Re: Ciclomercato 2021-22
Inviato: venerdì 24 dicembre 2021, 10:37
Malori non è purtroppo nuovo a "boomerismi" di questo genere, inutile commentare.
Bè, di ciclismo ne sapete più Voi di luirapportino ha scritto: ↑venerdì 24 dicembre 2021, 10:37 Malori non è purtroppo nuovo a "boomerismi" di questo genere, inutile commentare.
Quindi di ippica possono parlare solo i cavalli?sceriffo ha scritto: ↑venerdì 24 dicembre 2021, 15:18Bè, di ciclismo ne sapete più Voi di luirapportino ha scritto: ↑venerdì 24 dicembre 2021, 10:37 Malori non è purtroppo nuovo a "boomerismi" di questo genere, inutile commentare.![]()
Ti hanno perculato (e bisogna perculare pure lui) perché alla Zwift Cycling Academy hanno partecipato 150.000 persone. Per emergere in un contesto del genere devi sicuramente avere un grande motore.sceriffo ha scritto: ↑giovedì 23 dicembre 2021, 23:44 Così Adriano Malori (ammé mi hanno perculato, quando ho scritto, prima di lui, più o meno le stesse cose)
"In questi giorni, gironzolando sul web in cerca di news, ho letto un articolo che mi ha lasciato di stucco, e parlava di un ragazzo australiano che è riuscito a passare professionista grazie ad una piattaforma di allenamento online in cui i ciclisti si sfidano in multiplayer, collegandosi con la loro bici e uno smart trainer e fanno muovere il loro avatar grazie ai watt. Pensavo fosse l'ennesima fake news, invece purtroppo è tutto vero.
In un momento in cui il ciclismo è aggredito da una forte crisi economica , dovuta alla pandemia, dove vengono lasciati senza squadra ciclisti forti ed esperti e ci son tanti ragazzi giovani di talento che non riescono ad Avere un occasione tra i pro' , devo in****mi nel leggere che una squadra come la Alpecin-Fenix (quella di Van der Poel), fa passare professionista l'australiano Alex Bogna grazie ad una sorta di challenge online, la " Zwift Accademy".
Potrà avere i w/kg da top rider, ma tutto il resto?
A mio avviso questo è un calcio alla meritocrazia (se ancora esisteva) e a tutti quei corridori che dopo anni di vittorie si trovano ancora senza un contratto degno.
Ricordo che nel 2014, scherzando con un mio compagno di squadra, fantasticavamo sull'esplosione social network dicendo: " Arriverà un giorno in cui le vittorie conteranno meno dei follower !! " .
Forse quel giorno è molto, troppo, vicino..."
cycling_chrnicles ha scritto: ↑venerdì 24 dicembre 2021, 18:09Ti hanno perculato (e bisogna perculare pure lui) perché alla Zwift Cycling Academy hanno partecipato 150.000 persone. Per emergere in un contesto del genere devi sicuramente avere un grande motore.sceriffo ha scritto: ↑giovedì 23 dicembre 2021, 23:44 Così Adriano Malori (ammé mi hanno perculato, quando ho scritto, prima di lui, più o meno le stesse cose)
"In questi giorni, gironzolando sul web in cerca di news, ho letto un articolo che mi ha lasciato di stucco, e parlava di un ragazzo australiano che è riuscito a passare professionista grazie ad una piattaforma di allenamento online in cui i ciclisti si sfidano in multiplayer, collegandosi con la loro bici e uno smart trainer e fanno muovere il loro avatar grazie ai watt. Pensavo fosse l'ennesima fake news, invece purtroppo è tutto vero.
In un momento in cui il ciclismo è aggredito da una forte crisi economica , dovuta alla pandemia, dove vengono lasciati senza squadra ciclisti forti ed esperti e ci son tanti ragazzi giovani di talento che non riescono ad Avere un occasione tra i pro' , devo in****mi nel leggere che una squadra come la Alpecin-Fenix (quella di Van der Poel), fa passare professionista l'australiano Alex Bogna grazie ad una sorta di challenge online, la " Zwift Accademy".
Potrà avere i w/kg da top rider, ma tutto il resto?
A mio avviso questo è un calcio alla meritocrazia (se ancora esisteva) e a tutti quei corridori che dopo anni di vittorie si trovano ancora senza un contratto degno.
Ricordo che nel 2014, scherzando con un mio compagno di squadra, fantasticavamo sull'esplosione social network dicendo: " Arriverà un giorno in cui le vittorie conteranno meno dei follower !! " .
Forse quel giorno è molto, troppo, vicino..."
Ed è sicuramente più meritocratica rispetto al dilettantismo italiano, dove girano si e no 500 corridori e passano pro degli impresentabili.
Mentre la Vini Zabù faceva passare pro De Bonis, ad esempio, l'Alpecin pescava dalla Zwift Cycling Academy Jay Vine. Il primo ha mandato in malora la sua squadra, il secondo ha fatto secondo al Giro di Turchia, quinto a Lagunas de Neila alla Vuelta Burgos (è arrivato con Bernal e non era in fuga) e, pur in condizioni non ottimali, ha fatto terzo sul Pico Villuercas alla Vuelta (staccato solo da uno che è arrivato due volte sul podio al Tour).
Nelle professional italiane si fatica a trovare tre corridori migliori di Jay Vine.
E così, in extremis e sotto l'albero di natale, arriva il post dell'anno.cycling_chrnicles ha scritto: ↑venerdì 24 dicembre 2021, 18:09Ti hanno perculato (e bisogna perculare pure lui) perché alla Zwift Cycling Academy hanno partecipato 150.000 persone. Per emergere in un contesto del genere devi sicuramente avere un grande motore.sceriffo ha scritto: ↑giovedì 23 dicembre 2021, 23:44 Così Adriano Malori (ammé mi hanno perculato, quando ho scritto, prima di lui, più o meno le stesse cose)
"In questi giorni, gironzolando sul web in cerca di news, ho letto un articolo che mi ha lasciato di stucco, e parlava di un ragazzo australiano che è riuscito a passare professionista grazie ad una piattaforma di allenamento online in cui i ciclisti si sfidano in multiplayer, collegandosi con la loro bici e uno smart trainer e fanno muovere il loro avatar grazie ai watt. Pensavo fosse l'ennesima fake news, invece purtroppo è tutto vero.
In un momento in cui il ciclismo è aggredito da una forte crisi economica , dovuta alla pandemia, dove vengono lasciati senza squadra ciclisti forti ed esperti e ci son tanti ragazzi giovani di talento che non riescono ad Avere un occasione tra i pro' , devo in****mi nel leggere che una squadra come la Alpecin-Fenix (quella di Van der Poel), fa passare professionista l'australiano Alex Bogna grazie ad una sorta di challenge online, la " Zwift Accademy".
Potrà avere i w/kg da top rider, ma tutto il resto?
A mio avviso questo è un calcio alla meritocrazia (se ancora esisteva) e a tutti quei corridori che dopo anni di vittorie si trovano ancora senza un contratto degno.
Ricordo che nel 2014, scherzando con un mio compagno di squadra, fantasticavamo sull'esplosione social network dicendo: " Arriverà un giorno in cui le vittorie conteranno meno dei follower !! " .
Forse quel giorno è molto, troppo, vicino..."
Ed è sicuramente più meritocratica rispetto al dilettantismo italiano, dove girano si e no 500 corridori e passano pro degli impresentabili.
Mentre la Vini Zabù faceva passare pro De Bonis, ad esempio, l'Alpecin pescava dalla Zwift Cycling Academy Jay Vine. Il primo ha mandato in malora la sua squadra, il secondo ha fatto secondo al Giro di Turchia, quinto a Lagunas de Neila alla Vuelta Burgos (è arrivato con Bernal e non era in fuga) e, pur in condizioni non ottimali, ha fatto terzo sul Pico Villuercas alla Vuelta (staccato solo da uno che è arrivato due volte sul podio al Tour).
Nelle professional italiane si fatica a trovare tre corridori migliori di Jay Vine.
