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Re: Giro 2015 - 6a tappa Mont.ni Terme - C.ne Pescaia (183 k
Inviato: venerdì 15 maggio 2015, 13:30
da Steven
purtroppo l'imperizia degli spettatori ed anche di alcuni addetti ai lavori provoca danni inenarrabili. dal vigile urbano che nel 1994 travolse jalabert, nelissen e fabiano fontanelli al tour de france, al fesso abbigliato da campione d'italia che l'anno scorso fece cadere bongiorno al giro. diciamo che ne abbiamo viste di tutti i colori.
il top è stato al tour de france del 2012 con la macchina che scaraventò hoogerland per l'aria.
Re: Giro 2015 - 6a tappa Mont.ni Terme - C.ne Pescaia (183 k
Inviato: venerdì 15 maggio 2015, 13:37
da herbie
prof ha scritto:[Mentre salivano sull'Abetone ho notato, da uno zoom della telecamera, che davanti si procedeva con il 39x21 (spero tanto non fosse il 23). Su quella stessa salita noi si andava con il 42x19. Adesso verrà fuori il solito fenomeno a dire che se si sale piu' forte con il 21, tanto vale usare il 21. Sciocchezze della piu' bell'acqua, mi verrebbe da dire ed infatti, salendo tutti con rapporti agili, di selezione non se ne vede piu'.
La differenza tra i mezzi di oggi e quelli di ieri è talmente eclatante che il 21 dei pro di oggi mi viene da accostarlo al 21 di un allievo di ieri. Tanto per dire. Questo è un tema che andrebbe sviluppato, per esempio e sbugiardare i sedicenti "preparatori" del "ciclismo moderno" (quelli del Teide e delle camere iperbariche) sarebbe compito di tutti coloro che amano davvero il ciclismo.
"la DIFFERENZA TRA I MEZZI DI OGGI E QUELLI DI IERI E' TALMENTE ECLATANTE"...ecc.ecc...
è per questo motivo, e anche per quello dei rapporti che giustamente metti in evidenza...che servono salite più dure per avere le stesse dinamiche....
sono d'accordo anch'io, su discese un po' dissestate, comunque strade di montagna, la bici più reattiva, la ruota ad alto profilo, è molto meno aderente al terreno e dunque più pericolosa di quelle più "morbide" di un tempo. Stesso discorso per certe situazioni di gruppo con buche che si trovano all'improvviso sotto le ruote, e bici che rispondono di più agli scarti improvvisi.
Però il discorso di pacho puntava in un'altra direzione, mi pare.
Re: Giro 2015 - 6a tappa Mont.ni Terme - C.ne Pescaia (183 k
Inviato: venerdì 15 maggio 2015, 14:14
da Gigilasegaperenne
lumacher ha scritto:Parlo da tifoso, da appassionato, e anche da organizzatore: mi chiedo sempre più spesso se abbia ancora senso fare corse "sulla strada". Perchè i pericoli non ci sono solo in volata (basterebbe mettere la doppia transenna con spazio, oppure transenna alta). I problemi sono su tutti i km di ogni corsa. Le velocità sono troppo elevate, le bici troppo leggere, le ruote troppo performanti. E i rischi ci sono per i corridori, ma anche per il pubblico. Io mi stupisco del fatto che non succeda niente, o comunque poco in confronto al rischio di far viaggiare 200 corridori a 60 all'ora su una strada con la folla ai bordi, per la gran parte composta da persone che non sa nulla di corse (Van Summeren, Giro delle Fiandre dell'anno scorso). Non sa che dopo il gruppo passano 40 auto lanciate a manetta per non perdere 1 cm dietro la corsa. Più il contorno di moto che anticipa e segue. Molti pensano di andare a una sagra di paese. Tantissimi anni fa si correva su strada anche con le auto (Mille Miglia, tanto per citarne una). Poi si è visto che non era più possibile. Io comincio seriamente a pensare che qualche riflessione andrebbe fatta anche per le corse in bici. Quanto meno andrebbero studiati sistemi per ridurre le velocità.
