Re: Brutte notizie
Inviato: mercoledì 16 luglio 2025, 21:54
Una preghiera grossa per questo ragazzo.
Speriamo bene.
Speriamo bene.
Non è che lo hanno messo lì apposta per far cadere i corridori.CicloSprint ha scritto: ↑giovedì 17 luglio 2025, 7:55 Da pazzi un dosso in un tratto di discesa........![]()
Io gli abolirei i dossi in discesa........lucks83 ha scritto: ↑giovedì 17 luglio 2025, 8:20Non è che lo hanno messo lì apposta per far cadere i corridori.CicloSprint ha scritto: ↑giovedì 17 luglio 2025, 7:55 Da pazzi un dosso in un tratto di discesa........![]()
Ci sono dossi in discesa in ogni angolo d'Italia.
Sarebbe il caso di capire davvero come è stata la dinamica dell'incidente, se l'organizzazione ha segnalato il dosso, se c'è stato qualche altro fattore....
Di solito chi organizza il Valle d'Aosta non ha mai ricevuto critiche in tal senso.
Ci sarà un'inchiesta che farà luce sull'accaduto e se ne occuperà chi di dovere, quello che possiamo fare noi utenti del forum è dire una preghiera per Samuele e i suoi cari.
Un mistero grande. Fatevi compagnia, parlatene tra di voi che vi eravate legati a lui. Anche non essendoci più con la sua energia ha già fatto qualcosa a diverse persone, è un grande dono che potete condividere, anche solo tra voi che lo avete conosciuto meglio
Non stavano scendendo da un colle, erano a fondo valle, la dinamica non è chiara.CicloSprint ha scritto: ↑giovedì 17 luglio 2025, 11:05Io gli abolirei i dossi in discesa........lucks83 ha scritto: ↑giovedì 17 luglio 2025, 8:20Non è che lo hanno messo lì apposta per far cadere i corridori.CicloSprint ha scritto: ↑giovedì 17 luglio 2025, 7:55 Da pazzi un dosso in un tratto di discesa........![]()
Ci sono dossi in discesa in ogni angolo d'Italia.
Sarebbe il caso di capire davvero come è stata la dinamica dell'incidente, se l'organizzazione ha segnalato il dosso, se c'è stato qualche altro fattore....
Di solito chi organizza il Valle d'Aosta non ha mai ricevuto critiche in tal senso.
Ci sarà un'inchiesta che farà luce sull'accaduto e se ne occuperà chi di dovere, quello che possiamo fare noi utenti del forum è dire una preghiera per Samuele e i suoi cari.
Purtroppo lo scopo del dosso è quello di impedire che ci si passi sopra a grande velocità, in quanto, se lo si fa, ci sono delle conseguenze. E quindi nel momento in cui qualcuno ci è passato sopra ad alta velocità, ha avuto delle conseguenze, addirittura mortali.Beppugrillo ha scritto: ↑giovedì 17 luglio 2025, 13:26 Si vedrà la dinamica, ma paradossalmente se c'è un motivo preciso (un dosso) magari può servire a evitare che ricapiti. Il pericolo e la casualità ci saranno sempre, ma tutto quello che si può fare per limitarli andrebbe fatto
La segnalazione del dosso o dell'ostacolo per i corridori è fondamentale, per fare in modo che lo possano affrontare in sicurezza.Fantasio ha scritto: ↑giovedì 17 luglio 2025, 15:16Purtroppo lo scopo del dosso è quello di impedire che ci si passi sopra a grande velocità, in quanto, se lo si fa, ci sono delle conseguenze. E quindi nel momento in cui qualcuno ci è passato sopra ad alta velocità, ha avuto delle conseguenze, addirittura mortali.Beppugrillo ha scritto: ↑giovedì 17 luglio 2025, 13:26 Si vedrà la dinamica, ma paradossalmente se c'è un motivo preciso (un dosso) magari può servire a evitare che ricapiti. Il pericolo e la casualità ci saranno sempre, ma tutto quello che si può fare per limitarli andrebbe fatto
D'altra parte, senza il dosso è possibile che altre persone sarebbero morte, forse qualche passante che sarebbe stato travolto da un auto: come possiamo dirlo? Non si vede soluzione al problema. Se li fanno mobili, in modo da poterli eliminare in occasione delle gare, spariscono nel giro di pochi giorni. Se li fanno fissi le gare non si possono più fare, perché ce ne sono troppi.
