Letteratura: cosa leggete? vi piace?
Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?
Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
i barbieri il lunedì
"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.
"io non mi sento italiano, ma per la lingua ... lo sono."
il sabato gli ebrei
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"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.
"io non mi sento italiano, ma per la lingua ... lo sono."

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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?
Grazie a chi è passato di qui per ricordare Stefano Benni. Ha rappresentato tanto in un periodo della mia vita che dall'adolescenza si è protratto fino alla prima maturità. Insieme a lui in un certo senso muore anche il ricordo di un tempo per certi versi irripetibile. Un flash: un'alba in Dolomiti ad ascoltare la sua voce dal vivo, in compagnia di Paolo Fresu e della sua musica. A distanza di vent'anni, non più di un paio di settimane fa, mentre rovisto in una casetta di libri alla ricerca di qualche lettura per mia figlia, riconosco l'inconfondibile dorso dell'"Universale Economica Zanichelli": è l'Achille Piè Veloce! Lo afferro e lo ripongo nel vano portaoggetti dell'auto. E mi dimentico di averlo lasciato lì fino a stamattina, alla notizia della sua morte. Poche ore fa, di rientro dal lavoro recupero l'auto, apro il vano e, fin dalle prime pagine, ritrovo come per magia il filo di un discorso mai interrotto iniziato tanto tempo fa.
Ultima modifica di _w_a_l_d_e_n il mercoledì 10 settembre 2025, 0:42, modificato 2 volte in totale.
AKA aleph
- UribeZubia
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Re: Letteratura: cosa leggete? vi piace?
Un commento ad alcune recenti letture
Agustina Bazterrica, Cadavere squisito
Ho divorato questo libro (scusate il pessimo gioco di parole) Una distopia che tocca un tema tabù in tutte le culture di ogni tempo e paese: il cannibalismo.
Si immagina infatti che una epidemia abbia reso mortale per l’uomo mangiare carne degli animali tradizionalmente allevati per la carne, dal bovino al pollo al maiale. In questo contesto, alcune persone iniziano ad allevare e macellare, in quelli che una volta erano allevamenti di bestiame, uomini e donne appositamente allevati per essere usati come cibo per altre persone.
Seguiamo i pensieri di Marcos, che sembra adeguarsi malvolentieri al nuovo sistema sociale, e sembra mantenere sprazzi di umanità, e con lui scopriamo a poco a poco questo mondo distopico, e anche la sua storia personale, il padre ricoverato in una residenza per anziani, la sua famiglia e così via. Fino ad arrivare a un finale che è un pugno nello stomaco (non che il resto della storia non lo sia).
Un libro che stimola pensieri, da un lato su come viene prodotta la carne che mangia chi, come me, non è vegetariano. Dall’altro sulla disumanizzazione, che qui arriva all’estremo ma che incontriamo anche nel mondo reale, con i genocidi (Shoah, Porrajmos, genocidio armeno, genocidio tutsi…), il terrorismo stragista, i crimini di guerra come in Ucraina, a Gaza, in Sudan, Congo e altrove (e prima ancora in Iraq, Afganistan, Balcani, Caucaso, Siria, Somalia e tantissime altre) o anche la semplice malnutrizione e miseria (figlie delle disuguaglianze sociali e dello sfruttamento di uomini da parte di altri uomini) in ui vivono milioni di esseri umani in tante parti del mondo.
