Re: Vuelta 2023 - 18a tappa: Pola de Allande - La Cruz de Linares
Inviato: giovedì 14 settembre 2023, 18:28
E allungaje 'e gambe, aristendije 'e gambe, aritiraje 'e gambe, aricoprije 'e gambe...
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Non è la causa di tutti i mali ma il modo in cui ha corso ha incasinato le cose per tutta la Jumbo.Duccio25 ha scritto: ↑giovedì 14 settembre 2023, 18:09Va bene, Vingegaard è la causa di tutti i malilucks83 ha scritto: ↑giovedì 14 settembre 2023, 18:07 Quando ieri ho detto che è stato imbarazzante Vingegaard che ha lasciato la vittoria a Rogla, sminuendolo tra l'altro, intendevo proprio che avremmo rischiato di vedere questo schifo.
Se era superiore (e lo era) ieri finiva quello che aveva iniziato, un po' furbescamente, i giorni prima e vinceva la Vuelta.
Comportati da cannibale e stop e metti in chiaro le gerarchie, senza scenate e dichiarazioni da libro cuore.
Invece così la Vuelta non l' ha vinta lui e l'ha fatta perdere pure a Roglic, che non si è potuto muovere la in prima persona, quando il danese ha attaccato.
Bella merda.
Un GT regalato a un gregario.
E lo dico con tutto il rispetto per Kuss.
Meno male che c'è Remco, và.
Ego? Orgoglio?trecentobalene ha scritto: ↑giovedì 14 settembre 2023, 19:01 Ma poi non capisco perché bisogna attaccare un compagno di squadra . Per quale motivo ?
concordo spettacolo indecoroso.IlDucadiQuadalto ha scritto: ↑giovedì 14 settembre 2023, 18:26Che almeno avrebbe vinto il corridore Jumbo più forte, come giusto che fosse.
Kuss in questo modo rimarrà valla jumbo e sarà un fedele scuderia di Vingegard.marcello ha scritto: ↑giovedì 14 settembre 2023, 18:28 Certamente non un finale ideale per noi spettatori e neanche per la Jumbo stessa, ma per loro è il male minore.
Qualsiasi altro esito avrebbe rotto tutti gli equilibri interni alla squadra.
Se attaccava Vinge, Roglic e Kuss furibondi.
Se attaccava Roglic, Vinge e Kuss furibondi.
Così tutti un po' scontenti (anche Kuss che si sentirà un po' usurpatore...) ma nessuno furibondo...
è stato un regalo da parte di almeno uno dei suoi compagni: Vingegardrododendro ha scritto: ↑giovedì 14 settembre 2023, 18:36 A me la Gand regalata non è piaciuta per niente e l'ho scritto e mi è dispiaciuto per lo stesso Wout, ma qui mi sembra che le cose siano un po' diverse, non parliamo di una corsa di un giorno, prima Kuss si è preso quel vantaggio e poi ha, quasi sempre, battuto tutti coloro che non fossero Jumbo, ha retto a crono, se la concorrenza, che dovrebbe essere più che qualificata, non riesce a batterlo ma anzi, perché mai i suoi capitani dovrebbero ammazzarsi per togliergli la maglia rossa ??
La corsa è corsa e siamo d'accordo, ma se per tre settimane sei il più forte di tutti i rivali non Jumbo non credo si possa parlare di regalo sic e simpliciter, e ripeto che entrambi i capitani hanno un gran debito verso Kuss nei GT vinti quest'anno, più di quello che aveva WVA con Laporte, non c'è proprio paragone...
perché è una corsa a tappe importantissima.trecentobalene ha scritto: ↑giovedì 14 settembre 2023, 19:01 Ma poi non capisco perché bisogna attaccare un compagno di squadra . Per quale motivo ?
si, pero' allora la corsa libera la si doveva fare dall'inizio, cosi dopo la crono Roglic (Rogic aveva 46" di vantaggio) si metteva a ruota di Vingegaard sino alla fine della Vuelta e lo marcava a uomo come avrebbe fatto con qualsiasi altro avversario. E allora l'esito non sarebbe cosi certo.Duccio25 ha scritto: ↑giovedì 14 settembre 2023, 18:25Primo86 ha scritto: ↑giovedì 14 settembre 2023, 18:24 Ma se oggi Roglic e Vingegaard si fossero dati battaglia senza garantire la maglia di Kuss cosa sarebbe cambiato?
Per me un cazzo di niente.
Oggi si porta a compimento una situazione di potere.
