
Mullah (:D) dice più prudentemente che gli manca un tappone, si augurava qualcosa in più nel piemontese oltre Torino, ma, aggiungo io mancano trenta km a crono per dargli la sufficenza
Tra il sette e l'otto
..forse parlavano di quello appena passato


Sul tubo fra quelli che parlano di ciclismo si salva solamente il buon Pietre, su Instagram purtroppo nessuno.Stylus ha scritto: ↑mercoledì 8 dicembre 2021, 17:51 GCN ha il culo di avere tutte le porte aperte del ciclismo e può permettersi tutti i servizi che vuole ed infatti quelli più tecnici sono interessanti per chi l'ambiente lo conosce solo dall'esterno, ma gli speciali di commento a qualsiasi evento (corse, tappe, presentazione di percorso) a definirli imbarazzanti è un complimento, zero senso critico.
Twitter è l’unico social minimamente interessante dove trovi degli utenti che sono piccole perleLeonardo Civitella ha scritto: ↑mercoledì 8 dicembre 2021, 17:57Sul tubo fra quelli che parlano di ciclismo si salva solamente il buon Pietre, su Instagram purtroppo nessuno.Stylus ha scritto: ↑mercoledì 8 dicembre 2021, 17:51 GCN ha il culo di avere tutte le porte aperte del ciclismo e può permettersi tutti i servizi che vuole ed infatti quelli più tecnici sono interessanti per chi l'ambiente lo conosce solo dall'esterno, ma gli speciali di commento a qualsiasi evento (corse, tappe, presentazione di percorso) a definirli imbarazzanti è un complimento, zero senso critico.
Twitter rimane la culla dei veri intenditori.
No vabbè. Allora cancelliamo direttamente il Lombardia dal calendario e facciamola finita. Se fosse vero ci sarebbe da piangere. Anche perché pochi giorni dopo scendono il Mortirolo che mi pare peggio. Mi sembrano ipocrisie assurde.
proprio semplice non è
Allora nell'articolo viene proposto di modificare il finale in questo modo: arrivati in vetta al Becco si svolta a destra anzichè a sinistra, si scende verso il Colle Caprile e Gattorna e da lì si raggiunge Genova passando per la Scoffera.nurseryman ha scritto: ↑sabato 18 dicembre 2021, 20:09proprio semplice non è
tutta in mezzo alle case co strada stretta e curve cieche
Ovviamente preferirei la prima ipotesi. Una salita in più e anche piuttosto impegnativa.maurofacoltosi ha scritto: ↑sabato 18 dicembre 2021, 20:22Allora nell'articolo viene proposto di modificare il finale in questo modo: arrivati in vetta al Becco si svolta a destra anzichè a sinistra, si scende verso il Colle Caprile e Gattorna e da lì si raggiunge Genova passando per la Scoffera.nurseryman ha scritto: ↑sabato 18 dicembre 2021, 20:09proprio semplice non è
tutta in mezzo alle case co strada stretta e curve cieche
Ci sarebbe due alternative: la prima è di scalare al posto della Scoffera la Sella di Sant'Alberto
https://www.la-flamme-rouge.eu/maps/viewtrack/130085
La seconda è di andare direttamente al traguardo di Genova da Sori e poi affrontare la salita del Monte Fasce al contrario, scendendo verso Sori e poi ripetendo il tratto sull'Aurelia verso Genova
Io avevo sentito voci che parlavano di una possibile modifica al finale di tappa, ma senza toccare salita e discesa... vedremo cosa succederà
Se il problema è relativo solo ai tratti esposti potrebbero tranquilamente posizionare delle reti. Ricordo che le avevano messe nella discesa del Beigua durante la tappa del 1997
ma di arrivi in salita al tour ne conto 8 + due arrivi sugli strappi + tappa di pavè + 3/4 tappe intermedie difficili+ anche le tappe piane presentano molti tratti esposti al vento del mare e alcuni arrivi in salita sono veramente duriPino_82 ha scritto: ↑domenica 19 dicembre 2021, 12:29 Abbiamo un Tour equilibrato (ma che propone tappine di 130km) : comunque impegnativo, per la fisognomica francese.
Ed un giro per scalatori, che non scala poi granché.
Nel conciso , il Tour sfrutta almeno il cinquanta per cento del suo potenziale, il Giro arriva al trenta.
Poi che il trenta del Giro sia più duro del cinquanta del Tour lo sappiamo.
Comunque da notare i cinque arrivi in salita, più Megeve e Mende.
