eh no! COn davanti Van Aert con Yates sempre a ruota e le gambe segate dal fuorigiri di un'ora prima, Del Toro pure non aveva NESSUNA possibilità di recuperare il Giro in fondo alla discesa. A meno che Carapaz collaborasse in pianura, ma anche così era pressochè impossibile.Tranchée d'Arenberg ha scritto: ↑lunedì 2 giugno 2025, 11:43A me sembra solo uno sbruffoncello. Invece di ammettere l'errore che, vista l'età e l'inesperienza, potrebbe anche essere un minimo comprensibile, rincara la dose? E' senza senso dire che Carapaz stava difendendo il secondo posto. Non è vero.Lampiao ha scritto: ↑lunedì 2 giugno 2025, 11:33 Del Toro come riportato da Cyglingnews:
"Richard had to protect his second place and so marked me closely. He said I should have worked with him but if I'd worked with him, he would have attacked me and could have gained time on me. He thought he was doing the most intelligent thing for his place on the podium. You can win that way but you can also lose."
Credo si riferisca alla mancata collaborazione dopo la discesa (quando ormai i buoi erano scappati dalla stalla), ma apre una bella finestra sulla sua mentalità. Non dice che era lui a curare Carapaz, ma che era Carapaz a curare lui.
O questo ragazzo è un genio robotico e sapendo di non poter vincere si è resettato sul massimo traguardo raggiungibile (secondo), o è un bel po' pavido e non ha avuto il coraggio di rischiare di fare terzo per provare a vincere.
Come dici tu, Carapaz ha tirato i remi in barca dopo lo scollinamento, quando ormai i buoi erano scappati dalla stalla. Ricordiamo che a quel punto con 2' di ritardo da Carapaz, l'unico dei due che aveva un minimo di possibilità di vincere era Del Toro che doveva recuperare a Yates una quarantina di secondi; viceversa Carapaz ne avrebeb dovuti recuperare più del doppio (circa 1'20") cosa praticamente impossibile vista anche la presenza davanti di Wout. Ergo, Carapaz a quel punto non poteva più vincere.
Sullo sterrato al 10%, la scia conta poco e niente. Conta DOPO.