Adesso non si esagera un po'? Cioè, posso capire i discorsi su neutralizzazioni, transenne e quant'altro, ma dire che non ha senso fare ciclismo su strada mi sembra assurdo. In quasi tutti gli sport esiste il rischio di infortunio, in molti esiste anche il rischio di farsi male seriamente o di morire. Non per questo si pensa di abolire - ad esempio - gli sport motoristici, ma anche lo sci alpino, il salto con gli sci, etc.
Re: Giro 2015 - 6a tappa Mont.ni Terme - C.ne Pescaia (183 k
Inviato: venerdì 15 maggio 2015, 15:10
da prof
herbie ha scritto:
...
"la DIFFERENZA TRA I MEZZI DI OGGI E QUELLI DI IERI E' TALMENTE ECLATANTE"...ecc.ecc...
è per questo motivo, e anche per quello dei rapporti che giustamente metti in evidenza...che servono salite più dure per avere le stesse dinamiche....
...
Herbie, Herbie ... c...o, mi fai morire ... mi fai ...
Ci vogliono rapporti piu' lunghi! Capito? PIU' LUN-GHI!
Fortuna che ti voglio bene

Re: Giro 2015 - 6a tappa Mont.ni Terme - C.ne Pescaia (183 k
Inviato: venerdì 15 maggio 2015, 15:19
da herbie
prof ha scritto:herbie ha scritto:
...
"la DIFFERENZA TRA I MEZZI DI OGGI E QUELLI DI IERI E' TALMENTE ECLATANTE"...ecc.ecc...
è per questo motivo, e anche per quello dei rapporti che giustamente metti in evidenza...che servono salite più dure per avere le stesse dinamiche....
...
Herbie, Herbie ... c...o, mi fai morire ... mi fai ...
Ci vogliono rapporti piu' lunghi! Capito? PIU' LUN-GHI!
Fortuna che ti voglio bene


quando ci sono due vie per arrivare sulla stessa cima, dipende dal tuo cuore, non dalla via
la filosofia aiuta, non sempre, alle volte

Re: Giro 2015 - 6a tappa Mont.ni Terme - C.ne Pescaia (183 k
Inviato: venerdì 15 maggio 2015, 18:46
da Winter
Tranchée d'Arenberg ha scritto:
- La neutralizzazione totale ai -3 km probabilmente eviterebbe di vedere volate affollate, senza uomini di classifica e i rispettivi gregari. Ma anche questa soluzione a me non convince perchè la corsa è corsa e vedere mezzo gruppo che ai -3 si ferma e procede ad andatura amatoriale fino al traguardo non sarebbe una cosa troppo edificante per il nostro sport. Quasi quasi concordo con nemecsek che ha parlato di wrestilingzzazione. Inoltre non credo che sarebbe sempre facile applicare una regola del genere perchè se è vero che ci sono tappe piattissime che sono a prescindere destinate al volatone di gruppo, è altrettanto vero che spesso ci sono frazioni con finali meno scontati che sarebbero sviliti da una neutralizzazione totale. Già qui si vedono tappe in cui lo spettacolo langue per ore, poi se iniziamo a levare pure la suspance degli ultimi km, secondo me si fa un altro passo verso il suicidio.
Concordo con te (e con Nemecsek)
ma che senso ha neutralizzare le tappe di pianura ?
Allora xk non lo facciamo con quelle in salita ?
Il Giro d'Italia è fatto di tappe a crono , montagna , miste e pianura
Lo si puo' perdere anche in pianura
Ricordo i Tour anni 90 (ma anche anni 80) dove Pantani (o i colombiani) arrivavano con 4-5 minuti di distacco per le prime tappe (poi la crono faceva il resto)
C'erano le stesse cadute di adesso (e sentivo gli stessi discorsi)
Non hai voglia di rischiare , basta frenare
Al Tour 1998 , in tutte le prime 8 tappe negli ultimi 15 corridori del gruppo c'erano nove Mercatone Uno.. Pantani ha vinto quel tour
Re: Giro 2015 - 6a tappa Mont.ni Terme - C.ne Pescaia (183 k
Inviato: venerdì 15 maggio 2015, 18:53
da trautman80
Idem vale per quell'altro genio che fece il capolavoro sullo Zoncolan l'anno scorso. Se il singolo individuo o il gruppetto di esaltati non capiscono quanto pericolosi possono essere degli atteggiamenti che altrove sarebbero innocui, è difficile trovare soluzioni giuste.