Il giro ne fa tre, più Cogne e Castelmonte (qui c'è il passo indietro con lo scorso anno)
Altre analogie ?
(io non ne vedo)
Secondo me la durezza di un percorso non si misura con il mero conto delle tappe impegnative, né tantomeno contando il numero degli arrivi in salita, altrimenti la Vuelta sarebbe ogni anno la corsa più dura. Si misura guardando al dislivello complessivo e alla lunghezza delle tappe, quindi alla quantità dello sforzo oltre alla qualità, logicamente ponderato in base alla collocazione del dislivello nelle varie tappe. In questo, secondo me, il Giro è nettamente superiore anche quest'anno, pur essendosi ammosciato. Come ho già detto, bisogna sinceramente dire che una tappa come quella dell'Alpe d'Huez al Giro 2022 manca e un po' la invidio. Così come la crono che finalmente il Tour ha riproposto con una lunghezza decente, con il Giro che invece è andato in controtendenza.nurseryman ha scritto: ↑domenica 19 dicembre 2021, 15:10ma di arrivi in salita al tour ne conto 8 + due arrivi sugli strappi + tappa di pavè + 3/4 tappe intermedie difficili+ anche le tappe piane presentano molti tratti esposti al vento del mare e alcuni arrivi in salita sono veramente duriPino_82 ha scritto: ↑domenica 19 dicembre 2021, 12:29 Abbiamo un Tour equilibrato (ma che propone tappine di 130km) : comunque impegnativo, per la fisognomica francese.
Ed un giro per scalatori, che non scala poi granché.
Nel conciso , il Tour sfrutta almeno il cinquanta per cento del suo potenziale, il Giro arriva al trenta.
Poi che il trenta del Giro sia più duro del cinquanta del Tour lo sappiamo.
Comunque da notare i cinque arrivi in salita, più Megeve e Mende.
Il giro ne fa tre, più Cogne e Castelmonte (qui c'è il passo indietro con lo scorso anno)
Altre analogie ?
(io non ne vedo)
il tour quest'anno non è sicuramente meno duro del giro anzi ...
diciamo che quest'anno probabilmente per questa caratteristica del tour
è stato scelto di fare un giro un pò più leggero
Quando avevano presentato la tappa avevo nutrito perplessità sull'inserimento, nel tracciato, della discesa del monte Fasce, spettacolare ma non priva di insidie. Sono favorevole alla salita di Sant' Alberto, con rampe dure specie ne tratto finale. E' stata chiusa per frana per qualche tempo, ma lo scorso anno l'avevo percorsa regolarmente. Arrivati in cima ci sono due alternative: discesa su Traso ( da escludere) oppure su Bargagli, da Sant'Alberto. Arrivati a Prato, all'estrema periferia di Genova, si potrebbe salire a Bavari da Fontanegli e da li scendere a Borgoratti, ricongiungendosi al tracciato originario. L'unico problema è una strettoia all'altezza del viadotto autostradale. Altrimenti proseguire per Sant'Eusebio e da lì scendere in Val Bisagnomaurofacoltosi ha scritto: ↑sabato 18 dicembre 2021, 20:22Allora nell'articolo viene proposto di modificare il finale in questo modo: arrivati in vetta al Becco si svolta a destra anzichè a sinistra, si scende verso il Colle Caprile e Gattorna e da lì si raggiunge Genova passando per la Scoffera.nurseryman ha scritto: ↑sabato 18 dicembre 2021, 20:09proprio semplice non è
tutta in mezzo alle case co strada stretta e curve cieche
Ci sarebbe due alternative: la prima è di scalare al posto della Scoffera la Sella di Sant'Alberto
https://www.la-flamme-rouge.eu/maps/viewtrack/130085
La seconda è di andare direttamente al traguardo di Genova da Sori e poi affrontare la salita del Monte Fasce al contrario, scendendo verso Sori e poi ripetendo il tratto sull'Aurelia verso Genova
si è vero ma al tour quest'anno non trovo tappe banalinibali-san baronto ha scritto: ↑domenica 19 dicembre 2021, 15:41Secondo me la durezza di un percorso non si misura con il mero conto delle tappe impegnative, né tantomeno contando il numero degli arrivi in salita, altrimenti la Vuelta sarebbe ogni anno la corsa più dura. Si misura guardando al dislivello complessivo e alla lunghezza delle tappe, quindi alla quantità dello sforzo oltre alla qualità, logicamente ponderato in base alla collocazione del dislivello nelle varie tappe. In questo, secondo me, il Giro è nettamente superiore anche quest'anno, pur essendosi ammosciato. Come ho già detto, bisogna sinceramente dire che una tappa come quella dell'Alpe d'Huez al Giro 2022 manca e un po' la invidio. Così come la crono che finalmente il Tour ha riproposto con una lunghezza decente, con il Giro che invece è andato in controtendenza.nurseryman ha scritto: ↑domenica 19 dicembre 2021, 15:10ma di arrivi in salita al tour ne conto 8 + due arrivi sugli strappi + tappa di pavè + 3/4 tappe intermedie difficili+ anche le tappe piane presentano molti tratti esposti al vento del mare e alcuni arrivi in salita sono veramente duriPino_82 ha scritto: ↑domenica 19 dicembre 2021, 12:29 Abbiamo un Tour equilibrato (ma che propone tappine di 130km) : comunque impegnativo, per la fisognomica francese.
