Chioccioli solo sull'Alpe Segletta... c'è il video su Youtube..
Lo lasciò andare per riprenderlo in vetta.
Anche nel 1993, prima della crono del Sestriere, il Giro era già bello che chiuso, con Chiappucci che era a distanza di sicurezza già prima di quella tappa, e a cui Miguel diede il contentino della vittoria nella tappa mostruosa di Corvara, quella in cui Bugno naufragava sul Fedaia.
In entrambi quei Giri, nonostante avesse avuto a disposizione solo 38 e 37 km a cronometro fino a quel momento (ovvero la crono finale di Milano 1992 e la crono di Sestriere 1993), Indurain stava comodamente in testa alla classifica, in barba a tutti gli italici scalatori che avrebbero dovuto essere molto più vicini a lui in classifica.
Nonostante salite come Giau, Fedaia, Monviso, Alpe Segletta, che il Tour di inizio anni 90 si sognava, come pendenze.
E infatti, l'unico che lo mise in difficoltà, nel 1993, fu Ugrumov, mica El Diablo.
Poi quello che cambió nel 1994 furono non tanto le pendenze del Mortirolo, ma un ragazzo che si chiamava Pantani e una meteora russa, unita al fatto che Miguel in quel Giro non aveva certo la condizione che avrebbe trovato 2 mesi dopo, in Francia.
Re: Tour de France 2026
Inviato: martedì 28 ottobre 2025, 12:01
da noel
lucks83 ha scritto: ↑martedì 28 ottobre 2025, 11:26
noel ha scritto: ↑martedì 28 ottobre 2025, 6:13
Mah...quando sento certi ragionamenti mi viene in mente Galliani, che per giustificare il decimo posto del Milan divideva i campionati in segmenti o in anni solari in modo che i rossoneri fossero sempre più in alto di quello che erano.
La verità è che indurain in 5 tour e 2 giri vale a dire in circa 150 GG di gara me lo ricordo ben poco soffrire. Ed è inutile quanto velleitario mettere in mostra le proprie conoscenze ciclistiche spezzettando i GT sul singolo episodio (chioccioli solo sull'Alpe segletta...ma mi facci il piacere mi facci

) per poi alla fine concludere comunque che "avrebbe vinto lo stesso". Indurain in quegli anni era di dieci spanne superiore a cronometro e non lo staccavi in salita manco se lo ammazzavi. La caratura dei suoi suoi avversari, non solo Bugno e Chiappucci, era infinitamente minore a quella del navarro
Meno male che qualcuno se lo ricorda ancora, come era Miguel.
La narrazione di Beppe Conti ha annacquato i ricordi...
Chioccioli solo sull'Alpe Segletta... c'è il video su Youtube..
Lo lasciò andare per riprenderlo in vetta.
Anche nel 1993, prima della crono del Sestriere, il Giro era già bello che chiuso, con Chiappucci che era a distanza di sicurezza già prima di quella tappa, e a cui Miguel diede il contentino della vittoria nella tappa mostruosa di Corvara, quella in cui Bugno naufragava sul Fedaia.
In entrambi quei Giri, nonostante avesse avuto a disposizione solo 38 e 37 km a cronometro fino a quel momento (ovvero la crono finale di Milano 1992 e la crono di Sestriere 1993), Indurain stava comodamente in testa alla classifica, in barba a tutti gli italici scalatori che avrebbero dovuto essere molto più vicini a lui in classifica.
Nonostante salite come Giau, Fedaia, Monviso, Alpe Segletta, che il Tour di inizio anni 90 si sognava, come pendenze.
E infatti, l'unico che lo mise in difficoltà, nel 1993, fu Ugrumov, mica El Diablo.
Poi quello che cambió nel 1994 furono non tanto le pendenze del Mortirolo, ma un ragazzo che si chiamava Pantani e una meteora russa, unita al fatto che Miguel in quel Giro non aveva certo la condizione che avrebbe trovato 2 mesi dopo, in Francia.
