Re: Paris - Roubaix 2020 (12 aprile)
Inviato: venerdì 9 ottobre 2020, 13:23
logica vorrebbe così.jumbo ha scritto: ↑venerdì 9 ottobre 2020, 13:19Stadi e campi da tennis sono luoghi ad ingresso controllato e dove puoi mantenere le distanza tra le seggiole effettivamente occupate (mi immagino che così avvenga al Roland Garros e negli altri esempi citati). Le strade di campagna del nord della Francia no.GiboSimoni ha scritto: ↑venerdì 9 ottobre 2020, 13:10sono d'accordo. Io sono un po' più libero di pensiero sul virus ma magari dirò la mia sul topic dedicato al virus. Per il resto rimango scettico solamente del fatto che altre manifestazioni si stanno disputando. Passi per il Roland Garros che ormai sta per volgere al termine, perchè Parigi Tours si correrà e al campionato francese continuano ad andare 5 mila persone? Ad esempio dal 2 novembre deve svolgere l'atp Master 1000 a Parigi-Bercy al momento è confermatissimo!
Spettatori limitati a 1000 per il Roland Garros:
Perchè avere avversione orrore e disgusto per una decisione ovvia è una cagata pazzescalemond ha scritto: ↑venerdì 9 ottobre 2020, 13:03 Non capisco perché uno non possa dire *schifo*, che è stretto parente di schivo e che significa avversione, noia, orrore, disgusto, ma soprattutto ha il pregio di essere singolare, mentre nessuno (o quasi) si scaglia contro il turpiloquio comune, che proprio per il fatto di essere stato, come si dice, sdoganato è diventato "di massa" e quindi sarebbe da esecrare molto, ma molto di più.
P.S. Naturalmente uno fa come vuole.![]()
Per me tanto ovvia non è! Non sono per niente un negazionista, ma davvero provo disgusto per una decisione che non riesca a salvaguardare l'unica corsa che, secondo me, è patrimonio mondiale (specie quest'anno che i favoriti erano ...chinaski89 ha scritto: ↑venerdì 9 ottobre 2020, 13:26Perchè avere avversione orrore e disgusto per una decisione ovvia è una cagata pazzescalemond ha scritto: ↑venerdì 9 ottobre 2020, 13:03 Non capisco perché uno non possa dire *schifo*, che è stretto parente di schivo e che significa avversione, noia, orrore, disgusto, ma soprattutto ha il pregio di essere singolare, mentre nessuno (o quasi) si scaglia contro il turpiloquio comune, che proprio per il fatto di essere stato, come si dice, sdoganato è diventato "di massa" e quindi sarebbe da esecrare molto, ma molto di più.
P.S. Naturalmente uno fa come vuole.![]()
Non è tanto questo: anche in Italia ci sono altre cose a cui pensare, tante. Ma ci sono le condizioni per correre, e quindi si corre. In Francia la situazione è ben peggiore, il Nord è una delle regioni meno ricche della Francia, e Roubaix nello specifico è proprio una delle città più povere. Immagino che anche gli ospedali non siano i più ricchi...pietro ha scritto: ↑venerdì 9 ottobre 2020, 13:55 Mi dispiace troppo, la corsa più bella del mondo che salta così.
Se ci fosse stato il volere di correrla, prendendo in
considerazione anche misure dure, come chiusura totale dei tratti in pavé e multe salatissime, la si sarebbe corsa.
Non mi ritrovo nel pensiero di chi dice che siccome ci sono altre cose a cui pensare, è accettabile che la Roubaix venga cancellata.
E secondo me già per far arrivare regolarmente il Tour a Parigi sono stati fatti salti mortali, deroghe, autorizzazioni e chissà che altro. E se ASO aveva un bonus a disposizione, se lo è giustamente giocato lìSlegar ha scritto: ↑venerdì 9 ottobre 2020, 11:42 A leggere il comunicato, A.S.O. ha annullato la Roubaix su "richiesta" del prefetto del Nord, di quello di Hauts de France e del Ministero della Salute. Per comprendere bene la decisione penso basti sostituire la parola "richiesta" con "ordine superiore".
