Re: Giro 2019
Inviato: mercoledì 17 ottobre 2018, 10:17
Il link si apre solo in modalità desktop. Comunque credo sia un altro copia-incolla a cui non darei molto peso.
Il link si apre solo in modalità desktop. Comunque credo sia un altro copia-incolla a cui non darei molto peso.
Riportato solo per dovere di cronacapresa 2 del Montello ha scritto: ↑mercoledì 17 ottobre 2018, 10:17Il link si apre solo in modalità desktop. Comunque credo sia un altro copia-incolla a cui non darei molto peso.
Il Costalissoio 2018 docet...il tratto di percorso dal San Boldo a Fonzaso era ancora in fase di studio e considerando che sia il Brocon che il Cereda taglierebbero il passaggio davanti lo stabilimento della maglia rosa, potrebbero fare questo "giretto": S.Boldo-Praderadego-Pianezze di Valdobbiadene-Grappa(via Tomba da Alano di Piave)-passaggio a Fonzaso- salita finale verso San Martino. Ok il Grappa è distante, ma arriverebbero all'erta finale con le gambe parecchio "ingolfate".Eshnar ha scritto: ↑mercoledì 17 ottobre 2018, 15:52 Oggi sono di buonumore e riguardando la mappa del Cuneese di ieri pensavo... e' possibile che RCS e enti locali stiano ancora negoziando i percorsi?
Vado dritto al punto: e se le bozze che aveva in mano il sindaco di Nonsodove con le tappe venete... fossero state solo... bozze?
Magari la tappa di S.Martino alla fine potrebbe essere meglio di quel che abbiamo visto li'...
ditemi di si per favore...![]()
il Brocon possono metterlo comunque, non impedisce il passaggio da nessuna localita'.presa 2 del Montello ha scritto: ↑mercoledì 17 ottobre 2018, 18:15Il Costalissoio 2018 docet...il tratto di percorso dal San Boldo a Fonzaso era ancora in fase di studio e considerando che sia il Brocon che il Cereda taglierebbero il passaggio davanti lo stabilimento della maglia rosa, potrebbero fare questo "giretto": S.Boldo-Praderadego-Pianezze di Valdobbiadene-Grappa(via Tomba da Alano di Piave)-passaggio a Fonzaso- salita finale verso San Martino. Ok il Grappa è distante, ma arriverebbero all'erta finale con le gambe parecchio "ingolfate".Eshnar ha scritto: ↑mercoledì 17 ottobre 2018, 15:52 Oggi sono di buonumore e riguardando la mappa del Cuneese di ieri pensavo... e' possibile che RCS e enti locali stiano ancora negoziando i percorsi?
Vado dritto al punto: e se le bozze che aveva in mano il sindaco di Nonsodove con le tappe venete... fossero state solo... bozze?
Magari la tappa di S.Martino alla fine potrebbe essere meglio di quel che abbiamo visto li'...
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San Boldo, FonzaSO, Brocon, Gobbera, san martino sarebbe possibile. Resta comunque una salita finale monteverginescapresa 2 del Montello ha scritto: ↑mercoledì 17 ottobre 2018, 18:15Il Costalissoio 2018 docet...il tratto di percorso dal San Boldo a Fonzaso era ancora in fase di studio e considerando che sia il Brocon che il Cereda taglierebbero il passaggio davanti lo stabilimento della maglia rosa, potrebbero fare questo "giretto": S.Boldo-Praderadego-Pianezze di Valdobbiadene-Grappa(via Tomba da Alano di Piave)-passaggio a Fonzaso- salita finale verso San Martino. Ok il Grappa è distante, ma arriverebbero all'erta finale con le gambe parecchio "ingolfate".Eshnar ha scritto: ↑mercoledì 17 ottobre 2018, 15:52 Oggi sono di buonumore e riguardando la mappa del Cuneese di ieri pensavo... e' possibile che RCS e enti locali stiano ancora negoziando i percorsi?
Vado dritto al punto: e se le bozze che aveva in mano il sindaco di Nonsodove con le tappe venete... fossero state solo... bozze?
Magari la tappa di S.Martino alla fine potrebbe essere meglio di quel che abbiamo visto li'...
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No, sarebbe stata raggiunta con la Presolanapereiro2982 ha scritto: ↑giovedì 18 ottobre 2018, 7:46 ma con solo gavia e mortirolo si arriva alla fatidica quota 5500?
insomma non fa parte dei fantastici tre tapponi?
neanche vicino.pereiro2982 ha scritto: ↑giovedì 18 ottobre 2018, 7:46 ma con solo gavia e mortirolo si arriva alla fatidica quota 5500?