Va bè ma dal 94 in poi fu un altro ciclismo. Ma è una sottiliezza

Re: Tour de France 2026
Inviato: martedì 28 ottobre 2025, 15:05
da giorgio ricci
Fra l'altro Mejia arrivó quarto e terzo fece jaskula , un polacco passato con gi atleti dell'est. Ottimo regolarista , che ebbe questo grande exploit. Mottet piu che Rolland era un Voekler migliore a crono .
Re: Tour de France 2026
Inviato: martedì 28 ottobre 2025, 15:34
da Trullo
Mottet fece secondo nel giro di Bugno e nel mondiale di Argentin, e vinse un Lombardia, proprio l'ultimo scappato di casa non era
Re: Tour de France 2026
Inviato: martedì 28 ottobre 2025, 15:47
da noel
Trullo ha scritto: ↑martedì 28 ottobre 2025, 15:34
Mottet fece secondo nel giro di Bugno e nel mondiale di Argentin, e vinse un Lombardia, proprio l'ultimo scappato di casa non era
No, ma sul gradino più alto del podio q Parigi (vistovl che di quello si parla) nemmeno nel metauniverso.
Re: Tour de France 2026
Inviato: martedì 28 ottobre 2025, 15:51
da noel
giorgio ricci ha scritto: ↑martedì 28 ottobre 2025, 15:05
Fra l'altro Mejia arrivó quarto e terzo fece jaskula , un polacco passato con gi atleti dell'est. Ottimo regolarista , che ebbe questo grande exploit. Mottet piu che Rolland era un Voekler migliore a crono .
Meija mi pare che guadagno un po' di minuti in una fuga nella tappa di Reims dove c'era pure riis. Vado a memoria
Re: Tour de France 2026
Inviato: martedì 28 ottobre 2025, 17:05
da giorgio ricci
Mottet me lo ricordo come un corridore brillante , capace di vincere 3 Delfinato , un romandia , un Lombardia e altre numerose semi classiche , con vari piazzamenti in linea e nei GT.
Il secondo posto al Giro fu il suo exploit migliore , arrivó in forma quell'anno al Giro ma fece un Tour per le tappe .
Ripeto , era considerato un piazzato , e al massimo aspirava al podio . Non era neanche lontanamente in grado di primeggiare in un GT .
Re: Tour de France 2026
Inviato: martedì 28 ottobre 2025, 18:45
da Micchan
Da persona che non era neanche nata al tempo ho sempre avuto l'idea che il successo di Indurain fosse anche dato dal fatto che mancasse un vero rivale, era arrivato giusto dopo la fine dell'era anni 80 e ha finito il suo picco prima che arrivassero tutti i nuovi degli anni 90, se lui era il Pogacar del tempo gli mancava il Vingegaard a fargli da serio contendente, c'era tanta gente molto buona che poteva fare degli exploit ma avevano tutti un punto debole, lui vinceva con grande costanza e poi era straforte a crono
È sempre stata una combinazione di fattori, quando magari non era al suo picco assoluto mancava quello che potesse davvero batterlo, quando c'era il rivale solido lui era al suo assoluto picco e riusciva a spuntarla, quando c'era quello che lo faceva soffrire un po' in montagna c'erano abbastanza crono per recuperare, in salita lo staccavano più spesso di quello che succedeva agli altri grandi del ciclismo, ma poi magari quello che gli dava 30 secondi un giorno poi perdeva 1 minuto il giorno dopo
Tra quelli che hanno vinto tanto nei grandi giri è sicuramente quello visto un gradino sotto gli altri dal pubblico, un po' come tutti quelli che hanno sempre avuto le crono come base delle loro vittorie, alla gente è sempre piaciuto più quello dominante in salita, Indurain è uno "facilmente" attaccabile e difficilmente battibile
Ma io sinceramente ce la vedo una linea temporale alternativa dove perde da un Chiappucci o da un Rominger o da un Ugrumov perchè magari c'era meno crono o gli avversari erano più costanti o avevano squadre migliori a supporto
Re: Tour de France 2026
Inviato: martedì 28 ottobre 2025, 19:11
