
Allora vedi che ha sbagliato Formolino a non venire, era l'anno in cui facevano i controlli

Bene, la Volta a questo punto se la giocano il norvegese Hagen e i ragazzi dell'EuskadiAlbino ha scritto: ↑domenica 5 agosto 2018, 7:49 Mega operazione (o retata?) antidoping ieri sera alla Volta: controlli sangue/urine per 41 corridori, tutti appartenenti alle 6 squadre portoghesi. Il 42esimo, Mario Gonzalez, si è già ritirato.
http://www.record.pt/modalidades/ciclis ... tugal.html
Nel 2016 furono controllati 88 corridori, ma nel giorno di riposo.
Amici, è stato bello finché è durato...
Concordo, come ho scritto stamattina sono andati a colpo sicuro.Tranchée d'Arenberg ha scritto: ↑domenica 5 agosto 2018, 13:47 Bene, la Volta a questo punto se la giocano il norvegese Hagen e i ragazzi dell'Euskadi![]()
Nota: delle 9 squadre portoghesi, sono state controllate le 6 più forti..e non quelle nuove (la Vito-Feirense ha eredeitato la struttura della vecchia LA Alumionios, mentre quest'ultima è di fatto una squadra nuova). Non è casuale secondo me.
Luciano Pagliarini ha scritto: ↑domenica 5 agosto 2018, 14:33 Ad Alarcon di controlli ne devono aver fatti parecchi negli ultimi due anni, non penso che lo trovino positivo, dai.
In ogni caso quelli dell'antidoping ci fanno pure la figura dei buffoni se non li beccano tutti e 41.
22 - José M. Diaz Gellego (Isareal Cycling Academy)
23 - Oner Goldstein (Israel Cycling Academy)
42 - Aitor Gonzalez (Euskadi-Murias)
65 - António Canet (Caja Rural-Seguros RGA)
111 - Pierpaolo Ficara (Amore & Vita)
125 - Marcos Jurado (Efapel)
135 - João Matias (Vito Feirense)
144 - Luís Gomes (Rádio Popular-Boavista)
165 - Francisco Campos (Miranda-Mortágua)
173 - Gaspar Gonçalves (Liberty Seguros-Carglass).
LA BANDA!!!!!!Faxnico ha scritto: ↑domenica 5 agosto 2018, 15:00 Poi guardi la composizione della fuga di oggi, e ti ricordi di un'altro grande alicantino alcalino...![]()
22 - José M. Diaz Gellego (Isareal Cycling Academy)
23 - Oner Goldstein (Israel Cycling Academy)
42 - Aitor Gonzalez (Euskadi-Murias)
65 - António Canet (Caja Rural-Seguros RGA)
111 - Pierpaolo Ficara (Amore & Vita)
125 - Marcos Jurado (Efapel)
135 - João Matias (Vito Feirense)
144 - Luís Gomes (Rádio Popular-Boavista)
165 - Francisco Campos (Miranda-Mortágua)
173 - Gaspar Gonçalves (Liberty Seguros-Carglass).
A me questi controlli portoghesi paiono poco più di normale amministrazione: per dire, nelle varie corse a tappe femminili in Italia c'è sempre un giorno in cui controllano tutte le atlete italiana, ma non si sente mai nessuno parlare di retata. L'unica novità è che quest'anno anziché fare questi controlli a inizio corsa o nel giorno di riposo li han fatti tra due tappe importanti, ma io non mi aspetto assolutamente nulla: tra l'altro credo che alla Volta ci classici controlli giornalieri ci siano, in Costa Rica la mattanza è avvenuta perché per la prima volta (e a sorpresa, ma sorpresa per davvero) hanno incrociato sangue e urineFaxnico ha scritto: ↑domenica 5 agosto 2018, 14:56 Ma fanno così ogni anno...![]()
Hanno una sorta di tracciamento periodico per i team locali che spacciano per PB probabilmente.
