Re: Giro d'Italia 2020
Inviato: giovedì 24 ottobre 2019, 11:14
Male comunque l'assenza del Fraiteve. Okay che Agnello e Izoard sono micidiali di seguito, ma si rischia un finale come quello di quest'anno sul Monte Avena
Per favore non tiriamo fuori il discorso del Manghen messo a 120 km dall'arrivo. Non me la fare ricordare. Sta cosa mi fa ancora incazzare come una belvaWinter ha scritto: ↑giovedì 24 ottobre 2019, 11:12Dici ?Maìno della Spinetta ha scritto: ↑giovedì 24 ottobre 2019, 10:12
Stessa cosa col Sestriere: se a uno si spegne la luce sull'Agnello e qualcuno se ne accorge arrivano già a gruppeti a Briançon: francamente non ricordo nessun Tour che negli ultimi anni avesse tappe simili, sia prima che dopo la svolta.
Tu vedi qualcuno attaccare sull'Agnello o sull'Izoard ? io nessuno (con l'arrivo a Briancon come nel 2000 , altra storia)
mi ricorda il manghen di quest'anno..
Va bene metter salite dure prima dell'arrivo , ma cosi' distanti
diverso il discorso sullo stelvio - cancano
ottimo
concordo con te.Fedaia ha scritto: ↑giovedì 24 ottobre 2019, 10:00 Mi riservo di giudicare sulla base di riscontri ufficiali.
Se fosse davvero confermato quello che scrivete, troverei abbastanza inconcludente il percorso, con tanto dislivello malposto e tappe che non si prestano di certo ad azioni rilevanti dal punto di vista tecnico.. sembrano le classiche tappe in cui se uno si alza male, prende le imbarcate, mentre davanti si giocano le tappe allo sprint ristretto.
Insomma , un Tour che si Vueltizza e un Giro che si farebbe Tour.. no non ci siamo.
c'e' la tappa dello stelvioherbie ha scritto: ↑giovedì 24 ottobre 2019, 11:16
Probabilmente Nibali non riuscirà più a ritrovare la condizione per vincere un GT (quella tappa di Courmayeur...) , ma con un disegno così le chance si riducono al lumicino. Non c'è letteralmente un punto dove un corridore con le sue caratteristiche può pensare di poter attaccare con delle chance di successo, a meno di muoversi a 60-70 km. dal traguardo.
Viceversa potrebbero prevalere i buoni cronoscalatori, perchè gli arrivi in salita tipo-monopuerto non mancano, Ma anche lì le pendenze non aiutano molto chi non è a ruota.
vado a spanne.. la cima dell'agnello sara' a 100 dall'arrivo..Tranchée d'Arenberg ha scritto: ↑giovedì 24 ottobre 2019, 11:16
Per favore non tiriamo fuori il discorso del Manghen messo a 120 km dall'arrivo. Non me la fare ricordare. Sta cosa mi fa ancora incazzare come una belva![]()
Io per Nibali ci vedo tappe vallonate molto lunghe tipo i muri marchigiani o quella di San Daniele, uno Stelvio seguita da discesa tecnica (la stessa del 2017!) e una tappa finale che va 3 volte sopra i 2000...herbie ha scritto: ↑giovedì 24 ottobre 2019, 11:16 Probabilmente Nibali non riuscirà più a ritrovare la condizione per vincere un GT (quella tappa di Courmayeur...) , ma con un disegno così le chance si riducono al lumicino. Non c'è letteralmente un punto dove un corridore con le sue caratteristiche può pensare di poter attaccare con delle chance di successo, a meno di muoversi a 60-70 km. dal traguardo.
Viceversa potrebbero prevalere i buoni cronoscalatori, perchè gli arrivi in salita tipo-monopuerto non mancano, Ma anche lì le pendenze non aiutano molto chi non è a ruota.