Il problema non è una tirannide illuminata, il problema è la tirannide punto e basta.![]()
Sarebbe stato lo scenario migliore. A Roglic dalle dichiarazioni mi pare girino i coglioni e non poco, a questo punto non sarei così stupito di una risoluzione contrattuale post Vuelta.Brogno ha scritto: ↑giovedì 14 settembre 2023, 19:52si, pero' allora la corsa libera la si doveva fare dall'inizio, cosi dopo la crono Roglic (Rogic aveva 46" di vantaggio) si metteva a ruota di Vingegaard sino alla fine della Vuelta e lo marcava a uomo come avrebbe fatto con qualsiasi altro avversario. E allora l'esito non sarebbe cosi certo.Duccio25 ha scritto: ↑giovedì 14 settembre 2023, 18:25Primo86 ha scritto: ↑giovedì 14 settembre 2023, 18:24 Ma se oggi Roglic e Vingegaard si fossero dati battaglia senza garantire la maglia di Kuss cosa sarebbe cambiato?
Per me un cazzo di niente.
Oggi si porta a compimento una situazione di potere.
Il problema non è una tirannide illuminata, il problema è la tirannide punto e basta.![]()
Sono abbasta d'accordo con questa conclusione. La Vuelta s'è compromessa a 90 km dal Tourmalet, quando l'unico avversario credibile è andato inopinatamente in crisi. Tolto di mezzo Remco dalla questione generale, la Jumbo s'è ritrovata in una condizione di superiorità imbarazzante. Tutto quello che è successo dal Tourmalet in poi è stata una conseguenza irreversibile dovuta la fatto che 3 corridori della stessa squadra stavano incredibilmente ai primi 3 posti della classifica e con zero speranze da parte degli avversari di ribaltarla. Con Remco ancora in lotta per la classifica, Kuss non avrebbe vinto, per lo meno non in questo modo.
Per contesto, ecco la dichiarazione di RoglicWalter_White ha scritto: ↑giovedì 14 settembre 2023, 19:57Sarebbe stato lo scenario migliore. A Roglic dalle dichiarazioni mi pare girino i coglioni e non poco, a questo punto non sarei così stupito di una risoluzione contrattuale post Vuelta.Brogno ha scritto: ↑giovedì 14 settembre 2023, 19:52si, pero' allora la corsa libera la si doveva fare dall'inizio, cosi dopo la crono Roglic (Rogic aveva 46" di vantaggio) si metteva a ruota di Vingegaard sino alla fine della Vuelta e lo marcava a uomo come avrebbe fatto con qualsiasi altro avversario. E allora l'esito non sarebbe cosi certo.
Se e' una citazione di questa intervista (sott), la traduzione e' inesatta. Qui dice che Sepp e' il primo che lui vorrebbe vincesse la Vuelta.IlDucadiQuadalto ha scritto: ↑giovedì 14 settembre 2023, 20:01Per contesto, ecco la dichiarazione di RoglicWalter_White ha scritto: ↑giovedì 14 settembre 2023, 19:57Sarebbe stato lo scenario migliore. A Roglic dalle dichiarazioni mi pare girino i coglioni e non poco, a questo punto non sarei così stupito di una risoluzione contrattuale post Vuelta.Brogno ha scritto: ↑giovedì 14 settembre 2023, 19:52
si, pero' allora la corsa libera la si doveva fare dall'inizio, cosi dopo la crono Roglic (Rogic aveva 46" di vantaggio) si metteva a ruota di Vingegaard sino alla fine della Vuelta e lo marcava a uomo come avrebbe fatto con qualsiasi altro avversario. E allora l'esito non sarebbe cosi certo.
"La squadra ha deciso che Kuss deve vincere la Vuelta.
Ho sentimenti contrastanti a riguardo" - Roglic
Bravo rogla.
Come dargli torto dai, hai la vuelta in pugno, fai corsa libera, chi ne ha di più vince, tanto fai comunque 1 2 e 3.IlDucadiQuadalto ha scritto: ↑giovedì 14 settembre 2023, 20:01Per contesto, ecco la dichiarazione di RoglicWalter_White ha scritto: ↑giovedì 14 settembre 2023, 19:57Sarebbe stato lo scenario migliore. A Roglic dalle dichiarazioni mi pare girino i coglioni e non poco, a questo punto non sarei così stupito di una risoluzione contrattuale post Vuelta.Brogno ha scritto: ↑giovedì 14 settembre 2023, 19:52
si, pero' allora la corsa libera la si doveva fare dall'inizio, cosi dopo la crono Roglic (Rogic aveva 46" di vantaggio) si metteva a ruota di Vingegaard sino alla fine della Vuelta e lo marcava a uomo come avrebbe fatto con qualsiasi altro avversario. E allora l'esito non sarebbe cosi certo.
"La squadra ha deciso che Kuss deve vincere la Vuelta.