L'ideale sarebbe vivere in un paese dove non ci sia bisogno di dossi per forzare le automobili ad andare piano, ma penso che faremmo prima ad aspettare che arrivino gli alieni a sistemare le cose.
verissimo, condivido 100%..PedalatorePigro ha scritto: ↑giovedì 17 luglio 2025, 8:47 Incredibile come non si capisca come questa sia un'emergenza da affrontare in via prioritaria.
Poi si parla del calo di partecipanti. Ho due figli che potranno fare qualsiasi sport vorranno, ma il ciclismo glielo impedirò. Se vanno all'allenamento di basket, dopo due ore ho la certezza che torneranno a casa. In bicicletta questa certezza non c'è. Ma di che si sta parlando?
Non lo è. Era un ragazzo splendidoBeppugrillo ha scritto: ↑venerdì 18 luglio 2025, 7:39 Non so se è l'effetto artificiale dei social, ma da Instagram si percepisce che tanti della sua generazione avevano un rapporto stretto ed estremamente positivo con lui. Probabilmente lasciare un buon ricordo di sé è il massimo che un uomo possa concretamente fare
Savoldelli a Radiocorsa dice che un modo per rendere le bici meno "missili"Joannes Muller ha scritto: ↑giovedì 17 luglio 2025, 23:03verissimo, condivido 100%..PedalatorePigro ha scritto: ↑giovedì 17 luglio 2025, 8:47 Incredibile come non si capisca come questa sia un'emergenza da affrontare in via prioritaria.
Poi si parla del calo di partecipanti. Ho due figli che potranno fare qualsiasi sport vorranno, ma il ciclismo glielo impedirò. Se vanno all'allenamento di basket, dopo due ore ho la certezza che torneranno a casa. In bicicletta questa certezza non c'è. Ma di che si sta parlando?
A quando biciclette meno veloci ma piu' sicure ?
Da ignorante assolto delle tecniche attuali domando: si potrebbe mettere un limite ai rapporti e mettere pneumatici piu' sicuri ?
riposi in pace..
Joannes Muller ha scritto: ↑giovedì 17 luglio 2025, 23:03 ...
Da ignorante assolto delle tecniche attuali domando: si potrebbe mettere un limite ai rapporti e mettere pneumatici piu' sicuri ?
...
Buongiorno a tutti,bartoli ha scritto: ↑sabato 19 luglio 2025, 13:30Non lo è. Era un ragazzo splendidoBeppugrillo ha scritto: ↑venerdì 18 luglio 2025, 7:39 Non so se è l'effetto artificiale dei social, ma da Instagram si percepisce che tanti della sua generazione avevano un rapporto stretto ed estremamente positivo con lui. Probabilmente lasciare un buon ricordo di sé è il massimo che un uomo possa concretamente fare
Bob Fats ha scritto: ↑lunedì 21 luglio 2025, 12:51Buongiorno a tutti,bartoli ha scritto: ↑sabato 19 luglio 2025, 13:30Non lo è. Era un ragazzo splendidoBeppugrillo ha scritto: ↑venerdì 18 luglio 2025, 7:39 Non so se è l'effetto artificiale dei social, ma da Instagram si percepisce che tanti della sua generazione avevano un rapporto stretto ed estremamente positivo con lui. Probabilmente lasciare un buon ricordo di sé è il massimo che un uomo possa concretamente fare
sono il padre di Vittoria, fidanzata di Samuele, conosciuto da tutti come il Privi.