Sullo Zoncolan c'ero e il pubblico era demenziale e fuori controllo. In televisione si è visto solo il pirla non identificato ma passate le telecamere c'era tanta gente che spingeva per divertimento, giovane e meno giovane. Facevano a gara a chi spingeva di piu', con una giornata di birre nella pancia. E la prossima volta sara' uguale perche' tanto nessuno interviene per fermarli ne' poliziotti ne' giuria ne' protezione civile. Non si è riusciti a trovare uno inquadrato in televisione!
Re: Giro 2015 - 6a tappa Mont.ni Terme - C.ne Pescaia (183 k
Inviato: venerdì 15 maggio 2015, 22:50
da pacho
prof ha scritto:pacho ha scritto:non capisco.
1. Se la bici è più reattiva, hai più controllo del mezzo. Più controllo significa meno rischi.
No Pacho, una bici piu' reattiva ha comportamenti che sono meno prevedibili e controllabili: questo significa maggiore difficoltà nella guida e nel controllo. Esattamente il contrario. Ti risparmio la trattazione formule alla mano.
pacho ha scritto:
I materiali e le geometrie non c'entrano niente (anzi, la maggiore reattività permette di fare a un Ruffoni ciò che ha fatto oggi). Prova a scendere dal Mortirolo con una bici di metà degli anni novanta (o prima) e una di oggi...e poi vediamo qual'è più pericolosa...
Materiali e geometrie, tutti volti ad irrigidire le bici per ridurre/togliere ogni seppur minimo assorbimento elastico di energia, hanno come effetto l'amplificazione della risposta ad ogni minima asperità del terreno ed a ogni minima sollecitazione/comando impressi dal corridore. In queste condizioni non sempre questi è in grado di controllare le reazioni della propria bici che, a volte, risultano del tutto imprevedibili ed inspiegabili (come inspiegabili sono certe cadute in gruppo). Anche qui ci sarebbe qualche formuletta a corredo che però ti risparmio.
Discesa: tra bici rigide e ruote ad altro profilo scendere è molto, molto piu' pericoloso che in passato. Una bava di vento può creare problemi in ogni istante. Questa è un'osservazione che ho anche potuto confermare di persona, avendo viaggiato sui due mezzi in epoche diverse.
Il buon Modolo non ha scoperto niente di nuovo; è cosa che si dice da anni.
Rispondo a te, Pacho, perchè penso e spero non ti metterai a piagnucolare e a rompere i maroni accusandomi di essere arrogante e di voler insegnare agli altri come si fa a stare al mondo. Io non sono professore e non ho fini pedagogici.
Se sono a conoscenza di qualche cosa lo dico, e lo dico affinchè chi è interessato ne prenda buona nota, se crede. E se ne ha i mezzi. Quel che mi interessa è che l'informazione sia per tutti e che non ci prendano per i fondelli.
Questo è lo sport che ho praticato e che mi piace; vorrei che fosse migliore di quel che è oggi.
Mentre salivano sull'Abetone ho notato, da uno zoom della telecamera, che davanti si procedeva con il 39x21 (spero tanto non fosse il 23). Su quella stessa salita noi si andava con il 42x19. Adesso verrà fuori il solito fenomeno a dire che se si sale piu' forte con il 21, tanto vale usare il 21. Sciocchezze della piu' bell'acqua, mi verrebbe da dire ed infatti, salendo tutti con rapporti agili, di selezione non se ne vede piu'.