Seguendo i tuoi ragionamenti, potemmo asserie con certezza assoluta che di ciclismo sicuramente ne sanno di più Philip e Christoph Roodhooft (TM e DS dell'Alpecin-Fenix) di te, che passi il tuo tempo a fare l'hater nel forumsceriffo ha scritto: ↑venerdì 24 dicembre 2021, 15:18Bè, di ciclismo ne sapete più Voi di luirapportino ha scritto: ↑venerdì 24 dicembre 2021, 10:37 Malori non è purtroppo nuovo a "boomerismi" di questo genere, inutile commentare.![]()
State veramente paragonando due squadre con differenza di budget di quasi 10 milioni? Pensate che con un budget diverso quello schifoso sarebbe stato preso?cycling_chrnicles ha scritto: ↑venerdì 24 dicembre 2021, 18:09Ti hanno perculato (e bisogna perculare pure lui) perché alla Zwift Cycling Academy hanno partecipato 150.000 persone. Per emergere in un contesto del genere devi sicuramente avere un grande motore.sceriffo ha scritto: ↑giovedì 23 dicembre 2021, 23:44 Così Adriano Malori (ammé mi hanno perculato, quando ho scritto, prima di lui, più o meno le stesse cose)
"In questi giorni, gironzolando sul web in cerca di news, ho letto un articolo che mi ha lasciato di stucco, e parlava di un ragazzo australiano che è riuscito a passare professionista grazie ad una piattaforma di allenamento online in cui i ciclisti si sfidano in multiplayer, collegandosi con la loro bici e uno smart trainer e fanno muovere il loro avatar grazie ai watt. Pensavo fosse l'ennesima fake news, invece purtroppo è tutto vero.
In un momento in cui il ciclismo è aggredito da una forte crisi economica , dovuta alla pandemia, dove vengono lasciati senza squadra ciclisti forti ed esperti e ci son tanti ragazzi giovani di talento che non riescono ad Avere un occasione tra i pro' , devo in****mi nel leggere che una squadra come la Alpecin-Fenix (quella di Van der Poel), fa passare professionista l'australiano Alex Bogna grazie ad una sorta di challenge online, la " Zwift Accademy".
Potrà avere i w/kg da top rider, ma tutto il resto?
A mio avviso questo è un calcio alla meritocrazia (se ancora esisteva) e a tutti quei corridori che dopo anni di vittorie si trovano ancora senza un contratto degno.
Ricordo che nel 2014, scherzando con un mio compagno di squadra, fantasticavamo sull'esplosione social network dicendo: " Arriverà un giorno in cui le vittorie conteranno meno dei follower !! " .
Forse quel giorno è molto, troppo, vicino..."
Ed è sicuramente più meritocratica rispetto al dilettantismo italiano, dove girano si e no 500 corridori e passano pro degli impresentabili.
Mentre la Vini Zabù faceva passare pro De Bonis, ad esempio, l'Alpecin pescava dalla Zwift Cycling Academy Jay Vine. Il primo ha mandato in malora la sua squadra, il secondo ha fatto secondo al Giro di Turchia, quinto a Lagunas de Neila alla Vuelta Burgos (è arrivato con Bernal e non era in fuga) e, pur in condizioni non ottimali, ha fatto terzo sul Pico Villuercas alla Vuelta (staccato solo da uno che è arrivato due volte sul podio al Tour).
Nelle professional italiane si fatica a trovare tre corridori migliori di Jay Vine.
Jay Vine, già prima della Zwift Cycling Academy, aveva degli ottimi risultati. A gennaio 2019, dunque un anno e mezzo prima della Zwift Academy, ad esempio, è arrivato sul podio della classifica generale di una gara di buon livello quale il NZ Cycle Classic. Era una scommessa low cost fattibile per chiunque.bartoli ha scritto: ↑sabato 25 dicembre 2021, 2:55State veramente paragonando due squadre con differenza di budget di quasi 10 milioni? Pensate che con un budget diverso quello schifoso sarebbe stato preso?cycling_chrnicles ha scritto: ↑venerdì 24 dicembre 2021, 18:09Ti hanno perculato (e bisogna perculare pure lui) perché alla Zwift Cycling Academy hanno partecipato 150.000 persone. Per emergere in un contesto del genere devi sicuramente avere un grande motore.sceriffo ha scritto: ↑giovedì 23 dicembre 2021, 23:44 Così Adriano Malori (ammé mi hanno perculato, quando ho scritto, prima di lui, più o meno le stesse cose)
"In questi giorni, gironzolando sul web in cerca di news, ho letto un articolo che mi ha lasciato di stucco, e parlava di un ragazzo australiano che è riuscito a passare professionista grazie ad una piattaforma di allenamento online in cui i ciclisti si sfidano in multiplayer, collegandosi con la loro bici e uno smart trainer e fanno muovere il loro avatar grazie ai watt. Pensavo fosse l'ennesima fake news, invece purtroppo è tutto vero.
In un momento in cui il ciclismo è aggredito da una forte crisi economica , dovuta alla pandemia, dove vengono lasciati senza squadra ciclisti forti ed esperti e ci son tanti ragazzi giovani di talento che non riescono ad Avere un occasione tra i pro' , devo in****mi nel leggere che una squadra come la Alpecin-Fenix (quella di Van der Poel), fa passare professionista l'australiano Alex Bogna grazie ad una sorta di challenge online, la " Zwift Accademy".
Potrà avere i w/kg da top rider, ma tutto il resto?
A mio avviso questo è un calcio alla meritocrazia (se ancora esisteva) e a tutti quei corridori che dopo anni di vittorie si trovano ancora senza un contratto degno.
Ricordo che nel 2014, scherzando con un mio compagno di squadra, fantasticavamo sull'esplosione social network dicendo: " Arriverà un giorno in cui le vittorie conteranno meno dei follower !! " .
Forse quel giorno è molto, troppo, vicino..."
Ed è sicuramente più meritocratica rispetto al dilettantismo italiano, dove girano si e no 500 corridori e passano pro degli impresentabili.
Mentre la Vini Zabù faceva passare pro De Bonis, ad esempio, l'Alpecin pescava dalla Zwift Cycling Academy Jay Vine. Il primo ha mandato in malora la sua squadra, il secondo ha fatto secondo al Giro di Turchia, quinto a Lagunas de Neila alla Vuelta Burgos (è arrivato con Bernal e non era in fuga) e, pur in condizioni non ottimali, ha fatto terzo sul Pico Villuercas alla Vuelta (staccato solo da uno che è arrivato due volte sul podio al Tour).
Nelle professional italiane si fatica a trovare tre corridori migliori di Jay Vine.
Ci sarebbero tante cose da dire sul sistema ciclismo in generale, non solo sul livello pessimo del dilettantismo anche se tutto parte dalla categoria juniores
Condivido le tue critiche alla politica UCI e comprendo il fatto che spesso per fare quadrare i conti abbiate dovuto prendere gente che portava sponsor.bartoli ha scritto: ↑sabato 25 dicembre 2021, 2:55State veramente paragonando due squadre con differenza di budget di quasi 10 milioni? Pensate che con un budget diverso quello schifoso sarebbe stato preso?cycling_chrnicles ha scritto: ↑venerdì 24 dicembre 2021, 18:09Ti hanno perculato (e bisogna perculare pure lui) perché alla Zwift Cycling Academy hanno partecipato 150.000 persone. Per emergere in un contesto del genere devi sicuramente avere un grande motore.sceriffo ha scritto: ↑giovedì 23 dicembre 2021, 23:44 Così Adriano Malori (ammé mi hanno perculato, quando ho scritto, prima di lui, più o meno le stesse cose)
"In questi giorni, gironzolando sul web in cerca di news, ho letto un articolo che mi ha lasciato di stucco, e parlava di un ragazzo australiano che è riuscito a passare professionista grazie ad una piattaforma di allenamento online in cui i ciclisti si sfidano in multiplayer, collegandosi con la loro bici e uno smart trainer e fanno muovere il loro avatar grazie ai watt. Pensavo fosse l'ennesima fake news, invece purtroppo è tutto vero.
In un momento in cui il ciclismo è aggredito da una forte crisi economica , dovuta alla pandemia, dove vengono lasciati senza squadra ciclisti forti ed esperti e ci son tanti ragazzi giovani di talento che non riescono ad Avere un occasione tra i pro' , devo in****mi nel leggere che una squadra come la Alpecin-Fenix (quella di Van der Poel), fa passare professionista l'australiano Alex Bogna grazie ad una sorta di challenge online, la " Zwift Accademy".
Potrà avere i w/kg da top rider, ma tutto il resto?
A mio avviso questo è un calcio alla meritocrazia (se ancora esisteva) e a tutti quei corridori che dopo anni di vittorie si trovano ancora senza un contratto degno.
Ricordo che nel 2014, scherzando con un mio compagno di squadra, fantasticavamo sull'esplosione social network dicendo: " Arriverà un giorno in cui le vittorie conteranno meno dei follower !! " .
Forse quel giorno è molto, troppo, vicino..."
Ed è sicuramente più meritocratica rispetto al dilettantismo italiano, dove girano si e no 500 corridori e passano pro degli impresentabili.
Mentre la Vini Zabù faceva passare pro De Bonis, ad esempio, l'Alpecin pescava dalla Zwift Cycling Academy Jay Vine. Il primo ha mandato in malora la sua squadra, il secondo ha fatto secondo al Giro di Turchia, quinto a Lagunas de Neila alla Vuelta Burgos (è arrivato con Bernal e non era in fuga) e, pur in condizioni non ottimali, ha fatto terzo sul Pico Villuercas alla Vuelta (staccato solo da uno che è arrivato due volte sul podio al Tour).