Probabilmente con "bartoli" ci siamo visti alla commemorazione di sabato scorso. Samuele era superiore alla media, come ciclista (lo dice anche il ct Amadori) e come persona, le testimonianze a cui ho assistito due giorni fa mi hanno confermato quanto, nel mio piccolo, avevo notato nei momenti a tavola passati con lui a parlare di ciclismo.
Si, era ossessionato da questo sport ma, secondo me, se non sei così non puoi arrivare dove lui avrebbe voluto.
Era di più di un semplice "amore giovanile" per mia figlia, era il suo motivatore, non aveva bisogno dell'head coach per superare i momenti di difficoltà che uno sport come il ciclismo ti pone davanti, c'era lui.
Ieri abbiamo fatto un giro in insieme, oggi è partita piangente per andare dal fisioterapista a sistemare la posizione in sella, non mollerà, ma sarà durissima per lei...
Senza parole... per quello che può valere, un abbraccio forte da parte mia, a tutti voiBob Fats ha scritto: ↑lunedì 21 luglio 2025, 12:51Buongiorno a tutti,bartoli ha scritto: ↑sabato 19 luglio 2025, 13:30Non lo è. Era un ragazzo splendidoBeppugrillo ha scritto: ↑venerdì 18 luglio 2025, 7:39 Non so se è l'effetto artificiale dei social, ma da Instagram si percepisce che tanti della sua generazione avevano un rapporto stretto ed estremamente positivo con lui. Probabilmente lasciare un buon ricordo di sé è il massimo che un uomo possa concretamente fare
sono il padre di Vittoria, fidanzata di Samuele, conosciuto da tutti come il Privi.
Probabilmente con "bartoli" ci siamo visti alla commemorazione di sabato scorso. Samuele era superiore alla media, come ciclista (lo dice anche il ct Amadori) e come persona, le testimonianze a cui ho assistito due giorni fa mi hanno confermato quanto, nel mio piccolo, avevo notato nei momenti a tavola passati con lui a parlare di ciclismo.
Si, era ossessionato da questo sport ma, secondo me, se non sei così non puoi arrivare dove lui avrebbe voluto.
Era di più di un semplice "amore giovanile" per mia figlia, era il suo motivatore, non aveva bisogno dell'head coach per superare i momenti di difficoltà che uno sport come il ciclismo ti pone davanti, c'era lui.
Ieri abbiamo fatto un giro in insieme, oggi è partita piangente per andare dal fisioterapista a sistemare la posizione in sella, non mollerà, ma sarà durissima per lei...
L'intervista è stata concordata con lei, che, durante la telefonata è stata assistita da Marco Villa. Il giornalista è stato molto discreto ed ha interrotto la conversazione quando mia figlia ha iniziato ad essere troppo emozionata. Tutto quello che avete letto è stato riportato senza grosse "fantasie" letterarie. Samu credeva fermamente nel suo sogno di diventare un ciclista professionista, ci ha lasciati facendo quello che lo rendeva felice, viveva in funzione di questo obiettivo. Questa sua determinazione lo rendeva una bellissima persona.ElChava ha scritto: ↑giovedì 17 luglio 2025, 19:12 https://www.gazzetta.it/Ciclismo/17-07- ... ogni.shtml
Quest'articolo-intervista invece non lo condivido affatto. Capisco che si vogliano cercare testimonianze per raccontare e ricostruire il personaggio ma andare a disturbare una ragazza (che è stata fin troppo educata a prestarsi) già distrutta dal dolore e addirittura nel bel mezzo di un campionato europeo mi sembra una scelta pessima. Simili cose si possono anche fare, magari a qualche mese di distanza per avere un ricordo e tutto ma in un momento di pieno dolore secondo me servirebbe più tatto e rispetto. Tanto più se alla ragazza, ciclista di buon livello anche lei, non hai mai dedicato una riga in precedenza per raccontarne le gesta sportive.