da lemond
Micchan ha scritto: ↑martedì 28 ottobre 2025, 18:45
Da persona che non era neanche nata al tempo ho sempre avuto l'idea che il successo di Indurain fosse anche dato dal fatto che mancasse un vero rivale, era arrivato giusto dopo la fine dell'era anni 80 e ha finito il suo picco prima che arrivassero tutti i nuovi degli anni 90, se lui era il Pogacar del tempo gli mancava il Vingegaard a fargli da serio contendente, c'era tanta gente molto buona che poteva fare degli exploit ma avevano tutti un punto debole, lui vinceva con grande costanza e poi era straforte a crono
È sempre stata una combinazione di fattori, quando magari non era al suo picco assoluto mancava quello che potesse davvero batterlo, quando c'era il rivale solido lui era al suo assoluto picco e riusciva a spuntarla, quando c'era quello che lo faceva soffrire un po' in montagna c'erano abbastanza crono per recuperare, in salita lo staccavano più spesso di quello che succedeva agli altri grandi del ciclismo, ma poi magari quello che gli dava 30 secondi un giorno poi perdeva 1 minuto il giorno dopo
Tra quelli che hanno vinto tanto nei grandi giri è sicuramente quello visto un gradino sotto gli altri dal pubblico, un po' come tutti quelli che hanno sempre avuto le crono come base delle loro vittorie, alla gente è sempre piaciuto più quello dominante in salita, Indurain è uno "facilmente" attaccabile e difficilmente battibile
Ma io sinceramente ce la vedo una linea temporale alternativa dove perde da un Chiappucci o da un Rominger o da un Ugrumov perchè magari c'era meno crono o gli avversari erano più costanti o avevano squadre migliori a supporto
By Gimbatbu
L' unico grande limite di Indurain era quello di un carattere assolutamente accomodante e scevro di istinti cannibaleschi ciclisticamente parlando. Chi avesse conosciuto Merckx, converrà che nei panni di Indurain non avrebbe mai permesso ad un suo compagno di vincere un mondiale al posto suo come fece furbescamente Olano au un Duitama. Miguelon fece buon viso a cattivo gioco e si accontentò di un secondo posto che credo gli sia rimasto sul gozzo molto più del terzo nel mondiale di Bugno. Non gli interessò mai particolarmente vincere una classica e, se per la Liegi era limitato dalla sua allergia primaverile che non gli permise mai di primeggiare nella Vuelta, non disputò mai un Lombardia corsa che avrebbe senz' altro potuto vincere. Nei GT dominati badava attentamente che la sua squadra non fagocitasse successi e fugaioli di giornata. Insomma era un padrone del gruppo assolutamente non dispotico e benvoluto da tutti. Passista fenomenale e in salita ci voleva il miglior Pantani per metterlo in difficoltà. I suoi avversari sembravano scarsi forse perché lui era nettamente più forte. Ma questo vale anche per Pogacar e per chiunque domini in maniera totale.
Re: Tour de France 2026
Inviato: martedì 28 ottobre 2025, 19:43
da Pantani the best
In salita l'Indurain dei 2 Tour 94 e 95 era una roba fuori dal mondo.
Si parla sempre di Hautacam 94 e La Plagne 95, ma andate a rivedervi anche la tappa di Mende 95 vinta da Jalabert, su quelle pendenze tenne sempre a tiro uno scatenato Pantani scollinando con lui e Riis.
Indurain lasciava fare ma quando voleva menare le danze faceva danni ai suoi rivali con le sue progressioni.
Io ho sempre detto che come scalatore è stato a dir poco sottostimato, non penso che in montagna fosse inferiore ad un corridore spesso accostato a lui come Anquetil, anzi.
Nella prima metà degli anni 90 non metterò mai in discussione la supremazia nei GT del Navarro indipendentemente dai percorsi.