Fredric Brown, Tutti i racconti
Brown non ha, credo, bisogno di essere presentato. Per lui ho svolto la stessa operazione che ho fatto anni prima con Dick: mi sono impegnato a rileggere o leggere per la prima volta tutti i suoi racconti, al solito alternandoli alla lettura di romanzi (di fantascienza e no)
Qui vi darò qualche breve informazione su quelli che mi hanno colpito di più, al di là di quelli più famosi come Sentinella, La risposta, Un uomo esemplare o Questione di scala
Rappresaglia: basato su un’idea che ha usato Chersterton in uno dei racconti più riusciti, descrive un attacco alieno a astronavi terrestri e la conseguente rappresaglia terrestre. Il suo finale rappresenta un capovolgimento degno di quelli di Dick
L’arma: anche qui siamo ad altissimi livelli, si parla di uno scienziato geniale che sta lavorando a un’arma risolutiva. Una vera e propria favola pacifista che vi rimarrà nel cuore
Allo zoo: un breve e simpatico racconto horror
Le ali del diavolo: qui invece abbiamo una situazione che si ritrova in un racconto di Guareschi, una variante sul tema di vendere l’anima
Eine Kleine Nachtmusik: un musicista resta affascinato dall’incontro con un misterioso altro musicista che suona un antico strumento che credeva perduto
Dieci per cento: un aspirante attore squattrinato sembra trovare il modo di svoltare la sua vita con un incontro risolutore, ma non è come sembra
Giordano Giorgi, Àndra Moi Énnepe Watson
In questo racconto di una trentina di pagine Watson e Holmes ragionano su un mistero diverso, il cui risolutore non è Holmes ma Samuel Butler, eclettico artista e intellettuale di fine Ottocento famoso fra le altre cose per i suoi studi sulla questione omerica, per la quale giunge a una ipotesi (Iliade e Odissea sono scritte da due persone diverse, e la persona che scrisse l’Odissea è… lo scoprirete leggendo, se non lo sapete già) che ho sempre trovato verosimile e affascinante (tanto da aver letto anni fa con piena soddisfazione, spinto dai cenni che ne fa nei suoi Miti greci. il romanzo di Graves in cui questa ipotesi viene realizzata in modo artisticamente perfetto)
Il racconto non aggiunge nulla di personale all'ipotesi ma propone solo il pensiero di Butler, è quindi quasi più un saggio breve sotto forma di dialoghi che un’opera di fiction; il pensiero di Butler qui viene raccontato con linguaggio e stile ispirati a Conan Doyle (ovviamente aggiungendo un piccolo tocco personale dell’autore, come ha fatto con successo negli apocrifi holmesiani che ha scritto) e con qualche ammiccamento al lettore appassionato di Holmes, evidenziando la formulazione dell’ipotesi e gli indizi che la suffragano. Credo che chiunque ami l’Odissea, l’opera che in fondo ha forgiato l’intera cultura letteraria occidentale più di ogni altra cosa, debba leggere assolutamente questo racconto.
Agustina Bazterrica, Cadavere squisito
Ho divorato questo libro (scusate il pessimo gioco di parole) Una distopia che tocca un tema tabù in tutte le culture di ogni tempo e paese: il cannibalismo.
Si immagina infatti che una epidemia abbia reso mortale per l’uomo mangiare carne degli animali tradizionalmente allevati per la carne, dal bovino al pollo al maiale. In questo contesto, alcune persone iniziano ad allevare e macellare, in quelli che una volta erano allevamenti di bestiame, uomini e donne appositamente allevati per essere usati come cibo per altre persone.
Seguiamo i pensieri di Marcos, che sembra adeguarsi malvolentieri al nuovo sistema sociale, e sembra mantenere sprazzi di umanità, e con lui scopriamo a poco a poco questo mondo distopico, e anche la sua storia personale, il padre ricoverato in una residenza per anziani, la sua famiglia e così via. Fino ad arrivare a un finale che è un pugno nello stomaco (non che il resto della storia non lo sia).