Ed un giro per scalatori, che non scala poi granché.
Nel conciso , il Tour sfrutta almeno il cinquanta per cento del suo potenziale, il Giro arriva al trenta.
Poi che il trenta del Giro sia più duro del cinquanta del Tour lo sappiamo.
Comunque da notare i cinque arrivi in salita, più Megeve e Mende.
Il giro ne fa tre, più Cogne e Castelmonte (qui c'è il passo indietro con lo scorso anno)
Altre analogie ?
(io non ne vedo)
il tour quest'anno non è sicuramente meno duro del giro anzi ...
diciamo che quest'anno probabilmente per questa caratteristica del tour
è stato scelto di fare un giro un pò più leggero
Sul fatto che non ci siano tappe banali siamo d'accordo. Ma se nelle ultime due settimane la tappa di montagna più lunga è di 166 km abbiamo qualche problemino. Nonostante il Giro abbia due crono ridicole che abbassano la media, è comunque di 80 km più lungo rispetto al Tour. Togliendo le crono vengono 3384 km per il Giro (media di 178 km) e 3272 km per il Tour (media di 172 km). E quest'anno il Giro è stato particolarmente risicata, figuriamoci. Inoltre credo che i metri di dislivello (reali, ovviamente non parlo di quelli gonfiati da RCS) siano maggiori. Se ci riesco metto in piedi un confronto.nurseryman ha scritto: ↑domenica 19 dicembre 2021, 20:06si è vero ma al tour quest'anno non trovo tappe banalinibali-san baronto ha scritto: ↑domenica 19 dicembre 2021, 15:41Secondo me la durezza di un percorso non si misura con il mero conto delle tappe impegnative, né tantomeno contando il numero degli arrivi in salita, altrimenti la Vuelta sarebbe ogni anno la corsa più dura. Si misura guardando al dislivello complessivo e alla lunghezza delle tappe, quindi alla quantità dello sforzo oltre alla qualità, logicamente ponderato in base alla collocazione del dislivello nelle varie tappe. In questo, secondo me, il Giro è nettamente superiore anche quest'anno, pur essendosi ammosciato. Come ho già detto, bisogna sinceramente dire che una tappa come quella dell'Alpe d'Huez al Giro 2022 manca e un po' la invidio. Così come la crono che finalmente il Tour ha riproposto con una lunghezza decente, con il Giro che invece è andato in controtendenza.nurseryman ha scritto: ↑domenica 19 dicembre 2021, 15:10
ma di arrivi in salita al tour ne conto 8 + due arrivi sugli strappi + tappa di pavè + 3/4 tappe intermedie difficili+ anche le tappe piane presentano molti tratti esposti al vento del mare e alcuni arrivi in salita sono veramente duri
il tour quest'anno non è sicuramente meno duro del giro anzi ...
diciamo che quest'anno probabilmente per questa caratteristica del tour
è stato scelto di fare un giro un pò più leggero
anche in danimarca o nella dunckerk-calais ci sono lunghi tratti sul mare esposti al vento, che quasi inevitabilmente faranno danni
+ c'è il pavè
si preannuncia una prima settimana molto combattuta
si rischia (per fortuna?) di arrivare alle prime montagne con tanti scalatori o favoriti attardati
il secondo rischio è che dopo i primi 12 giorni ci sia già un vincitore annunciato e il resto del tour si trascini (un pò come quest'anno)
Potrebbero anche essere stati più bravi in Francia a creare il grande evento internazionale. Non è detto che sia solo miopia dell'UCI. Può essere che il ciclismo sia in generale uno sport che sarà sempre più di nicchia ed in questo contesto di decadenza il Tour svetti grazie all'essersi creato lo status di grande evento. Un po' come uno sport veramente di nicchia che durante il grande evento come olimpiade o mondiale viene seguito da chi in generale di quello sport non sa nulla. Il Tour è il grande evento, il resto è poco più di nuoto o arrampicata sportiva tutto il periodo non olimpico.Krisper ha scritto: ↑lunedì 20 dicembre 2021, 0:05 Tutto giusto ciò che scrivete sul percorso giro-tour.