Quando succedono queste cose non ci sono parole.Bob Fats ha scritto: ↑lunedì 21 luglio 2025, 12:51Buongiorno a tutti,bartoli ha scritto: ↑sabato 19 luglio 2025, 13:30Non lo è. Era un ragazzo splendidoBeppugrillo ha scritto: ↑venerdì 18 luglio 2025, 7:39 Non so se è l'effetto artificiale dei social, ma da Instagram si percepisce che tanti della sua generazione avevano un rapporto stretto ed estremamente positivo con lui. Probabilmente lasciare un buon ricordo di sé è il massimo che un uomo possa concretamente fare
sono il padre di Vittoria, fidanzata di Samuele, conosciuto da tutti come il Privi.
Probabilmente con "bartoli" ci siamo visti alla commemorazione di sabato scorso. Samuele era superiore alla media, come ciclista (lo dice anche il ct Amadori) e come persona, le testimonianze a cui ho assistito due giorni fa mi hanno confermato quanto, nel mio piccolo, avevo notato nei momenti a tavola passati con lui a parlare di ciclismo.
Si, era ossessionato da questo sport ma, secondo me, se non sei così non puoi arrivare dove lui avrebbe voluto.
Era di più di un semplice "amore giovanile" per mia figlia, era il suo motivatore, non aveva bisogno dell'head coach per superare i momenti di difficoltà che uno sport come il ciclismo ti pone davanti, c'era lui.
Ieri abbiamo fatto un giro in insieme, oggi è partita piangente per andare dal fisioterapista a sistemare la posizione in sella, non mollerà, ma sarà durissima per lei...
Durante le interminabili ore di attesa al Pronto Soccorso di Aosta, ho parlato di questo argomento con Koos Moerenhout, ds della Hagens, la squadra di Samuele. Le bici sono troppo veloci, rigide ed inguidabili quando vanno fuori asse (la caduta di Vittoria Guazzini al campionato italiano è un'altra dimostrazione), bisogna assolutamente fare qualcosa!!!Road Runner ha scritto: ↑domenica 20 luglio 2025, 0:53Savoldelli a Radiocorsa dice che un modo per rendere le bici meno "missili"Joannes Muller ha scritto: ↑giovedì 17 luglio 2025, 23:03verissimo, condivido 100%..PedalatorePigro ha scritto: ↑giovedì 17 luglio 2025, 8:47 Incredibile come non si capisca come questa sia un'emergenza da affrontare in via prioritaria.
Poi si parla del calo di partecipanti. Ho due figli che potranno fare qualsiasi sport vorranno, ma il ciclismo glielo impedirò. Se vanno all'allenamento di basket, dopo due ore ho la certezza che torneranno a casa. In bicicletta questa certezza non c'è. Ma di che si sta parlando?
A quando biciclette meno veloci ma piu' sicure ?
Da ignorante assolto delle tecniche attuali domando: si potrebbe mettere un limite ai rapporti e mettere pneumatici piu' sicuri ?
riposi in pace..
è quello di obbligare l'uso di ruote a basso profilo.
La bici diventa un pelo meno veloce, ma soprattutto molto più guidabile.
Quelle di adesso con ruote a profilo alto, non "perdonano" il benché minimo errore e se sbagli qualcosa,
ma anche se capita un imprevisto, non le correggi più.
Un abbraccione Bob.Bob Fats ha scritto: ↑lunedì 21 luglio 2025, 13:05Durante le interminabili ore di attesa al Pronto Soccorso di Aosta, ho parlato di questo argomento con Koos Moerenhout, ds della Hagens, la squadra di Samuele. Le bici sono troppo veloci, rigide ed inguidabili quando vanno fuori asse (la caduta di Vittoria Guazzini al campionato italiano è un'altra dimostrazione), bisogna assolutamente fare qualcosa!!!Road Runner ha scritto: ↑domenica 20 luglio 2025, 0:53Savoldelli a Radiocorsa dice che un modo per rendere le bici meno "missili"Joannes Muller ha scritto: ↑giovedì 17 luglio 2025, 23:03
verissimo, condivido 100%..