Nelle professional italiane si fatica a trovare tre corridori migliori di Jay Vine.
Ci sarebbero tante cose da dire sul sistema ciclismo in generale, non solo sul livello pessimo del dilettantismo anche se tutto parte dalla categoria juniores
Paradossalmente sembra sia più facile costruire una continental competitiva.. con 8 professionisti e senza passaporto biologico te la cavi.bartoli ha scritto: ↑sabato 25 dicembre 2021, 2:55State veramente paragonando due squadre con differenza di budget di quasi 10 milioni? Pensate che con un budget diverso quello schifoso sarebbe stato preso?cycling_chrnicles ha scritto: ↑venerdì 24 dicembre 2021, 18:09Ti hanno perculato (e bisogna perculare pure lui) perché alla Zwift Cycling Academy hanno partecipato 150.000 persone. Per emergere in un contesto del genere devi sicuramente avere un grande motore.sceriffo ha scritto: ↑giovedì 23 dicembre 2021, 23:44 Così Adriano Malori (ammé mi hanno perculato, quando ho scritto, prima di lui, più o meno le stesse cose)
"In questi giorni, gironzolando sul web in cerca di news, ho letto un articolo che mi ha lasciato di stucco, e parlava di un ragazzo australiano che è riuscito a passare professionista grazie ad una piattaforma di allenamento online in cui i ciclisti si sfidano in multiplayer, collegandosi con la loro bici e uno smart trainer e fanno muovere il loro avatar grazie ai watt. Pensavo fosse l'ennesima fake news, invece purtroppo è tutto vero.
In un momento in cui il ciclismo è aggredito da una forte crisi economica , dovuta alla pandemia, dove vengono lasciati senza squadra ciclisti forti ed esperti e ci son tanti ragazzi giovani di talento che non riescono ad Avere un occasione tra i pro' , devo in****mi nel leggere che una squadra come la Alpecin-Fenix (quella di Van der Poel), fa passare professionista l'australiano Alex Bogna grazie ad una sorta di challenge online, la " Zwift Accademy".
Potrà avere i w/kg da top rider, ma tutto il resto?
A mio avviso questo è un calcio alla meritocrazia (se ancora esisteva) e a tutti quei corridori che dopo anni di vittorie si trovano ancora senza un contratto degno.
Ricordo che nel 2014, scherzando con un mio compagno di squadra, fantasticavamo sull'esplosione social network dicendo: " Arriverà un giorno in cui le vittorie conteranno meno dei follower !! " .
Forse quel giorno è molto, troppo, vicino..."
Ed è sicuramente più meritocratica rispetto al dilettantismo italiano, dove girano si e no 500 corridori e passano pro degli impresentabili.
Mentre la Vini Zabù faceva passare pro De Bonis, ad esempio, l'Alpecin pescava dalla Zwift Cycling Academy Jay Vine. Il primo ha mandato in malora la sua squadra, il secondo ha fatto secondo al Giro di Turchia, quinto a Lagunas de Neila alla Vuelta Burgos (è arrivato con Bernal e non era in fuga) e, pur in condizioni non ottimali, ha fatto terzo sul Pico Villuercas alla Vuelta (staccato solo da uno che è arrivato due volte sul podio al Tour).
Nelle professional italiane si fatica a trovare tre corridori migliori di Jay Vine.
Ci sarebbero tante cose da dire sul sistema ciclismo in generale, non solo sul livello pessimo del dilettantismo anche se tutto parte dalla categoria juniores
Giovani tipo Tiberi o Svrcek intendi? Che li scopri, li prendi nel vivaio juniores, vincono due corse, ad aprile firmano col procuratore e ciaone? Lo stesso Bartolozzi ha avuto tantissimi problemi che ne hanno condizionato il rendimento ma nella categoria Under da primo e secondo anno aveva fatto molto bene. Poi ci si ricorda sempre della filastrocca che inizia da Coló e termina con De Bonis ma in questi anni nonostante i pochi soldi ad eccezione del 2021 siamo sempre stati più che protagonisti rilanciando diverse carriere (Gatto, Finetto, Ponzi, Velasco, Rota preso a gennaio e che pochi mesi fa stava per vincere San Sebastian)cycling_chrnicles ha scritto: ↑sabato 25 dicembre 2021, 3:54Jay Vine, già prima della Zwift Cycling Academy, aveva degli ottimi risultati. A gennaio 2019, dunque un anno e mezzo prima della Zwift Academy, ad esempio, è arrivato sul podio della classifica generale di una gara di buon livello quale il NZ Cycle Classic. Era una scommessa low cost fattibile per chiunque.bartoli ha scritto: ↑sabato 25 dicembre 2021, 2:55State veramente paragonando due squadre con differenza di budget di quasi 10 milioni? Pensate che con un budget diverso quello schifoso sarebbe stato preso?cycling_chrnicles ha scritto: ↑venerdì 24 dicembre 2021, 18:09
Ti hanno perculato (e bisogna perculare pure lui) perché alla Zwift Cycling Academy hanno partecipato 150.000 persone. Per emergere in un contesto del genere devi sicuramente avere un grande motore.
Ed è sicuramente più meritocratica rispetto al dilettantismo italiano, dove girano si e no 500 corridori e passano pro degli impresentabili.
Mentre la Vini Zabù faceva passare pro De Bonis, ad esempio, l'Alpecin pescava dalla Zwift Cycling Academy Jay Vine. Il primo ha mandato in malora la sua squadra, il secondo ha fatto secondo al Giro di Turchia, quinto a Lagunas de Neila alla Vuelta Burgos (è arrivato con Bernal e non era in fuga) e, pur in condizioni non ottimali, ha fatto terzo sul Pico Villuercas alla Vuelta (staccato solo da uno che è arrivato due volte sul podio al Tour).
Nelle professional italiane si fatica a trovare tre corridori migliori di Jay Vine.
Ci sarebbero tante cose da dire sul sistema ciclismo in generale, non solo sul livello pessimo del dilettantismo anche se tutto parte dalla categoria juniores
Con i mezzi che abbiamo oggi fare scouting è molto più semplice che in passato e anche squadre con un budget basso, volendo, hanno chance di portarsi a casa ottimi corridori. Certo, devi muoverti prestissimo, perché i prospetti top si accasano tutti in 2/3 squadre e, dunque, già le World Tour di secondo piano sono costrette a pescare nel sottobosco (a me, ad esempio, piace tantissimo il modo in cui si è mossa la Movistar con Rangel e Gonzalez Rivera).
Però se Savio si porta a casa un prospettone come Umba, allora anche le altre professional italiane hanno l'opportunità di fare colpi di un certo tipo.
Da questo punto di vista, ad ogni modo, bisogna darvi atto di aver lavorato leggermente meglio di altri. Stojnic, che purtroppo è stato troppo sfortunato, era una scommessa che mi piaceva. Non è Umba, ed è arrivato molto acerbo, ma con più Stojnic e meno De Bonis ci sono sicuramente più chance di costruire rose competitive.
Ad ogni modo, la mia non voleva essere una critica alla Vini Zabù, ma a una serie di attori che fanno parte del sistema.
Bravissimi i dirigenti dell'Alpecin-Fenix eh. Dortmund/Atalanta del ciclismo. Ma Merlier, già in maglia Verandas, aveva vinto, da non stradista, due tappe in volata al Giro di Danimarca 2018. E in quella gara il Mago si era dimostrato nettamente superiore a un Minali che con lui non vedeva palla. Però Merlier, con la chiusura della Verandas, è rimasto a piedi, mentre il mediocre Minali, nell'arco di un lustro, ha girato tre World Tour. C'è chiaramente qualcosa che non va.
Altro esempio: Taco van der Hoorn. Dal 2018 ha messo insieme una sfilza di sfighe incredibili e l'esperienza in Jumbo è andata male. Ma questo era uno che nell'estate del 2017 lottava alla pari con MvdP e WVA e stava per finire addirittura in una continental se non fosse arrivata in extremis l'Intermarché.
Le opportunità ci sono per tutti, basta coglierle. Chiaro che non possiamo pretendere che la Vini Zabù di turno faccia passare pro Pogacar, Evenepoel o Ayuso. Ma già solo scandagliando in lungo e in largo un database come quello di Firstcycling, si possono trovare tantissime potenziali scommesse.