Ma sono preoccupato più per la start list (forse sono due discorsi collegati o forse no).
Gli sponsor pare stiano facendo la scelta di puntare tutte le fishes sul tour, non credo per vincerlo, lì la questione riguarda 2 massimo 3 corridori; ma per avere più visibilità possibile durante la corsa.
È questa visione miope del ciclismo che mi preoccupa.
Possibile che un Mas, un Landa, un Doumulin, etc... rendano di più a fare da comparsa al Tour che a provare a vincere la corsa rosa?
Posso capire che al Giro manchino i cacciatori di tappe, in genere spremuti nelle classiche di primavera, ma i corridori di corse a tappe?
Ora sarà giusto o meno dal punto di vista dello sponsor, avranno sicuramente loro ragioni, ma a me mette una tristezza enorme, perché non lo paga solo il Giro ma tutto il ciclismo.
Il Tour è davvero il terzo evento sportivo più visto al mondo?
Bene. Ed il resto quanto pubblico ha?
In Italia la vuelta la vediamo in 4 gatti.
Il ciclismo, pur avendo un generazione d'oro, è sempre più uno sport di nicchia. C'entrarà anche il tour-centrismo? (Ovviamente ci sono mille altre ragioni)
Mortificare una corsa come il Giro non è poi controproducente per la visibilità degli sponsor stessi?
Già grazia che i corridori più famosi dei GT adesso siano tornati a correre le grandi classiche per vincerle!
Bisogna che l'UCI trovi una soluzione che valorizzi tutto il ciclismo. Non certo questa UCI.
È come un grande negozio che addobba e cura una sola vetrina e le restanti le lascia sporche ed impolverate. Io in un negozio così non sono invogliato ad entrarci.
il video è come sempre fatto bene e fa sorridere mentre si parla di ciclismo. Non mi è piciuta, però, la presentazione del Tour. Cioè, si può non amare il prodotto spezzatino della presentazione del Giro, ma quella del Tour sembra sempre un appuntamento istituzionale tra l'aziendale e il dover di sponsor che ha una pompa e una lentezza anacronistica. Non la difenderei. In più a me la parzialità delle planimetrie e delle altimetrie dà solo un senso di pressapochismo nel confezionamento del prodotto - a far dietrologia direi che usando lo stesso metro di giudizio di Pietre, fosse stato il Giro a fare un disvelamento parziale si sarebbe detto "eh, proprio da RCS/da italietta/da Giro "vorrei ma non posso" fare le altimetrie solo alle tappe importanti: cosa ci vuole a farle per tutte le tappe?" Invece se lo fa il Tour è "ci danno quello che ci interessa". Misteri... Altimetrie del Tour, tra l'altro, che sono incomprensibili, mentre quelle del Giro sono chiarissime.
mah .... non sono daccordochinaski89 ha scritto: ↑lunedì 20 dicembre 2021, 9:59Potrebbero anche essere stati più bravi in Francia a creare il grande evento internazionale. Non è detto che sia solo miopia dell'UCI. Può essere che il ciclismo sia in generale uno sport che sarà sempre più di nicchia ed in questo contesto di decadenza il Tour svetti grazie all'essersi creato lo status di grande evento. Un po' come uno sport veramente di nicchia che durante il grande evento come olimpiade o mondiale viene seguito da chi in generale di quello sport non sa nulla. Il Tour è il grande evento, il resto è poco più di nuoto o arrampicata sportiva tutto il periodo non olimpico.Krisper ha scritto: ↑lunedì 20 dicembre 2021, 0:05 Tutto giusto ciò che scrivete sul percorso giro-tour.
Ma sono preoccupato più per la start list (forse sono due discorsi collegati o forse no).
Gli sponsor pare stiano facendo la scelta di puntare tutte le fishes sul tour, non credo per vincerlo, lì la questione riguarda 2 massimo 3 corridori; ma per avere più visibilità possibile durante la corsa.