L'unico appunto è con percorsi più equilibrati lo spettacolo sarebbe stato maggiore
In salita il duello Indurain-Pantani al Tour sostanzialmente non c'è mai stato proprio perché Indurain non aveva alcun interesse a rispondere ai suoi attacchi tirandosi il collo, sia perché grazie alle cronometro scavava un solco ai danni dello scalatore di Cesenatico, e sia perché era tatticamente molto più accorto e anche evidentemente meno orgoglioso di un Armstrong che invece al Tour 2000 dopo Hautacam nonostante avesse un vantaggio spropositato in classifica (più l'ultima piatta di fine Tour) nei confronti di Pantani, non lasciava mai fare.
E infatti ne venne fuori nel complesso di quelle tappe di montagna un duello avvincente che ancora oggi fa parlare di sé, mentre Indurain vs Pantani sembra quasi come se fossero due corridori che corressero due corse differenti nella stessa corsa, talmente Indurain si disinteressava a quegli attacchi.
Re: Tour de France 2026
Inviato: martedì 28 ottobre 2025, 20:01
da Salvatore77
Di Mottet ricordo un secondo posto a Zurigo battuto in volata dal Fondriest stellare del 1993. Volata di astuzia del francese che nei velodromi ci sapeva fare.
Zurigo che il francese vinse nel 1990 battendo in una volata a 4 in strada Lemond, Lejarreta e Chiappucci.
Re: Tour de France 2026
Inviato: martedì 28 ottobre 2025, 20:37
da giorgio ricci
Indurain era un vero signore ,per nulla dispotico. A Isola 2000 nel 93 frenò sul traguardo per lasciare vincere Rominger.
In salita nessuno dei diretti avversari lo ha mai staccato nei Tour vinti. Zulle a La plagne 95 era in fuga.
Era più forte di Anquetil in salita , ma per varie ragioni non si interessava alle classiche .
Non credo avrebbe potuto vincere il Lombardia . Andava in progressione ,non era veloce e qualcuno gli stava dietro sempre.
Re: Tour de France 2026
Inviato: martedì 28 ottobre 2025, 21:02
da giorgio ricci
Ho nostalgia di quel ciclismo..I campioni erano signori ,
Hinault che fa vincere Bernadeau allo Stelvio , Herrera a Morzine , Delgado a Pau. Bugno fa vincere Mottet sul Pordoi , Indurain che fa vincere tutti ,Pantani con Guerini e Ullrich ad Albertville .
Adesso ti dicono la stronzata che se la squadra lavora devi finalizzare . Ma quando vinci la generale con margine cosa te ne fai della tappa di Rocca Salciccia ?
Vediamo cose assurde come l'anno scorso al Tour quanto Pogacar segue Vingegaard senza dargli un cambio e poi gli scatta sul muso , o Roglic che va a prendere il povero Mader per un anonima tappa in volata . E poi si grida allo scandalo se Pogacar lascia Montreal ad un compagno. Che se ne fa Pogacar di una corsetta ?
Re: Tour de France 2026
Inviato: martedì 28 ottobre 2025, 22:35
da Pantani the best
Pogacar a differenza di altri fuoriclasse del passato non fa regali semplicemente perché è talmente superiore che non ha bisogno di amicarsi qualcuno per continuare a vincere.
Fino a quando avrà questo strapotere potrà anche essere malvisto dal gruppo e la cosa sarà totalmente irrilevante per quelle che sono le sue ambizioni.
Esempio Pantani nella tappa di Selva di Val Gardena lasciò la vittoria a Guerini perché gliela aveva promessa in cambio della sua collaborazione.
Pogacar non ha bisogno di questi accordi.
Comunque l'episodio della tappa del Col de la Couillole è chiaramente dovuto alla rivalità con Vingegaard, se al posto del danese ci fosse stato un altro corridore penso che gliela avrebbe lasciata, ma non a Vingegaard e di riflesso alla Visma, ripensando anche alla tappa di Le Markstein dell'anno precedente a Tour ipotecato da Vingegaard.