Si, l'impressione è che ASO si sia giocata il bonus, anzi più di un bonus, durante il Tour. In alcune giornate il distanziamento e le norme anti-covid sono state calpestate a piè pari.Seb ha scritto: ↑venerdì 9 ottobre 2020, 14:32E secondo me già per far arrivare regolarmente il Tour a Parigi sono stati fatti salti mortali, deroghe, autorizzazioni e chissà che altro. E se ASO aveva un bonus a disposizione, se lo è giustamente giocato lìSlegar ha scritto: ↑venerdì 9 ottobre 2020, 11:42 A leggere il comunicato, A.S.O. ha annullato la Roubaix su "richiesta" del prefetto del Nord, di quello di Hauts de France e del Ministero della Salute. Per comprendere bene la decisione penso basti sostituire la parola "richiesta" con "ordine superiore".
esiti dei tamponi "trattati" allo stesso modo degli esiti dell'antidopingTranchée d'Arenberg ha scritto: ↑venerdì 9 ottobre 2020, 14:35Si, l'impressione è che ASO si sia giocata il bonus, anzi più di un bonus, durante il Tour. In alcune giornate il distanziamento e le norme anti-covid sono state calpestate a piè pari.Seb ha scritto: ↑venerdì 9 ottobre 2020, 14:32E secondo me già per far arrivare regolarmente il Tour a Parigi sono stati fatti salti mortali, deroghe, autorizzazioni e chissà che altro. E se ASO aveva un bonus a disposizione, se lo è giustamente giocato lìSlegar ha scritto: ↑venerdì 9 ottobre 2020, 11:42 A leggere il comunicato, A.S.O. ha annullato la Roubaix su "richiesta" del prefetto del Nord, di quello di Hauts de France e del Ministero della Salute. Per comprendere bene la decisione penso basti sostituire la parola "richiesta" con "ordine superiore".
Corsa di campagna per modo di dire.Slegar ha scritto: ↑venerdì 9 ottobre 2020, 11:56 La Roubaix non è una corsa in campagna; siamo abituati all'urbanizzazione padana dove si tende a riempire tutti gli spazi vuoti possibili, mentre in Francia si tende a polarizzare gli interventi urbani. I settori di pavè della Roubaix sono all'interno di un comprensorio che, tra Francia e Belgio, può contare su un milione di abitanti circa.
Concordo, ci fosse stata la volontà si sarebbe corsagalliano ha scritto: ↑venerdì 9 ottobre 2020, 14:45Corsa di campagna per modo di dire.Slegar ha scritto: ↑venerdì 9 ottobre 2020, 11:56 La Roubaix non è una corsa in campagna; siamo abituati all'urbanizzazione padana dove si tende a riempire tutti gli spazi vuoti possibili, mentre in Francia si tende a polarizzare gli interventi urbani. I settori di pavè della Roubaix sono all'interno di un comprensorio che, tra Francia e Belgio, può contare su un milione di abitanti circa.
I punti chiave sono in mezzo ai campi poi è chiaro che non sono in zone semidesertiche dell'almeria ma comunque nemmeno in un centro urbano.
Volendo potevano tranquillamente farla, bastava sensibilizzare i tifosi già per ridurre dell'80% l'afflusso, poi gli altri li tieni a bada agevolmente.
Se anche ci fosse stato un po' di pubblico sparso non sarebbe stata la fine del mondo.
Bisogna però entrare anche nella psicologia della politica, che ha sostanzialmente deciso questo.pietro ha scritto: ↑venerdì 9 ottobre 2020, 14:46Concordo, ci fosse stata la volontà si sarebbe corsagalliano ha scritto: ↑venerdì 9 ottobre 2020, 14:45Corsa di campagna per modo di dire.Slegar ha scritto: ↑venerdì 9 ottobre 2020, 11:56 La Roubaix non è una corsa in campagna; siamo abituati all'urbanizzazione padana dove si tende a riempire tutti gli spazi vuoti possibili, mentre in Francia si tende a polarizzare gli interventi urbani. I settori di pavè della Roubaix sono all'interno di un comprensorio che, tra Francia e Belgio, può contare su un milione di abitanti circa.
I punti chiave sono in mezzo ai campi poi è chiaro che non sono in zone semidesertiche dell'almeria ma comunque nemmeno in un centro urbano.
Volendo potevano tranquillamente farla, bastava sensibilizzare i tifosi già per ridurre dell'80% l'afflusso, poi gli altri li tieni a bada agevolmente.