È questa visione miope del ciclismo che mi preoccupa.
Possibile che un Mas, un Landa, un Doumulin, etc... rendano di più a fare da comparsa al Tour che a provare a vincere la corsa rosa?
Posso capire che al Giro manchino i cacciatori di tappe, in genere spremuti nelle classiche di primavera, ma i corridori di corse a tappe?
Ora sarà giusto o meno dal punto di vista dello sponsor, avranno sicuramente loro ragioni, ma a me mette una tristezza enorme, perché non lo paga solo il Giro ma tutto il ciclismo.
Il Tour è davvero il terzo evento sportivo più visto al mondo?
Bene. Ed il resto quanto pubblico ha?
In Italia la vuelta la vediamo in 4 gatti.
Il ciclismo, pur avendo un generazione d'oro, è sempre più uno sport di nicchia. C'entrarà anche il tour-centrismo? (Ovviamente ci sono mille altre ragioni)
Mortificare una corsa come il Giro non è poi controproducente per la visibilità degli sponsor stessi?
Già grazia che i corridori più famosi dei GT adesso siano tornati a correre le grandi classiche per vincerle!
Bisogna che l'UCI trovi una soluzione che valorizzi tutto il ciclismo. Non certo questa UCI.
È come un grande negozio che addobba e cura una sola vetrina e le restanti le lascia sporche ed impolverate. Io in un negozio così non sono invogliato ad entrarci.
Valorizzare il ciclismo è facile da dire, ma da mettere in pratica molto difficile per non dire impossibile. È uno sport visto come roba ammuffita, salvo rarissimi casi le nuove generazioni non lo seguono e lo percepiscono come emblema della noia. Uno sport per vecchi, bello magari da praticare ma televisivamente inguardabile.
Ai corridori da corse a tappe indubbiamente come visibilità conviene centomila volte fare la comparsa al Tour piuttosto che venire al Giro. Sarà triste e brutto per questo sport, ma è una verità insindacabile. Per gli sponsor come per il corridore è assolutamente così. Sagan perchè teneva tanto a sta maglia verde? Mica era solo un cretino, il 90% del grande pubblico l'ha conosciuto per il Tour. Senza Tour l'essere personaggio non sarebbe bastato ed il primo mondiale non avrebbe avuto quell'eco mediatica. Il Tour ti rende personaggio e ti fa conoscere fuori dalla ristretta cerchia degli appassionati. Il resto no. Nulla è paragonabile ed il gap non è più colmabile perchè il ciclismo sarà sempre meno seguito. Persino gente come Wout o Van der Poel grazie al Tour sono e saranno mille volte più conosciuti, anche se avevano già avuto carriere da leggenda prima ancora di andarci. Belgio a parte che li è un po' diverso le cose stanno così
Oro e cacca che intendi? Io mica parlo di qualità della visione, solo e soltanto di eco mediatica e di evento globale appetibile per sponsor vari. Il Tour in questo è unico e supera per distacco qualsiasi altro evento. Normale che sponsor e corridori vogliano prima di tutto questo.nurseryman ha scritto: ↑lunedì 20 dicembre 2021, 11:17mah .... non sono daccordochinaski89 ha scritto: ↑lunedì 20 dicembre 2021, 9:59Potrebbero anche essere stati più bravi in Francia a creare il grande evento internazionale. Non è detto che sia solo miopia dell'UCI. Può essere che il ciclismo sia in generale uno sport che sarà sempre più di nicchia ed in questo contesto di decadenza il Tour svetti grazie all'essersi creato lo status di grande evento. Un po' come uno sport veramente di nicchia che durante il grande evento come olimpiade o mondiale viene seguito da chi in generale di quello sport non sa nulla. Il Tour è il grande evento, il resto è poco più di nuoto o arrampicata sportiva tutto il periodo non olimpico.Krisper ha scritto: ↑lunedì 20 dicembre 2021, 0:05 Tutto giusto ciò che scrivete sul percorso giro-tour.
Ma sono preoccupato più per la start list (forse sono due discorsi collegati o forse no).
Gli sponsor pare stiano facendo la scelta di puntare tutte le fishes sul tour, non credo per vincerlo, lì la questione riguarda 2 massimo 3 corridori; ma per avere più visibilità possibile durante la corsa.
È questa visione miope del ciclismo che mi preoccupa.
Possibile che un Mas, un Landa, un Doumulin, etc... rendano di più a fare da comparsa al Tour che a provare a vincere la corsa rosa?