Re: Tour de France 2026
Inviato: mercoledì 29 ottobre 2025, 7:11
da Atlantic
noel ha scritto: ↑martedì 28 ottobre 2025, 11:05
Concordo su tutto. Aggiungendo che nel 1991 si parlava molto dell'armata PDM (

) e che mejia e mottet mai e poi mai avrebbero vinto un tour. Traslati negli anni 2020 sarebbero 0'connior e Rolland
Meija era un colombiano atipico per l epoca.. non attaccava mai
Però rispetto ai suoi connazionali si difendeva a crono
In più era molto istruito non era il classico campesinos che raccoglieva caffè, credo fosse addirittura laureato in medicina
Mottet = Rolland non si può sentire pero'
Fisici completamente differente (1.64 charly.. 1.84 pierre)
Nonostante quello molto più forte a crono Mottet (3 gp nations)
Poi anche come classe non paragonabili
Corridore molto penalizzato dall arrivo dell epo
Re: Tour de France 2026
Inviato: mercoledì 29 ottobre 2025, 8:18
da noel
Atlantic ha scritto: ↑mercoledì 29 ottobre 2025, 7:11
noel ha scritto: ↑martedì 28 ottobre 2025, 11:05
Concordo su tutto. Aggiungendo che nel 1991 si parlava molto dell'armata PDM (

) e che mejia e mottet mai e poi mai avrebbero vinto un tour. Traslati negli anni 2020 sarebbero 0'connior e Rolland
Meija era un colombiano atipico per l epoca.. non attaccava mai
Però rispetto ai suoi connazionali si difendeva a crono
In più era molto istruito non era il classico campesinos che raccoglieva caffè, credo fosse addirittura laureato in medicina
Mottet = Rolland non si può sentire pero'
Fisici completamente differente (1.64 charly.. 1.84 pierre)
Nonostante quello molto più forte a crono Mottet (3 gp nations)
Poi anche come classe non paragonabili
Corridore molto penalizzato dall arrivo dell epo
No, ma io intendevo Mejia = Rolland e O'Connor = Mottet. Sono i primi nomi che mi sono venuti in mente ma ce ne sarebbero tantissini più simili
Poi non intendevo per caratteristiche fisiche.
Su Meija mi è venuto in mente Rolland perchè è il classico corridore che dopo un exploit ti fa pensare "Bravo....ma questo un Tour non lo vince nemmeno se si ritirano in 150"
Su Mottet forse sarebbe stato meglio un paragone con Dufaux. O'Connor invece mi è venuto in mente pensando ad un corridore discretamente combattivo nei GT sempre abbastanza presente nelle parti alte della classifica ma anche li....per vincere serve l'allineamento dei pianeti.
Sicuramente Mottet più vincente di O'connor a livello globale di carriera. Non ci piove
Re: Tour de France 2026
Inviato: mercoledì 29 ottobre 2025, 11:33
da lemond
giorgio ricci ha scritto: ↑martedì 28 ottobre 2025, 20:37
Indurain era un vero signore ,per nulla dispotico. A Isola 2000 nel 93 frenò sul traguardo per lasciare vincere Rominger.
In salita nessuno dei diretti avversari lo ha mai staccato nei Tour vinti. Zulle a La plagne 95 era in fuga.
Era più forte di Anquetil in salita , ma per varie ragioni non si interessava alle classiche .
Non credo avrebbe potuto vincere il Lombardia . Andava in progressione ,non era veloce e qualcuno gli stava dietro sempre.
By Gimbatbu
Concordo sul fatto che fosse migliore di Anquetil in salita e a crono se il francese è stato il re, Indurain viene subito dopo. Non sono d' accordo invece sul Lombardia. Indurain era anche un discesista fortissimo e sfruttando questa qualità e la sua dote di passista una classica delle foglie morte avrebbe potuto vincerla.