Arrivano a 4400 più o meno...ma basterebbe inserire il Vivione..e allora si va sui 5900!Eshnar ha scritto: ↑giovedì 18 ottobre 2018, 8:00neanche vicino.pereiro2982 ha scritto: ↑giovedì 18 ottobre 2018, 7:46 ma con solo gavia e mortirolo si arriva alla fatidica quota 5500?
e' ovvio che la cifra dei 5500 vada presa con le pinze, ma cio' non toglie che solo Gavia e Mortirolo non ci arrivano ... 4200 non assomiglia nemmeno un po' a 5500.Gigilasegaperenne ha scritto: ↑giovedì 18 ottobre 2018, 10:40 Anche secondo me ci si sta fossilizzando troppo sui 5.500 metri di dislivello. Ci saranno tre tapponi, direi Ponte di Legno, Croce d'Aune e uno nella seconda settimana, i 5.500 metri di dislivello potrebbero essere stati un po' buttati lì.
Che spettacolo sarebbeErinnerung ha scritto: ↑giovedì 18 ottobre 2018, 10:17 tappa-ponte.png
Questa è la Tappa di Ponte di Legno con Vivione da Schilpario, Gavia e Mortirolo....fanno 5900 m per 215 Km.
Anch'io penso che qualcosa non quadri con la dichiarazione di Vegni...magari ha sparato dislivelli un po' a caso, intendeva che ci saranno semplicemente 3 tapponi "intorno" ai 5000 m...
Su questo sono d'accordo, però faccio fatica a immaginare che ci siano 3 tappe da circa 5.000 metri di dislivello più questa da 4.200. Non ho sotto mano il giornale in cui veniva tracciato il percorso della Lovere-Ponte di Legno, ma non è possibile che sia un'elaborazione del giornalista, esattamente come quella con i versanti "sbagliati" di qualche giorno fa? Chiedo ovviamente a chi ne ha una copia.Eshnar ha scritto: ↑giovedì 18 ottobre 2018, 10:44e' ovvio che la cifra dei 5500 vada presa con le pinze, ma cio' non toglie che solo Gavia e Mortirolo non ci arrivano ... 4200 non assomiglia nemmeno un po' a 5500.Gigilasegaperenne ha scritto: ↑giovedì 18 ottobre 2018, 10:40 Anche secondo me ci si sta fossilizzando troppo sui 5.500 metri di dislivello. Ci saranno tre tapponi, direi Ponte di Legno, Croce d'Aune e uno nella seconda settimana, i 5.500 metri di dislivello potrebbero essere stati un po' buttati lì.
La tappa di Feltre per me arriva a malapena ai 4700m, pero gia' quella mi pare piu' vicina, e se usi certi Editors ti possono tranquillamente sparare 5500m. Gavia e Mortirolo soli no.
Potrebbe anche essere come dici tu, un'elaborazione del giornalista.Gigilasegaperenne ha scritto: ↑giovedì 18 ottobre 2018, 12:25Su questo sono d'accordo, però faccio fatica a immaginare che ci siano 3 tappe da circa 5.000 metri di dislivello più questa da 4.200. Non ho sotto mano il giornale in cui veniva tracciato il percorso della Lovere-Ponte di Legno, ma non è possibile che sia un'elaborazione del giornalista, esattamente come quella con i versanti "sbagliati" di qualche giorno fa? Chiedo ovviamente a chi ne ha una copia.Eshnar ha scritto: ↑giovedì 18 ottobre 2018, 10:44e' ovvio che la cifra dei 5500 vada presa con le pinze, ma cio' non toglie che solo Gavia e Mortirolo non ci arrivano ... 4200 non assomiglia nemmeno un po' a 5500.Gigilasegaperenne ha scritto: ↑giovedì 18 ottobre 2018, 10:40 Anche secondo me ci si sta fossilizzando troppo sui 5.500 metri di dislivello. Ci saranno tre tapponi, direi Ponte di Legno, Croce d'Aune e uno nella seconda settimana, i 5.500 metri di dislivello potrebbero essere stati un po' buttati lì.
La tappa di Feltre per me arriva a malapena ai 4700m, pero gia' quella mi pare piu' vicina, e se usi certi Editors ti possono tranquillamente sparare 5500m. Gavia e Mortirolo soli no.
Ottimo. Con meno km da Tortoreto c'e' piu' possibilita' di muovere l'altimetria.presa 2 del Montello ha scritto: ↑giovedì 18 ottobre 2018, 12:18 https://www.ilmartino.it/2018/10/83284/
Qui mettono Jesi come arrivo della tappa con partenza da Tortoreto Lido.