Vinicius Rangel, proveniente da un paese dove un "sistema ciclismo" non esiste (e queste sono cose da tenere in considerazione), a diciotto anni fa 26esimo alla Vuelta a San Juan 2020. Unico nuovo millennio capace di fare meglio di lui? Remco Evenepoel. Per me c'erano già gli estremi per iniziare a seguire il corridore e a interessarsi a lui. Un anno e nove mesi dopo, nell'arco di due settimane, ti mette in fila Vuelta a Cantabria, Vuelta a Salamanca e top-10 al Mondiale U23. E chiaramente lo Movistar lo blinda. Ma chi non ha la potenza di fuoco della Movistar, oggi ha comunque i mezzi per muoversi prima (ma non lo fa...).
È inutile avere una squadra Juniores se poi per regolamento non posso fare passare direttamente il corridore a meno di non affiliarmi ad una squadra Under 23 o farmela come è successo nel 2019, progetto naufragato dopo che l'esclusione del Giro (con la squadra nettamente più forte dei 5 anni in cui ho lavorato nel team) ha causato un taglio dei costi. Da quel team sono comunque venuti fuori Veljko, che per me andrà a breve nel WT, M. Bevilacqua che già avevamo avuto tra gli junior e che purtroppo non è cresciuto come pensavamo, e Iacchi che per diversi acciacchi non ha confermato ciò che aveva fatto da giovane. Lo scouting c'è ma per un motivo o per un altro non è facile far quadrare tutto con pochi soldiTheakston ha scritto: ↑sabato 25 dicembre 2021, 9:51Condivido le tue critiche alla politica UCI e comprendo il fatto che spesso per fare quadrare i conti abbiate dovuto prendere gente che portava sponsor.bartoli ha scritto: ↑sabato 25 dicembre 2021, 2:55State veramente paragonando due squadre con differenza di budget di quasi 10 milioni? Pensate che con un budget diverso quello schifoso sarebbe stato preso?cycling_chrnicles ha scritto: ↑venerdì 24 dicembre 2021, 18:09
Ti hanno perculato (e bisogna perculare pure lui) perché alla Zwift Cycling Academy hanno partecipato 150.000 persone. Per emergere in un contesto del genere devi sicuramente avere un grande motore.
Ed è sicuramente più meritocratica rispetto al dilettantismo italiano, dove girano si e no 500 corridori e passano pro degli impresentabili.
Mentre la Vini Zabù faceva passare pro De Bonis, ad esempio, l'Alpecin pescava dalla Zwift Cycling Academy Jay Vine. Il primo ha mandato in malora la sua squadra, il secondo ha fatto secondo al Giro di Turchia, quinto a Lagunas de Neila alla Vuelta Burgos (è arrivato con Bernal e non era in fuga) e, pur in condizioni non ottimali, ha fatto terzo sul Pico Villuercas alla Vuelta (staccato solo da uno che è arrivato due volte sul podio al Tour).
Nelle professional italiane si fatica a trovare tre corridori migliori di Jay Vine.
Ci sarebbero tante cose da dire sul sistema ciclismo in generale, non solo sul livello pessimo del dilettantismo anche se tutto parte dalla categoria juniores
Però sul reclutamento dei giovani non si può giustificare tutto solo con la differenza di budget della Alpecin. Bisogna anche avere la capacità di inventarsi qualcosa per scovare i potenziali talenti, e qui le nostre squadre hanno sicuramente perso molto terreno.
Ne approfitto per chiedere una cosa, dato che non conosco il ciclismo giovanile: da una parte mi sembra si critichi il fatto che gli juniores sono già troppo "professionalizzati" dall'altra si tende sempre più a fare passare già a 19 anni, magari per non rischiare che un altro te lo porti via. Allora qual è la strada giusta?
Auguri a tutti di buon Natale e di una felice stagione 2022!
Stai leggendo cose che noi umani non possiamo nemmeno a immaginare. Chissà cosa c'entrerà la tua risposta con quello che ho scritto io....bartoli ha scritto: ↑sabato 25 dicembre 2021, 15:18Giovani tipo Tiberi o Svrcek intendi? Che li scopri, li prendi nel vivaio juniores, vincono due corse, ad aprile firmano col procuratore e ciaone? Lo stesso Bartolozzi ha avuto tantissimi problemi che ne hanno condizionato il rendimento ma nella categoria Under da primo e secondo anno aveva fatto molto bene. Poi ci si ricorda sempre della filastrocca che inizia da Coló e termina con De Bonis ma in questi anni nonostante i pochi soldi ad eccezione del 2021 siamo sempre stati più che protagonisti rilanciando diverse carriere (Gatto, Finetto, Ponzi, Velasco, Rota preso a gennaio e che pochi mesi fa stava per vincere San Sebastian)cycling_chrnicles ha scritto: ↑sabato 25 dicembre 2021, 3:54Jay Vine, già prima della Zwift Cycling Academy, aveva degli ottimi risultati. A gennaio 2019, dunque un anno e mezzo prima della Zwift Academy, ad esempio, è arrivato sul podio della classifica generale di una gara di buon livello quale il NZ Cycle Classic. Era una scommessa low cost fattibile per chiunque.bartoli ha scritto: ↑sabato 25 dicembre 2021, 2:55
State veramente paragonando due squadre con differenza di budget di quasi 10 milioni? Pensate che con un budget diverso quello schifoso sarebbe stato preso?
Ci sarebbero tante cose da dire sul sistema ciclismo in generale, non solo sul livello pessimo del dilettantismo anche se tutto parte dalla categoria juniores
Con i mezzi che abbiamo oggi fare scouting è molto più semplice che in passato e anche squadre con un budget basso, volendo, hanno chance di portarsi a casa ottimi corridori. Certo, devi muoverti prestissimo, perché i prospetti top si accasano tutti in 2/3 squadre e, dunque, già le World Tour di secondo piano sono costrette a pescare nel sottobosco (a me, ad esempio, piace tantissimo il modo in cui si è mossa la Movistar con Rangel e Gonzalez Rivera).
Però se Savio si porta a casa un prospettone come Umba, allora anche le altre professional italiane hanno l'opportunità di fare colpi di un certo tipo.
Da questo punto di vista, ad ogni modo, bisogna darvi atto di aver lavorato leggermente meglio di altri. Stojnic, che purtroppo è stato troppo sfortunato, era una scommessa che mi piaceva. Non è Umba, ed è arrivato molto acerbo, ma con più Stojnic e meno De Bonis ci sono sicuramente più chance di costruire rose competitive.
Ad ogni modo, la mia non voleva essere una critica alla Vini Zabù, ma a una serie di attori che fanno parte del sistema.
Bravissimi i dirigenti dell'Alpecin-Fenix eh. Dortmund/Atalanta del ciclismo. Ma Merlier, già in maglia Verandas, aveva vinto, da non stradista, due tappe in volata al Giro di Danimarca 2018. E in quella gara il Mago si era dimostrato nettamente superiore a un Minali che con lui non vedeva palla. Però Merlier, con la chiusura della Verandas, è rimasto a piedi, mentre il mediocre Minali, nell'arco di un lustro, ha girato tre World Tour. C'è chiaramente qualcosa che non va.
Altro esempio: Taco van der Hoorn. Dal 2018 ha messo insieme una sfilza di sfighe incredibili e l'esperienza in Jumbo è andata male. Ma questo era uno che nell'estate del 2017 lottava alla pari con MvdP e WVA e stava per finire addirittura in una continental se non fosse arrivata in extremis l'Intermarché.
Le opportunità ci sono per tutti, basta coglierle. Chiaro che non possiamo pretendere che la Vini Zabù di turno faccia passare pro Pogacar, Evenepoel o Ayuso. Ma già solo scandagliando in lungo e in largo un database come quello di Firstcycling, si possono trovare tantissime potenziali scommesse.
Vinicius Rangel, proveniente da un paese dove un "sistema ciclismo" non esiste (e queste sono cose da tenere in considerazione), a diciotto anni fa 26esimo alla Vuelta a San Juan 2020. Unico nuovo millennio capace di fare meglio di lui? Remco Evenepoel. Per me c'erano già gli estremi per iniziare a seguire il corridore e a interessarsi a lui. Un anno e nove mesi dopo, nell'arco di due settimane, ti mette in fila Vuelta a Cantabria, Vuelta a Salamanca e top-10 al Mondiale U23. E chiaramente lo Movistar lo blinda. Ma chi non ha la potenza di fuoco della Movistar, oggi ha comunque i mezzi per muoversi prima (ma non lo fa...).