Re: Tour de France 2026
Inviato: mercoledì 29 ottobre 2025, 11:41
da marcello
Ho qualche anno, e ho seguito direttamente i Tour 1991 e 1992 su "Antenne 2", che si vedeva molto bene in chiaro dalla Toscana, con il commento dei telecronisti francesi (Patrick Chene e Robert Chapatte, se non ricordo male).
Ricordo che c'erano delle grandissime aspettative su Gianni Bugno, che i francesi adoravano e consideravano potenzialmente il più forte, in particolare nel 1991.
Questo per dire che i km a cronometro non credo proprio fossero messi per sfavorire gli italiani... anzi favorivano Bugno.
Re: Tour de France 2026
Inviato: mercoledì 29 ottobre 2025, 11:45
da marcello
Ho qualche anno, e ho seguito direttamente i Tour 1991 e 1992 su "Antenne 2", che si vedeva molto bene in chiaro dalla Toscana, con il commento dei telecronisti francesi (Patrick Chene e Robert Chapatte, se non ricordo male).
Ricordo che c'erano delle grandissime aspettative su Gianni Bugno, che i francesi adoravano e consideravano potenzialmente il più forte, in particolare nel 1991.
Questo per dire che i km a cronometro non credo proprio fossero messi per sfavorire gli italiani... anzi favorivano Bugno.
Re: Tour de France 2026
Inviato: mercoledì 29 ottobre 2025, 11:53
da Trullo
Micchan ha scritto: ↑martedì 28 ottobre 2025, 18:45
Tra quelli che hanno vinto tanto nei grandi giri
è sicuramente quello visto un gradino sotto gli altri dal pubblico, un po' come tutti quelli che hanno sempre avuto le crono come base delle loro vittorie, alla gente è sempre piaciuto più quello dominante in salita, Indurain è uno "facilmente" attaccabile e difficilmente battibile
Non tanto per quello, secondo me, quanto per il non aver vinto nulla a livello di classiche
Re: Tour de France 2026
Inviato: mercoledì 29 ottobre 2025, 16:02
da giorgio ricci
Indurain aveva tanti tifosi anche in Italia. Mediaset che trasmetteva il Giro ne aveva fatto un idolo. Chiedete a Teo Teocoli che penso sia l'unico ad averlo fatto incazzare in tutta la carriera .

Re: Tour de France 2026
Inviato: mercoledì 29 ottobre 2025, 16:15
da noel
giorgio ricci ha scritto: ↑mercoledì 29 ottobre 2025, 16:02
Indurain aveva tanti tifosi anche in Italia. Mediaset che trasmetteva il Giro ne aveva fatto un idolo. Chiedete a Teo Teocoli che penso sia l'unico ad averlo fatto incazzare in tutta la carriera .
In che occasione, non ricordo ? Mi ricordo che faceva la sua imitazione. Per contro Fininvest all'epoca faceva condurre il dopo tappa a Raimondo Vianello e Miguel era solito salutarlo con un "Ola Raimondo"

Re: Tour de France 2026
Inviato: mercoledì 29 ottobre 2025, 16:50
da kokkelkoren
noel ha scritto: ↑mercoledì 29 ottobre 2025, 16:15
giorgio ricci ha scritto: ↑mercoledì 29 ottobre 2025, 16:02
Indurain aveva tanti tifosi anche in Italia. Mediaset che trasmetteva il Giro ne aveva fatto un idolo. Chiedete a Teo Teocoli che penso sia l'unico ad averlo fatto incazzare in tutta la carriera .
In che occasione, non ricordo ? Mi ricordo che faceva la sua imitazione. Per contro Fininvest all'epoca faceva condurre il dopo tappa a Raimondo Vianello e Miguel era solito salutarlo con un "Ola Raimondo"
Se non ricordo male, a farlo incazzare era stato Francesco Salvi che aveva l'abitudine di sgonfiargli le gomme durante le premiazioni.