La differenza tra i mezzi di oggi e quelli di ieri è talmente eclatante che il 21 dei pro di oggi mi viene da accostarlo al 21 di un allievo di ieri. Tanto per dire. Questo è un tema che andrebbe sviluppato, per esempio e sbugiardare i sedicenti "preparatori" del "ciclismo moderno" (quelli del Teide e delle camere iperbariche) sarebbe compito di tutti coloro che amano davvero il ciclismo.
Caro Prof, sono d'accordo con quanto dici rispetto le reazioni imprevedibili dovute all'eccessiva rigidità. Però lasciami dire che in commercio esistono migliaia di opzioni disponibili a livello di materiali, geometrie, rigidità e quant'altro. Ci sono le ruote con profilo di 60 mm, ma anche (come direbbe Veltroni), quelle di 30 mm o meno. Ci sono ruote in carbonio, ma anche in alluminio. Ci sono telai con un carro più lungo e più corto, e via dicendo. Ogni opzione di solito da vantaggi e svantaggi. Come gonfiare le ruote a 12 atmosfere o a 8. A 8 hai meno scorrevolezza, ma in curva rimani in piedi. A 12 ti sembra che fili di più, ma ogni curva è un terno al lotto. Se le gonfi a 12 e poi ti spalmi il curva..beh te la sei cercata caro corridore. In questo caso la caduta è tutto tranne che imprevedibile (lo stesso discorso vale per l'adozione di telai troppo caricati sul davanti e via discorrendo). Se non sai prevedere che il tuo mezzo (che hai scelto di adottare) + il tuo comportamento produce solitamente un determinato risultato...beh, forse sarebbe anche ora di cambiare mestiere!
Io son convinto che il corridore debba sapere (a seconda della propria abilità) cosa adottare, a seconda delle condizioni climatiche e del tracciato. Anche questo fa parte del mestiere.
Ma è pur vero che se un disgraziato fa la pazzia di partire con del materiale inadatto e cade, di solito la pelle la rischia pure qualcun altro. Però sono professionisti, e come tali dovrebbero quantomeno sapere 'riprendere' gli sventurati che con le loro scelte fanno rischiare i colleghi.
Per quanto riguarda il controllo. Io non ho fatto calcoli. Ma a 'sensazioni', (quindi il rischio ad minchiam è sempre presente), ti posso dire che secondo me tra un telaio top gamma di inizio anni 2000 in alluminio e uno top gamma in carbonio 2010 c'è una differenza abissale. Col secondo riesci a mettere la ruota anteriore dove ti pare, hai più possibilità di correggere una traiettoria sbagliata, chiudi meglio le curve, ecc. Se sai portare la bicicletta e non hai della segatura in testa, a mio avviso rischi meno perchè hai più controllo.
Tuttavia, è anche vero che questo ti porta a spingere il limite più avanti...E secondo me è questo che cause le cadute, ossia l'eccessiva confidenza garantita dalle 'nuove' geometrie. Se a ciò aggiungiamo che sempre più spesso i ciclisti professionisti iniziano le loro carriere in età relativamente avanzata (non a 6-7 anni di età), abbiamo che la loro abilità nel condurre la bici sia (a mio giudizio) inferiore rispetto le generaizoni precedenti che solitamente erano messe in bici molto presto.
Sui rapporti utilizzati 'ieri' e oggi: sfondi una porta aperta!

Re: Giro 2015 - 6a tappa Mont.ni Terme - C.ne Pescaia (183 k
Inviato: venerdì 15 maggio 2015, 23:32
da nemecsek
matteo.conz ha scritto:Per quello che ho detto: "è esclusa vero?"
No no io ho fede: domani stringe i denti, a campitello perde poco e si difende. Nell'ultima settimana vince il giro
Sul discorso fortuna vs capacità, chi disse: "Preferisco avere fortuna che talento" percepí l'essenza della vita. La gente ha paura di ammettere quanto conti la fortuna nella vita. Terrorizza pensare che sia così fuori controllo. A volte in una partita la palla colpisce il nastro e per un attimo può andare oltre o tornare indietro. Con un po' di fortuna va oltre e allora si vince. Oppure no e allora si perde. Woody Allen
Mi tocca quotare.