Una squadra con un budget limitato che sostiene anche un team Juniores non può permettersi di fare questo tipo di scouting, si può puntare su alcuni ragazzi (come nel caso di Veljko o in quello non troppo fortunato di Schneiter) ma non può fare uno scouting a livello globale anche perché la filosofia in tutti questi anni, giusta o sbagliata, era quella di avere un capitano con nome di spicco (Pozzato, Visconti, Petacchi), corridori da rilanciare (già citati) , diversi neoprof anche elite (Gabburo o Marengo per esempio) e giovani. Non è così facile come cliccare su un sito e guardare i risultati, non lo fanno neanche le squadre junior questo discorso. La Movistar ha una base sudamericana a parte, l'Alpecin può permettersi di prendere oltre 30 corridori e anche sbagliarne qualcuno perché ha un budget immenso. Passare da 16 a 20 è stato un salasso, c'era bisogno di almeno 100k in più di budget, un impatto spaventoso al quale aggiungere che dal Covid in poi sono scomparse trasferte con ottimi ingaggi, dalle quali abbiamo anche avuto vantaggi di sponsorizzazione con aziende come Bryton o Meter, e sono aumentate le spese sanitarie come tamponi e protocolli da rispettarecycling_chrnicles ha scritto: ↑sabato 25 dicembre 2021, 15:33Stai leggendo cose che noi umani non possiamo nemmeno a immaginare. Chissà cosa c'entrerà la tua risposta con quello che ho scritto io....bartoli ha scritto: ↑sabato 25 dicembre 2021, 15:18Giovani tipo Tiberi o Svrcek intendi? Che li scopri, li prendi nel vivaio juniores, vincono due corse, ad aprile firmano col procuratore e ciaone? Lo stesso Bartolozzi ha avuto tantissimi problemi che ne hanno condizionato il rendimento ma nella categoria Under da primo e secondo anno aveva fatto molto bene. Poi ci si ricorda sempre della filastrocca che inizia da Coló e termina con De Bonis ma in questi anni nonostante i pochi soldi ad eccezione del 2021 siamo sempre stati più che protagonisti rilanciando diverse carriere (Gatto, Finetto, Ponzi, Velasco, Rota preso a gennaio e che pochi mesi fa stava per vincere San Sebastian)cycling_chrnicles ha scritto: ↑sabato 25 dicembre 2021, 3:54
Jay Vine, già prima della Zwift Cycling Academy, aveva degli ottimi risultati. A gennaio 2019, dunque un anno e mezzo prima della Zwift Academy, ad esempio, è arrivato sul podio della classifica generale di una gara di buon livello quale il NZ Cycle Classic. Era una scommessa low cost fattibile per chiunque.
Con i mezzi che abbiamo oggi fare scouting è molto più semplice che in passato e anche squadre con un budget basso, volendo, hanno chance di portarsi a casa ottimi corridori. Certo, devi muoverti prestissimo, perché i prospetti top si accasano tutti in 2/3 squadre e, dunque, già le World Tour di secondo piano sono costrette a pescare nel sottobosco (a me, ad esempio, piace tantissimo il modo in cui si è mossa la Movistar con Rangel e Gonzalez Rivera).
Però se Savio si porta a casa un prospettone come Umba, allora anche le altre professional italiane hanno l'opportunità di fare colpi di un certo tipo.
Da questo punto di vista, ad ogni modo, bisogna darvi atto di aver lavorato leggermente meglio di altri. Stojnic, che purtroppo è stato troppo sfortunato, era una scommessa che mi piaceva. Non è Umba, ed è arrivato molto acerbo, ma con più Stojnic e meno De Bonis ci sono sicuramente più chance di costruire rose competitive.
Ad ogni modo, la mia non voleva essere una critica alla Vini Zabù, ma a una serie di attori che fanno parte del sistema.
Bravissimi i dirigenti dell'Alpecin-Fenix eh. Dortmund/Atalanta del ciclismo. Ma Merlier, già in maglia Verandas, aveva vinto, da non stradista, due tappe in volata al Giro di Danimarca 2018. E in quella gara il Mago si era dimostrato nettamente superiore a un Minali che con lui non vedeva palla. Però Merlier, con la chiusura della Verandas, è rimasto a piedi, mentre il mediocre Minali, nell'arco di un lustro, ha girato tre World Tour. C'è chiaramente qualcosa che non va.
Altro esempio: Taco van der Hoorn. Dal 2018 ha messo insieme una sfilza di sfighe incredibili e l'esperienza in Jumbo è andata male. Ma questo era uno che nell'estate del 2017 lottava alla pari con MvdP e WVA e stava per finire addirittura in una continental se non fosse arrivata in extremis l'Intermarché.
Le opportunità ci sono per tutti, basta coglierle. Chiaro che non possiamo pretendere che la Vini Zabù di turno faccia passare pro Pogacar, Evenepoel o Ayuso. Ma già solo scandagliando in lungo e in largo un database come quello di Firstcycling, si possono trovare tantissime potenziali scommesse.
Vinicius Rangel, proveniente da un paese dove un "sistema ciclismo" non esiste (e queste sono cose da tenere in considerazione), a diciotto anni fa 26esimo alla Vuelta a San Juan 2020. Unico nuovo millennio capace di fare meglio di lui? Remco Evenepoel. Per me c'erano già gli estremi per iniziare a seguire il corridore e a interessarsi a lui. Un anno e nove mesi dopo, nell'arco di due settimane, ti mette in fila Vuelta a Cantabria, Vuelta a Salamanca e top-10 al Mondiale U23. E chiaramente lo Movistar lo blinda. Ma chi non ha la potenza di fuoco della Movistar, oggi ha comunque i mezzi per muoversi prima (ma non lo fa...).
Ma visto che ci siamo: gli junior di spicco, salvo rari casi, non andrebbero toccati manco con un bastone (un Karel Vacek è sempre dietro l'angolo). Io parlavo di andare a prendere gente pronta per il professionismo che corre alla periferia delle cose. I Gonzalez Rivera, i Rangel, i Vine.
Sia Rangel che Gonzalez Rivera la Movistar li ha presi da una squadra spagnola, la Telcom (che nel 2020 aveva anche Rueben Thompson, ultimo vincitore del GVDA).bartoli ha scritto: ↑sabato 25 dicembre 2021, 15:56Una squadra con un budget limitato che sostiene anche un team Juniores non può permettersi di fare questo tipo di scouting, si può puntare su alcuni ragazzi (come nel caso di Veljko o in quello non troppo fortunato di Schneiter) ma non può fare uno scouting a livello globale anche perché la filosofia in tutti questi anni, giusta o sbagliata, era quella di avere un capitano con nome di spicco (Pozzato, Visconti, Petacchi), corridori da rilanciare (già citati) , diversi neoprof anche elite (Gabburo o Marengo per esempio) e giovani. Non è così facile come cliccare su un sito e guardare i risultati, non lo fanno neanche le squadre junior questo discorso. La Movistar ha una base sudamericana a parte, l'Alpecin può permettersi di prendere oltre 30 corridori e anche sbagliarne qualcuno perché ha un budget immenso. Passare da 16 a 20 è stato un salasso, c'era bisogno di almeno 100k in più di budget, un impatto spaventoso al quale aggiungere che dal Covid in poi sono scomparse trasferte con ottimi ingaggi, dalle quali abbiamo anche avuto vantaggi di sponsorizzazione con aziende come Bryton o Meter, e sono aumentate le spese sanitarie come tamponi e protocolli da rispettarecycling_chrnicles ha scritto: ↑sabato 25 dicembre 2021, 15:33Stai leggendo cose che noi umani non possiamo nemmeno a immaginare. Chissà cosa c'entrerà la tua risposta con quello che ho scritto io....bartoli ha scritto: ↑sabato 25 dicembre 2021, 15:18
Giovani tipo Tiberi o Svrcek intendi? Che li scopri, li prendi nel vivaio juniores, vincono due corse, ad aprile firmano col procuratore e ciaone? Lo stesso Bartolozzi ha avuto tantissimi problemi che ne hanno condizionato il rendimento ma nella categoria Under da primo e secondo anno aveva fatto molto bene. Poi ci si ricorda sempre della filastrocca che inizia da Coló e termina con De Bonis ma in questi anni nonostante i pochi soldi ad eccezione del 2021 siamo sempre stati più che protagonisti rilanciando diverse carriere (Gatto, Finetto, Ponzi, Velasco, Rota preso a gennaio e che pochi mesi fa stava per vincere San Sebastian)
Ma visto che ci siamo: gli junior di spicco, salvo rari casi, non andrebbero toccati manco con un bastone (un Karel Vacek è sempre dietro l'angolo). Io parlavo di andare a prendere gente pronta per il professionismo che corre alla periferia delle cose. I Gonzalez Rivera, i Rangel, i Vine.