L'arrivo a Jesi cambierebbe di molto le prospettive su quella tappa. A Fano o Pesaro si poteva fare solo una veloce sortita nell'entroterra, con Jesi invece si possono fare anche 50-60 km di muri (anche molto di più volendo forzare il chilometraggio). Sarebbero fattibili anche ipotesi più montagnose come il Passo della Cappella, il Monte San Vicino o la Castelletta, anche se queste le escluderei. Terza ipotesi: gli sterrati. Penso ad esempio al muretto di un chilometro al 10% affrontato alla Granfondo Michele Scarponi, ma c'è l'imbarazzo della sceltapresa 2 del Montello ha scritto: ↑giovedì 18 ottobre 2018, 12:18 https://www.ilmartino.it/2018/10/83284/
Qui mettono Jesi come arrivo della tappa con partenza da Tortoreto Lido.
assolutamente, non dobbiamo crederci per forza.Gigilasegaperenne ha scritto: ↑giovedì 18 ottobre 2018, 12:25
Su questo sono d'accordo, però faccio fatica a immaginare che ci siano 3 tappe da circa 5.000 metri di dislivello più questa da 4.200. Non ho sotto mano il giornale in cui veniva tracciato il percorso della Lovere-Ponte di Legno, ma non è possibile che sia un'elaborazione del giornalista, esattamente come quella con i versanti "sbagliati" di qualche giorno fa? Chiedo ovviamente a chi ne ha una copia.
un arrivo a Jesi sarebbe sulla carta 100 volte meglio che Pesaro.presa 2 del Montello ha scritto: ↑giovedì 18 ottobre 2018, 12:18 https://www.ilmartino.it/2018/10/83284/
Qui mettono Jesi come arrivo della tappa con partenza da Tortoreto Lido.
In realtà nell'articolo si dice che non si passa da Sulmona e da Pratola peligna. Si passerà da popoli e si salirà alla piana di navelli. C'è comunque la possibilità che inseriscano il passaggio a Guardiagrele, la salita a passo Lanciano e la salita a Calascio, visto che la si prende proprio dalla piana di Navelli, dopo le svolte di Popoli.
Io Sassotetto lo escluderei, se la tappa prima è dura penso che questa sarà magari insidiosa ma non una cosa da 250 chilometri. Poi il versante duro che dici tu non si può fare fino al passo se non si rifanno gli ultimi 3 chilometri di asfalto e visto che nella zona ci sono ancora intere strade chiuse sarebbe un po' una presa in giro per la gente del posto utilizzare delle risorse per quello (premesso che la rinascita delle zone terremotate passa sopratutto dal turismo e quindi anche dal cicloturismo). Lo stesso vale per la primissima parte della discesa. Inoltre Sassotetto classico dovrebbe essere di nuovo arrivo di tappa alla Tirreno-Adriatico, quindi penso si accontentino di quello.nibali-san baronto ha scritto: ↑giovedì 18 ottobre 2018, 14:00 Questo è un esempio della versatilità di un arrivo come Jesi. Questa tappa decisamente utopica, ma eventualmente stupenda, son circa 4500 metri di dislivello, con 3 salite vere (il versante più duro del Sassotetto, Monte San Vicino e il Passo della Cappella) e due più semplici per raggiungere Cingoli (il GPM è su un muro di oltre 1 km al 12%) da cui mancano solo 20 km di cui molti in discesa.
La mia era una "tappa decisamente utopica" (cito testualmente). Volevo solo far vedere che c'era spazio anche per creare una tappa quasi di montagna, quindi che l'arrivo di Jesi si presta a mille soluzioni.Beppugrillo ha scritto: ↑giovedì 18 ottobre 2018, 18:14Io Sassotetto lo escluderei, se la tappa prima è dura penso che questa sarà magari insidiosa ma non una cosa da 250 chilometri. Poi il versante duro che dici tu non si può fare fino al passo se non si rifanno gli ultimi 3 chilometri di asfalto e visto che nella zona ci sono ancora intere strade chiuse sarebbe un po' una presa in giro per la gente del posto utilizzare delle risorse per quello (premesso che la rinascita delle zone terremotate passa sopratutto dal turismo e quindi anche dal cicloturismo). Lo stesso vale per la primissima parte della discesa. Inoltre Sassotetto classico dovrebbe essere di nuovo arrivo di tappa alla Tirreno-Adriatico, quindi penso si accontentino di quello.nibali-san baronto ha scritto: ↑giovedì 18 ottobre 2018, 14:00 Questo è un esempio della versatilità di un arrivo come Jesi. Questa tappa decisamente utopica, ma eventualmente stupenda, son circa 4500 metri di dislivello, con 3 salite vere (il versante più duro del Sassotetto, Monte San Vicino e il Passo della Cappella) e due più semplici per raggiungere Cingoli (il GPM è su un muro di oltre 1 km al 12%) da cui mancano solo 20 km di cui molti in discesa.