Se anche ci fosse stato un po' di pubblico sparso non sarebbe stata la fine del mondo.
Sicuro , ma dato che il problema sono le numerose infrazioni ai regolamenti che ci sono, meno occasioni di infrazione si danno più è facile controllare che non ci siano assembramenti.nino58 ha scritto: ↑venerdì 9 ottobre 2020, 12:04Certo.AntiGazza ha scritto: ↑venerdì 9 ottobre 2020, 12:00 Beh non ho gli elementi per discutere la decisione, ovviamente se la annullano è un segnale negativo perchè vuol dire che la situazione virus sta tornando eccessivamente critica .
Mi fan paura sinceramente anche tutti quegli assembramenti che si vedono quando passa il giro nelle varie cittadine, quasi tutti senza la mascherina.
Io sono uno che appena può il ciclismo lo va a vedere dal vivo ,mi sono anche fatto 400/500 km di trasferta per vedermi il tour, ma mi pare questa una situazione in cui il giro ce lo si può anche godere dal divano e dal televisore(sai che sacrificio poi).
E lo si può vedere per strada non ammassandosi.
Chi si ammassa lì, si ammassa in piazza, al bar, dappertutto.
Sono quelli che proprio non ci arrivano (qualcuno anche per spavalderia scema).
Beh a Montescuro c'è il meteo che faceva da deterrente agli assembramentiTranchée d'Arenberg ha scritto: ↑venerdì 9 ottobre 2020, 12:03Io sono andato l'altro giorno a Monte Scuro e ti assicuro che eravamo veramente pochi e selezionati personaggiAntiGazza ha scritto: ↑venerdì 9 ottobre 2020, 12:00 Beh non ho gli elementi per discutere la decisione, ovviamente se la annullano è un segnale negativo perchè vuol dire che la situazione virus sta tornando eccessivamente critica .
Mi fan paura sinceramente anche tutti quegli assembramenti che si vedono quando passa il giro nelle varie cittadine, quasi tutti senza la mascherina.
Io sono uno che appena può il ciclismo lo va a vedere dal vivo ,mi sono anche fatto 400/500 km di trasferta per vedermi il tour, ma mi pare questa una situazione in cui il giro ce lo si può anche godere dal divano e dal televisore(sai che sacrificio poi).![]()
per caso ti riferisci a Lutsenko che pochi giorni dopo il Tour aveva il covid?Strong ha scritto: ↑venerdì 9 ottobre 2020, 14:42esiti dei tamponi "trattati" allo stesso modo degli esiti dell'antidopingTranchée d'Arenberg ha scritto: ↑venerdì 9 ottobre 2020, 14:35Si, l'impressione è che ASO si sia giocata il bonus, anzi più di un bonus, durante il Tour. In alcune giornate il distanziamento e le norme anti-covid sono state calpestate a piè pari.![]()
Ho visto la Freccia del Brabante.
con la police nationale sopratutto le crs e la gendarmerie basta un uomo ogni 20 mt e il problema è risolto, all'arrivo di una tappa del tour dai 600 mt ai 450 (dove ero io) c'erano 2 gendarmi, ma quello non è il problema credo che la decisione sia dovuta al fatto che il nord e il nord ovest della Francia è sempre rimasto problematico, anche questa estate quando hanno cominciato a rialzarsi i contagi, e in altre zone erano quasi a zero (tipo la corsica nonostante l'alto numero di turisti), e lì invece preoccupava, qualcuno in una delle poche trasmissioni a cui ho assistito che parlavano dell'argomento relazionavano l'espandersi del virus con una massiccia presenza di inquinamento e conseguente diminuzione di difese immunitarie...... viste le condizioni anche in belgio non mi meraviglierei che anche per il fiandre prendessero una soluzione similare........lemond ha scritto: ↑venerdì 9 ottobre 2020, 13:39Per me tanto ovvia non è! Non sono per niente un negazionista, ma davvero provo disgusto per una decisione che non riesca a salvaguardare l'unica corsa che, secondo me, è patrimonio mondiale (specie quest'anno che i favoriti erano ...chinaski89 ha scritto: ↑venerdì 9 ottobre 2020, 13:26Perchè avere avversione orrore e disgusto per una decisione ovvia è una cagata pazzescalemond ha scritto: ↑venerdì 9 ottobre 2020, 13:03 Non capisco perché uno non possa dire *schifo*, che è stretto parente di schivo e che significa avversione, noia, orrore, disgusto, ma soprattutto ha il pregio di essere singolare, mentre nessuno (o quasi) si scaglia contro il turpiloquio comune, che proprio per il fatto di essere stato, come si dice, sdoganato è diventato "di massa" e quindi sarebbe da esecrare molto, ma molto di più.