E lo abbiamo fatto anche noi, Martinez (che aveva già fatto un anno da prof) , Amezqueta, Rodriguez, Florez, probabilmente c'erano più mezzi. Sono gruppi con filosofie diverse, contano tanto i rapporti con i procuratori.cycling_chrnicles ha scritto: ↑sabato 25 dicembre 2021, 16:59Sia Rangel che Gonzalez Rivera la Movistar li ha presi da una squadra spagnola, la Telcom (che nel 2020 aveva anche Rueben Thompson, ultimo vincitore del GVDA).bartoli ha scritto: ↑sabato 25 dicembre 2021, 15:56Una squadra con un budget limitato che sostiene anche un team Juniores non può permettersi di fare questo tipo di scouting, si può puntare su alcuni ragazzi (come nel caso di Veljko o in quello non troppo fortunato di Schneiter) ma non può fare uno scouting a livello globale anche perché la filosofia in tutti questi anni, giusta o sbagliata, era quella di avere un capitano con nome di spicco (Pozzato, Visconti, Petacchi), corridori da rilanciare (già citati) , diversi neoprof anche elite (Gabburo o Marengo per esempio) e giovani. Non è così facile come cliccare su un sito e guardare i risultati, non lo fanno neanche le squadre junior questo discorso. La Movistar ha una base sudamericana a parte, l'Alpecin può permettersi di prendere oltre 30 corridori e anche sbagliarne qualcuno perché ha un budget immenso. Passare da 16 a 20 è stato un salasso, c'era bisogno di almeno 100k in più di budget, un impatto spaventoso al quale aggiungere che dal Covid in poi sono scomparse trasferte con ottimi ingaggi, dalle quali abbiamo anche avuto vantaggi di sponsorizzazione con aziende come Bryton o Meter, e sono aumentate le spese sanitarie come tamponi e protocolli da rispettarecycling_chrnicles ha scritto: ↑sabato 25 dicembre 2021, 15:33
Stai leggendo cose che noi umani non possiamo nemmeno a immaginare. Chissà cosa c'entrerà la tua risposta con quello che ho scritto io....
Ma visto che ci siamo: gli junior di spicco, salvo rari casi, non andrebbero toccati manco con un bastone (un Karel Vacek è sempre dietro l'angolo). Io parlavo di andare a prendere gente pronta per il professionismo che corre alla periferia delle cose. I Gonzalez Rivera, i Rangel, i Vine.
Quel che dici, per il resto, è comprensibile. Però non si può non notare come l'Androni abbia fatto passare Bernal, Umba, Sosa e pure una scommessa a conti fatti sbagliata, ma ricca di talento, come Kevin Rivera.
Mettiamo da parte un attimo la Vini Zabù...la Bardiani, che mi pare abbia un budget decente, anziché fare scouting anche fuori dall'Italia, spende per prendere gente che non ha niente da dare come Senni o Guardini. Se lavori così, sai quello che ti aspetta e non ha troppo senso piangere.
Veramente voi avete detto che Malori non capisce una cippa. Io non ho mai detto che il TM dell'Alpecin sia un incompetente. Comunque hai la solita capacità di mettere in bocca parole mai pronunciate. Buon NataleTranchée d'Arenberg ha scritto: ↑venerdì 24 dicembre 2021, 22:11Seguendo i tuoi ragionamenti, potemmo asserie con certezza assoluta che di ciclismo sicuramente ne sanno di più Philip e Christoph Roodhooft (TM e DS dell'Alpecin-Fenix) di te, che passi il tuo tempo a fare l'hater nel forumsceriffo ha scritto: ↑venerdì 24 dicembre 2021, 15:18Bè, di ciclismo ne sapete più Voi di luirapportino ha scritto: ↑venerdì 24 dicembre 2021, 10:37 Malori non è purtroppo nuovo a "boomerismi" di questo genere, inutile commentare.![]()
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Veramente io ho confermato che molti team WT fanno firmare corridori sulla base dei test. Ci sono motori di grandissima cilindrata che sono dei pessimi piloti, Remco ne é un esempio tangibile. Poi, secondo questa logica, é più facile lavorare su un pilota scarso ma con enormi doti fisiche, piuttosto che il contrario. Riguardo a Zwift, il numero dei partecipanti ai vari tornei non può essere certo sovrapposto a quello che ne so di un Giro u23 o un Tour de l'Avenir, se non altro perché nelle 2 gare a tappe partono i migliori. Ce li vedi 150k persone al Tour de l'Avenir, il 99% delle quali non riuscirebbe nemmeno a fare 5 km di gara?cycling_chrnicles ha scritto: ↑venerdì 24 dicembre 2021, 18:09Ti hanno perculato (e bisogna perculare pure lui) perché alla Zwift Cycling Academy hanno partecipato 150.000 persone. Per emergere in un contesto del genere devi sicuramente avere un grande motore.sceriffo ha scritto: ↑giovedì 23 dicembre 2021, 23:44 Così Adriano Malori (ammé mi hanno perculato, quando ho scritto, prima di lui, più o meno le stesse cose)
"In questi giorni, gironzolando sul web in cerca di news, ho letto un articolo che mi ha lasciato di stucco, e parlava di un ragazzo australiano che è riuscito a passare professionista grazie ad una piattaforma di allenamento online in cui i ciclisti si sfidano in multiplayer, collegandosi con la loro bici e uno smart trainer e fanno muovere il loro avatar grazie ai watt. Pensavo fosse l'ennesima fake news, invece purtroppo è tutto vero.
In un momento in cui il ciclismo è aggredito da una forte crisi economica , dovuta alla pandemia, dove vengono lasciati senza squadra ciclisti forti ed esperti e ci son tanti ragazzi giovani di talento che non riescono ad Avere un occasione tra i pro' , devo in****mi nel leggere che una squadra come la Alpecin-Fenix (quella di Van der Poel), fa passare professionista l'australiano Alex Bogna grazie ad una sorta di challenge online, la " Zwift Accademy".
Potrà avere i w/kg da top rider, ma tutto il resto?
A mio avviso questo è un calcio alla meritocrazia (se ancora esisteva) e a tutti quei corridori che dopo anni di vittorie si trovano ancora senza un contratto degno.
Ricordo che nel 2014, scherzando con un mio compagno di squadra, fantasticavamo sull'esplosione social network dicendo: " Arriverà un giorno in cui le vittorie conteranno meno dei follower !! " .
Forse quel giorno è molto, troppo, vicino..."
Ed è sicuramente più meritocratica rispetto al dilettantismo italiano, dove girano si e no 500 corridori e passano pro degli impresentabili.
Mentre la Vini Zabù faceva passare pro De Bonis, ad esempio, l'Alpecin pescava dalla Zwift Cycling Academy Jay Vine. Il primo ha mandato in malora la sua squadra, il secondo ha fatto secondo al Giro di Turchia, quinto a Lagunas de Neila alla Vuelta Burgos (è arrivato con Bernal e non era in fuga) e, pur in condizioni non ottimali, ha fatto terzo sul Pico Villuercas alla Vuelta (staccato solo da uno che è arrivato due volte sul podio al Tour).
Nelle professional italiane si fatica a trovare tre corridori migliori di Jay Vine.
Il progetto UCI è chiaramente quello di fare una NBA del ciclismo e chi ne è fuori si fotta. E il brutto è che forse questa è pure un'idea vincente dal punto di vista economico, crei un ciclismo professionistico super pompato (anche mediaticamente...) e quindi il movimento attira più soldi. Uno schema che è riuscito al motomondiale grazie a Valentino Rossi.
cycling_chrnicles ha scritto: ↑venerdì 24 dicembre 2021, 18:09
Ti hanno perculato (e bisogna perculare pure lui) perché alla Zwift Cycling Academy hanno partecipato 150.000 persone. Per emergere in un contesto del genere devi sicuramente avere un grande motore.
Ed è sicuramente più meritocratica rispetto al dilettantismo italiano, dove girano si e no 500 corridori e passano pro degli impresentabili.
Mentre la Vini Zabù faceva passare pro De Bonis, ad esempio, l'Alpecin pescava dalla Zwift Cycling Academy Jay Vine. Il primo ha mandato in malora la sua squadra, il secondo ha fatto secondo al Giro di Turchia, quinto a Lagunas de Neila alla Vuelta Burgos (è arrivato con Bernal e non era in fuga) e, pur in condizioni non ottimali, ha fatto terzo sul Pico Villuercas alla Vuelta (staccato solo da uno che è arrivato due volte sul podio al Tour).
Nelle professional italiane si fatica a trovare tre corridori migliori di Jay Vine.