Invece un finale con gli sterrati della campagna del maceratese ci starebbe. Pure il Passo della Cappella è da sistemare rispetto al precedente passaggio del Giro, ma lì è tutto un altro discorso, parliamo di meno strada e la discesa è bella. Sarebbe anche in un punto chiave della tappa, a non più di 40 chilometri dal traguardo.
Un passaggio a Cingoli sarebbe interessante, specie col muro di Capo di Rio, perché altrimenti non è una salita che possa fare selezione.
Io rimango abbastanza convinto che più che a Filottrano si possa passare sulla salita della Castelletta, su cui si allenava Scarponi e al centro di varie iniziative negli ultimi mesi
Secondo me non un tappone, ma velocisti sarebbe proprio sprecato. Escludendo Sassotetto ed inserendo la Castelletta come tu stesso mi consigliavi si può fare una cosa di questo genere, che è molto vicina ad essere una tappa di montagna: 3300 metri di dislivello e la salita più facile (l'ultima) son 7 km al 4,7% con i primi due al 9%... Direi che è più di una tappa di semplici imboscate.Beppugrillo ha scritto: ↑giovedì 18 ottobre 2018, 19:13 L'unica cosa abbastanza sicura è che in caso di arrivo a Jesi non sarebbe comunque un tappone, ma qualcosa sul genere fughe-imboscate se non velocisti
Ecco questo finale mi piace, anche se io farei qualche taglio, tipo Poggio San Romualdo lo escluderei perché non è né carne né pesce e farei il Monte San Vicino dall'altro versante, se non altro perché come è discesa è meglio quello di Matelica. Il passaggio a Serrapetrona magari, da quella parte la salita è pure carinissimo. Anzi invece di scendere subito si può passare all'interno con la strada che sale ancora un bel po' con un paio di chilometri duri. E anche in fondo, invece di Cupramontana può essere molto bello il muro citato da maurofacoltosi. Non ci sono mai passato ma sembra duro e messo molto bene come fondo stradalenibali-san baronto ha scritto: ↑giovedì 18 ottobre 2018, 20:33Secondo me non un tappone, ma velocisti sarebbe proprio sprecato. Escludendo Sassotetto ed inserendo la Castelletta come tu stesso mi consigliavi si può fare una cosa di questo genere, che è molto vicina ad essere una tappa di montagna: 3300 metri di dislivello e la salita più facile (l'ultima) son 7 km al 4,7% con i primi due al 9%... Direi che è più di una tappa di semplici imboscate.Beppugrillo ha scritto: ↑giovedì 18 ottobre 2018, 19:13 L'unica cosa abbastanza sicura è che in caso di arrivo a Jesi non sarebbe comunque un tappone, ma qualcosa sul genere fughe-imboscate se non velocisti
Hai ragione su tutto, però ci sono da considerare i km e perdipiù di eliminare tratti pianeggianti tra una salita e l'altra.Beppugrillo ha scritto: ↑giovedì 18 ottobre 2018, 21:50Ecco questo finale mi piace, anche se io farei qualche taglio, tipo Poggio San Romualdo lo escluderei perché non è né carne né pesce e farei il Monte San Vicino dall'altro versante, se non altro perché come è discesa è meglio quello di Matelica. Il passaggio a Serrapetrona magari, da quella parte la salita è pure carinissimo. Anzi invece di scendere subito si può passare all'interno con la strada che sale ancora un bel po' con un paio di chilometri duri. E anche in fondo, invece di Cupramontana può essere molto bello il muro citato da maurofacoltosi. Non ci sono mai passato ma sembra duro e messo molto bene come fondo stradalenibali-san baronto ha scritto: ↑giovedì 18 ottobre 2018, 20:33Secondo me non un tappone, ma velocisti sarebbe proprio sprecato. Escludendo Sassotetto ed inserendo la Castelletta come tu stesso mi consigliavi si può fare una cosa di questo genere, che è molto vicina ad essere una tappa di montagna: 3300 metri di dislivello e la salita più facile (l'ultima) son 7 km al 4,7% con i primi due al 9%... Direi che è più di una tappa di semplici imboscate.Beppugrillo ha scritto: ↑giovedì 18 ottobre 2018, 19:13 L'unica cosa abbastanza sicura è che in caso di arrivo a Jesi non sarebbe comunque un tappone, ma qualcosa sul genere fughe-imboscate se non velocisti