Posso capire che al Giro manchino i cacciatori di tappe, in genere spremuti nelle classiche di primavera, ma i corridori di corse a tappe?
Ora sarà giusto o meno dal punto di vista dello sponsor, avranno sicuramente loro ragioni, ma a me mette una tristezza enorme, perché non lo paga solo il Giro ma tutto il ciclismo.
Il Tour è davvero il terzo evento sportivo più visto al mondo?
Bene. Ed il resto quanto pubblico ha?
In Italia la vuelta la vediamo in 4 gatti.
Il ciclismo, pur avendo un generazione d'oro, è sempre più uno sport di nicchia. C'entrarà anche il tour-centrismo? (Ovviamente ci sono mille altre ragioni)
Mortificare una corsa come il Giro non è poi controproducente per la visibilità degli sponsor stessi?
Già grazia che i corridori più famosi dei GT adesso siano tornati a correre le grandi classiche per vincerle!
Bisogna che l'UCI trovi una soluzione che valorizzi tutto il ciclismo. Non certo questa UCI.
È come un grande negozio che addobba e cura una sola vetrina e le restanti le lascia sporche ed impolverate. Io in un negozio così non sono invogliato ad entrarci.
Valorizzare il ciclismo è facile da dire, ma da mettere in pratica molto difficile per non dire impossibile. È uno sport visto come roba ammuffita, salvo rarissimi casi le nuove generazioni non lo seguono e lo percepiscono come emblema della noia. Uno sport per vecchi, bello magari da praticare ma televisivamente inguardabile.
Ai corridori da corse a tappe indubbiamente come visibilità conviene centomila volte fare la comparsa al Tour piuttosto che venire al Giro. Sarà triste e brutto per questo sport, ma è una verità insindacabile. Per gli sponsor come per il corridore è assolutamente così. Sagan perchè teneva tanto a sta maglia verde? Mica era solo un cretino, il 90% del grande pubblico l'ha conosciuto per il Tour. Senza Tour l'essere personaggio non sarebbe bastato ed il primo mondiale non avrebbe avuto quell'eco mediatica. Il Tour ti rende personaggio e ti fa conoscere fuori dalla ristretta cerchia degli appassionati. Il resto no. Nulla è paragonabile ed il gap non è più colmabile perchè il ciclismo sarà sempre meno seguito. Persino gente come Wout o Van der Poel grazie al Tour sono e saranno mille volte più conosciuti, anche se avevano già avuto carriere da leggenda prima ancora di andarci. Belgio a parte che li è un po' diverso le cose stanno così
c'è qualcosa di vero in quello che dici
ma che il tour sia oro e il resto solo cacca mi sembra non sostenibile
È destinato a diventare uno sport di nicchia, per ora non lo è ancora. Non del tutto almeno. Il Tour muove molti più spettatori di un mondiale di pallavolo di sicuro, penso anche di uno di atletica. Puoi non crederci ma è così, il Tour è conosciuto da tutti, un'occhiata la danno tutti. Lo trasmettono praticamente ovunque, il Giro o la Sanremo no.Gimbatbu ha scritto: ↑lunedì 20 dicembre 2021, 11:57 Ma non è che stiamo glorificando il Tour più del dovuto? Non è che i francesi, bravissimi nell' autopromozione, si e ci raccontano qualcosa che non corrisponde al vero? Terzo evento sportivo per importanza: ma chi lo certifica? Il Tour muove più spettatori di un mondiale di atletica o di pallavolo? 250 milioni di brasiliani decine di milioni di giapponesi seguono sicuramente più il volley che il ciclismo e così lo sci in Germania e Scandinavia, per non parlare del cricket nell' ex Commonwealth, del tennis a livello planetario, del basket ecc. Mettiamoci d'accordo, o il ciclismo è uno sport di nicchia e allora è di nicchia comunque. Non credo ad una sterminata platea di tifosi del Tour che durante l' anno si disinteressa di tutte le altre corse.
Questa precisazione vale anche per il Giro o la Vuelta. Solo che fanno numeri infinitamente minori a livello globalejumbo ha scritto: ↑lunedì 20 dicembre 2021, 12:00 Ma infatti anche io penso che i francesi si autocelebrino più di quanto corrisponda a verità, sono bravissimi a farlo e questo soprattutto è funzionale alla vendita dei diritti televisivi e degli spazi di sponsorizzazione.
Certo se sommi l'audience di 21 tappe probabilmente hai un numero di telespettatori totale più alto di quello di altri eventi, tuttavia 3/4 di quegli spettatori sono in realtà ripetuti lungo le 21 tappe e quindi come spettatori unici dovresti decurtarne una gran parte.