P.S. Naturalmente uno fa come vuole.![]()
). Per nessuna ragione al mondo vorrei governare qualcosa, ma in questo caso forse potrei fare un'eccezione e manderei la guardia nazionale francese (se esiste o altrimenti l'esercito) a pattugliare tutti i km. del percorso!
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Ma infatti non capisco perché se al tour hanno fatto una cagata ora debbano reiterarla, che ragionamento è? oltretutto in una situazione che si è nel frattempo fortemente deteriorata. E' chiaro che bloccare il tour dopo dieci giorni sarebbe stato un casino pazzesco, da molti punti di vista. Hanno concluso in qualche modo, ma ora di fronte a una situazione che sta diventando esplosiva salta anche la Roubaix. E sti cazzi. Avranno fatto delle valutazioni senza interpellare il premio nobel dell'epidemiologia Galliano, e pazienza.Tranchée d'Arenberg ha scritto: ↑venerdì 9 ottobre 2020, 14:35Si, l'impressione è che ASO si sia giocata il bonus, anzi più di un bonus, durante il Tour. In alcune giornate il distanziamento e le norme anti-covid sono state calpestate a piè pari.Seb ha scritto: ↑venerdì 9 ottobre 2020, 14:32E secondo me già per far arrivare regolarmente il Tour a Parigi sono stati fatti salti mortali, deroghe, autorizzazioni e chissà che altro. E se ASO aveva un bonus a disposizione, se lo è giustamente giocato lìSlegar ha scritto: ↑venerdì 9 ottobre 2020, 11:42 A leggere il comunicato, A.S.O. ha annullato la Roubaix su "richiesta" del prefetto del Nord, di quello di Hauts de France e del Ministero della Salute. Per comprendere bene la decisione penso basti sostituire la parola "richiesta" con "ordine superiore".
Io sto ancora aspettando il diluvio al Mondiale di Imola, ehpeek ha scritto: ↑venerdì 9 ottobre 2020, 16:44Ma infatti non capisco perché se al tour hanno fatto una cagata ora debbano reiterarla, che ragionamento è? oltretutto in una situazione che si è nel frattempo fortemente deteriorata. E' chiaro che bloccare il tour dopo dieci giorni sarebbe stato un casino pazzesco, da molti punti di vista. Hanno concluso in qualche modo, ma ora di fronte a una situazione che sta diventando esplosiva salta anche la Roubaix. E sti cazzi. Avranno fatto delle valutazioni senza interpellare il premio nobel dell'epidemiologia Galliano, e pazienza.Tranchée d'Arenberg ha scritto: ↑venerdì 9 ottobre 2020, 14:35Si, l'impressione è che ASO si sia giocata il bonus, anzi più di un bonus, durante il Tour. In alcune giornate il distanziamento e le norme anti-covid sono state calpestate a piè pari.
E non sarà finita qui evidentemente. Se tutto va bene finisce il giro - ma qualche dubbio rimane - si fa il Fiandre - in Belgio per il ciclismo sono disposti a correre più rischi che altrove - e poi ci si rivede nel 21. Le condizioni per svolgere la vuelta mi sembra proprio che non ci siano, anche se leggo che vogliono andare avanti (hanno 70 mila contagi e 600 morti a settimana).
Quando si ricomincerà nel 21 difficile dirlo, di sicuro comincerei con il tirare una bella striscia sul tour downunder - ammesso che non l'abbiano già fatto - non me li vedo proprio gli australiani, che hanno appena riportato la situazione sotto controllo, aprire le frontiere a mezzo mondo (al momento sono sigillate). La vedo ben dura anche in Argentina, dove vanno avanti a 100 mila contagi e più di mille morti a settimana.
E' chiaro che finora la buona stagione ci ha un po' risparmiato, ma ci attende un inverno difficile.