Sì ma dopo non c'è tutta la val di Fiemme in piano. C'è l'Izoard, che forse è il vero punto saliente della tappa, e poi non c'è più praticamente pianura.Winter ha scritto: ↑giovedì 24 ottobre 2019, 11:19vado a spanne.. la cima dell'agnello sara' a 100 dall'arrivo..Tranchée d'Arenberg ha scritto: ↑giovedì 24 ottobre 2019, 11:16
Per favore non tiriamo fuori il discorso del Manghen messo a 120 km dall'arrivo. Non me la fare ricordare. Sta cosa mi fa ancora incazzare come una belva![]()
Non c'entra nulla con la tappa di Monte Avena. L'Agnello è più duro del Manghen ed è seguito dall'Izoard, non c'è un Rolle dopo ma un Monginevro molto più corto.Winter ha scritto: ↑giovedì 24 ottobre 2019, 11:19vado a spanne.. la cima dell'agnello sara' a 100 dall'arrivo..Tranchée d'Arenberg ha scritto: ↑giovedì 24 ottobre 2019, 11:16
Per favore non tiriamo fuori il discorso del Manghen messo a 120 km dall'arrivo. Non me la fare ricordare. Sta cosa mi fa ancora incazzare come una belva![]()
Per me bene invece, col Fraiteve nessuno avrebbe nemmeno pensato di muoversi primaWalter_White ha scritto: ↑giovedì 24 ottobre 2019, 11:14 Male comunque l'assenza del Fraiteve. Okay che Agnello e Izoard sono micidiali di seguito, ma si rischia un finale come quello di quest'anno sul Monte Avena
Aigoual arrivo in salita per l'appunto, Nizza considerarla di alta montagna è tirarla per i capelli dai, Neronne è a 15 km dal traguardo, non a 30, sono distanze da pieno stile Vuelta, Roche sur Foron è una bella tappa su cui non ho niente da dire dato che Glieres è a distanza adeguata dall'arrivo.
le tappe "vallonate" ancora bisogna vederle. Quelle che ho visto da 3 o 4 anni a questa parte hanno sempre deluso rispetto a quello che c'era intorno. Magari stavolta saranno sfruttate bene. Ma Nibali non è mai stato un corridore da strappi, quanto da salite almeno di 5 o 6 km.nibali-san baronto ha scritto: ↑giovedì 24 ottobre 2019, 11:23Io per Nibali ci vedo tappe vallonate molto lunghe tipo i muri marchigiani o quella di San Daniele, uno Stelvio seguita da discesa tecnica (la stessa del 2017!) e una tappa finale che va 3 volte sopra i 2000...herbie ha scritto: ↑giovedì 24 ottobre 2019, 11:16 Probabilmente Nibali non riuscirà più a ritrovare la condizione per vincere un GT (quella tappa di Courmayeur...) , ma con un disegno così le chance si riducono al lumicino. Non c'è letteralmente un punto dove un corridore con le sue caratteristiche può pensare di poter attaccare con delle chance di successo, a meno di muoversi a 60-70 km. dal traguardo.
Viceversa potrebbero prevalere i buoni cronoscalatori, perchè gli arrivi in salita tipo-monopuerto non mancano, Ma anche lì le pendenze non aiutano molto chi non è a ruota.