Ho sentimenti contrastanti a riguardo" - Roglic
Bravo rogla.
appunto.Walter_White ha scritto: ↑giovedì 14 settembre 2023, 19:57Sarebbe stato lo scenario migliore. A Roglic dalle dichiarazioni mi pare girino i coglioni e non poco, a questo punto non sarei così stupito di una risoluzione contrattuale post Vuelta.Brogno ha scritto: ↑giovedì 14 settembre 2023, 19:52si, pero' allora la corsa libera la si doveva fare dall'inizio, cosi dopo la crono Roglic (Rogic aveva 46" di vantaggio) si metteva a ruota di Vingegaard sino alla fine della Vuelta e lo marcava a uomo come avrebbe fatto con qualsiasi altro avversario. E allora l'esito non sarebbe cosi certo.
Provo a fare una ricostruzione di come, secondo me, sono andate le cose dalla 13a tappa in poi.Walter_White ha scritto: ↑giovedì 14 settembre 2023, 19:57Sarebbe stato lo scenario migliore. A Roglic dalle dichiarazioni mi pare girino i coglioni e non poco, a questo punto non sarei così stupito di una risoluzione contrattuale post Vuelta.Brogno ha scritto: ↑giovedì 14 settembre 2023, 19:52si, pero' allora la corsa libera la si doveva fare dall'inizio, cosi dopo la crono Roglic (Rogic aveva 46" di vantaggio) si metteva a ruota di Vingegaard sino alla fine della Vuelta e lo marcava a uomo come avrebbe fatto con qualsiasi altro avversario. E allora l'esito non sarebbe cosi certo.
All'interno non l'hanno gestita bene, facevano meno brutta figura a dire che chi è davanti non si attaccaTranchée d'Arenberg ha scritto: ↑giovedì 14 settembre 2023, 20:30Provo a fare una ricostruzione di come, secondo me, sono andate le cose dalla 13a tappa in poi.Walter_White ha scritto: ↑giovedì 14 settembre 2023, 19:57Sarebbe stato lo scenario migliore. A Roglic dalle dichiarazioni mi pare girino i coglioni e non poco, a questo punto non sarei così stupito di una risoluzione contrattuale post Vuelta.Brogno ha scritto: ↑giovedì 14 settembre 2023, 19:52
si, pero' allora la corsa libera la si doveva fare dall'inizio, cosi dopo la crono Roglic (Rogic aveva 46" di vantaggio) si metteva a ruota di Vingegaard sino alla fine della Vuelta e lo marcava a uomo come avrebbe fatto con qualsiasi altro avversario. E allora l'esito non sarebbe cosi certo.
Partiamo dal pressupposto che nessuno piace perdere, tanto meno non poter lottare per la vittoria fino in fondo. Detto ciò, secondo me ne a Roglic ne a Vingegaard dispiaceva troppo che a vincere fosse Kuss, però ad entrambi sarebbe dispiaciuto tantissimo se invece a vincere fosse stato l'altro.
Durante la tappa del Tourmalet non credo che abbiano potuto fare particolari considerazioni ne discussioni interne: Remco era appena saltato e poi c'erano altri corridori in mezzo tra Kuss, Roglic e Vingegaard. Non era chiaro se Kuss sarebbe stato in grado di reggere fino alla fine (qui eravamo quasi tutti convinti che sarebbe saltato) e inoltre Vingegaard in quel momento era l'unico che non aveva vinto la tappa, il più lontano dalla testa della classifica. Quindi han corso in un modo anche abbastanza coerente. I problemi e le discussioni si aprono però quella sera stessa una volta letta la classifica: Kuss in testa con 1'37" su Roglic e 1'44" su Vingegaard.
Qui immagino che siano partite le discussioni interne e siano cresciuti i germi di una situazione complicata da gestire.
Come dicevo prima a Vingegaard non dispiaceva troppo se a vincere fosse stato Kuss, ma non avrebbe fatto per niente piacere lasciare la vittoria a Roglic. Il danese ha quindi voluto assicurarsi di superare Roglic perchè non si sa mai se sull'Angliru poi Kuss ti scoppia e ti ritrovi col cerino in mano. E qui (siamo arrivati alla tappa di Bejes) potrebbero essere iniziati i problemi. Vingegaard va via, guadanga più di un minuto sui compagni, scavalca Roglic e avvicina pericolosamente un Kuss che però non cede. A sto punto a Roglic comincia a non piacere più la situazione (giustamente aggiungo) perchè se poi Kuss fosse scoppiato, a restare fregato sarebbe stato proprio lo sloveno. E allora ieri Roglic prova a giocarsi le sue carte, come aveva fatto in precedenza Vingegaard, ma quest'ultimo gli si mette a ruota in maniera passiva perchè così non passa come colui che ha voluto strappare la corsa a Kuss. Roglic vede che Vingegaard gli sta a ruota e a sto punto si accontenta di vincere la tappa, senza forzare troppo perchè avrebbe finito per consegnare la maglia roja a Vingegaard. Lo sloveno taglia il traguardo abbastanza scuro in volto. A sto punto decidono che la situazione deve essere congelata perchè altrimenti scoppia la bomba all'interno della squadra: manca solo una tappa complicata, è ormai poco probabile che Kuss possa scoppiare a meno che non venga attaccato direttamente dai suoi compagni di squadre. Quindi, Primoz e Jonas decidono di (o vengono costretti a) deporre l'ascia di guerra. A vincere la vuelta deve essere Kuss. Vingegaard nel finale della tappa addrittura si stacca.