A quando biciclette meno veloci ma piu' sicure ?
Da ignorante assolto delle tecniche attuali domando: si potrebbe mettere un limite ai rapporti e mettere pneumatici piu' sicuri ?
riposi in pace..
è quello di obbligare l'uso di ruote a basso profilo.
La bici diventa un pelo meno veloce, ma soprattutto molto più guidabile.
Quelle di adesso con ruote a profilo alto, non "perdonano" il benché minimo errore e se sbagli qualcosa,
ma anche se capita un imprevisto, non le correggi più.
Inoltre tutte le corse, di qualsiasi categoria, dovrebbero munire gli atleti delle radio, per comunicare tratti pericolosi del percorso.
Poi esiste la fatalità purtroppo, fosse caduto dall'altra parte della strada non staremo qui a piangere in questo momento...
Mi unisco all'abbraccioBob Fats ha scritto: ↑lunedì 21 luglio 2025, 12:51Buongiorno a tutti,bartoli ha scritto: ↑sabato 19 luglio 2025, 13:30Non lo è. Era un ragazzo splendidoBeppugrillo ha scritto: ↑venerdì 18 luglio 2025, 7:39 Non so se è l'effetto artificiale dei social, ma da Instagram si percepisce che tanti della sua generazione avevano un rapporto stretto ed estremamente positivo con lui. Probabilmente lasciare un buon ricordo di sé è il massimo che un uomo possa concretamente fare
sono il padre di Vittoria, fidanzata di Samuele, conosciuto da tutti come il Privi.
Probabilmente con "bartoli" ci siamo visti alla commemorazione di sabato scorso. Samuele era superiore alla media, come ciclista (lo dice anche il ct Amadori) e come persona, le testimonianze a cui ho assistito due giorni fa mi hanno confermato quanto, nel mio piccolo, avevo notato nei momenti a tavola passati con lui a parlare di ciclismo.
Si, era ossessionato da questo sport ma, secondo me, se non sei così non puoi arrivare dove lui avrebbe voluto.
Era di più di un semplice "amore giovanile" per mia figlia, era il suo motivatore, non aveva bisogno dell'head coach per superare i momenti di difficoltà che uno sport come il ciclismo ti pone davanti, c'era lui.
Ieri abbiamo fatto un giro in insieme, oggi è partita piangente per andare dal fisioterapista a sistemare la posizione in sella, non mollerà, ma sarà durissima per lei...
Un abbraccio e sentite condoglianzeBob Fats ha scritto: ↑lunedì 21 luglio 2025, 12:51Buongiorno a tutti,bartoli ha scritto: ↑sabato 19 luglio 2025, 13:30Non lo è. Era un ragazzo splendidoBeppugrillo ha scritto: ↑venerdì 18 luglio 2025, 7:39 Non so se è l'effetto artificiale dei social, ma da Instagram si percepisce che tanti della sua generazione avevano un rapporto stretto ed estremamente positivo con lui. Probabilmente lasciare un buon ricordo di sé è il massimo che un uomo possa concretamente fare
sono il padre di Vittoria, fidanzata di Samuele, conosciuto da tutti come il Privi.
Probabilmente con "bartoli" ci siamo visti alla commemorazione di sabato scorso. Samuele era superiore alla media, come ciclista (lo dice anche il ct Amadori) e come persona, le testimonianze a cui ho assistito due giorni fa mi hanno confermato quanto, nel mio piccolo, avevo notato nei momenti a tavola passati con lui a parlare di ciclismo.