Ma mica capitano un Froome e circostanze favorevoli ogni anno, l'Agnello è a 95 km dall'arrivo. Almeno col Fraiteve ci sarebbe stato sicuro macello sulla salita finale dopo tutto il dislivello accumulato. Poi un arrivo in salita duro ci sarebbe dovuto essere, a meno che non consideriamo l'Etna duro (ma tanto è la 5^ tappa e come negli anni precedenti nessuno si muoverà).Patate ha scritto: ↑giovedì 24 ottobre 2019, 11:29Per me bene invece, col Fraiteve nessuno avrebbe nemmeno pensato di muoversi primaWalter_White ha scritto: ↑giovedì 24 ottobre 2019, 11:14 Male comunque l'assenza del Fraiteve. Okay che Agnello e Izoard sono micidiali di seguito, ma si rischia un finale come quello di quest'anno sul Monte Avena
sì certo, ma con davanti una Sky dove vai sul Monginevro e Sestriere?jumbo ha scritto: ↑giovedì 24 ottobre 2019, 11:26Sì ma dopo non c'è tutta la val di Fiemme in piano. C'è l'Izoard, che forse è il vero punto saliente della tappa, e poi non c'è più praticamente pianura.Winter ha scritto: ↑giovedì 24 ottobre 2019, 11:19vado a spanne.. la cima dell'agnello sara' a 100 dall'arrivo..Tranchée d'Arenberg ha scritto: ↑giovedì 24 ottobre 2019, 11:16
Per favore non tiriamo fuori il discorso del Manghen messo a 120 km dall'arrivo. Non me la fare ricordare. Sta cosa mi fa ancora incazzare come una belva![]()
Basta un nonnulla, ricordati che nel 2016 si attaccò ai -80 sulla Mendola(!) e non era nemmeno l'ultima tappa di montagna. Anche Lopez ha attaccato lo scorso anno ma le situazioni di corsa ed i lunghi falsopiani (qui non presenti) hanno fatto rientrare l'azione: fatto sta che se Carapaz non fosse stato già in Rosa Nibali e Roglic sarebbero caduti gambe all'aria sul Manghen e mai più rientrati. Per me come ultima tappa di montagna, dopo una settimana di sole tappe over 200 arrivare a Sestriere ci sta tuttoWalter_White ha scritto: ↑giovedì 24 ottobre 2019, 11:32Ma mica capitano un Froome e circostanze favorevoli ogni anno, l'Agnello è a 95 km dall'arrivo. Almeno col Fraiteve ci sarebbe stato sicuro macello sulla salita finale dopo tutto il dislivello accumulato. Poi un arrivo in salita duro ci sarebbe dovuto essere, a meno che non consideriamo l'Etna duro (ma tanto è la 5^ tappa e come negli anni precedenti nessuno si muoverà).Patate ha scritto: ↑giovedì 24 ottobre 2019, 11:29Per me bene invece, col Fraiteve nessuno avrebbe nemmeno pensato di muoversi primaWalter_White ha scritto: ↑giovedì 24 ottobre 2019, 11:14 Male comunque l'assenza del Fraiteve. Okay che Agnello e Izoard sono micidiali di seguito, ma si rischia un finale come quello di quest'anno sul Monte Avena
Esatto, l'Agnello è pensato per disgregare le squadre e creare un confronto tra leader già a 50 km dal traguardo sull'Izoard, che non è il Rolle.
sull'erta finale mi pare che a fare le azioni più decise sia stato proprio Nibali....mi pare piuttosto azzardato dire che sul Manghen lui e Roglic fossero alla frutta, e invece non abbiano giudicato il percorso per quello che era, ovvero una trappola per chi avrebbe attaccato sul Manghen, lasciando andare dove non serviva a nulla buttare delle energie.
Se Tortoreto è come veniva annunciata dovrebbe avere 3 muri al 20%, mentre sicuramente a San Daniele c'è tre volte il Monte Ragogna preceduto da salite piú dure ad inizio a tappe. Ad ogni modo attendiamo l'ufficialità.herbie ha scritto: ↑giovedì 24 ottobre 2019, 11:31le tappe "vallonate" ancora bisogna vederle. Quelle che ho visto da 3 o 4 anni a questa parte hanno sempre deluso rispetto a quello che c'era intorno. Magari stavolta saranno sfruttate bene. Ma Nibali non è mai stato un corridore da strappi, quanto da salite almeno di 5 o 6 km.nibali-san baronto ha scritto: ↑giovedì 24 ottobre 2019, 11:23Io per Nibali ci vedo tappe vallonate molto lunghe tipo i muri marchigiani o quella di San Daniele, uno Stelvio seguita da discesa tecnica (la stessa del 2017!) e una tappa finale che va 3 volte sopra i 2000...herbie ha scritto: ↑giovedì 24 ottobre 2019, 11:16 Probabilmente Nibali non riuscirà più a ritrovare la condizione per vincere un GT (quella tappa di Courmayeur...) , ma con un disegno così le chance si riducono al lumicino. Non c'è letteralmente un punto dove un corridore con le sue caratteristiche può pensare di poter attaccare con delle chance di successo, a meno di muoversi a 60-70 km. dal traguardo.