Penso che i francesi siano più bravi di noi ad autopromuoversi, ed anche ad enfatizzare i numeri che hanno (certamente comunque più alti del Giro e ancor più della Vuelta).chinaski89 ha scritto: ↑lunedì 20 dicembre 2021, 12:04Questa precisazione vale anche per il Giro o la Vuelta. Solo che fanno numeri infinitamente minori a livello globalejumbo ha scritto: ↑lunedì 20 dicembre 2021, 12:00 Ma infatti anche io penso che i francesi si autocelebrino più di quanto corrisponda a verità, sono bravissimi a farlo e questo soprattutto è funzionale alla vendita dei diritti televisivi e degli spazi di sponsorizzazione.
Certo se sommi l'audience di 21 tappe probabilmente hai un numero di telespettatori totale più alto di quello di altri eventi, tuttavia 3/4 di quegli spettatori sono in realtà ripetuti lungo le 21 tappe e quindi come spettatori unici dovresti decurtarne una gran parte.
Il Tour lo trasmettono in tutto il mondo o quasi. Il Giro e le altre corse no. Poi si possono fare tutte le distinzioni di questo mondo, ma gli sponsor non preferiscono il Tour per niente. Semplicemente guardano ai fatti e al ritorno di visibilitàGimbatbu ha scritto: ↑lunedì 20 dicembre 2021, 12:44 I numeri, politici insegnano, sono interpretabili, il miliardo di indiani per l' evento del cricket batte tutti i concorrenti, un utente proprio su CW descriveva l' effetto deserto in una metropoli indiana durante la partita clou. Secondo me il ciclismo invece è interpretabile con l'ossimoro elettorale piazze piene, urne vuote. La gratuità dell' evento fa sì che folle si riversino sulle strade per il passaggio dei ciclisti, ma abbiamo visto anche di che pasta sono molti di questi spettatori tra cartelli killer, travestimenti cretini e follie varie. Dubito che siano anche spettatori televisivi abituali.
I francesi non sono più bravi ad autopromuoversi ma a comprendere dove va il mercato. Furono i primi, grazie a Lemond, ad attrarre gli americani e Lance, prima di essere radiato da questo sport, trasfrmò Parigi nella Super Bowl del ciclismo, con il discorso del vincitore che diviene il sogno per qualsiasi genere di ragazzino che si avvicini a questo sport. Sono una decina d'anni che tra Criterium di Seitama e Shanghai hanno anticipato le altre corse andando verso la Cina. Sappiamo bene, e il nuoto, i tuffi, in parte la ginnastica lo ha mostrato, che quando i cinesi investiranno pesantemente nel ciclismo, di Tour ne vinceranno con le cariole. Tuttavia, di Tour, non di Giri, perchè i francesi sono decenni che vanno lì a coccolarsi. Ma d'altronde, imho, ce lo meritiamo. Avere il palco di premiazione che sembra un orrido volantino del supermercato, dimostra quanto i francesi, a livello di marketing, siano kilometri avanti.jumbo ha scritto: ↑lunedì 20 dicembre 2021, 12:10Penso che i francesi siano più bravi di noi ad autopromuoversi, ed anche ad enfatizzare i numeri che hanno (certamente comunque più alti del Giro e ancor più della Vuelta).chinaski89 ha scritto: ↑lunedì 20 dicembre 2021, 12:04Questa precisazione vale anche per il Giro o la Vuelta. Solo che fanno numeri infinitamente minori a livello globalejumbo ha scritto: ↑lunedì 20 dicembre 2021, 12:00 Ma infatti anche io penso che i francesi si autocelebrino più di quanto corrisponda a verità, sono bravissimi a farlo e questo soprattutto è funzionale alla vendita dei diritti televisivi e degli spazi di sponsorizzazione.
Certo se sommi l'audience di 21 tappe probabilmente hai un numero di telespettatori totale più alto di quello di altri eventi, tuttavia 3/4 di quegli spettatori sono in realtà ripetuti lungo le 21 tappe e quindi come spettatori unici dovresti decurtarne una gran parte.
Anche l'ottimo Almeida, con Formolo a capitanare l'Uae al giro.Pino_82 ha scritto: ↑lunedì 20 dicembre 2021, 1:11 Alla fine qualcuno verrà : non saranno Bernal, Pogacar , Roglic e Mas, ma neanche Vingegaard, Lutsenko, a quanto pare anche Vlasov, Uran, Haig, e altri forti corridori di Tour.