Ma si fossero dati battaglia sarebbe stata una gara di ciclismo. Questa non è una gara. È il prodotto di una riunione di condominioPrimo86 ha scritto: ↑giovedì 14 settembre 2023, 18:24 Ma se oggi Roglic e Vingegaard si fossero dati battaglia senza garantire la maglia di Kuss cosa sarebbe cambiato?
Per me un cazzo di niente.
Oggi si porta a compimento una situazione di potere.
Il problema non è una tirannide illuminata, il problema è la tirannide punto e basta.
mi sembra la ricostruzione più plausibile, all'incirca sarà andata così.Tranchée d'Arenberg ha scritto: ↑giovedì 14 settembre 2023, 20:30Provo a fare una ricostruzione di come, secondo me, sono andate le cose dalla 13a tappa in poi.Walter_White ha scritto: ↑giovedì 14 settembre 2023, 19:57Sarebbe stato lo scenario migliore. A Roglic dalle dichiarazioni mi pare girino i coglioni e non poco, a questo punto non sarei così stupito di una risoluzione contrattuale post Vuelta.Brogno ha scritto: ↑giovedì 14 settembre 2023, 19:52
si, pero' allora la corsa libera la si doveva fare dall'inizio, cosi dopo la crono Roglic (Rogic aveva 46" di vantaggio) si metteva a ruota di Vingegaard sino alla fine della Vuelta e lo marcava a uomo come avrebbe fatto con qualsiasi altro avversario. E allora l'esito non sarebbe cosi certo.
Partiamo dal pressupposto che nessuno piace perdere, tanto meno non poter lottare per la vittoria fino in fondo. Detto ciò, secondo me ne a Roglic ne a Vingegaard dispiaceva troppo che a vincere fosse Kuss, però ad entrambi sarebbe dispiaciuto tantissimo se invece a vincere fosse stato l'altro.
Durante la tappa del Tourmalet non credo che abbiano potuto fare particolari considerazioni ne discussioni interne: Remco era appena saltato e poi c'erano altri corridori in mezzo tra Kuss, Roglic e Vingegaard. Non era chiaro se Kuss sarebbe stato in grado di reggere fino alla fine (qui eravamo quasi tutti convinti che sarebbe saltato) e inoltre Vingegaard in quel momento era l'unico che non aveva vinto la tappa, il più lontano dalla testa della classifica. Quindi han corso in un modo anche abbastanza coerente. I problemi e le discussioni si aprono però quella sera stessa una volta letta la classifica: Kuss in testa con 1'37" su Roglic e 1'44" su Vingegaard.
Qui immagino che siano partite le discussioni interne e siano cresciuti i germi di una situazione complicata da gestire.
Come dicevo prima a Vingegaard non dispiaceva troppo se a vincere fosse stato Kuss, ma non avrebbe fatto per niente piacere lasciare la vittoria a Roglic. Il danese ha quindi voluto assicurarsi di superare Roglic perchè non si sa mai se sull'Angliru poi Kuss ti scoppia e ti ritrovi col cerino in mano. E qui (siamo arrivati alla tappa di Bejes) potrebbero essere iniziati i problemi. Vingegaard va via, guadanga più di un minuto sui compagni, scavalca Roglic e avvicina pericolosamente un Kuss che però non cede. A sto punto a Roglic comincia a non piacere più la situazione (giustamente aggiungo) perchè se poi Kuss fosse scoppiato, a restare fregato sarebbe stato proprio lo sloveno. E allora ieri Roglic prova a giocarsi le sue carte, come aveva fatto in precedenza Vingegaard, ma quest'ultimo gli si mette a ruota in maniera passiva perchè così non passa come colui che ha voluto strappare la corsa a Kuss. Roglic vede che Vingegaard gli sta a ruota e a sto punto si accontenta di vincere la tappa, senza forzare troppo perchè avrebbe finito per consegnare la maglia roja a Vingegaard. Lo sloveno taglia il traguardo abbastanza scuro in volto. A sto punto decidono che la situazione deve essere congelata perchè altrimenti scoppia la bomba all'interno della squadra: manca solo una tappa complicata, è ormai poco probabile che Kuss possa scoppiare a meno che non venga attaccato direttamente dai suoi compagni di squadre. Quindi, Primoz e Jonas decidono di (o vengono costretti a) deporre l'ascia di guerra. A vincere la vuelta deve essere Kuss. Vingegaard nel finale della tappa addrittura si stacca.