Re: Giro 2015 - 6a tappa Mont.ni Terme - C.ne Pescaia (183 k
Inviato: sabato 16 maggio 2015, 0:09
da el_condor
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Caro Prof, sono d'accordo con quanto dici rispetto le reazioni imprevedibili dovute all'eccessiva rigidità. Però lasciami dire che in commercio esistono migliaia di opzioni disponibili a livello di materiali, geometrie, rigidità e quant'altro. Ci sono le ruote con profilo di 60 mm, ma anche (come direbbe Veltroni), quelle di 30 mm o meno. Ci sono ruote in carbonio, ma anche in alluminio. Ci sono telai con un carro più lungo e più corto, e via dicendo. Ogni opzione di solito da vantaggi e svantaggi. Come gonfiare le ruote a 12 atmosfere o a 8. A 8 hai meno scorrevolezza, ma in curva rimani in piedi. A 12 ti sembra che fili di più, ma ogni curva è un terno al lotto. Se le gonfi a 12 e poi ti spalmi il curva..beh te la sei cercata caro corridore. In questo caso la caduta è tutto tranne che imprevedibile (lo stesso discorso vale per l'adozione di telai troppo caricati sul davanti e via discorrendo). Se non sai prevedere che il tuo mezzo (che hai scelto di adottare) + il tuo comportamento produce solitamente un determinato risultato...beh, forse sarebbe anche ora di cambiare mestiere!
Io son convinto che il corridore debba sapere (a seconda della propria abilità) cosa adottare, a seconda delle condizioni climatiche e del tracciato. Anche questo fa parte del mestiere.
Ma è pur vero che se un disgraziato fa la pazzia di partire con del materiale inadatto e cade, di solito la pelle la rischia pure qualcun altro. Però sono professionisti, e come tali dovrebbero quantomeno sapere 'riprendere' gli sventurati che con le loro scelte fanno rischiare i colleghi.
Per quanto riguarda il controllo. Io non ho fatto calcoli. Ma a 'sensazioni', (quindi il rischio ad minchiam è sempre presente), ti posso dire che secondo me tra un telaio top gamma di inizio anni 2000 in alluminio e uno top gamma in carbonio 2010 c'è una differenza abissale. Col secondo riesci a mettere la ruota anteriore dove ti pare, hai più possibilità di correggere una traiettoria sbagliata, chiudi meglio le curve, ecc. Se sai portare la bicicletta e non hai della segatura in testa, a mio avviso rischi meno perchè hai più controllo.
Tuttavia, è anche vero che questo ti porta a spingere il limite più avanti...E secondo me è questo che cause le cadute, ossia l'eccessiva confidenza garantita dalle 'nuove' geometrie. Se a ciò aggiungiamo che sempre più spesso i ciclisti professionisti iniziano le loro carriere in età relativamente avanzata (non a 6-7 anni di età), abbiamo che la loro abilità nel condurre la bici sia (a mio giudizio) inferiore rispetto le generaizoni precedenti che solitamente erano messe in bici molto presto.
Sui rapporti utilizzati 'ieri' e oggi: sfondi una porta aperta!

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ottimo intervento, grazie mille...
ciao
el_condor
Re: Giro 2015 - 6a tappa Mont.ni Terme - C.ne Pescaia (183 k
Inviato: domenica 17 maggio 2015, 2:20
da Abruzzese
Intanto nella giornata di ieri è arrivata la ridicola risposta del tizio che ha provocato la caduta. Troppo comodo fare così', una volta che il bailamme mediatico ha consentito fortunatamente d'individuare il responsabile:
http://www.gazzetta.it/Ciclismo/girodit ... 4149.shtml
Non ha tardato a giungere anche la risposta ufficiale della Nippo-Vini Fantini:
http://www.nippovinifantini.com/det_new ... d=465&ANAR
Condivido in toto la presa di posizione della squadra, è ora di far capire a certi fenomeni che non è più il caso di scherzare e di pensarci molto attentamente prima di fare delle cazzate. Spero tanto che adesso gli facciano risarcire Colli fino all'ultimo centesimo. Non solo: questa vicenda dovrebbe essere da monito anche ai tanti che con il loro comportamento sconsiderato alla guida delle automobili costituiscono un costante pericolo per i ciclisti che ogni giorno si allenano sulle strade.