Ma Carapaz, Miguel Angel Lopez, Foss, forse appunto Dumoulin, i due Yates, nella previsione più ottimistica : non è poco.
(si ipotizza, ragionevolmente)
Non è tanto questione di podi, la visibilità lo sponsor ce l'ha se il suo marchio viene visto da più persone possibili.Krisper ha scritto: ↑lunedì 20 dicembre 2021, 18:24 Nessuno discute che il tour dia più visibilità di qualsiasi altra corsa ciclistica.
È ovvio.
Il mio dubbio è non aumentare la visibilità delle altre.
Se tu sponsor concentri i tuoi corridori migliori solo sul tour, tu sponsor precludi un allargamento della tua visibilità, castrando altre gare.
Non so, ma quanto perdono in visibilità alcune squadre a non portare al tour il loro miglior corridore senza possibilità di vittoria?
Un esempio, ha dato più ritorno di immagine la vittoria di Carapaz al Giro oppure il tour della Movistar di quell'anno?
(Ricordo che per la Movistar il mercato sudamericano è strategico).
Da più visibilità un podio al tour oppure una vittoria al Giro? (Qui la risposta non è scontata, dipende anche se te la giochi la vittoria ed il distacco)
Io penso che gli sponsor abbiano fatto i loro calcoli e, tirate le somme, hanno deciso "tutti i migliori al tour".
In questo modo si condanna il ciclismo, non solo il Giro.
Alla fine ci perdono tutti, compresi gli sponsor.
Che il Tour - parlando di eventi limitati nel tempo rispetto a campionati che durano almeno una stagione - faccia girare più soldi del Superbowl mi pare difficile.il salbaneo ha scritto: ↑lunedì 20 dicembre 2021, 20:08 Beppe conti dice spesso che gli unici due avvenimenti sportivi che fanno girare più soldi del Tour sono i mondiali di calcio e le olimpiadi estive.
Ad ogni modo basta digitare su Google "ascolti tour" e vedrete cosa esce fuori.
All'alpe d'huez si stimano normalmente 1 milione di persone (ok che lo dicono i francesi.. però...) Mentre al giro sullo zoncolan si stimano 250.000 persone.
Froome è venuto al giro(strapagato) solo dopo aver vinto 4 tour ( bruciandosi il quinto venendo al giro),pogacar farà la stessa cosa, proverà l'accoppiata solo dopo aver vinto almeno 3 tour.
Molte squadre (belghe e olandesi soprattutto) se potessero il giro non lo correrebbero proprio. (Cosa che già si sapeva ma ribadita nell'ultima puntata di radiocorsa)
Tour e Giro non si possono paragonare. Sotto nessun aspetto.
Fossero solo i francesi....il salbaneo ha scritto: ↑martedì 21 dicembre 2021, 8:50 Ma si probabilmente sono le solite autocelebrazioni francesi
ma si, secondo me questa è la differenza di appeal fra le due corseil salbaneo ha scritto: ↑martedì 21 dicembre 2021, 8:50 Ma si probabilmente sono le solite autocelebrazioni francesi...comunque il tour fattura circa 150 milioni contro i 70 del giro (entrambi comunque in costante aumento, probabilmente il ciclismo sta tornando un buon investimento dopo gli anni bui del doping)
Da profondo conoscitore della montagna, posso dirti che, se ti riferisci ai colli over 2300 metri, non è che a luglio la situazione migliori poi così tanto.Pino_82 ha scritto: ↑martedì 21 dicembre 2021, 13:33 La collocazione : ah, avremo luglio noi.
Ma anche la seconda metà di agosto della Vuelta.
Sarebbe un giro durissimo, con il lascito alle nostre salite più dure ed importanti, e il caldo , su quelle fatiche.
Faccio un esempio semplice : è dalla seconda metà di giugno che le famiglie, prive delle scuole, possono mettersi in moto per le loro passioni : ecco , riuscire a portare il giro nel periodo di scuole in ferie, sarebbe subito un esplosione di ritorno economico e incentivo esponenziale di presenze e seguito.
Ma il Tour si è preso il meglio, da fine giugno alla prima metà di Luglio, la Vuelta ha trovato una giusta collocazione in piena estate, e noi siamo quelli del dopo classiche, dell'inizio stagione, insomma degli espedienti storici che proprinano un giro nano, e lo rendono meno impegnativo del suo forte potenziale.