Ma dovrebbe trovare qualcuno disposto a pagarlo quanto la Jumbo, mi pare due milioni all'anno...
Si, generalmente i premi vengono divisi con la squadra e i compagni.luigibrasili ha scritto: ↑giovedì 14 settembre 2023, 22:12Ma dovrebbe trovare qualcuno disposto a pagarlo quanto la Jumbo, mi pare due milioni all'anno...
Peraltro, a proposito di soldi, al di là degli albi d'oro, delle strategie dei DS, eccetera, Vinge guadagna, mi pare, un quarto di Roglic (sempre se sul web non scrivono cavolate) quindi con il secondo posto di mette in tasca il doppio dei 30.000 che andrebbero a Roglic per il terzo posto, mentre i 150.000 del primo mi sa che non sono tanti di meno di quelli che prende da contratto Kuss... poi ho letto anni fa che i premi vanno suddivisi tra tutta la squadra, ma non so se è vero, mi rimetto a chi è più informato sull'argomento...
a mio avviso ricostruzuine dei fatti perfetta e precisa.Theakston ha scritto: ↑giovedì 14 settembre 2023, 20:39All'interno non l'hanno gestita bene, facevano meno brutta figura a dire che chi è davanti non si attaccaTranchée d'Arenberg ha scritto: ↑giovedì 14 settembre 2023, 20:30Provo a fare una ricostruzione di come, secondo me, sono andate le cose dalla 13a tappa in poi.Walter_White ha scritto: ↑giovedì 14 settembre 2023, 19:57
Sarebbe stato lo scenario migliore. A Roglic dalle dichiarazioni mi pare girino i coglioni e non poco, a questo punto non sarei così stupito di una risoluzione contrattuale post Vuelta.
Partiamo dal pressupposto che nessuno piace perdere, tanto meno non poter lottare per la vittoria fino in fondo. Detto ciò, secondo me ne a Roglic ne a Vingegaard dispiaceva troppo che a vincere fosse Kuss, però ad entrambi sarebbe dispiaciuto tantissimo se invece a vincere fosse stato l'altro.
Durante la tappa del Tourmalet non credo che abbiano potuto fare particolari considerazioni ne discussioni interne: Remco era appena saltato e poi c'erano altri corridori in mezzo tra Kuss, Roglic e Vingegaard. Non era chiaro se Kuss sarebbe stato in grado di reggere fino alla fine (qui eravamo quasi tutti convinti che sarebbe saltato) e inoltre Vingegaard in quel momento era l'unico che non aveva vinto la tappa, il più lontano dalla testa della classifica. Quindi han corso in un modo anche abbastanza coerente. I problemi e le discussioni si aprono però quella sera stessa una volta letta la classifica: Kuss in testa con 1'37" su Roglic e 1'44" su Vingegaard.
Qui immagino che siano partite le discussioni interne e siano cresciuti i germi di una situazione complicata da gestire.
Come dicevo prima a Vingegaard non dispiaceva troppo se a vincere fosse stato Kuss, ma non avrebbe fatto per niente piacere lasciare la vittoria a Roglic. Il danese ha quindi voluto assicurarsi di superare Roglic perchè non si sa mai se sull'Angliru poi Kuss ti scoppia e ti ritrovi col cerino in mano. E qui (siamo arrivati alla tappa di Bejes) potrebbero essere iniziati i problemi. Vingegaard va via, guadanga più di un minuto sui compagni, scavalca Roglic e avvicina pericolosamente un Kuss che però non cede. A sto punto a Roglic comincia a non piacere più la situazione (giustamente aggiungo) perchè se poi Kuss fosse scoppiato, a restare fregato sarebbe stato proprio lo sloveno. E allora ieri Roglic prova a giocarsi le sue carte, come aveva fatto in precedenza Vingegaard, ma quest'ultimo gli si mette a ruota in maniera passiva perchè così non passa come colui che ha voluto strappare la corsa a Kuss. Roglic vede che Vingegaard gli sta a ruota e a sto punto si accontenta di vincere la tappa, senza forzare troppo perchè avrebbe finito per consegnare la maglia roja a Vingegaard. Lo sloveno taglia il traguardo abbastanza scuro in volto. A sto punto decidono che la situazione deve essere congelata perchè altrimenti scoppia la bomba all'interno della squadra: manca solo una tappa complicata, è ormai poco probabile che Kuss possa scoppiare a meno che non venga attaccato direttamente dai suoi compagni di squadre. Quindi, Primoz e Jonas decidono di (o vengono costretti a) deporre l'ascia di guerra. A vincere la vuelta deve essere Kuss. Vingegaard nel finale della tappa addrittura si stacca.