Possiamo comunque essere contenti, in aprile in pochi credevano che saremmo riusciti a vedere tutte le corse che abbiamo visto.
le corse australiane penso che non si stiano neppure ponendo il problema, mio figlio vive in australia voleva tornare in italia per natale, ma se usciva non poteva più rientrare quindi ...... riteniamoci fortunati se l'anno prossimo possiamo assistere al giro d'italia nel suo periodo normale, la peggior pandemia affrontata nell'ultimo secolo ovvero la spagnola durò 18 mesi, le altre influenze paragonabili al covid ovvero l'asiatica e la hong kong pure, quindi se tanto mi da tanto fino a aprile maggio del prossimo anno ci siamo dentro.......Bomby ha scritto: ↑venerdì 9 ottobre 2020, 17:34 Io fossi nell'UCI prevederei un calendario elastico, con precedenza per le corse che non si sono potute disputare quest'anno.
C'è la speranza che uno dei vaccini attualmente in fase di test si riveli efficace in una qualche misura: la seconda parte di stagione 2021 da questo punto di vista dovrebbe essere più tranquilla. Se il vaccino viene approvato a inizio 2021, per l'estate spero che buona parte della popolazione del mondo occidentale (perchè si sa che andrà a finire così) sia stata vaccinata. Magari delle restrizioni rimarranno, per ulteriore prudenza. Ma per la prima parte della stagione vedo grosse limitazioni, anche perchè avremo la coda della seconda ondata che prima o poi travolgerà tutti.
Fino a che non saremo vaccinati contro il Covid-19 la situazione sarà questa purtroppo.sagittario1962 ha scritto: ↑venerdì 9 ottobre 2020, 17:49le corse australiane penso che non si stiano neppure ponendo il problema, mio figlio vive in australia voleva tornare in italia per natale, ma se usciva non poteva più rientrare quindi ...... riteniamoci fortunati se l'anno prossimo possiamo assistere al giro d'italia nel suo periodo normale, la peggior pandemia affrontata nell'ultimo secolo ovvero la spagnola durò 18 mesi, le altre influenze paragonabili al covid ovvero l'asiatica e la hong kong pure, quindi se tanto mi da tanto fino a aprile maggio del prossimo anno ci siamo dentro.......Bomby ha scritto: ↑venerdì 9 ottobre 2020, 17:34 Io fossi nell'UCI prevederei un calendario elastico, con precedenza per le corse che non si sono potute disputare quest'anno.
C'è la speranza che uno dei vaccini attualmente in fase di test si riveli efficace in una qualche misura: la seconda parte di stagione 2021 da questo punto di vista dovrebbe essere più tranquilla. Se il vaccino viene approvato a inizio 2021, per l'estate spero che buona parte della popolazione del mondo occidentale (perchè si sa che andrà a finire così) sia stata vaccinata. Magari delle restrizioni rimarranno, per ulteriore prudenza. Ma per la prima parte della stagione vedo grosse limitazioni, anche perchè avremo la coda della seconda ondata che prima o poi travolgerà tutti.
Concordo. Lo sport -e qualsiasi altra attività- deve essere messo in secondo piano dietro alla salute pubblica e la sua gestione.chinaski89 ha scritto: ↑venerdì 9 ottobre 2020, 12:54Ci sono problemi più gravi, la Roubaix è la mia corsa preferita con ampio distacco sulla seconda, ma lo schifo è altro.
Da quel punto di vista dovremmo essere più pronti rispetto a febbraio e marzo, però c'è anche da dire che la condizione del SSN al centro-sud non è certo paragonabile a quello delle regioni settentrionali (purtroppo). E se siamo andati in crisi qui...Pirata81 ha scritto: ↑venerdì 9 ottobre 2020, 17:54Fino a che non saremo vaccinati contro il Covid-19 la situazione sarà questa purtroppo.sagittario1962 ha scritto: ↑venerdì 9 ottobre 2020, 17:49le corse australiane penso che non si stiano neppure ponendo il problema, mio figlio vive in australia voleva tornare in italia per natale, ma se usciva non poteva più rientrare quindi ...... riteniamoci fortunati se l'anno prossimo possiamo assistere al giro d'italia nel suo periodo normale, la peggior pandemia affrontata nell'ultimo secolo ovvero la spagnola durò 18 mesi, le altre influenze paragonabili al covid ovvero l'asiatica e la hong kong pure, quindi se tanto mi da tanto fino a aprile maggio del prossimo anno ci siamo dentro.......Bomby ha scritto: ↑venerdì 9 ottobre 2020, 17:34 Io fossi nell'UCI prevederei un calendario elastico, con precedenza per le corse che non si sono potute disputare quest'anno.