Viceversa potrebbero prevalere i buoni cronoscalatori, perchè gli arrivi in salita tipo-monopuerto non mancano, Ma anche lì le pendenze non aiutano molto chi non è a ruota.
L'ultima tappa come già detto ha le pendenze dove poter eventualmente attaccare (i 10 km. finale dell'Agnello e i primi 2-3 dell''Izoard) a grande distanza dal traguardo.
Sugli arrivi in salita regolari e pedalabili dovrebbe ritrovare la condizione di 5 anni fa per essere competitivo, lui ora avrebbe bisogno di tappe con finali complessi e difficili da "tenere" con le squadre, tipo appunto quello del Lombardia. Che in questo Giro non vedo.
in un finale tortuoso e complesso tra salite, strappi, discese e arrivo, tipo quello del Lombardia, con la squadra è molto difficile tenere la corsa.udra ha scritto: ↑giovedì 24 ottobre 2019, 11:42Esatto, l'Agnello è pensato per disgregare le squadre e creare un confronto tra leader già a 50 km dal traguardo sull'Izoard, che non è il Rolle.
Poi se si presenta una corazzata o la maglia rosa è inscalfibile allora tanti saluti, ma questo è lo scenario peggiore possibile.
Ci sono pure stati 90 km di pascolo in mezzo per rifiatare, eh...herbie ha scritto: ↑giovedì 24 ottobre 2019, 11:44sull'erta finale mi pare che a fare le azioni più decise sia stato proprio Nibali....mi pare piuttosto azzardato dire che sul Manghen lui e Roglic fossero alla frutta, e invece non abbiano giudicato il percorso per quello che era, ovvero una trappola per chi avrebbe attaccato sul Manghen, lasciando andare dove non serviva a nulla buttare delle energie.
Vedremo.. siete molto ottimistiErinnerung ha scritto: ↑giovedì 24 ottobre 2019, 11:29Non c'entra nulla con la tappa di Monte Avena. L'Agnello è più duro del Manghen ed è seguito dall'Izoard, non c'è un Rolle dopo ma un Monginevro molto più corto.Winter ha scritto: ↑giovedì 24 ottobre 2019, 11:19vado a spanne.. la cima dell'agnello sara' a 100 dall'arrivo..Tranchée d'Arenberg ha scritto: ↑giovedì 24 ottobre 2019, 11:16
Per favore non tiriamo fuori il discorso del Manghen messo a 120 km dall'arrivo. Non me la fare ricordare. Sta cosa mi fa ancora incazzare come una belva![]()
Anch'io credo manchi un arrivo in salita durissimo ma le tappe per ribaltare la classifica non mancano
l'ultima volta.. era a 56 dall'arrivo
Sta a 92 dall'arrivo, eh.
Ma chi ha paragonato l agnello al turini??
Il Tour ha un disegno molto coraggioso e non è certo una Vuelta francese.. La tappa di Nizza è bellissima, ma non per vedere già una lotta tra i big secondo me.
Io avrei messo la crono prima e senza salitaudra ha scritto: ↑giovedì 24 ottobre 2019, 12:38 Comunque chiaro che il Tour non è identico alla Vuelta, non ci sono i garage, la storia e il blasone obbligano a inserire salite più credibili e lunghe, c'è più spazio per i velocisti ma è innegabile che ci siano punti di contatto più di altri anni: i brevi kilometraggi, i dislivelli sono diluiti su più giorni (credo si arrivi a 4000 m come dislivello massimo), non ci sono tappe banali, poca cronometro, pendenze più importanti.
Non è tutto negativo, anzi è un percorso che apprezzo ma non è il mio modello preferito.