osservazione perfettafreire99 ha scritto: ↑giovedì 14 settembre 2023, 20:19 Aggiungo un’osservazione finale: la Vuelta a livello di nomi ha una startlist ormai quasi sempre migliore del Giro, ma il motivo per cui il Giro è e rimane più importante è che i corridori che ci puntano (meno forti di quelli che puntano al Tour, ovviamente) incentrano la stagione su quello e hanno quello come primo obiettivo.
Uno come Roglic ha preparato solo il Giro dall’inverno a maggio come grande obiettivo stagionale, e non lo avrebbe mai lasciato a un gregario.
La Vuelta per molti è una seconda occasione, per Vingegaard e Roglic un di più al quale alla fine, volenti o nolenti, sono stati disposti a rinunciare.
Ottima ricostruzione e molto realisticaTranchée d'Arenberg ha scritto: ↑giovedì 14 settembre 2023, 20:30
Provo a fare una ricostruzione di come, secondo me, sono andate le cose dalla 13a tappa in poi.
Partiamo dal pressupposto che nessuno piace perdere, tanto meno non poter lottare per la vittoria fino in fondo. Detto ciò, secondo me ne a Roglic ne a Vingegaard dispiaceva troppo che a vincere fosse Kuss, però ad entrambi sarebbe dispiaciuto tantissimo se invece a vincere fosse stato l'altro.
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In realtà Roglic ha già avuto il secondo figlioRobdin2007 ha scritto: ↑giovedì 14 settembre 2023, 17:59 Non capiro mai un sportivo che acceta ricevere una vittoria in regalo...questo non e sport. Spero che a Vingegaard e Riglic succeda quello che e succeso a WVA dopo la vergogna della Wevelgem....
Allabersagliera ha scritto: ↑venerdì 15 settembre 2023, 0:17In realtà Roglic ha già avuto il secondo figlioRobdin2007 ha scritto: ↑giovedì 14 settembre 2023, 17:59 Non capiro mai un sportivo che acceta ricevere una vittoria in regalo...questo non e sport. Spero che a Vingegaard e Riglic succeda quello che e succeso a WVA dopo la vergogna della Wevelgem....
Mi sa che tu, a una riunione di condominio, non ci sei mai statopietro ha scritto: ↑giovedì 14 settembre 2023, 21:28Ma si fossero dati battaglia sarebbe stata una gara di ciclismo. Questa non è una gara. È il prodotto di una riunione di condominioPrimo86 ha scritto: ↑giovedì 14 settembre 2023, 18:24 Ma se oggi Roglic e Vingegaard si fossero dati battaglia senza garantire la maglia di Kuss cosa sarebbe cambiato?
Per me un cazzo di niente.
Oggi si porta a compimento una situazione di potere.
Il problema non è una tirannide illuminata, il problema è la tirannide punto e basta.
Jan Vanderfornen ha scritto: ↑venerdì 15 settembre 2023, 8:06Mi sa che tu, a una riunione di condominio, non ci sei mai statopietro ha scritto: ↑giovedì 14 settembre 2023, 21:28Ma si fossero dati battaglia sarebbe stata una gara di ciclismo. Questa non è una gara. È il prodotto di una riunione di condominioPrimo86 ha scritto: ↑giovedì 14 settembre 2023, 18:24 Ma se oggi Roglic e Vingegaard si fossero dati battaglia senza garantire la maglia di Kuss cosa sarebbe cambiato?
Per me un cazzo di niente.
Oggi si porta a compimento una situazione di potere.
Il problema non è una tirannide illuminata, il problema è la tirannide punto e basta.![]()
“Vaffanculo alla maggioranza!”Maìno della Spinetta ha scritto: ↑venerdì 15 settembre 2023, 10:14Jan Vanderfornen ha scritto: ↑venerdì 15 settembre 2023, 8:06Mi sa che tu, a una riunione di condominio, non ci sei mai stato![]()
Ma che vuol dire onesto e fedele ?
Sottoscrivo i vostri interventi.lucks83 ha scritto: ↑giovedì 14 settembre 2023, 22:58a mio avviso ricostruzuine dei fatti perfetta e precisa.Theakston ha scritto: ↑giovedì 14 settembre 2023, 20:39All'interno non l'hanno gestita bene, facevano meno brutta figura a dire che chi è davanti non si attaccaTranchée d'Arenberg ha scritto: ↑giovedì 14 settembre 2023, 20:30
Provo a fare una ricostruzione di come, secondo me, sono andate le cose dalla 13a tappa in poi.