Si, era ossessionato da questo sport ma, secondo me, se non sei così non puoi arrivare dove lui avrebbe voluto.
Era di più di un semplice "amore giovanile" per mia figlia, era il suo motivatore, non aveva bisogno dell'head coach per superare i momenti di difficoltà che uno sport come il ciclismo ti pone davanti, c'era lui.
Ieri abbiamo fatto un giro in insieme, oggi è partita piangente per andare dal fisioterapista a sistemare la posizione in sella, non mollerà, ma sarà durissima per lei...
Un abbraccio a voi tutti, in particolare a lei.Bomby ha scritto: ↑martedì 22 luglio 2025, 7:01Un abbraccio e sentite condoglianzeBob Fats ha scritto: ↑lunedì 21 luglio 2025, 12:51Buongiorno a tutti,
sono il padre di Vittoria, fidanzata di Samuele, conosciuto da tutti come il Privi.
Probabilmente con "bartoli" ci siamo visti alla commemorazione di sabato scorso. Samuele era superiore alla media, come ciclista (lo dice anche il ct Amadori) e come persona, le testimonianze a cui ho assistito due giorni fa mi hanno confermato quanto, nel mio piccolo, avevo notato nei momenti a tavola passati con lui a parlare di ciclismo.
Si, era ossessionato da questo sport ma, secondo me, se non sei così non puoi arrivare dove lui avrebbe voluto.
Era di più di un semplice "amore giovanile" per mia figlia, era il suo motivatore, non aveva bisogno dell'head coach per superare i momenti di difficoltà che uno sport come il ciclismo ti pone davanti, c'era lui.
Ieri abbiamo fatto un giro in insieme, oggi è partita piangente per andare dal fisioterapista a sistemare la posizione in sella, non mollerà, ma sarà durissima per lei...![]()
Mi fa piacere sapere che vi sia stata la massima attenzione, il minimo in una situazione simile. Tuttavia la mia sensibilità e il mio punto di vista giudicano inopportuno cercare morbosamente testimonianze in momenti d'inevitabile fragilità psicologica. Sono cose che possono essere fatte anche in altri momenti e che potrebbero dar luogo a risultati ancora migliori. Questo a prescindere dalla professionalità di tutte le persone che hanno agito per mettere Vittoria a suo agio il più possibile.Bob Fats ha scritto: ↑lunedì 21 luglio 2025, 12:59L'intervista è stata concordata con lei, che, durante la telefonata è stata assistita da Marco Villa. Il giornalista è stato molto discreto ed ha interrotto la conversazione quando mia figlia ha iniziato ad essere troppo emozionata. Tutto quello che avete letto è stato riportato senza grosse "fantasie" letterarie. Samu credeva fermamente nel suo sogno di diventare un ciclista professionista, ci ha lasciati facendo quello che lo rendeva felice, viveva in funzione di questo obiettivo. Questa sua determinazione lo rendeva una bellissima persona.ElChava ha scritto: ↑giovedì 17 luglio 2025, 19:12 https://www.gazzetta.it/Ciclismo/17-07- ... ogni.shtml
Quest'articolo-intervista invece non lo condivido affatto. Capisco che si vogliano cercare testimonianze per raccontare e ricostruire il personaggio ma andare a disturbare una ragazza (che è stata fin troppo educata a prestarsi) già distrutta dal dolore e addirittura nel bel mezzo di un campionato europeo mi sembra una scelta pessima. Simili cose si possono anche fare, magari a qualche mese di distanza per avere un ricordo e tutto ma in un momento di pieno dolore secondo me servirebbe più tatto e rispetto. Tanto più se alla ragazza, ciclista di buon livello anche lei, non hai mai dedicato una riga in precedenza per raccontarne le gesta sportive.
A mio parere è sbagliato dire "Impedirò a mio figlio di praticare questo sport". Allora dovremmo anche impedirgli di attraversare la strada...