Mai detto di essere sicuro che ci saranno attacchi. Ho detto solo che per me è un bel percorso che incoraggia gli attacchi da lontano più di quanto ho letto in questi ultimi messaggi, e sicuramente più di quanti ce ne sarebbero stati col Fraiteve.
Per me è disegnata male ma non si può far altrimentiPatate ha scritto: ↑giovedì 24 ottobre 2019, 12:42Mai detto di essere sicuro che ci saranno attacchi. Ho detto solo che per me è un bel percorso che incoraggia gli attacchi da lontano più di quanto ho letto in questi ultimi messaggi, e sicuramente più di quanti ce ne sarebbero stati col Fraiteve.
Sempre opinione personale.
Per me, comunque, gli attacchi saranno sull'Izoard
Esattamente, anch'io. E forse un'occasione in più per i velocisti.Winter ha scritto: ↑giovedì 24 ottobre 2019, 12:41Io avrei messo la crono prima e senza salitaudra ha scritto: ↑giovedì 24 ottobre 2019, 12:38 Comunque chiaro che il Tour non è identico alla Vuelta, non ci sono i garage, la storia e il blasone obbligano a inserire salite più credibili e lunghe, c'è più spazio per i velocisti ma è innegabile che ci siano punti di contatto più di altri anni: i brevi kilometraggi, i dislivelli sono diluiti su più giorni (credo si arrivi a 4000 m come dislivello massimo), non ci sono tappe banali, poca cronometro, pendenze più importanti.
Non è tutto negativo, anzi è un percorso che apprezzo ma non è il mio modello preferito.
Poi una o due tappe di montagna con 40 km in più e una salita
Per essere un percorso da nove
Hai due colli over 2700 nel percorso, uno è messo alla perfezione per attaccare (Stelvio), l'altro per sfiancare o fare ritmo in vista di un attacco sull'Izoard. Per me ci sta..Winter ha scritto: ↑giovedì 24 ottobre 2019, 12:46Per me è disegnata male ma non si può far altrimentiPatate ha scritto: ↑giovedì 24 ottobre 2019, 12:42Mai detto di essere sicuro che ci saranno attacchi. Ho detto solo che per me è un bel percorso che incoraggia gli attacchi da lontano più di quanto ho letto in questi ultimi messaggi, e sicuramente più di quanti ce ne sarebbero stati col Fraiteve.
Sempre opinione personale.
Per me, comunque, gli attacchi saranno sull'Izoard
Per esser decisivo l agnello ci va l arrivo a Brian con
Cento km son troppi
Si, in effetti sarebbe la cosa più logica e sensata.Fantamatusa ha scritto: ↑giovedì 24 ottobre 2019, 9:48E se il piano B fosse proprio il Finestre?Erinnerung ha scritto: ↑giovedì 24 ottobre 2019, 8:33
Se salta l'Agnello invece?... Lì il fascino del tappone sta tutto nella coppia durissima Agnello-Izoard...e tra l'altro la frazione è preceduta da una tappa per velocisti. Bel rischio..
Tanto il problema è l'Agnello, se salta quello devi fare tutto un altro giro, tanto vale....
Piccolo dettaglio... Nel 1994 c'era il Mortirolo e abbiamo visto tutti chi ci ha fatto scoprire quel giorno quella salita.Valentino1986 ha scritto: ↑giovedì 24 ottobre 2019, 10:29 Giro d'italia 1994 molto simile al giro d'italia 2020 stelvio + agnello
IMO, nella tappa di San Daniele non succederà nulla. gravissimo errore quella di metterla prima di Madonna di Campiglio e Stelvio.nibali-san baronto ha scritto: ↑giovedì 24 ottobre 2019, 11:23 Io per Nibali ci vedo tappe vallonate molto lunghe tipo i muri marchigiani o quella di San Daniele, uno Stelvio seguita da discesa tecnica (la stessa del 2017!) e una tappa finale che va 3 volte sopra i 2000...