Re: Giro 2015 - 6a tappa Mont.ni Terme - C.ne Pescaia (183 k
Inviato: domenica 17 maggio 2015, 8:55
da Slegar
Abruzzese ha scritto:Non ha tardato a giungere anche la risposta ufficiale della Nippo-Vini Fantini:
http://www.nippovinifantini.com/det_new ... d=465&ANAR
Condivido in toto la presa di posizione della squadra, è ora di far capire a certi fenomeni che non è più il caso di scherzare e di pensarci molto attentamente prima di fare delle cazzate. Spero tanto che adesso gli facciano risarcire Colli fino all'ultimo centesimo. Non solo: questa vicenda dovrebbe essere da monito anche ai tanti che con il loro comportamento sconsiderato alla guida delle automobili costituiscono un costante pericolo per i ciclisti che ogni giorno si allenano sulle strade.
Spero proprio che questi siano gli intedimenti almeno di Peter Serry e della Etixx-Quick Step nei confronti di quel decerebrato di Genova che si è lanciato in mezzo al gruppo senza sapere quel che faceva.
Re: Giro 2015 - 6a tappa Mont.ni Terme - C.ne Pescaia (183 k
Inviato: domenica 17 maggio 2015, 10:18
da prof
pacho ha scritto:
...
Se non sai prevedere che il tuo mezzo (che hai scelto di adottare) + il tuo comportamento produce solitamente un determinato risultato...beh, forse sarebbe anche ora di cambiare mestiere!
Io son convinto che il corridore debba sapere (a seconda della propria abilità) cosa adottare, a seconda delle condizioni climatiche e del tracciato. Anche questo fa parte del mestiere.
...
Ciao Pacho.
Il punto è esattamente questo: posto che maggior rigidità significa minori dispersioni di energia, tutti tenderanno ad impiegare bici sempre piu' rigide: è nella natura umana. E' dificile che un corridore decida autonomamente di adottare una soluzione che, secondo lui, potrebbe (potrebbe, molto condizionale) penalizzarlo di fronte ad un altro.
Re: Giro 2015 - 6a tappa Mont.ni Terme - C.ne Pescaia (183 k
Inviato: domenica 17 maggio 2015, 13:35
da cauz.
prof ha scritto:pacho ha scritto:
...
Se non sai prevedere che il tuo mezzo (che hai scelto di adottare) + il tuo comportamento produce solitamente un determinato risultato...beh, forse sarebbe anche ora di cambiare mestiere!
Io son convinto che il corridore debba sapere (a seconda della propria abilità) cosa adottare, a seconda delle condizioni climatiche e del tracciato. Anche questo fa parte del mestiere.
...
Ciao Pacho.
Il punto è esattamente questo: posto che maggior rigidità significa minori dispersioni di energia, tutti tenderanno ad impiegare bici sempre piu' rigide: è nella natura umana. E' dificile che un corridore decida autonomamente di adottare una soluzione che, secondo lui, potrebbe (potrebbe, molto condizionale) penalizzarlo di fronte ad un altro.
ah, non mi ero accorto fosse proseguita la discussione sui mezzi... mi sembra che abbiate raggiunto una perfetta sintesi del tema

(anche se io ritengo che ci si fissi sempre molto - giustamente - su telai e geometrie e si tralascino troppo spesso le ruote, che invece sono il vero punto chiave della guidabilità e della "perturbabilità" del mezzo).
riguardo alle scelte fatte dai corridori, quanto scrive pacho è sacrosanto, ma io mi chiedo sempre quanta libertà di scelta abbiano i corridori. se non le fai usare al fenomeno del momento, poi come fai ad adescare il gonzo cicloamatore perchè si compri le zipp ad altissimo profilo da 2mila euro l'una?
