Winter ha scritto:Slegar ha scritto:Per me è una "cagata pazzesca" (cit.) che ghettizzerà sempre di più il ciclismo su strada. Sembra proprio l'idea "bakaliana" di una "superlega" del ciclismo mondiale che McQuaid aveva sposato in pieno.
Parole sante
Si parla pure di ridurre i corridori per squadra..
Mettiamo 20 x 24 (16+8) = 480.. contro i 900-100 di adesso
Vuol dire 40 pro in Italia , siamo al ridicolo
Visto che si parla di Calcio..
il WT potremmo paragonarlo alla Champions
Solo che chi gioca la Champions non si sogna minimamente di eliminare Serie A , Premier , Bundesliga ecc
Io andrei in direzione contraria , piu' squadre 50 , budget meno elevati , sponsor che possono esser cambiati con piu' facilita'
10 ml di euro non son facili da trovare , 2 un po' di piu'
Io tornerei agli anni 80-90 (coppa del mondo compresa)
Molto interessante questa discussione.
Premessa: sono convinto che un GT come il Giro d'Italia non può reggere senza un adeguato movimento di pro alla base e senza un calendario nazionale all'altezza.
Mi pare che Winter, se non ho frainteso, proponga di chiudere definitivamente con il WT.
Squadre con budget, forse non di 2 m€ che mi paiono pochi, ma diciamo 3m€ non potrebbero ovviamente garantire la copertura dell'attuale calendario WT.
Un budget da 3m€ (credo più o meno quello che metterà una professional italiana come Bardiani, Androni, ecc.) si può pensare applicato ad una decina di squadre italiane solo se queste hanno la garanzia di correre il Giro. Questo succedeva, se non ricordo male con tutte le numerose squadre italiane degli anni '80.
Avremmo così almeno un centinaio di pro in Italia tutti teoricamente nelle condizioni di aspirare ad un ottimo calendario con Giro incluso.
Questo modello darebbe pure garanzia di avere delle decorose starlist nelle corse italiane minori.
Questo modello implica se non la fine del WT, almeno la riduzione del WT a non più di 10 squadre.
Nello scenario economico attuale 10 team WT con il posto garantito nei GT, non mi sembra la fine del mondo. Mi sembra un numero più che sufficiente per non inibire l'ingresso di eventuali grossi sponsor (che comunque non si vedono all'orizzonte).
Ovviamente assisteremmo ad una forte polarizzazione in senso nazionale o almeno continentale delle corse. Al Giro si avrebbero le 10 WT + 9/10 tra professional italiane e straniere, stessa situazione forse pure alla Vuelta.
E l'espansione del ciclismo in nuovi mercati?
Comunque con 10 WT credo che il Tour del Qatar, Pechino, Canada, USA, ecc. non avrebbero motivo di lamentarsi.
Altra obiezione: perché diventare team WT se comporta l'onere di girare per il mondo a coprire tutto il calendario, tanto varrebbe costruire una professional fortissima e evitarsi quindi trasferte indesiderate.
A questo non so rispondere con certezza, ci provo:
- i team WT sarebbero comunque gli unici ad avere la garanzia del TOUR e degli altri GT
- il calendario WT potrebbe comunque essere riformato prevedendo l'obbligo di partecipazione a rotazione tra le varie squadre, così un team non ha voglia di farsi il Giro di Pechino può avere speranze di evitarlo. Oppure si potrebbe prevedere la categoria WT a rotazione, un anno tocca a Pechino e l'anno dopo al Down Under.