E' assolutamente vero quello che dici, un po' di clamore mediatico i primi giorni e poi il silenzio assoluto. Sarebbe sicuramente più umano e costruttivo intervistarla fra qualche mese, quando avrà un minimo elaborato la situazione e trovato un sistema per proseguire, sarebbe anche di aiuto ad altre persone. Proverò a proporlo a Villa ed al proprietario della BePink, potrebbe essere un modo diverso e più costruttivo di affrontare una tragedia del genere...ElChava ha scritto: ↑martedì 22 luglio 2025, 15:03Mi fa piacere sapere che vi sia stata la massima attenzione, il minimo in una situazione simile. Tuttavia la mia sensibilità e il mio punto di vista giudicano inopportuno cercare morbosamente testimonianze in momenti d'inevitabile fragilità psicologica. Sono cose che possono essere fatte anche in altri momenti e che potrebbero dar luogo a risultati ancora migliori. Questo a prescindere dalla professionalità di tutte le persone che hanno agito per mettere Vittoria a suo agio il più possibile.Bob Fats ha scritto: ↑lunedì 21 luglio 2025, 12:59L'intervista è stata concordata con lei, che, durante la telefonata è stata assistita da Marco Villa. Il giornalista è stato molto discreto ed ha interrotto la conversazione quando mia figlia ha iniziato ad essere troppo emozionata. Tutto quello che avete letto è stato riportato senza grosse "fantasie" letterarie. Samu credeva fermamente nel suo sogno di diventare un ciclista professionista, ci ha lasciati facendo quello che lo rendeva felice, viveva in funzione di questo obiettivo. Questa sua determinazione lo rendeva una bellissima persona.ElChava ha scritto: ↑giovedì 17 luglio 2025, 19:12 https://www.gazzetta.it/Ciclismo/17-07- ... ogni.shtml
Quest'articolo-intervista invece non lo condivido affatto. Capisco che si vogliano cercare testimonianze per raccontare e ricostruire il personaggio ma andare a disturbare una ragazza (che è stata fin troppo educata a prestarsi) già distrutta dal dolore e addirittura nel bel mezzo di un campionato europeo mi sembra una scelta pessima. Simili cose si possono anche fare, magari a qualche mese di distanza per avere un ricordo e tutto ma in un momento di pieno dolore secondo me servirebbe più tatto e rispetto. Tanto più se alla ragazza, ciclista di buon livello anche lei, non hai mai dedicato una riga in precedenza per raccontarne le gesta sportive.
A mio parere è sbagliato dire "Impedirò a mio figlio di praticare questo sport". Allora dovremmo anche impedirgli di attraversare la strada...
Leggo solo ora, ero all'estero. Non c'ero sabato scorso, però forse ci siamo incrociati al Lunigiana quando Vittoria ha vinto la prima tappa femminile due anni fa. La sua intervista è stata molto bella da leggere, vi abbraccio, per quello che può servire, e spero di poterle parlare l'anno prossimo a qualche garaBob Fats ha scritto: ↑lunedì 21 luglio 2025, 12:51Buongiorno a tutti,bartoli ha scritto: ↑sabato 19 luglio 2025, 13:30Non lo è. Era un ragazzo splendidoBeppugrillo ha scritto: ↑venerdì 18 luglio 2025, 7:39 Non so se è l'effetto artificiale dei social, ma da Instagram si percepisce che tanti della sua generazione avevano un rapporto stretto ed estremamente positivo con lui. Probabilmente lasciare un buon ricordo di sé è il massimo che un uomo possa concretamente fare
sono il padre di Vittoria, fidanzata di Samuele, conosciuto da tutti come il Privi.
Probabilmente con "bartoli" ci siamo visti alla commemorazione di sabato scorso. Samuele era superiore alla media, come ciclista (lo dice anche il ct Amadori) e come persona, le testimonianze a cui ho assistito due giorni fa mi hanno confermato quanto, nel mio piccolo, avevo notato nei momenti a tavola passati con lui a parlare di ciclismo.