Dovranno pur giustificare le spese in qualche modo no?![]()
Non ci giurerei, ma per me son solo urina, alla fine.
In Guadalupa 50 controlli li fanno nelle corse di preparazione al Tour.
Sangue+urina. E qualcosa beccano sempre.
Peggio della fine del mondo c'è solo l'AFLD in trasferta, fidatevi.
Il resto fa il solletico. Retata è una parola grossa.![]()
be nei dom per anni regnava l'anarchia..
La cosa incredibile è con che "autorevolezza" corra la Volta.Luciano Pagliarini ha scritto: ↑domenica 5 agosto 2018, 18:14 Joni Brandao ci ha provato, ma Raul è un marziano.
Era più fermo di me. Il Portogallo fa bene
'Sto giro sono tutti per uno i W52.Albino ha scritto: ↑domenica 5 agosto 2018, 22:19 La notizia di giornata non è tanto Brandao, che è il più scalatore tra i portoghesi (e pensare che aveva minacciato di non partire causa taglio del Torre) ma la superiorità di squadra della Tavira: 3 corridori nei 10 e primi nella classifica a squadre sulla Vito-Feirense.
Tavira > W-52, grande delusione Carvalho che veniva da un bel Trofeu Agostinho.
Hagen primo straniero a quasi 4 minuti.
Ma se sono tutti per uno perché ieri hanno tirato per rientrare (o quantomeno contenere il distacco) sugli inseguitori?Luciano Pagliarini ha scritto: ↑domenica 5 agosto 2018, 23:21'Sto giro sono tutti per uno i W52.Albino ha scritto: ↑domenica 5 agosto 2018, 22:19 La notizia di giornata non è tanto Brandao, che è il più scalatore tra i portoghesi (e pensare che aveva minacciato di non partire causa taglio del Torre) ma la superiorità di squadra della Tavira: 3 corridori nei 10 e primi nella classifica a squadre sulla Vito-Feirense.
Tavira > W-52, grande delusione Carvalho che veniva da un bel Trofeu Agostinho.
Hagen primo straniero a quasi 4 minuti.
Anche perché Antunes è andato via e Gustavo Cesar Veloso è al Fernet.
In ogni caso, pur indeboliti, mi sembrano abbastanza forti per supportare degnamente Re Raul; anche se, forse, non sarebbe stata una cattiva idea portare José Fernandes/Neves.
Concordi anche tu adesso che Formolo fa benissimo a non correre contro questi marziani?Theakston ha scritto: ↑lunedì 6 agosto 2018, 10:36 La superiorità di Alarcon finisce per togliere interesse alla gara...! Bravo comunque Brandao a provarci
Altra prestazione incredibile quella di Luis Fernades del Louletano, finora corridore modesto, che ha selezionato il gruppetto dei migliori e chiuso nei primi 10
Riflettendoci un po' ieri sera pensavo che tra ultimissimi anni 90 / primi anni 2000 la consistenza tecnica (ed anche ematicaTheakston ha scritto: ↑lunedì 6 agosto 2018, 10:36 La superiorità di Alarcon finisce per togliere interesse alla gara...! Bravo comunque Brandao a provarci
Altra prestazione incredibile quella di Luis Fernades del Louletano, finora corridore modesto, che ha selezionato il gruppetto dei migliori e chiuso nei primi 10
Guarda, a prescindere dai marziani, penso che per un buon corridore da GT, non dico un big, una corsa a tappe di una decina di giorni, impegnativa, con percorsi interessanti, sia in ogni caso una valida esperienza. Io, fossi stato il suo team manager, Aru l'avrei mandato alla Volta per punizione!Walter_White ha scritto: ↑lunedì 6 agosto 2018, 10:40Concordi anche tu adesso che Formolo fa benissimo a non correre contro questi marziani?Theakston ha scritto: ↑lunedì 6 agosto 2018, 10:36 La superiorità di Alarcon finisce per togliere interesse alla gara...! Bravo comunque Brandao a provarci
Altra prestazione incredibile quella di Luis Fernades del Louletano, finora corridore modesto, che ha selezionato il gruppetto dei migliori e chiuso nei primi 10![]()
Dopo l'inizio stagione sorprendente, leggo che è passato alla Baque a metà stagione da un squadretta basca molto modesta.