1.. tipo Vingegaard?sceriffo ha scritto: ↑sabato 25 dicembre 2021, 18:43 Veramente io ho confermato che molti team WT fanno firmare corridori sulla base dei test. Ci sono motori di grandissima cilindrata che sono dei pessimi piloti, Remco ne é un esempio tangibile. Poi, secondo questa logica, é più facile lavorare su un pilota scarso ma con enormi doti fisiche, piuttosto che il contrario. Riguardo a Zwift, il numero dei partecipanti ai vari tornei non può essere certo sovrapposto a quello che ne so di un Giro u23 o un Tour de l'Avenir, se non altro perché nelle 2 gare a tappe partono i migliori. Ce li vedi 150k persone al Tour de l'Avenir, il 99% delle quali non riuscirebbe nemmeno a fare 5 km di gara?
Funziona così in ogni sport: prendi uno con grandi doti atletiche, grandi doti coordinative, laddove servono, e gli insegni i fondamentali.sceriffo ha scritto: ↑sabato 25 dicembre 2021, 18:43 Veramente io ho confermato che molti team WT fanno firmare corridori sulla base dei test. Ci sono motori di grandissima cilindrata che sono dei pessimi piloti, Remco ne é un esempio tangibile. Poi, secondo questa logica, é più facile lavorare su un pilota scarso ma con enormi doti fisiche, piuttosto che il contrario. Riguardo a Zwift, il numero dei partecipanti ai vari tornei non può essere certo sovrapposto a quello che ne so di un Giro u23 o un Tour de l'Avenir, se non altro perché nelle 2 gare a tappe partono i migliori. Ce li vedi 150k persone al Tour de l'Avenir, il 99% delle quali non riuscirebbe nemmeno a fare 5 km di gara?
Vai a verti il Giro dell'Emilia di 3 mesi fa',poi dimmi se Remco non sa andare in discesa......ok e' caduto una volta,ma piu' per distrazione che scarsa guida per quanto mi riguarda,senza dimenticare che i prof scendono veramente forte con rischi assurdi ed e' molto facile fare l'erroresceriffo ha scritto: ↑sabato 25 dicembre 2021, 18:43Veramente io ho confermato che molti team WT fanno firmare corridori sulla base dei test. Ci sono motori di grandissima cilindrata che sono dei pessimi piloti, Remco ne é un esempio tangibile. Poi, secondo questa logica, é più facile lavorare su un pilota scarso ma con enormi doti fisiche, piuttosto che il contrario. Riguardo a Zwift, il numero dei partecipanti ai vari tornei non può essere certo sovrapposto a quello che ne so di un Giro u23 o un Tour de l'Avenir, se non altro perché nelle 2 gare a tappe partono i migliori. Ce li vedi 150k persone al Tour de l'Avenir, il 99% delle quali non riuscirebbe nemmeno a fare 5 km di gara?cycling_chrnicles ha scritto: ↑venerdì 24 dicembre 2021, 18:09Ti hanno perculato (e bisogna perculare pure lui) perché alla Zwift Cycling Academy hanno partecipato 150.000 persone. Per emergere in un contesto del genere devi sicuramente avere un grande motore.sceriffo ha scritto: ↑giovedì 23 dicembre 2021, 23:44 Così Adriano Malori (ammé mi hanno perculato, quando ho scritto, prima di lui, più o meno le stesse cose)
"In questi giorni, gironzolando sul web in cerca di news, ho letto un articolo che mi ha lasciato di stucco, e parlava di un ragazzo australiano che è riuscito a passare professionista grazie ad una piattaforma di allenamento online in cui i ciclisti si sfidano in multiplayer, collegandosi con la loro bici e uno smart trainer e fanno muovere il loro avatar grazie ai watt. Pensavo fosse l'ennesima fake news, invece purtroppo è tutto vero.
In un momento in cui il ciclismo è aggredito da una forte crisi economica , dovuta alla pandemia, dove vengono lasciati senza squadra ciclisti forti ed esperti e ci son tanti ragazzi giovani di talento che non riescono ad Avere un occasione tra i pro' , devo in****mi nel leggere che una squadra come la Alpecin-Fenix (quella di Van der Poel), fa passare professionista l'australiano Alex Bogna grazie ad una sorta di challenge online, la " Zwift Accademy".
Potrà avere i w/kg da top rider, ma tutto il resto?
A mio avviso questo è un calcio alla meritocrazia (se ancora esisteva) e a tutti quei corridori che dopo anni di vittorie si trovano ancora senza un contratto degno.
Ricordo che nel 2014, scherzando con un mio compagno di squadra, fantasticavamo sull'esplosione social network dicendo: " Arriverà un giorno in cui le vittorie conteranno meno dei follower !! " .
Forse quel giorno è molto, troppo, vicino..."
Ed è sicuramente più meritocratica rispetto al dilettantismo italiano, dove girano si e no 500 corridori e passano pro degli impresentabili.
Mentre la Vini Zabù faceva passare pro De Bonis, ad esempio, l'Alpecin pescava dalla Zwift Cycling Academy Jay Vine. Il primo ha mandato in malora la sua squadra, il secondo ha fatto secondo al Giro di Turchia, quinto a Lagunas de Neila alla Vuelta Burgos (è arrivato con Bernal e non era in fuga) e, pur in condizioni non ottimali, ha fatto terzo sul Pico Villuercas alla Vuelta (staccato solo da uno che è arrivato due volte sul podio al Tour).
Nelle professional italiane si fatica a trovare tre corridori migliori di Jay Vine.
Nessuno (neppure la Alpecin) paragona questa competizione al Tour de l'Avenir o al Giro under. Ma i vincitori di queste ultime corse sono il top del ciclismo giovanile, firmano sempre contratti importanti per grandi squadre. Ingaggiarne uno implica un costo notevole, che, per esempio, nessuna nostra professional potrebbe neppure sognare.sceriffo ha scritto: ↑sabato 25 dicembre 2021, 18:43Veramente io ho confermato che molti team WT fanno firmare corridori sulla base dei test. Ci sono motori di grandissima cilindrata che sono dei pessimi piloti, Remco ne é un esempio tangibile. Poi, secondo questa logica, é più facile lavorare su un pilota scarso ma con enormi doti fisiche, piuttosto che il contrario. Riguardo a Zwift, il numero dei partecipanti ai vari tornei non può essere certo sovrapposto a quello che ne so di un Giro u23 o un Tour de l'Avenir, se non altro perché nelle 2 gare a tappe partono i migliori. Ce li vedi 150k persone al Tour de l'Avenir, il 99% delle quali non riuscirebbe nemmeno a fare 5 km di gara?cycling_chrnicles ha scritto: ↑venerdì 24 dicembre 2021, 18:09Ti hanno perculato (e bisogna perculare pure lui) perché alla Zwift Cycling Academy hanno partecipato 150.000 persone. Per emergere in un contesto del genere devi sicuramente avere un grande motore.sceriffo ha scritto: ↑giovedì 23 dicembre 2021, 23:44 Così Adriano Malori (ammé mi hanno perculato, quando ho scritto, prima di lui, più o meno le stesse cose)
"In questi giorni, gironzolando sul web in cerca di news, ho letto un articolo che mi ha lasciato di stucco, e parlava di un ragazzo australiano che è riuscito a passare professionista grazie ad una piattaforma di allenamento online in cui i ciclisti si sfidano in multiplayer, collegandosi con la loro bici e uno smart trainer e fanno muovere il loro avatar grazie ai watt. Pensavo fosse l'ennesima fake news, invece purtroppo è tutto vero.
In un momento in cui il ciclismo è aggredito da una forte crisi economica , dovuta alla pandemia, dove vengono lasciati senza squadra ciclisti forti ed esperti e ci son tanti ragazzi giovani di talento che non riescono ad Avere un occasione tra i pro' , devo in****mi nel leggere che una squadra come la Alpecin-Fenix (quella di Van der Poel), fa passare professionista l'australiano Alex Bogna grazie ad una sorta di challenge online, la " Zwift Accademy".
Potrà avere i w/kg da top rider, ma tutto il resto?
A mio avviso questo è un calcio alla meritocrazia (se ancora esisteva) e a tutti quei corridori che dopo anni di vittorie si trovano ancora senza un contratto degno.
Ricordo che nel 2014, scherzando con un mio compagno di squadra, fantasticavamo sull'esplosione social network dicendo: " Arriverà un giorno in cui le vittorie conteranno meno dei follower !! " .
Forse quel giorno è molto, troppo, vicino..."
Ed è sicuramente più meritocratica rispetto al dilettantismo italiano, dove girano si e no 500 corridori e passano pro degli impresentabili.
Mentre la Vini Zabù faceva passare pro De Bonis, ad esempio, l'Alpecin pescava dalla Zwift Cycling Academy Jay Vine. Il primo ha mandato in malora la sua squadra, il secondo ha fatto secondo al Giro di Turchia, quinto a Lagunas de Neila alla Vuelta Burgos (è arrivato con Bernal e non era in fuga) e, pur in condizioni non ottimali, ha fatto terzo sul Pico Villuercas alla Vuelta (staccato solo da uno che è arrivato due volte sul podio al Tour).