Re: Giro 2015 - 6a tappa Mont.ni Terme - C.ne Pescaia (183 k
Inviato: lunedì 18 maggio 2015, 14:29
da Tranchée d'Arenberg
Winter ha scritto:Tranchée d'Arenberg ha scritto:
- La neutralizzazione totale ai -3 km probabilmente eviterebbe di vedere volate affollate, senza uomini di classifica e i rispettivi gregari. Ma anche questa soluzione a me non convince perchè la corsa è corsa e vedere mezzo gruppo che ai -3 si ferma e procede ad andatura amatoriale fino al traguardo non sarebbe una cosa troppo edificante per il nostro sport. Quasi quasi concordo con nemecsek che ha parlato di wrestilingzzazione. Inoltre non credo che sarebbe sempre facile applicare una regola del genere perchè se è vero che ci sono tappe piattissime che sono a prescindere destinate al volatone di gruppo, è altrettanto vero che spesso ci sono frazioni con finali meno scontati che sarebbero sviliti da una neutralizzazione totale. Già qui si vedono tappe in cui lo spettacolo langue per ore, poi se iniziamo a levare pure la suspance degli ultimi km, secondo me si fa un altro passo verso il suicidio.
Concordo con te (e con Nemecsek)
ma che senso ha neutralizzare le tappe di pianura ?
Allora xk non lo facciamo con quelle in salita ?
Il Giro d'Italia è fatto di tappe a crono , montagna , miste e pianura
Lo si puo' perdere anche in pianura
Ricordo i Tour anni 90 (ma anche anni 80) dove Pantani (o i colombiani) arrivavano con 4-5 minuti di distacco per le prime tappe (poi la crono faceva il resto)
C'erano le stesse cadute di adesso (e sentivo gli stessi discorsi)
Non hai voglia di rischiare , basta frenare
Al Tour 1998 , in tutte le prime 8 tappe negli ultimi 15 corridori del gruppo c'erano nove Mercatone Uno.. Pantani ha vinto quel tour
Non avevo letto questo post e ovviamente condivido. Dispiace per chi cade e si spacca in tappe ritenute banali, ma il GT è lungo 21 tappe e tutto fa brodo: il pavè, la pianura, i ventagli, la salita e la discesa, gli strappi e i falsopiani, la crono e anche le tappe di pianura che sulla carta non dovrebbero dire nulla. Non c'è scritto in nessun regolamente che si debba guadagnare/perdere tempo solo nelle tappe alpine o nelle crono.
Qui mi riaccodo anche a quanto diche pacho. Se si è corridori professionisti si dovrebbero conoscere i propri limiti tout-court così come li conosce il più scarso dei cicloamatori (ovvero il sottoscritto). Così come si è coscienti di quale sia il proprio limite in salita o in volata, analogamente si dovrebbe conoscere anche il proprio limite nel guidare la bici, nell'andare in discesa, nel limare la ruota o nel buttarsi in volata. Di conseguenza se sai d'essere un pò meno bravo nello stare in mischia a 60 all'ora, allora ti metti in coda al gruppo ed eviti di cadere. Se perdi tempo vuol dire che cercherai di recuperarlo nel terreno che è più congeniale. Invece l'andazzo generale è che tutti vogliono stare davanti, tutti usano i materiali più estremi anche quando le condizioni imporrebbero altro (vedi la Gent-Wevelgem, dove tutto il gruppo usava ruote ad alto profilo con venti a 100 all'ora; una sorta di tentativo collettivo di metere il culo per terra).
Re: Giro 2015 - 6a tappa Mont.ni Terme - C.ne Pescaia (183 k
Inviato: lunedì 18 maggio 2015, 17:17
da lemond
Winter ha scritto:
Concordo con te (e con Nemecsek)
ma che senso ha neutralizzare le tappe di pianura ?