Si, era ossessionato da questo sport ma, secondo me, se non sei così non puoi arrivare dove lui avrebbe voluto.
Era di più di un semplice "amore giovanile" per mia figlia, era il suo motivatore, non aveva bisogno dell'head coach per superare i momenti di difficoltà che uno sport come il ciclismo ti pone davanti, c'era lui.
Ieri abbiamo fatto un giro in insieme, oggi è partita piangente per andare dal fisioterapista a sistemare la posizione in sella, non mollerà, ma sarà durissima per lei...
E' un tema molto attuale..di recente sentivo un podcast spagnolo con intervista a omar fraile, che si ritirera a fine stagione, e anche lui diceva che una componente legata alal sicurezza c'era nella decisione di smettere magari un anno prima. Il messaggio di Declerq non dovrebbe essere lasciato cadere nel vuoto dall'uci..Road Runner ha scritto: ↑lunedì 18 agosto 2025, 14:55
Tim Declercq contro Matej Mohoric in tema sicurezza :
https://cyclingpro.net/spaziociclismo/w ... re-cadute/
La caduta aveva avuto conseguenze veramente serie e se viene continuata la sedazione, vuol dire che non ci sono ancora margini per agire diversamente. Non mi pare che però Filippo sia stato mai in serio pericolo di vita, per cui seppur molto seria la situazione credo che sia tenuta sotto controllo. Di certo andranno valutati in maniera accurata i danni riportati, specialmente a livello di colonna vertebrale. Ribadisco comunque che con lui la sorte si è accanita troppo in maniera negativa in questi anni.Fiammingo ha scritto: ↑martedì 19 agosto 2025, 17:41 Ma la situazione di Baroncini quanto è grave? Avevo visto un'intervista a Marzano, e sembrava una cosa gestita, fastidiosa e lunga, ma lineare. Poi oggi leggo questo articolo https://www.corriereromagna.it/sport/ci ... -XJ1579671 e mi sembra piu grave di quello che pensassi. GLi auguro di riprendersi in fretta e bene, prima di tutto senza pensare alla bici, poi si vedra.
Vero, avevo forse frainteso io dai primi comunicati, speriamo veramente ne esca bene.Antares ha scritto: ↑martedì 19 agosto 2025, 17:51La caduta aveva avuto conseguenze veramente serie e se viene continuata la sedazione, vuol dire che non ci sono ancora margini per agire diversamente. Non mi pare che però Filippo sia stato mai in serio pericolo di vita, per cui seppur molto seria la situazione credo che sia tenuta sotto controllo. Di certo andranno valutati in maniera accurata i danni riportati, specialmente a livello di colonna vertebrale. Ribadisco comunque che con lui la sorte si è accanita troppo in maniera negativa in questi anni.Fiammingo ha scritto: ↑martedì 19 agosto 2025, 17:41 Ma la situazione di Baroncini quanto è grave? Avevo visto un'intervista a Marzano, e sembrava una cosa gestita, fastidiosa e lunga, ma lineare. Poi oggi leggo questo articolo https://www.corriereromagna.it/sport/ci ... -XJ1579671 e mi sembra piu grave di quello che pensassi. GLi auguro di riprendersi in fretta e bene, prima di tutto senza pensare alla bici, poi si vedra.
ottima notizia.Road Runner ha scritto: ↑domenica 20 luglio 2025, 0:53
Savoldelli a Radiocorsa dice che un modo per rendere le bici meno "missili"
è quello di obbligare l'uso di ruote a basso profilo.
La bici diventa un pelo meno veloce, ma soprattutto molto più guidabile.
Quelle di adesso con ruote a profilo alto, non "perdonano" il benché minimo errore e se sbagli qualcosa,
ma anche se capita un imprevisto, non le correggi più.