nibali-san baronto ha scritto:Ritornando al discorso precedente io non ho mai detto che il percorso del 2009 fosse bello, ho solo detto che l'idea di base era buona. Bisognava realizzare tappe più belle, ma il potenziale c'era: la tappa del Monte Petrano non la ricordo bene ma non si può dire che fosse disegnata male.
Dico solo che forse una volta ogni 5\10 anni si potrebbe anche rendere protagonisti gli Appennini... d'altronde non è forse vero che nel 2000 la tappa dell'Abetone risultò più decisiva dei tapponi alpini (esclusa la crono finale) ?
Questo solo per dire che le salite di fascino ci sono anche al sud (vedi i post precedenti) e anche paesaggisticamente ci sono posti bellissimi (specialmente in Abruzzo) e andrebbero sfruttate.
Comunque a me questo Giro finora non dispiace molto, il problema grosso è l'ultima settimana: penso che resterà un mistero fino alla presentazione... l'aborto di Canazei spero sia solo una cavolata, perché sarebbe davvero uno scempio... peggio di Tirano 2011!
Il Giro di Italia 2009 ebbe un disegno particolare perché ci fu la necessità di conciliare delle esigenze precise.
1) Trattandosi del Giro del centenario, si volevano toccare tutte le città che avevano ospitato la prima edizione del 1909: Venezia, Trieste, Milano, Torino, Genova, Firenze, Bologna, Napoli e Roma.
2) L'allora sindaco di Roma Alemanno pagò un milione di euro perché il Giro si concludesse a Roma.
3) Si doveva fare una tappa in Austria per gli accordi presi tra RCS ed il Tirolo austriaco.
4) Rinverdire, per così dire, i fasti della mitica Cuneo-Pinerolo di coppiana memoria.
Ne nacque così un percorso che, rispetto al solito, fu completamente rivoluzionato. Diciamo sui generis, strano, atipico, inconsueto. Ma anche un po' assurdo.
Infatti, partendo il Giro da Venezia e concludendosi a Roma, e dovendo fare tappa in Austria, ecco che ci si vide costretti ad inserire le Alpi nella prima metà corsa.
In sé, la cosa non sarebbe stata necessariamente malvagia, per quanto alcune tappe sulle Alpi siano state deludenti; il problema fu che, a parte la tappa di Monte Petrano, non ci furono vere tappe di montagna nel finale. Il Blockhaus non venne fatto per intero, ma si giunse al rifugio Mamma Rosa, e la tappa era veramente corta, con la sola salita finale. Quella del Vesuvio, beh, lasciamo perdere: il Vesuvio è, per così dire, una montagna isolata.
In linea di massima, ci sarebbe sì la possibilità di privilegiare gli Appennini, rispetto alle Alpi, di tanto in tanto. Per non fare che un esempio, il Passo Penice, tra Oltre Po pavese ed Emilia, potrebbe essere un ottimo arrivo in salita la vigilia della conclusione a Milano, soprattutto se la tappa partisse dalla costa ligure.
Di certo, il Giro di Italia 2009 fu disegnato male, almeno limitatamente all'ultima settimana di corsa.