Partiamo dal pressupposto che nessuno piace perdere, tanto meno non poter lottare per la vittoria fino in fondo. Detto ciò, secondo me ne a Roglic ne a Vingegaard dispiaceva troppo che a vincere fosse Kuss, però ad entrambi sarebbe dispiaciuto tantissimo se invece a vincere fosse stato l'altro.
Durante la tappa del Tourmalet non credo che abbiano potuto fare particolari considerazioni ne discussioni interne: Remco era appena saltato e poi c'erano altri corridori in mezzo tra Kuss, Roglic e Vingegaard. Non era chiaro se Kuss sarebbe stato in grado di reggere fino alla fine (qui eravamo quasi tutti convinti che sarebbe saltato) e inoltre Vingegaard in quel momento era l'unico che non aveva vinto la tappa, il più lontano dalla testa della classifica. Quindi han corso in un modo anche abbastanza coerente. I problemi e le discussioni si aprono però quella sera stessa una volta letta la classifica: Kuss in testa con 1'37" su Roglic e 1'44" su Vingegaard.
Qui immagino che siano partite le discussioni interne e siano cresciuti i germi di una situazione complicata da gestire.
Come dicevo prima a Vingegaard non dispiaceva troppo se a vincere fosse stato Kuss, ma non avrebbe fatto per niente piacere lasciare la vittoria a Roglic. Il danese ha quindi voluto assicurarsi di superare Roglic perchè non si sa mai se sull'Angliru poi Kuss ti scoppia e ti ritrovi col cerino in mano. E qui (siamo arrivati alla tappa di Bejes) potrebbero essere iniziati i problemi. Vingegaard va via, guadanga più di un minuto sui compagni, scavalca Roglic e avvicina pericolosamente un Kuss che però non cede. A sto punto a Roglic comincia a non piacere più la situazione (giustamente aggiungo) perchè se poi Kuss fosse scoppiato, a restare fregato sarebbe stato proprio lo sloveno. E allora ieri Roglic prova a giocarsi le sue carte, come aveva fatto in precedenza Vingegaard, ma quest'ultimo gli si mette a ruota in maniera passiva perchè così non passa come colui che ha voluto strappare la corsa a Kuss. Roglic vede che Vingegaard gli sta a ruota e a sto punto si accontenta di vincere la tappa, senza forzare troppo perchè avrebbe finito per consegnare la maglia roja a Vingegaard. Lo sloveno taglia il traguardo abbastanza scuro in volto. A sto punto decidono che la situazione deve essere congelata perchè altrimenti scoppia la bomba all'interno della squadra: manca solo una tappa complicata, è ormai poco probabile che Kuss possa scoppiare a meno che non venga attaccato direttamente dai suoi compagni di squadre. Quindi, Primoz e Jonas decidono di (o vengono costretti a) deporre l'ascia di guerra. A vincere la vuelta deve essere Kuss. Vingegaard nel finale della tappa addrittura si stacca.
Riassume tutto cio' che anche io ho scritto negli ultimi 2 giorni.
Il danese ha fatto il furbetto, scavalcando roglic attaccando per primo e bloccandolo con le tattiche di squadra, nella speranza che Kuss saltasse per conto suo.
E ce l'avrebbe anche fatta a centrare l'obbiettivo, se non fosse stato per il fatto che ieri Kuss ha trovato Landa.
Sono rimasto molto deluso da questo comportamento, che definirei subdolo.
Vingegaard dovrebbe ricordarsi che ha vinto il tour 2022 anche grazie a quel Roglic (che è una settimana che prova a fregare), grazie al sacrificio di quest'ultimo che si immola per la causa sul Galibier.
Sabato e' una tappa da classicomani..le salite non sono lunghe e le pendenze sono in molti casi risibili..gli uomini di classifica devono avere una giornata molto storta per poter perder terreno in una tappa del genere.Kwaremont ha scritto: ↑venerdì 15 settembre 2023, 10:38Sottoscrivo i vostri interventi.lucks83 ha scritto: ↑giovedì 14 settembre 2023, 22:58a mio avviso ricostruzuine dei fatti perfetta e precisa.
Riassume tutto cio' che anche io ho scritto negli ultimi 2 giorni.
Il danese ha fatto il furbetto, scavalcando roglic attaccando per primo e bloccandolo con le tattiche di squadra, nella speranza che Kuss saltasse per conto suo.
E ce l'avrebbe anche fatta a centrare l'obbiettivo, se non fosse stato per il fatto che ieri Kuss ha trovato Landa.