La domanda è sbagliata; essa dovrebbe essere impostata diversamente e cioè che senso hanno le tappe di pianura, a parte il necessario trasferimento?
Re: Giro 2015 - 6a tappa Mont.ni Terme - C.ne Pescaia (183 k
Inviato: mercoledì 20 maggio 2015, 14:03
da AlessandroCam
Ditemi che ho letto male..........quel disgraziato che ha causato la caduta di Colli vuole sporgere una controquerela ?
Re: Giro 2015 - 6a tappa Mont.ni Terme - C.ne Pescaia (183 k
Inviato: mercoledì 20 maggio 2015, 14:11
da Tranchée d'Arenberg
lemond ha scritto:Winter ha scritto:
Concordo con te (e con Nemecsek)
ma che senso ha neutralizzare le tappe di pianura ?
La domanda è sbagliata; essa dovrebbe essere impostata diversamente e cioè che senso hanno le tappe di pianura, a parte il necessario trasferimento?
Mi aspettavo un commento del genere da parte tua
AlessandroCam ha scritto:Ditemi che ho letto male..........quel disgraziato che ha causato la caduta di Colli vuole sporgere una controquerela ?
Purtroppo hai letto bene. Questo vuole fare davvero la querela perchè a suo parere lui non ha fatto niente di male e quindi sarebbe stato ingiustamente accusato da Colli. Roba da mettergli le mani addosso e da spezzargli un braccio.
Re: Giro 2015 - 6a tappa Mont.ni Terme - C.ne Pescaia (183 k
Inviato: mercoledì 20 maggio 2015, 15:04
da Fabruz
Tranchée d'Arenberg ha scritto:lemond ha scritto:Winter ha scritto:
Concordo con te (e con Nemecsek)
ma che senso ha neutralizzare le tappe di pianura ?
La domanda è sbagliata; essa dovrebbe essere impostata diversamente e cioè che senso hanno le tappe di pianura, a parte il necessario trasferimento?
Mi aspettavo un commento del genere da parte tua
AlessandroCam ha scritto:Ditemi che ho letto male..........quel disgraziato che ha causato la caduta di Colli vuole sporgere una controquerela ?
Purtroppo hai letto bene. Questo vuole fare davvero la querela perchè a suo parere lui non ha fatto niente di male e quindi sarebbe stato ingiustamente accusato da Colli. Roba da mettergli le mani addosso e da spezzargli un braccio.
Decisamente, se non sbaglio querela per diffamazione, ma diffamazione di cosa che si e no si sa chi sia e come si chiama?
Comunque credo che sia più una tattica dell'avvocato per rallentare quello che potrebbe essere il processo a suo carico (immagino, ma non sono esperto di cose legali) e magari chiuderla senza dover sborsare soldi verso Colli
Re: Giro 2015 - 6a tappa Mont.ni Terme - C.ne Pescaia (183 k
Inviato: mercoledì 20 maggio 2015, 19:48
da Abruzzese
Purtroppo molto spesso gli avvocati sono ancora più criminali dei loro assistiti e quindi non sorprende che si stia trascinando questa storia nel patetico.
In altri tempi forse uno che si fosse reso responsabile di un gesto simile sarebbe stato fatto tornare a casa con qualche livido in più e qualche dente in meno ma non ne avrebbe fatto un eccessivo dramma. Qui invece addirittura stiamo arrivando al punto che uno che ha rischiato di combinare danni enormi a diversa gente a momenti va a fare il figo sulle pagine dei giornali (ci manca solo il servizio su Pomeriggio 5 per completare questo teatro dell'assurdo).
Io spero che non si trovi nessuna conciliazione e che Colli e la Nippo-Fantini vadano avanti nella querela portando via anche le mutande ad un simile burattino manovrato dal proprio avvocato. E che se sono così spavaldi vadano a querelare tutti quelli che dopo l'incidente hanno aperto bocca. Ma se lo faranno rischiano davvero di prenderne tante, ma davvero tante...