mi chiedevo la stessa cosa.
ma sì, al di là delle giuste premesse, parliamo di un ragazzo che deve ancora compiere 22 anni, quindi lo possiamo considerare in piena crescita sportiva.Luciano Pagliarini ha scritto: ↑lunedì 6 agosto 2018, 0:08 Per quanto concerne Xuban Errazkin Pérez: il Portogallo è il Portogallo e lo sappiamo benissimo tutti, però, di solito, gli spagnoli maturano quasi tutti tardi.
Da junior e da U23 sono pochissimi quelli competitivi a livello internazionale. L'anno scorso andavano tutti così piano che non hanno fatto nemmeno i punti necessari per partecipare al Tour de l'Avenir. La Vito - Fereinse gli avrà pure fatto bere qualche intruglio magico al basco, ma qualcosa di suo, verosimilmente, ce lo ha messo.
Questo, prima di fare lo stagista in Wilier, aveva partecipato solo a gare del calendario nazionale spagnolo (livello abbastanza basso eh), facendo risultati dignitosi senza, peraltro, correre in grandi squadre. I risultati da junior, oltretutto, neanche si trovano (viene da chiedersi pure quando ha iniziato a correre).
Non puoi pensare di prendere uno che arriva da questo contesto, catapultarlo in gare come la Sabatini o l'Emilia, e ottenere da lui prestazioni anche solo discrete.
Insomma, al massimo, faceva gare di 150 km contro Xavier Pastalle Troyano e Eduardo Llacer Gabarrón. Peccioli ed Emilia sono corse di 200 km e vi partecipano, in gran parte, corridori che fanno i grandi giri.
Oltretutto, di solito, gli spagnoli che vanno a correre da giovani in Portogallo ci mettono un po' a raggiungere certi livelli, vedi Marque o Gustavo Cesar Veloso, tanto per citarne due che sono al via di questa Volta e che qualcosa in carriera hanno combinato (il secondo anche a livelli più alti di quello del contesto portoghese). Errazkin ha bruciato le tappe, ottenendo, inoltre, anche risultati a livello internazionale. Alla Corsa della Pace ha fatto 2° sia a Dlouhé Stráně che a Jesenik, battuto prima da Hirschi e poi da Pogacar (cioè i due migliori U23 che corrono in squadre della categoria continental).
bè, quello fra fine novanta e inizio duemila è stato il periodo d'oro del movimento portoghese: soldi, sponsor, un sacco di corse.Faxnico ha scritto: ↑lunedì 6 agosto 2018, 10:46
Riflettendoci un po' ieri sera pensavo che tra ultimissimi anni 90 / primi anni 2000 la consistenza tecnica (ed anche ematica) della Volta era di tutt'altro spessore.
A memoria c'era più equilibrio tra le squadre (Maia/LA Pecol/Benfica/ecc.), alternanza, alternative tattiche (velocisti Smetanine, Barbosa, Benito, Sarkauskas, ecc.) e di ruoli (mercenari" spagnoli, italiani ed ex Festina, ma anche la vecchia gloria Joaquim Gomes, il Gamito o Plaza allrounder ma anche il Laddomada o i Mercado).
E' stata quella l'epoca dorata della Volta, ad occhio.
E' già dall'era Blanco che si vede poco altro oltre al dominatore di turno in assoluto controllo.
Non ho visto le immagini, comunque Stacchiotti mi pare che in queste ultime stagioni abbia affinato ulteriormente lo spunto veloce. Da onesto comprimario qual era si sta scoprendo un discreto vincente.