Sono rimasto molto deluso da questo comportamento, che definirei subdolo.
Vingegaard dovrebbe ricordarsi che ha vinto il tour 2022 anche grazie a quel Roglic (che è una settimana che prova a fregare), grazie al sacrificio di quest'ultimo che si immola per la causa sul Galibier.
La Jumbo si è trovata a dover gestire una situazione inaspettata alla vigilia, con un Vingegaard in forma più del previsto ed un Kuss solido (vediamo sabato però).
Il problema principale però è l'assenza di rivali, credibili perlomeno.
Una squadra che vince il Giro, il Tour e fa addirittura tripletta alla Vuelta, è il campanello d'allarme di tutto un movimento.
PS: ieri lo spettacolo ci ha rimesso e forse la natura più romantica dello sport, però il ciclismo è ANCHE uno sport di squadra. E non sempre vince il più forte, che ci piaccia o meno...
Perfetto.Tranchée d'Arenberg ha scritto: ↑giovedì 14 settembre 2023, 20:30Provo a fare una ricostruzione di come, secondo me, sono andate le cose dalla 13a tappa in poi.Walter_White ha scritto: ↑giovedì 14 settembre 2023, 19:57Sarebbe stato lo scenario migliore. A Roglic dalle dichiarazioni mi pare girino i coglioni e non poco, a questo punto non sarei così stupito di una risoluzione contrattuale post Vuelta.Brogno ha scritto: ↑giovedì 14 settembre 2023, 19:52
si, pero' allora la corsa libera la si doveva fare dall'inizio, cosi dopo la crono Roglic (Rogic aveva 46" di vantaggio) si metteva a ruota di Vingegaard sino alla fine della Vuelta e lo marcava a uomo come avrebbe fatto con qualsiasi altro avversario. E allora l'esito non sarebbe cosi certo.
Partiamo dal pressupposto che nessuno piace perdere, tanto meno non poter lottare per la vittoria fino in fondo. Detto ciò, secondo me ne a Roglic ne a Vingegaard dispiaceva troppo che a vincere fosse Kuss, però ad entrambi sarebbe dispiaciuto tantissimo se invece a vincere fosse stato l'altro.
Durante la tappa del Tourmalet non credo che abbiano potuto fare particolari considerazioni ne discussioni interne: Remco era appena saltato e poi c'erano altri corridori in mezzo tra Kuss, Roglic e Vingegaard. Non era chiaro se Kuss sarebbe stato in grado di reggere fino alla fine (qui eravamo quasi tutti convinti che sarebbe saltato) e inoltre Vingegaard in quel momento era l'unico che non aveva vinto la tappa, il più lontano dalla testa della classifica. Quindi han corso in un modo anche abbastanza coerente. I problemi e le discussioni si aprono però quella sera stessa una volta letta la classifica: Kuss in testa con 1'37" su Roglic e 1'44" su Vingegaard.
Qui immagino che siano partite le discussioni interne e siano cresciuti i germi di una situazione complicata da gestire.
Come dicevo prima a Vingegaard non dispiaceva troppo se a vincere fosse stato Kuss, ma non avrebbe fatto per niente piacere lasciare la vittoria a Roglic. Il danese ha quindi voluto assicurarsi di superare Roglic perchè non si sa mai se sull'Angliru poi Kuss ti scoppia e ti ritrovi col cerino in mano. E qui (siamo arrivati alla tappa di Bejes) potrebbero essere iniziati i problemi. Vingegaard va via, guadanga più di un minuto sui compagni, scavalca Roglic e avvicina pericolosamente un Kuss che però non cede. A sto punto a Roglic comincia a non piacere più la situazione (giustamente aggiungo) perchè se poi Kuss fosse scoppiato, a restare fregato sarebbe stato proprio lo sloveno. E allora ieri Roglic prova a giocarsi le sue carte, come aveva fatto in precedenza Vingegaard, ma quest'ultimo gli si mette a ruota in maniera passiva perchè così non passa come colui che ha voluto strappare la corsa a Kuss. Roglic vede che Vingegaard gli sta a ruota e a sto punto si accontenta di vincere la tappa, senza forzare troppo perchè avrebbe finito per consegnare la maglia roja a Vingegaard. Lo sloveno taglia il traguardo abbastanza scuro in volto. A sto punto decidono che la situazione deve essere congelata perchè altrimenti scoppia la bomba all'interno della squadra: manca solo una tappa complicata, è ormai poco probabile che Kuss possa scoppiare a meno che non venga attaccato direttamente dai suoi compagni di squadre. Quindi, Primoz e Jonas decidono di (o vengono costretti a) deporre l'ascia di guerra. A vincere la vuelta deve essere Kuss. Vingegaard nel finale della tappa addrittura si stacca.