Un libro che stimola pensieri, da un lato su come viene prodotta la carne che mangia chi, come me, non è vegetariano. Dall’altro sulla disumanizzazione, che qui arriva all’estremo ma che incontriamo anche nel mondo reale, con i genocidi (Shoah, Porrajmos, genocidio armeno, genocidio tutsi…), il terrorismo stragista, i crimini di guerra come in Ucraina, a Gaza, in Sudan, Congo e altrove (e prima ancora in Iraq, Afganistan, Balcani, Caucaso, Siria, Somalia e tantissime altre) o anche la semplice malnutrizione e miseria (figlie delle disuguaglianze sociali e dello sfruttamento di uomini da parte di altri uomini) in ui vivono milioni di esseri umani in tante parti del mondo.
Fredric Brown, Tutti i racconti
Brown non ha, credo, bisogno di essere presentato. Per lui ho svolto la stessa operazione che ho fatto anni prima con Dick: mi sono impegnato a rileggere o leggere per la prima volta tutti i suoi racconti, al solito alternandoli alla lettura di romanzi (di fantascienza e no)
Qui vi darò qualche breve informazione su quelli che mi hanno colpito di più, al di là di quelli più famosi come Sentinella, La risposta, Un uomo esemplare o Questione di scala
Rappresaglia: basato su un’idea che ha usato Chersterton in uno dei racconti più riusciti, descrive un attacco alieno a astronavi terrestri e la conseguente rappresaglia terrestre. Il suo finale rappresenta un capovolgimento degno di quelli di Dick
L’arma: anche qui siamo ad altissimi livelli, si parla di uno scienziato geniale che sta lavorando a un’arma risolutiva. Una vera e propria favola pacifista che vi rimarrà nel cuore
Allo zoo: un breve e simpatico racconto horror
Le ali del diavolo: qui invece abbiamo una situazione che si ritrova in un racconto di Guareschi, una variante sul tema di vendere l’anima
Eine Kleine Nachtmusik: un musicista resta affascinato dall’incontro con un misterioso altro musicista che suona un antico strumento che credeva perduto
Dieci per cento: un aspirante attore squattrinato sembra trovare il modo di svoltare la sua vita con un incontro risolutore, ma non è come sembra
Giordano Giorgi, Àndra Moi Énnepe Watson
In questo racconto di una trentina di pagine Watson e Holmes ragionano su un mistero diverso, il cui risolutore non è Holmes ma Samuel Butler, eclettico artista e intellettuale di fine Ottocento famoso fra le altre cose per i suoi studi sulla questione omerica, per la quale giunge a una ipotesi (Iliade e Odissea sono scritte da due persone diverse, e la persona che scrisse l’Odissea è… lo scoprirete leggendo, se non lo sapete già) che ho sempre trovato verosimile e affascinante (tanto da aver letto anni fa con piena soddisfazione, spinto dai cenni che ne fa nei suoi Miti greci. il romanzo di Graves in cui questa ipotesi viene realizzata in modo artisticamente perfetto)
Il racconto non aggiunge nulla di personale all'ipotesi ma propone solo il pensiero di Butler, è quindi quasi più un saggio breve sotto forma di dialoghi che un’opera di fiction; il pensiero di Butler qui viene raccontato con linguaggio e stile ispirati a Conan Doyle (ovviamente aggiungendo un piccolo tocco personale dell’autore, come ha fatto con successo negli apocrifi holmesiani che ha scritto) e con qualche ammiccamento al lettore appassionato di Holmes, evidenziando la formulazione dell’ipotesi e gli indizi che la suffragano. Credo che chiunque ami l’Odissea, l’opera che in fondo ha forgiato l’intera cultura letteraria occidentale più di ogni altra cosa, debba leggere assolutamente questo racconto.
"Senza gli spettatori che commentano sul divano Vingegaard starebbe a pescare le trote in Danimarca, Pogi farebbe l'animatore in qualche villaggio a Jesolo, Remco il terzino sinistro della Casertana e i gemelli Yates avrebbero messo su una banda di criminali scalcagnata dalle parti di Manchester." (Kreuziger80)
"Il Finestre toglie e il Finestre dà" (Merlozero)
"Il Finestre toglie e il Finestre dà" (Merlozero)