Nelle professional italiane si fatica a trovare tre corridori migliori di Jay Vine.
Ci sono gli scouting, ne conosco un paio molto bravi.
Il culo ci vuole sempre. Quanti giovani fortie con la testa giusta poi si sono persi per infortuni e problemi fisici di varia natura? Tanti.
Matxin è molto bravo
Zakarin non impara mai non perché è un somaro, ma perché ha evidenti problemi dal punto di vista coordinativo.sceriffo ha scritto: ↑domenica 26 dicembre 2021, 9:18 Scusate, ma nessuno mette in discussione Remco! Ho fatto l'esempio di enormi potenzialità, per altro già espresse ampiamente, a tecnica di affinare. Quando passò prof, un loro Ds mi dissi: se questo impara a guidare non ce n'è più per nessuno. Il Belga ha esordito nel ciclismo a 16 anni, più o meno, gli mancava l'ABC.
Ci si può lavorare, vero. Poi ci sono quelli che non imparano mai, Zakarin per esempio
Al giorno d'oggi, coi mezzi che abbiamo oggi, chiunque può conoscere gli Ayuso, gli Evenepoel e i Pogacar già quando questi hanno solamente 16/17 anni.Winter ha scritto: ↑domenica 26 dicembre 2021, 13:04Matxin è molto bravo
Ma non per ayuso
Chi seguiva il ciclismo giovanile spagnolo..ne parlava da anni
Io , che non son nessuno , ne avevo scritto già nel 2018
viewtopic.php?f=4&t=8395&p=558736&hilit=Ayuso#p558736
Lo volevano già tutti
Esattamentecycling_chrnicles ha scritto: ↑domenica 26 dicembre 2021, 13:41Al giorno d'oggi, coi mezzi che abbiamo oggi, chiunque può conoscere gli Ayuso, gli Evenepoel e i Pogacar già quando questi hanno solamente 16/17 anni.Winter ha scritto: ↑domenica 26 dicembre 2021, 13:04Matxin è molto bravo
Ma non per ayuso
Chi seguiva il ciclismo giovanile spagnolo..ne parlava da anni
Io , che non son nessuno , ne avevo scritto già nel 2018
viewtopic.php?f=4&t=8395&p=558736&hilit=Ayuso#p558736
Lo volevano già tutti
Gli scout veramente bravi credo che agiscano a un livello inferiore rispetto al World Tour e non sappiamo nemmeno che faccia abbiano.
Tipo prima citavo la Telcom, che negli ultimi due anni ha lanciato Gonzalez Rivera, Rangel e Thompson. I primi due oggi in Movistar e il secondo in Groupama-FDJ e vincitore del VDA. Però i primi due qualcuno li aveva portati a correre in Spagna già da juniores![]()
chinaski89 ha scritto: ↑venerdì 24 dicembre 2021, 18:15
Bella la cosa che solo i cavalli possono parlare di ippica![]()
L''ho scritta ma non l'ho certo inventata io quella frase, mi pare che fosse attribuita a Gianni Brera, ma cercando non ho trovato conferma. Magari è un detto popolare.Fiammingo ha scritto: ↑lunedì 27 dicembre 2021, 11:02chinaski89 ha scritto: ↑venerdì 24 dicembre 2021, 18:15
Bella la cosa che solo i cavalli possono parlare di ippica![]()
Mi ricorda una variante di quello che diceva -Arrigo sacchi, quando gli imputavano il fatto di non essere stato calciatore di alto livello: "Quindi per essere un buon fantino bisogna essere stati prima dei cavalli?"![]()
E comunque, nonostante questa tara, la carriera di Zakarin è eccellente, sintomo che il motore conta più di tutto il resto. Le vittorie nelle corse dilettantistiche sono tutt'ora molto sopravvalutate in Italia.cycling_chrnicles ha scritto: ↑domenica 26 dicembre 2021, 13:28Zakarin non impara mai non perché è un somaro, ma perché ha evidenti problemi dal punto di vista coordinativo.sceriffo ha scritto: ↑domenica 26 dicembre 2021, 9:18 Scusate, ma nessuno mette in discussione Remco! Ho fatto l'esempio di enormi potenzialità, per altro già espresse ampiamente, a tecnica di affinare. Quando passò prof, un loro Ds mi dissi: se questo impara a guidare non ce n'è più per nessuno. Il Belga ha esordito nel ciclismo a 16 anni, più o meno, gli mancava l'ABC.
Ci si può lavorare, vero. Poi ci sono quelli che non imparano mai, Zakarin per esempio
Zakarin sarebbe capace di ammazzarsi anche se provasse a calciare un pallone.
Vero quello che dite. Quello che accade in Italia, Spagna, Francia, Belgio, Olanda già nelle categorie giovanili avviene sotto gli occhi di tanti. Molto più complicato venire a sapere quello che accade nella 'periferia' del ciclismo.cycling_chrnicles ha scritto: ↑domenica 26 dicembre 2021, 13:41Al giorno d'oggi, coi mezzi che abbiamo oggi, chiunque può conoscere gli Ayuso, gli Evenepoel e i Pogacar già quando questi hanno solamente 16/17 anni.Winter ha scritto: ↑domenica 26 dicembre 2021, 13:04Matxin è molto bravo
Ma non per ayuso
Chi seguiva il ciclismo giovanile spagnolo..ne parlava da anni
Io , che non son nessuno , ne avevo scritto già nel 2018
viewtopic.php?f=4&t=8395&p=558736&hilit=Ayuso#p558736
Lo volevano già tutti
Gli scout veramente bravi credo che agiscano a un livello inferiore rispetto al World Tour e non sappiamo nemmeno che faccia abbiano.
Tipo prima citavo la Telcom, che negli ultimi due anni ha lanciato Gonzalez Rivera, Rangel e Thompson. I primi due oggi in Movistar e il secondo in Groupama-FDJ e vincitore del VDA. Però i primi due qualcuno li aveva portati a correre in Spagna già da juniores![]()
Chissà che ne sarà dell'altro tulipano Van Elzakker? Annunciato a sorpresa tra gli ingaggi della Vini Zabu, non ha collezionato altro che una lunga serie di DNFandriusskerla ha scritto: ↑mercoledì 29 dicembre 2021, 16:12 Due professionisti ripartiranno dai dilettanti nel 2022: il britannico Charlie Quarterman, reduce da un biennio alla Trek, andrà in Francia alla Philippe Wagner Cycling, mentre il neerlandese Etienne Van Empel, appiedato dalla chiusura della Vini Zabù, ripartirà dalla Global Cycling, formazione del suo paese dal calendario molto internazionale.
Wout è caduto in Belgio a inizio anno dopo essere stato in fuga a De Panne, ha avuto problemi tutto l'anno ritirandosi in Francia e rientrando dopo qualche mese.Theakston ha scritto: ↑mercoledì 29 dicembre 2021, 16:34Chissà che ne sarà dell'altro tulipano Van Elzakker? Annunciato a sorpresa tra gli ingaggi della Vini Zabu, non ha collezionato altro che una lunga serie di DNFandriusskerla ha scritto: ↑mercoledì 29 dicembre 2021, 16:12 Due professionisti ripartiranno dai dilettanti nel 2022: il britannico Charlie Quarterman, reduce da un biennio alla Trek, andrà in Francia alla Philippe Wagner Cycling, mentre il neerlandese Etienne Van Empel, appiedato dalla chiusura della Vini Zabù, ripartirà dalla Global Cycling, formazione del suo paese dal calendario molto internazionale.
Non sta sponsorizzando già una squadra sciita?Benny1 ha scritto: ↑giovedì 30 dicembre 2021, 9:34 Fanini con la sua Amore e Vita ha chiesto l'affiliazione in Vaticano x il 2022, nel caso non riuscisse la cosa la squadra si fermerà.
Nel caso dovesse riuscirci ha pronta una squadra composta da 5 italiani 5 polacchi e 6 atleti da altre nazionalità in cui potrebbe inserire qualche guardia Svizzera o sacerdoti![]()
Leonardo Civitella ha scritto: ↑giovedì 30 dicembre 2021, 9:41Non sta sponsorizzando già una squadra sciita?Benny1 ha scritto: ↑giovedì 30 dicembre 2021, 9:34 Fanini con la sua Amore e Vita ha chiesto l'affiliazione in Vaticano x il 2022, nel caso non riuscisse la cosa la squadra si fermerà.
Nel caso dovesse riuscirci ha pronta una squadra composta da 5 italiani 5 polacchi e 6 atleti da altre nazionalità in cui potrebbe inserire qualche guardia Svizzera o sacerdoti![]()
No, o riceve il via libera x affiliarsi in Vaticano o quest'anno si ferma