C'è la speranza che uno dei vaccini attualmente in fase di test si riveli efficace in una qualche misura: la seconda parte di stagione 2021 da questo punto di vista dovrebbe essere più tranquilla. Se il vaccino viene approvato a inizio 2021, per l'estate spero che buona parte della popolazione del mondo occidentale (perchè si sa che andrà a finire così) sia stata vaccinata. Magari delle restrizioni rimarranno, per ulteriore prudenza. Ma per la prima parte della stagione vedo grosse limitazioni, anche perchè avremo la coda della seconda ondata che prima o poi travolgerà tutti.
Il mio timore è che ora il virus si è diffuso in tutta Italia e nel caso si diffondesse nelle RSA e tra gli anziani nel Sud potremmo rivivere i giorni terribili di Bergamo e Brescia.
I positivi non c'entrano nulla, a marzo non teatavano. Occorre guardare quante persone sono entrate in ospedale allora e quante oggi. Ho un sacco di amici che con 39 di febbre e polmonite son state a casa a marzo perché i reparti erano pieni. In Francia magari non si è arrivati a queste vette da bergamasca, ma non credo andassero a cercare le persone a casa per il tampone, ma facessero tutto in PS.
Vero quello che dici. Ad inizio marzo non faceva così paura neanche qua in realtà. 10 giorni dopo eravamo chiusi in casa con la prospettiva di un periodo terribile che chissà quanto tempo sarebbe durato.
Non ti posso dare torto. Da appassionato ovviamente dispiace terribilmente ma, come dice Pirata81, qui finchè non sarà trovato un vaccino, sulle nostre vite, sulle nostre attività, sulle nostre passioni penderà inveitabilmente questa spada di damocle...Purtroppo anche la prossima stagione rischia d'essere mutilata
A chi lo diciTranchée d'Arenberg ha scritto: ↑venerdì 9 ottobre 2020, 20:22Vero quello che dici. Ad inizio marzo non faceva così paura neanche qua in realtà. 10 giorni dopo eravamo chiusi in casa con la prospettiva di un periodo terribile che chissà quanto tempo sarebbe durato.
Purtroppo è andata così. Daltronde già quando era ricominciata la stagione ad inizio agosto ci siamo detti che ci dovevamo godere tutte le corse che si sarebbero disputate da lì in poi, consci del fatto che il pericolo di non concludere la stagione era presente.
Spiace un pò per il fatto che l'hanno relegata in fondo al calendario, sapendo che più si andava avanti, più il rischio di annullare le corse diventava concreto...
sarebbe stata più logico non farla, però è vero che in francia (e in molti altri paesi europei) in quei giorni la situazione ancora non era percepita come drammatica, lo sport si stava fermando ma ancora si pensava di poter mandare avanti la baracca, magari senza spettatori.Visconte Cobram ha scritto: ↑venerdì 9 ottobre 2020, 20:42 Resto convinto che la Parigi-Nizza fu nella migliore delle definizioni inopportuna, nella peggiore una vergogna.
Perché letteralmente tutto lo sport si era fermato o aveva annunciato almeno una sospensione dell'attività, ed ogni evidenza numerica e scientifica (pur nel marasma delle varie opinioni) dava ormai per sottinteso da giorni il precipitare ineluttabile della situazione.
Ma poiché vivevamo in uno strana realtà parallela in cui a Nizza andava tutto bene e solo 30 km più in là era panico generalizzato, solo i francesi ed ASO inspiegabilmente ostinati si sono buttati a tutti i costi in un evento per altro dalla valenza sportiva interlocutoria.
Ricordo bene infatti che quasi metà delle squadre non si presentarono a Parigi, rendendo la corsa mutilata, ed ogni giorno c'erano dubbi su quali tappe tagliare, non permettendo programmazione strategica agli stessi corridori in un clima per altro surreale.
Prudhomme dopo la prima tappa diceva qualcosa del tipo: "Abbiamo vinto una battaglia, ma ce ne aspettano altre 7 per vincere la guerra".
Accetto gli alibi, ma la Parigi-Nizza non doveva iniziare.
nel senso che non si correva sicuramente...